Tex è un western e il western non accende l'interesse dei più giovani.
Negli anni cinquanta/sessanta era la moda imperante, tutti amavano i film
"di cowboy" e i fumetti seguivano quell'onda.
Come ho scritto da un'altra parte G.L. scriveva già western, ma lui
preferiva la cappa e spada o i film di pirati ma si dovette adeguare.
Tex ci insegnava i valori che la scuola non sapeva inculcarci, era
il fratello maggiore (che magari avevamo ma non era così perfetto,
anzi ci legnava solo per mostrarci che era lui il più forte!).
Mille volte nella vita mi sono trovato in situazioni in cui "Ho fatto il Tex"
oppure non l'ho potuto fare oppure mi sono fermato in tempo.
Ora i pischelli seguono gli Youtubers e comunque non staccano gli
occhi dallo smartphone neanche per attraversare la strada
(e i loro genitori non sono da meno).
Come dico sempre il fumetto è sdoganato quindi non ha più appeal.
Servirebbe una circolare scolastica che li vieta tassativamente
e una legge che punisca severamente i minori se trovati a leggerli!
Poi io sono convinto che Tex contaminava i generi, cosa che oggi fa poco
e in maniera poco convinta. Dicono che per il giallo dobbiamo leggere questo,
per l'esoterico dobbiamo leggere quello.
G.L. Bonelli metteva di tutto dentro Tex e a ogni nuova storia ci
avrebbe spiazzato, divertito, intimorito, affascinato.
Una tigre di pietra con dentro una anaconda, un alieno dentro una miniera,
la sorella del diablero che non sapevamo se odiare o amare,
il Signore degli abissi che forgiava diabolici proiettili,
la setta cinese comandata da Anita Ekberg…