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Burningbullet

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Messaggi pubblicato da Burningbullet

  1. Trovo il colore rosso della camicia esteticamente valido ed apprezzabile e, personalmente, mi farebbe piacere ritrovarla nelle copertine del mensile o anche nelle storie delle serie Tex Album cartonato o ColorTex (Storie brevi o storia unica), e perché no in qualche cover di un futuro Texone..( Villa? ) o dato che ci avviciniamo ai numeri celebrativi, nel 695 o nel 700.

    Le possibilità sono molte varrebbe la pena fare qualche prova. :) 

  2. On ‎01‎.‎01‎.‎2017 at 13:33, Ulzana dice:

    Potrebbero, i Cartonati, diventare quadrimestrali e uscirne tre all'anno.

    Sarebbe bello che ciò potesse accadere, almeno per quest'anno, così probabilmente non si dovrebbe attendere fino a settembre per leggere il cartonato di Boselli/Andreucci.. :) 

  3. Il Mescalero Senza Volto - Bocci/Rauch/Celestini
    La prima storia è tra le più belle Bocci è un grande disegnatore, il suo Tex me lo aspettavo un pochino più massiccio/prestante fisicamente comunque convincente, più convincente il suo Carson in particolare in un paio di bellissimi primi piani tra cui uno visto sia in b/n che a colori. la colorazione seppur ben fatta affossa un po' il tratto del disegnatore che non si presta molto ad una colorazione "post-produzione" i caratteristici tratteggi vengono coperti dalla colorazione che appiattisce in parte le tavole.
    Questa storia mi piacerebbe veramente molto poterla vedere anche in b/n.
    Anche la trama, seppur in sole 32 pagine, risulta comunque gradevole con un nemico abbastanza ben caratterizzato.

    Disegni: 8 / trama: 7.5

     

    Rio Quemado - Dotti /Boselli/Celestini

    Anche questa storia è stata per me una bella lettura, sia nella versione a 32 pagine (albetto b/n della fiera) che questa di 48. Il colorista ha fatto un buon lavoro, considerando che la storia penso sia stata concepita da Dotti per restare in b/n quindi le mezzetinte e i neri abbondanti non hanno semplificato il suo lavoro.

    Disegni: 7.5 / trama: 8

     

    Un Cavallo Di Pezza - Venturi/Barbieri/Bendazzoli

    Una storia brevissima con dialoghi altrettanto brevi, un esperimento interessante che non mi è dispiaciuto, messa forse a metà albo per fare da spartiacque tra le storie di più lunga foliazione. Tuttavia la drammaticità del fatto raccontato per me l'ha resa intensa e significativa.
    I Disegni di Venturi purtroppo non mi hanno convinto pienamente: la caratterizzazione del volto di Tex forse un pò troppo squadrata ed essenziale, e pose talvolta innaturali.

    Disegni: 6 / trama: 7

     

    Amici Per La Morte - Laurenti/Testi/DelVecchio

    Non conosco il disegnatore Laurenti, ma ho letto da diverse fonti di lui come un bravo disegnatore. In questa storia però non ho visto dei disegni molto coinvolgenti, a tratti si nota qualche bella immagine e la maestria del disegnatore ,con qualche bel primo piano, ma fondamentalmente non mi pare di aver assistito ad una delle sue migliori prove. Il tratto è un pò troppo grosso, offre poco spessore alle immagini, le pose in diversi casi sono statiche, alcuni visi sbilenchi e dei tratteggi copiosi. Che dire, forse non ha molto piacere a disegnare Tex.
    Anche in questo caso credo che il colorista non abbia avuto un lavoro facile, perché il disegnatore mi pare abbia lavorato senza tener conto che le sue tavole avrebbero poi dovuto essere colorate.

    La trama invece mi è piaciuta si svolge in due periodi temporali diversi ed anche il personaggio comprimario trovo sia stato ben caratterizzato che dimostra una buona morale pur dovendo svolgere un duro mestiere. Storia tipicamente western, in cui anche i dialoghi giocano un valido ruolo.

    Disegni: 5 / Storia: 8

     

    Chupacabras - Rubini/Burattini/Celestini

    Una storia ricca di azione per terminare in bellezza questo color, mi è piaciuta la trama scorrevole con un pizzico di fantastico che non sfocia nell'occulto/magico così da mantenersi nel filone western più classico. Anche qui un valido comprimario rappresentato nella figura del professore/ricercatore.

    Disegni di Rubini molto belli che diversamente dagli altri, mi è sembrato abbia considerato maggiormente il fatto che che la storia avrebbe dovuto poi essere colorata, offrendo così al colorista la possibilità di valorizzare al meglio le tavole della storia.
    (Forse una piccolezza, ma credo ci sia stato un problema di scansione, perché il tratto delle tavole mi è parso leggermente sgranato.)
    A differenza di Zagor ho notato un distacco maggiore dal tratto del suo maestro Andreucci.

    Disegni: 7.5 / Storia: 7.5

     

    Direi un bel color brevi, nel complesso credo anch'io sia il migliore tra quelli usciti sinora.
     

    Peccato per la storia di Santucci che da quel che ho visto è stata sostituita forse da quella di Laurenti.

  4. <span style="color:red;">14 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Dell'integrità degli albi.

    Buon primo albo anche se l'ho letto con un po' di malumore (eufemismo, perché sono proprio scocciato) dato che della cinquantina di copie che ho visto in due edicole diverse non c'era una che avesse la copertina centrata (il dorso bianco riservato al titolo invade quando di uno quando di due millimetri la prima di copertina). Non è la prima volta che ciò accade e denota scarsa cura in fase di stampa, la  SBE probabilmente non è per niente responsabile, ma il prodotto che va in edicola dovrebbe essere integro e privo di anomalie, e di questo l'editore può di certo lamentarsi presso chi ha in cura la stampa dei suoi albi. 

     

    Questo è un problema piuttosto ricorrente anche dalle mie parti dove le 2-3 edicole dalle quali acquisto vendono centinaia di copie del mensile. (Ultimo caso simile l'ho riscontrato sul cartonato di Manfredi / De Vita)
    Capita anche che nel suo interno, l'albo presenti pagine sbiadite (in stile stampa con toner scarico) o macchiate, oppure che tutte le pagine riportino il segno delle strette stringhe di plastica dello stoccaggio.

    Scusate se mi soffermo solo su questa questione OT, al momento non ho avuto ancora occasione di poter leggere l'albo in questione.
    Ci tenevo a quotare la giusta osservazione di Ymalpas, con la speranza che gli addetti ai lavori possano, se possibile, trovare un rimedio per i molti lettori che come me non prende l'albo solo per leggerlo una volta e poi accantonarlo, ma per conservarlo e sfogliarlo e risfogliarlo molte volte.

  5. Quella di Lugano, per chi ha la possibilità, secondo me è una fiera a cui si dovrebbe partecipare tutti e tre i giorni o almeno 2 su 3 per apprezzarla a pieno.

    Per me che ho avuto questa opportunità, devo dire che gli autori sono sempre abbastanza numerosi e disponibili, certo qualcuno in meno, rispetto al 2015, forse ce n'era, ma bisogna considerare che allora il personaggio protagonista dell'edizione era Tex. Fondamentalmente però la differenza di quest'anno è che i momenti per dediche e disegni sono stati diluiti di più sui 3 giorni, quindi per chi è venuto un solo giorno ha avuto l'opportunità di gustare circa 1/3 del programma.

    Per farvi un esempio venerdì (il giorno dei tre meno frequentato) c'erano diversi autori Bonelli seduti per dediche con file cortissime (4-5 persone), e i pochi fortunati, tra cui il sottoscritto, hanno avuto l'opportunità di fare delle belle chiacchierate con alcuni tra quelli presenti. ;) 

    Per ciò che mi riguarda sempre un piacevole appuntamento. :) 
    Mi dispiace per Texfan che è potuto restare solo per poco tempo, spero potrai rifarti l'anno prossimo. :D 
     

  6. Concordo,
    molto belli i disegni dal tratto pulito e nitido avvalorati da una colorazione che definirei eccellente e atmosferica, proprio in stile comics e/o bédé.

    Vedendo le due tavole in anteprima, graficamente penso potrebbe essere la prova più interessante tra quelle uscite sinora.

    Dalle poche righe della trama scritte sopra, anche il soggetto offre dei buoi presupposti per una bella storia di stampo classico, spero che Manfredi possa proporci un Tex come quello delle sue prove migliori.

  7. Data la mancanza, da un pò di tempo, del piatto favorito dai nostri ranger(s) tra le pagine delle storie ossia

    bistecca, patatine con una pinta di birra gelata.

    Tex e Carson si ritrovano di fronte ad un insolito scontro intitolato:

    "Battaglia all'ultima forchettata"

    Chi avrà la meglio? ;)

    (Illustrazione già postata in bianco nero, ma che mi sono divertito anche a colorare e quindi riproporre in una nuova versione.)

    Saludos!

    j0d8b4.jpg

    • +1 1
  8. Caro Burningbullet, un complimento ed una buona estate a te!

     

    Ah ah ah... bellissima Samu.
    Perfetta per un Tex in chiave umoristica!

    Vi ringrazio amigos! :)

    Ora, caldo permettendo, mi dovrò concentrare su dei soggetti un pò più seri, ma spero prossimamente di ritrovare ancora del tempo per buttare giù qualche altra gag da condividere...

  9. Attenzione, adesso si parla di naso, ma in realtà è stato solo un elemento ripreso più volte per discutere qualcosa di un pò più profondo, ossia sul fatto che in diversi non riconoscono il vero Tex nella fisionomia che ha ritratto l'artista. Se ho letto bene, il succo del discorso è che quasi per tutti Breccia ha fatto un buon lavoro, ma in diversi non sono riusciti ad identificarsi nel loro beniamino di sempre, il che ci sta perché si può dire di tutto salvo che il viso del Tex disegnato da Breccia ricordi quello di Villa, Ticci o Galep autori ai quali la stragrande maggioranza dei disegnatori odierni fa riferimento per illustrare le storie della serie regolare e non.

    La domanda è:
    "i lettori cosa si aspettano dal disegnatore invitato per il Texone? un Tex molto personalizzato come potrebbe essere quello di Font, Alessandrini, Bernet, Breccia oppure che pur infondendo la loro personalità si riallaccino in qualche maniera alla fisicità e fisionomia del Tex più classico come possono aver fatto Seijas, Brindisi, Gomez, Magnus, ecc.. ?

    • +1 1
  10. Un Texone dal punto di vista grafico davvero intenso ed intrigante.
    Atmosferiche e molto belle le sfumature date dalle retinature manuali. Ho apprezzato moltissimo anche la scomposizione artistica della gabbia in diverse nuove varianti che hanno dato un tocco di dinamismo e respiro alla storia.
    La caratterizzazione di Carson è molto audace e grottesca, ma mi è piaciuta perché in qualche maniera mi ha ricordato il buon vecchio cammello.
    Diversamente quella di Tex non mi ha molto convinto, lo sguardo è quello di Tex, ma il viso mi è sembrato un pò "Hulkizzato"(se mi si passa il termine senza offesa :) )e invecchiato, personalmente lo preferisco con linee leggermente più morbide e gentili e che pur mantenendo una propria personalità richiamino in qualche maniera il Tex che conosciamo. Ovviamente si sa che questa serie è caratterizzata anche da interpretazioni più personali.

    Il tema della storia classico trovo sia sempre qualcosa di affascinante.
    Mi è piaciuto il modo di Faraci nell'imbastire i dialoghi che non sono mai troppo pesanti e copiosi, ma direi neanche scarni. A mio modesto parere, dicono il giusto senza appesantire, così da rendere la lettura scorrevole e al tempo stesso offrono alle immagini stesse di raccontare la storia e di essere gustate.

     

    Ad inizio lettura avrei detto che la lettura si sarebbe conclusa in maniera diversa, invece per ciò che riguarda le sorti di Kintpuash e di Hooker Jim tutto si dirige verso la realtà storica.

     

  11. Le altre le avevo già viste sul forum non volevo creare dei doppioni.
    Comunque di questa immagine mi piace molto l'effetto del sole che sbuca da dietro la roccia, lascia una sensazione molto vivida, si percepisce
    quasi l'accecamento dei raggi solari come nella realtà.
    Civitelli è uno specialista nel ricreare gli ambienti.

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