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TWF - Tex Willer Forum

juanraza85

Ranchero
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Everything posted by juanraza85

  1. Ma ti pare? Ovvio che sì. 40 dollari al mese, che poteva raddoppiare se eri un capitano. Tieni conto che il valore d'acquisto nel 1880 era 15-25 volte tanto (dipende dai beni). Quindi all'incirca un ranger guadagnava 1000 dollari. Non molto, ma uno sceriffo prendeva di meno. Modificato ieri alle 14:02 da borden Tutto giustissimo. Aggiungo solo che mi viene facile immaginare che, nel mondo di Tex, gli appartenenti alla branca dei Texas Rangers con giurisdizione federale (che nella realtà storica non credo sia mai esistita) prendessero anche qualcosina in più.
  2. Sono freschissimo reduce dalla lettura del primo albo di questa doppia griffata Ruju & Ginosatis, da cui devo ammettere di essere rimasto impressionato in maniera abbastanza positiva, pur con qualche piccolo punto debole ed una pecca a mio avviso piuttosto rilevante, di cui comunque mi riservo di parlare più approfonditamente un'altra volta, onde evitare spoilers. In ogni caso, dal mio punto di vista Ruju è sinora riuscito ad imbastire una trama avvincente e non banale, a dispetto del fatto di avervi inserito una tresca amorosa, ergo appartenente ad un genere di sottotrama per cui nutro sa sempre un po' di diffidenza, che tuttavia promette di potersi intersecare abbastanza bene con l'elemento principale della storia, ovvero il confronto - per ora ancora fermo a schermaglie relativamente marginali - tra Tex e la banda di Escorpión (villain, quest'ultimo, che potrebbe tranquillamente aspirare almeno al podio in una ipotetica classifica del cattivone texiano dotato del "physique du rôle" più ad hoc). Ho trovato assai ben curato il rapporto tra i due pards, molto affiatati e coordinati nei ragionamenti e nelle azioni, nonché mi sono parsi ben caratterizzati e non banali i personaggi di contorno, con cui Tex e Carson hanno fin qui avuto a che fare e ne avranno nel prosieguo della storia, nel bene o nel male. Di assoluto livello sia la copertina di Villa del primo albo (ed è altrettanto promettente quella del prossimo), ma ho trovato davvero da applausi la prova ai disegni di Yannis Ginosatis, forse di livello anche superiore rispetto alle sue già eccellenti performances texiane: i paesaggi ed in generale i vasi contesti sono illustrati con opportuna dovizia di particolari, ed è molto ma molto curata la caratterizzazione grafica dei principali personaggi della vicenda (oltre al già citato capobanda, anche la bella ranchera).
  3. Un grande autore che se ne va, una grandissima perdita in primis per la famiglia, poi per la SBE ed in generale per il fumetto italiano. Si è sempre contraddistinto per uno stile tutto suo, molto diretto ed a volte anche duro, ma sempre volto a sviscerare la psiche e le peculiarità dei personaggi delle sue storie: tutte caratteristiche che trovano la loro espressione più alta nella sua creatura, Magico Vento, in cui Manfredi ha saputo conciliare in maniera impeccabile - direi, anzi, invidiabile - il lato più realistico e crudo del West con un lato più tendente allo sconosciuto ed all'orrorifico, un contesto perennemente in bilico di cui è stato emblema esemplare Ned Ellis alias Magico Vento, protagonista della serie, soldato dato per morto in un'esplosione e poi "rinato" come sciamano sioux. Abbiamo tutti potuto apprezzare inoltre le sue sceneggiature di Tex, in cui non ha mai mancato di apportare il proprio tratto pur mantenendosi sempre entro i canoni consolidati del personaggio. Mitakuye Oyasin, Giancarlo! Ci mancherai!
  4. Sono molto contento che, finalmente, sia tributato anche a Tom Devlin l'onore di una storia da protagonista assoluto. E' sempre stato tra i miei comprimari occasionali preferiti: integerrimo, coraggioso, e soprattutto dorato di una grande dose di buonsenso e di sana "elasticità". Di conseguenza, confido in una bella storia imbastita da Boselli e Venturi, così come confido possa essere di pari livello quella di Rauch e Torricelli, di stampo più classico. Certamente, è di assoluto impatto e di alto livello la copertina di Villa, quasi a voler ricordare la salda amicizia tra Tex ed il capo della polizia di Fisco (come del resto accaduto coi comprimari che hanno preceduto il buon Tom).
  5. Sono fresco di lettura del secondo ed ultimo albo, il cui andamento a mio modo di vedere ricalca abbastanza fedelmente quello della prima parte della storia. Il trend della storia, in generale, non si discosta poi molto dal tipico modus operandi di Nizzi, tuttavia pur lungi dal riservare colpi di scena questa storia si lascia leggere piuttosto scorrevolmente, senza annoiare. Oltre a Tex e Carson, adeguatamente affiatati come da tempo non li percepivo in una fatica nizziana, ho trovato nel complesso ben valorizzato il tenente Kirby, decisamente più presente in questa seconda parte, come anche la sua amica apache Na-ho-my, di fatto protagonista del finale (finale che, in un certo senso, mi ha ricordato il finale di un'altra storia di Nizzi di alcuni anni fa che ha suscitato vari commenti). Non più di tanto emersa, invece, la caratura degli antagonisti, ma tutto sommato lo si può accettare. Più che positiva, lungo l'arco di ambedue gli albi, anche la prova di Bruzzo ai disegni, che senza dubbio hanno contribuito a rendere questa doppia nel complesso gradevole.
  6. Scelta molto ardua, stavolta. Dopo averci riflettuto un po', ho deciso di votare per La strage di Red Hill.
  7. Per quanto la trama sia un po' prevedibile, ergo in linea con le più recenti storie di Nizzi, la prima parte di questa storia non mi è risultata poi così indigesta, anzi l'ho trovata più gradevole rispetto alle suddette precedenti fatiche dell'autore. Il canovaccio, quello dell'amico che chiede aiuto a Tex e Carson per aiutare il figlio in difficoltà a causa di un antagonista "brutto, cattivo e disonesto", è molto classico per non dire abusato, i personaggi di contorno non mi sembrano in grado di lasciare un segno particolare, tuttavia confido (o meglio, voglio confidare) che possa riuscire in tale impresa il buon tenente Kirby, inoltre ho intravisto un buon affiatamento tra i due pards, con Tex ovviamente nel ruolo di leader ma con Carson non più di tanto sacrificato nel ruolo di semplice spalla. Il tutto accompagnato dalla qualità più che buona dei disegni di Bruzzo.
  8. Decisamente la più difficile delle decisioni che sono stato "costretto" a prendere. Infine, ho scelto I ribelli del Canada.
  9. Scelta molto ardua, ho deciso infine di dare il mio voto a El Muerto.
  10. Scelta piuttosto ardua, ho infine optato per Golden Pass.
  11. Anche io, al pari di @Magic Wind, mi ritengo sostanzialmente soddisfatto di come sta procedendo la storia, per quanto al contempo io abbia trovato la lettura del secondo albo un po' meno accattivante rispetto al primo, a mio giudizio per via di sequenze forse un po' troppo dilungate. Altresì, sono sicuramente curioso di poter acquistare e leggere, domani, la terza ed ultima parte, in particolare per vedere in quale maniera Ruju miscelerà i propositi di vendetta delle quattro vedove con l'arrivo al ranch di Mezza e dei suoi sgherri.
  12. Al culmine di qualche istante di indecisione e riflessione, ho deciso di votare per Golden Pass, che ho sempre trovato molto simpatica nella parte sceneggiata da Nolitta.
  13. In questo caso, ho deciso di dare il mio voto a Sasquatch, storia un po' insolita per i canini texiani ma a mio avviso molto toccante.
  14. Nulla da dire, Il passato di Carson resta sempre un pezzo di cuore ❤️!
  15. Bel quesito davvero, cui non è facilissimo rispondere. Mi verrebbe da elencarne diversi, ma se proprio devo assegnare una palma al peggior Texone tenendo conto sia della sceneggiatura che dei disegni mi sento di citare Canyon Dorado di Nizzi ed Alessandrini.
  16. Anche in questo caso non ho avuto alcun dubbio nel dare il mio voto a Il segreto del Morisco, altra ottima storia di Tex.
  17. Non ho avuto dubbi nel votare I ribelli del Canada che, ferma restando qualche "nolittata" che avrebbe potuto essere evitata o meglio gestita, rimane per quanto mi riguarda un'ottima storia di Tex.
  18. Io l'ho acquistato e letto tra la mattinata ed il primo pomeriggio, e purtroppo non posso che esprimere un'opinione simile a quanti mi hanno preceduto. Mi rimane la sensazione di aver letto due storie poco riuscite, che difficilmente credo andrò a rileggere in futuro. Zamberletti ha tentato in varie maniere e con svariati arzigogoli di conferire imprevedibilità alla sua Uccidete Vernon Cobb, ma purtroppo almeno a mio avviso è riuscito unicamente ad ingarbugliarla e, soprattutto, ad "appesantirla" oltremodo, rendendone la lettura nient'affatto scorrevole. Al contrario, Il cercatore d'acqua di Ruju è risultata fin troppo scontata, sia nell'andamento che nell'epilogo. Quanto ai disegni di Cossu e Diso, con rispetto parlando, inutile ripetere ancora una volta quanto i loro stili per me siano poco congeniali a Tex.
  19. Torno a scrivere sul forum dopo molto tempo, e ritengo non vi sia "pretesto" migliore di un veloce commento sulla prima parte di questa tripla sceneggiata da Ruju, il quale per quanto mi riguarda si sta confermando sempre più addentro al mondo di Tex ed alla linea editoriale stabilita per il personaggio. Le impressioni che mi ha regalato questo primo albo sono, difatti, più che positive, anche nell'ottica del prosieguo della vicenda: prendendo piede da una vicenda piuttosto ordinaria quale la caccia ad una banda di fuorilegge, Ruju introduce nella vicenda quattro graziose signore che in passato hanno avuto indirettamente a che fare con Tex, ai loro occhi reo di aver cagionato la dipartita dei rispettivi consorti (non certo fiori di campo, ma le prospettive sono in quanto tali soggettive), e da quanto si evince intenzionate a vendicare i defunti mariti. Sarà interessante vedere come la caccia di Tex ed i pards alla banda del sanguinario José Mezza si intreccerà alle velleità di vendetta delle quattro vedove, e non mi stupirei se in qualche maniera si verificasse un qualche rimescolamento di prospettive e quindi di schieramenti. L'unica nota stonata di questa storia è che sarà l'ultima realizzata dal Maestro Ernesto Garcia Seijas, purtroppo venuto a mancare. La sua ultima prova mi è sinora sembrata più che ottima, in particolare per quanto riguarda le figure femminili (notoriamente, peculiarità del tratto del disegnatore). Non ho dubbi, tuttavia, che un artista del calibro di Giovanni Freghieri possa continuare e concludere il lavoro su livelli altrettanto elevati.
  20. Ho acquistato il secondo albo ieri mattina e l'ho letto tutto d'un fiato prima di dover andare al lavoro. Non perché la lettura mi abbia colpito in positivo, invero, ma piuttosto per via di una sceneggiatura basata ed imperniata su nient'altro che una lunga fuga cui fa da contraltare un lungo inseguimento, che si sussegue con meccanicità e prevedibilità pagina dopo pagina, tra furbate tipicamente texiane e figure da pollo del colonnello Drayton (abbastanza deludente ed inconsistente come antagonista), senza un briciolo di azione se non nella fase conclusiva. Decisamente poco, insomma, per poter considerare questa storia un degno commiato di Nizzi dalle pagine di Tex (a meno che i miei ricordi siano sbagliati, questa dovrebbe essere la sua ultima sceneggiatura), piuttosto al contrario trattasi di una storia che rispecchia sin troppo fedelmente la piattezza dell'ultimo Nizzi. Da promuovere a pieni voti solo ed esclusivamente i disegni del Maestro Ticci, ancora in grado di regalarci grandi affreschi del Ranger e del suo mondo.
  21. Io sono freschissimo reduce dalla lettura di questo Speciale, e per quanto mi riguarda il giudizio complessivo è più che positivo. Un'avventura di Kit Carson molto suggestiva, che si dipana lungo l'arco di dieci anni, tra una dolce e romantica amicizia e questioni più "pregne" quali indagini e guerriglie di sorta con i Comanches. Varie e variegate le sensazioni che sorgono dalla lettura dell'albo, in grado di spaziare dalla curiosità alla suspense, per concludersi con una commovente amarezza. Giusfredi valorizza più che bene un ancor giovane Carson nel ruolo di protagonista assoluto, rimarcandone il coraggio, l'altruismo, la generosità, l'umanità, tutte doti che, evidentemente, da sempre lo contraddistinguono, anche in relazione a coloro che gli sono antagonisti o complici (con tutte le sfumature del caso). Carson protagonista assoluto, dunque, ma non del tutto in solitaria, poiché fanno brevi ma significative comparsate sparring partners d'eccezione quali Arkansas Joe, che lo salva da una scomoda situazione, e soprattutto Tex, che lo affianca nella resa dei conti finale e mostra una già fortissima intesa con il pard. Quanto mai ad hoc anche i disegni di Del Vecchio, una vera e propria garanzia. Tratto pulito, accurato e completo: senza dubbio la migliore scelta per questa storia.
  22. Osservando la copertina dell'albo di agosto, mi è sembrato che almeno uno dei due contadini che minacciano Tex possa essere già apparso nella serie, precisamente in un'altra memorabile avventura in terra canadese. Sono stato il solo ad aver avuto questa impressione?
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