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TWF - Tex Willer Forum

Betta 53

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Messaggi pubblicato da Betta 53

  1. A cosa si deve la sconfitta di Yama, alla sua perdente strategia o a Tex?

    Sicuramente gli errori di Yama, pur dotato di poteri più forti (poter utilizzare le armi senza essere fisicamente presente) e di alleati

    più forti (che hanno messo i pard in serie difficoltà) hanno permesso al quartetto, anche se acciaccato, di arrivare bene armati,

    e anche con alcuni alleati, al rifugio di Yama.

    Il piano di Yama, ovvero neutralizzare i pard e torturarli poi, tutti insieme, nel suo rifugio fino alla sofferenza estrema per accrescere il

    suo potere e vendicarsi atrocemente delle sconfitte subite da lui e dal padre, è fallito.

    A questo punto a Yama rimane solo la carta di "chiamare l' inferno urlante" (i roros) offrendo ai demoni gli alleati rimasti ( Shakti, Kalam e Hayden), ma questi intuito il suo progetto si ribellano e, dopo la morte di Kalam, fuggono.

    Ma nel tempio, le cui uscite sono bloccate, tutti sono prigionieri di Yama  e alla mercè dei "roros".

    L' incontro tra questi 2 gruppi di prigionieri permette la loro salvezza ( tranne al cinico Hayden, che prima tenta di salvarsi a scapito di Shakti, e poi, conscio della fine, suggerisce a Tex che per sconfiggere Yama basta portare i salvo Shakti).

    Ma come portare in salvo Shakti se si è chiusi all' interno del tempio-fortezza?  Con "madama Dinamite"!

    Tex aveva detto al figlio (mirabile dialogo tra i 2 in quella gola, in cui Tex elude la risposta al " perché stare al gioco imposto da quel

    buffone?" in quanto avrebbe dovuto rispondere che lui non si tira mai indietro nelle sfide, ma smantella i giochi impostati dagli avversari)

    di affidarsi alle colt, solo loro non avrebbero tradito, come non tradisce la dinamite!

    "Dinamite contro la magia nera"! esclama Yama, definendo l' essenza di Tex.

     

     

    A tutto questo aggiungo che è stata una storia western ( la coppia Tiger-Kit all' inseguimento nel deserto e quella Tex-Carson nel villaggio fantasma, l' assedio nelle rocce con l' arrivo al tramonto di Kit e Tiger, la taverna di San Pedro, la Valle della Morte e la miniera di borace, gli indiani Timbisha) con una sosta a casa Morisco, dove succede veramente di tutto.

     

    Quartetto affiatato, con un Kit perspicace, risolutore e in continua crescita ( con Boselli Kit è cresciuto, non è il pard debole) un Tex maturo che, come il vino, con il tempo migliora, Tiger autonomo e Carson, cosa dire di Carson dopo le parole di pag 38, che hanno anche il compito di distrarre Lefreuve dal tacco di Tex, la 5° vignetta di pag.41, la scenetta di pag 43, l' invidia per la gioventù del figlioccio, la battaglia sulle rocce in solitaria, la saggezza della 3° vignetta pag 110 e l' ultima favolosa battuta a conclusione dell' albo? Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!

     

    Cosa ci aspetterà con Mefisto? qualsiasi cosa partirà dallo studio dove è seduto indossando il camice, con la foto della sorella e il previsto arrivo del figlio impazzito che si crede richiuso nel sepolcro nero.

     

    E Shakti? come Sarah Curtiss passerà qualche anno in prigione mentre Kit si dedica alla sua passione principale: l' avventura!

     

    VOTI  Boselli 10

              Civitelli 10

    Personaggio Shakti.

  2. PREMESSA non amo le storie con Yama o Mefisto, l' unica che mi è piaciuta è la prima (o seconda più precisamente), "La gola della morte", quella in cui Tex crede morti i 2 Kit e poi deve inseguirli come rapinatori di banche.

     

    DIAVOLO DI UN BOSELLI!  ha scritto la più bella avventura degli infernali Dickart!

     

    E Civitelli ha costruito un capolavoro.

     

    Per ora non aggiungo altro, vado a rileggermi parola per parola, disegno per disegno la storia. E' una vera goduria.

  3. <span style="color:red;">4 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

    Scusate ma nel mio intervento precedente quel figlio di mille puzzole del correttore automatico ha stravolto in parte la comprensione del messaggio, che correggo e ripropongo così: 

    Altre notarelle sparse. Magistrali le pagine da 17 a 21, con la tempesta di sabbia che davvero invade la scena con un grigio che spero nella futura versione a colori della serie di Repubblica resti invariata perché non è bianco e nero, ma grigio assoluto.
    Pagina 23: Shakti porta un anello all'anulare della mano sinistra, solo una curiosa coincidenza (non è certo cattolica) che però mi dà l'assist per una domanda: Kit, Kit Willer, cresciuto come si sa bene anche in una missione, è di religione cattolica? Preciso che saperlo non cambia niente nella mia vita di texiano.
    Pagina 24: una delle vignette forse più rare o addirittura uniche, divisa a metà fra i personaggi, con replica di rarità nella quarta della pagina successiva: Tex in mezzo a Shakti e Yama. Forse sono espedienti già usati in precedenza, in ogni caso la bravura di Civitelli è riconfermata.
    Pagina 33: onomatopea Waammp, mai letta ma efficace. 
    Il bello di questa serie è - anche - una continua scoperta di particolari...

     

    Nel texone "gli Assassini" Il padre superiore della Missione in cui si svolge la scena finale, di Kit dice che è credente, quindi cattolico.

    Anche la madre aveva studiato in una missione cattolica, "Sul sentiero dei ricordi", ma non era diventata cattolica.

     

    "L' anomalia"( se così vogliamo chiamarla) della vignetta 4 di pag 25, è nel fatto che Tex si rivolge a Yama nell' assenza di questi, le altre volte  si erano parlati  perchè Yama si era palesato in visione.

    E' Tex che evoca il nemico.

    Le altre volte in cui Yama o Mefisto "vedevano" cosa stavano facendo i nostri, questi ultimi erano in un cerchio, in cui si vedevano i nostri e il paesaggio intorno. Civitelli invece non utilizza il cerchio, né mette un paesaggio intorno, ma solo i personaggi.

    Anche a pag. 74, i nostri non sono inseriti in un classico cerchio.

     

    Concordo sulle pagine dedicate alla tempesta di sabbia, fra le migliori scene di Civitelli, specialmente il lasso che origina dalla sabbia (prima vignetta pag. 219. Una scena al pari di quelle nella palude del suo texone , con Kit e Tiger protagonisti.

     

     

     

     

  4. Un comprimario minore è stato dato per morto, ma, grande sorpresa per Tex (e noi), era sopravvissuto! il gen. Davis.

    I comprimari, come il quartetto, sono immortali.

    Gli unici morti ( padre, fratello, Gunny, Lylith. Freccia Rossa, Tha Uh Nha,) avevano il compito di creare il mito di Tex.

    La morte di uno  degli sceriffi storici (Nat Mc Kennet, Patterson, Tom Rupert) potrebbe essere il movente per una storia in cui Tex va alla caccia dei colpevoli, ma è più probabile un loro grave ferimento, come già abbiamo visto in "La mano del morto".

    Altro spunto potrebbe essere la morte di un consanguineo (che non conosciamo) di un comprimario (es. un fratello di Brandon).

  5. Il "QUASI".

    E' "TUTTO".  Le avventure di Tex vivono per quel "quasi", perché in esso ci sono i tentativi degli avversari, le cadute dei nostri, i personaggi, la fantasia degli autori, la storia, la geografia, le civiltà....tutto quello che vediamo ogni mese.

    E più il "quasi" si avvicina al risultato di eliminare uno dei nostri, più il batticuore è forte.

    La nostra partecipazione all' avventura sta nel dimenticare che il mese dopo i nostri 4 sono ancora in edicola, è immedesimarsi nei loro discorsi, trappole, ferite, spaventi, determinazione, azione, trionfo.

    Benedetto "QUASI"! Senza di esso non ci sarebbe Tex!

  6. Novità n° 1  Yama può ferire e uccidere anche a distanza.

                         questo non era mai accaduto, utilizzava complici che venivano regolarmente eliminati dai nostri.

                         anche questa volta ci sono dei complici, ma di questo parlo dopo.

    Novità n° 2  Niente artifizi magici (braccialetti ed anelli) per i nostri

                        Solo le loro armi e la loro intelligenza contro il magico.

    Novità n°3   Eusebio non ha ancora fatto il menagramo, anzi molto pronto a reagire.

     

    Complici:  i 4 cavalieri non sono compatti e qualcosa di imprevisto potrebbe metterli uno contro l'altro. Gli occidentali verranno eliminati

                     dai nostri. Rinchen e Kalam resisteranno nel fortino fino a scontrarsi tra loro.

                     Kalam e Rinchen vedono in Yama un uomo con conoscenze molto superiori alle loro nella magia nera o davvero una

                    "incarnazione del dio Yama"?

                    Shakti : lei crede davvero alla "incarnazione" del dio Yama e scoprirà che non è il dio, ma un imbroglione.

                    Ne prevedo la morte per mano di Rinchen mentre lei cerca di salvare Kit. (un' altra donna che muore per lui).

     

    I nostri.    Che batticuore nel deserto! Noi sappiamo che non possono morire, ma loro no!

                    Kit , che fino ad allora aveva intuito per primo alcuni particolari e si era comportato da adulto maturo commette l' imprudenza

                    di avventurarsi da solo contro Yama (menomale che c'è andato da solo , altrimenti nella voragine ci finivano in 4!).

                    La diversità di un Carson razionale (pazzesco lanciare il lasso), di Tiger razional-mistico (la forza di Aquila della notte e la mano

                    di Manito) e poi di Tex che agisce e spera nel contempo e poi, a risultato ottenuto, confida i sentimenti di angoscia (il tiro più 

                    difficile della vita), di sollievo (una mano sulla spalla del figlio e uno sguardo pieno d'amore) e di rabbia (quando urla a Yama).

                    La bettola : che spasso l' invidia di Carson per la gioventù e il fascino di Kit!

     

    Kalam:     anche lui crede che Yama sia una "incarnazione del dio Yama". Potrebbe essere lui che continua la vendetta di Yama in futuro,

                    qualora Boselli abbia scritto questa come ultima avventura di Yama.

     

     

    Civitelli.  mi sorprende sempre di più. So che da lui mi devo aspettare il massimo, ma ogni volta è una meravigliosa sorpresa!

                   la tormenta di sabbia e poi quell' immaginifico viaggio agli inferi!

                  

     

     

     

  7. Primo albo di introduzione e prima sorpresa.

    tolta la parte in cui si spiega come Blackie torna ad essere Yama, ben fatta e con disegni spettacolari, il resto della storia e una bella storia western, con le classiche coppie Tex-Carson e Kit- Tiger.

    e non mancano le sparatorie e le apprensioni, ma niente fa pensare a Yama.

    L'ultima frase di Tex fa capire però che lui ha capito e il tronco in fiamme a forma di Y..

    a dicembre si entra nel mistero!

    e così Boselli ci lascia ancora in sospeso! un crescendo d' aspettative nella presentazione del prossimo albo.

  8. Sicuramente i nostri dovranno affrontare difficoltà enormi e saranno messi in grossi guai, feriti o imprigionati.

    La fantasia di Borden è sicuramente una garanzia di avventure complicate.

    Altrettanto sicuro che Nuvola Rossa o Morisco aiuteranno con i loro poteri, anche se poi il piombo e l' astuzia di Tex risolveranno la situazione, lasciando comunque la possibilità di un altro ritorno futuro.

    Le storie così fantastiche non sono le mie preferite, ma sono comunque dense di avvenimenti e adrenaliniche.

    Sono curiosa di vedere quanti personaggi inserisce Boselli, vista la sua passione per le storie affollate, e quanto extrareali siano.

     

     

    Tra le storie di Mefisto la mia preferita è la 39-40, dove Tex lotta come un leone ma ne esce distrutto, nella prima parte.

    Quella cavalcata finale mi mette i brividi ancora adesso, non vi dico quando da bambina la lessi.

    E poi i 2 Kit fuorilegge! Credo che il mito di Tex sia nato allora.

    E' la preferita anche perché la più reale, infondo si trattava solo di ipnotismo.

     

    Vediamo se Boselli riuscirà ad emozionarmi di più.

    Ancora 10 giorni di attesa..

     

  9. Letto il terzo e ultimo albo di una bella ricostruzione storica, che impegna Tex in due momenti diversi della sua vita.
    E mi sono subito fatta una risata di cuore grazie a Kit e zio Kit!
    Ma è l' unico momento che Kit concede alla gioventù, poi è efficace e maturo nei comportamenti e nel contrapporsi al colonnello.
    Ottima storia inserita nella storia reale di Ranald Mackenzie. E non solo lui, ma tutti i suoi uomini ci piacciono, dagli ufficiali alla truppa.
    La conclusione della storia con capovolgimenti di fronte e ben 5 parti in causa (comancheros, kiowa, rurales, "scorridori" e Tex con navajos al seguito) è una giostra da seguire con massima attenzione.
    E questa giostra ha 2 giostrai d' eccezione : Tex e il colonnello!
    E poi un Tex sopra le righe in tutte e 3 le parti della storia : nella Lost Valley ( una storia nella storia), nella parte dedicata alla morte e al funerale di Lone Wolf ( quella vignetta silenziosa in cui Tex con la sua sigaretta, mentre tutti dormono, veglia la veglia di Dayte nella Montagna sacra mi ha messo i brividi) e nella parte finale dello sconfinamento in Messico (sia le parole spazientite rivolte a Gomda, sia quelle piene di pazienza e lucidità mentre il figlio è in ostaggio) e del rientro senza sparare né contro i rurales, né contro i soldati.
    Posso dire che è un bel film western!
    VOTO: OTTIMO

    DISEGNI. buona prova di Biglia, sia in esterni che in interni, sulle fisionomie dei nostri, Tex e Kit in particolare, un po' di variazioni.
    VOTO: BUONO
    PERSONAGGIO : Ranald Mackenzie ovviamente!

    • +1 1
  10. Una piacevole lettura estiva
    Era un po' che non vedevamo Tex nell' antico mestiere di mandriano, ma quello che apprendi non lo scordi più.
    Sarà per i disegni di Milano ma si respira davvero l'aria dei grandi spazi del west, delle grandi transumanze di bovini, della polvere, del caldo e del sudore.
    Un Tex investigatore e nello stesso tempo nel più classico dei ruoli western, in lotta contro il solito indiano guerrafondaio, talmente inebriato dalla voglia di sangue e di potere da lasciar morire il proprio padre, (un altro riferimento al passato come novello Cuervo Malo).
    Il classico stratagemma delle vacche lanciate contro gli avversari, ma questa volta in notturna.
    Elaborare situazioni classiche in un nuovo episodio, in modo armonico, come se fossero tutte situazioni nuove è il compito dell' autore e Tito questo compito lo ha assolto alla grande.
    Sia il comportamento di Tex, sia la sua rappresentazione grafica, si adattano ottimamente al personaggio.
    Una buona storia, ben disegnata e anche la colorazione è adeguata.
    Color Tex 2016 promosso a pieni voti.

    • Mi piace (+1) 1
  11. A me i ritorni femminili piacciono tutti ( evidente solidarietà di genere), come anche il ritorno degli amici classici e anche il ripescaggio di antagonisti del passato.
    La bravura dell' autore è costruire intorno a questi "ritorni" una storia avvincente.
    Mi piace anche vedere un po' di vita quotidiana al villaggio e generalmente nei flashback c'è.
    Lupe e Lilyth per me sono i più attesi, e qualche azione condotta da Tex insieme a Freccia Rossa non mi dispiacerebbe.
    Alla soglia dei 70 anni Tex ha la possibilità di raccontarci molto di quei periodi un po' frettolosamente saltati dal suo creatore, come i pochi anni con la moglie e quelli fino all' adolescenza di Kit.
    Non è poi detto che le storie migliori siano quelle con i ritorni, però fanno piacere (tranne quella con Cane Giallo che è stata una vera delusione).
    Inoltre abbiamo visto "ritorni" molto avvincenti anche di personaggi recenti (Kid Rodelo) e aspettiamo il ritorno di Dallas e Down, non è detto che bisogna riandare solo alle prime avventure.
    Riguardo a Tesah, non sappiamo come Tex abbia conosciuto il padre , Orso Grigio, se era già un fuorilegge o se avvenuto quando  ancora erano in vita il padre e Gunny...

  12. Spero che la SBE continui sempre a lavorare e aumenti le vendite, però da lettrice di Tex non ho bisogno di conoscere le vendite, mi accontento di trovarlo in edicola tutti i mesi e ho molto gradito le pubblicazioni annuali che da anni ci accompagnano , texoni, maxi e color lungo e breve, insieme alle nuove esperienze dei cartonati e del magazine.
    La crisi della carta stampata mi sembri riguardi tutte le pubblicazioni, dai quotidiani ai fumetti ai libri, forse i giovani sono troppo impegnati a "scrivere" sui social e non hanno né tempo né voglia di "leggere";  non sanno cosa perdono!
    Egoisticamente se ci fossero ancora altre pubblicazioni di Tex ne sarei più che felice, però capisco le difficoltà di aggiungere storie, sia per gli autori che per i disegnatori, ma Boselli che è un ottimo curatore magari ci sorprenderà.

  13. Concordo con Leo. La storia è cupa e io nel tratto di Mastantuono ho visto un uomo concentrato in pensieri cupi del tipo" ma questi che sono uomini di legge sono anche assassini spietati?" poi quando il momento lo richiede si rilassa e sorride (vedi a Consuelo e la mitica scena in cui con Tiger sfottono Kit ) Anche  altre storie da lui disegnate  ( Missouri- Luna insanguinata ) hanno soggetti forti e cupi che dilaniano l' animo di Tex (soldati nordisti ladri e assassini - violenza e rapimento) e non riesco ad immaginarli con un altro disegnatore, queste per me sono storie legate indissolubilmente al tratto di Mastantuono.  Per me è lo sceneggiatore che mette e meno la possibilità di un sorriso nelle vignette, se le battute sono dure, duro (non cupo) è il volto di Tex, è il volto di un uomo che porta la giustizia dove c'è solo malvagità. Rileggendo la storia (è una di quelle che rileggo spesso tanto mi piace) non c'è una vignetta in cui vorrei un viso diverso.

    • +1 1
  14. Bentornato Ticci.
    SPOILER   SPOILER  SPOILER
    Primo albo buono, una storia classica con risvolti psicologici e drammi morali (mantenere la parola data al padre morente anche se questo mette in pericolo l' intera comunità?) oltre allo schierarsi contro un amico che si ammira e rispetta (Aquila della notte).
    Abbiamo già i colpevoli : Unghia di lupo e il ten. Morris, ma come riuscirà Tex a fermarli?
    Penso l'azione continuerà divisa in due. Kit e Tiger fermeranno Morris e Tex e Carson dovranno vedersela con Lunga lancia e il malvagio fratello e un ruolo lo avrà ancora anche Niabi e la mia previsione è che il prossimo capo della tribù sarà Lince rossa.
    Ho molto gradito che le domande a Tex fossero poste dal Kit giovane, che non risparmia ironica irriverenza al padre ( come tutti i figli), mentre quando è Carson a farle, anche se necessarie per noi lettori, non mi piacciono perché sembra che Carson non sappia come agire, mentre il Vecchio Cammello agisce anche a occhi chiusi!
    Ruiu conferma la sua ottima padronanza del mondo texiano.

    Tiger per me è sempre stato Tiger (pronuncia Tiger all' italiana ) e continuerò a chiamarlo Tiger!
     

  15. Per me è la più bella, le altre sono solo ripetizioni, la vera tragedia e il vero pathos sono qui. Nemmeno in "Giuramento" vediamo Tex così distrutto. E' vivo, ma solo per andare a pregare su luogo dove sono i suoi morti. E poi non può gioire, deve salvarli dalla forca!
     

    • +1 1
  16. Avendo letto "insidia nella neve" senz'altro prima di altri e non volendo riempire di spoiler il mio commento mi limito, senza anticipare nulla, ad un giudizio. La storia è senz'altro piacevole da leggere, con un ottima sceneggiatura e ottimi disegni, mentre appare meno convincente il soggetto da cui parte il tutto, in quanto è un classico fin troppo sfruttato. Sono convinto che il finale non entusiasmerà molti vecchi lettori che preferiscono l'azione, ma si percepisce, comunque, una certa tensione che giustifica la scelta narrativa. Certo, personalmente, al Tex "diplomatico", preferisco il Tex "duro".

    Senza spoilerare : il soggetto è sfruttato, ma trattato in modo originale, anche per non ripetere cose già viste.
    Non direi Tex "diplomatico", ma "carismatico". Due scene in solitaria, da "uno contro venti" originalissime.

    Non dimentichiamo che deve colpire i colpevoli senza farci andare di mezzo i soldati.
    Ottimi i dialoghi Tex_Kit, anche allegri.
    Mi sembra che questa appartenga ancora al primo periodo di Faraci, quando prendeva le misure al ranger, la sceneggiatura è ben fatta, e anche il soggetto sfruttato trattato con originalità, manca ancora a Tito un soggetto non trattato in precedenza, come ha fatto con L'uomo di Baltimora, per ora la sua migliore, a mio avviso.
    Disegni: classici, puliti, buoni ma non sopra la media (esordire il mese dopo Dotti è difficile!). Comunque l'ambiente invernale è reso molto bene.

    Nei prossimi giorni altri commenti più particolareggiati.

  17. Ben ritrovato Silent Foot !
    Un soggetto gìa visto, il pueblo nascosto e il tesoro segreto, concentrato in 48 pagine.
    Tre inseguitori, lo sceriffo, i nostri, Silent, che si incontrano.
    Cattivi che sono davvero cattivi senza pentimenti, anzi la più spregiudicata è proprio quella che sembrava la loro vittima.
    E un po' di mistero e magia che non guasta, anche se poi nessuno è sopranaturale, ma in carne e ossa.
    Lo svolgimento veloce, con cambi continui di location, sottolineati anche dal colore,  che mi ha fatto spesso tornare indietro a rileggere e focalizzare bene gli avvenimenti, ebbene mi è piaciuto, ha richiesto l' attenzione della lettura di un giallo, non di un western.
    Un Tex più giovane rispetto alla serie mensile, ma questi speciali sono senza tempo e cronologia, e anche la frase "siamo Navajos" è intenzionale a mantenere nel tempo indefinito, infondo Freccia Rossa è morto che Kit già accompagnava il padre nelle avventure.  Per me potrebbe collocarsi anche con Lilyth ancora viva, tanto Tex e Tiger in giro per l'Arizona a perlustrare la situazione ci sono sempre andati!
    DISEGNI molta luce nel deserto, colori affascinanti nelle grotte e notturni affascinanti. ben delineati i personaggi, i banditi e gli indigeni. Tiger perfetto. Tex giovane.

    Voto Buona la storia e buoni i disegni. personaggio: Silent Foot.

  18. Ho letto gli interessanti commenti a questa trasferta cittadina dei pard.
    Castle potrebbe essersi informato sui nemici più pericolosi avuti da Tex in passato ed aver cercato Liddel per farlo evadere, oppure trovarsi per lì perché è il posto più lontano dall' isla de la nebla, da un oceano all' altro, sicuro che mai e poi mai avrebbe incontrato Tex nella grande mela ed essere riconosciuto da Kit, che è l' unico ad averlo visto in faccia.
    Riguardo a Pat, sicuramente a Manahattan gli incontri di boxe non mancano, e cosa volete che faccia per vivere?

    Importante è che Dotti è veloce così la leggeremo relativamente presto, ci incuriosisce parecchio questa storia.

    Voglio aggiungere che  Spero proprio che sia Kit a dare una bella "ripassata" a Castle!

  19. Letto il Magazine1.
    Buoni i servizi  e 3 storie fanno piacere.
    Mi piace la carta del Magazine, molto di più di quella lucida degli almanacchi. Ha il profumo dei Tex di una volta, quelli comprati anni fa e che ogni tanto si rileggono.

    Artigli: Tex classico con un nemico "oltrenatura". Mi piace questa trasformazione che la malvagità e una caverna dove vivevano esseri a noi sconosciuti, ma che hanno inciso le        pareti  hanno compiuto sullo spregevole cacciatore di scalpi. Il mistero è accennato, ma non completamente spiegato ed è giusto, l' inspiegabile è il fulcro del filone "magico".          L'impresa finale di finire nel vortico delle acque e recuperato da lazos che si era legato in vita è da eroe e di perfetta azione contemporanea di Tex e Carson.
    Anche i disegni di Barison ci propongono un Tex classico, alla Ticci.

    Duello a Cactus Spring : piacevole, specchio dei tempi in cui fu scritta. Forse né Galep ne Bonelli sapevano ancora come inquadrare Carson in Tex, d' altronde mica potevano immaginare il successo di Tex e l' affetto che i lettori avrebbero riservato a Carson.

    Maria Pilar :  adesso voglio  "Il ritorno di Maria Pilar"!  (dopo quello di Lupe!).  Storia breve, nella quale il lavoro di indagine ci viene solo raccontato, e si assiste alla conclusione di detta indagine. Personaggio di Maria Pilar che buca le pagine, scontri a fuoco non pochi in poche pagine, inedito Kit in solitaria con braccio al collo che nulla impedisce, anzi inganna i rapinatori, inducendo una falsa sicurezza.
    Kit affascinato, ma galantuomo che non vuole illudere la ragazza, risulta quasi "rimorchiato", ma è questa la sorpresa più gradita.
    Bocci: bene, mi sembra un Dotti più arrotondato. Spero di rivederlo nei mensili.  
            

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