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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 17/06/2023 in tutte le sezioni

  1. Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli Disegni : Aurelio Galleppini Periodicità mensile: Maggio 1963 - Giugno 1963 Inizia nel numero 31 a pag. 45 e finisce nel numero 32 a pag. 13 Tex, Kit e Carson catturano Jim Burrows, omicida e rapinatore in coppia col fratello Rube: i gaglioffi hanno addirittura crocefisso un uomo dell'Agenzia Investigativa Pinkerton e Mac Parland, capo dei detective, invita Willer a concludere il caso, ottenendo la promessa che, anche in futuro, potr? sempre contare su di lui. Intanto, Rube si è alleato con la banda Culver?. Tex e i pards, spalleggiati dallo sceriffo di Cedarville, chiudono per sempre il conto! _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Davvero nessuno aveva mai commentato questa storia? Se è così, rimedio subito io. Mi sorprende sempre quanto pochi siano i commenti a questi storie davvero storiche, se mi passate il gioco di parole. Sono, per così dire, sentimentalmente affezionato a questa storia, la cui prima parte è contenuta in uno dei primi albi giganti di Tex che ho mai letto: "La Mesa Verde" e per me questo rimane il titolo di questa storia. Un tragico incontro nel deserto porta Tex, Kit e Carson sulle tracce di due spietati banditi: Rube e Jim Burrows ed a conoscere un nuovo amico. 1) Il viaggio di ritorno verso la Riserva Navajo si sta rivelando per Tex d i suoi pards quasi peggio dell'Odissea: continuano ad incontrare imprevisti che li rallentano. 2) Questa volta è il ritrovamento di un detective dell'Agenzia Pinkerton ritrovato morente legato ad una rozza croce. Stava dando al caccia ai fratelli Burrows, ma loro l'hanno sorpreso e l'hanno lasciato a morire di sete. Tex decide di informare l'Agenzia Pinkerton del fato del suo agente e ciò porta ad un incontro con uno dei suoi dirigenti. 3) C'è stato sul forum di TWO chi ha definito improbabile il fatto che I Burrows abbiano addirittura crocefisso l'agente della Pinkerton. Io dico: può anche darsi che fosse improbabile, ma ricordo benissimo quanto mi impressionò quando lessi la storia per la prima volta e tanto mi basta. 4) Per coloro (e dovrebbero essere pochi ormai) che si chiedessero cosìera la Pinkerton National Agency, risponderò che è la più antica agenzia di investigazione privata degli Stati Uniti e probabilmente del mondo. Il suo fondatore era un immigrato scozzese, Allan Pinkerton, che in breve tempo si guadagnò una solida reputazione. Punto di forza di Pinkerton fu l'uso di moderne tecniche di investigazione (moderne per l'epoca sèintende) e l'istituzione di un vero e proprio archivio segnaletico dei criminali, forse il primo del suo genere. Poiché il Governo Federale degli Stati Uniti era sorprendentemente privo di una vera polizia federale, Pinkerton ed i suoi uomini svolsero dapprima compiti di spionaggio per conto dell'Unione durante la Guerra Civile ed in seguito ebbero il compito di dare la caccia i criminali che avessero vilato le leggi federali, compito che svolsero praticamente sino alla creazione del FBI nel 1908. Oltre a questo, ebbero anche lucrosi contratti con banche e ferrovie per proteggerli e dare la caccia ad eventuali rapinatori. 5) Dopo una gustosa gag degli equivoci, facciamo finalmente la conoscenza di Mac Parland, direttore della filiale di Denver, che in pratica offre a Tex ed i pards un nuovo lavoro (come se non ne avessero già abbastanza ). Tex accetta di dar la caccia ai rapinatori per conto di Mac Parland, ma alle sue condizioni e Mac Parland accetta. 6) L'allegro irlandese Mac Parland è ispirato alla figura di James McParland (scritto esattamente così), che fu effettivamente direttore della filiale di Denver dal 1885 sino quasi alla sua morte nel 1919. Fisicamente era diversissimo dalla sua controparte a fumetti. Era, infatti, più alto e portava folti baffi. Si spera che Mac Parland sia diverso da McParland anche nel carattere, visto che quest'ultimo non esitò ad usare tattiche sporche contro scioperanti e fu accusato anche di frode elettorale. 7) Se Mac Parland era ispirato a James McParland, a chi erano ispirati Rube e Jim Burrowsè Diamine ma Rube e Jim Burrow ed a chi se no? G. L. Bonelli deve aver letto da qualche parte degli exploit di questa coppia di fratelli (soprannominati i Robin Hood dell'Alabama dal loro stato d'origine, ma attivi tra Texas ed Arkansas s dal 1886 al 1890) e deve averli trovati interessanti come antagonisti di Tex (Per la cronaca, anche se furono effettivamente braccati dall'Agenzia Pinkerton, non mi risulta che ne abbiano ucciso uno se non in regolari conflitti a fuoco), Oltre ad avergli cambiato leggermente il cognome (ma può anche darsi che fosse rimasto ingannato dalla pratica anglosassone di aggiungere la ?sè del plurale ai cognomi quando si parla di più componenti di una famiglia ed abbia equivocato sul termine ?Burrows Brothersè, ovvero Fratelli Burrow) GLB ne sposta le azioni in Colorado. 8) Mac Parland parla della piaga del banditismo come di uno degli effetti nefasti della Guerra Civile. Si ufficializza quindi, quello che era implicito da diverso tempo: le attuali storie sono ambientate dopo la Guerra Civile, ma quanto dopo' I personaggi di questa storia sono ispirati a personaggi le cui vicende si sono intrecciate a partire dal 1886, dovremmo dunque essere in quell'anno? Questo dato sarebbe contraddittorio con le avventure dei numeri da 17 a 24, ma coerente con la datazione moderna. Che dire se non: Mah! 9) Vengono nominati due luoghi, uno dei quali addirittura centrale, nella vicenda: la Mesa verde e Cliff House. Due localit? che ritroveremo altre volte nella saga di Tex. In particolare: Cliff House, che qui è presentato come un comunissimo villaggio del Colorado con tanto di sceriffo, in ?Vendetta Indiana? ci verr? presentato nella sua vera veste di antico insediamento Anazasi. 10) Per la prima ed unica volta assistiamo ad un attentato ai danni di Tex a base di dinamite. Ricordo che la cosa colp? moltissimo la mia fantasia di bambino (Temo che se fossi diventato uno scrittore professionista, i miei personaggi avrebbero subito un bel po' di attentati a base di esplosivo ). 11) Disegni più che all'altezza di Aurelio Galleppini. In sintesi: una storia davvero carina. ::evvai::
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  2. La storia narrata in queste pagine è stata pubblicata la prima volta, nel formato a strisce, nel periodo dal 19 ottobre 1961 al 15 febbraio 1962 e successivamente, nell'attuale formato, a gennaio e febbraio 1965. Risale cioè ai tempi in cui in America, e non solo là, l’unico indiano buono era l’indiano morto. Le prime pellicole cinematografiche cosiddette “revisioniste” dei nativi americani furono girate, “Piccolo grande uomo” nel 1969 e “Soldato blu” nel 1970, quasi un decennio dopo. Il Tex difensore degli indiani è in assoluto il primo eroe, di carta o di celluloide, che tratta i nativi americani, e tutti gli altri “colored” (neri o gialli che siano) alla stregua di tutti gli altri esseri umani. Non esistono cliché, ci sono indiani buoni e indiani cattivi e lo stesso è per i bianchi, i neri, i gialli. Mancano solo gli arcobaleno ma, se ci fossero, per loro varrebbe la stessa regola. E questo la dice lunga sul carattere di Gian Luigi Bonelli perché Tex è Bonelli e Bonelli è Tex. E in questa storia c’è tutto il Tex/Bonelli e, se volete farvi un quadro dell’eroe, dovete assolutamente leggere “Sangue Navajo” (consiglio inutile perché sicuramente l’avete letta tutti quanti). Tex è generoso, altruista, giusto, intelligente e sicuramente molto altro. E’ un ottimo stratega, anche senza conoscere la storia antica romana con l’astuzia di Quinto Fabio Massimo e anche, caratteristica che ce lo fa amare ancora di più, insofferente alla disciplina militare fine a sé stessa e intollerante verso la presunzione di onnipotenza, “dote” di tutti i palloni gonfiati. Scatena una guerra indiana che non può assolutamente vincere, eppure non solo la vince, ma la vince, in modo assolutamente plausibile, senza spargimenti di sangue e trattando i prigionieri di guerra con talmente tanta umanità da far sembrare la Convenzione di Ginevra come un opuscolo scritto dai nazisti. In queste pagine si racconta anche della stupidità di alcuni, per fortuna pochi, appartenenti alla cosiddetta “razza superiore” che, per puro divertimento e con la consapevolezza assoluta della mancanza di una pena, uccidono cinque giovani Navajo che gareggiavano in una innocente corsa con il cavallo di ferro. Una razza che si sentiva superiore, non solo nella finzione narrativa, ma anche nella realtà, un secolo dopo l’abolizione della schiavitù in un periodo in cui stava nascendo un’era nuova per l’umanità, un’era migliore, in cui lo sfruttamento dei propri simili sarebbe cessato, in cui l’umanità si sarebbe mossa a grandi passi sulla strada delle grandi scoperte, della tecnologia, della pace, della solidarietà. In un mondo senza guerre, senza razze (che scientificamente nell’uomo non esistono), dove le differenze culturali possono solo migliorare i rapporti tra le popolazioni che sono sempre meno distanti, dove i figli devono rispondere solo delle proprie azioni e non anche di quelle dei loro padri e la quantità di melanina non deve essere considerata in alcun modo. Bello, vero? Se mai si arriverà a tutto questo, mi piacerebbe pensare che il Grande Vecchio vi abbia in qualche modo contribuito.
    1 point
  3. Storia molto piacevole che ha il non comune pregio di unire una classica storia cittadina col prepotente di turno da mettere a posto ed il pericolo giallo. Dopo anni (l'ultima volta era stata nella storia ?La banda del Rosso? che risale a ben dieci anni prima) ritornano, infatti, le sette cinesi con i loro rituali ed un capo crudele ed efferato. Ma andiamo, come sempre, con ordine:1) Tex riceve una richiesta dal comandante dei Rangers: dovrebbe recarsi a Texas City per liberarla da una cricca che la domina e vi spadroneggia. Il locale sceriffo è un inetto e due rangers inviati prima di lui hanno fatto una brutta fine ben prima di partire da Austin. Tex apparentemente rifiuta, ma è tutto un trucco per portare allo scoperto chi spia il Comando per scoprire chi sono gli agent incaricati di andare a Texas City.2) Qualcuno (ymalpasè) si era chiesto se e quando Tex si era mai recato al Comando dei Rangers ad Austin. Ecco questa è presumibilmente la prima occasione si cura. Inutile dire che non mancano le solite. Incongruenze del periodo quando si parla di Rangers; Se il grado di colonnello per il comandante può andare (nella realtà moderna il comandante dei Texas Rangers viene chiamato Senior Captain, ma di fatto è un colonnello perchè tra i suoi sottoposti c'è chi ha il grado di maggiore), quello che non va è la divisa, i veri Rangers del Texas non ne hanno mai portata una.3) La cittadina di Texas City esiste veramente, si trova proprio nella baia di Galveston ed è parte della Contea di Galveston. Peccato che sui chiami così solo dal 1893 , prima era nota come Shoal Point, ma non è la prima volta e non sarà l'ultima che G. L. Bonelli si prede un po' di libertà con la storia e/o la geografia. 4) Va da se che, essendo parte della Contea di Galveston, Texas City non poteva avere uno sceriffo (la cui sede era, appunto, a Galveston), bensì un Marshall ed anche questo dl 1893, probabilmente, essendo prima di allora solo una comunit? di fatto (tipo le nostre frazioni, per intenderci). Per rispetto a quanto scritto nella storia ed ad una consolidata tradizione, continuerà a chiamare sceriffo il tutore dell'ordine di Texas City.5) Potremmo definire quella di Don Manuel Espinosa una mafia dei saloon e delle case da gioco. Peraltro, se la memoria non m?inganna Don Manuel è il primo messicano fuori dal Messico a ricoprire ilo ruolo di boss del paese in una storia di Tex. Anche i cittadini di origine messicana potevano far carriera nel democratico Texas. laughing 6) Lasciato Tiger in retroguardia perchè protegga loro le spalle (ed in più di un'occasione si mostrer? decisivo in questo), Tex, Kit e Carson si presentano in città con i falsi nomi di Tex e Kit Killer e Kit Parson. I loro avversari capiscono subito che si tratta di nomi falsi (e ti credo: Parson significher? anche Parroco in Inglese, ma chi si chiamerebbe mai Killer di cognome?). Ah, sia chiaro che so benissimo che Killer doveva essere il cognome originale di Tex prima che la Signora Tea chiedesse saggiamente (per me almeno) a GLB di cambiarlo ed è certo che Bonelli deve essersi divertito non poco a ripescarlo.7) Quello che stupisce è che Don Manuel non capisca subito l'identit? dei suoi avversari, eppure è trasparentissima, l'unica cosa che cambia è la prima lettera del cognome. Passi che non ne conosca la faccia (all'epoca la fotografia non era un'arte diffusa), ma dovrebbero essere almeno 20 anni che Tex Willer è famoso in Texas. Anche se la sua abituale zona di operazioni è sempre stata più a Nord Ovest è quasi impossibile che Espinosa non abbia mai sentito parlare di lui.8) Tex acquista un saloon che ancora non fa parte del giro di Don Manuel e comincia con lui una vera guerra, apparentemente con l'intento di prenderne il posto.9) Fallito ogni altro tentativo Don Manuel gioca il suo asso nella manica: la setta del Drago Nero, diretta dal perfido Wang, che scatener? contro Tex i suoi accoliti. Mal gliene incoglier? perchè Tex e compagnia grazie anche al provvidenziale avvertimento, di Tiger, li sbaraglieranno tutti.10) Wang stavolta agir? d'astuzia: fornisce alla giovane Min-Li, sorella di uno dei suoi sicari, ignara delle vere attività del fratello, un pugnale avvelenato e la manda a vendicare la morte dl fratello. La povera ragazza manca il colpo ed a rimetterci la pelle è Mac Fergus, l'inetto sceriffo di Texas City. Tex si mostrer? magnanimo nei confronti della ragazza, che pure ha tentato di ucciderlo ed ha effettivamente ucciso Mac Fergus. Dopo averle spiegato come è stata ingannata ed averla persuasa ad aiutarlo a schiacciare il potere del Drago Nero la lascia completamente libera.11) Wang si dimostra un capo spietatissimo con chi fallisce i suoi compiti: due sicari superstiti sono gettati in un sotterraneo per essere divorati vivi dai topi ed un terzo è sottoposto al supplizio della ?porta delle mille felicita?, una sorta di rullo chiodato, una tortura che turba perfino lo scafato Don Manuel.12) Wang non si fa mancare nulla, nel suo covo c'è anche un ascensore . Nessuno stupore: il primo ascensore moderno fu brevettato da Elisha Otis (un cognome che non dovrebbe esservi del tutto sconosciuto) nel 1852 ed entr? effettivamente in funzione nel 1857 a New York pe lo E. V. Haughwout Building, un edificio di cinque piani che oggi è un monumento storico. Non dimentichiamo poi che, a sentir loro, qualunque cosa gli occidentali abbiano inventato, loro ci erano arrivati 1000 anni prima.13) Momenti da ricordare: A) lo scontro coi si cinesi del Drago prima sul ponte che unisce Texas City a Galveston e poi a Galveston stessa nel covo del Drago, con tanto di fuga rocambolesca dall'edificio in fiamme Tex che fonda la Lega della Buona Fratellanza ed impone un ?contributo volontario? (lo vogliamo chiamare ?pizzo?) a tutti gamblers di Texas City con una faccia tosta notevole che non può strappare il sorriso; C) la marcia di dei quattro pards con la stella di Ranger sul petto (e da quando Tiger è nel corpo dei Rangersè Una svista o di GLB o di Galep presumibilmente) ed i loro alleati verso il locale di Don Manuel per la sfida finale.14) Menzione d'onere per due comprimari: l'onesto Tip Durbin, vice sceriffo di Texas City, che trover? in Tex un valido alleato per ripulire il paese dagli elementi marci, e soprattutto Rudy Nilsen, giocatore dal cuore d'oro che Galep ha modellato sulle fattezze di John Carradine in "Ombre Rosse". Quando Tex gli spiega chi è veramente non ci penser? due volte a saltare la barricata e mettersi al suo servizio. Finir? addirittura a fere il vice sceriffo.15) Tip Durbin ?smaschera? i tre pards perchè trova un articolo di giornale di qualche tempo prima, che parla dell'impresa di certi Rangers a San Francisco con tanto di foto. Si tratta evidentemente di un riferimento alla storia ?La città senza legge?, che però verr? pubblicata ben tre anni e mezzo dopo anche se chiaramente doveva essere già stata scritta da diverso tempo . Anche questa nel 1957, dopo ?L'uomo dalle quattro dita?? Mah! Questo, almeno per quanto ricordo io, sarà l'ultimo riferimento ad una storia ?fuori posto?.16) Efficacissimi i disegni di Galep.
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