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TWF - Tex Willer Forum

gilas2

Ranchero
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Everything posted by gilas2

  1. Devi essere stato particolarmente schiscio in queste occasioni, perchè se intervenissi in quelle occasioni con i toni che usi qui nei confronti di chi 'osa' solo avere una opinione diversa dalla tua ne avremmo letto in cronaca Ma io, al contrario di te non faccio 'strategie', che la butti sul sarcasmo provocando l'interlocutore e quando questo prima o poi perde le staffe 'chiami i moderatori', e accusando spesso e volentieri l'interlocutore di fare quello che, invece, fai proprio tu. Chissà quanti ne hai 'fatti fuori' con questi mezzuccetti, e ora te ne vanti pure pubblicamente. Film già visto decine di volte su questi schermi... Mah, mi confondi decisamente con qualcun altro. Ti invito caldamente a trovare un mio qualsiasi post dove 'lisciavo il pelo' ad un qualsiasi autore. O dove parlo 'a nome di un autore'. Che mica sono l'agente o l'avvocato di un autore, e nessun autore mi ha mai dato un incarico in tal senso. Così come avrei insultato o preso a male parole un qualsiasi forumista (invece nei miei confronti, di insulti da parte tua ne posso trovare a decine, inclusi quelli del commento a cui sto rispondendo). Se lo trovi. Ma tanto non lo trovi perchè non c'è. Anzi se vuoi ti posso indicare una vecchia discussione piuttosto 'abrasiva' con lo stesso Boselli, dove io gli dicevo che aveva preso chiaramente ispirazione scene dai film di Leone e lui che invece no. Roba di dieci anni fa ormai. Ciò non toglie che del lavoro di sceneggiatore di fumetti, proprio perchè estremamente specialistico e complicato, ho un profondo rispetto, aldilà del risultato di una singola storia piuttosto che di un'altra, e non mi permetterei mai di dire che l'autore Tizio o Caio è un incapace che non sa fare il suo lavoro, come invece spesso si è letto su questi schermi, in maniera più o meno esplicita o recondita. ps che poi mi iscrissi a questo forum nel 2014 sì perchè c'era Boselli, ma non perchè gli volessi 'proporre' o 'sottoporre' qualcosa, che ho già fin troppe altre cose da fare e a cui pensare, ma perchè mi incuriosivano le 'curiosità' e le 'anticipazioni' delle uscite future direttamente dall'interno e dalla diretta tastiera dell'allora sceneggiatore e oggi curatore, finchè ha avuto problemi per conto suo e da queste parti 'tossiche' (parole sue) non ha avuto più voglia di tornarci. Comprensibilmente, aggiungo, visto come si viene bullizzati e spesso anche mobbizzati. Se conti su quante storie 'criticate' (a torto o ragione) o discussioni relative a singole storie sono intervenuto con più di un commento negli ultimi cinque anni (diciamo, dal covid di inizio 2020 ad oggi) vedresti che sono molte meno di quelle che sembrano: 900 commenti in dieci anni sono 90 l'anno, cioè 13 al mese ovvero tre alla settimana, in media. Già con quelli di oggi mi sono 'giocato' la media di un mese intero. Il che vuol dire che la mia presenza quanto ad interventi è molto modesta. Aggiungo un ultimo PS Alla fine, quel che finisce in edicola e viene stampato, viene stampato, nero su bianco: è in un certo senso 'immodificabile'. Per cui ognuno ha il diritto alla sua opinione, può trovare che sia un capolavoro o una schifezza, una storia memorabile o una tranquillamente dimenticabile, che il meccanismo narrativo sia svolto come un compitino o che presenti delle grosse falle Avevamo in questo forum la possibilità di avere degli autori che a loro volta, a fronte di queste critiche, potessero esporre il loro punto di vista: in un certo senso era un rapporto 'privilegiato'. Dato atto delle rispettive opinioni, anche delle critiche più 'critiche', alla fine si concludeva comunque con un reciproco rispetto. Questa è una discussione 'sana'. Invece, gli autori abbiamo finito per prenderli a pesci in faccia, così come quei pochi autori-forumisti, e questo rapporto 'privilegiato' tra autore e lettori l'abbiamo perso. C'ha perso l'autore, che non viene più a conoscenza delle opinioni più 'motivate' (e non delle critiche 'a prescindere', anche se da questo punto di vista l'autore ci guadagna sicuramente in salute), c'abbiamo perso noi lettori, e c'ha perso pure il forum che di questo rapporto poteva fare uno dei suoi punti forti.
  2. Da quel che si è visto negli ultimi mesi, sono si e no tre o quattro. Forse. E passiamo alla domanda successiva, a quanti incontri di questo forum hai mai partecipato? davanti ad una pizza, o altro. Sempre per semplice curiosità. No non li conosciamo, perchè non fai i nomi qui davanti a tutti?
  3. Nel momento in cui 'consigli' agli autori di 'stare lontani' confermi che da queste parti vige la regola del 'appena si affaccia, impalliniamolo', e la discussione 'franca, onesta, documentata e sana' non è possibile. Si è visto non solo con gli autori 'istituzionali' ma anche con i 'colleghi forumisti' che ogni tanto sono riusciti a farsi pubblicare, 'impallinati' senza pietà uno dopo l'altro. E infatti quasi tutti hanno anche loro abbandonato questi lidi.
  4. La domanda era un'altra, la ripeto anche perchè è scritta in maniera semplice e comprensibile: "Quante sono le persone in questo forum con le quali riesci a costruire una discussione, franca, onesta, documentata e sana? Più o meno di cinque, dieci? Così, per semplice curiosità"
  5. Quante sono le persone in questo forum con le quali riesci a costruire una discussione, franca, onesta, documentata e sana? Più o meno di cinque, dieci? Così, per semplice curiosità.
  6. Sarò rimbambito io ma facendo un giro sui social (facebook e instagram in primis) questo è l'unico posto dove ci si lamenta di una singola sequenza (come era l'unico posto dove ci si lamentava di alcune altre singole sequenze con discussioni che si sono trascinate a volte anche per giorni se non per settimane) peraltro eseguita sulla falsariga di decine di sequenze analoghe in passato (e non starò a scomodare precedenti ben più illustri a tema 'assalti alla diligenza' come Ombre Rosse di John Ford) nell'arco di settant'anni e passa. Chiaro che ad un qualsiasi autore passa la voglia di passare di qui, che se appena si azzarda viene infilato nella sabbia con la testa fuori vicino ad un nido di fameliche formiche rosse.
  7. Faccio un altro esempio... Nella versione a striscia di "Marie Gold", ripresa ora in Tex Willer, Tex fa fuori cinque energumenti nella sede del giornale, da solo, uscendone senza un graffio. Firmato (di nuovo) GLB Quindi, ancora una volta: - Tex fa una cosa, firmato GLB: grande, evviva, GLB è un profeta, "un santo, un apostolo!" (cit.) - Tex fa la stessa cosa, firmato chiunque altro: buuuuu, cacca, pupù, "bleeaaaah, è uno schifo, una vergogna!" (ri-cit). La differenza non la fa quindi 'cosa fa Tex', ma 'chi glielo fa fare'. Corollario: siccome GLB non scrive più, qualsiasi cosa esca 'oggi' (in quanto scritta da chiunque altro) è da considerare, ancora prima di averla letta, e spesso senza nemmeno leggerla, 'caccapupù, uno schifo, una vergogna'.
  8. "Eh ma la scena della diligenza non è verosimile, basta con sti supereroi invulnerabili! Ruju e Boselli prendono una cantonata!" Cioè, Tex e Carson non possono metter sotto facilmente sei (sei, non dieci...) scalcinati banditi da strada, che già al sentire i loro nomi se la fanno addosso? GLB: "Uno contro venti" "Due contro cento" Ehm... *********** "E basta con Carson che non perde occasione di dare sfogo ai suoi appetiti sessuali! Questo Carson di questi ultimi anni mi fa schifo!" Uhm... Vogliamo parlare del Carson del Texone di Zaniboni "Piombo rovente", anno domini 1991 (quando GLB era ancora ben vivo e vegeto), dove fa il suo 'esordio' proprio Mamie Smith? E quante volte lo stesso GLB gli fa dare del 'vecchio ganimede' da Tex o da Kit? Quello andava bene e questo no? Personalmente ho trovato il primo albo un 'classicone' Texiano con tutti i topoi altrettanto classici da GLB in poi, incentrato sul tema della vendetta (e la scelta del cognome Valjean non è un caso), e meno 'anonimo' di altre recenti uscite. Vedremo a tripla conclusa. Nella storica 'Tucson' è proprio l'uso distorto del giornale locale - che veniva poi spedito o ripreso dagli altri giornali negli altri stati - quello di cui si avvalgono i lestofanti del 'Ring' per pompare la retorica anti-indiani e spingere per l'intervento dell'esercito, altro stratagemma poi ripreso svariate volte nell'epopea texiana (ma, se non erro, era già presente addirittura in Sangue Navajo!) Quindi spesso - giustamente - i destinatari degli articoli non erano il basso popolo (mandriani, campesinos, vagabondi a vario titolo e simili) ma i 'notabili' del paese, i commercianti, insomma quelli che contavano. E se il cowboy non sapeva leggere, se lo faceva leggere da qualcuno...
  9. Boh a me risulta che di serie in cui le vittime vengono ammazzate di botte (e/o violentate e/o strangolate e/o con morti violente di vario tipo) ce ne siano ancora parecchie. Con scene anche molto crude ed esplicite. Oggi, non ieri e nemmeno l'altroieri. Italiane persino. Vabbè, ognuno è libero di vedere quel che vuole.
  10. Ehm... guarda che è tutta fiction, in un caso e nell'altro. Non mi pare che i Sopranos o Deadwood contenesse 'violenza' tale da essere realistica e quindi nociva (opposto di 'innocua') o 'emulabile'.
  11. Anche... nel west c'erano così tanti territori ex-messicani che alla fine lo slang quotidiano del cowboy o del frontierman usava indifferentemente sia l'espressione 'anglo' che l'espressione 'mex' con lo stesso significato. "Lazo" e "rodeo" due dei tanti altri esempi.
  12. Cioè uno che per pura vendetta butta il cattivo da un elicottero legato ad una barella di notte (così come questo ultimo aveva fatto con i suoi ex commilitoni) ti pare 'politicamente corretto'? Edit: - The killing floor (da cui è stata tratta la prima stagione) è del 1997 - Bad luck and trouble (da cui è stata tratta la seconda stagione) è del 2007 quindi ben prima del 'woke' o delle varie serie 'politicamente corrette' - Persuader (da cui dovrebbe venir tratta la terza e prossima stagione) è del 2004. Speriamo ci sia la scena della roulette russa con la Desert Eagle... Le prime due stagioni sono - al contrario delle schifezze dei film di e con Tom Cruise - fedeli ai libri da cui son state tratte, anche perchè mi pare che nella produzione sia stato coinvolto anche l'autore Lee Child. Ritchson (che impersona Reacher) forse è un po troppo 'gonfiato' muscolarmente rispetto al personaggio letterario ma porta il compito a casa.
  13. I preti dell'epoca non li distruggevano, se li leggevano per conto loro. Tant'è che il film all'oratorio era più spesso un film con John Wayne che Marcellino Pane e Vino.
  14. Perchè Lupe nelle strisce dell'epoca era una sbarellata di prima categoria.
  15. Così su due piedi, "Gilas", "Lucero", "Devil Pass", "Sulle piste del Nord", tutte di GLB e col quartetto al completo, e chissà quante altre non mi vengono in mente.
  16. Pat McRyan e Jim Brandon - 'recurring guests' al pari di tanti altri già nominati - creati da GLB anch'essi agli albori son da considerare 'pards' (abbreviazione di 'compadres') a tutti gli effetti.
  17. Arrivo con diverso ritardo avendolo letto solo oggi, per precisare che nel west l'espressione 'in bocca al lupo' non esisteva e in inglese non esiste tuttora. E' un'espressione esclusivamente italiana. Accettabile sarebbe stato (tradotto) il classico "good luck" o al massimo il 'teatrale' "break a leg". "In the wolf's mouth", anche no.
  18. Io da piccolo nemmeno sapevo esistessero i fumetti di Batman
  19. Non ho elementi per dirlo ma male non ha fatto. Magari qualche 'vecchio' lettore è tornato ad incuriosirsi e financo a tornare a comprarlo. Questo è presumere ed immaginare un qualcosa che nemmeno ancora esiste. Mo' non venite a dirmi che, per esempio, Coliandro è 'woke'. Tutto il contrario direi. E infatti non è quello che ho detto. Non capisco perchè mi attribuite asserzioni o considerazioni che non ho mai fatto. Ho detto che se su cento 'visualizzatori', cinque o dieci finissero per 'incuriosirsi' alla versione cartacea sarebbe già un risultato. Mica ho parlato di assalti alle edicole come ai forni di manzoniana memoria. Sbagliato. Ogni tanto ce n'è anche qualcuna fortemente critica e anche oltre i limiti della normale educazione (ne ho letta una di recente "I disegnatori di oggi fanno schifo e metà di loro dovrebbero smettere di disegnare Tex". Moderatamente critica? Non direi). Ma chi gestisce la pagina non la cancella, invece risponde.
  20. Leggo parecchio ma di altro genere, tutto qui. Non è che non lo apprezzo, è che non ho alcun interesse o se preferisci mi lascia indifferente. Era solo per fare un esempio tra i tanti di 'serializzazione' visiva (in senso lato) di successo derivante da cartaceo (in senso lato).
  21. E' una smart tv. Se guardi nelle impostazioni del televisore vedrai che è collegata al wi fi di casa. (e no, 'smart' non ha nulla a che vedere con il capire se una trasmissione sia degna di essere guardata o meno )
  22. Guarda che con altre parole hai detto esattamente le stesse cose che ho detto io, solo in maniera molto più frammentaria e confusa. Facciamo un esempio. Da una parte hai i 'segnali' in chiaro: il cosiddetto digitale terrestre. Questi sono i canali 'tradizionali', principalmente RAi, Mediaset, e mettiamoci anche TV8 (gruppo Sky) e Nove (gruppo Warner/Discovery) per rimanere a quelli più conosciuti. Questi sono visibili con una tv 'non smart' e l'antenna tradizionale. Il digitale terrestre 'viaggia' con le frequenze radiotelevisive tradizionali, pur se aggiornati al digitale, tanto che anche in HD il segnale video ed anche il segnale audio sono qualitativamente inferiori a quelli 'a pagamento'. Il digitale terrestre non è 'streaming'. Infatti, dall'altra parte, lo streaming propriamente detto non viaggia sulle frequenze radiotelevisive tradizionali (canali televisivi radunati per gruppi nei cosiddetti 'MUX') ma richiede una connessione ad internet, sia essa della linea fissa casalinga (modem per adsl o, oggi, fibra ottica) o delle frequenze della telefonia mobile su cui viaggiano i DATI. Televisione 'tradizionale' = segnale radiotelevisivo Streaming = pacchetti dati. Tanto è vero che il 'consumo' dello streaming si misura in megabite o gigabite. Ad esempio, una puntata della durata media di un telefilm, circa 45 minuti al netto di sigle e pubblicità, con una qualità video di circa 720p o 1080p, 'stazza' da 750 mega a un giga e mezzo, a seconda anche della codifica audio e video. Ora, quando si parla di streaming - che sia attraverso una smart tv (e quindi collegata ad una rete internet), un tablet o uno smartphone - si intendono contenuti che 'viaggiano' sulla rete dati (e non sul segnale radiotelevisivo, libero o 'codificato' a pagamento che sia). Lo stesso contenuto, ovvero una puntata di una serie qualsiasi, si declina diversamente a seconda che venga 'ricevuto' attraverso il segnale radiotelevisivo tradizionale, dove le modalità di fruizione (orario, luogo, qualità audio/video) sono 'imposte' da chi trasmette, mentre con lo streaming lo stesso contenuto viene messo a disposizione dell'utilizzatore, che può scegliere orario, luogo e apparecchio per la visualizzazione. Se per esempio mi perdo il finale di un contenuto in televisione perchè finisce troppo tardi e me ne vado a dormire, il giorno dopo posso recuperarlo attraverso lo streaming come, dove e quando voglio. Ma per farlo non posso attraverso il segnale radiotelevisivo tradizionale (a meno di non beccare una replica, ma sempre con un orario 'imposto' da chi trasmette') bensi attraverso pacchetti DATI della linea DATI di casa o del cellulare, 'consumando' traffico internet. Se ci si fa caso infatti, sulla smart tv gli accessi a Netflix, Amazon Prime e similari sono proposti come APP esattamente come un pc, un tablet o uno smartphone, mentre la tv tradizionale - il digitale terrestre - non è un app e non richiede, per essere usufruita, alcun accesso ad internet. Ripeto, il digitale è una cosa, lo streaming una cosa completamente diversa. Ed è per questo che gli utenti della tv tradizionale oggi sono soprattutto i boomer, che con la tecnologia digitale non hanno pratica, mentre dalla Gen X in poi lo stesso contenuto è accesso (participio passato di accedere) indifferentemente dalla televisione tradizionale oppure dallo streaming (le varie app dei vari distributori di contenuti). I ragazzi dai trenta in giù - i cosidetti nativi digitali - poi la tv tradizionale non sanno più nemmeno cosa sia Ora, se si vuole arrivare a 'nuovi' spettatori si deve passare per forza attraverso lo streaming: non è un caso che le serie più conosciute e diffuse oggi, o arrivano prima sullo streaming e poi - a volte anche dopo mesi - sulla tv tradizionale, oppure vengono scritte e prodotte escusivamente per lo streaming e trasmessse in streaming, e sulla tv tradizionale non arriveranno mai (Dark Winds in televisione in Italia non credo che arriverà mai per esempio), perchè il target non sono le fasce d'eta più 'anziane'. La conclusione è che se qualcuno in Bonelli prenderà mai in considerazione l'ipotesi di 'espandere' la platea dei propri lettori alle fasce d'età meno 'anziane', il principale destinatario per la diffusione di una serie 'live action' vera e propria non potrà che essere in primo luogo lo streaming (e poi, forse, eventualmente, la tv 'tradizionale'). Per fare un esempio pratico, la puntata di Squadra Speciale Cobra 11 andata in onda lo scorso 26 agosto su Rai2 e che mi sono perso, me la posso recuperare su RaiPlay quando voglio sul portatile o sulla smart tv senza bisogno di 'antenna' televisiva, ma se la volessi rivedere in televisione dovrei aspettare una replica programmata per chissà quando e chissà a che ora (se mai la replicheranno). Se qualche moderatore volesse spostare tutta questa serie di messaggi in una nuova discussione apposita non ho nulla da obiettare.
  23. E perchè no? Mi pare che le ultime serie western americane in streaming stiano avendo un discreto successo tanto che ne fanno prequel e spin off. La recente trilogia cinematograficad i Diabolik mica è stata vista solo dai lettori di Diabolik. E chi l'ha detto? Qualcuna delle serie che ho citato l'avete vista? Sai quanto è 'scorretto' per esempio Reacher (proprio come il personaggio dei libri)? A parte che non è un 'sito' ma una pagina Facebook, ma mica ho detto che 'ci mettono' (chi?) solo le opinioni favorevoli, ho detto che le opinioni 'sfavorevoli' si possono contare sulle dita di una mano. Se fosse come dici tu non ci sarebbero nemmeno quelle.
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