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TWF - Tex Willer Forum

natural killer

Ranchero
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Messaggi pubblicato da natural killer


  1. Io a questo proposito è meglio che mi taccia. Dal mio punto di vista Tex è morto, stramorto e defunto dopo il 6 centinaio, dal 500 al 600 che ci ha proposto tutta una serie di storie noiose, seriose, burbere, poco spettacolari e in molti casi disegnate in un modo che con Tex ci azzecca quanto i cavoli a merenda. Mi si dice che oggi tira un'altra aria. Mi permetto di dubitare seriamente ma non posso  asserire niente su ciò che non conosco. Spero che il ranger sia diventato meno musone e più guascone, come era il suo carattere prima che diventasse il preside di un collegio di educande, e che finalmente un poco dell'antico smalto sia tornato. 

     

    Il Tex di GLBonelli non c'è più, ma come dicevano anche gli altri il nuovo corso non è affatto male, a parte inevitabili cali di spessore in alcune storie.

    Non troverai il Tex guascone che ha affascinato molti di noi, ma neanche il Tex imbalsamato e poco riconoscibile di molte storie della fascia che hai citato.

     

    Visto che una capata al mare di Alghero non mi dispiace, farò un salto in fumetteria e comprerò qualcosa per documentarmi.

     

    Se vai ad Alghero,più che in fumetteria, fai un salto da Beppe.

     

    JmP8SoG.jpg

     

     

    Ho risolto comprando la fender MEXICO.

     

    Bell'arnese fratello. A casa c'è una Ibanez

     

    FIriiuwl.jpg

  2. Anche io ho dato la sufficienza a questa storia, anzi qualcosa di più in virtù dei disegni che mi hanno completamente soddisfatto. Così il mio voto è stato 7.

     

    Il vero problema nelle sceneggiature di Faraci è la difficoltà a  stare nel numero di tavole, evidentemente per lui 220 sono troppe, senza ricorrere a schemi ripetitivi, a sequenze riempitivo atte a diluire la narrazione o addirittura non funzionali. Forse l'abitudine a scrivere per Disney o per Diabolik, dove ha prodotto episodi notevoli, ma più concentrati, non gli consente una analoga fluidità in trame più elaborate ed estese a coprire un maggior numero di pagine.

     

    L'altro difetto è quello di ledere l'autorevolezza di Tex costringendolo a giri tortuosi per risolvere un caso e a subire nei confronti dialettici con avversari e comprimari situazioni che denotano o una mancata assimilazione piena del carattere del personaggio o una volontà di sminuire il suo carisma, ottenendo in entrambi i casi un risultato non gradito al lettore.

  3. Il costo è sicuramente uno dei fattori che hanno cancellato il formato ...one sulle altre testate, ma ricordo che Burattini quando annunciò la fine degli Zagoroni parlò anche del maggior gradimento che i lettori mostravano per il classico formato Bonelli per cui per Zagor si decise di sostituire il volume gigante con un terzo Maxi annuale.

    Per Tex è diverso perché comunque i dati di vendita decisamente superiori consentono evidentemente di sostenere l'incremento di spesa, anche se Il Texone non ha la stessa ampiezza di mercato del mensile.

  4. La storia segnalata da Ymalpas, che possiamo considerare come una sorta di apocrifo autorizzato dalla Bonelli, è un esempio di operazione ben riuscita.

     

    Non sempre però i diritti acquisiti dall'editore della LUG di Lione hanno avuto una gestione accurata, arrivando anche a pubblicare tavole malamente ritoccate con personaggi estranei utilizzati a coprire alcune scene ritenute troppo violente. Altra cosa rispetto ai censurati italiani...

     

    Blek03.jpg

     

    Da Rodeo n.43 (5.3.1955) - fonte http://www.mastromarcopugacioff.it/Articoli/blek_Storia.htm

  5. Le caratteristiche del Texone di Andreucci lo rendono sempre più idoneo a rappresentare degnamente l'albo celebrativo dei settanta anni di Tex sempre che non debba essere pubblicato prima per mancanza di albi pronti.

    Il 2016 dovrebbe finalmente essere l'anno di Breccia.

    Per il 2017 uno tra Carnevale e Altuna dovrebbe farcela.

    L'anno del settantenario potrebbe essere celebrato con due uscite, Andreucci e, lasciatemi sognare, Villa...

  6. Con la direzione presa dalla discussione che procede pericolosamente in bilico sul filo dell'OT ho pensato di soprassedere, ma a questo punto ritengo di dover fornire alcuni chiarimenti.

     

    1. Appare strana ai più la circostanza di ritrovarsi casualmente in un locale pubblico in ben sette lettori di Tex.

    Memore che ai tempi della scuola non c'era nessuno dei compagni che non conoscesse e non leggesse Tex, per uno della mia generazione non è difficile trovare altri che come me continuano a leggerlo. I sette votanti di ieri comprendevano oltre al sottoscritto i due barbieri e quattro dei clienti presenti (due in poltrona e gli altri come me e i tre ragazzi non partecipanti in attesa del loro turno) Trattandosi di giorno feriale, io e un altro eravamo in ferie, due  (i barbieri) erano al lavoro e i restanti tre sono pensionati. Che tutti abbiano letto tutti gli albi di quest'anno non posso sostenerlo con certezza, ma sicuramente hanno mostrato interesse e conoscenza della materia.

     

    2. Appare ancor più strano il risultato che premia la storia di questo topic.

    Nel caso specifico ha prevalso l'aspetto grafico con i rassicuranti disegni di Rossano Rossi, mentre per quanto riguarda la sceneggiatura ha influito soltanto e in negativo quella di Manfredi per Inferno a Oil Spring considerata evidentemente molto distante dai canoni anche da chi normalmente non da troppo peso alla costruzione della storia.

     

    3.Confermo, come intuito da molti,  di non aver voluto intenti polemici, né denigratori nei confronti dei forum, dove partecipo attivamente molto volentieri, né tanto meno quello di lanciare una ciambella di salvataggio alla storia, ma soltanto quello di riportare una curiosità nella speranza di riaccendere una discussione che (per via del caldo?) stentava a procedere, come peraltro tutto il TWF. Credo di essere riuscito almeno in quest'ultimo intento e ringrazio tutti quelli che hanno partecipato e in particolare paco per le numerose repliche.

     

    Chiudo l'OT

  7. Tranquillo Paco! Il confronto è sempre costruttivo, soprattutto in periodo di stanca come questo che stiamo attraversando.

     

    Nessun intento polemico da parte mia che condivido la maggior parte della tue posizioni. La mia voleva solo essere una testimonianza di come molti lettori (o pochi, se preferisci) si accontentino della presenza di Tex e del suo rassicurante trionfo finale, indipendentemente dallo sviluppo della storia.

     

    Se poi vogliamo affrontare più criticamente la storia è evidente come i molti difetti che abbiamo sottolineato in questa come in altre storie di Faraci siano oggettivamente presenti, dalla trama troppo semplice e scontata, alla prevedibilità dell'evoluzione e del finale, dalla caratterizzazione dei comprimari al comportamento degli stessi protagonisti, dalle sequenze ininfluenti allo sviluppo degli eventi a quelle sincopate in poche vignette, dall'eccessivo spiegazionismo alla inutile verbosità di alcuni dialoghi.

    Sono quindi d'accordo con te che questa non sia una storia da annoverare tra le migliori, nonostante il primo albo lasciasse qualche speranza....

     

    Se per la serie regolare alti e bassi ci possono stare e per i Maxi tutto fa brodo, quello che mi preoccupa sono i due speciali scritti da Tito per due disegnatori di eccellenza come Breccia e Altuna. Spero che almeno lì siano state scritte storie degne della migliore tradizione.

  8. Concordo pienamente che dal punto di vista statistico il campione non era sufficientemente rappresentativo per cui il risultato del gioco non è assolutamente significativo.

     

    Altri sette lettori chiamati ad esprimere un analogo giudizio potrebbero stravolgere la classifica.

     

    Io riportavo semplicemente per curiosità come una storia che sicuramente non è tra le migliori abbia trovato un gradimento superiore alle aspettative e a questo punto all'evidenza.

     

    Per Tito auspico anch'io una pausa di riflessione.

  9. Il texone è risultato penalizzato dai miei compagni di barberia per il formato(!)

    Luna insanguinata per il tratto di Mastantuono ritenuto distante dalla classica iconografia texiana.

     

    Nodo scorsoio viceversa si è  magari avvantaggiato dalla attuale presenza in edicola...

     

    Ma è stato solo un modo per passare il tempo in attesa del turno di taglio!

  10. Per il momento possiamo leggere la sequenza tagliata nel bellissimo volume della Rizzoli Lizard Gli Archivi Bonelli dedicato a Sergio Bonelli.

     

    La storia è andata in ristampa (senza la sequenza di sopra) nell'ultimo cofanetto Supermiti Mondadori Tex e El Morisco l'anno scorso, per cui con tante storie a disposizione non credo che verrà riproposta a breve.

     

    In ogni caso lo sbarco in libreria e fumetteria della SBE è un'ottima cosa.

     

    Una riproposta organica della Storia del West come recentemente ha fatto Mondadoricomics con Ken Parker sarebbe gradita a molti.

  11. Il traguardo del numero 700 si fa sempre più vicino.

    Mancano tre anni e mezzo e la programmazione fino ad allora dovrebbe essere già coperta.

     

    Come dice Paco nulla dovrebbe intervenire a snaturare la serie che proprio della sua cristallizzazione fa un forte elemento caratterizzante.

    E' chiaro che poi per quanto concerne gli autori e i disegnatori vedremo volti nuovi e qualcuno lascerà la serie per scelte proprie o per altri motivi.

     

    Per quanto riguarda Faraci risultano in lavorazione una decina di storie tra Regolare, Color,  Texoni e Maxi ed essendo attualmente impegnato sui romanzi non credo abbia iniziato nuove storie per Tex.

     

    Per quanto riguarda Diso che personalmente apprezzo per quanto ha realizzato per MisterNo e un po' meno per quello che ha disegnato su Tex, ha dalla sua la velocità e contro l'anagrafe (per quanto abbia tre anni in meno di Gallieno Ferri...) Attualmente risulta in lavorazione il suo ennesimo Maxi su testi di Ruju, ma non mi sorprenderebbe vederne ancora.

     

    Per quanto riguarda Recchioni attendo con curiosità la sua prima storia lunga. Certo che RRobe ha una notevole creatività e in caso di buon risultato potrebbe regalarci una tantum delle storie di Tex ritagliate tra i suoi molteplici impegni.

     

    Stesso discorso per Burattini che apprezzo moltissimo per il suo impegno su Zagor e che per ora dedica a Tex solo storie brevi.

     

    Fortunatamente Boselli ha ancora tanto da dire e Ruju si è confermato una validissima spalla. Nelle loro mani vedo la continuità di Tex per i prossimi anni.

     

    Per quanto riguarda i colori ce lo siamo detto tante volte, sia per le copertine che per gli albi a colori. La mia impressione è che difficilmente assisteremo a grosse rivoluzioni e che le migliori prestazione cromatiche saranno riservate agli Album e alle storie brevi,mentre per il Color lungo temo dovremo continuare ad accontentarci delle sverniciate.

    Certo che i colori di Stano su Mohawk River ....

  12. Approfittando dell'ultima settimana di ferie stamattina sono andato dal barbiere dove come spesso mi capita ho avuto occasione di incontrare altri lettori di Tex.

     

    Quindi tra un consulto e l'altro di chi chiedeva consigli per i propri malanni il discorso è scivolato su Tex. E non mi ha molto sorpreso il favorevole apprezzamento all'ultima storia.

     

    Un giovane amico (37 aa) ha detto "finalmente una storia chiara e semplice" prontamente seguito da un attempato signore con " e certo non una storia ridicola come quella dell'altra volta". Il barbiere (45 aa) commentava favorevolmente i disegni "questo si che è Tex, non quello sempre incavolato di Mastantuono".

     

    Ho tentato allora un gioco, proponendo di stilare una classifica delle storie di quest'anno. Risultato:

     

    1° Nodo scorsoio

     

    2° Tempesta su Galveston

     

    3° Luna insanguinata

     

    4°  Inferno a Oil Spring

     

    Non classificata L'eroe e la leggenda (ma quello non era Tex....)

     

    Votanti 7

    Astenuti 3 (ragazzi che ci guardavano con sospetto e che probabilmente,ahimè,non hanno mai letto un Tex...)

     

     

    Chiudo evitando ulteriori commenti!

    • +1 1
  13. La Mondadori è stata concessionaria per molti anni di diverse testate SBE che ha pubblicato su una linea economica inizialmente nel formato Oscar e successivamente in quelllo SuperMiti e la linea più prestigiosa dei cartonati a colori.

    L'ultimo volume di Tex targato Mondadori è stato il cartonato dello scorso novembre Lotta sul mare.
    Molti attendevano l'uscita di un nuovo cofanetto SuperMiti dopo quello di ElMorisco dello scorso anno.

    Ora l'annuncio dell'ingresso in libreria della SBE con i due volumi che presentano un formato differente

    448 pg in B/N per Tex che suggerisce un proseguimento della linea economica tipo Oscar/Supermiti e un grande cartonato a colori per JD

    La collana dei cartonati rossi di Tex, che rappresenta un cult per diversi appassionati, sarà destinata a proseguire con immutato formato (magari con il logo SBE a sostituire quello Mondadori) ?
    E a questo punto è ipotizzabile una ristampa dei vecchi cartonati Cepim non riproposti nella seconda collana Mondadori?

    E il cartonato di Tex Album passerà in libreria?

     

    E i cartonati bianchi Rizzoli Lizard?

    Si ipotizza l'uscita di un volume SBE al mese attingendo dal vastissimo repertorio delle numerose testate che compongono l'archivio. Considerato il materiale a disposizione si potrebbe ipotizzare il proseguimento collaterale di alcune collane storiche divenute oggetto di interesse da parte di diversi collezionisti.

  14. Beh ragazzi, i gusti sono gusti.

    Oro nero si caratterizzava per l'accentuazione del comico e del grottesco, che pur non avendo riscontrato consensi unanimi, ci ha mostrato ancora una volta l'abilità di Manfredi a costruire storie su registri differenti.

    Questa di Tito è invece una storia classica  con diversi elementi costitutivi che richiamano la tradizione western e al limite possiamo rimproverare all'autore una prevedibilità quasi scontata e forse una certa lentezza soprattutto nel secondo albo.

    Personalmente ho gradito entrambe le storie che pur non entrando nel novero dei capolavori mi hanno regalato un paio d'ore di distrazione in compagnia del mio personaggio preferito.

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