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San Antonio Spurs

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  1. Magari tornerà buona per una storia sul mensile. Lei che è rimasta a Gila, trovando certamente qualcuno che finanzia il locale per riprendere l'attività e che la bontà degli autori rappresenterà come ancora piacente, anche se ovviamente con mansioni diverse all'interno dell'attività. Una novità potrebbe essere che ha sì prole, ma maschile.
  2. Accompagnata dai Rurales oltre ai gioielli e ai quadri non di Teomondo Scrofalo troverà oro, incenso e mirra.
  3. Una storia che mi ha fatto venire in mente il fortunato programma di Rai1 "Tale e quale Show": prendi tre personaggi, li travesti da altri più famosi e come tali li fai rivivere: la cantando e ballando, qui vivendo storie nuove risultando però sempre e comunque inferiori all'originale imitato. Nel nostro caso, per colpa dello sceneggiatore, che innamorato effetti si barcamena in un'avventura con molte incongruenze. Da Cosplay la scena della diligenza, da Coyones l'abbandono delle quattro donzelle al loro destino (con colpo di culo preventivato di un ritorno alla fazenda all'insegna del "Salviamo il salvabile": due spiccioli, un po' di vestiti, due rossetti, il quaderno delle ricette e l'oroscopo di Paolo Fox. Il loro ritorno però mi appare improbabile e insperabile anche per un primo immaginabile albo che si dilungherebbe in lunghissime spiegazioni. Per quattro comprimarie poi, tipo in quinta fila in uno stadio al concerto degli Alunni del Sole
  4. Piccola parentesi con veloce cambio di direzione. Copertina anonima Mi valida nella stessa maniera inutile di decine di albi, sopratutto dei primi anni, come già appena successo con "Le quattro vedove nere, con Tex che entra in un saloon. La prossima, o spoilera preannunciando la liberazione di Kit e presumibilmente di Carson, oppure andava bene per un albo dal titolo "Tre modi di tenere il fucile". Mi piacerebbe molto vedere i bozzetti bocciati a Villa.
  5. Secondo pelo nell'uovo per una copertina. PER "Le quattro vedove nere" di Villa viene proposta un'immagine che più anonima e fuoriluogo non poteva essere rispetto alle vicende interne, al punto he provoca che provoca la nostalgia di quelle di Galep di pura fantasia slegate ale storie contenute nell'albo; la stragrande maggioranza nei primi 100 numeri dell'attuale serie mensile. Ne "La regina del fiume" la donna dve essere Mary Silver, cugina di Mary Gold, fra l'altro - vestita in maniera assai più sobria dentro il saloon. Pelo nell'uovo, pelo nel nuovo.
  6. Il Tombstone Epitaph uscì per la prima volta ne 1880, quando la città era in piena espansione della popolazione grazie alll'attività mineraria e stampare quotidiani non era impegnativo e costoso come oggi (quando la tiratura di certi pompatissimi quotidiani è in proporzione più bassa di quelli che probabilmente venivano stampati là allora. Nella storia di Tex, poi, sono diverse le apparizioni di giornali quasi più da paese che da contea.Probabile, anni detto, che minatori o i cowboys che leggevano i giornali si potevano contare sulle dita di una mano, ma vivevano in contesto fatto di una borghesia medio-alta e più istruita che iniziava ad informarsi soprattutto su fatterelli, fatti e fattacci accaduti in loco e magari qualche corrispondenza da Washington e qualche articolo ruffiano sul governatore del momento e o al senatore da lì partito per la capitale.Quello che accade tuttora per i quotidiani locali, comunque e ovunque.
  7. Come fanno anche i più giovani senza essere per forza suini. Il mondo girà così da millenni. A me fa più "sorridere" il Tex casto e puro da decenni in ricordo della moglie scomparsa e "ridere" il destino attribuito al figlio - che a prostitute si è visto che ci è andato - ma che alle possibili mogli porta sfiga quanto la "Signora in giallo" a chi la ospita a casa sua. Sarà perché in caso di coppia fissa ci sarebbe il pericolo di un Tex nonno?
  8. Dopo 760 e passa numeri della serie mensile più tutti gli extra è difficile creare storie nuove dovendo restare nei limiti di un certo canone, che comprende ed anzi esalta l'infallibili5ò d3i quattro pard nel tiro a segno e la miopia degli avversari,. Fa parte del gioco proposto e accettato, come quando Tex va vicino al Polo Nord senza nessun cambio e nemmeno proiettili di scorta , che poi mi sono sempre chiesto se fossero uguali per pistola e fucile,
  9. Viste le tavole anteprima del prossimo numero, un paio di perplessità: le quattro donzelle che si allenano al tiro al barattolo come se impastassero per fare un dolce e l'ennesima messa alla prova di Kit davant a quella che si spera non essere un'ennesima tentazione sentimentale dalla conclusione scontata come un attuale MOTOGP: vince la Ducati. Poi c'è il dilemma di fondo sulla scelta della vedova che fa incetta delle altre, mentre avrebbe risparmiato semmai tempo e denaro andando a cercare quale killer o provando a solleticare il cicisbeo che le fa la corte promettendo qualcosa in cambio dell'arruolamento anti Tex dei peggiori 50 elementi nelle posadas sotto Nogales. in più, lo ridico, copertina neutra e anonima, come scelta di fretta e non accuso certo il mitico Villa, ma chi ha scelto la mediocrità (non del disegno, dell'idea quasi a completamento di una storia transitoria che purtroppo rappresenta l'addio di Sejas. Pensa l'avesse disegnata Laurenti...
  10. A proposito di vendicatrici, nell'episodio de "La setta del loto verde", fanno la loro comparsa quattro dark lady vestite uguale, subito riconosciute come "Le lanterne blu", alle quali si aggiunge una quinta, leader del gruppo (che farà una brutta fine).
  11. San Antonio Spurs

    [Texone N. 25] Verso L'oregon

    Riletto e soprattutto rivisto per caso, lo giudico un capolavoro. La storia in sé non è originalissima se pensiamo solo al viaggio travagliato e ai soliti "cattivi" lungo il percorso, ma c'è la novità del ruoli e contemporaneo impegno di Tex e Carson. Gomez propone primi piani e campi lunghi squisiti, ricchi di sfumature e particolari perfino inediti, vedi tutta una serie di espressioni del vecchio cammello, ma anche per un Tex molto più espressivo che nella media delle altre, precedenti occasioni. Fra Manfredi e Gomez c'è una simmetria perfetta di intenzioni e realizzazioni. Le due follie, quella di Fletcher e Bisonte Bianco sarebbero rese alla perfezione anche senza bisogno di testo. Peccato che in seguito l'argentino sia tornato solo per una storia dell'Almanacco.
  12. La chiudo: a Bologna si dice du maron, essendo nato e cresciuto a Bologna ho commesso il peccato di crederlo termine siffatto anche altrove. Comunque, la chiave di tutto si chiama Dartos, che non è un fumetto.
  13. Attenzione, avviso ai naviganti: si dice rottura di "maroni", con una sola R; con quella sono castagne.
  14. Ogni tanto anche i Maestri tirano il fiato. La copertina del prossimo numero poteva andar bene a qualsiasi dei quasi 400 allbi - più tutte quelle della Csac - disegnata da Claudio Villa. Siccome è persona disponibile e sincera, gli chiedo in altra sede se aveva fatto altre proposte, tanto erano state esplicite e legate alla storia le precedenti ultime due. PS. E' sua la copertina dell'Autosprint in edicola questa settimana e dedicata a Enzo Ferrari nell'anniversario della scomparsa.
  15. La storia di Tex è come quella di una qualsiasi squadra sportiva: anni più o meno belli, cambi fra chi allena/gioca/scrive/disegna, osanna o critiche dai tifosi/lettori. Ma nel suo complesso Tex sta al fumetto come il Real Madrid al calcio e se anche qualche volta ha "giocato" partire da Lega Pro - con tutto il rispetto - in fondo vengono considerate tali perché tutto il resto del panorama è da campionati di Promozione.
  16. Da Cane Giallo a Falco Giallo.
  17. Ottuagenari a confronto. Su Pizza Nizzi vince alla stragrande Cocoon Ticci. La sua storia di esordio su Tex (Vendetta indiana) gli proponeva qualche parallelismo con questa, a partire dalla figura del militare ottuso, e comunque il Maestro toscano 50 e passa anni dopo la prima volta si conferma quasi un Ennio Morricone per il canone texiano. Lo sceneggiatore mi ricorda l'ultimo Mike Oldfield, quello che ha aperto i cassetti e realizzato gli ultimi album con i rimasugli trovati, giusto per fare un po' di pulizia. Ma almeno il musicista sono anni che se ne sta in panciolle alle Bahamas, fra moto, cavalli e donne più giovani, il fumettista fumantino torna per proporci una storia che con qualche leggera modifica avrebbe potuto ambientare a Paperopoli. Personaggio simbolo di questa storia: il sottufficiale che esce di notte per incontrare i pard e poi, novello Abate Faria, fa evadere gli SHoshones.
  18. L'alettura non è il non leggere, ma in doppia versione intendere quello che si vuole e ribattere su altre basi. Esempio classico. -La Juventus è di Torino. - Sì, ma ruba le partite.
  19. Il tuo mi sembra invece il classico esempio di Alettura, ovvero di commento solo a quello che gli fa comodo o a quello che ha compreso. Infatti, non fai un'obiezione che una ai miei assunti.
  20. Qualche incongruenza qua e là nella storia; disegni che i ricordano l'esordio di Beppe Bergomi in Nazionale ai Mondiali 1982, con qualche sbavatura e altrettante - poche- indecisioni dovute allinesperienza. Storia nel complesso piatcevole da ampia sufficienza e due considerazioni sul fatto che ormai più che dare giudizi sulla stessa si va ai contributi delle opinioni sulla quantità delle uscite Texiane durante l'anno. Ultima premessa, non voglio essere polemico ed anzi andrò sicuramente fuori tema in materia, ma è solo per dire come esistono situazioni che non possono essere criticate a prescindere (caso 1) ed esista anche un livello di capacità critica più basso in relazione solo ai testi (caso 2) e che nessuno si offenda. 1) Nel 1980 Edoardo Bennato uscì con l'album "Uffà Uffà", secondo me con una delle canzoni più belle da lui mai scritte: "Sei come un juke box". La critica parò di disco incompleto. Poche settimane dopo uscì con un altro 33: "Sono solo canzonette", con "Ma che sarà", 2L'isola che non c'è", "Il rock di Capitan Uncino", e il singolo che dà il titolo all'album. Mi ripeto, più che alla quantità bisognerebbe guardare alla qualità; 2) Non la considero una regola, odio generalizzare, ma l'impoverimento del linguaggio è un dato di fatto: si usano meno parole e pian piano oltre al rischio di perderne la comprensione si corre il rischio dell'accrescimento della comprensione verso i testi lunghi scritti. Curioso: si attacca Boselli perché appare verboso e magari per farlo si portano avanti delle arringhe magari composte dalle 700 parole in uso oggi contro la base di migliaia di anni fa. GLB in molti casi era più diretto, ma spesso usava tutte delle forme circonflesse che molti dell'epoca dovevano apparire involute su loro stesse. Ma ditemi la vostra: preferireste sempre storie con solo inseguimenti, agguati, sparatorie, duell, bang bang e ungh? Cioè un Pino Insegno ad Alberto Angela? L'attuale Tex, come nel corso dei suoi gloriosi anni "anta" ha degli e bassi, ma io preferisco di gran lunga tutte e tante diverse uscite, magari appena annacquate alla sete di un tempo quando ce n'era una sola al mese, con quei sei o sette disegnatori fissi e solo un paio di sceneggiatori. Anche se erano tutti fuoriclasse, ma qualche volta bisogna sapersi accontentare anche solo dei buoni giocatori.
  21. San Antonio Spurs

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    La storia è di qualità medio alta. I disegni sono fantasticamente rivoluzionari nella loro prospettiva. Segnalo: solo le due tavole di pagina 156 e 157 come esempio, perché esemplari su campi diversi
  22. Sono d'accordo con te. Sarebbe come se il miglior attore sulla piazza decidesse di non esibirsi più in film nuovi, ma in sequel di vecchi; perché* è chiaro che è un bello stimolo provare a rifare il Bogart in Casablanca o il Mastroianni nella Dolce Vita e sarebbe anche un bello specchietto - non dico per le allodole - per i nostalgici e i curiosi. Ovvio che così facendo ci si prova per la gloria, ma ci si può anche ritrovare con poca o tanta polvere addosso. Questo non comporta nessun giudizio nuovo sull'ultima storia, ma riporta un giudizio obiettivo su un atteggiamento inflazionato soprattutto nei numeri dell'ultimo decennio (andando a spanne), al punto che ormai sarei portato a considerare quante vicende di GLB ancora non sono state aggiornate, riviste, per non dire corrette.
  23. Terza e ultima parte deludente, approvo chi l'ha definita arzigogolata. aggiungo frammentata.Il labirinto dei cunicoli rappresenta alla perfezione una storiche si divide e si perde in molte altre, come accadeva nell'ultima vicenda di Mefisto. Il risultato è di un suo di proposte, non del tutto appetitose. Diciamo storia in discesa, come qualità; apprezzabilissima nel primo albo, ancora interessante nel secondo, ma con troppo guazzabuglio nel terzo. Ultima considerazione, che ripeto: i sequel delle storie sono un astuto esperimento (non è un'offesa) di tenere viva l'attenzione dei vecchi lettori con vecchi ricordi e certamente anche di dare una sistemata a certe incongruenze dei tempi pionieristici o comunque lontani di GLB. A A parte Mefisto e Il figlio scemo qualche proposta cè stata anche da parte del figlio Sergio o chi per lui (Nizzi), dal Cornicerò a Proteus, però negli ultimi anni la densità dei sequel è decisamente aumentata. Non giudico, credo di aver contribuito a spiegarne le ragioni: attirare un pubblico ormai anziano e quindi di larghe memorie. Tex mensile come Techetechete su Rai 1.
  24. San Antonio Spurs

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Disegni dinamica e non convenzionali, ma anche divisivi: io sospendo il giudizio. Il Texone fin dalla sua nascita gode di autonomia realizzativa ed è completamente scollegato a tutte le altre uscite.
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