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TWF - Tex Willer Forum

Carlo Monni

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  1. Potrebbe essere la risposta gusta in fondo, Hai presente l'ultima vignetta di pag. 101 del n. 728? Kit dice ad una sconsolata Manuela che la serata si può ancora aggiustare... "Dove eravamo rimasti?" Già, dove erano rimasti prima dell'arrivo di Torres? Si stavano baciando, ricordi? La didascalia della prima vignetta di pag. 102 ci informa che è l'alba del giorno dopo e quando Tex è Carson arrivano a Nogales che è di nuovo il tramonto. Usa un po' , neanche tanta, di immaginazione e di logica, perdiana. O sei di quelli che se non vedono una cosa per loro non è accaduta? Ho una notizia per te: noi non lo vediamo quasi mai ma i nostri dormono, si fanno la barba, si lavano e... ma pensa un po' vanno perfino al cesso.
  2. C'è una sola cosa che ti contesto: Kit e Manuela lo fanno, se te lo dico io puoi crederci.
  3. Domanda che mi ero posto anche io. Chiaramente quando ha scritto "Tra due bandiere" GLB non si è nemmeno posto il problema. Forse pensava che all'epoca il giovane Tex non lo avesse ancora incontrato. La mia idea per riparare all'incongruenza è che Dinamite sia stato requisito dai Sudisti e che Tex l'abbia ritrovato casualmente qualche tempo dopo.
  4. In una parola sola: sì. Devi considerare che il Piccolo Sceriffo ebbe da subito un successo straordinario. Non occorre arrivare a Capitan Miki per trovarne altri. Mi viene in mente Sciuscià ma ce ne erano anche altri.
  5. Non proprio negli stessi giorni. La battaglia di Glorieta Pass si svolge il 26/28 marzo e quella di Shiloh il 6 e 7 aprile dieci giorni potrebbero essere bastati a Tex e Dick per arrivare in Tennessee.
  6. Peccato... Non sono d'accordo : Yuma Kid ha un passato enigmatico, un carattere (da quel poco che ci è stato consentito di vedere) più ombroso, e un rapporto ambiguo con le sue "origini" pellerossa, che lascia intuire rifiuto e rancore latente. Insomma, un personaggio che, a riprenderlo, potrebbe dar vita a spunti interessanti. Che è esattamente quello che penso io ed ho provato a spiegarlo a Boselli ma lui è stato irremovibile ed il capo è lui. le regole le fa lui ed io rispetto il suo ruolo. Mi sarebbe piaciuto giocare con il suo essere indiano tra i bianchi e bianco tra gli indiani. e cose simili che comunque nel Tex giovane non ci sono e comunque non allo stesso modo ma come ho detto, se il curatore non è d'accordo c'è una sola cosa da fare: accettare il suo verdetto.
  7. Purtroppo non si farà. io l'ho proposto ma mi è stato irrimediabilmente bocciato. perché secondo Boselli è troppo simile a Tex.
  8. Qualche tempo fa su Facebook mi sono imbattuto in un post di uno che si lamentava che Gros Jean non s vedeva più. Gli ho fatto notare che era tornato giusto sei mesi prima e la sua risposta è stata: "Non lo sapevo. Ho smesso di leggere gli albi con il numero 450 (nota: uscito nell'aprile 1998)- Li compro e li metto via". Mi sono cadute le braccia. Ho cercato di rispondergli nel modo più pacato possibile che se non era più un lettore da oltre vent'anni era meglio per mlui e per tutti che non parlasse di cose di cui non sapeva niente.
  9. Ho addebitato 40 pagine ciascuno a Nicolò e Letteri, altre 30 a Fusco, una ventina a Ticci, che era assistito dal fratello Alfio e quindi probabilmente ci arrivava fanno 130 e poi c'era Galep e si arriva almeno a 150. Ne ho volutamente aggiunte un po' di più. Non so quante ore al giorno GLB dedicasse allo scrivere ma anche per esperienza personale direi: quelle che voleva. Nizzi mi ha sempre dato l'impressione di essere uno metodico, di quelli che si mettono alla scrivania alle otto del mattino e la lasciano alle cinque del pomeriggio mentre GLB mi ha sempre dato la sensazione che non fosse affatto strano sentirlo battere a macchina alle due del mattino se fosse stato sveglio ed avesse avuto l'ispirazione. Boselli nei suoi giorni migliori non ha mai avuto grandi difficoltà a scrivere circa 200 pagine al mese e credo che nemmeno il vecchio ne avesse.
  10. Credo che l'ipotesi più accreditata sia Luigi Corteggi, forse, dico forse, partendo da uno schizzo di Galep
  11. Innanzitutto, una precisazione doverosa: fino agli anni 80 i ritmi di produzione erano differenti e questo incide sul nostro discorso. Se un disegnatore realizzava meno di 30 pagine al mese era considerato lento. Nei suoi giorni migliori Galep poteva arrivare anche oltre ma aveva le copertine a cui pensare. Fusco realizzava almeno, e sottolineo almeno, 30 'pagine al mese, Letteri idem. Nicolò ne faceva molte ma lui "barava" perché aveva degli "assistenti" tra cui Francesco Gamba che dalla metà del n. 144 in avanti ha quasi sempre realizzato le matite per lui. Fanalino di coda erano Muzzi e Ticci che credo fossero intornio alle 15 pagine mensili, Non a caso a Muzzi venivano affidate spesso storie non particolarmente lunghe e Ticci nei primi anni compariva con meno frequenza. Non so dire che ritmo di produzione avesse G.L. Bonelli ma so che da quando ha cominciato a fare lo sceneggiatore a tempo pieno Nizzi riusciva a scrivere almeno 10 pagine al giorno, presumo che GLB, che non se ne stava seduto tutto il giorno a scrivere ma aveva anche altri interessi, non ne facesse meno di sei. Quello che è sicuro è che doveva assicurare una produzione di non meno di 170 pagine ogni mese per rifornire tutti i disegnatori. Il che, tra le altre cose, vuol dire che si creava un surplus di pagine ogni anno. il che vuol dire che che quando il vecchio dovette rallentare il ritmo c'erano comunque delle storie già pronte o prossime alla conclusione, Ne abbiamo già parlato, ma ricordo che alla sua penultima uscita pubblica Sergio rivelò che aveva proposto a suo padre di affiancargli Luigi Grecchi oppure Angelo Saccarello, all'epoca colonne della Universo. GLB li respinse perché, a suo dire, troppo abituati a scrivere storie di 13 pagine per adattarsi ai ritmi di Tex, così Sergio finì con l'assumersi l'onere in prima persona.
  12. Contento te. A me sembri come quel tipo che decise di evirarsi per far dispetto alla moglie, ma come dicevo prima, contento tu che ti privi volontariamente di storie che potrebbero piacerti solo per una sciocca presa di posizione ideologica. E per inciso, dire che non si vogliono più storie ambientate nel passato non ha la stessa valenza di dire che se ne vogliono altre, ha la stessa valenza di dire che non si vogliono più storie di stampo fantastico ma solo storie strettamente realistiche o che non si vogliono più storie ambientate in Messico o nelle grandi città. Equivale a dire che dovrebbero realizzare solo storie di un certo tipo ma secondo i gusti di chi? Tuoi? Miei? E perché si dovrebbe limitare l'ispirazione degli sceneggiatori? Se oggi mi viene in mente una storia in cui Kit era ancora bambino che dovrei fare secondo te: tenerla in un cassetto per i prossimi vent'anni o rinunciarci perché su Tex Willer non potrebbe apparire prima di allora? Passa pure questo Texone dunque, tanto quello che potrebbe perdersi una bella storia sarai tu, non io.
  13. Riprendo questa vecchia osservazione di Diablero perché proprio recentemente, leggendo l'ultima intervista al GLB contenuta nel libro di Gianni Bono di qualche anno fa e risalente al 1986 il vecchio proprio nel finale dice al figlio Sergio, presente anche lui, che aveva scritto una quarantina di pagine di una storia per Letteri a cui aveva dato il titolo di lavorazione "Il segreto della Sierra Madre" e gliele consegnava perché ci desse un'occhiata durante un viaggio che doveva fare a Roma. Sule prime ho pensato che si riferisse proprio a questa storia ma poi ho visto che l'intervista era del 1986 e questa storia è uscita nel 1983 e quindi non poteva essere quella. Riflettendoci su ho concluso che doveva riferirsi proprio a "Il medaglione spagnolo". Se così fosse, questo vorrebbe dire che GLB ha smesso di scrivere definitivamente non molto dopo, ammesso ovviamente che le sue ultime storie siano uscite nell'ordine in cui sono state scritte.
  14. Gli zombie sono materia di tex da almeno 25 anni prima di Dylan Dog.
  15. Posso ardire di chiedere dove e per quale storia?
  16. A settembre no. C'è l'albo autoconclusivo disegnato da Claudio Villa che celebra i 75 anni di Tex.. Casomai ad ottobre.
  17. Anche se potrebbe non sembrare, siamo sulla stessa linea.
  18. Una cosa che si potrebbe fare è recuperare uno o più personaggi di questa storia ma in un contesto diverso. Qui, però scatta un altro tipo di problematica, ovvero: perché proprio lui? Con alcune eccezioni che riguardano alcuni comprimari abituali, ci deve essere un motivo perché debba tornare proprio quel personaggio ed il suo ruolo non possa essere interpretato da altri creati ad hoc. Una cosa da evitare è il metterlo nella stessa identica situazione della volta precedente. Tempo fa un utente di Facebook ha scritto su uno dei gruppi dedicati a Tex che gli sarebbe piaciuto rivedere Clem al che io gli ho chiesto: per fargli fare cosa? Perché proprio lui e non uno qualunque? Non ho avuto una risposta soddisfacente. Il che, si badi bene, non significa che non si possa o non si debba far tornare un personaggio apparso in una vecchia storia. Si può e talvolta si deve purché ci sia dietro una buona idea. A mio parere si potrebbe, tanto per restare in tema, recuperare Myra Solano a patto di; 1) non farle recitare lo stesso identico ruolo che ha in questa storia. 2) non stravolgerne il carattere e credetemi non è facile. Non è nemmeno impossibile però.
  19. Veramente, se non ricordo male, Boselli ci aveva detto che Airoldi avrebbe voluto albi di 112 pagine con 110 di fumetto come la serie classica (ha ancora senso chiamarla regolare?) ma lui aveva replicato che non era fattibile ed alla fine lo stesso Boselli avrebbe proposto il compromesso degli albi di 64 pagine con 62 di fumetto. Se sbaglio qualcuno mi correggerà, suppongo.
  20. Temo sia inutile: ha la sua idea e da lì non lo smuovo nemmeno a cannonate. Non capirà mai.
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