Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Chinaski89

Allevatore
  • Contatore Interventi Texiani

    464
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    1

Messaggi pubblicato da Chinaski89

  1. Storia godibile, come fatto notare da Natural con un lato comico enfatizzato, e con un Tex che è sempre Tex. La sola nota stonata della storia è la sparatoria del primo albo che continuo a trovare assurda, volendo fare i pignoli pure il Tex sindacalista ci "azzecca" poco, ma si tratta di poche vignette ed in fondo chissenefrega.

    Il secondo albo alza il mio voto perché se il primo mi aveva un po' deluso, con il secondo e valutando la storia nell'insieme do un 7-7.5 tranquillamente. A mio parere non è la storia migliore di Manfredi per Tex (a me per esempio piace di più Sei divise nella polvere), ma una buona storia, forse un po' lenta ad accendersi ma che quando si accende lascia pienamente soddisfatti.

    I disegni non mi sono dispiaciuti, come detto dell'errore del braccio non mi importa nulla (anzi ad essere sincero non me n'ero neppure accorto) e do 7 anche a Leomacs.

     

    I personaggi sono tutti ben caratterizzati, a parte forse Bob che è un po'troppo scemo (ma del resto è il fratello scemo :D ), ed il  migliore è anche per me il giudice Felsen che la spunta di poco su Randy e Rachel.

  2. "clamoroso errore" e "svista inconcepibile" per un braccio rispuntato in una vignetta, mi pare che il dramma lo stai facendo si; se qui devono fare mea culpa allora con l'errore casa bianca-campidoglio (che personalmente non ha impedito di godermi quella bella storia) cosa dovevano fare? Farsi il cammino di Santiago in ginocchio chiedendo perdono?

    Non esageriamo suvvia, chissenefrega di un errore in UNA vignetta!! Sposo al 100% il parere di paco al riguardo: "errori che ci sono sempre stati e sempre ci saranno, errori persino belli!"

     

    Riguardo alla storia mi trovo invece abbastanza d'accordo (a parte sul Tex sindacalista che non mi è piaciuto) ma devo rileggermela per intero stasera con più calma prima di dare un parere definitivo

  3. C'è necessità, in questo caso. Tutti sanno ormai, a differenza del 1948, chi e che cosa sono i rangers. O dove vivono Navajos e Sioux ecc... ecc...

     

     

    D'accordissimo, certi svarioni storici dei cosiddetti tempi eroici, perfettamente comprensibili allora, con gli occhi di oggi sarebbero inaccettabili. O almeno lo sarebbero per me. Per dirne una anche tutta la "prosopopea" sulla fascia wampum l'ho sempre trovata alquanto stonata. 

  4. Anche secondo me questa è di gran lunga la più bella storia con Mefisto (se non si considera Il figlio di mefisto che certo le sta alla pari e forse la supera anche), perciò mi associo ai tanti commenti positivi e do un 10 a questa stupenda storia.

     

    In effetti io la posseggo soltanto nel formato cartonato e le ricordo così senza censura (per fortuna dato che odio le censure) un solo dubbio nell'ultima striscia più che una censura mi pare sia stata aggiunta la lancia, ma se non erro nel cartonato la lancia c'è

  5. A me è piaciuto un po' meno invece, stimando anch'io moltissimo Manfredi da lui mi aspetto di più, sulla sparatoria d'accordissimo con pecos: Tex è un uomo abilissimo, il migliore con le pistole ecc ecc ma qui sembra invulnerabile il che è un po esagerato (sempre IMHO), anche perchè lui come potrebbe sapere prima di buttarsi allo scoperto che gli avversari sono dei perditempo con una mira che manco un cieco?

     

    Sulla guasconeria posso anche essere parzialmente d'accordo (solo parzialmente perchè il Tex manfrediano mi risulta a tratti alquanto antipatico), ma anche dopo una rilettura mi resta la sensazione che il Tex sindacalista dell'inizio sia un bel po stonato e che la scena della sparatoria sia molto simile a quella di Faraci dato che anche qui devono buttarsi allo scoperto esponendosi al tiro degli avversari. Mi è parsa davvero una scena, e qui cito natural killer, "a cavallo tra cartone animato e videogioco sparatutto"

  6. Attenzione contiene

     

    S

    P

    O

    I

    L

    E

    R

     

    Lettura anche secondo me al di sotto delle attese e non entusiasmante, almeno per questa prima parte. Condivido anche il giudizio sui personaggi di contorno interessanti e le aspettative per l'entrata in scena di Felsen.

     

    Passiamo ora ai (secondo me) punti dolenti:

     

    in primis quello citato da pecos e che, condividendo in pieno, riporto pari pari 

     

    "la sparatoria all'hotel, con Tex e Carson che fanno strage del gruppo di assalitori impiombandoli come piccioni, con un Tex invulnerabile che si presenta davanti a diversi nemici senza minimamente ripararsi... scena un po' eccessiva, a mio parere."

     

    Aggiungo che la trovo anche un pochetto ridicola oltre che eccessiva e molto simile a quella dell'ultima storia di Faraci che avevo trovato altrettanto assurda e ridicola.

     

    Un altro punto dolente lo trovo nel Tex "sindacalista" per così dire che, con quel discorso, mi è parso un bel po' fuori dal tempo e dal personaggio; inoltre non mi piace molto l'insistenza del Tex di Manfredi sui danni dell' alcool ed il suo consigliare di "andarci piano" a Randy (cosa che mi pare succedesse pure col maggiore di Sei divise nella polvere, dove Tex lo riprendeva per l'uso di whisky e ne rifiutava un bicchiere per l'eccessivo caldo) , certo sono quisquile e la frase a Randy ci sta benissimo dato il personaggio, ma questo Tex sindacalista e antialcool mi sembra francamente eccessivo e un po troppo, per così dire, perbenino.

     

    Un'ultima cosa: solo a me il Tex di Manfredi da l'impressione di essere incredibilmente antipatico e un po' troppo "sbirro"?

     

    Ciò detto, essendo un grande estimatore del Manfredi soggettista (principalmente per quel capolavoro di serie che fu MV) , resto fiducioso che la storia migliori col secondo albo, anche se questo mi ha deluso.

     

    Per quanto concerne la parte grafica il tratto di Leomacs mi piace molto e mi piacciono i suoi Tex e Carson.

  7. Che storia stupenda. Bellissima l'atmosfera quasi da tragedia greca come dice James, stupendi i personaggi di contorno con Rick Simmons che come dice Natural sostituisce un po' Carson in questa storia, epica la figura del Rural (al singolare si scrive così?) e spettacolari i personaggi di Silent Foot ed Ada, che a mio parere sono già favoritissimi per il miglior comprimario 2015, soprattutto Ada.

     

    CONTIENE SPOILER SPOILER SPOILER

     

    Sono anch'io un Carsoniano doc come james e la penso esattamente come lui sul vecchio cammello, nonostante ciò ho aprrezzato come lui questo Tex in solitaria, soprattutto perchè con i pards la tensione che percorre gli ultimi due albi sarebbe certo stata minore, sia perchè la caccia sarebbe stata più facile, sia perchè avremmo saputo prima che in quattro si sarebbero salvati di sicuro.

    Tra agguati, sparatorie e rovinose cadute che mettono in serio pericolo la vita del nostro ranger e lo conducono al limite delle proprie forze, la figura di Tex ne esce ingigantita anche per via dell'abilità del nemico, Charvez, un tizzone d'inferno come se ne sono visti pochi nella saga.

    Un Tex così in difficoltà l'ho visto raramente e si sa che le storie migliori sono quelle in cui l'eroe si trova in grandissima difficoltà. Tuttavia il nostro è fantastico (alla faccia di chi dice che Tex non è più Tex) quando cattura la sentinella ed usa il trucco della coperta per ammazzare l'altra, manda il messaggio a Charvez facendogli capire che la medicina di Aquila della Notte è più potente della sua e più in generale lungo tutta la vicenda, dove dimostra appieno di essere più abile di Charvez e dei suoi che non sono certo i primi arrivati.

    Il finale, con Tex che sfida Charvez a parole per costringerlo al duello e fargli perdere la faccia, e soprattutto la fama d'invincibiltà e di preveggenza di cui godeva presso seguaci e nemici, è da apoteosi, così come da apoteosi è l'idea finale di Silent Foot che invece di incendiare le capanne con le frecce e sparare dall'alto come previsto da Tex, manda Ada (personaggio che adoro e che finalmente ci fa conoscere una donna coraggiosa che se ne infischia se "questa non è roba da donne" ma va a salvare il figlio a rischio della propria vita) a chiudere la vicenda freddando quel Charvez che l'aveva violentata anni prima e spegnendone così il ricordo dai suoi incubi.

     

    Io da questa storia mi aspettavo molto e sinceramente sono pienamente soddisfatto, non potrei chiedere di più.

     

    In conclusione per me il voto è 10, non trovo alcuna nota stonata ne difetti: una storia che coinvolge, emoziona e prende come poche. Complimenti davvero a Boselli che mi pare non ne stia sbagliando una da un bel po di tempo, mostruoso!

     

    Sui disegni di Mastantuono ho parzialmente cambiato opinione: i suoi volti continuano a non convincermi, ma le atmosfere, i luoghi, la pioggia, la fatica e le ferite sono resi alla perfezione e non credo più che un altro disegnatore avrebbe fatto meglio; Mastantuono è perfetto per questa storia per cui voto 8 alla parte grafica.

  8. Io il sondaggio l'ho interpretato come un chi è stato il miglior soggettista di Tex nel complesso, perciò a mio parere Boselli supera di un soffio lo stesso GLB, è ovvio che si tratta di un parere totalmente soggettivo. Nizzi per via del finale di carriera pessimo perde sempre a mio avviso molti punti e sempre a mio parere Carson, e più in generale i pards, sono stati assai sminuiti nelle storie di Nizzi: il suo Carson in particolare era un vecchio acciaccato quasi incapace di azioni in solitaria o delle più elementari intuizioni, buono per un po di ironia; ma è un parere personale ovvio.

  9. A mio parere personale il migliore di sempre è Boselli.

     

    A mio gusto batte di un soffio (al fotofinish come si direbbe nel ciclismo) persino l'immenso GLB.

    Questo grazie agli straordinari capolavori da lui firmati (per citarne alcuni Il passato di Carson, Gli invincibili, Gli eroi del Texas, Sulla pista di Fort Apache, I sette assassini, Gli assassini e Patagonia), alle numerosissime storie appena al di sotto del capolavoro (come Giovani assassini o Morte nella nebbia) e ad un livello medio sempre straordinario;

     

    GLB come detto lo metto appena un soffio dietro a causa di un certo appannamento nel finale di carriera e di certe sue storie un pochino telefonate per così dire, anche se ovviamente ha scritto capolavori al livello, se non superiori, a quelli del buon Boselli (una su tutte la straordinaria Il giurameno che si trova a mio gusto al primo posto all time al pari con Il passato di Carson);

     

    Nizzi se non fosse per tutta la fascia post 500 lo metterei al terzo posto (anche se un bel po staccato dai suddetti) a mio gusto infatti l'unico vero capolavoro da lui scritto è stato "Fuga da Anderville" , poi ci sono un sacco di ottime storie (che mi hanno peraltro accompagnato nei primi anni di "texianità") e -ahime- una sequela di storie francamente imbarazzanti, cioè tutte quelle dal 500 in poi, che oltre ad avermi fatto quasi abbandonare la lettura del mio fumetto preferito hanno sistematicamente distrutto il Tex che conoscevamo e che lui stesso aveva contribuito a farci conoscere.

     

    Ciò detto nella mia personale classifica scivola dietro a Nolitta, che ha scritto un autentico capolavoro (El muerto) e tante ottime storie mai banali. Gli altri hanno scritto troppo poco per essere citati in questo sondaggio (a mio parere) ma ho apprezzato particolarmente alcune storie di Segura (su tutte Il cacciatore di fossili), la splendida di Berardi e la prima di Medda. Dei nuovi mi piace molto Ruju e per nulla Faraci (a parte all'esordio), Manfredi scrive sempre buone se non ottime storie, ma mi piacerebbe che scrivesse anche storie del filone fantastico in cui su MV ha dimostrato di eccellere. 

     

    Un'ultima considerazione rivolta a natural killer: lungi da me il voler polemizzare sui gusti personali, ma se Boselli ha scritto le storie che hai maggiormente apprezzato lo metti addirittura al quarto posto?

  10. Purtroppo la mala moda imperante dell'abuso degli anglicismi ha fatto breccia anche nella SBE, a quanto pare. Senza voler essere tacciato di passare per retrogrado o contrario al progresso, trovo che l'immensa ricchezza della lingua italiana andrebbe non solo preservata ma fatta bandiera di proselitismo, specie presso le nuove ed ultime generazioni che sono imbevute (giustamente) di termini anglofoni soprattutto tecnici. Almeno laddove non sia strettamente necessario preferirei adoperare termini classici e del nostro patrimonio culturale derivato principalmente dal latino, grande lingua mai giustamente percepita nella sua effettiva necessità....ecco perché in questo caso avrei preferito che un portavoce della cultura italiana come la Bonelli continuasse ad usare un termine, "almanacco" (benché per essere onesti derivato dalla lingua araba), che sa di antico e misterioso al posto del molto meno intrigante "magazine". Questo ovviamente è uno sfogo linguistico e non ha niente a che vedere con i contenuti che ci saranno.
    Scusate l'off topic....o meglio il... "fuori argomento"!

     

    Mi scuso anticipatamente per il "fuori argomento", ma non posso che quotare al 100% Anatas. Pur essendo dell'89 (quindi più o meno nella fascia "nuove generazioni" ) sono d'accordissimo con te.

  11. Non la ricordo precisamente, devo averla letta anni fa e senza troppa attenzione, forse nella csc.

    Trovo inutile un volume di ristampa per questa storia: È una buona storia ma non certo un capolavoro (per me e per molti altri credo), Sergio Bonelli sinceramente non mi è mai piaciuto come sceneggiatore, parlando dei disegni Letteri lo trovo mediocre; Quindi non ho il benchè minimo interesse, ma poi se uno fosse interessato basterebbe che si prendersi gli albi ristampati, un volume stile mondadori da per esempio 12-15 euro sono soldi buttati a mio avviso.

     

    Ma qui si parlava di ristamparlo in un volume di pregio inserendo anche una sequenza di 38 pagine che fu tagliata dalla storia; prima di rispondere ad una discussione sarebbe meglio leggere il messaggio di apertura, prendersi gli albi ristampati non permetterebbe comunque di leggere quella sequenza.

    Per quanto concerne Sergio Bonelli sceneggiatore non di tuo gradimento e Letteri addirittura mediocre siamo nel campo dei gusti che non si discutono, ma per quanto mi riguarda la penso in maniera diametralmente opposta.

     

    A me in ogni caso interesserebbe e se uscisse un'edizione simile la comprerei di sicuro anche se anch'io ho dei dubbi sull'eventuale successo di una simile iniziativa

  12. I fucili sono Sharps a canna corta per sparare meglio da cavallo come mi pare sia spiegato nell'introduzione. Un tipo d'arma rara ma documentata dicono sempre li. In ogni caso sono parzialmente d'accordo con Ahmed sui puristi: per il Tex canonico c'è la serie regolare, e pure tutti gli altri speciali volendo bene vedere, se per una volta che si da un po' di libertà ad un autore (e che autore) si grida quasi al vilipendio ed all'insulto alla memoria di GLB e Galep, mi pare un'esagerazione. Se non è piaciuta la storia lo capisco, anche se non condivido, ma secondo me se non si è letta la storia non si può giudicare.

  13. Serpieri aveva parlato dell'idea che sta alla base di questa storia a Sergio Bonelli (se non ricordo male da Lucca) e lui aveva rifiutato. Una storia così non l'avrebbe mai e poi mai pubblicata a mio parere, il che è un altro punto a favore del Boselli curatore. Da quando c'è lui mi pare che Tex stia nettamente migliorando rispetto a periodi bui del passato non troppo lontano. 

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.