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Cavazzano sarebbe un gran colpo, molto coraggioso, così come Bacilieri.
Pedro Mauro è passato in redazione poche settimane fa, forse si è parlato di quello, forse no.
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A me sembra che questa storia abbia dei grossi difetti nelle prime cento pagine e altri nella parte finale. Lo svolgimento è abbastanza scorrevole, pur senza picchi particolari.
Per difetti intendo
SpoilerTex che non capisce che il capostazione gli sta mentendo. Nemmeno un dubbio. Eppure il suo "superpotere" è quello di saper leggere le persone. Se non ci fosse il barbone fuori dalla stazione che lo mette sulla strada giusta, l'indagine sarebbe già conclusa. Questo per me è un errore da matita rossa.
C'è anche poi la doppia coincidenza grazie alla quale Tex e Carson scoprono l'identità degli avversari perchè uno si dimentica i telegrammi con i nomi sulla scrivania, e subito dopo dentro un cassetto trovano anche le loro fotografie.
Nel finale non mi piaciuto che un antagonista, a cui viene appiccicata malamente una sortà di nobiltà d'animo, viene ucciso da un comprimario per togliere a Tex l'impiccio di doverlo giudicare.
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A me non è piaciuto molto.
La prima parte, con la sequenza di botte di fortuna in rapida sequenza (e con l'aggravante di Tex che non si accorge minimamente di uno che gli sta mentendo spudoratamente), quasi fastidiosa. Il resto raccontato con il pilota automatico, senza guizzi, senza nulla di particolare. Il finale mi ha fatto storcere un pò la bocca, con un cattivo cattivo che si vuole rappresentare come un nobile suddista, ma che poi non lo è per nulla.
Meno male che c'è Casertano a rendere comunque più che gradevole l'albo.
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Negli ultimi anni sul Tex classico ci sono stati gli inserimenti di tre disegnatori piuttosto veloci come Casertano, Freghieri, Gomez e Torti. Questi vanno a compensare gli abbandoni, per vari motivi, di Diso, Acciarino, Nespolino e Del Vecchio (spostato su Tex Willer).
Ma anche Ticci e Sejias che, vista la veneranda età, probabilmente avranno un apporto sempre meno rilevante.
Al netto di Ticci, che è un simbolo inavvicinabile da chiunque, il saldo mi sembra piuttosto positivo. Anche perchè credo che ci sia bisogno di disegnatori bravi, ma anche veloci.
Per non parlare di Tex Willer che con Brindisi, De Angelis, Del Vecchio e Valdambrini ha uno staff di base affidabilissimo.
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Di manga ne ho letti una certa quantità, distribuita nei miei trent'anni e oltre di lettore. Ne ho letti di belli e di brutti, così come ho trovato belli e brutti i Bonelli, i comics e le bedè (che tra i tutti sono quelli che conosco meno). Lone wolf & cub è una delle cose più belle che mi è capitato di leggere, uno di quelli che mi porterei nell'isola deserta.
I manga vendono? complessivamente, si.
Vendono tutti? No, ma costa così poco produrli che andare in pari non è così difficile. Ma ci sono alcuni titoli che vendono veramente tanto. Alcuni decine di migliaia di copie, pochi anche centinaia di migliaia. Dragonball negli anni 90 vendette uno sproposito e fu la svolta che permise alla Star di sopravvivere alla perdita dei diritti Marvel (tra l'altro essendo anche una tipografia ha sempre ristampato senza problemi i suoi albi man mano che si esaurivano).
Ha senso fare manga "made in Italy"? Secondo me, no. Perchè tra le copie e gli originali solitamente si scelgono sempre i secondi. Ma ci sono autori che hanno saputo far propri alcuni elementi narrativi e grafici di questo modo di raccontare e li hanno saputi inserire nel contesto europeo con successo. Fermandoci al mondo bonelliano possiamo citare i casi di Luca Enoch, Giancarlo Olivares, Anna Lazzarini, Francesca Palomba e altri. Ma fuori ci sono i casi recenti di Mirka Andolfo o Simone Di Meo che hanno raggiunto fama internazionale.
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Finito ieri sera. Storia tecnicamente senza difetti, ma poco incisiva, facilmente dimenticabile.
Ma con un buon Freghieri, a tratti ottimo. Avevo qualche timore che potesse rappresentare un Tex sufficientemente credibile, invece se la cava alla grande. Sono convinto che il suo sia un ingresso nello staff che sarà apprezzato da molti, primo tra tutti Borden (che mi sembra ami quei disegnatori che riescono ad avere una produzione consistente).
Nel complesso comunque un volume positivo.
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E' la riedizione per le librerie di varia che ha distribuzione (e codici) diversa rispetto a quella per le edicole.
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Il 20/5/2022 at 13:57, borden dice:
Non so nulla, credo che siano balle e pure mi fanno un po' incazzare.
Io ricordavo qualcosa a proposito ed in effetti la pagina wikipedia del film riporta la cosa.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cowboys_%26_Aliens_(film)
Il buffo è che come usa come riferimento una rubrica di Martin Mystère 335!
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Sarà che ho conosciuto prima il peggior Nizzi e solo successivamente il migliore, ma non verso molte lacrime per il suo abbandono. Anche se capisco il motivo del suo parziale ritorno.
Comunque credo che nel medio periodo il suo posto sarà gradualmente preso da Giusfredi e Barbieri, due autori cresciuti dentro la redazione Bonelli. Che è la giusta scuola per capire il giusto mood per avvicinarsi ad personaggio particolare come Tex.
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Ripeto, a me questo intervento è sembrato studiato e preparato (basta vedere l'urgenza di entrare subito in argomento) con l'unico scopo di screditare Mauro Boselli. Non la Sergio Bonelli Editore. Ma Mauro Boselli, sia come autore che come curatore.
E chi ha organizzato la cosa e caricato il video con quel titolo ne è, anche se inconsapevolmente, complice.
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Ma che brutto intervento! Sembra quasi preparato e non ne capisco le finalità.
Ad ogni modo in qualsiasi ambiente lavorativo chi parla pubblicamente in questa maniera dei propri superiori e del proprio datore di lavoro difficilmente mantiene la sua posizione...
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Scusate l'OT, ma, visto che si parlava dei ritocchi dei visi di Tex, io spero che se un giorno si farà un'edizione deluxe del Texone di Colin WIlson vengano tolti quei grossolani rifacimenti redazionali (Monti?). Non so come fossero le tavole originali ma quei volti erano veramente un pugno nell'occhio.
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Il 26/10/2021 at 21:05, borden dice:
????? Mai saputo. Non credo che ci sia neanche una storia completa, tutto è stato riusato in Tex.
Troppe Shining, Salem's Lot, It, Christine etc...
Relativamente alla presunta serie su Kit Willer leggevo proprio ieri il volume e gli autori dicono che erano pronte le sceneggiature di quattro albetti a striscia (ci sono anche i titoli) che avrebbero dovuto essere disegnate da Pietro Gamba, ma che poi il progetto venne abbandonato.
Sempre in tema, una domanda rivolta un pò a tutti. Sono sicuro di aver letto da qualche parte, ma non ricordo dove, che questa idea venne riarrangiata con la serie del Piccolo Ranger con un protagonista dal nome fin troppo assonante, Kit Teller. E' un'ipotesi concreta o solo una forzatura?
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Palumbo??? Grande, uno dei miei preferiti. Mi sembra che Sergio Bonelli non lo amasse particolarmente, ma secondo me gli anni su Diabolik lo hanno reso più popolare.
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Masala è secondo me molto bravo, anche se paurosamente lento.
Jannì non è mai stato un fuoriclasse e adesso non è più un ragazzino.
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Mi è capitato di vedere per caso il video del recente matrimonio di Giorgio Bonelli (è pubblico, su facebook). Ci sei anche tu, che mostri tavole di Tex, oltre che Davide Bonelli. Ma quello che è splendido è vedere un esempio della sana follia e voglia di divertirsi che evidentemente scorre nelle vene di quella famiglia. Spero che il suo progetto di parco a tema su Tex riesca a vedere la luce.
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Inedito o no.
Non è la prima volta che una ristampa su Gazzetta e Corriere presenta al suo interno un inedito.
Nella riproposte delle storie del Dylan Dog Color Fest vennero inseriti due inediti, uno all'inizio e uno dopo qualche numero. Storie che poi vennero ripresentate successivamente all'interno di un DDCF.
Secondo me è molto difficile che questa storia di Burattini e Torti non veda la luce direttamente per Bonelli.
Mi viene poi il dubbio che la richiesta di un inedito non sia arrivata proprio da RCS.
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Il 8/9/2021 at 14:03, paco ordonez dice:
Molto curioso anche io di leggere questa storia - anche, lo ammetto, per vedere se Bruzzo si è finalmente riuscito ad emancipare dalle "riprese" delle vignette di Ticci, cosa che il tema canadese potrebbe non aver favorito.
Comunque anche io ricordavo che questa storia ha avuto una gestazione travagliata, addirittura (ma potrei sbagliare) mi sembra di ricordare anche esternazioni sconfortate di Boselli.
Bruzzo lo conobbi anni fa quando disegnava Brad Barron. Visitai il suo studio a Genova mentre stava lavorando a una tavola del suo primo albo.
Grande appassionato di vela, se non sbaglio uno dei motivi dei ritardi furono la sua partenza per una lunga traversata con alcuni amici. Lessi l'articolo da qualche parte ma non riesco più a trovarlo.
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Una domanda velo veloce su una cosa che non ho capito:
I tre Bill (ma lo stesso vale per Rick Master) sono da considerare inseriti all'interno del gruppo dei comprimari della serie tipo Morisco?
Per intenderci, se a te o a qualcun autore venisse in mente una nuova idea che li coinvolgesse potrebbe farlo, o la loro apparizione nel Maxi è da considerarsi un unicum?
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Secondo me Villa è ancora il meglio, anche se forse non è più ai suoi massimi livelli.
Credo che dovrebbe rimanere per sempre ma se proprio dovessi trovare un sostituto direi Alessandro Poli (guardatevi le sue cover per Cassidy o le sue illustrazioni a tema western).
Trovo molto bravo Piccinelli anche se forse il suo stile non è proprio perfetto per Zagor (ma quale alternativa?).
Bene il cambio Cavenago per Stano, che adoro come disegnatore ma come copertinista non mi è mai piaciuto.
Per lo stesso motivo ho sperato che sostituissero Alessandrini su MM con il cambio di formato, ma a quanto pare così non sarà.
Non mi piace nemmeno Riboldi su Dampyr che, complice anche un logo atroce, non riesce a dare nessuna emozione in una serie horror.
E' cresciuto molto Spadoni su Julia tanto che forse lo preferisco al miglior Soldi.
Dopo lo strepitoso Castellini Nathan Never non ha avuto molta fortuna ne con De Angelis ne con Giardo.
Tra i copertinisti storici, ottimo Mastantuono (a cui tocca rimanere in panchina) mentre non mi è mai piaciuto troppo Diso.
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Parlando di aumenti mi chiedo chi veramente li decida. Si parla ad esempio di gestione Marcheselli, ma io ho sempre pensato che il suo ruolo fosse prevalentemente editoriale, quindi artistico, e che il suo ruolo sia stato preso da Masiero.
Non viene mai citata invece una figura poco nota (io ho avuto l'occasione di vederlo solo al funerale di Ferri) ma da quello che ho sentito molto importante. Parlo di Giulio Terzaghi, l'amministratore delegato storico della SBE, quindi uomo dei conti. Non dovrebbe essere lui a dire se e quando fare gli aumenti?
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Nella terra dei Seminole uscirà a marzo, cartonato, bianco e nero, 26 euro.
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Luca Michelucci, di cui ammetto non conoscere minimamente, è da considerarsi una guest star come Aldo Di Gennaro o un nuovo acquisto come Giuseppe Candita?
Domande a Mauro Boselli
in Borden
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Come ha fatto notare qualcuno le copertine di aprile con il cerchio colorato sullo sfondo sembrano richiamare il n.1 di Tex "La mano rossa".