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TWF - Tex Willer Forum

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Messaggi pubblicato da West10

  1. Il mercato di Tex si è spostato innalzando via via l'età media dei lettori. Se, ad esempio, negli anni 70 il grosso dei lettori era dato dai ragazzi ed era difficili trovare lettori tra il pubblico adulto ora è vero l'esatto contrario. Ovviamente questo porta ad assottigliare sempre più il numero dei lettori, se non c'è ricambio generazionale è chiaro che il numero tende a scendere. E' molto più facile che un adulto smetta di leggere perché preso da altri impegni rispetto ad un ragazzo che sicuramente negli anni 70 trovava nella lettura dei fumetti una, se non l'unica, delle migliori attrattive alla classica partita a pallone. E' triste dirlo ma i fumetti non possono competere con playstation, social network e divertimenti simili.

  2. Ed anche sulla pagina FB di Moreno Burattini:
     

    E' uscito (gratis) il n° 14 di Tex Willer Magazine!
    Resto sempre di stucco per l'accuratezza e l'esaustività di articoli e dossier di certi appassionati (texani o zagoriani che siano, ma ncje in mille altri casi). TWM è una rivista accurata ed esaustiva. Peccato che non esista in vendita su carta e rilegata ma si possa avere solo via download.

    Per poter scaricare il TWM andate al link

    http://texwiller.ch/index.php…

    nella prima sezione “TWF consiglia” potrete fare il download del Tex Willer Magazine n.14 (cliccando sul tasto “Scarica questo documento”).

    • +1 1
  3. Grazie Mauro. A scanso di equivoci la mia non voleva essere una critica, mi informavo per non rimanere spiazzato; nel caso ci sarebbe stato l'evento avrei aspettato a comprare il Texone direttamente al Mondadori megastore di Roma per potermi prendere la stampa in omaggio. 

  4. Ciao Mauro,
    ci sarà una presentazione del Texone anche al mondadori megastore di Roma come quella che fate nei prossimi giorni a Milano. Credo proprio che la risposta sia no ma nel dubbio, come si suol dire meglio mettermi subito l'anima in pace... :)

  5. Ma molti non hanno gradito. Eppure era CARSON! Figurarsi Tex...

    E tu lasciali perdere e tira dritto per la tua strada!

    Parlando più seriamente, capisco che come curatore devi anche tener d'occhio tutta la platea di lettori e non scontentarli per non rischiare disaffezioni del personaggio da parte dei lettori più "ortodossi", però non credo che per l'episodio del magazine citato da Sandro ci possano esser poi così tanti che non hanno gradito! Penso che la maggior parte abbia gradito il siparietto anche perché perfettamente inserito in un'ottima storia e non messo li tanto per. Insomma per far un esempio un pò estremo mica è il classico caso di nudo nella commedia del film natalizio senza capo ne coda messo apposta per attirare i guardoni al cinema! La conclusione proposta nella storia del magazine si inquadrava nel contesto, poi se qualcuno pensa che tutti i ranger dell'epoca avevano fatto voto di castità e votato la loro vita solo al mantenimento della giustizia si facciano una ragione che le cose non stavano propriamente così!

    1. Tex non deve mentire mai

    Su questa non sono molto d’accordo. In realtà il Tex com’è tratteggiato da GL Bonelli pur di raggiungere i propri scopi, ovvero il trionfo della giustizia, può diventare senza il minimo patema il più formidabile e spudorato dei mentitori. Insomma, ok i punti cardine correttamente indicati da borden ma secondo me bisognerebbe anche ricordare ai nuovi sceneggiatori che il Tex d’antan non era certo un fulgido esempio delle virtù cardinali e che pur di punire i malfattori poteva passare tranquillamente sopra a molte cose…  :old:

    Magic probabilmente ti è sfuggito quanto ho scritto subito dopo, se rileggi infatti troverai che ho scritto anche che Boselli ha precisato che:

    per far trionfare la giustizia Tex è autorizzato in determinati casi a venir meno ai primi tre punti, per cui ad esempio se lo ritiene opportuno Tex può mentire a fin di bene.

    Come vedi Boselli non si discosta affatto dal pensiero di GLB ;)

  6. Il 3 giugno Luca Raffaelli ha incontrato a Roma, nell'ambito della manifestazione "La repubblica delle idee", Mauro Boselli, Michele Masiero e Alessandro Bilotta. Purtroppo l'evento è stato poco pubblicizzato sia da "La Repubblica" sia dalla SBE per cui a fronte di un interessante incontro durato più di un'ora la sala che lo ospitava era semivuota. Io stesso ho partecipato per puro caso in quanto la sera prima cercando sul sito della SBE una conferma ad un'informazione che stavo scrivendo nell'editoriale del Tex Willer Magazine appena uscito mi sono accorto della notizia riportata sulle news e postata sicuramente da poco visto che alcuni giorni prima non c'era.
    Per chi le volesse vedere ho postato alcune foto della serata nella gallery del forum.

    http://texwiller.ch/index.php?/gallery/album/11-bosellimasierobilotta-a-la-repubblica-delle-idee/

    Mauro Boselli è stato sicuramente il mattatore della serata, dimostrandosi ancora una volta un abile intrattenitore. Di tutto quello che si è detto riporto qui alcune cose fra quelle che ritengo più interessanti e/o curiose, in ogni caso in rete per chi vuole si può trovare il video completo della serata.
    A precisa domanda di Raffaelli su cosa Tex non deve mai fare Mauro ha risposto:

    1. Tex non deve mentire mai
    2. Tex non deve tradire mai
    3. Tex non deve mai sparare alle spalle
    4. Tex non deve mai sbagliare
    5. Tex deve sempre sapere dove sta il bene e dove sta il male ossia non deve mai confondere chi sta dalla parte del bene con chi sta dalla parte del male
    Questi sono i 5 punti cardini che Tex segue sempre salvo che per far trionfare la giustizia Tex è autorizzato in determinati casi a venir meno ai primi tre punti, per cui ad esempio se lo ritiene opportuno Tex può mentire a fin di bene.

    Durante l'elencazione Raffaelli lo aveva interrotto suggerendo che Tex non deve mai innamorarsi ma Mauro lo ha corretto dicendogli che può innamorarsi a patto che non tradisca Lilith; ritornando subito dopo sull'argomento ha detto che a tal proposito sta scrivendo una storia, di cui tutti noi sappiamo di cosa si tratta ossia il ritorno di Lupe, in cui Tex si troverà in una situazione abbastanza simile ed in cui lui che la sta scrivendo deve fare parecchia attenzione per restare sul "giusto confine" senza oltrepassarlo.

    A precisa domanda sulle nuove tecnologie Masiero ha detto di non vedere un impegno della SBE in tal senso (smartphone e tablet), loro rimarranno essenzialmente legati alla carta, mentre continueranno le iniziative in ambito tv come quella di Orfani per Rai 4 e la più recente the editor is in su SKY.
    Bilotta ha confermato che il suo personaggio visto su le Storie (Mercurio Loi) debutterà in una serie a lui dedicata.

    Boselli riguardo il suo ruolo di sceneggiatore, ha detto simpaticamente che a volte è difficile barcamenarsi fra i lettori giovani (o nuovi lettori) che lo vedono troppo tradizionalista e i vecchi lettori (o di lungo corso) che invece gli rimproverano di essere troppo innovativo e di non rispettare la tradizione.

    • +1 1
  7.  

    Twilight Zone, Agente Speciale-Avengers, Friends.




    Friends l'ho seguita anche io per molto tempo, però scusami Mauro probabilmente hai letto di fretta, io ti chiedevo fra le serie western, quale sono le tre secondo te più riuscite. 
     

  8. Un attimo Emanuele, probabilmente mi hai frainteso, io sono intervenuto nella discussione solo per esporre il mio punto di vista in generale su come debba essere scritto ranger al plurale in un testo italiano, dopodiché per quanto mi riguarda a me quando leggo Tex su come sta scritto ranger, ma pure i cheyenne o gli cheyenne tanto per citare un altro caso recente, e via discorrendo su tutti i casi simili che ci sono stati e ci saranno in futuro, con tutto il rispetto non me ne frega una beneamata "mazza". 
    Io mi godrò il prossimo albo come al solito senza farmi masturbazioni mentali. Le uniche due cose per me importanti saranno come al solito due: dei bei disegni ed una bella storia: la presenza di Boselli ai testi è una garanzia, su Biglia sono fiducioso. Speriamo di divertirci come per l'accoppiata Ruju/Ticci di questi ultimi due mesi.
    Detto questo, Leo ha anche le sue ragioni, siamo in un forum ed a volte è normale che qualcuno si diverta a "spaccare il capello in quattro" in attesa di commentare la prossima storia. D'altronde il forum ha un pò sostituito le vecchie discussioni al bar ;):D

    • +1 1
  9. Ciao Mauro,
    ho visto da una tua precedente risposta che segui anche le serie TV, che in alcuni casi secondo me non hanno niente da invidiare ai film, fra le serie western tu quali metteresti ai primi tre posti?

  10. Ad essere sincero Mauro, non mi hai convinto. Il testo che hai trascritto non smentisce quanto ho detto. Infatti afferma:

    Possono invece riaprire la questione i neologismi e le voci di uso raro o fortemente specialistico

    ed anche:

    Si tratta quindi di considerare, di volta in volta, se il forestierismo che intendiamo utilizzare sia acquisito stabilmente e da tempo nell'italiano e in questo caso possiamo lasciarlo invariato, o se invece sia un neologismo recente o un termine fortemente specialistico e allora è consigliabile utilizzare il plurale della lingua d'origine.


    Ora, se prendo il mio vecchio Zingarelli utilizzato da mio fratello maggiore alla fine degli anni 60 e subito dopo da me negli anni 70 trovo film, bar e persino top secret e non trovo ranger, ma neanche top model, top player o cartoon.

    Se invece cerco nei dizionari recenti trovo (prendo a caso due dizionari, il sabatini coletti a cui si appoggia il corriere e il garzanti, ma anche tutti gli altri riportano la stessa cosa:

     

    ranger

    s. ingl. (pl. rangers); in it. s.m. inv. (o pl. orig.)
    • 1 Nei paesi anglosassoni, esploratore, guardia forestale

    • 2 Durante la guerra d'indipendenza americana, nome dei cavalleggeri volontari; oggi, militare dei reparti di assalto

      ranger

      n.m. e f. invar.

      1. negli Stati Uniti d’America, in Canada e in Gran Bretagna, guardia forestale

      2. soldato addestrato per incursioni

      Etimologia: ← voce ingl.; deriv. di to range ‘andare in giro’.



      Per altre parole come cartoon ottengo lo stesso risultato, singolare maschile o singolare femminile ma sempre invariato. Questo perché tali parole che negli anni settanta ancora non erano di uso comune ormai sono entrati da anni stabilmente nell'uso, e di conseguenza nei dizionari, mantenendo la stessa regola, in italiano non si declinano al plurale secondo la loro regola di origine ma restano invariati come bar o sport. 
      Il discorso cambia se prendiamo altre parole come house o dog, pur se abbastanza noti non sono utilizzati dagli italiani nei loro discorsi per cui nei dizionari ancora non sono presenti e al plurale rispettano le regole di origine per cui scriveremo dogs.
      La verità è che abbiamo ragione entrambi, perché quanto scritto da me sono le regole, regole come sempre dettate da cattedratici e puristi della lingua, a cui i dizionari devono attenersi. Ma nell'uso comune il 99% delle persone si comportano in modo diverso per cui non solo la gente comune ma anche in qualsiasi articolo di giornale, sia che si tratti del giornalista alle prime armi sia che si tratti dell'editorialista del Corriere della Sera, troverò scritto i bar, gli sport ma per marine o ranger troverò scritto i rangers e i marines. I motivi sono i più disparati, sicuramente quel che hai scritto tu, ovvero si utilizza la regola di considerare film ormai un termine italiano quando invece non lo è, quel che ho detto io, ovvero è più facile dire rangers molto meno films o sports, mettici anche il fatto che quando abbiamo mutuato film e sport la maggior parte degli italiani neanche sapeva che al plurale diventava sports mentre ora è universalmente risaputo che ranger al plurale in inglese fa rangers. Sta di fatto che ormai è così e le abitudini superano qualunque regola.
      Per quanto mi riguarda, come ti ho già detto, tu fai benissimo a scrivere i rangers di Lost Valley e se io fossi al tuo posto farei lo stesso, ma lasciami la soddisfazione di scrivere sul Tex Willer Magazine: i ranger e i pard sapendo di non sbagliare anche se sicuramente fuori moda e fuori dal coro. 
      :);)


     
  11.  

    Proprio perchè molti sanno l'inglese, sembrerebbe sbagliato non metetre la s. Infatti si scrive sempre MarineS. E Bounty-hunters. O amiigos. i tre anigios, I tre caballeros - Seocndo me oltretutto sbagli, perchè il termine italianizzato non vuole la s, ma il termine NON italianizzato la vuole. 

    Tombeurs de femmes, cocktails, Navajos, desperados.. Da SEMPRE si mette il plurale straniero correttamente. 

    Non è più necessario in BAR, CORNER e altri termini DERIVATI dall'inglese ma che da noi assumono diverso significato.

     

    Perdonami Mauro ma non sono d'accordo con quanto dici. A tal proposito ti cito la Treccani (ma anche l'accademia della crusca si allinea a quanto dice la Treccani):
     

    I termini inglesi inseriti in un testo italiano vanno declinati al plurale?

    No, non vanno declinati (a meno che non si tratti di citazioni estrapolate da un testo o da una dichiarazione in inglese), per il semplice motivo che entrano in una nuova lingua, la nostra, che non prevede la formazione del plurale dei sostantivi tramite l'aggiunta della desinenza -o -es.

    Anni fa Renzo Arbore, rifacendo il verso a chi, per malinteso snobismo o per ingenua faciloneria, pronunciava filmsbarspulloverssports, sibilava in modo strafottente quella innaturale (per la morfologia italiana) esse finale. Terminato il sorriso al ricordo della divertente presa in giro, consigliamo seriamente di resistere alla tentazione di volgere al plurale... inglese parole che, pur provenendo da quella lingua, vanno accettate, una volta che sono entrate nella nostra, come elementi particolari, congelati nella loro essenza irriducibile alle strutture morfologiche di base del sistema flessivo nominale dell'italiano. Perciò diremo i bari filmgli sporti pulloveri bitle top modeli top player e così via.

    Detto questo penso che la verità sta nel mezzo, gli italiani tendono a mettere la S quando suona bene, e ad ometterla quando viene difficile da pronunciare. Vuoi mettere quando è semplice spontaneo dire marines o rangers, molto meno se devi pronunciare films o pullovers. Lo stesso avviene in informatica ad esempio, tutti a parlare di files ma nessuno si arrischia a dire i bits. Quindi non dipende tanto dall'uso comune, perché se mi consenti anche ranger e marine ormai da noi sono termini entrati nell'uso comune da tempo e sono molto utilizzati, nessuno da noi direbbe i fanti di marina del battaglione S. Marco, o dice sono i nostri marò o dice sono i nostri marines. 
    Nel vostro caso però penso che voi fate bene a utilizzare il termine all'inglese, stiamo parlando di un fumetto ed è sacrosanto far sognare le persone, per cui intitolare un fumetto i rangers del Texas o Attaccano i marines ad esempio è molto più evocativo che scrivere i ranger del Texas o Attaccano i marine.

     

     

  12. Secondo albo anche migliore del primo. Una bella storia western, con un Tex, e non solo lui ma anche gli altre 3 pard, in grande spolvero e senza per questo dovergli contrapporre coprotagonisti che lo omaggiano una vignetta si e l'altra pure e nemici che si squagliano al suo solo apparire. Qui ci sono avversari che tengono il punto e amici che non esitano a tenergli testa se pensano di esser nel giusto. I 4 pard si impongono lottando. E' questo il vero Tex!
    Disegni ottimi come sempre quando in campo c'è Ticci. Unica nota dolente la copertina di Villa, la prima l'ho trovata buona ma la seconda non mi piace, la posizione assunta da Tex non va, e neanche come tiene le armi. A proposito a chi afferma che ha visto un Ticci in declino suggerisco di guardare la vignetta da cui Villa ha tratto la copertina, nella vignetta di Ticci tutto è corretto, dalla posizione delle gambe di Tex al modo in cui impugna le armi. Per questa volta Ticci batte Villa 2 a 0.

    • +1 1
  13. Io vedrei bene una trasferta di Tex e Carson in Europa, per la precisione in Italia, prima tappa a Milano dove Tex farebbe capire al suo curatore che una mini trasferta la potrebbe pure scrivere mentre Carson gli lascerebbe un appunto su un pò di sue avventure da giovane, poi di corsa a Lecce per consentire a Carson di fare una foto e lasciare un autografo a Leo mentre Tex gli rammenterebbe, con le buone si intende, di non intervenire con frasi del tipo "Le trasferte possono andar bene per zagor o mister no".

    Scherzi a parte anche a me non dispiacerebbe affatto un pò di continuity e qualche piccola, ma anche grande, trasferta, ma inutile parlarne per ora visto che Mauro ha esplicitamente detto come la pensa.

  14. Quei dati sono palesamenti campati in aria, ed hanno tutta l'aria di esser dettati da qualcuno che ha il dente avvelenato nei confronti della SBE, prova ne sia che non solo danno una forte perdita dei lettori di Tex di punto in bianco ma anche per tutte le altre serie. Tracolli di oltre diecimila lettori per serie come "le Storie" e "Dragonero" non hanno proprio senso specie per Dragonero che non solo sforna team up e speciali a colori ma anche libri editi dalla Mondadori e giochi di ruolo, sintomo di una buona tenuta e di interesse da parte dei lettori altro che tracollo...


  15. 1zohjfb.jpg
     

    Ciao Pasquale, ci siamo incontrati alla presentazione del tuo primo romanzo sabato scorso a Roma. Dopo aver aspettato tanto per acquistare il tuo libro sapendo che saresti venuto a presentarlo anche a Roma mi sono immerso subito nella sua lettura e in due giorni, fra domenica e lunedì, l’ho “divorato” per cui eccomi qui come promesso a lasciarti le mie impressioni.

    Quel che più colpisce subito del tuo libro di esordio, sin dalle prime pagine, è che… non sembra proprio un romanzo di un esordiente che generalmente anche se scritto molto bene contiene qualche piccola ingenuità dovuta appunto alla mancanza d’esperienza. Il motivo ovviamente è facile da scoprire considerato che tu, tutto puoi essere tranne che un esordiente visto tutti i tuoi precedenti sia nel mondo dei fumetti che in quello dei cortometraggi. In ogni caso il passaggio da un modello di racconto (cortometraggio, fumetto) ad un altro (romanzo) non è automatico e tu sei riuscito a superare la prova senza rimanere intrappolato nei modelli che conosci meglio. L’idea di raccontare l’intera vicenda con brevi paragrafi secondo me è ottima e contribuisce a mantenere alta la tensione narrativa e la voglia del lettore di continuare a leggere senza stancarsi… se non avrei avuto alcuni impegni inderogabili la domenica pomeriggio quando ho iniziato a leggerlo penso sarei andato avanti ad oltranza fino a finirlo.

    Sarà per gli amici calabresi che hai detto di avere e che sicuramente ti hanno facilitato nell’apprendere usi e costumi di quella bellissima e, purtroppo, martoriata regione o per le similitudini che secondo quanto mi hai detto esistono fra sardi e calabresi, comunque hai tratteggiato benissimo, come e forse anche meglio delle tue storie di Tex, i personaggi del libro e le loro vicende. In complesso ho trovato il libro molto bello, come per i tuoi fumetti tutti quelli che decideranno di leggerlo troveranno più di una sorpresa e per chi ha letto i tuoi fumetti questo fatto non sarà sicuramente una… sorpresa! Altro non voglio dire per non guastare il gusto della lettura come quasi stava facendo uno dei due moderatori della serata di sabato (quello alla tua sinistra nella foto sopra) con una domanda secondo me di troppo e un po’ troppo spoilerante. Ovviamente consiglio a tutti di acquistarlo e leggerlo, con un ulteriore consiglio: fatelo in una giornata in cui non avete impegni e che vi consentirà di proseguire ad oltranza nella lettura perché una volta iniziato vi sarà difficile smettere!

    Per quanto mi riguarda ti faccio i miei complimenti e ti aspetto al varco per il tuo secondo libro… non ci fare attendere troppo!



    Filippo
    (Tex Willer Magazine)

  16. Qualcosa avevi visto a casa sua durante l'intervista, vero Filippo?

    Ebbene si, molto più che qualcosa ;):D e vedere le tavole originali del grande maestro di fronte ai tuoi occhi è uno spettacolo!!! :lupo_marrone::generalenordista::lupo_grigio:

     
    Allora cambiamo prospettiva: immaginate Giovanni Ticci, un artista ammirato e invidiato già negli anni '60 dagli americani, uno la cui prima storia di Tex che si trova ad illustrare è "il massacro di Goldena", che sta a GLB come "Trappola per topi" sta alla Christie!
    Immaginate ora la sua faccia quando si è trovato tra le mani la minestra riscaldata in formato sceneggiatura odierna. Che tristezza!

    Non so in base a cosa fai questa affermazioni, ti posso dire solo una cosa che non ho bisogno di immaginare la faccia di Giovanni Ticci nella situazione da te immaginata perché ho avuto la fortuna e l'onore di intervistarlo di persona proprio durante la preparazione di questa storia e il suo stato d'animo riguardo alla stessa mentre la disegnava è quanto di più lontano tu possa avere immaginato. Rispetto la tua opinione, i gusti son gusti, ma non fare l'errore di pensare che i tuoi gusti siano universali.

  17. Eccellenti disegni, Ticci è sempre Ticci ossia un grande nel disegnare il western e Tex. L'accoppiata con Ruju che ha fornito al maestro una bella storia da disegnare non ha deluso le attese e mi ha fatto trascorrere un gradevole sabato pomeriggio. Ora aspettiamo il prossimo albo per il gran finale e altre 110 pagine di bei disegni!

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