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ilpadronedelvapore

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Messaggi pubblicato da ilpadronedelvapore

  1. Finito ieri. Prima storia senza evidenti difetti, ma troppo classica e senza nessuna variazione sul tema tanto evidente da renderla interessante. Torti non è mai stato uno dei miei preferiti, su Tex secondo me ci può stare benissimo.

    La seconda è troppo breve per essere significativa. Giusto per rivedere il tratto di Patrizia Mandanici che mi è sempre piaciuto molto.

  2. Per me è una storia più che dignitosa sia dal punto di vista dei testi che dei disegni. Ruju riesce a fare una giusta variazione sul tema tanto da renderla interessante mentre Diso si mantiene sul filo della sufficienza (al contrario del suo ultimo Maxi, non so se realizzato prima o dopo questo, che aveva parecchie pecche).

     

    Non un capolavoro ma decisamente meglio di quello di Nizzi e Alessandrini (altro disegnatore che, come Diso, reputo bravissimo, ma arrivato su Tex nella fase calante della carriera) che per me era decisamente insufficiente.

  3. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Angelo1961 dice:

    Secondo me non avrebbe senso pubblicare in un formato la fine di una storia uscita in altro formato. Il Magazine deve contenere storie complete, non il completamento di una incompleta. Una soluzione potrebbe essere un magazine con l'intera storia, la prima e la seconda parte... O un albo speciale, sempre con entrambe le parti. 

    Sì Diablero. Hai ragione. E' l'unica spiegazione. 

     Non sono stato chiaro. Intendevo la storia completa. 

  4. <span style="color:red">18 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

    Questo è quello che volevo sentire, grazie Avvocato, ora sono rincuorato.

    Oggi sono stato in edicola per lo Zagor 700 e c'erano due che so che comprano Tex.

    Ho chiesto se avevano notizie del libro inedito disegnato da Tarquinio.

    Mi hanno risposto che alle 7 e mezza di mattina è presto per essere già ubriaco.

    Non ne sanno niente.

     

    Sono abbastanza convinto che la destinazione più ovvia sia l'Avventura Magazine autunnale, dove sono state pubblicate altre storie dall'atmosfera più vintage come "I tre Bill"

  5. Rimando perchè per errore avevo scritto nella pagina di Ruju.

     

    Visto che Sejias era un disegnatore piuttosto produttivo, dopo la sua scomparsa è stato rimpiazzato da qualche nuovo ingresso che ancora non abbiamo visto o lo staff è sufficientemente ampio da non renderlo necessario?

  6. Premesso che ognuno dei soldi suoi è giusto che faccia quello che vuole e che i gusti e i parametri personali si possono discutere ma vanno rispettati, mi ha fatto riflettere il passaggio in cui Ymalpas parlava del patto silente tra Bonelli e lettore.

    Patto che in linea di principio probabilmente c'era ma che nei fatti lo era fino ad un certo punto. In epoca pre-forum, Moreno credo ricorderà come su Iafb e Ayaaaak Tex era descritta come la peggior testata SBE. Per anni.

    E sono abbastanza convinto che se oggi venissero proposti disegnatori come Blasco, De La Fuente e forse addirittura il primo Fusco le critiche sarebbero feroci.

     

    Piccolo aneddoto. Ad una conferenza a Cartoomics su Tex, a cui forse qualcuno dei forumisti era presente, intervenne un Sergio Bonelli particolarmente nervoso che di punto in bianco si mise a dire che non accettava che si criticasse il fatto che avesse messo sulla serie Repetto. Perchè lui aveva le competenze per decidere che poteva disegnare Tex e chi no e il diritto di farlo.

     

    Detto questo, il maxi l'ho preso convinto e spero di riuscire a leggerlo nel weekend. So bene che Diso non è più quello dei tempi d'oro ma va bene lo stesso. Il suo problema è che il suo tratto è troppo legato a Mister No e che questo distorce il giudizio sul suo lavoro. Se non ci fosse questo forse legame credo che i giudizi sarebbero più clementi.   

  7. A me sembra che questa storia abbia dei grossi difetti nelle prime cento pagine e altri nella parte finale. Lo svolgimento è abbastanza scorrevole, pur senza picchi particolari.

     

    Per difetti intendo


     

    Spoiler

    Tex che non capisce che il capostazione gli sta mentendo. Nemmeno un dubbio. Eppure il suo "superpotere" è quello di saper leggere le persone. Se non ci fosse il barbone fuori dalla stazione che lo mette sulla strada giusta, l'indagine sarebbe già conclusa. Questo per me è un errore da matita rossa.

    C'è anche poi la doppia coincidenza grazie alla quale Tex e Carson scoprono l'identità degli avversari perchè uno si dimentica i telegrammi con i nomi sulla scrivania, e subito dopo dentro un cassetto trovano anche le loro fotografie. 

    Nel finale non mi piaciuto che un antagonista, a cui viene appiccicata malamente una sortà di nobiltà d'animo, viene ucciso da un comprimario per togliere a Tex l'impiccio di doverlo giudicare.

      

  8. A me non è piaciuto molto. 

    La prima parte, con la sequenza di botte di fortuna in rapida sequenza (e con l'aggravante di Tex che non si accorge minimamente di uno che gli sta mentendo spudoratamente), quasi fastidiosa. Il resto raccontato con il pilota automatico, senza guizzi, senza nulla di particolare. Il finale mi ha fatto storcere un pò la bocca, con un cattivo cattivo che si vuole rappresentare come un nobile suddista, ma che poi non lo è per nulla.

     

    Meno male che c'è Casertano a rendere comunque più che gradevole l'albo. 

    • +1 1
  9. Negli ultimi anni sul Tex classico ci sono stati gli inserimenti di tre disegnatori piuttosto veloci come Casertano, Freghieri, Gomez e Torti. Questi vanno a compensare gli abbandoni, per vari motivi, di Diso, Acciarino, Nespolino e Del Vecchio (spostato su Tex Willer). 

    Ma anche Ticci e Sejias che, vista la veneranda età, probabilmente avranno un apporto sempre meno rilevante.

     

    Al netto di Ticci, che è un simbolo inavvicinabile da chiunque, il saldo mi sembra piuttosto positivo. Anche perchè credo che ci sia bisogno di disegnatori bravi, ma anche veloci.

     

    Per non parlare di Tex Willer che con Brindisi, De Angelis, Del Vecchio e Valdambrini ha uno staff di base affidabilissimo.

    • +1 2
  10. Di manga ne ho letti una certa quantità, distribuita nei miei trent'anni e oltre di lettore. Ne ho letti di belli e di brutti, così come ho trovato belli e brutti i Bonelli, i comics e le bedè (che tra i tutti sono quelli che conosco meno). Lone wolf & cub è una delle cose più belle che mi è capitato di leggere, uno di quelli che mi porterei nell'isola deserta.

    I manga vendono? complessivamente, si. 

    Vendono tutti? No, ma costa così poco produrli che andare in pari non è così difficile. Ma ci sono alcuni titoli che vendono veramente tanto. Alcuni decine di migliaia di copie, pochi anche centinaia di migliaia. Dragonball negli anni 90 vendette uno sproposito e fu la svolta che permise alla Star di sopravvivere alla perdita dei diritti Marvel (tra l'altro essendo anche una tipografia ha sempre ristampato senza problemi i suoi albi man mano che si esaurivano).

    Ha senso fare manga "made in Italy"? Secondo me, no. Perchè tra le copie e gli originali solitamente si scelgono sempre i secondi. Ma ci sono autori che hanno saputo far propri alcuni elementi narrativi e grafici di questo modo di raccontare e li hanno saputi inserire nel contesto europeo con successo. Fermandoci al mondo bonelliano possiamo citare i casi di Luca Enoch, Giancarlo Olivares, Anna Lazzarini, Francesca Palomba e altri. Ma fuori ci sono i casi recenti di Mirka Andolfo o Simone Di Meo che hanno raggiunto fama internazionale.

     

    • +1 2
  11. Finito ieri sera. Storia tecnicamente senza difetti, ma poco incisiva, facilmente dimenticabile.

    Ma con un buon Freghieri, a tratti ottimo. Avevo qualche timore che potesse rappresentare un Tex sufficientemente credibile, invece se la cava alla grande. Sono convinto che il suo sia un ingresso nello staff che sarà apprezzato da molti, primo tra tutti Borden (che mi sembra ami quei disegnatori che riescono ad avere una produzione consistente).

     

    Nel complesso comunque un volume positivo.

  12. Sarà che ho conosciuto prima il peggior Nizzi e solo successivamente il migliore, ma non verso molte lacrime per il suo abbandono. Anche se capisco il motivo del suo parziale ritorno.

    Comunque credo che nel medio periodo il suo posto sarà gradualmente preso da Giusfredi e Barbieri, due autori cresciuti dentro la redazione Bonelli. Che è la giusta scuola per capire il giusto mood per avvicinarsi ad personaggio particolare come Tex.

  13. Ripeto, a me questo intervento è sembrato studiato e preparato (basta vedere l'urgenza di entrare subito in argomento) con l'unico scopo di screditare Mauro Boselli. Non la Sergio Bonelli Editore. Ma Mauro Boselli, sia come autore che come curatore.

    E chi ha organizzato la cosa e caricato il video con quel titolo ne è, anche se inconsapevolmente, complice.  

  14. Ma che brutto intervento! Sembra quasi preparato e non ne capisco le finalità.

    Ad ogni modo in qualsiasi ambiente lavorativo chi parla pubblicamente in questa maniera dei propri superiori e del proprio datore di lavoro difficilmente mantiene la sua posizione...

  15. Scusate l'OT, ma, visto che si parlava dei ritocchi dei visi di Tex, io spero che se un giorno si farà un'edizione deluxe del Texone di Colin WIlson vengano tolti quei grossolani rifacimenti redazionali (Monti?). Non so come fossero le tavole originali ma quei volti erano veramente un pugno nell'occhio. 

  16. Il 26/10/2021 at 21:05, borden dice:

     

     

    ????? Mai saputo. Non credo che ci sia neanche una storia completa, tutto è stato riusato in Tex.

     

     

     

     

    Troppe  Shining, Salem's Lot, It, Christine etc...

     

    Relativamente alla presunta serie su Kit Willer leggevo proprio ieri il volume e gli autori dicono che erano pronte le sceneggiature di quattro albetti a striscia (ci sono anche i titoli) che avrebbero dovuto essere disegnate da Pietro Gamba, ma che poi il progetto venne abbandonato.

     

    Sempre in tema, una domanda rivolta un pò a tutti. Sono sicuro di aver letto da qualche parte, ma non ricordo dove, che questa idea venne riarrangiata con la serie del Piccolo Ranger con un protagonista dal nome fin troppo assonante, Kit Teller. E' un'ipotesi concreta o solo una forzatura?

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