Storia ordinaria? Una banda composta da centinaia di membri (peraltro realmente esistita) con segni di riconoscimento e linguaggi in codice; uno sceriffo amico e traditore e infine amico; una donna contesa di cui fino all'ultimo non si sa per chi batta il suo cuore; una figlia di cui non si sa chi sia il padre; l'oro trafugato che però, secondo un ragionamento sottile di Boone, non può essere stato portato via tutto dalla miniera; un ragazzino, Chester, che potrebbe vivere da bravo ragazzo ma che per un malinteso senso di amore filiale torna a delinquere con quello che considera una sorta di padre adottivo; e poi scene perfette (altro che passare inosservate): il gemello Dobbs che guarda Carson dallo specchio del barbiere ; lo sguardo di Clemmons, sinceramente dispiaciuto per aver condannato a morte il suo amico; il confronto tra Carson e Waco sulla main street ; il romantico incontro con Lena dopo venticinque anni; il sincero affetto di Clemmons nel rivedere Carson dopo venticinque anni; Tex che batte Laval a carte con Boone che lo guarda in cagnesco; i dialoghi tra Clemmons e Boone all'arrivo di Clemmons a Bannock.
Questa storia non passerebbe inosservata mai. È uno di quei testi che fanno la fortuna dell'autore che li scrive.