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TWF - Tex Willer Forum

Cheyenne

Pausa
  • Contatore Interventi Texiani

    1967
  • Iscritto

Tutto il contenuto pubblicato da Cheyenne

  1. E' vero, non dovrebbe bastare la scena del fiammifero tra i piedi per andare in brodo di giuggiole. Ma se è stata così importante, se se ne parla come di un vecchio amico ritornato, se è stato uno dei motivi per dare voti alti e addirittura 10, non basta per capire che Tex doveva tornare a quei livelli?
  2. Cheyenne

    [637/640] El Supremo

    Io sono più scontata. A me la scena con gli squali ha fatto venire in mente... Squali!
  3. Cheyenne

    [637/640] El Supremo

    Osanna osanna! E che Boselli non torni mai più sul forum se i risultati sono quelli che le tavole lasciano prevedere!!!
  4. Cheyenne

    [637/640] El Supremo

    Se tanto mi d' tanto...
  5. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Brava Cheyenne finalmente è stato cntrato il problema, rispettiamo tutti la casa editrice che ci ha sempre dato e ci da un ottimo prodotto, ma proprio per questo avrebbe dovuto evitare, a costo di perderci, di rifilarci un tale abominio grafico,(concordo al cento per cento che Borden non c'entra nulla), e mi domando se non si aspettassero una tale reazione dei lettori di fronte a questo albo malfatto... Certo Fernando, ho però precisato che sarebbe stato troppo aspettarselo perchè il ragionamento che fai è da lettore, da aficionado, da quello che vuoi ma non da editore, che è poi come dire da commerciante. Contali pure sulle dita, e forse non di due mani complete, i commercianti disposti a perderci per una simile etica. Considerando anche che, e lo puoi vedere tra i giudizi alla storia, che ci sono pur sempre quelli che "tutto sommato anche i disegni non meritano giudizi così spietati"
  6. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Il fatto, Ulzana, è che un prodotto si fa uscire (almeno, credo) con una certa programmazione e periodicità. Magari all'inizio è qualcosa di sperimentale, vedi il Tex Color, poi vedi che funziona, che rende, che insomma non sono costi di produzione buttati via, e decidi di continuare e dare, appunto, una periodicità. Mensile, annuale, semestrale, settimanale, dipende. L'unica cosa da fare con un prodotto come Alaska, che a mio parere come storia poteva anche funzionare discretamente (tanto per aggiungermi nel dire che non è certo Borden che deve rimproverarsi per il fiasco) era avere l'onest? di ammettere che quei disegni non dovevano essere rifilati ai lettori di Tex, ma evidentemente il contratto legava mani e piedi l'editore. E forse sarebbe stato troppo pretendere che la SBE si adattasse a pagare una penale per amore del proprio pubblico.
  7. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Su questo concordo, Tahzay, penso dei fumetti quello che penso della tv... la preferivo con pochi canali
  8. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Ma chiudere la serie può essere un discorso che, gradito o meno alla maggioranza, ha comunque un senso. Saltare un mese perchè il risultato non è stato quello sperato no.
  9. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    No, scusate ma è un discorso che non regge. Se il Maxi, piaccia o no, è diventato un appuntamento regolare, dire che avrebbe potuto saltare perchè di scarsa qualità è come dire che potrebbe saltare un mensile per la stessa ragione. E dato che inevitabilmente la qualità non può sempre essere eccelsa (non lo era nemmeno quella di Bonelli, che era un essere umano e aveva come tutti cali di rendimento, ricordiamocelo), si rischierebbe di avere una raccolta di Tex ridotta come una coperta mangiata qua e l' dalle tarme
  10. Cheyenne

    Chi Scrive Tex E Chi Lo Legge...

    Rispondo a Paco, con il quale ci siamo trovati altre volte in disaccordo su questo modo di intendere l'arte, il lavoro degli artisti e, se così posso dire, la parte svolta dal pubblico "guardante". Scrivere, disegnare, scolpire, dipingere, suonare... sono indubbiamente professioni che si vorrebbe sempre intraprese da persone che le hanno nell'anima e quindi hanno appreso una tecnica e magari ne hanno anche inventata o perfezionata una loro stessi. Per inciso non è sempre così, ma dimentichiamo questo punto. Sono però anche professioni che più di altre sono sottoposte al giudizio e al gusto del pubblico. E io, proprio perchè non sono contaminata - passatemi l'espressione - da conoscenze tecniche su stili ecc., mi prendo la libertà di farmi piacere o meno un soggetto in funzione delle corde che mi fa vibrare dentro, e non della critica più o meno positiva allo stesso, n° dell'indiscusso valore dell'autore. Non mi metto al suo posto, resto al mio. E dal mio dico non cosa avrei voluto scrivere, ma cosa avrei voluto leggere. O cosa avrei voluto vedere (non disegnare, non è la mia parte). Nella discussione sul giudice Bean ho detto che avrei voluto che la scena del fiammifero tra le dita dei piedi fosse resa diversamente. Galep sicuramente avrebbe fatto fare al malcapitato un salto triplo carpiato, e Bonelli l'avrebbe accompagnato con uno di quei dialoghi tra pards che lui solo sapeva inventarsi. Ma c'è una ragione per questo: io non amo in senso assoluto la violenza su Tex. I fiammiferi accesi, come i pestaggi, sono tout court tortura, e l'idea di Tex torturatore credo ripugni a chiunque. Ma il tocco di umorismo, a volte più lieve e a volte più ridanciane, di una coppia come Galep e Bonelli mi rende tutto più leggero.
  11. Cheyenne

    Team-up

    Credo che questa idea sia poco fattibile, Cheyenne. Se l'espediente della macchina del tempo è accettabilissimo in Zagor (sarebbe una cosa del tutto normale in una saga spesso avveniristica e fantascientifica), sarebbe molto meno praticabile per Tex, che non si presta a tali espedienti narrativi (gli stessi casi in cui Tex sconfina nel fantasy, oltre a non essere numerosi, sono più noir che fantascienza...). Io, ad esempio, sarei (per il mio opinabilissimo limite del pretendere la verosimiglianza) abbastanza contrariato da una simile soluzione. Mentre un Zagor vecchietto arzillo e ancora in forma mi sarebbe molto più facile da digerire ed anzi, come dice Carlo, sarebbe affascinante... Per questo ho precisato che sarebbe un espediente accettabile su Zagor.
  12. Cheyenne

    Team-up

    Mi hai tolto le parole di bocca, Sam! Boselli, in collaborazione con altri autori, ha creato per Zagor questa meravigliosa storia di amplissimo respiro che inizia con la ricerca del passaggio a Nord Ovest e si sviluppa con lunghi viaggi e indimenticabili avventure. A mio parere proprio Zagor sarebbe la serie adatta per far vivere allo Spirito con la Scure (con una macchina del tempo, magari inventata dal prof. Verybad o con un altro espediente) l'incontro con quel capo bianco di cui parl' Masewi. E magari si potrebbe anche scoprire che Tiger Jack è discendente del capo navajo Nakai.
  13. Attendo con ansia e curiosità questa novità del panorama texiano. E a differenza di Pallino apprezzo - sempre che le ritenga belle - sia le storie molto brevi che quelle molto lunghe, in verità sono le storie di lunghezza prefissata che mi lasciano spesso l'amaro in bocca. Non di rado, tra storie più lunghe e di rilevante spessore, a volte autentici capolavori, abbiamo trovato "intermezzi" più brevi ma godibilissimi.
  14. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Con Diso credo che sia una bella lotta (anzi, vista la qualità, una bruttissima lotta!)
  15. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Mi permetto di insistere su un punto: parlare di Galep vs. Galep, e addirittura confrontandolo con altri "veri" disegnatori (il peggior Galep a fronte di un Letteri, un Ticci, un Fusco ecc. ai loro migliori livelli), è un conto. Quello su cui non sono per niente d'accordo, anche se ovviamente ognuno ha diritto a esprimere la sua opinione, è usare il declino di Galep come termine di paragone per far passare come accettabile un lavoro indegno anche di quel Galep declinante. Naturalmente è il mio modo di vedere, non pretendo che sia vangelo.
  16. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Non so come sia il tratteggio di Fernandez, non sono nemmeno sicura di sapere cosa si intenda specificamente con tratteggio, ma sono riuscita a riconoscere il suo Tex giusto perchè porta la classica bandana nera al collo.
  17. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Non preoccuparti Pallino, non mi sono certo offesa ;)E' vero, lo ribadisco, che per me ha più importante la storia in sè che il disegno, ma non vado agli estremi. Del resto, sia per quanto riguarda le trame che i disegni, quello che piace è quasi sempre soggettivo; a me l'ultimo Galep non ha mai dato lo stesso senso di fastidio che ha dato questo Fernandez, o che mi d' - in misura leggermente minore - la maggior parte dei lavori di Ortiz.
  18. Cheyenne

    Chi Scrive Tex E Chi Lo Legge...

    @Harlan: ma in effetti non ho detto che "io" avrei scritto così. Ho immaginato la scena scritta così e mi è piaciuta di più. Se vado al ristorante non mi passa nemmeno per la testa di prendere il posto del cuoco, anche perchè visto che pago non vedo perchè devo anche lavorare (e questo vale anche come lettrice di Tex), ma mi sento libera di dire "mi sarebbe piaciuto di più se il cuoco avesse messo un pizzico di pepe".
  19. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Assolutamente no, concordo su quanto hai esposto, nessuno di noi penso, a parte Cheyenne, si augurerebbe di leggere una storia mal disegnata, chiunque fosse il disegnatore.. Eh no, non esageriamo! Se il "mal disegnato" va oltre il ragionevole pure io, e l'ho dimostrato proprio in questa occasione, abbasso il mio giudizio. Al massimo posso essere più tollerante sul livello oltre cui non è più accettabile il cattivo disegno. Per Monni posso dire che la mi affermazione era sempre riferita al paragone fatto tra l'ultimo Galep e questo Fernandez con in più la convinzione che Galep, ultimo, primo o mediano che fosse, merita almeno il rispetto dovuto al creatore dell'immagine di Tex.
  20. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Mettiamola così: un conto è fare un paragone Galep/Galep. Si può capire che l'ultima produzione del grande disegnatore non soddisfi come la prima, anzi, magari deluda. Ma non gli si può accostare nemmeno per un istante questo Fernandez, che forse in altri ambiti è considerato un grande artista ma Tex proprio non deve più toccarlo, se non avrà l'umilt? di prendere lezioni da Galep e da tanti altri che a questo fumetto hanno dato l'anima. Anche l'ultimo Galep, anche l'ultimo Letteri, anche l'ultimo Nicol'...
  21. Il fiammifero tra le dita dei piedi è un ritorno gradito ai texiani di vecchia data. Se si può fare un appunto alla scena è che le manca quel tanto di goliardico che aveva sotto l'egida di Gianluigi Bonelli, quando Tex usava fare questo "scherzetto" per svegliare i malcapitati rintronati dai suoi uppercut
  22. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Considerando che Tex è graficamente nato dalla matita del grande Aurelio, ho accettato e visto con piacere l'ultimo Galep e avrei voluto vederlo ancora per molto tempo. A Fernandez, dal punto di vista texiano, non devo nulla.
  23. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Io pensavo che, al contrario, i disegni dovessero adeguarsi alla trama Comunque, al di l' delle divertenti battute su Ammazza , credo anche io che sarebbe stata una storia almeno godibile, non eccelsa in ogni caso, ma i disegni hanno davvero rotto le uova nel paniere. Mi sa che Boselli farà gli scongiuri ogni volta che sentir? nominare Fernandez, anche se si trattasse del barista all'angolo della strada e non del disegnatore! laughing
  24. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Non posso che concordare Anatas, bench? io sia tra coloro che danno più risalto ai testi (purch?, per carit?, i disegni siano almeno decenti )
  25. Cheyenne

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Disegni non male?!?! :w00t:Sicuro di aver comprato il maxi di quest'anno? doubt In effetti se Tex non è lui allora posso accettarli
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