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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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Messaggi pubblicato da ymalpas

  1. Con questa storia mi sono riavvicinato a Tex dopo cinque, diciamo sette anni che non lo compravo più e/o lo leggevo saltuariamente. Quindi mi è molto difficile commentarla, anche alla luce del fatto che è una di quelle del Boselli ultima maniera, che tanto si discosta dalle sue storie della fascia 400. Il primo impatto è fondamentale per dare poi un giudizio ragionato. Se una storia mi piace lo sento subito nella pelle e questo è dovuto proprio all'immediatezza. Motivo per il quale all'inizio questa storia non mi piaceva proprio, perchè non riconoscevo allora nella elaborata e ricca scrittura boselliana un modello accettabile di scrittura texiana. Poi ho rivisto il metro di giudizio e ho cambiato anche in larga misura opinione, per cui se leggessi oggi per la prima volta una storia così, la valuterei con molta probabilità positivamente. Devo aggiungere che non è la presenza dell'elemento soprannaturale a convincermi poco, anche perchè Boselli tratta Alice Morrow con molta delicatezza e poi i fantasmi sono uno dei topoi del fumetto, per non dire di alcuni ( riusciti ) film western, "Keoma" di Castellari con la morte solitaria presenza, tanto per citarne uno.

  2. Immagine postata



    TEX DISEGNI E DISEGNATORI

    di Francesco Bosco


    Pagine : 80

    Dimensioni : 28,5 x 20,5 cm

    Editore : Publiprint

    Luogo e data di pubblicazione : Roma, maggio 1994



    ***



    Contiene un'analisi cronologica dei disegni delle prime quarantamila strisce di Tex.

    Le interviste a :

    Aurelio Galleppini
    Guglielmo Letteri
    Lino Ieva
    Virgilio Muzzi
    Giovanni Ticci
    Mario Uggeri
    Pietro e Francesco Gamba




    Il giudizio del Tex Willer Forum:

    Questo libro è l'opera di due appassionati. Si presenta per questo motivo in una veste artigianale, ma la lettura è molto interessante fin dalle sue prime linee.

    Riccamente illustrato ( anche se il materiale oggi non è più inedito ), pecca per l'analisi che per contro è un po' datata.

    Le interviste, che compongono la seconda parte del volume, sono tutte molto belle oltre che storiche. Fedele ne è la trascrizione, tanto che può far sorridere la parlata romanesca di Ticci, tanto per fare un esempio, il tutto però è molto veritiero. Toccante la parte dedicata a Galep, ormai prossimo alla fine... viene svelato il significato dell'ultima copertina ( il n° 400 ) e si stringe il cuore a leggere quelle righe. Alcuni stralci di queste interviste sono stati inseriti nel primo volume delle "Interviste" che gli utenti abilitati possono trovare nella sezione - downloads texiani -.

    Il libro è raro, data anche la casa editrice, qualche copia la si trova ancora in vendita sul web, per cui il mio consiglio è il seguente: cercate di recuperarlo, ne vale la pena!

  3. Claudio sto lavorando a una Bibliografia delle opere non texiane dei vari autori. Ho già messo a punto quella di Civitelli. Puoi darmi una mano a completare anche la tua ?

    Allora...

    1) Primi lavori con Bignotti ?

    2 ) Enguerrand et Nadine per la Lug di Lione. Erano albetti o disegni per riviste è se si quanti è Puoi specificare le numeri, titoli, date ?

    3) Gun Gallon per la Lug di Lione. Idem come sopra.

    Non mi risultano altri lavori, se escludiamo quelli per i personaggi bonelliani e il recente lavoro per il mercato americano.

  4. - n.80 ho trovato a metà albo una pagina a colori con un omaggio di Galep ai lettori di una tavola inedita (la si può trovare nella galleria a lui dedicata;

    Si, e ti indirizzo verso questa discussione se vuoi contribuire...Inserti di Tex

    - n.89 (morte di un soldato) manca la pagina n.3 abituale; la storia inizia subito a pagina 3;

    Qui devo controllare, ma non credo si tratti di un difetto di stampa.

    - n.175 a pag. 70 c'è la pubblicit? a colori della prossima uscita di Mister No;

    Vedi sopra.

    - n. 227 (la pista degli apaches), ok il prezzo di copertina di è 500, in 4° di copertina c'è la pubblicit? di "Judas". ma in 2° e 3° di copertina non compare ne la "foto di famiglia" e ne la pubblicit? del numero successivo e parte degli arretrati: sono completamente BIANCHE!!!!!!

    Prezzo di copertina: 500 ?In seconda di copertina c'è la Foto di famiglia. In terza di copertina c'è sia l'immagine del numero successivo, sia l'elenco degli arretratiIn quarta di copertina c'è la pubblicita del fumetto Judas. Quindi, riassumendo, ti trovi in mano una copia con evidenti errori di stampa, per cui ti consiglio di sostituire l'albo ( dal punto di vista collezionistico, il tuo vale decisamente meno di una copia corretta ).
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    Immagine postata



    Fabio Civitelli



    Cronologia delle opere di Fabio Civitelli



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    LADY LUST

    genere: erotico
    Editore: Nerissimo

    n° 1 : "Sesso calibro 69" - Aprile 1974
    n° 2 : "Per amore, lussuria e tritolo" - Maggio 1974
    n° 3 : "Sexy da morire" - Giugno 1975
    n° 4 : "Per morire in pieno orgasmo" - Luglio 1974


    LO SCHELETRO
    Genere: erotico
    Editore: Edifumetto

    n° 1 : "Il professor Ameba" - anno IV - Gennaio 1975


    I SANGUINARI
    Genere: erotico
    Editore: Edifumetto

    n° 4 : "Un gran bel cadavere" - anno IV - Aprile 1975


    ZANNA BIANCA
    Editore: Edifumetto

    n° 1 - "L'incontro" - Maggio 1975
    n° 2 - "Rapimento!" - Maggio 1975
    n° 3 - "L'algerino" - Giugno 1975


    I NOTTURNI
    Genere: erotico
    Editore: Edifumetto

    n° 5 : "Il signore dell'incubo" - anno IV - Maggio 1975
    n° 6 : "King Kong" - anno IV - Giugno 1975
    n° 10 : "Una strega per l'arcivescovo" - anno IV - Ottobre 1975


    KARATEX
    Genere: arti marziali
    Editore: Mira ( Fulvio Scocchera )

    n° 1 : "La morte nella mano" - Ottobre 1975
    n° 2 : "Gli spietati" - Ottobre 1975
    n° 3 : "Un bivio una croce" - Novembre 1975
    n° 4 : "Oro e sangue" - Novembre 1975
    n° 5 : "Avock l'implacabile" - Dicembre 1975
    n° 6 : "Morte di Karatex" - Dicembre 1975


    COLLANA "SUPER EROICA" DELLA DARDO
    Genere: guerra
    Editore: Dardo

    n° 248 : "Il prezzo dell'onore" - Febbraio 1976


    IL VAMPIRO
    Genere: erotico
    Editore: Edifumetto

    n° 16 : "L'incubo vivente" - anno V - Aprile 1976


    FURIA - LA FURIA DEL WEST
    Genere: western
    Editore: Cenisio

    n° 9 : "Il tesoro dei Karok" - 21 maggio 1976


    TERROR
    Genere: erotico
    Editore: Ediperiodici

    Supplemento al n° 86 : "Il segreto di King Kong" - anno V - Dicembre 1976


    ZORDON
    Genere: erotico/fantascienza
    Editore: Edifumetto

    n° 43 - "Globi di Fuoco" - Gennaio 1977
    n° 44 - "Echi dall'infinito" - Gennaio 1977
    n° 45 - "Il pianeta morto" - Febbraio 1977
    n° 46 - "Orbita perpetua" - Febbraio 1977
    n° 47 - "Contagio interplanetario" - Marzo 1977
    n° 48 - "Straniero sulla Terra" - Marzo 1977
    n° 49 - "Punto Zero" - Aprile 1977


    LIBERI PER VARIE RIVISTE ED EDITORI

    Liberi per "Corrier Boy" della Rizzoli:
    n° 24 : "Dedicato a Hitchcock: L'amico dell'uomo" - Giugno 1977
    n° 3 : "Delitto di stato" - Gennaio 1978

    Liberi per "Il Monello" della Universo:
    n° 39 : "Furto alla Chemical Inc" - Giugno 1977

    Liberi per "Bliz della Universo:
    n° 2 : "Whisky & soda con cadavere" - Gennaio 1978
    n° 5 : "Psyco storia: La conferma" - Febbraio 1978
    n° 7 : "Afrika" - Febbraio 1978
    n° 21 : "Appuntamento com il delitto" - Maggio 1978
    n° 24 : "Un miliardario per Ketty" - Giugno 1978
    n° 25 : "Un killer non muore mai" - Giugno 1978
    n° 35 : "Bianche vele" - Settembre 1978

    Liberi per "L'intrepido" della Universo:
    n° 15 : "Tutto per Eddie" - Aprile 1978
    n° 23 : "La grande occasione" - Giugno 1978


    ( RIVISTA SUPERGULP )
    Editore: Mondadori

    I fantastici quattro - n° 10 : "Faccia a faccia con il Dottor Destino" - Luglio 1978
    L'uomo Ragno - n° 19 - Settembre 1978
    L'uomo Ragno - n° 20 - Ottobre 1978
    I fantastici quattro - n° 25 : "Il ritorno dell'Uomo Talpa" - Novembre 1978
    I Fantastici quattro - n° 31 : "La grande alleanza" - Dicembre 1978


    ( RIVISTA BLIZ )
    Editore: Universo

    n° 27 - "Doctor Salomon" - Luglio 1979
    n° 29 - "Doctor Salomon" - Luglio 1979
    n° 32 - "Doctor Salomon" - Agosto 1979
    n° 34 - "Doctor Salomon" - Agosto 1979
    n° 36 - "Doctor Salomon" - Settembre 1979
    n° 38 - "Doctor Salomon" - Settembre 1979
    n° 39 - "Doctor Salomon" - Settembre 1979
    n° 42 - "Doctor Salomon" - Ottobre 1979
    n° 43 - "Doctor Salomon" - Ottobre 1979
    N° 48 - "Doctor Salomon" - Ottobre 1979


    MISTER NO
    Editore: Sergio Bonelli

    n° 65/67 : "I mercenari" - 1980
    n° 80/84 : "Fuga impossibile" - 1982
    n° 90/92 : "Corsa verso la morte" - 1982
    n° 92/93 : "Incontri pericolosi" - 1983
    n: 98/99 : "I resuscitati" - 1983
    n° 107/108: "Alien!" - 1984
    Almanacco dell'avventura - 1994


    ( RIVISTA ORIENT EXPRESS )
    Editore: Isola Trovata

    n° 15 - "Pomeriggio Cubano" - Ottobre 1983


    ( RIVISTA GIUNGLA )
    Editore: Nerbini

    n° 2 : "L'Avana, serenata cubana" - Giugno 1985


    La bibliografia di Civitelli è attualmente completa e aggiornata: segnalateci eventuali correzioni da apportare oppure notizie su altre eventuali pubblicazioni ancora non inserite nella presente.

  6. Molti degli autori sono conosciuti al pubblico esclusivamente per i loro lavori texiani ( o comunque bonelliani ). Ma talvolta la strada che gli ha portati al numero 38 di via Michelangelo Buonarroti è stata lunga e difficile. In questo topic vedremo di analizzare in maniera dettagliata, per quanto ci è possibile, la cronologia di tutte le loro opere.

  7. Si, anch'io rileggendola ( era dall'estate 1992 che non lo facevo ) ho pensato... mamma, questo è pane per la dentiera del vecchio Wast! E il bello è che lo stesso Tex lo ammette con un candore ( un po' sospetto, no è ) il suo essere piccione...!!! Comunque è solo una storiellina, per un settimanale da dimenticare e, obbrobrio, stampata su carta straccia!

  8. Segnalo che la storia "Morte nel deserto" allegata a TV Sorrisi e Canzoni è ora sul forum nella sezione - Download Texiani - sezione invisibile per i visitatori e gli utenti neo-iscritti al forum ( ma basta collezionare pochi messaggi - no spam - per potervi accedere! ). Erano un paio d'anni che la cercavo in casa, pensavo addirittura di averla sventatamente cestinata molto tempo fa, negli anni in cui avevo abbandonato la lettura di Tex, me la sono ritrovata oggi per puro caso, mentre rovistavo nell'armadio dove erano annidati i vecchi Diabolik, che volevo rileggermi in queste calde serate estive... Se vi piace, se ne parla qui!

  9. Claudio, non vorrei essere troppo invadente ed apparire come un impiccione, però ti chiedo una cosa: qual' è il tuo rapporto con la religione? Credi in qualcosa?
    Ovviamente sei liberissimo di non rispondere se trovi la domanda troppo personale ed intima.

    Ciao!

    Domande sulla vita privata non sono ammesse in una discussione pubblica.


    E' altamente sconsigliato anche l'uso del "messaggio privato" per soddisfare curiosità di natura così intima e personale, a meno che l'autore non accetti di buon grado di rispondere a questo genere di domande.

  10. INTERVISTA A GUGLIELMO LETTERI

    A cura di Antonio Carboni.

    Tratta dalla rivista Fumo di China, numero 24, del 1994




    Il suo Tex mi piace moltissimo. E non lo dico per fargli un complimento e così ingraziarmelo per l'intervista. No, glielo confesso perchè è davvero così. Per me, il suo è un bel Tex, e in questa concisa e secca affermazione c'è tutta la mia ammirazione per lui. La nostra chiacchierata inizia così e gli spiego che il servizio è per la rivista Fumo di China.

    La conosce ?

    Ne ho sentito parlare ma, per dirle la verità, non l'ho mai sfogliata.

    Passo allora ad illustrargli brevemente la struttura della rivista e a spiegargli cosa mi aspetto da lui. O meglio, cosa si aspettano i lettori. Mi risponde in modo garbato e cortese, come chi non ama molto queste cose. Non per supponenza, ma proprio per una questione caratteriale. Ne terr? conto, gli dico. Ma poi lui subito mi interrompe per dirmi che il mio invito a partecipare a Inovafumetto ?94 gli ha fatto molto piacere. Forse avrà così l'occasione per tornare a Lugano, città che conosce e che trova molto graziosa.

    Perchè forse ?

    Ma sa, al momento non sono proprio certo di poter essere presente. Ma vedremo. Far? il possibile.

    Per metterlo anche un po' a suo agio, parto alla lontana con le domande.

    Sa che a Lugano è già venuto suo fratello Giorgio. è accaduto in una edizione di sei o sette anni fa, se ben ricordo. Non era invitato ma capit? l' con un amico. Sono Letteri, mi disse. E io credetti che fosse lei!

    Si, ho parlato con mio fratello proprio in questi giorni e anche lui, quando gli ho annunciato che lei mi aveva invitato a Lugano, ha ricordato questo episodio. Tra l'altro ha detto che voi di Inovafumetto siete delle persone squisite.

    Troppo buono, sono lusingato. Ma visto che abbiamo iniziato parlando di suo fratello, concludiamo questo discorso. Lui lavora ancora nel campo dei fumetti ?

    No, non più. Ora si è dato ad altre attività. Però c'è stato un tempo nel quale la sua attività in campo fumettistico fu davvero molto intensa. Ha lavorato quasi sempre per il mercato inglese e in Italia praticamente è sconosciuto.

    Senta, Letteri, parliamo un po' di lei. Mi tolga innanzi tutto una piccola curiosità... Come si pronuncia esattamente il suo cognome è Con l'accento sulla prima e oppure sulla seconda ?

    Sulla seconda. Ma le confesso che a me piacerebbe di più l'accento sulla prima, se potessi scegliere. Ma la dizione corretta è con l'accento sulla seconda e.

    Vede, abbiamo già chiarito la mia prima incertezza. Io direi di entrare nel vivo del discorso iniziando dal suo curriculum. Poi mentre mi racconta, mi permetter? ogni tanto di interromperla per farle qualche domanda. Le può andar bene ?

    Penso di sè. Dunque, sono nato a Roma l'undici gennaio del 1926, ho frequentato le elementari nella mia città e poi, sempre qui a Roma, ho iniziato gli studi superiori. A tredici anni ho cominciato a viaggiare. Non per mia volont? ma per esigenze familiari. Mio padre era titolare di una piccola impresa militare e quindi per esigenze tecniche, chiamiamole pure così, ci trasferimmo in Albania per alcuni anni, dal 1939 fino al 1943. Ritornammo in Italia nel 1943 ed io ero ancora studente. In parte mi mantenevo gli studi con lavori saltuari e appunto questi lavori avventizi mi portarono ad abitare a Venezia per quasi un anno. Dopo, sono ritornato a Roma dove ho ottenuto il diploma di maturit? classica. L'anno era il 1944. In seguito mi sono iscritto alla facolt? di ingegneria all'universit? di Roma ed ho frequenatto i corsi per tre anni.

    In quel tempo lei era già attivo nel mondo del fumetto ?

    No, assolutamento no. Mi piaceva il disegno, ma non pensavo che il mio futuro sarebbe stato così legato ad esso. A quel tempo mi piaceva moltissimo la musica, il jazz in particolare. Era appena finita la guerra ed il jazz era una musica ?nuova? per noi, importata dalle truppe USA. Formammo un complessino, il Crystal Trio, con Carletto Loffredo, Umberto Cesari e io alla chitarra elettrica.

    Caspita, ma lei mi sta parlando di un trio ?storico?! Se ben ricordo ebbe un successo strepitoso all'epoca.

    Si, in effetti abbiamo inciso diversi dischi e realizzato numerosi concerti per le truppe USA di stanza in Europa. Ci chiamavano spesso alla radio dove avevamo una mezz?ora tutta dedicata alle nostre esibizioni. Certe volte, tutti i giorni, altre alcune volte la settimana. Gli anni del Crystal Trio furono quelli fra il 1945 e il 1947.

    Ma lei non part? poi per l'Argentina ?

    Si, ci stavo arrivando. Era il 1948 e l'anno dopo cominciai a collaborare con l'Editorial Abril. Fu un'esperienza bellissima in quanto l' c'erano molti italiani che diventarono poi dei grandissimi autori. Tanto per fare alcuni nomi, Hugo Pratt, Alberto Ongaro, Sergio Tarquinio, Mario Faustinelli. Poi lavorai molto anche per l'Editorial Columba e fu proprio con i componenti di questa editrice che strinsi le mie amicizie più vere. Intendo con i redattori, editori, soggettisti e disegnatori. Ma poi, cosa vuole, il periodo ?argentino? volse al termine, come tutte le cose belle anche lui ebbe una fine. Venne così il lavoro per il mercato inglese e lasciai l'Argentina trasferendomi a Las Palmas de Gran Canaria, dove mi fermai per quasi un anno. Poi un nuovo trasferimento, a Lisbona. Lavoravo sempre per l'area inglese. Lisbona rappresenta per me una città di vari corsi e ricorsi. L' si sposè mia figlia, tanto per dirle. Vi sono ritornato spesso e devo ritornarci ancora. Mia figlia vive ancora l'. Lasciai Lisbona per l'Inghilterra e mi stabilii a Londra. Lavoravo molto per la Fleetway e per la collana Love Story Library. Il lavoro non mancava, ma desideravo ritornare in Sud America. Sempre lavorando per la Fleetway mi trasferii di nuovo in Argentina, poi per un po' di tempo in Uruguay e infine in Brasile.

    Un grande viaggiatore, non c'è che dire. Quand'? che ritorn° in Italia ?

    Nel 1963. Tornai in Italia nel 1963 e l'anno coincide con la mia entrata alla Bonelli. Dapprima disegnai una storia poliziesca. Non mi chieda che cosa era perchè proprio non me lo ricordo. Dopo passai a Tex, nel 1964. Celebro il mio trentennale con il personaggio proprio quest?anno.

    Un bellissimo compleanno, me lo lasci dire e mi permetta di farle i miei complimenti più sinceri. Guardi che tutto ciò non è retorica. Lei ha interpretato Tex con un disegno che io ho sempre ammirato. Si schernisce e subito riaffiora quel suo carattere schivo ma non privo di una grande cortesia e signorilit?. Riporto la mia chiacchierata su argomenti più tecnici. Com?? il suo ritmo di lavoro ?

    Al mattino mi alzo alle sette e mezza, ma comincio a lavorare soltanto verso le nove, nove e mezza e proseguo fino a mezzogiorno. Riprendo alle tre del pomeriggio e vado fino alle undici di sera. A volte capita che abbia alcune incombenze in mattinata che mi fanno perdere del tempo. Allora reintegro queste ore perse al mattino, lavorando fino a sera tardi, anzi meglio dire fino a notte.

    Quanto tempo impiega in media per realizzare una tavola ?

    Dalle nove alle dieci ore, raramente meno.

    Com?? la sua tecnica di lavoro è Pu? parlarcene un po' ?

    Prima eseguo un bozzetto a lapis. Poi lo cancello, in parte, per sovrapporgli un disegno più particolareggiato. In seguito la china, tutta a pennello ( il numero 3 ). Pennino, a volte, solo per linee rette.

    Come interpreta le indicazioni della sceneggiatura è Le segue diligentemente oppure con una certa libertà ?

    Difficilmente mi prendo delle libertà di interpretazione. Fin dove è possibile, eseguo alla lettera ciò che trovo scritto nella sceneggiatura, anche perchè è davvero raro che una scena descritta dallo sceneggiatore non sia tecnicamente eseguibile.

    Lei si diverte ancora a disegnare ?

    A volte, ma direi che disegnare per me è lavorare.

    ? un appassionato di fumetti è Cioè legge anche altri autori ?

    Saltuariamente vedo e osservo altri fumetti, ma in modo sbrigativo. Non per mancanza di interesse ma per questione di tempo. Il lavoro mi assorbe molto, non mi resta davvero molto tempo per altre cose.

    Ha degli autori preferiti ?

    Ritorno un po' al discorso che le ho fatto prima. è il tempo che mi manca e quindi non è che seguo molto da vicino i lavori degli altri. Conosco diversi autori italiani, so che sono bravi ma non faccio nomi, altrimenti farei certamente torto a qualcuno. Se proprio devo dire un nome, potrei confessarle che il mio maestro l'ho sempre considerato Alex Raymond.

    Solitamente lei non interviene alle varie manifestazioni fumettistiche. Si può desumere che lei non ama molto le convention è E di riflesso non ami nemmeno molto il contatto con il pubblico ?

    Ma guardi, io sono essenzialmente un introverso. Paradossalmente, le difficolt? nel contatto diretto con il pubblico sono aumentate con l'età. Cioè al contrario di come dovrebbe essere, immagino.

    Come vede personalmente il personaggio di Tex è Alcuni, ultimamente, dicono che è un eroe che si sta fossilizzando. Noi texiani inorridiamo a simili affermazioni. Lei cosa ne pensa ?

    Io non so se il personaggio si stia fossilizzando o meno. Non vorrei nemmeno dare un giudizio in proposito. Sicuramente in un'epoca di cinismo sfrenato come la nostra, di corruzione, di degrado etico e molte altre cose ancora, il personaggio Tex si mantiene pulito, fresco. Penso che specialmente i giovani avvertano questo.

    Ci sono delle storie di Tex, disegnate da lei, alle quali è particolarmente legato ?

    Cosè, al momento, è una domanda che mi coglie un po' impreparato. Ho nostalgia se penso ad alcune storie realizzate con G. L. Bonelli, molti anni fa. Qualche titolo di queste storie è Direi ?Il signore degli abissi?, le prime storie con il personaggio di El Morisco, ?La regina della notte?...

    Quali sono i suoi hobby ?

    Non ne ho molti. Tex porta via tutto il mio tempo. Una volta, come le ho raccontato, avevo la musica. Ora non la suono più, da molto tempo. Amo ascoltarla, spesso mentre lavoro.

    Mi scusi se ritorno un po' indietro nel tempo, ai suoi primi lavori con Tex. Come fu l'impatto con il personaggio ?

    Be?, ricordo che iniziai con il classico formato a striscia, che era in voga all'epoca. Rammento anche che gli inizi furono molto duri ed ebbi anche delle difficolt? di rodaggio. Occorse tempo, insomma, per entrare in sintonia con Tex. Però quei tempi eroici sono lontani e anche la memoria mi gioca a volte dei brutti scherzi. Vede io non ho mai tenuto un archivio dei miei lavori, ne mi sono mai annotato periodi, titoli, serie, insomma tutte quelle cose che oggi vanno tanto di moda tra gli studiosi e appassinati di fumetti.. Capisco che il fumetto sia diventato ai giorni nostri anche oggetto di studio, di tesi di laurea, ecc... una rivalutazione che mi fa anche molto piacere Ma io ho sempre considerato il ?fare? fumetti come un lavoro, onesto, impegnativo e duro, anche.

    Ha ragione. Mi ha espresso inoltre molto bene e sinteticamente alcune insofferenze nel dover ricordare episodi e periodi ormai molto lontani nel tempo. Cambiamo argomento e giungiamo ad un tema che mi è particolarmente caro, e cioè le donne nel fumetto di Tex. è d'accordo se ne parliamo un po' ?

    Si, in linea di massima si, ma non so dove lei voglia andare a parare.

    Nessun argomento scabroso, per carit?. Soltanto una sua opinione sui personaggi femminili nel fumetto di Tex. Lei cosa ne pensa ?

    Vedo la figura femminile come un elemento di contorno alla storia, un qualcosa di complementare. Non andrei oltre questa valutazione.

    Lei ha realizzato dei ritratti femminili che sono entrati giustamente nella storia della saga texiana. Come potremmo dimenticare figure quali Esmeralda, Jane Brent, Min-Li, Mitla, Ah-Toy è C?? qualcuna di queste donne che lei ricorda in modo particolare ?

    Direi Esmeralda e Mitla, la diablera.

    Disegnando queste donne si è ispirato a persone reali oppure si tratta di parti di fantasia ?

    Sarei tentato di dire che sono frutto di fantasia. Però, se rifletto bene, potrebbe anche esserci un'ispirazione a livello di sub-conscio che mi porta a disegnare figure immaginarie in uno stato onirico e che hanno preso corpo plasmandosi poi sotto l'influsso di immagini ricorrenti ( film, tv, illustrazioni, ecc )

    A questo punto devo spiegare ai lettori che Letteri si è prestato ad interpretare ?Tex a Lugano? con una tavola. Era completamente libero di realizzare ciò che riteneva più adatto, rispettando uno sfondo della città, vie o piazze, in base ad una documentazione fotografica che gli avevo inviato. Tutto questo non solo per Letteri, naturalmente, ma anche per tutti gli altri disegnatori di Tex invitati a Lugano. Queste tavole saranno poi esposte in occasione della manifestazione luganese e serviranno per un albo speciale che sarà unito al libro-catalogo ufficiale della rassegna. La tavola di Letteri mi era giunta proprio nei giorni di questa intervista e quindi era giusto che ne parlassi con lui.

    Caro Letteri, io devo ringraziarla per la tavola che lei ha realizzato. Ho apprezzato moltissimo la sua interpretazione di Tex con lo sfondo della torre della cattedrale di Lugano.

    Le è piaciuta veramente è Sono contento perchè, sa, avevo paura di non avere scelto una grande inquadratura.

    No, no. Anzi, le dir? che pur essendo indubbiamente il campanile della cattedrale, c'è un qualcosa di magico nella sua tavola, che richiama ad altre scene che rieccheggiano le torri spagnole o scenari messicani. Bellissima, le assicuro. Lei ama disegnare gli scenari western è A me sembra che li ?senta? in modo particolarmente intenso. è così ?

    Si, mi piace molto descrivere questi paesaggi, i picchi montagnosi, gli antichi pueblos, le vecchie missioni messicane, i villaggi sperduti nel deserto, le ?mesasè. Si, amo molto questi scenari dell'avventura.

    Sono forse un ricordo di ?pampasè e visioni argentine è In fondo lei ha vissuto a lungo in quel paese.

    Non so, potrebbe anche darsi.

    Ho sentito che è ritornato da poco da un breve viaggio laggià. Torna spesso in Argentina è Ha ancora dei legami che la riconducono l' ?

    Si, effettivamente sono appena tornato da un viaggio di due settimane. No, purtroppo non ho più legami affettivi in Argentina. Ci sono dovuto andare per dei piccoli interessi, il pagamento di un affitto di due terreni, ma cose da poco. Ma è triste per me ritornare nei posti che mi videro attivo da giovane e non ritrovare più gli amici di un tempo. Li cerco, a volte, ma alcuni sono morti, altri sono partiti, certe attività che conoscevo sono scomparse. Mi è sembrato quasi di rivedere un vecchio film, che risveglia ricordi e sensazioni sopite e che d' esattamente il senso del tempo che è trascorso. è stato un viaggio, questo, che mi ha procurato molta tristezza...

    Comprendo che la chiacchierata è giunta al termine e mi sembra corretto lasciare cadere l' il discorso. Spero di essere riuscito a ricostruire in queste note, i discorsi intercorsi fra noi al telefono e gli scritti che ci siamo scambiati e che ho tentato di amalgamare in questa intervista cercando di darle un certo filo logico. Grazie Letteri, e auguri per i suoi trenta anni con Tex, con la speranza di molti futuri anni di proficuo lavoro, per la sua soddisfazione, ma soprattutto per la nostra gioia.

  11. Oppure prendiamo l'esempio della copertina de I DUE RIVALI: Tex si scaglia con un avversario già da un balcone.. ma una scena del genere non è neanche immaginata nel racconto!

    Si è vero, nel racconto una simile scena non è nemmeno contemplata, però il fascino di queste vecchie copertine di Galep stava proprio anche nella difficile arte di trasmettere sensazioni attraverso l'immagine...


    Un lettore di allora, vedendo l'albo in edicola immaginava che i due rivali fossero Tex e il misterioso personaggio e il volo dal balcone suggeriva una rivalit? epica e violenta che lasciava sognare ancor prima di aprire l'albo...

    Beh... poi si passava alla lettura e si scopriva che la storia era un'altra, diversissima magari da quella che si era creata nella nostra fantasia, ma non per questo meno entusiasmante.

    Pensa ad esempio a quest'altra cover, al volto intensissimo di Tex, alla tragicit? del titolo e forse capirai meglio le attese del lettore di quegli anni:

    Immagine postata


    Le copertine di Villa, come giustamente sottolineato nel thread, hanno un'impostazione del tutto diversa: le situazioni sono annunciate, i riferimenti alla storia sono concreti, e nonostante la bellezza di queste opere ( ma questo non è un topic sulla bellezza ) si perde tanto proprio in termini di fantasia ( quella del lettore ovviamente ).

  12. Tra le copertine galleppiniane ritoccate da Corteggi, figurano "Caccia all'uomo" ( il volto di Andy Wilson ), "Tempo di uccidere" ( il volto di Tiger Jack ) e "La miniera del terrore" ( originariamente era solo un disegno di Galep, al quale Corteggi ha aggiunto lo sfondo, con una tecnica non troppo dissimile da quella usata da Bignotti per le prime cinquanta copertine della serie ).

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