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ymalpas

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Messaggi pubblicato da ymalpas

  1. Merita una rilettura. E ci permettiamo anche un suggerimento agli autori di Tex affinch? si ricordino una buona volta dell'isoletta di Tiburon. L'ultimo è stato Nizzi che, con Ortiz ai pennelli, ce la mostra a pagina 37 e 38 dell'albo n° 517 intitolato "Il serpente piumato". Ma il riferimento non è alla storia oggetto di questo topic, bensì all'avventura contenuta nei numeri 6 e 7, che aveva visto protagonisti Montales ( incatenato al muro con dei grossi anelli di ferro ) e un intrepida ragazza chiamata... Lupe! Nizzi in quell'occasione sembra proprio essersi dimenticato della storia con El Rey, infatti Carson dice a Tex: "sbaglio, o su quell'isola ci sei già stato ?" lasciando intuire che lui, invece, non ci ha mai messo piede!

  2. Questa pubblicit?, tratta dalla quarta di copertina dell'albo "Salto nel vuoto", n° 258, dell'aprile del 1982, introduceva il popolare personaggio di Martin Mystere. A dire il vero è solo la seconda pubblicit? fatta al Detective dell'impossibile ideato da Alfredo Castelli per i disegni di Giancarlo Alessandrini... la prima era apparsa il mese precedente, sull'albo n° 257: ve la riproporr? uno di questi giorni.


    Immagine postata

  3. Judas è un fumetto western pubblicato, con periodicità mensile, in albi autoconclusivi. E' noto anche come "Un uomo e la sua Colt". Il personaggio e la testata a lui dedicata vedono la luce nel settembre 1979. La vita del fumetto sarà breve: 16 numeri, l'ultimo dei quali esce in edicola nel dicembre 1980.


    Immagine postata

    Immagine tratta dall'albo n° 227, intitolato "La pista degli Apaches", in edicola nel settembre del 1979.

  4. Operazione nostalgia. La pubblicit? nella quarta di copertina degli albi di Tex... Chi se la ricorda è Prima che Sergio Bonelli ideasse il "Giornale", ovvero quelle quattro o cinque pagine che subito dopo le rituali 114 presentavano le novità della casa editrice ( oggi anch'esse ormai scomparse in favore del formato "online" ), non era infrequente trovare uno spazio pubblicitario nella quarta di copertina, in bella evidenza, e soprattutto, a colori. Noi ragazzi di allora, con pochi mezzi ma tanto amore per il fumetto, avevamo letteralmente l'acquolina in bocca... Mi scusi Mister P, nostro "trapassato" ( tranquilli, solo in senso figurato ) amministratore, oggi felicemente accasato in un forum che tratta per l'appunto di pubblicit? ( ma non quella delle tavole parlanti ) e mi scusino anche gli utenti giovanissimi, per i quali quegli anni, per ragioni anagrafiche, sono irrimediabilmente perduti, ma questo topic lo voglio dedicare esclusivamente a tutti coloro ai quali queste pagine ingiallite dal tempo ricordano il tempo andato, con un leggero pizzico al cuore...

  5. Nizzi aveva una buona abituadine, quella di dare una rispolverata alle vecchie avventure del Tex. Cosè questa storia è un piccolo rifacimento della grande avventura nolittiana "I dominatori della valle", con la stessa ambientazione: il Wyoming, che storicamente aveva vissuto quel tipo di prepotenze che sono narrate nelle pagine di queste due storie. Che dire di più è La prima, quella nolittiana, è una pietra miliare. La seconda, quella di Nizzi, una storia che forse non è penosa come certe altre che ci ha servito in seguito, ma pur sempre da dimenticare. Il voto di Wasted, forse, è un po' ingiusto, se volete il mio modesto parere siamo intorno alla mediocrità. Voto 5 dunque.

  6. @ymalpasnon conosco la storia, ma, a giudicare da quello che vedo, è una scena che piacerebbe molto a Bonelli e penso che si possa tirare fuori qualcosa di bello... L'unica cosa è che la parte della nave che va verso l'altro a dx deve essere resa più nera per non disturbare il titolo, poi bisogna mettere Tex, potrebbe essere in una barca in PP che guarda il veliero, con una torcia in mano e il winchester nell'altra... sarebbe una scena molto suggestiva...

    Si una torcia, o meglio una lanterna... la copertina resa più scura, ambientazione notturna, sarebbe da favola! Quando verr? il momento, pensaci ( anche perchè con i giochi delle ombre sei bravissimo )
  7. Mancava ancora una discussione su questa storia, uno degli ultimi lampi di genio di Gianluigi Bonelli. La situazione ricalca più o meno quella dell'avventura intitolata "Il laccio nero".

     

    - Una comunità straniera ( cubani e negri del vudu ), chiusa, con i propri rituali e le proprie leggi.

    - Il rapimento

    - Crimini efferati, compresa l'implacabile esecuzione dei membri che falliscono.

    - Gioco d'azzardo

    - Mistero intorno alla figura del capo della gang

     

    L'intreccio comunque, nonostante questi elenti in comune, gode di una totale autonomia. Due cose me la fanno apprezzare enormemente:

     

    1) I quattro pards in forma smagliante;

    2) L'originalissima creazione di Lola Fuente ( una delle tante belle di Fusco )

     

    Ne aggiungo una terza:

     

    3) Dialoghi semplicemente perfetti, contengono alcune perle del linguaggio bonelliano che hanno fatto la storia di Tex.

     

    Ne aggiungo, per finire, anche una quarta:

     

    4) I disegni di Fusco, Belli, belli, bellissimi.

     

    Una lunga storia cittadina che si sviluppa su quattro albi, che chiedere di più alla vita ?

    • +1 1
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    Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Luigi Bonelli
    Disegni: Fernando Fusco
    Periodicità mensile: Novembre 1979 - Febbraio 1980
    Inizia nel numero 229 a pagina 74 e finisce nel numero 232 a pagina 60



    Indagando su un battello del Mississippi, i quattro pards infliggono una dura lezione a una cricca di gamblers... Facendone cantare uno a suon di pugni, scoprono che New Orleans è stretta nella morsa di un racket malavitoso guidato dalla misteriosa Maschera di Ferro e dal suo servo sudanese Hanubi, in combutta con il Clan dei Cubani. I farabutti ricattano le persone più ricche della città con minacce e rapimenti, e al minimo errore non esitano a sopprimere i loro stessi affiliati, usando serpenti e dardi velenosi! Allo sceriffo Nat Mac Kennet non resta che dare carta bianca a Tex. Cinquemila dollari! Questa è la taglia messa sulla testa di Tex e dei suoi pards dalla Maschera di Ferro, il misterioso capofila della gang che infesta New Orleans. I nostri, infatti, stanno procurando grossi guai ai gaglioffi che gestiscono il gioco d'azzardo e costringono onesti armatori del Mississippi, con il ricatto e il terrore, a cedere le proprie attività al sanguinario racket. Il Clan dei Cubani e i negri del vudù, subiscono pesanti smagliature nella loro rete criminale. E anche Conway, bieco e viscido avvocato della mala, inizia a sudare freddo. Ottanta miglia di Mississippi: questo il percorso che deve sciropparsi su un guscio di noce, legato, imbavagliato e con un remo solo. E con l'assalto a Villa Drake e alla bisca Lafayette, covi di lestofanti, ai pards resta soltanto da scoprire chi si celi dietro la Maschera di Ferro!
     

     

     © Sergio Bonelli Editore

  9. E' vero, ora ricordo bene la battuta.... Interessante provocazione di Boselli. Quelli del Codacons, comunque, si erano già scusati per il putiferio scatenato. Un passo falso capita a chiunque. Strano però che la frase sopra riportata dal buon Jim sia sfuggita al più severo censore ancora vivente in Italia: Sergio Bonelli.

  10. Ciao Claudio, posto quest'immagine dal sito di Santucci ( la tavola n° 312, quindi albo di dicembre ), a mio giudizio molto spettacolare! Molto difficile trarre una copertina da un immagine simile, ma mettiamo che per ipotesi sia una delle pagine che la redazione ti metter? a disposizione, accetteresti la scommessa è Pu? offrire qualche spunto è Sono davvero curioso di sapere come alla fine imposterai il lavoro per quei tre albi...


    Immagine postata

  11. Una storia molto bella, una delle ultime del Nizzi che fu. Un finale tormentato, ma anche una conclusione epica. Straordinario Monti, ai vertici della sua produzione artistica, che eguaglia il Ticci della storia d'esordio. C'è un unico neo, con queste pagine si è concluso un ciclo di "guerre indiane" e mai più, temo, ne riavremo un altro simile.

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