cvilla

Il vento radente che ho disegnato è un omaggio ( venuto male) alla maestria di Hermann che mi aveva affascinato quando mi ha pmostrato per la pirma volta che quell'effetto si poteva fare in una storia di Bernard Prince ambientata nel deserto... dopo aver visto quelle vignette hanno dovuto chiudermi la bocca manualmente... Il vento andava dosato: non tropo forte e non troppo "refolo", dare l'idea di un Tex piegato sotto pensieri on certo allegri. Non un anima viva in giro, folgie portate dal vento... mi piacciono queste atmosfere

Dipende da quanta china "tiri su" con il pennino... occhio a non prenderne troppa altrimenti fa la goccia proprio sopra il disegno... Devi controllare se il pennino sia pulito: puoi lavarlo o, a secco, grattare via la china con una lametta da barba... Se la china è troppo densa, va allungata con acqua distillata, ma senza farla diventare grigia... Se il pennino è molto grosso disperder? prima la china rispetto ad un pennino con punta fine o finissima... Se fai un segno molto grosso consumerai più china... E comunque è normale aver bisogno con una certa frequenza di china sul pennino: that's fumetti!

Il tempo passa per tutti... per quanto ne so sulla sua salute Galep si difendeva ancora come un leone... nelle sue stesse condizioni non so se sarei riuscito a garantire quel tipo di qualità... La copertina "Tamburi di guerra", unita a "Chinatown" sono l'esempio perfetto di quello che considero il miglior Galep...

Più che altro c'è una forte pressione... devi sempre dare il massimo ad ogni colpo... cercando di migliorare... Adesso devo inchiostrare una copertina da consegnare domani con l'altra che ho appena finito... stanotte faccio il turno con i pipistrelli...

Non c'è una media, ma sono tante... più passa il tempo, meno sono sicuro di fare bene le cose che devo fare... spesso lavoro anche di notte, preferirei farlo solo di notte: c'è più calma e meno distrazione, ma con la famiglia... Il fatto di lavorare in casa è un vantaggio, ma anche una dannazione per chi ti vive accanto... non sei mai realmente in casa e non sei mai realmente al lavoro... Fosse un lavoro meccanico... invece quello che avevi in mente ieri , oggi non riesci a completarlo, non "vedi" la scena, e ieri ce l'avevi in mente così bene... non la faccio lunga per non annoiare, ma chi crede che disegnare sia solo un piacere dovrebbe fare qualche domanda ai disegnatori...

Ne ho sempre in lavorazione blocchi di quattro:Repubblica 180, 81, 82 e Tex 598Tex non può nemmeno vincere facile... il problema è il come, ma questo è un'altro discorso...

L'uomo senza passato

Dipende dal soggetto, come tutte le altre, l'unica cosa che alleggerisce il lavoro è la libertà dal colore di sfondo

No

Non avevo mai visto questa, grazie per averla postata: Pepe era un grande amico e mi manca molto... Diso ha fatto una versione "short" dei personaggi Bonelli, non con tutta la squadra... Di mio ho cercato solo di mettere nella maniera più naturale i personaggi, senza ispirarmi a nessuno, solo pensando che la cosa doveva sembrare la "foto" ad una squadra affiatata...

@Gilbertfanmi aveva detto che usava pennelli sintetici invece di quelli di martora.... da l' mi sono interessato anch'io e con il tempo mi sono trovato ad usare solo pennelli sintetici.... con grande fame di pennelli nuovi perchè non tutti danno la stessa qualità di segno...@ymalpasQuell'intervista è già stata registrata giovedì scorso... si è parlato di Tex in generale... sono curioso di riascoltarla anch'io, per vedere quante pistolate ho detto...

@AtTheRocksA me hanno chiesto di segnare solo rigori in una partita fatta di rigori... chettedevod'?E ogni tiro deve andare a segno...@GilbertfanQuelle di Mefisto, le prime di Tex, per vedere l'efetto che fa "riraccontarle" con lgi occhi e le matite di oggi... ma per molti sarebbe un sacrilegio... Ho parlato con Giolitti tanti anni fa... ma solo poche parole, per sapere che materiali usava... per me è sempre stato un Maestro, Maestro di Maestri, visto che Ticci è cresciuto con lui...

Mi avevano mandato via fax proprio la vignetta con Tex che guarda l'orologio da una finestra... Il titolo però non ci azzeccava, in quanto, vedendolo come si vede nella vignetta, chi avrebbe detto che quell'edificio era una stazione?Ho provato a fare quello che mi era stato chiesto e ho fatto una prova con Tex, ma all'aperto, che guarda verso la torre del'oroglogio, mostrando anche la scritta dell'edificio della stazione, così da far capire che il treno c'entrava... ma era ancora debole e me l'hanno bocciata. Allora ho provato l'idea che avevo in mente: inquadrare tex in modo epico/misterioso, pistola in pugno, caratterizzando lo sfondo con particolari significativi di una stazione: il tetto della pensilina, l'orologio... Il titolo, il fatto che Tex non guardi l'orologio , ma fuori campo, oltre il lettore fanno sè che si possa pensare ad un pericolo imminente legato al'arrivo di un treno non ancora giunto in stazione... L'attesa. L'ignoto... questo era quello che avevo in mente...

No, casomai cancello e ridisegno... bisogna superare la paura di perdere, perchè qualcosa si guadagna sempre nel rifare...

Appena mi rimetter? al lavoro sulla storia vedrà il da farsi.

Ogni copertina ha storia a sè, mi piacciono le generiche, ma le sfide che ti lanciano quelle " a tema" sono avvincenti... Per correttezza professionale non si rifiuta un lavoro che è già avviato da tempo. Ci sono crimini peggiori in giro... la "mia" ultima storia è più lunga di una storia normale di Tex ed è tutta a colori...

@ymalpasa colori no, ma il progetto è nell'aria da tempo, va solo acchiapato e portato a terra...@gianpetpurtroppo per chi diffonde le voci... una notizia non vera non fa onore a chi l'ha detta... anche se in Italia abbiamo personcine importanti che sulle balle ci campano e fanno carriera politica...

Mi avevano chiesto un'idea per la prima copertina, ma avevo trovato un soggetto che non andava bene: Carson che ha appena trovato la cintura di Tiger e Tex appena alle sue spalle... Non era una scena realmente presente nella storia per come l'avevo disegnata e mi hanno precisato che le cover dovevano nascere ( pur con qualche eccwezione) da una scena effettivamente presente nella storia.. Per Sfida Infernale non hanno preso immagini dalle tavole, ma hanno scelto il soggetto del "duello" tra Kit e Tex

Niente censura. La scena è stata concepita proprio così dallla prima e unica idea che è stata proposta. Il confronto tra Tex e Kit, ma per renderli riconoscibili andavano vestiti come al solito... Vorrei proprio sapere chi mette in giro certe voci... che si rivelano purtroppo del tutto infondate...

Volevo fare qualcosa di diverso andando a pescare nelle immagini epiche che sono rimaste scolpite nel cuore dei lettori. La "nascita di Aquila della Notte", tutto vestito di nero era un momento di questi insieme ad un ricordo speciale al cane, Satan...

Il tipo morto E' Hickock, solo che non lo si voleva rendere troppo riconoscible... gli si intuiscono i baffi, ma il suo volto è pressoch? nell'ombra... per cui si lascia la libera interpretazione... Ma io c'ero e so chi è l'uomo riverso sul tavolo...

Oggi il lavoro dell'intera casa editrice è molto maggiore rispetto ad allora.... per questo "arriviamo più sotto" alle pubblicazioni con le cover.... A quei tempi il ritorno di Mefisto era "la notizia" oggi abbiamo quattro "notizie" al mese pubblicate a colori con copertina inedita...

Soprattutto quando non so ancora che piffero mi faranno disegnare nella 598...

In una copertina ci deve essere sempre un primo piano e uno sfondo, più personaggi ( non troppi) e un senso di lettura che spieghi, ma non sveli tutto. Premesso questo sono copertine di un tipo che ha sempre e solo due costumi: il tradizionale e da indiano, che spesso imbraccia il fucile, o ha in mano una pistola, che guarda verso qualcosa... In questo contesto è davvero difficile che le copertine finiscano per non assomigliarsi, soprattutto quando ce ne sono così tante in circolazione. Intanto una distinzione di base: una cover è per Repubblica, l'altra per l'inedito, sembra poco, ma fa differenza in casa editrice, l'imperativo è di non assomigliare alle cover della stessa collana. La situazione è diversa: in una Tex attende quelo che può essere un nemico, nell'altra Tex si prepara al combattimento, osservando l'orizzonte. Sono sempre indicazioni di Bonelli... l'ultima è quella che me gusta mas..

No, solo tua impressione, sorry...