Mister P
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Bellissimo questo tuo post, mi ci ritrovo in pieno, da incorniciare .
Per caso all'inizio del # 5?Era una "citazione" (?) di una scena che mi aveva colpito quando legevo Tex: in uno dei primissimi episodi Tex si trova coinvolto in una rissa con dei mesicani e alla fine, dopo averli stesi tutti, si trova con un coltello nella spalla. Ma non si cura della sua ferita. Chiede informazioni agli sbalorditi astanti, saluta e se ne va, lasciando una "pista" di gocce di sangue... e i commenti dei due messicani stupiti per quell'uomo così insensibile al dolore e così determinato.
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Quanto manca al completamento della storia di Faraci ?
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Una storia = una discussione Messaggio di Anthonyhttp://texwiller.forumfree.org/index.php?&showtopic=207
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Nella didascalia introduttiva della storia c'è spiegato il percorso educativo di Kit, ora devo andare a recuperare il # 12...Io mi ricordo solo l'istruzione che Tex gli impartisce nella storia che inizia con l'albo N°12, per l'appunto, Il Figlio di Tex.
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Grazie per i chiarimenti , la mia cmq era solo una supposizione.
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Invidio a Mauro il dono della sintesi .
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Ho letto da qualche parte che Villa non aveva ancora finito al momento della pubblicazione, forse hanno dovuto 'tagliare' .
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Finale scialbo o no, i tuoi disegni in L'UOMO SENZA PASSATO sono talmente magnifici che disegnando la successiva MEFISTO! devi aver fatto un notevole sforzo per superare quel risultato. Sbaglio ?
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Qual'era il problema nella cover di GOLDEN PASS, l'avevi già segnalato ma ora non lo ricordo ...
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Verissima, personalmente io, Antoine Chats/Antonio Gatti e altri la sentimmo per bocca di Civitelli oltre tre anni fa a Lucca.se questa notizia corrisponde a verita'
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La vignettona di Ticci è degna di Escher :w00t: .
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Una sola cosa: scritta bene, ma non la amo; inoltre non la riprendo da un sacco di tempo. Ma mi sa che, visto chi sta ritornando a febbraio sulla serie regolare, me la rilegger?...
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Ah, non avevo capito che avevi usato il Lei . Scusate per l'OT, da me involontariamente fomentato.
Boselli :capoInguerra: In pratica gli chiedo se ora lo scriverebbe.
Scusa, il soggetto della frase qual'? èNon mi ricordo più dove, lessi che Sclavi la voleva per Dylan Dog, agli inizi, e non accett? (suggestionato?). Ora ne scriveebbe un paio di storie?
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C'è, anche se non è più animata. Ma ora basta con l'OT.
Dov'? finita la faccina che ride (lol)? Volevo mettere quella.
Vabb? che hai l'età che hai, ma eccitarti per così poco :shifty: ...
:w00t: :w00t: :w00t: :w00t:Nella storia di Tex la cronologia è andata " a signorine di piacere"
Perdonalo Claudio .
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Semplicemente mitica!la dollarallergia (quella di Shangri-la)
Scusa, il soggetto della frase qual'? ?Non mi ricordo più dove, lessi che Sclavi la voleva per Dylan Dog, agli inizi, e non accett? (suggestionato?). Ora ne scriveebbe un paio di storie?
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Vabb? che hai l'età che hai, ma eccitarti per così poco :shifty: ... Perdonalo Claudio .
:w00t: :w00t: :w00t: :w00t:Nella storia di Tex la cronologia è andata " a signorine di piacere"
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Sono molte le storie di Barks che meritano di entrare nella top 20 dei massimi capolavori a fumetti; tu, oltre che LA STELLA DEL POLO, quali altre ci metteresti?Altre influenze barksiane si riscontrano nelle tue storie? Per esempio, ne IL RITORNO DEL MORISCO, non c'è qualche influenza, che m'? sembrata di riscontrare, con l'episodio PAPERINO E L'ANELLO MALEDETTO?Per Lena mi sono ispirato a Glittering Goldie, la fidanzata dimenticata di Paperone, in ""La Stella del Polo" di Carl Barks, uno dei massimi capolavori a fumetti.
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Dalla tua prosepttiva sè, caro il mio quindicenne . Un ventiseienne Piuttosto, è vero che il Tex che appare nei primissimi numeri è giovanissimo, però se davvero avesse avuto 21 anni, mese più mese meno, quando è nato Kit Willer, sarebbe dovuto essere adolescente all'epoca di TRA DUE BANDIERE e FUGA DA ANDERVILLE. E invece, Galep (quasi niente Ticci, anzi senza il quasi) lo rappresente già come uno che ha raggiunto e superato la ventina. Poi, personalmente, a Kit ho sempre dato sui 23 anni, ma questo non c'entra col discorso... anche se 26 anni mi sembrano un po' troppi per il rampollo dei Willer.
? già vecchio, allora!Kit Willer 26
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In GUERRA NEL DESERTO ho notato un po' più di cura e meno sciatterie nel rappresentare i personaggi. Ma forse ricordo male...
tu hai notato così tanta differenza tra i due?..Repetto, qui ai suoi minimi storici (molto migliori i disegni dell'allora contemporanea GUERRA NEL DESERTO).
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Sino all''80 nei credits non mettevano il nome dell'autore dei disegni. L'albo originale è del '74 e nel frontespizio di pag. 3 c'è scritto solo TESTO DI G. L. BONELLI.
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L'adoro alla follia, perchè esalta il lettore, è un apologo sull'amicizia, sugli ideali, sl combattere per essi, sul senso d'appartanenza ad una comunit?, sul msenso della vera giusitiza: poi è piena d'azione, di sparatorie, di momenti toccanti... e ci sono i disegni di Marcello, belli come poche volte. Ecco cosa scrissi aprendo nel vecchio forum la discussione su questa storia:http://texwiller. forumcommunity.net/?t=3192008
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E dici poco, l'adoro sia come storia (principalmente nella seconda parte), che da un punto di vista grafico (aneddotto: la lessi per la prima volta in età duesca e all'inizio non capivo chi fosse il disegnatore, in quanto avevo recuperato l'albo originale); in questa storia avviene una metamorfosi clamorosa nel tratto di Ticci, tanto che prima e seconda parte sembrano disegnate quasi da due autori diversi. TESTI: 9,5DISEGNI: 9,5
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Grazie ad Ym per il chiarimento su LA MINACCIA INVISIBILE e per aver riportato questi aneddotti sul ruolo di revisore da parte di GLB per le storie del figlio Sergio.
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Bressie, che tazzo stai a dire è Laredo è lo scout di SULLA PISTA DI FORT APACHE. Edit: ah, forse ho capito a cosa ti riferivi ops :cry: . Maledetti salutisti del Codacons...
L'educazione Di Kit Willer
in La Serie e i Personaggi
Pubblicato
Che Kit sia 'colto' lo ha dimostrato anche in storie relativamente recenti. E' vero che, continuando a stare in riserva a contare le vacche mandate dal grande padre bianco e non partecipando alle avventure della sga, non abbiamo quasi (?) più occasioni di 'vederlo all'opera'.