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GIANBART

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Tutto il contenuto pubblicato da GIANBART

  1. Leo te illudi, chi me conosce me compra un vestito piuttosto che pagamme na cena!Trad. dal romanesco: sono un tipo di sano appetito ... Se c'ero io con i pards facevo vedere i sorci verdi pure a Carson con la sua bistecca alta tre dita e la montagna di patatine ( quisquilie ), perciò a digiuno sarà difficile che mi ci lasciate, a proposito ma Capelli d'argento, che non mi brontola più come una volta, che fa è Comunque prometto che la prossima volta che vado a Milano punto dritto alla SBE per la birra se non è Borden a qualcuno la scrocco !!! Cheyenne casomai ti faccio sapere e ci troviamo l', anzi sarebbe una bella idea: il prossimo raduno si fa a viale Buonarroti con un paio di bidoni di birra ( offerti da Borden, va già meglio ), chissà forse così rimane più facile incontrarsi.
  2. Trattare cosi due poveri vecchietti ..... sei senza cuore, cosa ti abbiamo fatto di male ???
  3. Per la pizza quoto in toto poi se offre Borden ancora meglio, ho già il locale sottomano: "anema e cozze" al naviglio grande davanti a Supergulp. Ulzana hai fatto un capolavoro ma tutto da solo è Assumetelo alla SBE !!!A proposito ma tu che ne pensi capelli D'Argento?Ottimo intervento Josey, anche se io ho alcuni amici che si sono scaricati intere collane della SBE su tablet ( anche Tex ) e se li leggono l' sopra, quindi i nativi digitali sono già apparsi ed è gente anche di 40-50 anni. :malediz...
  4. Sono per la maggior parte d'accordo con Leo ma tutto il discorso non fa che mettere in evidenza una cosa netta: GLB scriveva Tex mentre gli altri autori scrivono di Tex, ossia Bonelli senior lo ha creato è usava il suo personaggio come una chiave nella storia perchè era il suo creatore, gli altri dopo di lui lo usano come una serratura per entrare nel mondo di Tex perchè Tex non è loro, lo possono sentire loro ma non lo hanno creato. Di fatto le due storie sono veramente belle ma come Leo evidenzia la prima "Terra promessa" ha Tex e Carson al centro con una serie di comprimari vari gestiti in maniera stupenda da GLB ( pensate che mi ricordo la storia letta anni fa ma non i nomi dei comprimari, chissà perchè è ), l'altra è incentrata sulle 3 donne con Tex a fare da risolviguai, la storia risulta ugualmente gustosa ma se invece di Tex ci mettiamo Ken Parker sarebbe ugualmente gustosa, perchè Tex qui ha poca caratterizzazione. Una saga che potrebbe fare da riferimento per storie del genere è "la storia del west" ben scritta e con tanti comprimari, varrebbe la pena di leggerla. Le proporzioni del calo sono evidenti e purtroppo irreversibili continuando a lavorare così, Tex vende perchè c'è il logo sopra, prova a togliere quello è vediamo quante copie si venderebbero, d'altronde Borden da solo non può fare i miracoli o sè è
  5. Bella discussione ma tanto per precisare alcune cose: Tex è cresciuto dal 1948 fino agli anni 70 in modo esponenziale ( le sempre famose 700000 copie ), quindi per 30 e passa anni un mucchio di gente si è illusa di leggere un fumetto popolare per divagarsi e invece era un'opera d'arte in evoluzione; poi c'è l'avvento del politicamente corretto e il nostro eroe comincia a perdere i pezzi per strada ( si cala a 3-400000 copie ) quindi la forma d'arte in evoluzione comincia a non essere più apprezzata come prima, fino ai giorni nostri con le circa 200000 mila copie vendute e qui tanto per chiarire: ma pensate che questi lettori siano tutta gente arrivata a Tex dagli anni '90 in poi come alcuni di noi, attirati dalla forma d'arte in evoluzione, oppure ci sia ancora una bella fetta di vecchie mummie dei 700000 ignorantoni che non abbandonano il loro eroe per affezione o per speranza ?Che nel nuovo corso ci siano buone cose non si può negare ma valutare in maniera nettamente positiva, perchè a qualcuno piace così come è il personaggio, vuol dire vivere in un mondo a parte fatto di " ego sum ". Leo scusa se te lo dico ma Tex è piaciuto per decenni nella sua forma strutturata e delineata a cavallo del dopoguerra e ancora oggi quel personaggio vende e stravende ( ed è la SBE che lo ripubblica in accordo con altre realtà editoriali ) con quelle sue storie epiche dopo ben 65 anni, ma pensi che quelle di oggi, per quanto belle, rimarranno impresse tra 65 anni come quelle ?Borden, sia chiaro, non è una accusa a te ma al modo di gestire il personaggio tenuto dalla SBE in questi anni insensibili al grido d'allarme gettato in tempi non sospetti quando ancora si vedeva solo un lento declino, forse c'è un progetto ma per ora si vedono solo gli scarsi effetti, a quando i risultati della sperimentazione ?
  6. Io che chiedo sempre di intervenire nelle discussione mi trovo a dovermene pentire, ci ho messo un botto a leggere l'intervento di I. K. E. e devo dire che nonostante le argomentazioni verbose del nostro amico non ho trovato niente di nuovo sotto al sole. Scusa I. K. E. ma quello che tu scrivi mi pare un intervento tecnicamente valido e ben costruito ma nell'essenza scarno di contenuti. Non voglio mettermi a contrastare parola per parola perchè ci vorrebbe un secolo e svariate pagine per farlo e non ne nessuna voglia, ma secondo me parti da presupposti sbagliati. Quello che tu dici per Tex è riconducibile ad altri 10000 personaggi dei fumetti: Blek Macigno, Capitan Miki, il piccolo Ranger, il Comandante Mark, Ken Parker, Blueberry, etc.. etc..., ma nessuno ha mai raggiunto neanche da vicino i risultati ottenuti da Tex, molti sono sepolti da tempo nella memoria dei pochi affezionados e rimarranno un ricordo nel mondo dei fumetti, Tex supera tutto questo come una palla di cannone senza mai fermarsi o meglio senza farsi mai fermare da niente perchè non dipende da niente di quello che hai menzionato, Tex è Tex ed è fine a se stesso. Chi legge Tex anzi chi leggeva Tex e continua a leggerlo oggi non cerca l'analisi del personaggio o l'espressione grafica come forma d'arte ma la sua mezz'ora di avventura e di divertimento fatta di poche cose semplici evidenziate a più riprese proprio in questa discussioni. Ed è proprio questo l'errore, Tex è il fumetto popolare e non deve evolvere per piacere altrimenti non sarebbe più del popolo ma di una nicchia ristretta di persone, capisco la voglia di strappare il fumetto dalla definizione di arte povera ma abbiamo avuto molti esempi di questa evoluzione con i vari Moebius, Pratt, Pazienza, e non credo che sia il destino di Tex appartenere a queste ristrette cerchie. Tex è un prodotto per il popolo e i Bonelli non hanno mai cercato di farne un prodotto artistico di nicchia, questo lo fecero con altri prodotti sperimentando ed innovando il panorama fumettistico ( vedi: un uomo un avventura ), ma con Tex no, perchè avevano capito che rappresentare il fumetto popolare ha fatto la fortuna del personaggio e non bisognava etichettarlo o dargli connotazioni di parte per non alterare il suo successo attraverso i tempi, Tex deve essere Tex, d'altronde cambiarlo o alterare l'equilibrio costruito fino ad allora non mi pare abbia portato fortuna o acquisito riconoscimenti negli anni.
  7. Non vedo il perchè fare una strenua difesa del lavoro nizziano che stiamo leggendo. Sembra come se ci fosse un dogma da seguire e non discutere, e invece io penso che sia giusto che si parli di cosa non va e cosa piace, spiegare a proprio modo le scene in ultima analisi mi sembra un p? troppo eccessivo, come se si dovesse difendere fort apache dagli indiani. Stiamo parlando di un maestro che ha scritto pagine memorabili e ha lasciato un segno indelebile nel personaggio di Tex ma non per questo ogni suo lavoro deve passare per ingiudicabile. La storia come ho già detto è molto buona ma mostra alcuni passaggi che lasciano un p? perplessi, per chi ha letto il Nizzi dei bei tempi, ma, come afferma il pard Capelli D'argento, resta in linea con il Nizzi degli ultimi tempi, anche perchè forse essendo stata scritta parecchio tempo addietro lo è effettivamente. Approvo quasi tutto quello che dici ma non nell'ultima affermazione, Nizzi molto probabilmente ha ancora molto da aggiungere e se avesse avuto mano libera fin dall'inizio ne avrebbe avute di cose da dire, invece si è messo al servizio del personaggio e della filosofia bonelliana per concorrere a creare il mito che è oggi Tex, tanto di cappello al suo professionismo e alla sua pazienza, un altro forse avrebbe puntato i piedi e fatto la prima donna per dimostrare le sue doti e le sue capacità, invece lui è rimasto nell'ombra per anni al servizio dell'eroe, in ultima analisi, come tu dici benissimo, uno scrittore di Tex appunto.
  8. Chiaro che ricordo il periodo negativo di Nizzi ma questa storia mi pare dovesse, forse solo per nostra speranza, essere una sorta di canto del cigno del buon Claudio e trovare soluzioni cosi' raffazzonate mi e' sembrato alquanto deludente; per la stima che nutro, non solo io spero, nel grande autore speravo chiaramente in una prova da ricordare, invece sembra voler confermare questa linea degli ultimi anni. Sembra quasi come se volesse dimostrare di poter scrivere un Tex piu' umanizzato, piu' fallibile e piu' vicino ai gusti dell'oggi, ma alla sua maniera che lo porta cosi' ad essere a meta' tra il vecchio e il nuovo e quindi cone si dice : ne carne ne pesce. Comunque do' ragione a Capelli d'argento aspettiamo il mese prossimo.
  9. Buona prova iniziale del doppio albo di Nizzi con una buona prova anche di Filippucci molto migliorato nelle scene di azione. Devo dire che sono rimasto alquanto perplesso su alcune scene:1) Tex salvato dagli Utes mentre era in fuga senza avere soluzioni sottomano;2) l'arrivo in citta' senza andare a tastare lo sceriffo che conoscono benissimo per avere notizie fresche sul terreno che devono pestare;3) andare al forte a stuzzicare Bright sapendo del pericolo per gli Utes, perdendo tempo essenziale e poi lasciare il maggiore con i soldati chiusi nella stanza svegli, slegati e con le armi addosso, chiaro che escono subito a dare l'allarme;Aspettiamo il prossimo mese ma queste piccionate da Tex non me le aspetto o meglio da Nizzi non me le aspettavo.
  10. Stavolta la birra la offro io ...... ::evvai::
  11. I parenti te li accolli alla nascita, gli amici e i pards si scelgono ... ( fin che si può ). :soldatoS:
  12. X Cheyenne : Troppo smielato eh! sisi X Borden : rimarcavo il lavoro del passato nel contesto temporale, quello di oggi è impoverito al confronto ma chiaramente si parla della media non di qualcuno in particolare, soprattutto non di te in questo contesto ( ho letto poco fa " serata al grand guignol ", come al solito complimenti ), ma qualcuno pecca di iniziativa e ancora deve dimostrare la sua vena d'autore! blablabla
  13. Non sono legato ad ambientazioni stereotipate o a riferimenti temporali e storici ma trovo molto corretto quello che dice Cheyenne definendo gli USA una macrolocation ampissima con molte opportunità da sfruttare, forse manca un pizzico di fantasia per usarla al meglio oppure resta più facile pensare a paesi molto lontani che ispirano sfrenati voli pindarici con la fantasia, allora a questo punto si può pensare anche alla vecchia Europa con le sue sette e i suoi intrighi, oppure al misterioso oriente. Quello che è evidente nel discorso di Ymalpas è l'abilita con cui gli autori storici con pochi mezzi a quel tempo e molta fantasia creavano ambienti ricchi di riferimenti tali da farti immergere nelle varie atmosfere, anche se Tex in effetti si allontanava sempre molto poco dalla sua zona, a parte le puntate in Canada ( e l' si parla di attraversate di 4000 km a cavallo ed in ferrovia, boia di un mond che faticata ). :shock:
  14. Ho apprezzato sicuramente l'impostazione dettagliata e certosina che ha dato modo a tutti di esprimersi senza dover fare forzature all'interno della discussione. Per quanto riguarda la discussione che volevo proporre voglio prima essere sicuro di non creare cloni di altri topic. ::evvai::
  15. Mi sembra che nelle 18 pagine di discussione finora sviscerate ci sia molto di cui pensare e ringrazio Cheyenne per aver aperto l'argomento in modo civile e corretto, gli spunti certo non mancano, però visto che finora l'argomento è stato riversato su noi anzianotti a cui manca qualcosa del vecchio Tex sarebbe pure onesto, per par condicio, proporre un sondaggio su cosa piace o non piace nel Tex di oggi; per offrire un punto di vista differente anche da parte di chi magari non interviene perchè non interessato a queste diatribe sul vecchio Tex del secolo scorso, essendo più vicino al Tex Boselliano. Lascio chiaramente la palla ai moderatori che hanno il modo di valutare se la cosa è fattibile. Quien sabe ?
  16. Grazie delle risposte, mi aspettavo queste parole da te, sapevo di GLB dai racconti che ho letto e sentito su di lui, ed e' molto corretta la seconda ma ci ho voluto provare lo stesso a strapparti un mezzo commento, buenas dias y suerte.
  17. Lo so che potrebbe essere difficile dirlo apertamente ma, a questo punto tu che lo hai conosciuto così da vicino da ricordare: potresti dirci perchè le risposte dalla 14 in poi ti sembrano edulcorate, e per collegare il tutto al topic, cosa mancherebbe oggi a GLB del suo personaggio principe ? :ph34r:
  18. Si parla di Giorgio Bonelli secondogenito di GLB ed amico di scuola del buon Borden se non erro, estrapolo da una intervista a Mauro:
  19. E che ci facevate te e Giorgio sulla squalo di GLB a 15 anni, non mi dire che scrivevate la prima storia di Tex per la Bonelli !! laughing
  20. Paco come al solito il tuo sangue caliente ti porta fuori luogo, bastava chiedere da quale intervista era presa la frase e te lo avrei detto, comunque ti invito a rileggere un p? del passato bonelliano per capire le radici di certe affermazioni degli stessi Bonelli padre e figlio. Per inciso Galleppini soster? a casa di Tea Bonelli dal 1948 fino al suo trasferimento in Liguria se non sbaglio ( Sergio lo vedeva lavorare anche di notte alle strisce di Tex ) e quindi fu molto a contatto con GLB. Un grazie a Cheyenne anche se ho il tuo stesso timore:
  21. Se aveste chiesto vi avrei detto che è una intervista apparsa su eureka nel 1968 per il ventennale di Tex che in quel momento andava strabene nelle vendite, ben molto prima delle avventure citate da Paco e quando ancora Borden correva appresso ad altre cose, non ai fumetti spero. L'incontro tra GLB e Borden avverr? se non ricordo male dopo circa 16-17 anni quando GLB girava intorno ai 76 anni ( nell'intervista ne dichiarava 59 quindi un giovincello ). Ora dichiarare come al solito " tutte palle da vecchie mummie " me lo aspetto ma smontare tutto con una arzigogolata discussione sulla architettura di pensiero degli artisti mi sembra fuori luogo, per cui vi d' l'intervista integrale del 1968 ( ci tengo a ribadirlo ) P. S. Volevo aprire un altra discussione al riguardo ma lascio decidere ai moderatori se lasciarla all'interno dell'attuale o scorporarla se ritenuta fuori luogo, d'altronde è Cheyenne che ha aperto.
  22. x Paco : Inoltre non mi pare di essermi definito "vero texiano" o "vero bonelliano" oppure di aver enunciato : " GLB ha scritto solo idiozie per gli stupidi che lo leggevano ", ma d'altronde mi dovevo aspettare l'intervento. Doc era riferito al genere giallo, forse non sono stato chiaro, è comunque si parlava di vendite non di bontà delle serie, io reputo ottima la Ken Parker, ma molto bella anche la Julia.
  23. Forse è proprio questo l'errore di valutazione che si sta facendo su Tex, aspettarsi di trovare una trama o un pathos da libro giallo, allora perchè non leggere altri fumetti delineatisi nel tempo proprio per questo genere è Ci sono state tante testate dedicate a queste trame ma guarda caso sono state tutte fallimentari, ultimo caso la Julia della SBE che non mi pare goda di ottima salute senza contare i precedenti chiusi per mancanza di sufficienti lettori ( Nick Raider - Jan Dix ...). Tex è quello che ha varcato il dopoguerra ed è cresciuto a sparatorie e spacconerie, con queste semplici trovate ha conquistato quasi 800000 lettori non contando chi lo leggeva a scrocco ( io quello di mio fratello ), acquistando un consenso colossale per un paese che all'epoca si divideva per questioni sociali, politiche, di costume e ben altro, quindi accomunando tra loro tutto questo con una semplicit? disarmante. Ora gli si vuole dare una connotazione che non è la sua, una maturit? che non gli appartiene e di cui Gianluigi aveva rimarcato l'assenza definendolo semplicemente un fumetto, certo ci sono episodi entrati nel cuore per l'emozione che ci ha dato ma devono restare episodi non costruzioni forzate. Anche Nizzi, nonostante sia stato un maestro delle trame, ha dovuto sottostare e rassegnarsi a scrivere Tex, non il suo personaggio; così come anche Sergio Bonelli, che penso avrebbe voluto dare una sua connotazione più marcata al personaggio, ha dovuto sottostare a questa regola. Adesso si chiede agli autori di plasmare il personaggio a seconda dei proprii gusti, ma questo continuerà solo a portare ulteriori spaccature e abbandoni che, nonostante la SBE non voglia ammettere, vanno oltre alle perdite fisiologiche e alle crisi economiche, non sono certo un vate ma i numeri parlano chiaro e se fosse solo un problema dovuto alle vecchie mummie forse a quest'ora sarebbe tutto terminato ... Tex rimarr? sempre il Tex e qualsiasi variante sarà solo fine a se stessa perchè non avrà mai quel fascino che GLB gli don° alla sua nascita, forse irripetibile o al limite solo emulabile.
  24. La discussione in questi giorni si è evoluta in modo oltremodo interessante e sicuramente sono d'accordo con molte delle affermazioni che ho letto, specialmente quando si dice : Noto che è stato centrato uno dei punti nevralgici delle varie discussioni sorte finora e poste ai vari autori ossia la troppa centralit? dei comprimari diventata in alcuni casi pesante per chi legge, proprio perchè ci si aspetta un fumetto non una lettura impegnata da romanzo giallo. Riporto per curiosità un brano di una intervista a GLB da parte della rivista eureka fatta molti anni fa al culmine forse del successo, dove Gianluigi smantellava ipotesi di caratterizzazioni psicologiche e riportava Tex alla dimensione in cui era stato creato cioè quella del fumetto come passatempo e non come iniziativa culturale, forse rispettare questo canone sarebbe più vicino allo spirito con cui è nato Tex e il suo mondo, che in fondo è il collante per cui stiamo qui a discutere pro e contro. A buon intenditor .....
  25. GIANBART

    Se Nizzi tornasse su Tex.....

    Io penso che uno come Nizzi in pensione non ci va mai, gente della vecchia classe che non abbandona mai il lavoro, andare in pensione per loro è un p? morire per cui ritroveremo il caro Claudio in qualche storia vedrete, eppoi la sua collaborazione con Tex non è detto che sia recisa del tutto dopo questa storia, uno che ha fatto la storia di un tale personaggio penso lo debbano lobotomizzare per non pensare più, dopo tanti anni, a soggetti e storie per Tex, poi se ci sono problemi di altro tipo questo non sta a noi saperlo.
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