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TWF - Tex Willer Forum

San Antonio Spurs

Ranchero
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Everything posted by San Antonio Spurs

  1. C'è una leggera differenza fra una sintesi di poche righe e pagine e un albo intero - come c'è fra il risvolto di copertina e il libro in sé - e c'è la buona usanza di non correre a raccontare subito tutto, anche se con il paravento preventivo della scritta SPOILER, ma aspettare che una buona maggioranza di utenti abbia già letto la storia. Buon prosieguo di risata.
  2. Albo avvincente e dal ritmo ben scandito, ma commenti rimandati perché sarebbero per la maggior parte rivelatori - troppo presto - e dunque da parte mia solo l'anticipata sottolineatura di un commento su Lily fatto da Mefisto a Ruth e poi la soddisfazione per un'altra magistrale prova di Civitelli, con lavori di cesello che spaziano dal deserto al lago in tempesta, dal Tibet alla California. Con un particolare che mi ha colpito: nella seconda vignetta di pagina 9 c'è un primo piano quasi "fotografico" che sembra disegnato da un'altra mano. Non è così, ovviamente, ma è come se fosse un qualcosa di volutamente diverso. Suggestioni, probabilmente, che del resto in una storia come questa non ci stanno male. Una storia sintesi della vicenda di Mefisto, svolta in maniera tale da confermare il giudizio di juanraza85 sulla sua maggiore pericolosità.
  3. Preciso che questo post era frutto di un equivoco indotto da un'anteprima tagliata male e che induceva a credere in uno straripante bollino con la M di Mefisto. Lo dico perché altrimenti il post lascia pensare ad un autore sventato e avventato (cosa che spero di non essere). Paura rientrata e la discussione grazie a Mac Parland che ha pubblicato l'intera immagine prosegue nel Topic delle anteprime. Niente tempesta, ma altra grande copertina di Villa.
  4. Avevo 8 anni, hai voglia ad essere un ragazzo precoce ma...
  5. L'ho "data su" dopo le prime sei uscite e una sorta di nemesi mi colpirà a breve. Vi dirò perché poi mi capirete...
  6. Tempesta in vista per la copertina del numero di Agosto, "Il ritorno di Padma"... E toccata e fuga mia - chiedo scusa, ma devo scappare - qualcuno la può postare per me?
  7. Su Facebook si sarebbe aperto dibattito a 360°: da Almirante (Furio) a Capanna (dello Zio Tom), il 68 e il 77, gli Anni di Piombo e Dario Argento, #Texèdidestraodisinistra, il Maggio francese e chi è nato in Maggio (io, Carlo Monni e lo stesso Tex). Torniamo "a bomba". Pollice alto per la caratterizzazione di tutti i "brutti, sporchi e cattivi", anche se Freghieri ha una certa discontinuità che peraltro ho apprezzato in Tex e Carson. Oso dire, come se l'aspetto venisse cambiato e forgiato per aumentare il significato della loro presenza in quel momento, adattato. Anche così non fosse, mi piace crederlo. Magistrale la figura del Doc, arguto e cazzuto. Da rivedere: non nel senso di correzione ma di auspicabile ritorno sulle scene dai che il pretesto si trova. Così così: i due piccioncini, che dovrebbero essere come Sailor e Lula in "Cuore Selvaggio" di David Lynch (Road Movie capolavoro) e che invece io "riduco" ad un Benjamin ed Elaine nella prosecuzione mai vista de "Il Laureato": felici ma spaesati e a zig zag verso il futuro (esiste un sequel scritto per necessità finanziarie da Charles Webb, ma è da lasciar perdere. Basti dire che la coppia è un po' hippy e la Signora Robinson, riappacificata, li frequenta nella loro casetta sulla Costa Est. La Signora Robinson: la prima e inimitabile Milf, anche se la gamba nel manifesto del film non era di Ann Bancroft ma di Linda Gray, la Sue Ellen di "Dallas"). Pollice verso: una vicenda come un fiume che scorre lento e monotono in pianura verso la foce e che ogni tanto si apre per tanti corsi secondari che poi vanno a morire. Un'attesa prolungata e scontata, "colorata" da qualche personaggio che almeno non scade nella banalità di diventare o tornare ad essere quello che tu ti immaginavi. Anche il lieto fine si finisce per darlo scontato e il perdono di lui mezzo bamboccione e con lei a rischio di diventare sartina grazie ai consigli della suocera (ma il Doc proverà ad evitare l'imborghesimento riporta alla citazione iniziale su Manfredi, a chi nasce incendiario e muore pompiere e alla assai più greve: «Mario Capanna ha fatto il '68, io il 69, meglio io».
  8. Comprendo l'uso, non mi spingo a paventarne l'abuso, ma... Ma come per Bianciardi erail fuorigioco, così il termine Reboot mi sta antipatico. Di passaggio e senza Continuity.
  9. Nella prima illustrazione è in una stanza diversa dal salone, poteva essere lì di passaggio per andare velocemente a cambiarsi cravatta per poi tornare dagli ospiti. In quanto ai baffi, si saranno ammosciati, sta' a guarda er pelo...
  10. Visto e rivisto anche nel corso dell'ultimo albo, ma la perplessità resta: è certamente possibile far perdere i sensi ad una persona colpendola con la canna di una pistola, soprattutto se debilitata, ma è altrettanto probabile che accada 99 volte su 100? O la mettiamo nell'archivio degli eventi da sospensione dell'incredulità come le pallottole dei "Nostri" che non finiscono quasi mai anche dopo svariate pistolettate in lunghi periodi fra ghiacci e deserti?
  11. Vuoi non andare a trovare il pelo nell'uovo? Si fa riferimento alla comparsa di Steve Dickart 73 anni fa e se ne deduce che "Mefisto ha vissuto ben 7 decenni di avventure". Invece sono 9: entra in scena nel 1949 e siamo nel 2022, quindi i decenni riguardano gli anni '40, 50, 60, 70, 80, 90, 00, 10 e 20.
  12. Che poi penalizzò tutto il resto, a partire da Kit Willer.
  13. Cari Borden e Jeff "Barra Bassa" Weber, teorico dell' "A quanto pare" e praticante dell' "In ogni caso: non mi danno fastidio, avevo solo rilevato quella che ritenevo una curiosità e per quella ho ottenuto da te, Mauro, una risposta soddisfacente. Contemporaneamente ho espresso una preferenza. Come se ripeto che Nick Castle a me non ha mai fatto né caldo né freddo o che rimpiango Bethanie Marsh, ma uno me lo ritroverò e l'altra no e non provo per questo prurito o nausea, anzi. Mi adeguo. E dopo aver capito!
  14. Certo che non sono arrabbiato neanch'io e concludo ribadendo che se la chiarezza è la buona educazione di chi scrive, chiedo scusa per essere stato "maleducato". Tutto sotto la luce del sole: a partire il fatto che sono sicuro di essere un lettore abituale di Tex e che preferisco che Tiger dica Tex, Carson e Kit. Ma questo è un altro discorso e soprattutto riguarda un'opinione.
  15. Il punto 1 e 3 non riguardavano me, ma comparivano in una risposta diretta a me. Sul punto 2 non ho voluto mostrare niente, avevo solo espresso una curiosità; ricevendo una risposta che si commentava da sola e infatti sono già passato oltre. In nessun caso avevo espresso una vis polemica; vorrei essere giudicato per quello che scrivo, non per quello che mi viene attribuito.
  16. Nel mio post incriminato e sbeffeggiato: 1) Non ho accennato a nulla di strano o errato, ho sottolineato a vantaggio di un altro forumista un dialogo che confermava l'esistenza e l'identità di un personaggio introdotto, ma non mostrato, poco prima e che aveva lasciato adito a dubbi in qualcuno. Non certo, in me, quello che Weyland e Michaels fossero la stessa persona; 2) Non ho mostrato stupore perché Tiger chiama i tre pard con i loro nomi indiani, ma se mi dimostri che lo ha fatto sempre, in tutti i 737 numeri precedenti senza mai usare Tex, Kit e Carson non posso ammettere di non essere un lettore abituale, visto che lo sono da 55 anni, semmai penserei di essere rimbecillitosi. scusa, adeguandomi: RIMBECILLITO; 3) Su Carson chiamato Kit Carson io (IO) non ho scritto niente, ti riferisci genericamente a qualcuno che... chissà dove... perché e per come... Ma citi me. 0/3 al tiro, capitava anche a Larry Bird, che anche in quanto a permalosità era inarrivabile.
  17. Girovagando altrove, vengo sollecitato da una domanda che ripropongo qui e ora, senza ricerche rapide e confronti a bruciapelo: può essere considerato Mondego l'ultimo, vero duellante serio - cronologicamente parlando - affrontato da Tex?
  18. Del colloquio fra Mefisto-Weyland e Ruth ho già scritto: pagina 98 del 739. Se invece il riferimento è a Tiger, ma non credo, perché tu parli di un refuso, quindi di un caso isolato: ad esempio pagina 10 e 64 del 738, 5 del 739 e così via.
  19. Tornando indietro c'è qualcos'altro che mi ha prima sorpreso e poi naturalmente fatto riflettere. Il nuovo incontro con i pards appare del tutto incidentale, preso com'è Mefisto dal suo progetto alla Moriarty (ecco, ci sono arrivato, il paragone con l'altro grande genio del male finalmente l'ho usato) con base San Francisco. Non costituiscono più un progetto primario e della loro presenza nelle vicinanze ha conoscenza solo dopo la "notte istruttiva" successiva al ricovero del banchiere Morrison. Eppure si sta prendendo cura da tempo del figlio, salvo poi rassegnarsi all'impotenza della medicina e della magia nera e dunque avocando a sé il desiderio di vendetta per quella "intera esistenza ossessionata da quelle quattro ombre". Anche in questo Yama torna ad essere subalterno. Resta la curiosità per quello che gli accadrà nei prossimi quattro numeri e la certezza che non avrà un ruolo macchietta o comunque da predestinato ad un nuovo oblio. Da Borden mi aspetto un colpo d'ala e che non sia della portata di quelli di un... Aryman .
  20. «Io non sono cattiva. E' che mi disegnano così». Cit. Jessica Rabbit. Infatti io avevo scritto che la patente di idiota ormai non gliela leva nessuno, ma la battuta più cattiva su di lui l'ho letta altrove. Non corrisponde alla situazione ma rende l'idea della diffusa considerazione residua (poi, aspettiamo comunque i prossimi quattro albi): «Yama è in possesso di una laurea albanese ottenuta per corrispondenza».
  21. Si parla di tale dottore Michaels, che a pagina 98 del secondo albo Ruth a colloquio con Mefisto - anzi: Weyland, perché lei così lo chiama anche se sa bene che non è la sua vera identità - conferma essere "nel reparto furiosi con la sua camicia di forza". Dove di sicuro si fa fatica a credere che il suo stato di salute possa comprendere sempre la lucidità e dove si suppone che subisca anche lui trattamenti ipnotici che inducono a visioni. C'è da essere curiosi anche sulla questione Tiger, visto che ha ripreso l'abitudine di chiamare Tex, Kit e Carson Aquila della Notte, Piccolo Falco e Capelli d'Argento.
  22. E'una storia da metabolizzare per bene, sono d'accordo con Diablero. Su due cose certe non cambierò idea: 1) Ho fatto fatica, in alcuni casi a distinguere al volo i personaggi, vedi Bingo e Mike o altri comprimari - da Devlin a Tony a Duke - sempre con lo stesso tipo di baffetti. Vabbeh, andavano di moda così, la caratterizzazione dei volti non mi è sembrata però impeccabile; 2) Con Yama, basta. Che sia di nuovo regredito, che il residuo amore paterno prevalga ancora anche a dispetto degli spiriti neri, tutto quel che si vuole, ma la patente di inutile idiota ormai non gliela leva nessuno e il fascino che poteva avere nelle prime apparizioni si è trasformato in un ormai fastidiosa presenza scontata. Vedremo se e come verrà riproposto, il mio "Ma anche no, grazie" è convinto. Il colmo è nella seconda e terza vignetta di pagina 54, quando usa il coltello per tagliare la cinghia, visto che non lo fa dalla parte affilata. Potrebbe essere che lo fosse da entrambi i lati, non sono un esperto. Di sicuro c'è che nell'occasione ha una forma completamente diversa, priva di smussatura, da quelli disegnati prima e dopo.
  23. Grazie, aveva già capito - ma non c'erano dubbi - l'identificazione più facile del lettore con il cognome Carson ed esisteva già il precedente significativo con Montales. Come si usa ancora fra molti compagni di scuola, il nome proprio è quasi secondario.
  24. Bonelli Primo o come è più probabile Bonelli Secondo?
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