Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

borden

Autori TexWiller
  • Contatore Interventi Texiani

    5552
  • Iscritto

  • Ultima attività

Messaggi pubblicato da borden

  1. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Las Vegas, che è nel Nevada è solo a 705 chilometri da Window Rock,  capitale della Riserva Navajo meno che da Arezzo a Milano. Oggi ci si arriva in sei ore, nel 1880 forse un giorno o poco più,  Tra Galluo in New Mexico e Las Vegas  è ancora meno. Diciamo che andata e ritorno Carson ci mette tre giorni, può farlo tranquillamente una volta al mese se vuole, Continua a stupirmi che secondo te uno per essere un buon padre debba necessariamente avere una stretta vicinanza fisica con i figli. 

     

     

    Un giorno? Scherzi? Mica il treno andava dappertutto! A cavallo ci vogliono quindici giorni minimo.

  2. <span style="color:red">6 ore fa</span>, Nebulo1769 dice:

    Forse non c’è redenzione, ma Annie si intenerisce e afferma che dentro al cuore di Ladykiller c’è del buono. Mi ha lasciato perplesso che Tex quasi appoggi questa osservazione, e anche il finale della storia mi pare vada in questa direzione, visto che Ladykiller sarà l’unico della banda a rimanere in vita.

     

    Come ho detto la storia mi è piaciuta, è solo una piccola osservazione sulla “filosofia” di Tex, che ho trovato in questo caso diversa dal solito

     

     

    Ladykiller è malato di mente. Che cosa sei, nazista? Vuoi la pena di morte per i malati di mente? Quelli come lui vanno in ospedale psichiatrico, non sulla forca. Anche nell'Ottocento.  C'è qualcosa che davvero non ti è chiaro, nella filosofia di Tex, che non è quella di Goebbels.

  3. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Nebulo1769 dice:

    La storia mi è piaciuta: l’ambiente cittadino, i disegni di Letteri e il ritmo serrato mi hanno ricordato le migliori storie di GLB. Ho trovato ben calibrata anche la presenza di Buffalo Bill, mentre Carson con la bella e giovane Annie, fa quello che ci si aspetta da lui, abbaia ma non morde:lol:.

     

    Ho apprezzato meno il finale, o perlomeno la presunta redenzione di Ladykiller Thorson. Mi ha lasciato perplesso che Tex tratti con simile benevolenza un serial killer così feroce, fresco assassino a mani nude un giovane ragazza, e con diversi agenti morti per mano sua o dei suoi complici..

     

     

    Sono quasi certo che Ladykiller non si redime affatto! Di che perdono parli?

  4. <span style="color:red">57 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    Gent. Mauro, ho visto sul sito SBE la presentazione di "Cercatori di piste", nell'edizione Grandi Storie.

    Ma oltre alle sempre interessanti tue parole (su una storia che peraltro mi è piaciuta moltissimo), stavolta ha colpito la mia curiosità anche quella distesa di fogli appesi alle tue spalle (a sinistra nel video). Mi pare di capire che si tratta di una calendarizzazione. Mi togli questa curiosità a grandi linee, cioè senza necessariamente obbligarti ad addentrarti nei segreti dei tuoi metodi di lavoro?

     

     

    Credo tu ti riferisca ai foglio con l'avanzamento del lavoro. Il problema è che mi scordo sempre di aggiornarli.

  5. 7 ore fa, Diablero dice:

    Non può essere un mito, il sistema usato normalmente per Comics, Manga, Disney, Historietas (cioè per la stragrande maggioranza dei fumetti nel mondo) e che veniva usato sicuramente dalla Bonelli all'epoca del formato a strisce. In generale la consegna delle sceneggiature di un episodio completo in generale è la NORMALITÀ.

    Perché non lo è nel fumetto Bonelli? (anche a quello che ne so io, oggi non lo fa nessuno). Perché il fumetto Bonelli (e in generale il formato bonelliano) ha caratteristiche che lo rendono unico al mondo:

    1) Un numero di pagine molto superiore, gli equivalenti - come numero di pagine - degli albi bonelliani in america e in giappone sono normalmente le raccolte in volume (com'erano in origine anche gli albi giganti Bonelli).  Nella gran parte dei fumetti nel mondo una "puntata" può variare da poche pagine (per esempio, 7 per 2000AD in inghilterra) fino a poche decine (22 per i comics USA, una trentina fino a poco tempo fa - non sono aggiornato - per i disney, etc.), quindi avrebbe poco senso consegnare "a pagine".

    2) MOLTI disegnatori ALTERNATI, per il tempo richiesto per disegnare quelle pagine. In Giappone tipicamente il disegnatore è sempre lo stesso (anche se è frequentissimo l'uso di assistenti), quindi finché non ha finito una puntata non ha bisogno di altre sceneggiature. E non ne disegnerà mai 2 contemporaneamente. Negli albi Bonelli invece ci possono essere davvero tante storie disegnatori in parallelo da tanti disegnatori)

     

    Prima dell'avvento della pubblicazione dei primi albi giganti inediti (fine anni 60) sono ragionevolmente sicuro che anche alla Bonelli, tutti scrivessero sceneggiature complete di un albo a strisce. Poi, man mano che si diffondeva il formato "bonelliano" anche per le storie inedite, tutti quanti man mano che rimanevano indietro non riuscendo a seguire tanti disegnatori uno per volta, saranno passati allo sceneggiare in parallelo tante storie.

     

    (per essere chiari, del tuo post sto contestando solo l'uso della parola "mito", che pare indicare che sia una cosa assurda e fuori dal mondo mentre ancora oggi è la NORMALITÀ nella maggior parte dei fumetti mondiali, ed è la Bonelli e i bonellidi a rappresentare una curiosa e peculiare eccezione "locale")

     

     

     

    Dimentichi la lunga stagione dei fumetti d'avventure quotidiani degli anni Trenta e successivamente. Lì gli autori erano avanti di qualche settimana, ma le storie venivano consegnate alla stampa a pezzi. Puoi giurare che Raymond e Caniff e Foster e soci non hanno MAI  consegnato una storia completa.

     

    I feuilleton da Dickens a Sue, si stampavano PRIMA che David Copperfield o I Misteri di Parigi fossero stati scritti per intero. Idem, i serials del cinema anteguerra. 

  6. <span style="color:red">52 minuti fa</span>, Ombra Silenziosa dice:

    @Mister P"Mi ricorda una discussione sul forum di Zagor tra l'utente Ivan (che faceva un discorso simile a quello di Borden) e Jacopo Rauch  (che non concordava)."

     

    Come sarebbe che io non concordavo? Per piacere non mettetemi in bocca cose che non ho mai detto. E' ovvio che la cosa più importante è la capacità di sceneggiare. Come si può non concordare?

    La discussione che hai citato era ben diversa e la ricordo altrettanto bene. L'utente Ivan sosteneva che Zagor lo scrivono solo sceneggiatori bolliti e che fuori è pieno di geni incompresi che non vengono presi in considerazione perché in redazione si limitano a  leggere i soggetti (e dunque a bocciarli, se banali) senza dare la possibilità di provare la capacità dei proponenti anche in sceneggiatura. Su questo non concordavo. La capacità di un candidato si intuisce bene anche dal soggetto. E quello è il primo step (senza superare il quale, è OVVIO che non si vada oltre). Pensare che dei redattori con esperienza pluridecennale non sappiano accorgersi anche dal soggetto, se qualcuno merita attenzione o meno, è una sonora stupidaggine (o meglio, è segno di presunzione). E, in ogni caso, come in tutti i campi, chi davvero ha le qualità alla fine emerge sempre.

     

     

    Bravo, Jacopo! Parole d'oro!

  7. <span style="color:red">15 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    Siccome non voglio pensare che ci siano collane di serie A e collane di serie B, ma solo collane di diverso stile e stampo, cioè che ogni collana sia considerata con la massima dignità e gli stessi obiettivi di qualità, cos'è che rende una storia pubblicabile nella serie regolare piuttosto che nel Maxi o viceversa?

     

     

    Che certe storie funzionano a puntate e altre meglio che vadano lette tutte in una volta. I motivi, ripeto, sono però dettati dalla nostra esperienza e dunque insindacabili.

  8. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Approvo e applaudo la decisione, e sono pronto a sfidare all'alba nella main street chiunque li avrebbe voluti nella serie regolare! :lol:

     

     

    E io mi apposto su un tetto per impiombare col Winchester il tuo avversario!

     

    (ahò, mica so' Tex! E manco lo è Diablero!)

  9. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Exit dice:

    Ehm. Stiamo parlando delle uscite della testata più importante della casa editrice...

    Ottimo che si sia posto rimedio, ma non imho non è quello mi aspetterei di sentire...

     

     

    Può capitare che una storia in tre albi non sia pronta perché l'autore si ammala, no? Ma te, tu sei perfetto e non ti capita mai niente, vero?...:lol:

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

     

    Una tripla pronta però c'era: il maxi di Tex e Casertano, per tacere di quello di Alessandrini, disegnatori che finiranno per esordire sulla serie maggiore prima o poi. E di storie in rimanenza per il maxi qualcuna c'era.

     

     

     

     

    Giudicate però da noi e da Masiero NON da serie regolare, ma da Maxi, a nostro insindacabile e ben ponderato giudizio  (entrambe di Nizzi, guarda caso... mah...)

  10. <span style="color:red">22 minuti fa</span>, Letizia dice:

     Ma adesso ci sono tre amici, anzi tre fratelli, e fratelli da un bel po', sono conciati male tutti e tre, l'hanno scampata bella e che ti combinano?

     

    Mi sorprendo di te.

     

    Non hai letto bene.

     

    Non l'hanno ANCORA scampata bella.

     

    Il patto NON è alla fine.

     

    Per questo lo fanno;)

  11. <span style="color:red">40 minuti fa</span>, Tex_Willer90 dice:

    No perdonami tu, la mia era solo un'idea avuta così, di sera e anziché scrivermela su un taccuino come al solito ho preferito provare a condividerla con voi avendo recentemente trovato questo topic/gioco, mica ho pretesa di essere preso in considerazione dalla bonelli, ci mancherebbe :D

     

    Non è un soggetto originale, ma ovviamente da uno spunto simile (non originale ma utilizzabile), potrebbe uscire una storia  meravigliosa oppure una ciofeca, perché non è lo spunto la cosa più importante.. 

  12. <span style="color:red">10 ore fa</span>, Diablero dice:

    A quanto ne so Nolitta già all'epoca consegnava la sceneggiatura  "a pagine" (come oggi fanno praticamente tutti, l'usanza di consegnare sceneggiature intere si è estinta) e quindi è possibile che anche lui si sia fermato a metà sceneggiatura, per poi riprenderla mesi dopo.

    È esattamente così. Sergio scriveva solo se necessario. Mica aveva tempo da perdere. 

  13. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, laredo dice:

    Ciao Borden..

    Alcune curiosità su questa bellissima storia:

     

    1- L'aspetto del Sergente è  simile a quello di John Wayne,  una tua idea o una scelta di Marcello..che poi hai condiviso..

    2- Avevi già in mente un finale tragico quando hai iniziato a scrivere la storia? Per me è  perfetto 

    2- Ma quanto era bravo e soprattutto veloce Marcello.. ha messo la firma su tanti dei tuoi capolavori texiani e zagoriani! Ma lui cosa preferiva disegnare? 

    1- è solo ispirato, ma eravamo d'accordo

     

    2- Sì

     

    3- Gli piaceva disegnare storie avvincenti, per lui contava quello

  14. 49 minuti fa, ciro dice:

    Mi sarebbe piaciuto che la serie del piccolo Ranger , che tante similitudini ha con Kit Willer , fosse uno "spin-off" di Tex.

    Poiché Bonelli  aveva deciso di cavalcare l'onda lunga degli eroi fanciulli, perché non fare di Kit Willer l'eroe fanciullo della serie del Piccolo Ranger . Sicuramente con eventuali partecipazioni, ogni tanto,  di Tex, Carson e Tiger , avrebbe portato un valore aggiunto ad essa .  

    Non ci avete mai pensato?

     

     

     

    No, ha caratteristiche totalmente diverse da Tex, direi quasi opposte! Comicità, ingenuità, sentimentalismo, coralità, personaggi-macchiette! Decisamente l'antitesi di GL Bonelli.

     

    E lo leggevo e apprezzavo da bambino. Ma perchè ero un bambino. Ho scritto un paio di Kit Teller ultima maniera. Ma considero Miki e Blek tuttora superiori. 

  15. La lealtà andava alla Casa editrice e alle decisioni di Sergio. Sergio aveva respinto (senza leggerla) la sceneggiatura del Maestro(che infatti non riconobbe quando GL gliela ripresentò sotto altro titolo) e ormai puntava su Nizzi. Non volevamo pensasse che eravamo dei complottatori. Sulla scrittura credevo lo sapeste ormai tutti. Sergio disse che mi aveva assunto come redattore e avrei dovuto fare prima una lunga gavetta e mica chiunque poteva  sceneggiare fumetti  (in realtà questa regola della gavetta valeva solo per me, naturalmente... :D  Il fatto di essere amico, alleato, assistente e diciamo allievo del padre non deponeva a mio favore, anzi, al contrario! ;))

  16. <span style="color:red">43 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Se non ricordo male tu prima di entrare in Bonelli hai fatto un lavoro simile per un altro editore. Sempre se non ricordo male. affermasti anche che quell'esperienza ti aveva aiutato a capire come far entrare una storia nel numero di pagine prestabilito.

     

     

    Ma i rosa della Cino del Duca, credimi, non meritavano il rispetto dovuto ai grandi autori del poliziesco.  Li tagliavo e riscrivevo senza pietà, erano quasi sempre robaccia che si poteva solo migliorare!

  17. <span style="color:red">15 ore fa</span>, Diablero dice:

    Ma di solito quando accade si vede. Si vede da quello che fa, e da come smette.

     

    Quando Nizzi si è stancato davvero, ha smesso. Punto. Se si fosse preoccupato dei casini in cui lasciava la casa editrice l'avrebbe annunciato prima per dare il tempo di trovare sostituti, poi avrebbe smesso lo stesso, solo un po' più tardi.

     

    G.L. Bonelli faceva "solo" 1320 pagine all'anno, e avrebbe potuto farne molte di più (il suo "allievo" Boselli ne fa regolarmente più di 2000 nel tempo che gli rimane dopo aver fatto il curatore di Tex e Dampyr, e GL Bonelli non faceva il curatore...). Aveva una barca (su cui si divertiva a sparare alle bottiglie in acqua), si faceva le sue vacanze, non era una vita da "povero sfruttato incatenato al tavolo di lavoro". Dopo l'incidente, passa a 900 pagine all'anno.

     

    Sono in media 2,5 pagine al giorno.

     

    Non ha senso come "calo per avere il tempo per riposarmi e divertirmi".  Il tempo ce l'aveva già. Se ne vuoi di più, cali UN PO' , non così tanto. Se sei stanco, magari vai avanti per QUALCHE ANNO a ritmo piano, per dare il tempo di trovare i sostituti, poi smetti.

     

    Nolitta deve sostituirlo, di corsa. Anche se ha già due testate da scrivere, con personaggi SUOI, deve abbandonare Zagor e ridurre l'impegno su Mister No per mettersi a fare Tex. che non gli piace e non è nelle sue corde. E lo farebbe perchè GL Bonelli "si è stufato"? Non sta in piedi.

     

    Potrebbero essere tanti i motivi e le spiegazioni per un calo simile. Problemi di salute che riducono il tempo per cui si può lavovare o la produttività? Cure o Terapie riabilitative che portano via un sacco di tempo? Si possono fare tante ipotesi. Ma hanno in comune che si tratta di un rallentamento forzato, non volontario. Così, con un rallentamento "subito" più che "voluto", il calo progressivo che si vedrà successivamente, ha un senso.

     

    E soprattutto, uno che "è stanco di scrivere Tex" è uno che prima ti scrive roba tipo "i Fucili di Shannon" o "Fort Sahara", NON uno che pochi mesi prima ti ha scritto "il laccio nero", cacciatori di scalpi", "canyon diablo" e poi ti scriverà "Tucson" o "il marchio di Sanata"

     

    Io credo che invece, se l'avesse sostenuto la salute, GL Bonelli avrebbe tanto voluto continuare a scrivere Tex (e lo prova anche il fatto che, anche quando non ne era più in grado, chiedeva la collaborazione di altri sviluppando la sceneggiatura di Boselli e del figlio o parlava di riuscire a scrivere un giorno il ritorno di Mefisto...)

     

    Nessuna "voglia di vacanza" o "stanchezza di Tex", dunque. Non ne trovo alcuna traccia. Trovo invece tracce evidenti di un fortissimo attaccamento al personaggio e del desiderio di continuare a scriverlo, per quanto si riesce a fare, anche quando il risultano non viene ritenuto pubblicabile e deve essere rifatto da Sclavi o Nizzi (ma credete davvero che GL Bonelli avrebbe scritto pagine in cui un personaggio si presenta due volte perchè "era stanco di scrivere Tex"?)

     

     

    Era stanco, sì, ma non di Tex. Rimpiango di non aver esaudito il suo desiderio di aiutarlo a scrivere una storia in collaborazione. Ma, essendo io ormai in forze alla Casa editrice, la mia lealtà era ormai divisa e la mia libertà condizionata...  Per sette anni mi fu impedito di scrivere una sola riga di fumetti... ;) 

  18. <span style="color:red">15 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Grazie! Un giorno che rileggerai con calma la storia "Gringos", dall'alto della tua esperienza, potrai dirci se ci sono per te "tracce" sclaviane. Per me ci ha messo mano. Non hai ricordi di questa storia? 

     

    Con "La città corrotta", "Gringos" fa parte di due storie di Civitelli pubblicate a distanza pochi mesi l'una dall'altra, fatto stranissimo. Le disegna tra il 1985 e il 1987. Ho già fatto notare come solo alcuni autori furono scelti da Sergio per disegnare le ultime storie del padre: uno è Letteri, gli altri sono giovani disegnatori italiani reclutati di recente su Tex che lavorano da alcuni anni nella casa editrice: Villa e per l'appunto Civitelli. Queste ultime storie bonelliane sono state tutte riviste da Sclavi (o Nizzi). Non credo pertanto che "Gringos" possa essere esclusa dal novero.

     

    Il tuo parere? 

     

    Ps. Stiamo sfruculiando troppo o l'argomento merita l'interesse che gli attribuiamo?

     

    La tua "La minaccia invisibile" la scelta di Letteri fu decisa dall'alto, immagino, senza che voi poteste esprimere la vostra preferenza.

     

     

    Nessun ricordo di Gringos

    Letteri era adatto a quel genere di storie, piaceva a GL ma NON a Nizzi.

    <span style="color:red">15 ore fa</span>, MacParland dice:

    È un inglese ostico o abbastanza semplice? E la fama che lo circonda è giustificata?
     

    Grazie ancora. Insisto perché sembra un ottimo libro per l’estate. 

     

     

    Per me è facile e l'edizione originale ha la mappa.

     

    Detesto ormai la maggior parte delle vecchie traduzioni Mondadori, non si sa mai quando e quanto siano tagliate o sbagliate. La traduzione storica dei gialli di Ross MacDonald o di Van Dine tagliava il quaranta per cento del contenuto.

  19. 1 ora fa, ymalpas dice:

    Formulando diversamente il quesito di Diablero, di quali storie hai un vivido ricordo personale nel mentre lui le scriveva negli anni in cui tu fosti il suo assistente? Parlo ovviamente di quelle dopo il n. 250 in particolare.

     

    Tante, da Tucson in poi. La piramide misteriosa, Ore disperate.. Ma anche quella di Nolitta che senza saperlo ci "rubò" il soggetto, ossia Giungla Crudele

     

    (io bazzicavo GL da anni per molti pomeriggi, ancor prima di essere generosamente stipendiato effettivamente da lui per poco più di due anni)

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.