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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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Messaggi pubblicato da ymalpas

  1. Il lavoro di "ripulitura" viene effettuato regolarmente anche negli albi usciti negli anni ottanta e novanta. Per questo motivo non mi vanno già le ristampe o riedizioni. Poi rileggere una vecchia storia su un originale che profuma di vecchio... devo dirvelo è Tutto un altro sapore!Sarei invece favorevole per le riedizioni dei texoni con una copertina cartonata e una carta decente, tipo il lavoro che è stato fatto da una casa editrice ( mi sfugge il nome ) per il texcapolavoro di Magnus.

  2. Immagine postata


    Poteva mancare ?

    Una rivista epocale, IL FUMETTO, a cura dell'A. N. A. F.,

    un numero speciale, quello del settembre 1977,

    dedicato al TEX WILLER di Bonelli e Galep ( al cui pennino appartiene l'inedita copertina ),

    una quindicina di pagine in tutto, in un formato gigante,

    contenenti articoli mai banali ( sulle pagine della rivista si anticipava ad esempio per la prima volta la vera paternit? della storia di Guido Nolitta "Mingo il ribelle", oppure si presentavano vignette inedite, a tutt'oggi sconosciute alla nutrita schiera di fans texiani )...

    Ecco in breve il sommario della rivista, per quanto riguarda la parte texiana:

    pag 1 Tex compie trent'anni... divagazioni su un personaggio di successo;
    pag 3 I volti di Tex;
    pag 4 Come nasce Tex... ( n. d. a. a livello di sceneggiatura );
    pag 5 Perchè leggi Tex ?
    pag 6 I padri di Tex;
    pag 7 Cronologia di Tex;
    pag 8 Gli autoplagi;
    pag 9 Tex e lo stato;
    pag 9 Bibliografia;
    pag 10 Le vignette inedite;
    pag 11 Tex rivoluzionario ( n. d. a. ovvero Tex negli "anni di piombo" );
    pag 12 Gli stili e gli ambienti di Tex;
    pag 14 Tex Willer l'antiburocrate;
    pag 15 Elenco dei disegnatori degli episodi di Tex.

  3. Oltre alla bellissima sequenza di immagini contenuta ne "L'ultimo poker", straordinaria a dir poco la partita a carte nell'albo "New Orleans", dove oltre che ottimo giocatore, si presenta anche come fin troppo conosciuto dalla nutrita cricca di gamblers per la sua ( dubbia ) abilità con un mazzo di carte, ovverossia è il PRIMO, il grande re dei bari! Nolitta ne "Il colonnello Watson", se non ricordo male, non lo esalta però con la stecca in mano davanti a un tavolo da biliardo ( devo assolutamente rileggere quella fortunata avventura ).

  4. Tex Willer da anni è diventato un fenomeno di costume. In ogni casa italiana c'è almeno una copia del fumetto, tutti lo conoscono... è un'icona nazionale!

    Naturale quindi constatare la sua presenza, quasi quotidiana, su riviste, giornali, pubblicit?, televisione... è spesso ricordato persino nei discorsi politici!

    In questa discussione, chiunque voglia farlo, potr? portare a conoscenza degli altri utenti tutte queste fugaci, estemporanee, apparizioni...

    Inizio io con un buon esempio, apparso sul settimanale "Il Venerdì" distribuito con il quotidiano "La Repubblica", che conteneva la seguente pagina ( satirica, nei confronti dei vigilantes leghisti ), davvero molto carina:


    Immagine postata

  5. Un autore oggi molto criticato per dei lavori mediocri o insufficienti, un autore che sembra ormai alla deriva... ma Claudio Nizzi ha avuto anche il grande merito di far soppravvivere Tex per vent'anni, in un momento difficilissimo della sua esistenza.

    In questa discussione vorrei parlare di tutto quello di positivo che negli anni è riuscito a donare alla testata.

    Per esempio, il suo Tex scanzonato si apparenta per sbruffoneria, nientemeno che al Tex Bonelliano!

    Nelle due vignette che vedete riprodotte sotto...


    Immagine postata


    ... nelle caldaie della Golden Arrow ( n° 532 ) urge il bisogno di manodopera, l'idea è quella di far spalare carbone ai due cattivi della storia, Larkin e Moisson, legati e prigionieri a bordo della nave...

    Kit Willer obietta subito: "Credi che accetteranno ?" e il Tex guascone, inimitabile, davanti all'incredulità del figlio, ha naturalmente la risposta giusta!!!

    Questa è una componente che si sta facendo sempre più rara nelle sceneggiature di Nizzi, una componente texiana al 100 %, ed è anche una delle cose di cui sento maggiormente la mancanza nelle storie degli altri autori texiani, che sembrano ( forse Faraci ?... ) esserne del tutto sprovvisti!

    In questa discussione parleremo di tante cose per le quali il buon Nizzi merita di essere ricordato, non dimenticate che se volete criticarlo ( e ne avete tutti i diritti ) ci sono altri due o tre topic già aperti!

    Grazie!

  6. Ne "Il laccio nero" oppure "Il clan dei Cubani" Giovanni Bonelli mostrava un Carson reattivo, protagonista di memorabili risse, e se talvolta, come avviene nell'albo"San Francisco", poteva vedersi fraccassata una sedia sulla testa era perchè era colpito alle spalle, a tradimento!

    Abbiamo discusso abbastanza del mancato scempio nolittiano ne "Il segno di Cruzado".

    Vi propongo perciò questa scena tratta da "Delitto nel porto", dove il KO sembrerebbe doversi interpretare in chiave comica ( e una mano la d' Civitelli con i disegni ).


    Immagine postata


    La storia è una gran bella storia dei tempi che furono, tanto che l'episodio incriminato passa in secondo piano. Rivisto in chiave contemporanea, però, può essere interpretato come uno dei primi sentori dello svilimento a cui sarebbe andato incontro il vecchio cammello.

    Kit Carson è un personaggio da commedia, qualcuno ha frainteso la sua comicit? innata, scambiandolo per il buffonesco Cico. Una lettura del personaggio di questo tipo forse è da far risalire a monte, all'influenza di Sergio Bonelli, che l'ha avvallata in sede redazionale, senza battere ciglio o forse più semplicemente sogghignando.

    Voi cosa ne dite? Solo Nizzi è il responsabile dell'impoverimento di uno di quelli che, una volta... nel west, era conosciuto come un autentico tizzone d'inferno ?

  7. Buona l'ambientazione che ricorda il texone di Buzzelli, buona l'idea di vestire Tex e Carson nei panni di due taglialegna, complessivamente buono anche il primo albo ( se escludiamo la scenetta burlesca di Gros-Jean che finge di non conoscere i due amici al monento del loro arrivo nel porto ). Potremo mai dimenticarci delle pagine vergognose contenute ne "I fucili di Shannon", Il finale non è di Nizzi. Non ci credo! Non è nel suo stile. Secondo me gli è stato imposto dall'alto: anti-texiano a 360!.

  8. Immagine postata



    DIME PRESS

    N° 2

    Pubblicazione: 1992

    Dimensioni: 15 X 20 cm

    Colore: b/n

    Numero pagine dedicate a Tex: 11

    Prezzo originario: L. 3500



    Sommario della rivista:

    p. 7 - Il Tex di Nolitta
    p. 13 - Intervista a Claudio Nizzi
    p. 55 - Brevi recensioni degli albi e del texone in edicola nel 1992

    Nelle pagine restanti, da segnalare un bell'articolo su Ken Parker.



    La recensione del Tex Willer Forum!


    Imperdibili l'articolo dedicato al Tex di Nolitta e la bella intervista a Claudio Nizzi ( sul forum la trovate nel file . pdf delle "interviste", nella sezione dedicata ai downloads texiani ).

  9. Semplice. Chi possiede del materiale su riviste o articoli di giornale, posti una loro recensione in questa discussione, ricordando che per i libri su Tex e i suoi pards esiste già un'altra discussione, ormai già da tempo ben avviata: "Tex in Libreria". Esiste una quantit? industriale di pubblicazioni dedicate al nostro eroe, la particolarit? è che sono tutte piuttosto recenti, diciamo dagli '90 in su. Lo spirito di questa discussione ?... se cercate una vecchia rivista, sapete cosa andare a cercare! E se è solo un articolo, magari lo trovate già sul forum!

  10. Immagine postata



    FUMO DI CHINA

    I QUARANT'ANNI DI TEX

    N° 5 /32

    Pubblicazione semestrale: secondo semestre 1988

    Dimensioni: 16 X 24 cm

    Colore: b/n

    Numero pagine dedicate a Tex: 60

    Prezzo originario: L. 4000



    Sommario della rivista:

    p. 5 - I primi quarant'anni
    p. 6 - I creatori
    p. 7 - Gli autori e i volti
    p. 11 - Cronologia dei disegnatori
    p. 15 - Le sceneggiature
    p. 16 - La storia di Tex
    p. 20 - La scheda di Tex
    p. 21 - La scheda dei pards
    p. 24 - Gli amici
    p. 27 - I nemici
    p. 31 - La reputazione
    p. 32 - Le donne in Tex
    p. 40 - Gli indiani
    p. 43 . Il fantastico
    p. 46 - I principi e la legge
    p. 47 - L'immagine/La psicologia
    p. 49 - Ambienti e popoli
    p. 51 - Le copertine
    p. 52 - Curiosità
    p. 55 - Cronologia degli albi di Tex
    p. 57 - I numeri
    p. 59 - Bibliografia
    p. 60 - Frasi celebri

    Da p. 61, la rivista si occupa di altri fumetti.



    La recensione del Tex Willer Forum!


    Quasi un libro, quella che in realtà più che una rivista, è una fanzine professionale. In edicola nell'anno del quarantennale di Tex, ripercorre numerosi luoghi comuni dell'immaginario texiano, con un ricco apparato di immagini e disegni, molti dei quali ( Civitelli, Galep, Fusco... ) inediti. Era il 1988 ( nella quarta di copertina si pubblicizzava il primo texone di Buzzelli ), la bibliografia texiana si riduceva ai soli libri di Rudy Bargiotti o di Domenico Denaro e a una manciata di altri articoli contenuti in poche riviste che figureranno presto in questo spazio. Indispensabile per i collezionisti e i cultori del mondo texiano, questa rivista si presenta oggi, per il suo contenuto, ormai datata. Tra i collaboratori spicca il nome di Mauro Marcheselli.

  11. Immagine postata


    In uscita il secondo volume di EdiKol', la collana di saggistica della Cagliostro E-Press, dedicato a Tex Willer: Per il West, Oltre il tramonto - Tex Willer e il suo immaginario di Adolfo Fattori



    Tex Willer è la leggenda del fumetto italiano. L'eroe creato dalla penna di Giovanni Luigi Bonelli e dal pennello di Aurelio Galleppini (in arte Galep) cavalca sulle piste del West e dell'Avventura dal 1948.

    A questo straordinario personaggio è dedicato il secondo volume di EdiKol', la collana di saggistica della Cagliostro E-Press diretta da Carmine Treanni. Per il West, Oltre il Tramonto è Tex Willer e il suo immaginario è questo il titolo del saggio scritto da Adolfo Fattori.

    Tex è sicuramente il personaggio a fumetti più longevo e più amato dal pubblico italiano. I motivi sono tanti: dalla capacità degli autori di collocare le loro storie in una dimensione dell'immaginario amata in tutto il mondo: il west, la frontiera americana; ma anche il suo legame, gestito in maniera originale e creativa, con l'immaginario avventuroso ed esotico italiano, da Salgari ad Albertarelli fino al gotico; e ancora, la costruzione di trame ricche, plausibili, capaci di utilizzare in maniera credibile personaggi e scenari incredibili.

    In ultimo, la capacità di adeguarsi all'evoluzione dei linguaggi audiovisivi, sia nella dimensione cinematografica che televisiva.

    Per il West, Oltre il Tramonto è Tex Willer e il suo immaginario approfondisce tutte queste questioni, oltre a fornire utili indicazioni sui personaggi, sulle storie e sui suoi creatori.

    Il saggio è preceduto da una prefazione di Sergio Brancato ed in appendice l'elenco di tutti gli albi di Tex e delle collane sorelle della Sergio Bonelli Editore.

    Adolfo Fattori (1955) vive e lavora a Napoli. Ha pubblicato, fra l'altro, L'immaginazione tecnologica (Liguori, Napoli, 1980), Di cose oscure e inquietanti (Ipermedium, Napoli, 1995), Memorie dal futuro - Spazio tempo identit? nella fantascienza (Ipermedium, Napoli, 2001), Appunti per una sociologia del cinema in Sociologia della Comunicazione (Ipermedium, Napoli, 2001), Materia dei sogni - Elementi di sceneggiatura per le scienze sociali (Ipermedium, Napoli, 2006). Ha curato con Antonio Fabozzi la voce Fantascienza nella Letteratura italiana diretta da Alberto Asor Rosa (Einaudi, Torino, 1984).

    ? fra i fondatori delal rivista on-line Quaderni d'altri tempi (quadernisf. altervista. org). Tiene seminari nell'ambito del Master in Comunicazione e Divulgazione Scientifica e svolge docenze nel Master Universitario di Scrittura Audiovisiva presso l'Universit? degli Studi di Napoli ?Federico II?.

    Si occupa di progetti di prevenzione delle dipendenze e del disagio giovanile e di didattica dei linguaggi audiovisivi.

    Per il West, Oltre il Tramonto è Tex Willer e il suo immaginario
    di Adolfo Fattori
    Cagliostro ePress, 2008
    Collana Edikol' - Volume 2
    Pag. 128
    Prezzo. è 12,00


    Per ulteriori informazioni: www.cagliostroepress. com

  12. I disegni di Filippucci sono molto belli e anche il volto di Tex non è male, in linea con quelli di Ticci e Villa e con tutti gli altri nuovi disegnatori che si sono affacciati su Tex: non chiedo di meglio. Manca meno di un mese, non vedo l'ora di averlo tra le mani!!!

  13. Nel topic dedicato a "SuperTex", Wasted parlava giustamente di una cosa che negli albi di Tex si è verificata solo una volta: l'incontro di due o più amici comprimari nella stessa storia... in quel caso Pat MacRyan, Jim Brandon e Gros Jean. Da quanto mi risulta, negli ultimi anni abbiamo avuto storie solo con Montales e El Morisco. E' una cosa che meriterebbe di essere sfruttata maggiormente dagli autori texiani!

  14. ... in Tex è il West edulcorato tipico dei grandi western americani, quelli di Ford,Hawks ed altri, di cui Bonelli padre e figlio erano grandi ammiratori. Il West, però, non era così e verr? mostrato nei cosiddetti western crepuscolari di Peckinpah,Leone o Eastwood:non c'erano eroi senza macchia, sfide regolari e simili, ma si sparava alle spalle, spesso si agiva spinti da un'odio ferocissimo, c'erano massacri, stupri ed uccisioni immotivate, perchè chi aveva una pistola aveva potere di vita e morte. Certe cose non fanno parte della mitologia texiana, credo che a noi tutti sembrerebbe anche strano vederle, però andrebbe considerato di inserire elementi più crudi o cattivi, soprattutto per rendere la serie più reale e credibile.

    Sono d'accordo solo in parte con quello che scrivi Akira, ieri sera rileggevo l'appassionante avventura di bonelli/fusco intitolata "Furia infernale" con gli adepti di satana intenti a mozzare le teste delle giovani e tremanti fanciulle Zuni... Sono pagine molto crude. Il finale, poi, è bellissimo, davvero palpitante... La morte di Grady bruciato vivo con tutti i cattivi abitanti di Quemado, non è certo l'esempio di una visione edulcorata della realta del West da parte del suo autore! E ci sono tanti altri esempi che potrei farti. Certo storie come questa non le rileggeremo mai più... e dire che il buon padre Crandall potrebbe anche essere ripescato: da un demonio come quello infatti c'era da aspettarsi di tutto! Quelli erano dei veri antagonisti per il nostro ranger.
  15. Quale è secondo voi la fascia di età media dei lettori texiani ?

    Io penso che l'editore si preoccupi di soddisfare i gusti dei vecchi lettori texiani e solo in parte quello dei giovanissimi, in quanto è chiaro che Tex come testata non ha futuro.

    I giovani che si avvicinano al Ranger infatti sono pochissimi a differenza di quello che accadeva negli anni settanta e ottanta.

    Oggi l'editore punta su nuovi personaggi, più moderni, liberi da ingombranti paletti...

    Il fumetto western così come il cinema western era figlio di una certa epoca, irripetibile.

    Sergio Bonelli, cercando di far avvicinare i giovanissimi a Tex, sbaglia nel voler cambiare formula ( ma solo a metà ), scontentando in definitiva tutti!

    C'è chi vuole un eroe tradizionale che per tanti anni ha avuto un DNA preciso ( linguaggio, modi di fare spicci e violenti, psicologia spicciola ), c'è chi vuole un Tex diverso, umano, ragionatore, con un linguaggio colto da dottore di ricerca senza nessun colorito e mai offensivo rispetto ai malcapitati di turno ecc

    Ma questo Tex non è Tex, è inutile che Bonelli cerchi di proporci una via di mezzo che non è praticabile.

    Come vi dicevo, intendo proporvi un nuovo topic nel quale analizzer? alcune caratteristiche del Tex GL Bonelliano, ma non ci sarà battaglia, perche sono due scuole di pensiero diverse le nostre e difficilmente troveremo un punto d'incontro...

    Quello che Bonelli dovrebbe sapere a questo punto è che il calo delle vendite della testata è stato costante negli ultimi decenni, vertiginoso negli ultimi anni... tanti aficionados hanno smesso di comprarlo, altri se ne procurano una copia in edicola perchè è una passione che non si spegne, altri semplicemente per abitudine o nostalgia. Lui attribuisce la crisi alla crisi più generale del fumetto, ma sono cazzate!

    Tex non vende più cinquecentomila copie perchè non è più un fumetto all'altezza dei fasti degli anni settanta, il fatto è che Bonelli è convinto di far bene perchè riceve tante testimonianze e lettere di gente come voi, carissimi Brandon e Lord, che lo spronano nella strada del cambiamento del personaggio, radicale e a questo punto, ho paura, irreversibile.

    B) Signori avvocati della difesa, la parola a questo punto è vostra... haha

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