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natural killer

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Messaggi pubblicato da natural killer

  1.  

    Mi esalta tutto di questa iniziativa, dall'idea alla realizzazione.

    Un Tex che entra prepotentemente nel terzo millennio e lo fa da assoluto protagonista.

     

    Per quanto riguarda gli aspetti più tecnici, la semestralità mi fa pensare che gli albi in lavorazione siano di più di quelli di cui siamo a conoscenza.

     

    fede

     

    Per aver deciso di rendere la collana semestrale alla SBE devono avere la certezza che due albi siano già pronti per il 2016 e almeno uno lo sarà per il 2017..

    Credo, quindi, anch'io che ci siano almeno un altro paio di disegnatori già al lavoro per gli albi del 2017.

     

    In ogni caso, per realizzare 46 pagine un disegnatore medio ci mette al massimo sei mesi e per colorarle forse un altro paio, non so di preciso.

    Con più disegnatori al lavoro contemporaneamente si fa preso ad arrivare a quattro/cinque albi pronti in un anno  e ne bastano due.

     

     

    Considerato che per leggere una storia disegnata da Villa dobbiamo ricorrere al magazzino o attendere il Texone, sarebbe interessante concedergli un semestre sabbatico per dedicarsi alla realizzazione di un cartonato, ricorrendo all'impiego di copertine generaliste già realizzate. Ma temo che resti una pia illusione...

  2. Torno di nuovo sulla storia dove borden ha mischiato bene le carte.


    In un crescendo di scene, dal saloon dove Mike domina ai tavoli da gioco, Dallas mostra le sue capacità attrattive e il Kid mostra di poter validamente occuparsi della sorveglianza armata a dispetto della menomazione fisica, con un equilibrio armonico rotto dall'arrivo di Brandon che accentua l'instabilità di carattere dei giovani fratelli Rainey. Il breve intermezzo alla riserva dove i pards commentano la chiamata di Brandon e poi eccoci a Selkirk a fare conoscenza del boss e del suo misterioso socio. Ancora un passaggio di transizione che inizia a mostrare che Rodelo nasconde qualcosa (e non solo il prevedibile riacquisto dell'uso delle gambe) con la complicità del fedele Mose e finalmente ecco Tex e Pards a Winnipeg dove vengono messi al corrente della serie di attentati che ha sconvolto la città, casualmente in concomitanza dell'arrivo dei Rainey. Tex inizia la sua attività investigativa interrogando i superstiti a due attentati (appare quantomeno strana la sopravvivenza del giornalista....) e visitando il luogo del delitto del terzo attentato. E se da un lato si delinea la guerra tra campanili tra le due città che aspirano al ruolo di guida del Manitoba, dall'altro diversi elementi portano a scartare Kid Rodelo dalla lista dei sospetti perle sue condizioni fisiche. Tex resta con il dubbio della estraneità del Kid fino al momento in cui assiste alla sua rovinosa caduta da cavallo in seguito alla quale APPARENTEMENTE mostra di togliere il giovane dai possibili colpevoli.

    A questo punto, da abile mazziere, borden nasconde un asso e mentre Kit resta al saloon a sostituire Rodelo (o a tenere d'occhio la situazione...) e Tex e Carson vanno a proseguire le indagini a Selkirk smuovendo subito le acque, Tiger esce di scena...

    Il tempo di una scazzottata nel saloon seguita dall'ingresso in scena di Mr Grant e dal successivo vano tentativo di liquidare i ranger, finito per i due sicari nelle casse da morto e Dallas scopre che il fratello ha ripreso il completo uso delle gambe proprio quella stessa notte in cui si era recato anche a lui a Selkirk, dove l'indomani si celebreranno i funerali degli scagnozzi di Grant nella misteriosa chiesa sulla collina recentemente dotata di un potente organo per il quale è stato ingaggiato un altrettanto misterioso organista...

    La prima parte sembra assolvere il compito di calmare le acque gettando di tanto in tanto alcune esche, molte delle quali assumono le sembianze del depistaggio.

    E se molte cose potrebbero apparire diverse da quello che sono è possibile che nel complesso meccanismo di costruzione di questa storia sfuggano gli indizi reali celati dalle false piste. Aspetto che borden tiri fuori l'asso che ha abilmente nascosto...

  3. Gli approfondimenti psicologici, specie nei personaggi che mostrano personalità complesse, rappresentano dal mio punto di vista un valore aggiunto alle storie che leggo per l'arricchimento che ricade sullo sviluppo della trama che se limitata alle azioni topiche del far west finirebbe per presentarci situazioni ripetitive e prevedibili.

     

    Personaggi come Kid Rodelo con il loro conflitto interiore per quanto rimangano confinati nel ruolo di cattivi danno la possibilità di evitare di ridurre il tutto alla dicotomia buoni/cattivi. Mauro è bravissimo a descrivere questi personaggi e a mio vedere fa bene a inserirli nelle sue storie.

     

    Almeno nella psicologia il sistema binario può considerarsi superato e lascio volentieri alla tecnologia il modello on/off...

  4. Io per il settantennale mi accontenterei di un bel poster in regalo disegnato apposta per l'occasione,come nel 72' con l'albo "Sulle piste del Nord".

    Ma la vedo difficile.

     Che ricordi... avevo dodici anni e quel poster finì naturalmente attaccato al muro della cameretta con disappunto di mamma allora e mio in seguito quando ho dovuto faticare non poco a reperire l'albo con il poster ancora inserito...

     

     Purtroppo la vedo difficile anch'io anche se un gadget vintage come il poster non mi dispiacerebbe per niente!

  5. Vero, Finchè morte non vi separi del 1996 costava 3000 lire nonostante avesse 110 pagine a colori.

     

    Quand'è così chissà che la cosa possa ripetersi per Tex con l'albo di Ticci per i 70 anni e con quello di Civitelli per il n.700.

     

    Riponiamo le nostre speranze nelle mani di Mauro Boselli!

  6. Per quanto riguarda il numero di albi hai ragione Sandro, ma si faceva riferimento al numero di storie e gli albi da te citati sono i secondi delle tre doppie realizzate dai fratelli Cestaro.

     

    Per quanto ti riguarda invece spero che tu possa risalire la classifica di Sam Stone con nuove storie da te realizzate.

  7.  

    Io dubito che il formato possa variare dal canonico 110 tavole più pagina splash page gialla con editoriale sul retro e copertine.

    Per quanto celebrativo e quindi speciale immagino che mantenga intatte le caratteristiche della serie alla quale comunque appartiene.

     

    Non su Tex ma su altre serie Bonelli non è che manchino i precedenti. Il lontano  n. 100 di Zagor ebbe 128 pagine invece delle canoniche 96 e più recentemente Dylan Dog n. 338, "Mai più Ispettore Bloch", aveva 16 pagine in più.

    E di precedenti ce ne sono altri ancora.

    Non dirmi che l'attaccamento della serie Tex alla tradizione deve essere indefettibile e assoluto. Perché Dylan Dog può avere 16 pagine iun più per un qualunque n. 338 e Tex, che è la serie più venduta d'Italia non può averle? :D

     

     

    Tutto è possibile Carlo, se pensiamo che il formato precedente le attuali 116 pagine era il 132 e per i primi numeri addirittura il 164.

     

    Ma se ipotizziamo di mandare in stampa adesso un formato fuori standard con l'aggiunta di uno o due sedicesimi, pur essendo cosa fattibile mi sembrerebbe comunque strana e in contrasto con il formato ormai abituale del modulo di 110 tavole che se ben gestite ci possono comunque offrire belle storie.

     

    Se poi la SBE ci vorrà regalare un albo oltre che a colori anche con più pagine io non protesterò di certo, né credo lo faranno altri, a meno che l'eventuale incremento di pagine non vada a incidere sul prezzo di copertina...

  8. Io dubito che il formato possa variare dal canonico 110 tavole più pagina splash page gialla con editoriale sul retro e copertine.

    Per quanto celebrativo e quindi speciale immagino che mantenga intatte le caratteristiche della serie alla quale comunque appartiene.

  9. Se Barbanera non dovesse far parte, a nostra insaputa, del cast di una delle storie già in lavorazione e se borden, come spero, ha già pronto un soggetto per un credibile ritorno del capitano Drake, spero che nla lavorazione possa iniziare al più presto con qualunque disegnatore Mauro ritenga di doversi affidare.

     

    Anche a me non dispiacerebbe una nuova storia con Lena Parker e Donna....

  10. Commento a parte alcuni aspetti tecnici.

     

    1.  Questi libri cartonati continuano ad avere una distribuzione da edicola affiancandosi alle nuove iniziative editoriali che la SBE sta per lanciare contemporaneamente in libreria e fumetteria. Quindi a settembre troveremo due libri di Tex, l'inedito cartonato e la brossura in formato Bonelli contenente tre storie complete di Ticci.

     

    2. Il cartonato di Serpieri è uscito come n.11 della collana Romanzi a Fumetti, ma già nel settore degli arretrati sul sito SBE è presentato come Tex Romanzi a Fumetti n.1 e questo di Boselli e Alberti ci viene presentato come n.2 della collana Tex Romanzi a Fumetti, mandando definitivamente in archivio la discussa denominazione di Tex d'Autore.

     

    3. La periodicità della testata è ufficialmente dichiarata semestrale e questo non può che farci piacere.

  11. Come ho già detto nel topic delle copertine questo appare come il più "francese" degli albi di Tex.

     

    Oltre al formato classico degli albi francesi anche la costruzione delle tavole, il bellissimo tratto pulito in linea chiara di Mario Alberti e la colorazione finalmente all'altezza, ci fanno trovare davanti a un prodotto di altissima qualità estremamente curato nella sua realizzazione.

     

    Confido che Mauro, forte della sua enorme esperienza, abbia saputo imprimere alla sceneggiatura un ritmo sostenuto che ci consenta di apprezzare questa storia al pari di quelle di maggior respiro che ci ha abituato a trovare sulla serie regolare

  12. Galep detiene sicuramente il primato per numero di storie anche se dobbiamo considerare l'aiuto ricevuto da altri disegnatori,come giustamente ha fatto rilevare Ulzana e anche la minor durata delle storie, considerando che quelle di maggior respiro e numero di tavole/strisce e maggiore cura nella realizzazione dei disegni iniziano dopo il n.100 della SSG.

     

    Onore al merito comunque al grandissimo Aurelio!

  13.  

    Ho la netta sensazione che La Banda del Campesino non sia di Galleppini ma bensì di Uggeri.

    Comunque, non avendo in mano nessuna controprova, ma bensì, solo quello che il web offre, per il momento ti concedo la licenza poetica di inserirlo tra le opere di Galep. :D;)

     

    Anch'io avevo pensato a Uggeri, ma dato che non è mai stato ufficializzato ho pensato di metterla nella lista di Galep. Magari Monni o Ymalpas possono darci una dritta :)

     

     

    I disegni de La banda del Campesino sono accreditati a Galep.

    In realtà sono stati realizzati proprio da Uggeri che, oltre alle due storie ufficiali a lui attribuite, ha realizzato molte matite e inchiostri per Galep nelle prime serie. Si tratta infatti di uno dei disegnatori che maggiormente ha lavorato nell'ombra per la produzione di Tex, che poi ha abbandonato per dedicarsi alla realizzazione di Yuma Kid di cui ha illustrato bellissime storie sempre su testi di Bonelli padre.

     

     

    Mi associo ai complimenti di Ulzana per la mole del lavoro che hai postato!

  14. Al di là del disegno di Font, che può evidentemente non piacere, questa storia si preannuncia di altissimo livello con tanti aspetti da chiarire che tengono acceso l'interesse dei lettori.

    La lista di ex antagonisti postata da Ymalpas non fa che confermare quanti possano essere i personaggi "dimenticati" e ritenuti morti che potrebbero corrispondere all'identikit del personaggio misterioso di questa storia o che possono essere candidabili a clamorosi ritorni futuri.

    Protagonista del prossimo albo, almeno in cover, sarà la chiesa sulla collina di Selkirk con il suo imponente organo dove quasi certamente si giocherà un atto fondamentale nello sviluppo della trama.

    Kid Rodelo classico personaggio "grigio" boselliano, continua a mostrare la sua ambiguità e non è dato al momento prevedere da che parte finirà per prevalere la sua personalità continuando a giocare il ruolo del cattivo, ma non troppo, che lo vedrà verosimilmente impegnato contro qualcuno più cattivo di lui.

    Dallas e Mike saranno soltanto personaggi di contorno o avranno un ruolo attivo più determinante nell'economia della storia?

    E l'ambizioso Grant sarà destinato ad essere ridimensionato cedendo la scena prima che a Tex al misterioso personaggio nascosto e/o a Kid Rodelo?

    Questi sono alcuni degli interrogativi che tengono vivissimo il nostro interesse e accrescono l'attesa del secondo albo di questa complicatissima storia.

  15.  

     

     
    @Natural. Verò che la morte di Tull e Lacy non ci viene "certificata" (volevi un verdetto del Medico Legale? :D) ma è anche vero che alla fine della storia Tex e soci seppelliscono i morti, compresi i due in questione, :D

    No Carlo, non pretendo una constatazione di decesso, e per me i due possono essere considerati morti e sepolti, ma segnalavo soltanto che li vediamo per l'ultima volta nella ottava striscia dell'episodio Il sacrificio di Jim cadere uno dopo l'altro sotto il micidiale tiro di Tex. Nella striscia successiva Tex da per scontato che siano morti senza ritenere necessario nessun controllo e liquidando così la questione.
    Perciò i due morirono per Tex, per GLB, per me e per tutti, ma non viene mostrato ne detto che siano stati seppelliti....
     

     

    Tex seppellisce sempre i morti, compresi i nemici.

     

     

    La pietas di Tex, pari alla sua infallibilità e magnanimità è un canone acquisito più tardivamente.

    Nelle prime serie, e qui siamo nella terza, non è raro vedere il nostro soprassedere a questo compito. Lo stesso Coffin venne abbandonato nel ranch in fiamme mentre pochi superstiti tentavano di domare l'incendio nel quale l'abbiamo sempre considerato morto.  

    Mauro lo riporterà in vita e questo è lecito non essendo stato visto morire, ma dopo averlo lasciato privo di sensi nel ranch in fiamme a confermarne la morte in un episodio successivo ci sono solo le parole di un dottore che lo aveva sentito dire... 

    Anche Mefisto, colpito a morte da Tiger Jack, è stato lasciato privo di sepoltura ai piedi della rupe.

    Che Lacy e Tull siano stati seppelliti possiamo solo immaginarlo, ma nella storia non ci viene mostrato nè riferito...

    Detto questo confermo che per me i due sono sicuramente morti, ma non potremmo gridare allo scandalo qualora un autore decidesse di riportarne in vita uno o entrambi.

  16.  
    @Natural. Verò che la morte di Tull e Lacy non ci viene "certificata" (volevi un verdetto del Medico Legale? :D) ma è anche vero che alla fine della storia Tex e soci seppelliscono i morti, compresi i due in questione, :D

    No Carlo, non pretendo una constatazione di decesso, e per me i due possono essere considerati morti e sepolti, ma segnalavo soltanto che li vediamo per l'ultima volta nella ottava striscia dell'episodio Il sacrificio di Jim cadere uno dopo l'altro sotto il micidiale tiro di Tex. Nella striscia successiva Tex da per scontato che siano morti senza ritenere necessario nessun controllo e liquidando così la questione.
    Perciò i due morirono per Tex, per GLB, per me e per tutti, ma non viene mostrato ne detto che siano stati seppelliti....

  17. C'è l'idea, che germoglia spontanea è c'è lo spunto che l'autore può trovare direttamente o può essergli suggerito.
    Dall'idea o dallo spunto si costruisce il soggetto di una nuova storia e borden ha dimostrato di possedere una notevole capacità di trasformare in storie le molteplici idee e i tanti spunti che incontra. Non sempre uno spunto si trasforma subito in storia, ma può rimanere latente fino al momento giusto in cui accende la fantasia dell'autore.

  18.  

     

    Sandro, con tutta onestà mi sembra che il tuo unico fine sia dimostrare che quello che è il tuo gusto PERSONALE abbia un valore UNIVERSALE.

     

    Questa è una tua idea. "Apri gli occhi" equivale al "mi cadono le braccia". Il primo è fastidioso, il secondo no, o viceversa, a seconda dell'apprezzamento o meno che si ha di Font. Poi l'idea che novanta su 100 lettori apprezzino Font e 10 lo ritengano inguardabile è fasulla tanto quanto pompata ad arte. Ho molto entusiasmo per la gestione attuale di Mauro Boselli, per le storie che ha messo in cantiere e massimamente anche per i disegnatori che ha chiamato a realizzarle. Ho molta passione anche per Tex e questo credo che negli anni si sia capito. Ma ho anche una mezza idea di dire basta arrivati al n. 700 e non sto bluffando. Tex è anche tradizione grafica e in queste pagine non mi ci ritrovo più. Se l'andazzo continuerà ad essere questo del 2015, tra storielline insignificanti di Faraci e disegni di Mastantuono & Font a go-go, non avrò dubbi sulla scelta da prendere e chi non crede che sono veramente stufo di questa situazione farebbe bene a ricredersi. E adesso la finisco seriamente di parlare di Font e di fare crociate inutili, e quello che avverrà dopo il 700 (chiudo il centinaio per ragioni puramente collezionistiche) sarà affare di chi vorrà continuare a crederci.

     

     

    La tua passione per Tex è più che evidente e non ha bisogno di ulteriori prove.

    Altrettanto evidente appare il tuo mancato gradimento per alcuni autori tra i quali spicca Font ed è tuo sacrosanto diritto esternarlo.

    Traspare dai tuoi post dell'ultimo periodo anche una certa stanchezza dovuta forse alla delusione delle ultime uscite che ti porta a ipotizzare l'abbandono della serie dopo il n. 700.

    Parli di ragioni puramente collezionistiche, ma permettimi di pensare che alla base della collezione ci sia l'amore per il personaggio che non hai mai nascosto. La collezione è generalmente motivata dalla passione e dall'attrazione che l'oggetto del collezionare esercita sul collezionista. E in questo caso ciò che spinge, almeno per quel che mi riguarda, a collezionare Tex è l'apprezzamento per quello che è stato per tanti anni, per quello che è e per quello che sarà negli anni a venire fintanto che mi sarà dato di poter continuare a leggerlo. Spero perciò di poter essere tra quelli che vorranno continuare a crederci con l'auspicio che tu voglia rimanere con noi.

     

     

    Francamente non giudico un disegnatore in base alla fedeltà storica con cui mi disegna una determinata città.Non mi interessa più di tanto.Nello specifico,ciò che critico di Font è tutt'altro e cioè come mi disegna le figure umane e i volti dei pards.Quei pupazzetti sgraziati che fa non li ho mai digeriti e lo stesso dicasi per i volti di Tex e di un Carson al limite del proponibile.E come dice Ymalpas,purtroppo me lo devo sopportare ogni anno.E per come la vedo io,è un paradosso avere Font come il disegnatore principe della serie regolare.

     

    Fra qualche anno, con i soldi che risparmierò in edicola, inizierò a pianificare la collezione delle raccoltine, delle strisce e degli albi d'oro, in versione anastatica. Un'avventura decisamente più appassionante di vivere il vero Tex. Tu l'hai già fatto, amigo, che puoi dirmi ?

     

     

    Anche questa tua ultima osservazione denota un forte attaccamento a Tex, sia pure quello che viene da alcuni considerato il vero Tex e che non ho difficoltà ad ammettere di amare particolarmente anch'io. La collezione di strisce e Albi d'oro è un impresa non da poco, ma ricca di fascino, però nel caso volessi realmente intraprenderla ti consiglierei di lasciar perdere le anastatiche che, per quanto possano essere ben fatte, restano pur sempre un surrogato destinato a non soddisfare appieno il collezionista, che dopo averle, magari faticosamente, trovate sente il bisogno di assecondare il richiamo degli originali.

     

     

     

    Ti aspetterò nel club Fender Mexico? Ci daremo entrambi al comandante Mark (e non sarebbe un'idea tanto malvagia) o al piccolo ranger? Secondo me un sacco di lettori smollano ai numeri centenari, ho fatto così due volte due. Se desideri lezioni di cartomagia dillo, ti indicherò i libri e dove reperirli.

    Ho comprato Winnipeg ma non l'ho letto, aspetterò di averla completa. La prima volta nella mia vita.

     

     

    Di cose da fare ce ne sono a bizzeffe e di modi di spendere i soldi intelligentemente idem. Di cose stupide da fare, come spendere il tempo a parlare male di Font in un forum e di un fumetto che non mi soddisfa più, per cui ho speso dei soldi che mi sono sudati lavorando lontano a 70 km da casa, su strade innevate e ghiacciate, altrettanto. Poi si, 600 pagine all'anno di Tex tra Mastantuono e Font, a cui dovrò aggiungere probabilmente le 110 di Danubio ( se non ha fatto progressi enormi dall'ultima volta) per me sono un problema. Mi chiedo se ha senso continuare, si.

     

     

    Riemerge la stanchezza e la delusione per le ultime prove che non ti stanno soddisfando.

    Ti chiedi se ha senso continuare... e chiudi con quella che sarebbe stata la mia risposta... si.

  19. La discussione su questa storia ha approfondito finora tre aspetti, l'identità del personaggio misterioso, i disegni di Font e la ricostruzione più o meno fedele di Winnipeg.
    Pochi commenti finora sulla figura di Kid Rodelo e dell'atteggiamento dei diversi protagonisti nei suoi confronti...

  20. Ben venga il ritorno di Proteus a patto che la storia rinunci ai reiterati passaggi narrativi usati e abusati in precedenza.

     

    Spero che stavolta Proteus

     

    - non si sostituisca a Tex o uno dei pards per farli accusare di chissà quale nefandezza

     

    - non si circondi dei soliti complici inetti tramite i quali si consenta a Tex di aver ragione di lui

     

    - non agisca mosso dal desiderio di vendetta, ma capita la lezione utilizzi le sue capacità tenendosi ben distante da Tex e che solo il destino faccia incrociare le loro piste

     

    E spero che Tex

     

    - non si trovi pateticamente costretto per l'ennesima volta a dimostrare contro ogni evidenza la sua estraneità a fatti che lo coinvolgono 

     

    - riesca a prevalere su Mister P battendolo strategicamente senza sfruttare anelli deboli nell'entourage dell'avversario

  21. La precisa osservazione della realtà storica e la riproduzione grafica aderente alla documentazione delle ambientazioni viene richiesta dallo sceneggiatore al disegnatore nel momento in cui si ritiene che la rappresentazione fedele delle location sia essenziale alla riuscita della storia.

     

    Il West di Tex non è il west storico, ma un west costruito intorno al personaggio e consolidato nella rappresentazione grafica. Come ebbe a dire Boselli in una recente intervista

    " in fin dei conti quello di Tex è un west mitico per cui non è neanche strettamente necessario che l’immaginario corrisponda alla realtà." http://www.lospaziobianco.it/113167-boselli-dampyr-tex-bonelli-2

     

    In questo contesto allora la Winnipeg di Tex non necessariamente deve essere assolutamente corrispondente a come la città appariva nel periodo storico di riferimento, ma deve essere piuttosto riconoscibile nella Winnipeg che abbiamo già avuto modo di conoscere in storie precedenti

     

    Tom Devlin non è mai stato storicamente a capo della polizia di San Francisco, ma se Tex ci torna è chiaro che ci aspettiamo che sia lui a occupare quel posto, così come Montales non è mai stato governatore del Chihuahua, nè Nat Mac Kennet sceriffo di New Orleans, nè lo stesso Tex agente e capo dei Navajos. Ma tutto questo è reale nel mondo parallelo del west di Tex. Allo stesso modo Winnipeg, come San Francisco e New Orleans, città spesso sede delle avventure dei pards hanno una loro caratteristica iconografica definita e consolidata nella serie che le rende come le reali e riconoscibili ambientazioni in cui Tex e co si muovono indipendentemente dalla corrispondenza con il reale aspetto delle città vere.

     

    Se allora la Winnipeg di questa storia è la Winnipeg di Tex e non la Winnipeg reale del 1880 possiamo pensare che la documentazione fornita da borden a Font non sia quella delle fotografie d'epoca, ma piuttosto quella costruita negli anni con le precedenti storie ambientate in Canada.

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