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juanraza85

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Messaggi pubblicato da juanraza85

  1. Con mia inattesa ma graditissima sorpresa, stamani ho trovato in edicola lo Speciale in anticipo di un giorno, e nella tarda mattinata mi sono tuffato nella lettura, rimanendo estasiato dalla puntuale ricostruzione dei primordi e dei primi anni di carriera del peggior nemico di Tex. 

     

    Boselli, bisogna proprio ammetterlo, ha saputo realizzare un vero e proprio monumento alla mancanza di scrupoli ed al cinismo (ma anche, con accezione non positiva, all'intraprendenza ed all'astuzia) di Mefisto, svelando finalmente - ed in maniera più che convincente - come mai ai tempi di Fuorilegge non avesse più le già discrete capacità ipnotiche ed illusorie mostrate invece in Pinkerton Lady, ma il vero e proprio capolavoro lo ha a mio giudizio compiuto circostanziandone il "praticantato" e facendolo convergere con i primi eventi comuni a lui e Tex. Il Nostro è protagonista un brevissimo cameo nel finale, ma il protagonista indiscusso ed il mattatore dell'intero albo è Steve Dickart, spalleggiato con estrema abnegazione e complicità dalla sorella Lily, ancora giovanissima, ma già in possesso di un'annata capacità di organizzare e districarsi in intrighi e furbizie di ogni sorta.

     

    Di altissimo livello, come del resto era facile aspettarsi, anche la prova ai disegni di De Angelis, in grado a sua volta di illustrare con maestria l'atmosfera di intrighi, misteri e magia pionieristica (definiamola così) che gronda dalle pagine dell'albo.

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  2. Finalmente anche io, poco fa, ho avuto il piacere di terminare la mia lettura del terzo ed ultimo albo della prima delle due avventure di Tex contro Mefisto. Un terzo albo dai ritmi incalzanti ed estremamente adrenalinici, che per ovvi motivi di contingenza (Tex e Carson prigionieri dell'Arcinemico, così come Devlin) parte forte sin dalla prima pagina, dipanandosi tra scontri, magie, corse contro il tempo e colpi di scena. Anche io ho molto gradito le varie situazioni, di varia rilevanza ma tutte comunque funzionali alla trama (ne avrei di aspetti da sottolineare, ma attendo diligentemente qualche giorno e qualche altro intervento :laugh:), che vengono ad intrecciarsi con la lotta tra i Nostri e Mefisto, ennesima dimostrazione della capacità di Boselli di imbastire sceneggiature ricche di sottotrame che non solo non ostacolano, ma addirittura valorizzano ancor di più la trama principale. Un plauso va giustamente riservato anche al lavoro dei Cestaro, bravissimi ad illustrare una storia di siffatta portata conferendole un sublime ed assai evocativo tratto gotico, che a mio giudizio raggiunge in culmine in quest'ultimo albo.

     

    Appuntamento tra un mese, con l'inizio del secondo capitolo di Tex vs Mefisto. Con la speranza, assai fondata, che possa risultare ancor migliore di questo appena concluso, ottimamente riuscito.

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  3. <span style="color:red">34 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Tenete presente che se "l'arcinemico" è un organizzazione, TEX NON PUÒ SGOMINARLA (altrimenti, che arcinemico è?), quindi se si facesse, aspettatevi "vittorie di Pirro", storie alla Ken Parker o Magico Vento (intendo con i finali tragici o perdenti, non che li disegna Milazzo), cattivi che alla fine della storia se la cavano mentre Tex non può fargli niente.

     

    Condivido tutto, in particolare questo primo capoverso. Tex, per convenzione e per tradizione, NON PUO' ottenere o tantomeno accontentarsi di una vittoria effimera :laugh:. Certo, a volte non ottiene vittorie definitive (vedere gli scontri con Mefisto), ma prima o poi salda il conto una volta per tutte. 

     

    E poi, a ben vedere, l'eventuale inserimento nella saga texiana di un'organizzazione potente e ramificata potrebbe ricordare a qualcuno la Volta Nera vista nella saga di Magico Vento (la quale, peraltro, a differenza di Tex, era soggetta ad una precisa continuity, che meglio si prestava forse ad un espediente del genere). Se qualcuno dovesse cogliere tale similitudine, poi sai le polemiche che rischierebbero di scoppiare :D..!

  4. Anche a me, in linea di principio, stuzzicherebbe l'idea che Tex ed i pards possano in futuro doversi ciclicamente confrontare non con un nuovo singolo nemico ma, piuttosto, con un'intera organizzazione. Tuttavia, dal mio punto di vista, si tratterebbe di una soluzione di difficile gestione, oltre che poco adatta all'universo narrativo texiano, che a parte qualche sortita più o meno azzeccata nel mondo del fantastico è di solido impianto western.

     

    Anche perché, sempre secondo me, un'organizzazione del genere sarebbe di difficile contestualizzazione nel sudovest ancora semiselvaggio. Fosse radicata nel popoloso est, avrebbe tutt'altro senso, ma costringere Tex e compagni a troppo frequenti viaggi dalla parte opposta del continente nordamericano andrebbe di fatto a snaturare troppo le caratteristiche peculiari del personaggio e della serie.

  5. Più che altro, tranne l'ultima - e non felicissima - apparizione in Attacco alla diligenza, dove ebbe un ruolo relativamente attivo nella vicenda, il generale Davis ha una sua ragion d'essere esclusivamente nella veste di richiedente aiuto nei confronti di Tex e dei pards in caso di frizioni particolarmente serie tra militari e qualche tribù indiana, ed oltretutto se ne ricordano (sempre tralasciando l'ultima storia) giusto due o tre apparizioni per qualche pugno di pagine, come nelle due avventure in cui appare il capo sioux Nuvola Bianca. La maggior parte delle volte viene giusto nominato, ma senza apparire.

     

    Per cui, benché il personaggio tutto sommato riscuota la mia simpatia, io non griderei allo scandalo se non dovesse più apparire o essere coinvolto in qualche nuova storia di Tex.

  6. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Intrepido61 dice:

    5) troppi serial killer concentrati in una città all'epoca molto inferiore a Londra (che ne ha avuto uno famosissimo ancora oggi) o a Boston (in cui operò lo Strangolatore)

     

    Più che di serial killers, parliamo di criminali efferati cui il giudice ha riconosciuto la seminfermità mentale (abbiamo visto nel secondo albo come mai). Inoltre, Tom Devlin stesso ha chiarito come alcuni di essi fossero stati trasferiti presso il manicomio da altri stati ;).

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  7. <span style="color:red">36 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:
    3 ore fa, grandeincognito dice:

    Anche qui Mefisto nel numero precedente deve avergliela combinata grossa. Tiro a indovinare: si è portato via Tom Devlin, magari dopo averne fatto un suo alleato, come con i due Kit ne "Il ponte tragico?" 

    A mio avviso sarebbe ripetitivo, e Boselli di solito queste cose non le fa. Almeno lo spero. 

     

    Non necessariamente Mefisto deve rapire un amico di Tex perché questi debba con determinazione fare tutto il possibile per rintracciarlo ed acciuffarlo (se non peggio). In tale ottica, la storia di Nizzi rappresentò certamente un unicum che avrebbe potuto essere gestito meglio.

     

    Semmai, io sono curioso di vedere se la caccia a Mefisto sulla Sierra scaturirà da un'aperta sfida del negromante o, piuttosto, se i Nostri seguiranno qualche indizio.

  8. <span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:
    15 ore fa, San Antonio Spurs dice:

    E finalmente arrivò l'anticipazione: il numero 741 si chiamerà "Sierra Nevada".
    https://www.facebook.com/TexTradingPOST/photos/a.103808174788703/518587176644132


     

    Ma cosa c'ê lí in primo piano davanti a Tex? Uno scarafaggio gigante?

     

    Premettendo che la copertina mi garba assai, la cosa in primo piano mi sembra sia un semplice pezzo di legno, magari un ramo staccatosi da un albero. 

  9. 17 minuti fa, Diablero dice:
    30 minuti fa, juanraza85 dice:

    E, soprattutto, difficile da giustificare con l'usura di cui GLB, probabilmente, poteva comunque risentire.

     

    Non hai capito...   :rolleyes:

     

    Ho inteso ciò che intendi, ma semplicemente io non credo che la ragione del "caso Aryman" (o "Arymangate", se preferisci :lol:) sia da ricercare unicamente nel contesto da te illustrato ed analizzato.

     

    A mio parere, una roba del genere non avrebbe mai potuto né, forse, dovuto uscire dalla penna di GLB, a prescindere da certe problematiche. E lo dico con immenso rammarico.

  10. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Temo che GL Bonelli a quel punto non fosse già più GL Bonelli...

     

    Io continuo a cercare di far notare come non si passa DI COLPO dallo sceneggiare 1320 pagine all'anno (della qualità delle storie del periodo d'oro) costanti dal 1969 al 1975, a praticamente zero pagine dal 1984 se non ci sono seri motivi. E all'epoca GL Bonelli aveva solo 66 anni (nel 1975), non certo un età da pensione per uno sceneggiatore (Nizzi attualmente ne ha 84, Manfredi ne ha 74 Castelli ne ha 75, etc.)

     

    Se nel 1984 praticamente GL Bonelli aveva già smesso di sceneggiare regolarmente Tex, è evidentemente perchè NON POTEVA continuare. Le sue ultime storie pubblicate erano sceneggiature" rimaste nel cassetto" e "sistemate" da altri, e in alcuni casi lui stesso aveva recuperato soggetti e sceneggiature altri come la prima di Boselli (che, con tutto il rispetto per il giovane Boselli... se GL Bonelli sistemava la sceneggiatura di Boselli invece di scriverne una dozzina di sue, evidentemente c'era qualcosa che non andava. E SI VEDE nelle ultime storie, con personaggi che hanno lo stesso nome, e pezzi di storia abbandonati come dimenticati...

     

    Problemi che all'inizio (diciamo fino alle storie pubblicate nel 1981) hanno colpito soprattutto la quantità di pagine che riusciva a produrre (ma comunque già lì si nota la differenza con le storie pubblicate prima del 1975), ma dopo gli effetti si fanno vedere in maniera molto evidente anche nelle storie....

     

    Una giusta analisi, senza dubbio.

     

    Ciò non toglie che la proposizione di Aryman con tutti gli annessi e connessi resta un qualcosa di inconcepibile ed inaccettabile, almeno per quanto mi riguarda.

     

    E, soprattutto, difficile da giustificare con l'usura di cui GLB, probabilmente, poteva comunque risentire.

  11. Il punto più basso della creazione e gestione di Aryman, a mio avviso, non è stata tanto quella ridicola formuletta che pare tratta da un cartone della Disney, quanto la sua conversazione con un avvoltoio :azz:.

     

    Davvero non riesco a spiegarmi come un Maestro del fumetto come GLB abbia potuto adottare una soluzione così tragicomica nella già tragicomica proposizione del pipistrello parlante..!

  12. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, Poe dice:

    In realtà Freghieri - che è del 1950 - ha già disegnato storie western, sia da giovane per Lanciostory , che successivamente per la Bonelli: due episodi di "Bella & Bronco", su testi di Gino D'Antonio, e uno di Ken Parker, "Il marchio dei McCormack", su testi di Berardi (l'ultimo periodo di Ken Parker). Poi è passato a Martyn Mystere e a Dylan, ma ha disegnato un po' di tutto. Non credo proprio abbia avuto problemi con il West.

     

    Grazie per la precisazione, pard :ok:!

  13. <span style="color:red">7 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

    GLB mette tanta carne al fuoco (vodoo, strega, El Morisco, gli aztechi, Yama, Aryman) e non sarebbe neanche male.

     

    TROPPA carne al fuoco, e come spesso accade quando si vuole strafare il risultato finale non corrisponde all'obiettivo di partenza. Questa storia è un valido esempio di tale assioma.

     

     

     

    <span style="color:red">11 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

    Alcune ripetizioni (la parte con i seguacj del vodoo e gli amuleti del Morisco) ed un ritmo non eccessivamente coinvolgente penalizzano questa storia.

     

    Ripetizioni senza neanche troppo senso, come ho già avuto modo di sostenere. Ovvero, non si coglie il senso delle mosse di Mefisto e Yama: a che scopo, nei loro piani, incaricare i seguaci del voodoo di Tampa di limitarsi a maltrattare i quattro pards nell'attesa della definitiva resa dei conti nelle terre degli ultimi discendenti degli aztechi? E soprattutto, su quali basi i due negromanti potevano supporre che la ripassata di ammonimento potesse servire davvero contro Tex e compagni, che fino ad allora avevano brillantemente rintuzzato qualsiasi iniziativa dei vuduisti?

     

    Ribadisco quanto espressi nel mio post di qualche tempo fa: GLB intendeva realizzare una storia di amplissimo respiro, ma ha commesso l'errore di voler adoperare troppi elementi (sorvoliamo, per pura carità, sulla scelta di inserire il pipistrello parlante).

  14. I disegni di Freghieri promettono terribilmente bene, c'è da ben sperare, e se questa come credo è la sua prima prova con il western da queste anteprime sembra averla superata appieno.

     

    Anche la trama, dalle anticipazioni riportate da @Sam Stone, parte da una base classica alla quale Manfredi sembra aver aggiunto elementi che diano un po' di originalità e, forse, imprevedibilità, la quale confido sarà anche garantita dalla valorizzazione che in genere egli garantisce alle sfumature psicologiche dei suoi personaggi.

  15. Io non riuscirei mai e poi mai a comprare gli albi di mese in mese senza leggerli, limitandomi a metterli da parte per leggere la storia tutta di un fiato. Del resto, secondo il mio personale e modestissimo punto di vista la serialità è fatta anche e soprattutto di attesa da nutrire e stuzzicare, nutrendola poco per volta, senza pretendere di avere tutto subito né tantomeno torturarsi nell'attesa di godere di tutto l'insieme alla fine :D.

     

    Se non mi divorassi i fumetti che acquisto ogni mese nelle ore immediatamente successive, io potrei soffrirne atrocemente :P. E' proprio questo, secondo me, il bello delle collane come Tex.

  16. 3 ore fa, borden dice:
    4 ore fa, Diablero dice:

    Pagina 59 del n.40: Mefisto, senza più seguaci, e senza specchio sacro, utilizza una maniera diversa per comunicare con Tex: FA APPELLO, PER LA PRIMA VOLTA, A ENTITÀ INFERNALI! Fa appello alle "stelle nere degli ultimi cieli", ai "custodi del tempo" e soprattutto "agli abitatori degli abissi".

     

    Quindi, quello che ha scritto borden ieri NON È VERO: Mefisto fa per la prima volta appello ad entità degli abissi già nel numero 40, non dopo l'incontro con Padma.

     

     

     

     

    Attento! Fa solo APPELLO, ma NESSUNO GLI RISPONDE

     

    Evidentemente, nei pressi delle stelle nere degli ultimi cieli non c'era abbastanza campo e l'appello di Mefisto è caduto nel vuoto :lol:!!!

     

    A parte le battutacce, dopo la mia recente rilettura in serie delle avventure di Tex contro Mefisto prima e Yama poi, ho potuto apprezzare come i poteri di Steve Dickart vadano crescendo di scontro in scontro, e soprattutto mi è sembrato piuttosto evidente come ne La gola della morte i poteri di illusione di Mefisto, benché certamente superiori a quelli mostrati in Pinkerton Lady (la principale differenza sta nel fatto che, tra i monti dell'Arizona, egli riesce a mandare le sue orribili visioni anche a distanza), sono ancora in una fase "pionieristica", specie se paragonati ai successivi scontri. 

     

    E' solo in Black Baron, fondamentalmente, che Mefisto mostra già una buona confidenza con le forze oscure, a dimostrazione della lunghezza del suo "praticantato". E ciò secondo me può fornire anche una spiegazione alla mai completa assimilazione di poteri così terribili da parte di Yama: il padre vi è giunto gradualmente, forse con qualche intoppo ma comunque pienamente consapevole di quel che faceva, il figlio invece si è ritrovato catapultato di punto in bianco ad avere a che fare con la magia nera (certo, ha accettato di farlo e poteva rifiutare, tuttavia a ben vedere la sua non si può davvero dire sia stata una scelta non dettata da piena convinzione né, forse, dalle opportune motivazioni).

    • +1 1
  17. Dopo averla riletta lo scorso weekend, per la prima volta un numero dietro l'altro senza soluzione di continuità, ho potuto riapprezzarla ancor di più di quanto già avessi fatto quando uscì in edicola a suo tempo. Impossibile non rimanere impressionati dalla maestria, ma anche in un certo senso dal "realismo", con cui Boselli riesce a fare in modo che il giovane Tex e Steve Dickart alias Mefisto, pur militando su fronti opposti di una complicata e delicata vicenda, ed entrambi in primissima linea sulla rispettiva parte della barricata, non arrivino mai a trovarsi faccia a faccia, ma al massimo giungano a sfiorarsi (vedi sul treno, quando Tex passa a fianco a Mefisto ed alla sorella Lily senza poterlo sgamare perché in effetti non lo conosce) o a mancare di poco l'appuntamento. Quattro albi fortemente adrenalinici, i cui avvenimenti si succedono però secondo una sequenza priva di sbavature o punti deboli, anche per merito della splendida prova di Roberto De Angelis ai disegni: tratto pulito e dinamico al tempo stesso, nonché molto accurato nella caratterizzazione grafica dei personaggi.

     

    Ottima la gestione e la caratterizzazione di Steve Dickart, molto diverso dal lucido pazzoide che fu proposto in origine da GLB: già in possesso di discrete capacità di ipnosi ed illusione, mostra però maggiore interesse per facili e sostanziosi guadagni che per affinare tali arti magiche. Freddo, determinato e pratico, oltre che ben spalleggiato da una Lily poco più che adolescente e, dunque, caratterialmente ancora piuttosto acerba (ben differente, dunque, dalla fatalona senza scrupoli che abbiamo potuto conoscere nelle due apparizioni sulla serie regolare), mi ha in particolare impressionato nella fase conclusiva della storia allorquando, avendo pressoché in pugno l'allora aspirante senatore Abraham Lincoln, avrebbe potuto facilmente ucciderlo, ma avendo appreso che i suoi mandanti erano stati eliminati (ed essendosi fatto pagare in anticipo) decide di risparmiarlo ed eclissarsi con la sorella.

     

    Benché non si ritrovi mai faccia a faccia con colui che diverrà il suo principale antagonista, non si può certo dire che Tex non abbia il suo bel da fare nel districarsi dai meandri di una vicenda in cui si ritrova coinvolto per pura fatalità, dopo aver salvato la vita all'affascinante agente Pinkerton Kate Warne, altro personaggio magistralmente caratterizzato da Boselli: bella, determinata, capace di improvvisare e di trovare sempre un modo per cavarsela, risulta una perfetta partner d'azione per Tex (di cui comunque subisce il fascino). Incaricata di salvaguardare l'incolumità di Lincoln, finito nelle mire di una potente lobby sudista desiderosa di eliminarlo, Kate Warne arruola Tex nell'operazione, come "collaboratore", non trovandosene certo pentita. Non solo Tex le salva la vita un paio di volte, ma si adopera senza risparmio per contrastare la cricca sudista, dando un importante contributo per annientarla. Come detto, lui e Mefisto si sfiorano diverse volte senza mai incontrarsi, e nel finale Tex manca di pochissimo l'appuntamento con il futuro arcinemico, fuggito lasciano esanimi ma vivi Lincoln e Kate. Il Tex maturo, uomo di legge tutto di un pezzo, non avrebbe lasciato nulla di intentato per acciuffare un individuo così pericoloso, tuttavia il giovane Tex, spirito libero con un'ingiusta accusa sulle spalle, ritiene compiuta la missione e decide di proseguire per la sua strada. Giusto così.

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  18. <span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

    I poteri di Mefisto vengono ridimensionati DOPO "Pinkerton Lady" e probabilmente "Le origini del male" si fermerà PRIMA di "Pinkerton Lady", perché altrimenti avremmo una sovrapposizione con vicende già narrate.

     

    Forse sarà così, o forse gli eventi dello Speciale copriranno un arco di tempo più lungo, tale da comprendere anche eventi successivi a Pinkerton Lady (o almeno a farvi cenno). Io non escludo possa essere così, a giudicare da un paio di elementi che ho notato nelle vignette della storia postati in anteprima ;).

  19. <span style="color:red">38 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Perché  allora pretendere una tale spiaccicata uguaglianza per i due Mefisto?

     

    Nessuna pretesa di spiccicata uguaglianza, per carità, o almeno non da parte mia :lol:.

     

    Semplicemente, mi auspico sia fornita una spiegazione ad una questione che, cronologia alla mano, se così fosse lasciata, senza una spiegazione calzante, risulterebbe piuttosto illogica. Per dirla altrimenti, una spiegazione logica (fumettisticamente parlando) al riguardo sarebbe ben accetta ;).

  20. 57 minuti fa, Enrico dice:

    Il problema è capire perchè, nella storia "Fuorilegge" non la utilizza: non ne è più in grado? ha paura di usarla? cos'altro? magari questo tipo di ipnosi non ha origini scientifiche ma magiche... sono i primi rudimenti di magia e Mefisto, in seguito, ha paura di usarli perchè, sa che lo renderebbero schiavo delle forze oscure... più in la, li userà di nuovo ed approfondirà i rapporti con esse solo per desiderio di vendetta verso Tex... forse... 

     

    La risposta a tali domande arriverà con ogni probabilità nello Speciale Tex Willer in uscita tra tre settimane, ma personalmente non credo si discosterà molto dall'ipotesi secondo cui, dopo aver inizialmente appreso poteri ipnotici che sconfinavano nella magia (ed appunto adoperati in Pinkerton Lady), in seguito Steve Dickart possa averli perduti per qualche motivo (forse iniziale paura di addentrarsi troppo in terreni oscuri, forse un trauma, forse altro) e, di conseguenza, ritrovarsi ad agire come semplice mago da strapazzo quale attività di copertura per il suo incarico di spia al soldo del Messico in Fuorilegge.

  21. Io a dire il vero ricordo più di una scena in cui, nei bivacchi, Carson si improvvisa cuoco, tra l'altro a sentire i pards con risultati. Mi sovviene, in particolare, quando nel numero 500 Kit e Tiger giungono all'appuntamento con Tex e Carson trascinando con sé un bighorn che hanno beccato poco prima, che un entusiasta Vecchio Cammello si premura di cuocere allo spiedo.

     

    Anche se, va sottolineato, ad aver raggiunto una notevole nomea è il suo caffè. 

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