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natural killer

Ranchero
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Messaggi pubblicato da natural killer

  1. Io avend ordinato una mensola di 270 e facendo un conto rapido, ossia che in 1 metro lineare ci stanno circa 110 tex, ipotizziamo quindi 300 su tutta la mensola, anche mettendoli su due file non ci stanno tutti, ma dovrei iniziare una terza fila sopra!!!

    Pertanto mi sa che utilizzeró il metodo usato da Natural Killer per i suoi Topolino.

    Se faccio 10 pile da 70 albi, gli albi sono larghi 21 cm, mi ci stanno tutti ed anzi mi avanza ancora un poco di spazio (circa 70cm, volendo potrei arrivare anche a 12 pile da 54-55 albi)...

     La tua mensola sarà piuttosto lunga, non ne conosco lo spessore ma per evitare di farla imbarcare sotto il peso della collana  di Tex ti consiglio di prevedere almeno 4 staffe,una ogni 90 cm.

  2. NK non riesco a vedere se sono imbustati o meno, penso di si visto quanto hai scritto prima, però resto della mia idea molto meglio il sistema usato da me e ymalpas. Vedo i Tex e i Diabolik, che sono a contatto con il muro e in ripiani non chiusi da ante, secondo me una buona libreria con schienale e anta chiusa protegge molto di più di qualsiasi busta.

    Proprio per l'impossibilità di tenerli al chiuso i miei fumetti sono quasi tutti imbustati

     

    hKIbrQnl.jpg

     

    LIGMvVpl.jpg

     

    Non lo sono i Topolino per la collocazione più protetta e per la frequente lettura da parte dei miei figli

  3. Impilati come quelli di Ymalpas è una buona soluzione di compromesso per recuperare spazio.

    Escluderei la soluzione delle file sovrapposte.

     

    Per quanto riguarda le buste le uso anch'io e le cambio solo quando diventa evidente la necessità di farlo.

    Un altro accorgimento è quello di evitare o comunque limitare l'esposizione diretta alla luce del sole.

  4. Altuna è un grande interprete delle Historietas e sono impaziente di leggere la sua interpretazione del ranger.

     

    Poi la presenza di personaggi femminili rappresenta per Altuna la possibilità di esprimere al meglio la sua capacità di rappresentare la seduzione, non necessariamente riducendo l'abbigliamento delle protagoniste.

  5. Come già sottolineato negli interventi che mi hanno preceduto questo albo ci propone una storia di Tex che si sviluppa su un registro diverso da quello canonico.

     


    La ricerca dell'elemento comico ai limiti del grottesco a smorzare situazioni eccessivamente serie (come la premiazione iniziale) o estremamente drammatiche come l'eliminazione di Smith e dello sceriffo con battute di bassa lega che poco siamo abituati a leggere su Tex.

     

    Nella sequenza di apertura i nostri sono chiamati a Austin niente meno che dal governatore per ricevere oltre all'incarico che caratterizzerà tutta la storia  anche un riconoscimento  alla loro carriera. Già questa è una prima stranezza, perchè una cerimonia di tale portata con tanto di comitato di ricevimento  e ampio risalto all'evento (a meno che non sia in qualche modo funzionale al proseguo della vicenda)?

    In premio ricevono non la classica medaglia, ma una rosa d'oro massiccio La rosa gialla del texas (citazione del film western del 1955 di Harold D Shuster,

     

    LA-ROSA-GIALLA-DEL-TEXAS.jpg

     

    ma anche della canzone omonima

     

    http://testi-di-canzoni.com/canzone/mostrare/1632839/unknown/testo-e-traduzione-the-yellow-rose-of-texas/

     

    nonchè autocitazione dell'episodio di NickRaider  scritto da Manfredi)

     

    KduAt5A4x--.jpg

     

    O tutto è solo un pretesto per consentire a Tex la battuta di pag.9 (nessuno mi aveva mai regalato una rosa prima d'ora!...dite la verità governatore...quest'idea ve l'ha suggerita vostra moglie? ) o la stonata performance di pag. 11 (il Tex sindacalista, forse in omaggio a Cofferati?) 

     

    Nella seconda parte della sequenza il governatore dà ai pards l'incarico di ... trovare le prove di una situazione che appare essere fin troppo chiara: uno spregiudicato imprenditore che agisce sul filo della legge a scapito della concorrenza e un fratello psicopatico reo di diverse nefandezze da fermare subito. Quindi niente indagini se non quelle per chiarire la scomparsa dell'agente inviato prima a indagare. Incarico forse non all'altezza dei pards che comunque accettano di buon grado.

     

    La scena si sposta quindi a Hellsfire dove i toni farseschi si accentuano con lo squinternato sindaco (il fratello scemo) che si esibisce nella nomina di uno sceriffo di comodo che però gli si rivolge contro proprio quando entrano in scena Tex e Carson con tempismo eccezionale.

     

    Subito viene chiarito ai nostri che fine abbiano fatto l'uomo del governatore e il precedente sceriffo, resterebbe da scoprire che fine abbiano fatto i cadaveri, ma la immancabile prima donna della vicenda provvede a rivelarlo spontaneamente consentendone un facile ritrovamento. Il boss si limita a trovare un buon avvocato al fratello che nel frattempo subisce l'attentato da parte dei suoi ex sgherri. Poi la scena della sparatoria a cavallo tra cartone animato e videogioco sparatutto già citata, l'entrata in scena dei sopravvissuti alla distruzione del villaggio di San Josè e il siparietto tra Tex e l'avvocato in presenza del boss. Tutte situazioni troppo sopra le righe per lo standard texiano.

    L'ultima tavola ci regala il diretto rifilato da Tex all'antipatico Braddock.

     

    A fronte di uno sviluppo così anomalo il disegno di Leomacs non sfigura anche dove, come giustamente evidenziato da Paco, la cura delle tavole appare (volutamente?) superficiale.

     

     

    Vediamo come andrà a finire, ma per il momento mi associo al partito di chi ha trovato "strano" questo albo

  6. Storia che si lascia leggere piacevolmente e inseribile nel filone metafisico come La dama di picche.

    Entrambe le storie risentono a parer mio della realizzazione grafica non essendo nè Font nè Muzzi tra i miei preferiti.

     

    Molto godibile la versione in gran formato a colori proposta su cartonato Mondadori

     

    texsfidanellacittafantas001.jpg

     

    L'hanno letta fino in fondo tutti i miei tre figli che solitamente prediligono altri generi dal manga al Disney e che ogni tanto si lasciano tentare dai fumetti del babbo...

    Il formato e il colore in questa circostanza, a differenza di altre volte, giovano alle tavole di Font.

  7.  

    Comunque sarebbe stato un bel sogno vedere una storia simile, ma ci pensate che per 40 anni si dimentichino una storia nei cassetti? :D


     

    Con Zagor è successo. Qualche anno fa è spuntata fuori una storia completa risalente ai primi anni ottanta che era finita - se non rammento male - dietro a un armadio e incredibilmente era stata dimenticata da tutti per quasi tre decenni. Certo, gli autori non erano GL Bonelli e Albertarelli ma più modestamente Pezzin e Pini Segna, però comunque il precedente c’è. 
     

     

     Il re di Cuenca Verde di Pezzin e Pini Segna non venne a suo tempo pubblicata verosimilmente perchè giudicata sotto lo standard.

    Venne comunque tenuta "di scorta" per poi finire dimenticata fino al suo ritrovamento da parte di Moreno Burattini.

    Mi pare di ricordare che Moreno avesse detto di averne proposto la pubblicazione, ma Sergio Bonelli continuando a non ritenerla all'altezza non lo consentì.

     

    Eccone una tavola, dal blog di Baltorr

     

    http://zagorealtro.blogspot.it/2012/09/pini-segna.html

    Pini+Segna+03.jpg

     

  8. Almeno fino a domani possiamo immaginare un Tex realizzato dal maestro del tratteggio Albertarelli, probabilmente il più grande disegnatore del West.

     

    Poi al risveglio pazienza, almeno per oggi, qui non si è parlato di quel disegnatore brasiliano della Marvel....

     

     

     

    Una bella galleria di Rino Albertarelli

     

    http://nedbajalica.blogspot.it/2014/06/la-passione-e-il-genio-lintramontabile.html

  9. Vedo che l'argomento si trascina ancora anche su altri siti.

     

    Francamente ne ho abbastanza e gradirei che, se le cose fossero destinate a progredire, lo facessero nelle sedi competenti, preferendo di gran lunga discutere delle storie già realizzate o di di quelle prossime, piuttosto che dell'infelice esito di un incontro non avvenuto tra un disegnatore (per quanto bravo) e il nostro personaggio preferito e della deriva che ne è seguita al di là delle singole ragioni.

     

    La SBE e Mauro dovrebbero forse  smettere di sprecare energie in questa disputa a distanza evitando di continuare indirettamente ad alimentarla, gratificando evidentemente chi l'ha generata, e lasciando eventualmente l'azione ai suoi legali.

     

    Il sig Mike Deodato jr mi ha stufato.

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