Peppino u'circu

Avete proprio ragione ragazzi. Civitelli è un disegnatore eccelso. Amo il suo stile pulito e accurato. Nell'albo "Giochi di potere" mi è sembrata fantastica la coppia di tavole di pag. 61 e 62... Kit che disarciona un cavaliere, il cavallo che crolla a terra, e infine il mirabile balzo del cavallo di Kit sopra la creatura esanime. Ho anche apprezzato il fumo e i dettagli delle esplosioni. Ciò che invece non mi è piaciuto è la copertina dell'albo stesso, poich? ritrae il momento secondario del sogno terribile di Jack e nella quale si osserva un Tex abbastanza malfatto (IMHO).

Da poco tempo sono diventato un amante dell'universo di Tex. E ho iniziato questa bella avvantura proprio dalle storie dal numero 500 in poi. Mi sono sembrate fin da subito intriganti ed emozionanti, pertanto secondo la mia esperienza vanno bene così. Anzi, a volte sono le vecchie storie (quelle per intenderci tra il numero 300 e 400) che mi sembrano banali e scontate, tanto che spesso capisco già come andranno a finire. La volont? che si sta palesemente manifestando di oltrepassare il classico topos texiano mi sembra necessaria, perchè a nuove generazioni come la mia piace l'azione e il dinamismo, senza perdersi in discorsi prolissi e infiorettati. Credo infatti che Tex debba essere costantemente variato e modificato, al fine di non perdere appeal. Ribadisco ancora, trattasi della mia miserrima opinione, nonostante possa essere considerato un "riformista texiano". C'è tuttavia una critica che debbo fare alle storie "moderne", un elemento che mi da particolarmente fastidio: perchè spesso il disegno non è circoscritto alla squadratura della vignetta ma fuoriesce?Questo quesito mi "tormenta", perchè uscire dal margine vuol dire uscire dalla storia, secondo me. Vi spiego: i fumetti sono delle storie narrate in tanti fotogrammi nei quali i pensieri e i dialoghi dei personaggi sono espressi mediante i balloons. Ma se il cappello, il braccio o persino l'arma di un protagonista fuoriesce dall'ipotetico fotogramma abbiamo una condizione paradossale. Lo so che la licenza d'artista permette questo ed altro, ma a parer mio andrebbe evitato.

La copertina di "Giochi di potere" mi ricorda molto quella di "il tesoro della miniera", se non sbaglio numero 541. L'impostazione prospettica dell'arma da fuoco è la medesima. Mi sembra tuttavia che la nuova copertina sia più dinamica e con più giochi di luce.

Ho potuto apprezzare Mastantuono in Magico Vento e più recentemente nel Tex maxi del 2007. Amo il suo tratto sintetico ma accurato. E' sicuramente una giovane promessa (ha credo una 40ntina d'anni).

Trovo con piacere il topic che fa al caso mio: Tex è un personaggio ultracunquantenne di vita editoriale. Dal lontanissimo 1948 (anno di nascita del mio babbo) ha fatto felici ragazzi e bambini, che lo leggevano, si appassionavano e lo scambiavano. Premettendo che sono lettore di Tex da poco meno di un anno, ho comunque avuto modo di constatare, anche mediante le vostre parole, che la ricetta di Tex in fondo non sia mai stata cambiata. Salvo sparuti lettori che si avventurano come me nel mondo di Tex, oggi pochissimi ragazzi della mia età? leggono ancora fumetti bonelliani, proprio a causa di questo. L'era degli western è finita da un pezzo, e così il gusto per Tex è sempre più scemato fino ad essere acquistato per la maggior parte da collezionisti d'annata (in senso buono). In questo modo Tex avrà sempre meno consumatori e così il prezzo degli albi (che mi sembra già oneroso) salir? alle stelle per compensare la mancata vendita. Propongo pertanto, affinch? l'eredit? di Sergio Bonelli non vada persa con la fine del suo impegno con Tex, un'apertura maggiore verso le istanze del fumetto moderno, di abbattere la concorrenza giapponese rendendo Tex ancora più moderno. Non posto le idee che ho per far questo perchè mi prendereste per un eretico.

Perdonatemi se, a differenza di altri lettori, sarà molto critico circa que sta storia e le storie di Tex in generale. Lo sceriffo indiano mi aveva appassionato per la qualità del disegno e per il magnifico ambiente montano. La sceneggiatura non mi sembrava particolarmente accattivante, e ho avuto prova di questo ne La preda umana. Ho notato infatti come il giudice( non vogliatemene se non ricordo il nome) fosse un personaggio già perfettamente comprensibile fin dagli inizi della storia. Ciò ha prodotto un decremento dell'effetto sorpresa. Inoltre colgo l'occasione di dire qui (spero di non essere off topic) che è praticamente impossibile sceneggiare una storia interessante in sole 228 pagine. Secondo me sarebbe opportuno allungare notevolmente il numero di pagine che occorrono per narrare una storia. Se Tex ultimamente riscuote poco successo nei nuovi lettori è perchè le istanze di oggi sono notevolmente cambiate. Personalmente mi appassionerei a una storia unica di Tex, e non miriadi di storie senza capo ne piedi. L'esser conservatori non è la soluzione per mantenere vivo Tex. Perdonatemi infinitamente se ho offeso voi e la vostra seria esperienza di Tex... sono un lettore che si affaccia da poco sull'universo texiano e che vorrebbe un Tex ancora più apprezzabile da un vasto pubblico.

Grazie per le vostre critiche costruttive e scusate se sono andato off topic. Ci tenevo chiarire (spero tanto che questo sia il loco adatto) che ho trovato confusionaria la storia perchè da lettore di saggi e testi scientifici che mi appassionano, mi trovo in lieve difficolt? a divorare libri di letteratura (perchè anche il fumetto è letteratura). Perdonatemi, sono fatto così. Debbo affermare inoltre che sono da poco lettore di Tex, e non ho mai letto fumetti in modo serio e appassionato. Perciò scusate se faccio considerazioni senza avere le solide e poliedriche basi texiane. Ho scelto di seguire la nuova ristampa, Tex tre stelle e i nuovi albi proprio per mettere a confronto le nuove sceneggiature e soprattutto le tavole, in modo da assorbire l'essenza texiana. Ho apprezzato la possibilità di condividere opinioni in questo forum, ove si trovano persone colte e raffinate ( non alludo a comportamenti sessualmente depravanti). Ringrazio coloro che in futuro mi correggeranno e confuteranno, verbi gratia il colonnello Jim Brandon.

L'analessi o retrospezione o, impropriamente, flashback è una figura retorica che consiste nell'evocazione più o meno ampia di un evento anteriore al punto della storia in cui ci si trova. Viene rievocato l'incontro tra Tex e lo sceriffo indiano più volte. In questo modo si perde il filo della storia.

Ho letto la storia, ma non mi è piaciuta affatto a livello narrativo. L'ambiente invernale e l'inizio in medias res, anche se diversi dal solito, non hanno catturato la mia attenzione. Inoltre l'uso secondo me eccessivo dell'analessi è confusionario. Ad ogni modo, è la mia opinione personale. Bellissimi i disegni dei fratelli Cestaro, molto curati per l'ambiente e gli animali della foresta. Amo inoltre i primi piani di Tex e i suoi nemici. SPOILERMi ha fatto molto soffrire la scena nella quale il figlio del proprietario del ranch ha colpito ripetutamente il nero. Anche se l'intenzione di Faraci fosse stata quella di mostrare la violenza del personaggio, credo che abbia oltrepassato il limite: il nero non aveva fatto alcunch?.

Perdonami per la mia ignoranza, ma come hai ottenuto queste informazioni?Sono molto curioso al riguardo....

1. Piccinelli2. Villa3. Galleppini4. Civitelli5. Villa. Non amo molto il disegno "sporco": preferisco i contorni ben definiti e i volti chiaroscurati del mitico Piccinelli...

Ribadendo ciò che ho affermato poc'anzi, trovo poco adatto il binomio Tex e manga, proprio perchè il Tex originale non era concepito minimamente in questa forma. Mi permetto piuttosto di deviare l'argomento di discussione: è lecito che a Tex vengano apportati seri cambiamenti, a parer vostro? Ciò , secondo voi, non cambierebbe la "magia" che per 60 anni ha incantato i lettori europei?

Ma stiamo scherzando? Tex in manga? Questa è una vera e propria ERESIA! Il nostro eroe, per più di 60 anni, è stato disegnato in un certo modo (alcune volte in modo sublime, come le tavole del mitico Piccielli), e non vedo ragion necessaria per modificare il concept originale. Certo è che non amo assolutamente i manga, la cultura e le persone orientali. Non scambiatelo per razzismo, è semplicemente la volont? di perseguire le proprie tradizioni, in modo ostinato, talvolta. Ritengo che Sergio Bonelli molto spesso si trovi richieste da parte dei fan texiani circa il modificare il carattere dei personaggi, il modernizzare la storia, ma questi tentativi sovversivi non lo scalfiscono minimamente... chi più di lui non legge tex con grande fissismo e cerca di mantenerlo tale e quale a quello del padre?P. S. per tutti i relapsi( manteniamo la metafora religiosa), ricordo che non è mia intenzione offendervi.

Ribadendo ciò che ho asserito prima, mi trovo in accordo a quanto affermato da Cheyenne... Tex non ha come scopo quello di allietare lo stereotipato senex libidinosus. Perciò mi pare futile a tutti gli effetti mostrare profusioni sessuali. Bonelli e Galep hanno sempre avuto molto pudore circa la sfera sessuale. Invito calorosamente a guardare il filmato su youtube di GL Bonelli nel quale ribadisce le sue integerrime posizioni. Occorre anche sottolineare che la giovent? di quell'epoca non era di certo abituata a sconce immagini erotiche, men che meno pornografiche!

Non si possono definire pornografiche queste vignette, sono semplicemente un po' osè. Non parlare di amplessi e coiti è giustissimo, ma un po' di libido non guasta mai.