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gilas2

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Messaggi pubblicato da gilas2

  1. L'ho preso per 'dovere di collezione' come sempre...

     

    nota per la bonelli: la vogliamo finire di cambiare i dorsi degli albi in continuazione (soprattutto dei vari maxi), che mi scompaginano tutta l'estetica della libreria? :indiano::D

     

    La trama imbastita da Ruju è stata notevole. Vi sono echi e riferimenti ad altri topos texiani, soprattutto lo stallone da corsa (non solo il doverosamente citato Dinamite ma anche White Star (se non ricordo male il nome), Figlio del Vento, il texone di qualche anno fa), e fila via che è un piacere. Forse l'intrecciarsi con la sottotrama 'gialla' del serial killer ed i capovolgimenti di fronte finali sull'identità del medesimo appesantiscono la trama un po', ma va bene così.

     

    Dolenti note, i disegni di Diso, dove soprattutto i volti sono quasi sempre molto approssimativi e 'storti', con menti alla totò come se piovessero. Capisco l'opportunità di avere un disegnatore che consegni in tempi brevi, capisco che sia anche già stato pagato per il lavoro fatto, ma spero vivamente che dopo il prossimo maxi assegnatogli non ce ne saranno più di suoi in programma, perchè con qualsiasi altro disegnatore avremmo potuto avere uno dei migliori maxi della serie.

     

    Trama: 7,5

    Disegni: 4

  2. Un altro tassello della gioventù di Tex, che tra qualche tempo rileggeremo 'in fila' con gli altri scritti da GLB, SB e Boselli stesso 

    Come per il cartonato precedente, si vede che - come anche nel Magnifico Fuorilegge - Boselli si diverte a scrivere con più libertà rispetto al tex maturo, recuperando anche una certa spregiudicatezza tipica non solo dell'età anagrafica di un Tex ventenne ma anche dell'incisività dei dialoghi del tex delle origini di GLB (dove anche il formato a 'striscia' obbligava ad essere più concisi possibile, per poter portare a casa la pagnotta. Non ho avuto alcuna difficoltà a seguire il dipanarsi della storia, incluso il finale che a qualcuno ha lasciato perplesso: in realtà si trattava dell'ultimo superstite della banda, che Tex non ha riconosciuto per non averlo mai visto da vicino, mentre invece il fuorilegge lo riconosceva eccome per avergli sparato addosso più di una volta. 

    Superlativa la resa grafica, sia per il formato alla francese che fuoriesce del tutto dalla gabbia bonelliana e sia per la prestazione di Mastantuono, che ha trovato la sua dimensione definitiva nel rendere sia il west che il giovane Tex, come avevano fatto Andreucci ed Alberti prima di lui, e superlativa anche la resa dei chiaroscuri - ambientazioni notturne, diurne, e crepuscolari - che della colorazione. La serie del cartonato costa quel che costa ma effettivamente sono (con qualche eccezione, che comunque non scende sotto la media) dei piccoli gioiellini.

     

    Storia: 7+

    Resa grafica (quindi non solo i disegni in sè e per sè): 8,5

  3. Vado 'controcorrente'... appena terminato il secondo albo, personalmente promuovo a pieni voti sia Ruju che Cossu.

    In qualsiasi storia di Tex, volendo, si possono andare a trovare incongruenze logiche o trovare aspetti da criticare (io stesso ho parecchie riserve su storie, soprattutto per i disegni, che altri trovano od hanno trovato persino 'leggendarie', ma ognuno ha i suoi gusti) e Ruju cala una storia direttamente nel solco della tradizione delle tante storie che han visto protagonisti i cinesi, molte delle quali a San Francisco o comunque in Calfornia, inclusa la solenne rissa nel magazzino del primo albo (non ci sono dubbi che se fosse stata a Frisco i ragazzi della palestra di Potrero sarebbero stati in prima fila). L'unica cose che è mancata è la setta, quella di 'Zio Wu' è una banale associazione malavitosa. Anche l'arciere ha degli illustri precedessori che in un contesto 'normale' non sembrerebbero avere molto senso, a partire dai due gigantoni della Tigre Nera fatti fuori da un candelotto di dinamite (e non venite a dirmi che è 'logico' o 'normale') o, per rimanere in tema di tiro con l'arco, il Legolas di Orlando Bloom nel Signore degli Anelli che tira dieci frecce di fila scendendo dalle scale del castello su di una porta a mo' di skateboard. Eppure sono comunemente accettati come elementi di 'sospensione dell'incredulità' e, mi pare, esenti da critiche particolari :)

    Nel complesso, per quel che mi riguarda le premesse del primo albo vengono mantenute anche nel secondo. Non sarà un capolavoro sempiterno, ma la trama scorre tra un continuo capovolgimento di fronte e l'altro fino alla resa dei conti finale. Chiaro che poi ognuno ha il diritto di dire 'io avrei fatto così e io avrei fatto cosà', ma partita finisce quando arbitro fischia e a storia conclusa ce la teniamo così com'è :)

    Capitolo disegni: Cossu ripercorre, absit iniuria verbis, le orme di disegnatori storici di Tex che della 'linea semplice' han fatto il loro tratto distintivo, e mi vengono in mente in particolare Nicolò e Letteri. Ho trovato molto belle le tavole estremamente luminose della passeggiata a cavallo del secondo albo verso Coronado, con anche qualche insolita eccezione alla rigida gabbia bonelliana (due vignette, vignetta centrale, due vignette, e comunque sempre tre file di vignette in una pagina), come mi pare avvenuto in passato proprio per qualche storia disegnata da Letteri. Tex e Carson sono Tex e Carson e non altri personaggi 'travestiti' da Tex (come fa ad esempio Diso, che invece non riesco proprio e non riuscirò mai a digerire), sono Tex e Carson nell'interpretazione di Cossu (come il Tex dell'ultimo Cartonato è il Tex nell'interpretazione di Mastantuono. Anche qui, ognuno ha i suoi gusti, se la pensassimo tutti allo stesso modo il mondo sarebbe assai noioso :)

     

    A caldo, quindi:

    Voto storia: 7

    Voto disegni: 7

  4. <span style="color:red;">13 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

    A mio parere risulta troppo piccolo e spigoloso.

     

    A mio parere con quel volto asimmetrico ed il mento sghembo assomiglia più a Totò che a Tex. :mellow::mellow:

    D'accordo che la storia comunque era stata commissionata e pagata a suo tempo, d'accordo che comunque il disegnatore riesce a consegnarla in tempi rapidi, però la qualità è davvero molto al di sotto di un minimo accettabile.

  5. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Principe Alexis dice:

    Scusa Mauro, io insisto... qualcuno ha detto che chi la pensa così è un cogl... ma dopo aver visto la copertina di "Giustizia a Corpus Christi" penso che quello non sia Tex, ma un altro personaggio.

    Per me Tex giovane dovrebbe somigliare a Kit! "Ma come?" -dirai tu- "Allora ti sembrerebbe di leggere le avventure di Kit e non di Tex!" Eh eh eh... calma, calma... Io dico (e non solo io) che dovrebbe somigliare a Kit, ma non del tutto!!! 

    ... però il modello dovrebbe essere quello. E invece no! Vabbè, è solo il mio pensiero.

    Saludos.

     

    Ma gli somiglia a Kit, e somiglia anche a suo fratello e a suo padre! Mica è disegnato come un tappo di 1,50  per 150kg e coi capelli biondi o rossi o come uno smilzo alto due metri... si riconosce benissimo che è un giovane Tex :D  (altrimenti Boselli e chi cura il prodotto editoriale in Bonelli nemmeno lo farebbe apparire in edicola!)

  6. <span style="color:red;">42 minuti fa</span>, Letizia dice:

    No no, conosco il posto, ci sono stata.

    Niente alberelli o arbusti, solo cespugli.

    Anzi, dietro la curva il sentiero si fa più accidentato e pericoloso per i garretti di un cavallo sciolto.

    Se Tex ha gli stivali ai piedi e Lupe no, la spiegazione è una sola.

    E naturalmente Piccinelli non ha la moto.:lol:

     

    dacci le coordinate su google maps :D

  7. 7 ore fa, Letizia dice:

    1) Un cavallo incustodito fuori inquadratura? Ah no, c'era Piccinelli che badava al cavallo di Lupe mentre riprendeva la scena (Piccinelli sarebbe tornato a casa con la sua moto, è ovvio).

    2) La sigaretta la si fuma immediatamente dopo mangiato e, te lo assicuro, la trattoria più vicina sta a sei ore di cavallo.

    3) Gli stivali di Lupe sono comodissimi e morbidissimi (hai notato come si sono afflosciati?)

    D'accordo, ci hai provato.

    Ma non ti vorrei come avvocato difensore.

     

    1) E perchè no? esistono alberelli ed arbusti a cui legare le briglie dei cavalli

    2) Magari era dietro la curva... dobbiamo fare il conto di quante osterie, villaggi e trading post si sono visti da sempre nel mezzo del nulla? (a partire da quello di Trinità e della sua leggendaria fagiolata)

    3) Anche gli stivali più comodi dopo ore ed ore - magari sotto il sole cocente - alla fine non vedi l'ora di levarteli e mettere i piedi a mollo nel fiume...

     

    Non diamo le cose così per scontate ;)

  8. <span style="color:red;">15 ore fa</span>, Letizia dice:

    Censure?

    Sono loro che sono reprobi.

    Scommetto che nessuno ha notato che:

    1) Tex e Lupe hanno un cavallo solo

    2) Tex è bello riposato

    3) Lupe si è tolta gli stivali e ha messo i piedi (e sottolineo i piedi, e basta) a mollo, da qui l'espressionbe estasiata.

    Deduzioni:

    Tex andava seduto comodamente a cavallo (a proposito di cavallo, alla faccia della cavalleria!) e Lupe lo seguiva a piedi.

    E meno male che Tex se ne sta zitto a fumare perché, se solo apre bocca per chiedere: "vanno meglio ora i piedi?", Lupe gli tira gli stivali in testa.

     

    1) L'altro cavallo potrebbe essere fuori dall'inquadratura

    2) Potrebbe stare digerendo l'ennesima bistecca alta tre dita seppellita sotto una montagna di patatine fritte e gli serviva una sigaretta 'digestiva'

    3) Si sa che uno dei momenti migliori della giornata è quando ci si toglie le scarpe soprattutto se sono un po' strette

     

    :D:D

  9. <span style="color:red;">20 ore fa</span>, Letizia dice:

    Il fazzoletto era proprio di seta

     

    Wikipedia e Google mi dicono che potevano essere di seta ma anche di cotone o lino

    Visti gli usi "rudi" che dovevano farne i cowboys e la 'delicatezza' della seta, e che di bandane ne avrò una ventina di ogni colore e dimensione :D di cui alcune originali americane, per tutta una serie di usi, tenderei a pensare che in genere nel vecchio west si usassero di più quelle di cotone grezzo (es. per togliere la pentola dal fuoco o per camuffarsi prima di rapinare una banca).

    Per tornare a quella di Tex invece, per come è sempre stata disegnata e per quel paio di volte che è stata oggetto dell'azione (ad esempio quando la regalò alla maliarda in uno dei primissimi numeri ed il suo odore fu fatto poi annusare al... gorilla assassino, se non ricordo male), pare proprio essere un pezzo di seta nera.

    Chiusa la parentesi 'fashion'. ^_^

  10. Se non ricordo male anche Erio Nicolò in qualche occasione ha fatto 'indossare' la bandana anche a Carson

     

    Che io sappia, la bandana è sempre stata, ed è tuttora, solo di cotone. Cotone spesso, grezzo, non come la tela jeans/denim, ma pur sempre cotone. Non ce li vedo i rudi cowboys ad indossare la seta (che costava anche un occhio della testa) 

  11. Non mi trascinerò in un'analisi approfondita perchè non sono capace ed altri lo faranno sicuramente meglio di me, e nè tantomeno dopo la prima, rapida, lettura.

    Ma.

    Dopo le prove dei Texoni degli ultimi anni che non mi avevano particolarmente entusiasmato (e, in particolare, quelle di Roi e Breccia che non mi avevano convinto per niente), finalmente un TEX (maiuscolo) degno di questo nome.

    Storia, sceneggiatura, disegni, personaggi, tutto perfetto.

    Definirlo 'tassello' della storia di Tex, come fatto nell'introduzione, è riduttivo. Qui siamo di fronte ad una pietra miliare sia della storia del personaggio, sia dell'intera collana.

    Si rivede un Boselli "libero" di scrivere e, e si vede, anche di "divertirsi" a scrivere.

    Si respirano le atmosfere del primissimo Tex, di un Tex a cui è meglio non pestare i piedi, di un Tex capace di scalare pareti a strapiombo come uno stambecco e di penzolare dalle corde come un'acrobata, che cavalca, spara, fa a pugni, affascina le signorine nei saloon (e magari con Sophie anche qualcosa di più...) e le giovani indiane (Maria, non Nita eh), e non si fa scrupoli di fumarsi una sigaretta ;)

    Mi domando se poi nel sondaggio sui personaggi ci sarà per la prima volta anche un quadrupede ovvero il fedele Dinamile :D

     

    Aspettative ampiamente ripagate, grazie Boselli, grazie Andreucci (ma l'iconcina che applaude non c'è più?)

  12. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Chinaski89 dice:

    Comprato, letto e adorato. La spasmodica attesa è stata ben ripagata, storia davvero eccezionale. Ho apprezzato molto il richiamo evidente alle atmosfere del primissimo Tex, tra ritmi serratissimi e continui capovolgimenti di fronte. Andreucci sontuoso e da standing ovation, grandissimo!

     

    Peccato solo che Tex rimanga, anche da giovane, una sorta di asessuato :P meglio così per evitare polemiche prevedibili, ma avrei gradito una scelta più coraggiosa :D

     

    Ma secondo me con Sophie, dopo quello 'stacco' dall'inquadratura... insomma, così asessuato non mi è parso ;)

  13. Concordo, molto bello!

     

    L'unico appunto (che mi pare di ricordare anche in un altro precedente trailer) è il suono delle Colt, un po' troppo "gentili". 

    Lo sparo di una colt 45 non dico che ricordi una cannonata, ma quasi 

     

     

    :colt::colt:

  14. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, KitWiller79 dice:

     

    - Kit Willer che conosce il vero nome di Yama quando non ci sono ragioni per cui dovrebbe saperlo: È UNA CONTRADDIZIONE!

     

    Tex e Carson avranno raccontato/rivangato/rimuginato mille volte (magari intorno ai famosi falò notturni nella prateria) gli incontri con Mefisto prima (fin dai tempi del Messico!) e con Yama poi. E' molto più che probabile che Kit quindi sappia il nome di Yama alla nascita. Su questo non mi pare ci sia niente di strano. :)

  15. <span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Ulzana dice:

    Sulla morte del Morisco, personaggio tra i miei preferiti della saga, non è malvagia l'idea che possa diventare per un certo periodo "cattivo" e mettere in difficoltà il nostro eroe. Chissà!

     

    Non oso immaginare una possibile reazione di quel "menagramo di un menagramo" di Eusebio ad un salto della barricata di questo genere :lol:

  16. Ecco, non per far polemica, ma io davvero le critiche che si sono lette a Biglia le trovo incomprensibili: un disegnatore che esordisce sulla serie regolare con una storia tanto difficile (i continui cambi di ambientazione e i tanti personaggi non sono solo un tour de force narrativo, ma anche grafico!), riuscendo a centrare alla grande caratteristiche e fisionomie di tutti i protagonisti (compresi i Quattro Pards, visualizzati magnificamente!), merita solo applausi – ecco, scambiare la sua pulizia grafica, la sua essenzialità tutta al servizio della narrazione e dei personaggi, per un deprimente “tirare via”, è un errore macroscopico.Personalmente non vedo l'ora di rivederlo su Tex – e per fortuna, oltre che bravo, Biglia è anche veloce.

    Uno sarà pure libero di pensarla diversamente sui disegni (ho fatto anche diversi esempi di pagine e vignette). 
    A me questo tipo di disegnatori, dal tratto fin troppo essenziale e "spezzettato" (un altro è Leomacs) non ha mai convinto. 

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