
Carlo Monni
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Non solo il finale. C'è più di una manipolazione in tutta la storia.
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Attenzione: Bill il Rosso a cui fa riferimento Tex ne "Il totem misterioso " e il Rosso di questa storia sono due personaggi diversi che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro e non vanno confusi in alcun modo. P.S. Questa storia è importante perché Tex viene riammesso nei rangers e si consolida il suo sodalizio con Carson. Mi riesce, però, difficile pensare ad un adattamento su Tex Willer. Che Boselli se la cavi con una ristampa su Tex Willer Extra?
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[Romanzi a fumetti 20] La maledizione del Charro Negro
Carlo Monni replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Nulla è veramente impossibile se c'è la volontà. Concordo. -
Conoscendo come lavorava Bonelli, è molto probabile, per non dire certo, che abbia semplicemente seguito l'ispirazione del momento e che allungare il brodo fosse una cosa a cui non ha minimamente pensato.
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A me risulta esattamente il contrario, Ero presente quando D'Antonio propose un soggetto con Calamity Jane e Sergio gli disse : "A me non piacciono gli incontri con personaggi storici, ma a lei non posso dire di no". D'Antonio ovviamente non fece a tempo a presentarlo visto che morì improvvisamente pochi mesi dopo. Qualche tempo dopo, quando uscì "La mano del morto" chiesi a Boselli come avesse fatto a convincere Sergio a fargli usare Calamity Jane in quella storia, vista la sua avversione all'uso di personaggi storici su Tex, lui fece un sorrisetto e rispose: "Semplice: non gli ho detto che c'era." Ora, è certo possibile che nel 1966 Sergio la pensasse diversamente rispetto al 2006.
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Ormai è evidente che non leggiamo lo stesso Tex io e te e che hai una tale ossessione per il politicamente corretto da vederlo anche dove non c'è . Se ti riferisci a questa storia, erano ormai sei anni che Muzzi disegnava Tex, altro che primi tentativi . Qui, peraltro, le correzioni dovrebbero essere di Raffaele Cormio.
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Diciamolo francamente: in un albo di 80 pagine a striscia, corrispondenti a poco meno di 27 pagine degli albi attuali, c'era poco spazio per digressioni. La narrazione doveva progredire, qualcosa doveva necessariamente accadere ed ogni albo finire con un cliffhanger o simili. Il ritmo era meno frenetico, di quando gli albetti avevano 32 pagine, ma non più di tanto. In ogni caso, va detto e ribadito che le scene di chiacchierate al saloon e ristorante non erano fatte per far vedere quanto affamato fosse Carson, ma avevano sempre una loro ragione narrativa. Quante storie ha scritto GLB nel periodo post strisce in cui non c'è neanche una scena al ristorante? Parecchie, direi. P.S. Sarà perché, sia pure solo per un paio di anni, io il periodo degli albi a striscia l'ho vissuto, ma per anche io quelle le chiamo pagine, non strisce.
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In tutti i casi, meglio che stia zitto.
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Onestamente, non lo so. Nella presentazione del Color Tex del novembre 2023 Boselli si dichiarava orgoglioso di aver scritto la prima storia di Tex di Pedro Mauro. Si potrebbe ragionevolmente pensare che dopo la prima ce ne saranno altre, ma anche se fosse davvero così, questo non vorrebbe necessariamente dire che una di esse sarà un Texone. Solo Boselli lo sa.
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Bella domanda. A suo tempo ho provato a chiederlo ricevendo risposte contraddittorie. Diciamo che di sicuro fu completata entro il 1997. Sul perché poi Sergio Bonelli abbia aspettato fino al 2005 per pubblicarla sono aperte le scommesse. Io ho avuto diverse occasioni di parlare con Manfredi negli ultimi anni. Ci siamo scambiati mail, messaggi vi WhatsApp, telefonate ed ovviamente chiacchierate di persona. Era un uomo di una schiettezza impressionante. Fino a qualche anno fa si considerava una sorta di autore ospite su Tex ed aveva un accordo con Sergio Bonelli secondo cui avrebbe scritto una storia solo se avesse potuto sceglierne il disegnatore. Qualche anno fa, parlando delle storie che stava scrivendo, mi disse che non era molto contento di uno dei disegnatori che gli avevano assegnato, ma che c'era poco da fare perché tutti i disegnatori devono lavorare e qualcuno deve scrivere per loro. Ciò mi fece capire che si considerava ormai parte integrante dello staff. Ricordo anche che di fronte alla prospettiva di affidare un Texone a Pedro Mauro si dichiarò entusiasta e si offrì volontario per scriverlo. Purtroppo ci fu il famigerato litigio con la SBE e per un po' i rapporti si interruppero. Il resto lo sappiamo.
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Diciamola più corretta, almeno per come l'ho sentita io: Manfredi aveva criticato la storia degli uomini giaguaro e precisamente la parte in cui sulla pelle gli indios che si immergono si formano delle ustioni a macchie, cosa che lui sosteneva essere fisicamente impossibile. Sergio Bonelli replicò: "Eh s, sono davvero un pessimo sceneggiatore". Solo allora Manfredi capì che Sergio Bonelli e Guido Nolitta erano la stessa persona e pensò di aver messo una pietra tombale sulle sue possibilità di scrivere per la SBE. Non fu così, ovviamente. Non solo, Sergio gli chiese di scrivere un soggetto per Tex. Per motivi che temo resteranno ignoti, la storia fu messa in lavorazione solo nel 1998 per i disegni di Repetto e pubblicata solo sette anni dopo. Avrebbe dovuto essere un contributo unico e per questo finì sul Maxi , ma l'inizio della crisi dei rapporti con Nizzi spinse Sergio a chiedergli un altro paio di soggetti. Ricordo che durante una mia visita alla SBE dissi a Boselli che Civitelli ne avrebbe disegnato uno e lui mi chiese:" Quello dell'acqua o quello delle donne ?" La risposta credo che la sappiate.
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[Magazine N.12] Mistero sui monti Colorado - Barbary Coast
Carlo Monni replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Ne dubito ahimè comunque è bene documentarsi Dipende da caso a caso. Sia la Nazione Cherokee dell'Oklahoma che la Tribù Seminole della Florida se la passano piuttosto bene. La prima possiede un network di industrie tecnologiche, sanitarie ed altro che lavorano perlopiù con il Dipartimento della Difesa e per il settore aerospaziale ed hanno un fatturato medio annuo di 600 milioni di dollari ed un profitto netto intorno ai 50 milioni. La seconda possiede la catena Hard Rock Café che fattura intorno al miliardo di dollari. I redditi netti sono distribuiti, non so in che percentuale, tra i membri della Tribù. Al contrario, i Lakota hanno seri problemi di disoccupazione ed alcolismo. -
Diablero ha spesso il vizio di trattare le proprie opinioni come se fossero dati oggettivi e non, appunto, opinioni.
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Parere personalissimo: la cosa migliore.
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No, perché è da "El Diablo" che Tex non ha più la camicia con le frange né in copertina né all'interno. Non te n'eri accorto?
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Per ciò che riguarda "Black Baron" può essere andata così, ma prima di scrivere "Mano Gialla" evidentemente Bonelli senior non lo ha consultato il fantomatico volume, visto che pone i Seminole in rivolta accanto ai Cheyenne a distanza considerevole dalla Florida. Attenzione, però, perché tutto dipende da dove è ambientata la storia. Contrariamente a quanto si crede, i Seminole non stanno esclusivamente in Florida. Al termine della seconda guerra seminole del 1835/1842 ben 3.000 Seminole furono deportati in quello che allora era chiamato Territorio Indiano ed oggi costituiscono la Nazione Seminole dell'Oklahoma. Nel Territorio Indiano furono trasferiti anche i cosiddetti Cheyenne Meridionali assieme agli Arapaho con cui erano alleati tra il 1867 ed il 1877. La loro riserva fu collocata nei pressi di Fort Reno, che, guarda un po', è proprio il presidio militare presente in questa storia. Io direi che G.L. Bonelli si era documentato per bene.
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q Quanto una moneta da 3 euro.
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[Tex Willer N. 74/76] La guerra dei Piutes
Carlo Monni replied to MacParland's topic in Le storie inedite
La libertà di parola e di espressione. Che non è la libertà di insultare dicendo "bigotti" e "bigottismo". Puoi non essere d'accordo con me, ma non con gli insulti. Parla quello che definisce idiozie le storie di fantasmi natalizie e dice in tono sprezzante che sono un controsenso non come se fosse la sua opinione personale , ma un dato di fatto. La libertà di parola è anche libertà di replicare alle affermazioni che si ritengono errate ed è quello che ho fatto e rifarei . -
[Tex Willer N. 74/76] La guerra dei Piutes
Carlo Monni replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Io l'ho fatto e non ci ho trovato nulla, ma proprio nulla di quello che dici. I personaggi non completano affatto le spiegazioni gli uni degli altri. C'è semplicemente un botta e risposta tra alcuni di loro che fornisce alcune informazioni essenziali ed altre meno. I soli due personaggi che completano il dialogo dell'altro sono i due fratelli che consegnano al Pony Express la lettera per la madre. Nessuno spiega a nessuno degli altri come funziona il servizio bensì fanno in modo che lo capisca il lettore ed in un modo che non è affatto invasivo e non disturba. Io voglio credere alla tua buona fede, ma è indubbio, per me almeno, che tu sei completamente accecato dai tuoi dogmi personali. E parlando di dogmi... Ma davvero? E chi lo dice a parte te? Su quali basi poi? Perché la tua opinione dovrebbe valere più di quella degli altri? Brutta gente i bigotti quale che sia l'origine del loro bigottismo. Io sì, e quindi? Il rispetto bisogna meritarselo, per esempio rispettando le idee altrui. -
[Tex Willer N. 74/76] La guerra dei Piutes
Carlo Monni replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Approvo anch'io. La guerra della Riforma termina nel gennaio 1861 e direi che dal maggio 1860 al gennaio 1861 tutti gli eventi che seguiranno ci possono stare considerato anche che ci saranno avventure inedite con Montales. Boselli ha anche che non saranno rinarrate le storie ambientate durante la Guerra Civile destinate casomai alla ristampa su Tex Willer Extra. Non ha detto, però che non ci saranno nuove storie ambientate in quel periodo, quindi non è impossibile che ci siano storie ambientate in quel periodo. Chi vivrà vedrà. -
[Tex Willer N. 74/76] La guerra dei Piutes
Carlo Monni replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Non saprei, forse dovresti fare delle critiche assolutamente pretestuose ed infondate così Mauro si arrabbia ed interviene. -
[Speciale Tex Willer N. 01] Fantasmi di Natale
Carlo Monni replied to natural killer's topic in Tex Willer
Applausi. -
[770/771] Il soldato fuggiasco
Carlo Monni replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
Non solo: si riferiva anche alla sua sensibilità personale che non è la stessa degli autori delle generazioni successive alla sua. Basti pensare al diverso approccio di D'Antonio, che era nato nel 1926, alla questione relazioni sentimentali degli eroi. Figurati a me. Il punto non è che ci siano o meno storie d'amore, ma che le stesse abbiano una rilevanza all'interno della storia. In questo specifico caso mi viene da dubitarne. La storia del soldato fuggiasco aiutato dalla giovane indiana che alla fine deve scegliere tra lei e la figlia del comandante potrebbe essere interessante se non fosse che... non c'è . Il soldato del titolo in realtà non lo vediamo mai, flashback a parte, e questo non va bene. -
Ci sarà una nuova ristampa della serie 'Tex'?
Carlo Monni replied to demetrio's question in Domande dei lettori
A voler essere sofisti, la prima ristampa (Boselli preferisce il termine riedizione perché tecnicamente la vera ristampa è nello stesso formato dell'originale) risale al 1952 con l'Albo d'Oro, la seconda è l'attuale serie regolare, la terza (nonché prima ristampa della regolare) è la Tre Stelle e così via fino all'attuale Tex Classic. Anche la Serie Rossa a striscia dovrebbe essere una ristampa, ma non so collocarla cronologicamente. -
[770/771] Il soldato fuggiasco
Carlo Monni replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
Esattamente, ma Exit ha il brutto difetto di ritenere le sue opinioni come dati oggettivi. Va detto che non è l'unico.