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juanraza85

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Messaggi pubblicato da juanraza85

  1. Una Storia con la S maiuscola (anzi, STRAMAIUSCOLA), una delle mie preferite in assoluto. Davvero ottima la caratterizzazione della Tigre Nera, davvero un nemico terribile, dotato di un'astuzia criminale davvero fuori dal comune ma anche, a modo suo, di un certo stile (memorabile l'invito a cena per Tex e Carson prima di doverli uccidere, degno del miglior film di spionaggio). Tutto ciò sotto un abbondante substrato di pura follia, esemplare dimostrazione di come pazzia e genio vadano di pari passo. Detto in altri termini, la Tigre si è dimostrata un degno sostituto di Mefisto (prima che fosse richiamato nel nostro mondo)9 alla sceneggiatura, 9,5 ai disegni del mitico Villa, di gran lunga il mio disegnatore preferito.

  2. Ottimo lavoro dell'accoppiata Boselli-Letteri. Sicuramente la seconda avventura contro il Maestro è stata molto migliore della precedente, più ricca di colpi di scena, probabilmente anche in conseguenza del fatto che è stata distribuita su un numero maggiore di pagine, dunque gli autori hanno potuto sviluppare la sceneggiatura in maniera più approfondita e meno affrettata rispetto al precedente scontro con Andrew Liddell. L'unico probabile punto debole della storia sta nell'espediente utilizzato dal Maestro per attirare Tex e Carson a New Orleans: come faceva quello psicopatico ad essere a conoscenza dell'amicizia tra i due pards e Buffalo Bill' Magari aveva avuto modo di scoprirlo casualmente, ma secondo me sarebbe stato opportuno accennare la cosa, giusto per non lasciare buchi narrativi. Comunque sia, al di l' di questa minuzia, conferisco un bell'8 alla sceneggiatura ed altrettanto alla mano di Letteri.

  3. Veramente ottimo il lavoro della coppia Bosell-Piccinelli (grande esordio nella serie). Un'ennesima prova dell'amicizia tra Tex e Montales, e un'ennesima prova dell'integrit? morale del governatore del Chihuahua, davvero una dote più unica che rara quando si parla di politicanti. Grandiosa la caratterizzazione dei capoccia della banda cui i due si sono uniti, ed a tal proposito devo ammettere che mi è un po' dispiaciuto quando Lope, ormai praticamente redento, è stato colpito a morte. La trama mi è sembrata bella fluida già su due albi, se fosse stata distribuita su tre si sarebbe potuto ottenere un risultato ancora migliore.8 alla trama e 9 ai disegni

  4. Tutto sommato una storia gradevole, per quanto contraddistinta da una trama trita e ritrita. Di nuovo c'è solo la trovata da parte dei nemici di far uccidere Tex e i pards molto lontani dalla riserva, in modo che nessuno potesse azzardare nessi tra la loro eventuale morte e le eventuali successive speculazioni nella riserva navajo. Una nota di merito a Boselli per la figura del tenente Baines, dimostratosi un ottimo allievo dei quattro satanassi, ed in generale per la cura riservata alla caratterizzazione dei co-protagonisti/antagonisti principali.7,5 alla storia, 8 ai disegni di Dante Spada (davvero un esordio coi controfiocchi)

  5. Le motivazioni per cui Tex e Carson dovevano agire sotto falso nome risiedono nel fatto che la missione non aveva nulla di ufficiale, si sarebbe svolta nella più totale clandestinit?, in quanto (e qui rispondo al tuo secondo quesito, pablo :trapper: ) il forte era abitato da americani (la bandiera a stelle e striscie è da intendere come una provocazione) ma era sito in territorio canadese: ora, con gli yankees impossibilitati ad agire contro quella marmaglia per questioni di confine, sarebbe dovuto toccare ai canadesi fare pulizia, ma trattandosi pur sempre di cittadini americani l'attacco al forte avrebbe potuto provocare un incidente diplomatico tra i due paesi. E poi, data la manifesta aggressivit? dei wolfers, viene fatto intendere come la Giubbe Rosse preferiscano tenersi alla larga da Fort Whoop-Up...

  6. Una delle migliori avventure di sempre del nostro Ranger. Al contrario di chi lo ritiene eccessivo e superfluo, io sono invece del parere che tanto humour nei dialoghi tra Tex e Carson, pur desueto ed infarcito di espressioni "old british" non tipiche della serie, in un contesto narrativo così drammatico ed ostico, sia azzeccatissimo e serva da contraltare ai numerosi momenti tesi e/o drammatic che i pards si trovano a dover vivere (l'attacco dei Wolfers al campo deli Assiniboin, gli scrupoli di Tex prima di attaccare la postazione di Jean Feraud e soci, il dolore per la morte di Hayoka durante l'assalto a Fort Whoop-Up, la cacciata della tribù di Ska-Wom-Dee dal Canada). Sono invece perfettamente d'acordo con chi, come Leo e Nuvola Rossa, si meraviglia della fiducia che Tex ripone in quest'occasione nei politici e nei loro sporchi giochi: dopo tutte le passate esperienze, strano che Tex abbia potuto davvero credere che la Regina potesse essere davvero grata ai Sioux per aver eliminato una banda di trafficanti di whisky di quarta scelta, invece di prendere a pretesto la distruzione di Fort Whoop-Up per risbolognare, dopo averli indirettamente utilizzati, quegli ospiti scomodi ai vicini americani, desiderosi di rinchiuderli in una riserva o peggio. Davvero strano che Tex, di solito estremamene cauto nel coinvolgere i suoi amici pellerossa nelle sue azioni, poich? ben cosciente dei guai che potrebbero scaturirne, stavolta addirittura parta con l'intenzione di allearsi con i Sioux di Ska-Wom-Dee. Evidentemente, si illudeva che gli inglesi fossero più umani dei suoi compatrioti: quanto si sbagliava :( 9 alla sceneggiatura, 8 ai disegni di Giolitti e 9 a quelli di Ticci, che da profano dell'arte ritengo di miglior qualit

  7. Bella storia, senza buchi narrativi e molto ben riuscita nonostante, come fatto notare dalla Tigre, la lunghezza assai esigua (appena un albo e mezzo). La sola cosa che avrei evitato è far spacciare Tex e Carson per due esperti di conduzione idrica, in quanto risultano ben poco credibili in questa veste, con le loro pistole ai fianchi e col loro tipico abbigliamento nel più tipico stile western :trapper: . Che poi il Maestro già sapesse chi fossero è un altro paio di maniche.... Per dirla con un voto, 8 sia alla sceneggiatura che ai disegni di Letteri

  8. Lieto che Pablo la pensi come me su molti personaggi :indianovestito: . Voglio chiarire una cosa: la mia considerazione su Kid Rodelo l'ho fatta prima di leggere la discussione sulle anteprime in cui si anticipava il suo ritorno insieme a Durango in una storia prevista per il 2014. Spiacente per il probabile mancato ritorno di Jack Thunder, mentre devo ammettere che non sarei poi così stupito di rivedere, prima o poi, il brutto muso (facile eufemismo laughing ) del Maestro. Dopotutto, dalla forca si può anche scampare in vari modi, come dimostrato dallo stesso Mefisto dopo il primo scontro con Tex in Messico ::evvai::

  9. Pienamente d'accordo con quanto detto da Josey: ogni lettore vede Tex in conseguenza di come e quando si è avvicinato ad esso. Ad esempio, devo ammettere anch'io di trovare Villa molto più bravo di Galep, e, sempre ad esempio, non sono assolutamente d'accordo con quanti inquadrano il periodo tra il 2002 ed il 2006 come "medioevo texiano". Sarà che, appunto, ho cominciato a leggere Tex a metà 2001 (gli albi antecedenti li ho poi pazientemente rimediati un po' per volta negli anni a seguire), fatto sta che personalmente ho trovato quasi tutte le storie del suddetto "medioevo texiano" molto valide. Quindi, io non ritengo che Tex sia morto, ma più semplicemente, essendo ormai datato, può talvolta rischiare di incorrere in soggetti inadeguati o triti e ritriti.

  10. Davvero una gran bella storia, molto cupa e ricca di colpi di scena. L'unico pelo nel tuorlo potrebbe essere rinvenuto nella figura di Henri Carfax, sul quale, già a metà del primo albo, quando Tex dice che, a dispetto della giovane età, ha gli occhi di un uomo esperto, viene lasciato intendere qualche sorprendente segreto. Al di la di ciò, ripeto, gran bella creazione. In soldoni, do 8,5 alla sceneggiatura e un bel 9 ai disegni della coppia Bianchini/Santucci, che purtroppo mi è sembrato di capire non dovremmo più rivedere all'opera su Tex.

  11. Ho sempre apprezzato questa storia e proprio per gli elementi che hanno fatto storcere il naso a certi cosiddetti puristi texiani. I cattivi sopra le righe? Mi vanno benissimo. Forse sarebbe il caso di ricordare a tutti che un pistolero cieco non è meno improbabile di un mago capace di evocare le potenze infernali o dei fantasmi di vecche chiromanti egiziane

    . Mi permetto di fare mio questo concetto espresso in maniera esemplare da Carlo Monni. A mio avviso, lo scontro con la "famiglia" di Jack Thunder è stato uno dei maggiori picchi dell'inventiva boselliana. Tex non può scontrarsi sempre e solo con banditi gentiluomini (e non ricordo che ciò gli sia accaduto spesso), senza dimenticarci che il Vecchio West tutto era fuorch? un paradiso in terra o un ritrovo di educande... Un bel 9 sia alla trama che ai disegni di Marcello
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  12. A mio avviso, di gran lunga il migliore tra i Maxi Tex. Con un'unica pecca: il principale antagonista della storia, Red Duck, ha un ruolo pressoch? marginale, le informazioni su di lui vengono date col contagocce. Io avrei insistito un po' di più sulla personalit? di costui... Comunque sia, 8 alla sceneggiatura e 7,5 ai disegni di Font

  13. Ho da sempre un debole per le storie a sfondo esoterico e misterioso, a patto naturalmente che siano dosate in maniera equilibrata, poich? Tex resta pur sempre un western. Comunque, parliamo della storia in questione. Il titolo del primo mezzo albo io lo avrei evitato, dal momento che El Morisco era comparso per l'ultima volta nella serie non più tardi di due anni prima, mica dieci..!Quanto alla storia in sè, nel complesso mi sento di poterle dare un 8 ben meritato, anche se mi ha lasciato perplesso il finale, troppo forzatamente in stile "... e vissero tutti felici e contenti...". Chiarisco meglio: ho già detto di aver molto apprezzato la personalit? complessa di Juan Raza (da cui, non a caso, ho tratto il mio nick), però, specie se penso alla seconda avventura che lo ha visto (co)protagonista, avrei aprezzato maggiormente se gli autori lo avessero mantenuto su posizioni più "borderline", senza lasciarsi trasportare dal buonismo a tutti i costi... Nota di merito per Letteri, il cui tratto è sempre il più adatto per dare vita a storie in cui il Mistero la fa da padrone...

  14. La storia è tutto sommato godibile, ma non esente da punti deboli. Il primo è il titolo del primo albo, "Tumak l'inesorabile", che mi sembra del tutto fuori luogo in quanto Tumak mi è sembrato una comparsa sostanzialmente inconsistente, e tutt'altro che inesorabile come il titolo spergiura (e ne avremo la miglior dimostrazione nell'albo seguente, quando scapperò dinanzi al fuoco e non credo sentiremo più parlare di lui). Il secondo è la trovata finale dei pipistrelli assetati di sangue, che io avrei evitato, utilizzando al loro posto qualche diavoleria come tranelli nascosti. Comunque, tirando le somme, d' un 7 di incoraggiamento alla sceneggiatura ed un 8 ai disegni di Civitelli, davvero in grande forma.

  15. Parli con uno che, magari paradossalmente, non ha mai apprezzato il cinema western, avendolo sempre considerato un'aberrazione della realtà storica ed un crogiuolo di luoghi comuni... Riguardo agli almanacchi, ho creato una discussione apposita in questa stessa pagina, in cui invito tutti gli utenti ad esprimere una propria opinione..

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