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natural killer

Ranchero
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Messaggi pubblicato da natural killer

  1.  

    .., una storia di Tex inedita in questo magazine ci vuole obbligatoriamente.

    Altrimenti penso che ben pochi se lo comprerebbero.

    Io per primo ci penserei su, anche perchè senza una storia non avrebbero senso di esistere.

     

     

    Personalmente un giornale dedicato a Tex, se ben fatto, lo comprerei sicuramente anche in assenza di storie inedite.

    La loro presenza penso comunque che sia sicura.

  2. Probabilmente già dall'uscita del prossimo Magazine di DyD potremo farci un'idea circa formato,carta e contenuti anche se da quando è stato eliminato il formato texone dalle altre testate con la spiegazione  che il pubblico preferiva e premiava il formato Bonelli sembrerebbe che quest'ultimo debba essere considerato lo standard.

  3.  

    E  comunque NON l'abbiamo chiamata noi Tex 'd'autore... Per me è la collana ALBUM e inizia dall'anno prossimo.

     

    Per me l'etichetta non conta...

    che sia Tex d'autore, che sia Album, che sia Tex Willer Magazine piuttosto che Almanacco, maxi, special o color...

    l'importante è avere la possibilità di leggere sempre nuove storie di Tex oltre a quelle della serie regolare.

     

     

    Come ho scritto un paio di settimane fa in un altro topic il nome era nell'aria (ma il nostro TWM è un marchio registrato?)...

     

    Penso che adottare il nome Magazine al posto del vecchio Almanacco renda immediatamente l'idea di rinnovamento.

     

    Il mio pensiero corre naturalmente al Ken Parker Magazine di vent'anni fa, contenitore di storie e articoli tematici che pur non avendo la meticolosità di un almanacco risultavano estremamente interessanti per la cura con cui venivano realizzati.

     

    Circa la possibilità di trovare due storie brevi non sono ovviamente nelle condizioni di poterlo prevedere, ma stando al tabellone delle storie in lavorazione risultano diversi lavori di 110 tavole originariamente programmati per l'Almanacco e se non verranno dirottati su Maxi a più episodi penserei che potrebbero finire sul nuovo Magazine. Se poi verrà aggiunta una storia breve lo scopriremo più avanti.

     

    Relativamente al taglio degli articoli personalmente preferirei un semplice elenco delle uscite dell'anno di film, libri, fumetti e videogiochi senza recensioni o commenti e lasciare più spazio ad approfondimenti tematici del vecchio west e magari un articolo Vintage della lunga storia editoriale di Tex approfondendo i vecchi formati di strisce, albi d'oro e raccoltine.

  4. Per rinverdire questa vecchia discussione una illustrazione di Ticci

     

    ticci4.jpg

     

    Mi sembra di ricordare che anni or sono l'avesse postata Santana nella galleria di Ticci e subito censurata per non turbare eventuali utenti minorenni.

    Ora mi pare che il disegno non mostri niente di più di quello che si vede nelle spiagge e possa quindi essere riproposto in questo topic.

    Difficilmente vedremo una vignetta simile pubblicata in una storia, ma è curioso vedere come i disegnatori canonici si cimentino col tema al di fuori delle tavole ufficiali.

  5. Bella tavola di Letteri rispettosa del canone bonelliano con l'apertura di una doppia in campo lungo sul carro abbandonato e la chiusura con piano ravvicinato sull'insegna del telone del carro.

    Buona distribuzione dei neri con la silhouette del binocolo a conferire profondità alla vignetta iniziale e classica rotazione delle inquadarture sul gruppo di cavalieri.

    Tavola dunque ben studiata e altrettanto bene realizzata a dimostrazione che il taglio non fu eseguito per motivi tecnici, ma solo per accorciare la storia.

  6. La storia per quanto breve propone assai efficacemente l'ambientazione western anche, come già sottolineato da altri, con una crudezza realistica superiore allo standard della serie, offrendo a tutto il quartetto la possibilità di esprimersi al meglio, ciascuno per le proprie caratteristiche.

     

    Concordo sul fatto che questo episodio abbia avuto meno risonanza di quella che merita, probabilmente per essersi trovata compresa e compressa tra Il laccio nero e I fantasmi del deserto, due storie che a differenza hanno colpito maggiormente l'attenzione.

     

    Il mio voto è un 9 che va a premiare sia la sceneggiatura Gianluigi Bonelli che la realizzazione grafica di Aurelio Galleppini.

  7. Appartengo alla schiera che ha gradito il cartonato.

     

    Due domande:

     

    per le prossime uscite è previsto un formato fisso, tipo 48 tavole o ci sarà una certa variabilità?

     

    ci si può attendere una iniziativa analoga per altri personaggi della casa editrice?

  8. Comunque chi volesse leggere la sequenza delle famose 38 tavole tagliate, nelle more di una improbabile prossima pubblicazione della storia integrale, può farlo sullo splendido volume di Rizzoli Lizard Gli archivi Bonelli insieme a tre capolavori di Nolitta  di  "Tex" (El Muerto, disegni di Galep), "Zagor" (Il Re delle Aquile, disegni di Ferri) e "Mister No"  (L’uomo della Guyana, disegni di Diso),

  9. Il  Kit Carson di Serpieri ricorda più quello storico che non il nostro Capelli d'Argento...

    kit_carson200dpi.jpg

     

    Poichè è morto nel 1868 (dunque assai prima del nostro omonimo Kit) il sedicente Carson del 1913 non può essere lui, ma potrebbe essere il vecchio Kit che benchè defunto nel romanzo di borden, tenendo fede alla strega Papago dovrebbe essere sopravvissuto sia pure a costo di un evidente condizione di Alzheimer che ne giustificherebbe il ricovero nell'istituto psichiatrico (e ospizio).

    Però nel 1913 GLBonelli era in età prescolare, ma il Bonelli intervistatore potrebbe essere suo padre.

     

    Quindi la storia raccontata dal nostro Kit Carson al papà di GLBonelli fa riferimento all'incontro con il vero Tex Aquila della Notte, mezzosangue Navajo sterminatore di comencheros e scotennatore del capo rivale al quale 35 anni dopo si sarebbe ispirato GLB nel creare il suo/nostro Tex.

     

    O molto più semplicemente e realisticamente Serpieri mette in scena una storia che vuole essere essere un omaggio al più grande personaggio del fumetto italiano e al suo creatore confezionando un prodotto che ha già raggiunto il risultato di creare un acceso confronto su FB e sui forum e non solo quelli di Tex.

     

    Questo dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l'estrema vitalità del nostro amatissimo ranger capace di appassionarci anche quando si presenta in forme alternative.

  10. sì ma Nolitta ha scritto magnifiche storie di Mister No, John, vattele a leggere magari cambi idea su un autore come lui.

     

    Nonostante le sue atipiche avventure texiane per me, lo dico da GLBonelliano convinto, Sergio ha scritto magnifici albi, da "El Muerto" a "La Vendetta di Tiger Jack", da "I ribelli del Canada" a "Il solitario del West". Certo era un Tex un po' diverso da quello del padre ma a me piaceva molto. Nolitta lo ritengo un classico innovatore, davvero, sotto certi aspetti la sua carriera di scrittore andrebbe analizzata molto attentamente.

     

     

    Senza considerare tutta la sua immensa produzione Zagoriana...

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