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TWF - Tex Willer Forum

borden

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Tutto il contenuto pubblicato da borden

  1. borden

    [716/719] Netdahe!

    Nessuna incongruenza. Le tracce sono quelle degli escrementi. Non viene mai detto per delicatezza. Ma sono assolutamente databili di ora in ora. Cuntent?
  2. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Tiz era redattore unico della Bonelli nell'81-82. Arrivava da una considerevole esperienza al Corriere Ragazzi e Gruppo Rizzoli ed era anche scrittore e sceneggiatore. Scrisse subito per Ken Parker, Zagor e Mister no. Ma, nonostante questo, non penso proprio che Sergio prendesse in considerazione di affidargli Tex. Tex è sempre stato un personaggio blindato. Le revisioni di Tiziano si limitano ad aggiustamenti di tiro, riscritture di scene e dialoghi, le cose che facciamo abitualmente quando una sceneggiatura non sta in piedi (ed accade di frequente). Ma niente di più (ne la Minaccia Invisibile si limiitò a due o tre frasi, poi affidò la sceneggiatura a me che rifeci il finale).
  3. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Ti sbagli, era la vendetta di Tex contro Brennan e Teller
  4. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Bonelli non scriveva soggetti, quindi sono spunti pari ai miei, di poche righe. Inutili per la maggior parte.
  5. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Quindi la mia impressione era corretta? Non è la prima volta che qualcuno legge una mia storia e ne scrive peste e corna (succede di rado, molto di rado) e magari porta ad esempio positivo una storia vecchia che è pure mia perché non ha letto il nome dell'autore e l'ha fatto solo nel caso per lui negativo. Mi sono fatto delle belle risate, talvolta, aprendo una lettera del genere (sì, arrivano ancora lettere, sei o sette al mese, ma quasi tutte di elogi). Ce n'era uno che pensava che tutte le mie storie finivano male perchè si ricordava di cercatori di piste e Gli invincibili e pensava che io avessi scritto solo quelle. E' del tutto legittimo fregarsene del nome dell'autore, ma allora, per esprimere una tesi generale bisogna pensarci due volte e informarsi prima sulla sua attività complessiva. Essendo le mie storie molto diverse tra loro (per me, un merito), non è possibile generalizzare. Quando avrai tempo, dimmi che cosa ne pensi di storie come intrigo nel Klondike, La lunga pista, Colorado Belle, I giustizieri di Vegas, il Texone I Pionieri... non so, cito a memoria... A parte una non ho citato affatto le mie preferite, comunque.
  6. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Leggo ora questo tuo post. E mi sorprende. Come? Tex Willer ti piace? Ti è pure piaciuto il Texone di Villa...E probabilmente qualcuna delle storie citate dagli altri che tu hai dimenticato (o forse all'epoca non leggevi il nome dell'autore?...) . Ma allora? Tutto questo cancan, Tex snaturato, Tex che non fa piani era badato solo su una parte della mia produzione? Ok, li avrai letti, e non ignorati del tutto come sostenevo io. Ma il risultato è lo stesso... non tenere conto di quegli altri albi che ho scritto non vale. Mica li hanno scritti Nizzi o Faraci. Ruju non ti dispiace, Nizzi non ti dispiace, alcune mie storie non ti dispiacciono... In quale percentuale scopriamo che l'attuale Tex secondo te è snaturato?... E che ne pensavi a proposito del Tex di Faraci?
  7. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Ne parlo spesso, ma poi non se ne fa niente. Dovrebbe essere pubblicata così com'è
  8. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Ti assicuro che nel post chilometrico e interessante di cui sopra Diablero dice bene di Nizzi. Dicendo pressappoco quel che ho detto io sul suo apporto insostituibile al momento giusto .
  9. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Per favore non farlo. La tua voce è necessaria a questo forum. Ti prego, anzi ti ordino colt alla mano (vabbè ) di ripensarci. Non fare il vecchio gufo. La vostra faida lasciatela da parte. Tra l'altro i due posti precedenti di Diablero sono così interessanti che mi dispiace che tu non li abbia letti. Condivido, ahimè, quello che dice sul Tex di Sergio.Meno quel che dice sul mio Zagor.. (anche perché non ci furono affatto sollevamenti generali da parte degli zagoriani, anzi! E Zagor per sua natura è un personaggio molto molto più duttile di Tex) In quanto alla faida, la mia opinione è la seguente. La provocazione di Valerio era innegabile. Ma Diablero poi hai molto trasceso, alla Sgarbi, per dire... Però secondo me non c'erano gli estremi per la cacciata di nessuno. Quindi fattene una ragione e torna. Altrimenti il forum diventa noioso.
  10. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Gli abbozzi esistono, ma sono come l'ultimo demo di John Lennon. Incompleti. Ne vale la pena?
  11. borden

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Bella recensione. Segue SPOILER che però lascio in chiaro. Ti chiarisco che secondo me, ovviamente, Dorado credeva veramente che ci fosse qualcosa di magico nell'Indian Carnival. Probabilmente la strega gli faceva paura. Piuttosto di tradirli si uccide. Non mi sembrava valesse la pena di uno "spiegone" per chiarire questo. In quanto alla scomparsa di Zara, idem. perché spiegare e chiarire pedissequamente tutto in una storia di mistero? Ci si può arrivare e comunque non è così importante. Se vuoi una risposta comunque ce l'ho, naturalmente, e non è difficile. : Zara è una veggente. Sapeva troppo. Perciò la portano con loro. Sanno dove trovarla perché tutti conoscono le abitudini di Jim Barker. Spiegare questi passaggi sinceramente mi sembrava inutile, ma sono per me abbastanza ovvi.
  12. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Riassumo brevemente alcune considerazioni. Hai ragione sul fatto che ti ho preso un po' di petto e tu però comprendi anche perché me la prendo a cuore. Mea culpa. Ma hai potuto ascoltare anche altri forumisti, però, che, in vari modi, ti dicono quello che ti ho detto io. Ossia: è vero che Tex è invincibile, lo è anche nelle mie storie, ma non è vero che non viene e non deve mai venire messo in difficoltà DURANTE una storia.Ti abbiamo citato vari esempi, sia io che loro, che tu non hai voluto commentare, perché equivarrebbe ad ammettere che a tua teoria è fallace. O no? Nel merito non hai risposto. E ribadisco: se Tex si fa prendere come un piccione m'incazzo anch'io. Non perché viene catturato, ma perché gli succede da piccione. Ma questo non accade mai nelle mie storie. Anzi, quando succede, è per far risaltare meglio la sua figura di eroe e la vittoria finale. E' difficilissimo scrivere avventure in cui Tex viene messo in difficoltà senza che si sminuisca la sua statura. C'è chi in effetti non riesce a farlo. Prendo atto che sai leggere, sai scrivere e sei laureato. Ma questo non toglie che la tua affermazione che scrivere una storia complessa sia facile è come minimo poco meditata. E' difficile, invece, se tutto torna e non ci sono gravi buchi narrativo. Piuttosto difficile. Scrivere una storia semplice e banale invece è facilissimo. E quelle storie, ad analizzarle, sono piene di buchi e semplicismi imbarazzanti. Il classico vero, ben riuscito, è difficile. E gli esempi sono davvero pochi. Forse a quello ti riferisci, chissà. Io non sono entrato in merito, ma qualcuno ha citato alcune storie di quel genere scritte da me. A. te è venuta in mente Tex l'inesorabile. Se ti sforzi te ne potrebbero venire in mente altre. Ma quando si devono scrivere molte storie (e con 44mila tavole all'attivo, sono attualmente secondo di poco solo a GL Bonelli come autore Bonelli più prolifico di sempre), variare è essenziale per essere artisticamente e narrativamente longevi.
  13. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Ma l'ho capito benissimo, gli piacciono le storie più semplici. Legittimo. Meno legittimo inventarsi inesistenti regole (non catturati mai, mancanza di piani etc) Obiezioni che non stano in piedi, queste ultime.
  14. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Ehm...come ho spesso detto, a tredici anni mi ha fatto a sparare ai barattoli dal ponte della "Tex Willer" sul Lago Maggiore. A quattordici si andava in giro io e suo figlio Giorgio sulla sua Citroen Squalo con una fascia colorata che riportava la scritta Vent'anni di Tex o qualcosa del genere e Bonelli esibiva volentieri la Colt agli automobilisti aggressivi... Altri tempi... Beh, veramente non ci si era proprio organizzati, e non si è mai arrivati al punto di rendere operativa e professionale 'sta cosa. Non è che in fin dei conti volesse davvero farlo, si procrastinava, si faceva casino, si proponevano spunti su spunti (qualcuno l'ho ancora) e lui li bocciava tutti. Non poteva funzionare! Ma eravamo allegri così. Di certo finché non ha avuto l'ictus che lo ha debilitato, anche quando già Nizzi scriveva da anni, anche quando io già avevo firmato le mie prime storie, lui ogni tot tornava con rimpianto su 'sta cosa, sperando di realizzare uno Speciale firmato da lui con il mio aiuto. Ma sapeva che non ci sarebbe stato permesso, che forse non ci saremmo più riusciti e quindi se ne parlava e basta. Nessuna azione, ahimè.
  15. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Non me lo ricordo con precisione. Penso gli fosse sembrato interessante.
  16. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Anche qui ricordi male. Nel Mefisto di Nizzi e Villa i quattro pards vengono tutti catturati. Poi Tex si libera, ma succede anche nella Vendetta delle ombre! Nella storia della tigre Nera con Omoro, Tex e Carson vengono catturati e appesi. Nei Ribelli del Canada, Tex è prigioniero a un palo per gran parte della storia. Ma di che cosa stiamo parlando? Non c'è una regola per cui l'eroe non debba essere catturato. Se uno si mette a stilareregole a capocchia perché gli va così, allora il suo discorso non sta in piedi. E' puramente SOGGETTIVO,
  17. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Estrapolo solo questa frase. Se davvero DAVVERO credi che sia più facile scrivere una storia così complessa, beh, allora proprio non capisci molto di scrittura. Sul resto pare che tu ti stia irritando al di là del necessario. Se non ti piace più il Tex attuale, non leggerlo. E' semplice. Se credi che scrivere a me -o a qualunque altro autore di serials -(non a caso ho citato i casi di Star Trek o di 007-) che non ti piace il modo in cui viene curato il personaggio, che ti aspetti di ottenere? Che ti diano ragione? Non è uno sgarbo personale a te rivolto. Mi scuso per aver dubitato, ma prendo atto che hai citato sempre le storie più estreme, e le hai citate in modo sbagliato. In Tiratori Scelti, Tex sgama la trappola, non ci cade affatto come un allocco come affermi tu. E' chiaro che la sgama quando è DENTRO il forte, come avrebbe potuto essere altrimenti? Doveva capirlo da LONTANO? Ma assolutamente la sgama, su questo non ci sono dubbi. Quindi la tua lettura di questa scena è totalmente errata e invito chiunque a prendere in esame la pag. 63 dell'albo 638 per decidere chi abbia ragione. Qui siamo d'accordo in tutto tranne nelle conclusioni pratiche. Forse, all'opposto di Ronin, che avrebbe voluto tanti anni fa un altro al posto dii Nizzi, tu al contrario preferisci la semplicità Tex- centrica di Nizzi. Lo dico per dimostrare come non si possa accontentare tutti. E tuttavia Nizzi lavora ancora nella serie grazie a me. Dovrei lasciar perdere, ma ti chiedo: in che direzione avrebbe dovuto essere dunque tenuto in vita e "modernizzato" Tex (termine da te usato, non da me, sia chiaro). Quale la direzione stilistica?
  18. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Ho passato mezza giornata continuativamente nello studio di GL per un paio d'anni successivi a e in parte incrociantisi con l'esperienza di Tex & Company per la Fonoroma Milano del 1979-80 (per cui e io e Giorgio, oltre a seguire sceneggiatura sonoro e regia, facevamo anche la colorazione a tempera delle vignette quando era necessario, coprendo i balloon!). In pratica frequentavo saltuariamente lo studio del grande GL in Mac Mahon 38 sin dal liceo, ossia dal 1968, e prima ancora, alle medie, la sua casa, perchè quella, allora, era la sua abitazione. E' chiaro però che nei primi tempi semplicemente capitavo lì, in genere con suo figlio Giorgio, proponevamo soggetti (respinti), lo guardavamo lavorare, lo portavamo al cinema a vedere Piccolo Grande Uomo o Arancia Meccanica etc... E imbastivamo, io e Giorgio, ogni genere di progetti creativi di breve durata. Ero con loro ai tempi del celebre film, ho seguito e letto tutta la sfilza di sceneggiature proposte (dato che quella di Gl era stata respinta) sino a quella, accettabile, e da noi rimaneggiata (!) del Signore dell'Abisso.... Ero presente quando Giorgio riuscì a far passare il soggetto di La casa sul fiume, io gli feci approvare Ore disperate, insieme gli demmo diverse versioni di Un mondo perduto o come diavolo si chiamò la storia, poi cambiatissima, dei mutanti del Rainier. Di sicuro tra il 79 e l'81, insomma. Ero presente quando GL s'incavolò e bocciò la scena del pugno di Tex a Carson nel Segno di Cruzado di Sergio etc... All'epoca lavoravo anche come traduttore e bibliotecario e GL Bonelli mi chiamò da lui, stipendiato, quando persi il lavoro alla Cino del Duca come traduttore adattatore di romanzetti rosa (ne avevo tradotti tanti che sarebbero bastati all'editore per diversi anni a venire...). Allo stesso tempo facevo lavori saltuari per Sergio (il referendum, le lettere) fino a Pilot, fine '82, inizio 83. Insomma, quando dissi a Gl che fargli da segretario era quasi come fargli da damo di compagnia perché di risultati se ne vedevano pochi e non volevo rubare uno stipendio (lui disse che la compagnia era sufficiente per lui, ma io non ero molto d'accordo), disse di me a Sergio e lui mi prese per le riviste e per le due Redazioni, Ferruccio e Buonarroti, tra cui mi dividevo all'inizio.
  19. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Difendiamo il nostro modo di scrivere, ma tutti e due scriviamo in modo diverso da Gl, questo è pacifico. E anche ovvio. Io critico Claudio quando dice che lui scrive come GL. Non è vero.
  20. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Mettiamo le cose in chiaro.Non è compito mio. Tex non è il mio personaggio e ho già abbastanza da fare. Ci dovrebbe pensare la Casa editrice. Gli autori in campo sono quelli e quelli restano. Ruju e Rauch sopra tutti. Non sono più gli anni Settanta e neanche gli anni Ottanta. Diciamo che trovare due come Ruju e Rauch è già stato un buon colpo. Giusfredi è bravo ma non è né produttivo né classico,. . E' un outsider alla Colombo. Da anni riesci a fargli scrivere quando va bene 20-30 pagine al mese, divise tra Tex, Dampyr e Zagor! Oltretutto lavora in Redazione tantissimo.
  21. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    La prima frase è giusta, la seconda sbagliata. Inutile girarci attorno, come puoi pensare che proprio quella storia piacesse a Bonelli? Se ho appena detto che non gliene piaceva nessuna? E non mi riferisco al solo Nizzi, ma a tutti noi, temo.
  22. borden

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Dici che hai letto tutte le mie storie, ma sai citare solo quelle in edicola questo mese, tra cui una storia dichiaratamente anomala come La vendetta delle ombre. Sarebbe come prendere ad esempio Mefisto di Nizzi e Villa. Forse che anche lì Tex non viene fatto prigioniero? Il fatto che tu dica che questo a Tex non deve succedere è un'opinione tua del tutto personale, perché succede ANCHE nelle storie di GL Bonelli e non solo in quelle più antiche. Ma non è che perchè è successo nel Texone succede per questo sempre nelle mie!!! Quindi, insisto. Ti chiederò scusa quando dimostrerai non con una foto ma con argomentazioni (che non stai facendo da giorni) che conosci e hai letto anche le altre storie degli ultimi vent'anni (dove Tex QUASI MAI viene sconfitto e fatto prigioniero e, le volte rare in cui questo accade, si tratta di un EPISODIO interno alla storia atto create tensione e suspense, non IL FINALE della storia). Capito la richiesta? Esaudiscila. Sul resto, mi domando di che cosa stiamo parlando. Io ho detto che la tua è una percezione soggettiva e tu ammetti che lo è. Dunque? Quando uscirono le prime storie di Sergio,i o non riconobbi, da lettore, il mio abituale Tex. Non mi feci ingannare neanche dalle stroie di Nizzi. E se le mie non fossero scritte da me,chiaro che non mi ingannerebbero neanche quelle. Capirei subito che non sono di GL Bonelli. Ma credo che il mio, quello di Nizzi, di Ruju ecc.. siano Tex ugualmente (faccio un po' fatica per Sergio Bonelli, ammettiamolo...) Se guardando Daniel Craig tu dicessi di cercarele stesse emozioni che ti diede Sean Connery, beh, saresti considerato strano... Te ne dà altre, diverse, ma non per questo peggiori. Ed è anche lui 007! Beh, i vari 007 sono alquanto diversi tra loro. Tex , invece, è ben riconoscibile sempre, altroché.
  23. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    QUALE Bonelli? Credo che ti sbagli. Intanto non ti so più dire quanto effettivamente Tex vendesse prima del mio arrivo in Redazione. Negli anni Ottanta erano 450.000- Lo so perchè alla fine degli Ottanta per un un anno e mezzo Dylan passò in testa di ventimila copie, a 475.000, per poi ridiscendere rapidamente. in quarant'anni si sono perse dunque sessantamila copie per decennio, seimila l'anno, dunque non molte davvero. Forse a cento anni arriviamo. La tua domanda probabilmente nasce da un pregiudizio verso Nizzi, ma io credo ponderatamente che ti sbagli. Era l'uomo giusto al posto giusto. Sinceramente io ho letto le sceneggiature di Missaglia, Ongaro e i migliori sceneggiatori dell'epoca. Non ho mai espresso pareri sui colleghi, ma quel che posso dire è che non erano del tutto "a tenuta stagna"... (insomma le storie di Ennio Missaglia non stavano in piedi, diciamolo!). Berardi ,che ritengo il più grande noi tutti, forse a quell'epoca si sarebbe "adattato" almeno quanto ho potuto farlo io, idem Medda, forse (anche se ora sono un po' più sicuri di loro, diciamo, sotto Sergio forse avrebbero rigato diritto), Ma Medda è nato dopo, come autore, Berardi era ancora su Ken Parker. Perciò non vedo alternative all'aver trovato un ottimo Nizzi. Su Sclavi mi sono già espresso. si sarebbe adattato ancor meno dei noialtri citati e non avremmo avuto DYLAN!!! Forse non te frega niente ma per la Bonelli è stata una seconda rinascita! Quindi Sergio per bravura sua, fiuto e un pizzico di fortuna, ha navigato come meglio non si poteva.
  24. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Ma no, nessuna irritazione. Semplicemente mi sembra che non si potesse fare di meglio. Quello che voleva GL era impossibile, le sue forze si stavano esaurendo e doveva passare la mano. Fu lui a chiedere che all'inizio Tex restasse in famiglia, ergo Nolitta. La scelta editoriale intelligente fu la scoperta e l'arruolamento di Nizzi. Su D'Antonio e Berardi ho già detto, devo ripeterlo ancora? (E non dire che mi irrito ). Si può sapere quale altro autore si poteva cooptare oltre a me e Medda? Quelli da te citati non furono mai presi in considerazione e con ragione. Chi hai citato? Missaglia? Andiamo... Castelli non conosceva e non conosce Tex. Sclavi sì, ma già su Zagor e Mister No è stato trasgressivo e superoriginale! Credimi, non si sarebbe adattato a Tex. E non avremmo avuto Dylan. Quindi, detto con molta franchezza, nessuno di costoro avrebbe fatto meglio di Nizzi! Per tacere di chi l'ha seguito. Ne sono convinto, perché conosco i miei polli... E probabilmente non saremmo andati così a gonfie vele negli ultimi 40 anni. E se a te sembra che abbiamo perduto delle copie, io, che gi anni Sessanta e Settanta li ricordo bene ed erano almeno dieci volte più attivi e creativi di adesso come offerta generale, dalla musica ai fumetti al cinema etc, , dico che è un miracolo che ne abbiamo conservate così tante. Questa tua frase fa capire che non hai affatto il polso della situazione. Ma che c'entrano i cartoni animati? E' cambiato il mondo! E sono rimasti solo Tex, Diabolik. Topolino e Alan Ford. E tra questi, chi ha ancora un grande successo?... Ma forse hai dei dati non corretti. Il "crollo" del venduto che tu immagini non c'è mai stato, figurarsi. Solo una lenta fisiologica diminuzione, come accade a ogni periodico, ma a Tex molto meno che a tutti gli altri. Per scendere alla metà delle copie degli anni Settanta ci sono voluti 40 anni!
  25. borden

    La successione di G.L. Bonelli

    Sinceramente non capisco quel che intendi dire. Trovo che la scelta e l'addestramento di Nizzi siano stati un'ottima scelta editoriale. Tra l'altro Tex ha avuto pochissimi autori. Altra eccellente scelta. Dove sta il tuo problema? Che cosa avrebbe dovuto fare la Bonelli, di grazia?
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