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TWF - Tex Willer Forum

gilas2

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  1. gilas2

    [765 BIS] Un covo di vigliacchi

    "So' cento e otto che faccio lascio?"
  2. no, proprio in relazione a Tex. mi viene in mente questo attore qui
  3. Anche a me il nome Sam Shepard dice qualcosa... più Monti o Ticci che Nicolò. Mi ha fatto piacere rivedere il tratto di Del Vecchio che porta ancora diversi echi di "Nueces Valley" La storia in sè non è niente di sconvolgente, il Carson con pizzetto e baffetti neri già lo conoscevamo, e non essendo Tex viene lasciato più libero di esprimere una vena 'romantica' (in senso ottocentesco) se non proprio melodrammatica (soprattutto nel finale) con diversi richiami ai romanzi di Dumas, e non solo per i tre moschettieri, benchè Carson forse risponde più all'iconografia del più 'raffinato' Aramis che non del più 'tormentato' Athos. Anche se, nel 'dieci anni dopo', il Carson un po' più maturo torna ad assomigliare di più alla prima versione di Tom Selleck/Magnum PI o, meglio, Carabina Quigley (un po' più scapigliatura, meno la brizzolatura). Curiosità sulla 'stella d'argento'. I 'badge' dei Texas Rangers venivano (e credo siano tutt'ora) ricavati dalle monete messicane (la legge americana vietava, e vieta fin da allora, di 'deface' ovvero di 'modificare' la moneta americana (se ricordate in vecchissimi Tex l'usanza di prendere monete d'argento per farne, invece, speroni)). I primissimi - quelli fino al 1870 circa, i cosiddetti 'Aten company' - erano ricavati preferibilmente da monete 'ocho peso' e non 'cinco peso', che sono invece la versione successiva ed attuale e non avevano, almeno per quanto riguarda i pochi esemplari sopravvissuti, le foglie d'alloro sul bordo ma erano 'lisci'. Il badge di Kit Carson nello speciale viene mostrato due volte, a pag. 9 ed a pagina 72, ed è la versione 'cinco peso, post 1870'. Mi sembra di capire che dovrebbe essere lo stesso distintivo, ma a pag. 9 si legge sopra le iniziali 'K.C.' anche il numero 6, mentre a pag, 72 il numero 6 non c'è (dei distintivi se ne parla ancora a pagina 104, ma siamo 'dieci anni dopo'). Bisognerebbe fare un confronto poi sia con la versione 'originale' di GLB e sia con quelli 'imminenti' nella serie Tex Willer nel numero di agosto. More info: https://authentictexas.com/the-cinco-peso-badge/ A titolo di semplice curiosità storica EH (che poi c'è chi comincia a fare le soliti inutile polemiche sul nulla solo per frullare gli ammennicoli)
  4. gilas2

    [765 BIS] Un covo di vigliacchi

    Appena terminato Classica storia di banditi e rapine, tipicamente "estiva", senza infamia e senza lode. Qualche tavola di Volante un po' tirata via ed un po' approssimativa ma complessivamente può andare.
  5. gilas2

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Errata corrige: "parvenza di rispetto" invece di "mancanza di rispetto".
  6. gilas2

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Ti sorprenderà sapere, viceversa, che esistono luoghi dell'internet dove la discussione non diventa scontro. Questo perchè questi luoghi hanno delle regole chiare a tutti i partecipanti fin dall'inizio, e siccome inevitabilmente man mano che crescono i numeri entrano degli elementi 'tossici', le regole servono a definire i limiti (secondo la Costituzione italiana, il diritto ad esprimere un opinione è garantito ma non è "illimitato", ovvero non si può dire 'tutto' quello che si vuole) e ad estromettere, se e dove necessario, questi elementi 'tossici', per consentire alla discussione di continuare liberamente entro i limiti che lo stesso 'luogo dell'internet' si è dato. Quindi no, la definizione di 'discussione' = 'scontro' non vale sempre ed ovunque. Venendo allo specifico, un autore può benissimo ricevere del feedback dai suoi lettori (e, un tempo, questo feedback arrivava via posta ordinaria alla redazione, GLB incluso, come tutti sappiamo), purchè il feedback parta prima di tutto dal RISPETTO del lavoro dell'autore. "Questa storia mi è piaciuta perchè...." oppure "Questa storia non mi è piaciuta perchè..." ci sta. Sono opinioni, sono gusti, e sono rispettabili. Una storia può essere riuscita o meno, ad alcuni piace ad altri no, per carità, ci sta, se ne prende atto e si va avanti. Trattare apertamente invece la storia e gli autori che la scrivono senza la minima mancanza di rispetto - perchè questo e quello che succede da queste parti - e volere avere ragione per forza anche quando lo stesso autore viene qui a spiegare il perchè di certe scelte narrative e invece di un 'ok ho capito, grazie', continuare a dargli addosso dandogli più o meno dell'incapace perchè ha fatto così e non ha fatto cosà, perchè Tizio o Caio sì che scriveva bene o costruiva delle belle storie/sequenze (non come te), oppure 'io l'avrei scritta così e sarebbe stata una scena degna dell'oscar del fumetto mondiale universale galattico', oltretutto senza essere nemmeno professionisti del settore ma 'normali lettori' (e oltretutto una minoranza ristrettissimissima dei lettori di Tex, però 'pretendendo' di rappresentare e di parlare a nome di tutti i lettori di Tex e volendo persino imporre a tutti, inclusi gli stessi curatori ed autori di Tex, la propria personalissima 'visione' della texianità), vuol dire essere solamente dei gran maleducati, e uso un termine fin troppo moderato.
  7. gilas2

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Il bello è che io il nome di Diablero (che comunque non è un curatore/sceneggiatore/autore DI TEX, tanto per essere chiari) non l'ho fatto così come non ho fatto il nome di nessun altro... ma è l'unico che "salta su" Il "personaggio"? Eeeeeehhhh si vabbè. Saluti dal 'signor nessuno' che non pretende di imporre agli altri le proprie posizioni come uniche verità oggettive ed indiscutibili e che non pretende di insegnare agli altri come devono fare il loro mestiere anche se lo fanno da trent'anni.
  8. gilas2

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Questa cosa che degli autonominatisi 'critici' (e depositari della vulgata di Tex) vogliano non solo spiegare ma proprio insegnare a curatori, autori e sceneggiatori di Tex chi è 'davvero' Tex è più surreale della summa delle opere di Dalì e Magritte. Quando si va a scavare un po', poi, si scopre che di Tex hanno una loro propria visione personalissima che, spesso, non si capisce nemmeno esattamente quale sia. GLB stesso (al quale avrebbero cercato, persino a lui (!!!) di insegnare 'chi è Tex') li avrebbe probabilmente presi a revolverate (caricate a sale come l'archibugio di Zio Paperone). E vabbè.
  9. gilas2

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Il bello è che in diversi casi fanno i criticatrrr criticatrrrr criticatutto senza nemmeno averlo letto nè tantomeno acquistato.
  10. gilas2

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Che poi Topolino è pure nero.
  11. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    Non è che la cosa deve "convincere" me, ma se i dati (certi) ci sono ci sono, se non ci sono non ci sono. E qui non ci sono.
  12. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    Li ho letti e di dati certi, oggettivi, riscontrabli e verificabli NON CE NE SONO.
  13. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    Quali dati?? stiamo ancora aspettando di sentire da dove verrebbe il dato delle "centinaia di migliaia di copie" fatte perdere in cinque mesi per "colpa" delle storie scritte da Nolitta. La "osservazione" poi del successo di Tex per via della "censura" del Vaticano è a dir poco ridicola. Tu affermi 'fatti' (dati ed osservazioni) ma i 'fatti' per definizione devono essere sempre riscontrabili, verificabili ed oggettivamente certi. Nelle tue 'ipotesi' non c'è nulla di tutto ciò, se non un evidente 'bias' ovvero tesi precostituite che rendono tutto il discorso, come si diceva post e post fa, privi di un qualunque senso logico.
  14. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    da quello che hai scritto sopra su Sergio Bonelli è evidente che le tue non sono "ipotesi" ma tesi precostituite e ti attacchi alla qualunque per cercare di confermarle (senza riuscirci).
  15. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    Seeeeee aspetta e spera... una fanfaluca dura a morire.
  16. gilas2

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Esatto Un'altra espressione del segamentalismo di qualche post fa, per cui se l'ha scritto X invece di Y e X mi sta sulle balle allora è sicuramente una boiata e faccio le pulci anche ai punti ed alle virgole. E chi osa contraddirmi lo mando affangala.
  17. gilas2

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    E siamo in tre Se il segamentalismo fosse una disciplina olimpica qui ci sarebbero prestazioni da medaglie d'oro d'argento e bronzo a profusione (il caffè col sonnifero sputato nella sputacchiera è rimasto memorabile).
  18. gilas2

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Come detto sopra, lo stesso materiale _sia_ propelle/alimenta l'astronava aliena e _sia_ si trova nelle viscere del Rainer, causando _in ogni caso_ le radiazioni e quindi le mutazioni. Le due cose sono assolutamente compatibili.
  19. gilas2

    [765/766] La collera di Falco Giallo

    EHM... vogliamo parlare di Pat McRyan o Gros-Jean?
  20. gilas2

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Borden ha spiegato più di una volta che pensa ad un sequel (di vicende o personaggi del passato) solo se c'è la possibilità di imbastirci una storia sopra, cioè: prima la storia, e POI la vicenda (il Monte Rainer) o i personaggi (alieni, ghundhar e quanto altro). Così come ha sempre detto che 'ripescare' un personaggio già visto 'tanto per', per lui non ha senso (ricordo ad esempio Big Cisco, ogni tanto citato da qualche forumista, a cui lui ha sempre risposto "E per fargli fare cosa?") Uranio o qualche altro materiale radioattivo, ovviamente. S'era capito dal primo albo (ma anche dalla prima storia quarant'anni fa).
  21. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    Ussignur una teoria più squinternata non si poteva trovare? "Anche un orologio rotto segna l'ora esatta almeno due volte al giorno" "Per formare una prova, gli indizi devono essere gravi, precisi e concordanti" In altre parole: attribuire il successo di Tex al 'divieto' della Chiesa Cattolica, in nome di un non meglio precisato 'gusto del proibito', è frutto solo di una COINCIDENZA (o meglio ancora, co-incidenza) temporale, ovvero: le due cose avvennero nello stesso periodo, ma da qui ad attribuire un collegamento ed un nesso di causa-effetto dell'una sull'altra... beh ce ne vuole di fantasia. Esempio: negli anni 60-70 andava fortissimo Gianni Morandi. Gianni Morandi, come tanti altri suoi coetanei, leggeva Tex. Il successo di Tex è dovuto al successo di Gianni Morandi. Da due affermazioni separate se ne ricava una terza 'apparentemente' logica ma senza alcun nesso causale reale. Negli anni 60-70, in pieno boom economico, la televisione nelle famiglie, la 500 e poi la 600 come prima auto di famiglia per tutti, la quasi piena occupazione, i Beatles e i Rolling Stones, Canzonissima, il 'bigottismo morale' della Chiesa Cattolica aveva cominciato pian piano a sgretolarsi tanto da diventare progressivamente del tutto indifferente per la società italiana, come si vide poi con i referendum sull'aborto e sul divorzio. I 'fumetti erotici' o i 'fumetti neri' furono solo un effetto visibile di questa progressiva 'laicizzazione' della società, non un 'motore' del cambiamento; negli anni 60 e 70 nei cinema degli oratori (!!) i film più richiesti non erano la Bibbia con Charlton Heston che apriva le acque del Mar Rosso o Ben Hur che si convertiva al cristianesimo, ma i film WESTERN con John Wayne, James Stewart, Henry Fonda, Richard Widmark, dove al massimo si poteva tradurre in un italiano meno 'brusco' quelle che erano le salaci espressioni dei cowboys (memorabile un John Wayne che mima con il braccio il gesto del 'ficca ficca' in un non ricordo più quale film con i tagliaboschi) ma non 'sradicare le storie': fino al revisionismo della fine degli anni '70, c'erano solo i cowboys di qua e gli indiani di là (al massimo lo sceriffo o i soldati giacche blu) e quelli erano i giochi dei ragazzini. La loro fantasia si traduceva poi negli albi di Tex, e quelli chiedevano ai propri genitori, senza 'divieti morali' che tenessero. Il 'bollino di garanzia morale' fu una pecetta che GLB (o più probabilmente Tea, che era quella che dirigeva davvero la baracca) mise per non farsi 'rompere le scatole' ma a parte alcune 'correzioni' nelle primissime strisce (il gonnellino di Tesah, il decolletè di Marie Gold, Tex Killer e Tex Willer, certe espressioni qua e là), con l'arrivo del 'Gigante' diventò fondamentalmente libero di scrivere come meglio gli aggradava (e guai a contraddirlo!). Del resto è altamente probabile che persino diversi prelati e porporati si gustassero la lettura degli albi di Tex, tanta era la sua popolarità a quell'epoca, bollini o non bollini. ps persino quei genitori che non ritenessero Tex 'morale' non è che potessero farci molto dato che poi i ragazzi tra di loro gli albi spesso e volentieri se li scambiavano... e l'età dei giornaletti 'porno' 'popolari' era ancora da venire una ventina d'anni dopo.
  22. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    No, nessuno dei miei compagni di scuola leggeva Tex. Un mio amico sì ma leggevamo e via, non è che ci mettessimo a commentare o a fare l'analisi critica che nemmeno Giacalone sui Promessi Sposi. Perchè il titolo dice una cosa (quando è iniziato il successo di Tex?) ma la domanda sottostante (e nemmeno tanto implicita) è "quando è cominciato il declino di Tex?", con una tesi a priori' preconfezionata ("da quando Sergio Bonelli scrisse "Caccia all'Uomo"", anche se nessuno all'epoca e per molti anni a seguire nemmeno sapeva che l'aveva scritta lui e non GLB) e nemmeno dimostrata anche perchè indimostrabile, perchè nessuno ha i dati di vendita nè di quell'epoca nè in seguito e nemmeno odierni. Anche perchè, per affermare (come è stato affermato) che non si sa quante migliaia di lettori avrebbero 'abbandonato' la lettura di Tex dopo Caccia all'Uomo (od altre storie di Sergio Bonelli di quel periodo), bisogna dimostrarlo numeri CERTI alla mano, e non per stime, ipotesi o congetture. Che Caccia all'Uomo abbia lasciato diversi lettori perplessi ci può stare. Che Caccia all'Uomo (o altre storie di Sergio Bonelli in quel periodo) abbia causato 'crolli' delle vendite è una vera e propria assurdità.
  23. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    In un mondo 'analogico' come quello degli anni '70, mi spiegate dove e come si confrontassero 'i lettori' per esprimere le loro perplessità?? E mi spiegate come si fa ad affermare che il calo 'fu colpa di Nolitta' a partire da Caccia all'Uomo se i dati di vendita non sono mai stati comunicati?
  24. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    Il vero colpo per la testata furono i cinque mesi consecutivi nella seconda metà del '77 con storie scritte da Nolitta, per la prima volta avemmo due episodi consecutivi, Il cowboy senza nome e, principalmente, I ribelli del Canada. Sono pronto a scommettere che la prima vera emorragia si sia verificata in quella occasione. .... Sono state, purtroppo, tutte le storie di Nolitta, e non solo "Caccia all'uomo", che hanno provocato la debacle. Fantastica questa convinzione che "siccome l'ha scritto un autore che critico" (o che non mi piace) (o di cui non mi sono piaciute delle storie), allora decine di migliaia di lettori alla fine degli anni 70 la pensavano allo stesso modo ed "avrebbero" abbandonato Tex. Convinzione che peraltro non è suffragata da mezzo dato (e la casa editrice non ha mai comunicato i dati di vendita per ogni singolo albo, nè oggi nè tantomeno negli anni 70) e che denota solo una solipsistica presunzione. SOPRATTUTTO PERCHè ALLA FINE DEGLI ANNI 70 I LETTORI NON AVEVANO LA MINIMA IDEA DI CHI SCRIVESSE LE STORIE E QUINDI NON POTEVANO IN ALCUN MODO DIRE "AH L'HA SCRITTO X QUINDI NON LO COMPRO". Come se poi la cosa avesse mai comportato, anche oggi, una benchè minima differenza. E' un nesso logico senza senso.
  25. gilas2

    Quando è iniziato il successo di Tex?

    Magari 'dimenticabile' ma dall'affermare che il 'declino' di Tex (in termini di vendite) parta da quella storia appare quantomeno discutibile se non presuntuoso. E mi ripeto ancora una volta: CHI scrive Tex, almeno fino alla fine degli anni '90, è un fattore di nessuna importanza in termini di vendite. Il calo delle vendite da allora in poi si può individuare nei due fattori 'fisiologici' di cui sopra, non nello sceneggiatore di turno.
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