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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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Messaggi pubblicato da ymalpas

  1. Delle storie del periodo d'oro, questa è molto probabilmente una di quelle che soffre di più la presenza di tanti capolavori. E' vista da taluni per questo motivo come una storia minore, in realtà non lo è per niente. La scena del pestaggio di Tiger fa venire il fegato grosso al lettore per la rabbia, per fortuna ci pensa poi Tex con le sue missioni punitive. Nizzi nel texone di Milazzo ha cercato di riproporre alcuni ingredienti di questa avventura, senza peraltro raggiungere gli stessi risulatati. Questa storia mi è cara anche per un'altro motivo legato alla nostalgia per i tempi andati: ricordo ancora oggi nitidamente come da ragazzo, con un insperato colpo di fortuna, era riuscito a procurarmeli ( due albi su tre )... impresa non facile! In seguito ho avuto la possibilità di leggere la parte finale conmtenuta ne "La trappola".

  2. Eh si, per tutti i diavoli, rivoglio un Tex allegro, solare, mattacchione... Negli anni settanta si contavano settecento/ottocento mila copie vendute. Oggi siamo intorno alle 250 mila e forse esagero nelle stime di vendita. Dove sono finiti i 400/500 mila lettori ?

  3. Provo a mettere già qualche idea sulla linea evolutiva che dovrebbe seguire la testata...


    Personaggi

    a ) Tex dovrebbe riappropriarsi di certe caratteristiche. Rivoglio il Tex manesco, il Tex che fuma e beve, che segue la sua personale idea della giustizia, che ride e si fa beffe degli avversari. Il Tex di oggi è troppo serio, sembra quasi triste. Meno epicit? e più quotidianit?!
    b ) Propenderei inoltre per il ritorno periodico di alcuni comprimari che sono attualmente utilizzati con il contagocce.
    c ) Se c'è un veto redazionale sull'uso dei grandi antagonisti ( Mefisto, Yama ecc ) dovrebbe nella maniera più assoluta essere cancellato.

    Linguaggio

    a) Gli autori dovrebbero trarre maggiore spunto dalla lezione glbonelliana. Insomma servirebbe una maggiore capacità di adattamento. E' questo dopottutto che ha favorito il successo del personaggio. Serve un Tex canzonatorio, irriverente, anticonformista, che abbia un alto senso dell'humour.

    Ambientazione

    a ) Il west dovrebbe rimanere la location ideale.
    b ) Si sente molto peraltro l'assenza di storie cittadine ( San Francisco )
    c ) Sarebbe interessante rivedere Tex in storie marittime, o in delle nazioni che ancora non ha visitato. Ce lo vedete Tex in Brasile è Oppure in Inghilterra ?

    Continuity

    a ) Non sono favorevole a storie concatenate, cioè a cicli come "L'uomo con la frusta / Lampi sul Messico", peraltro si potrebbe tentare qualche esperimento in questo senso e vedere come va a finire.
    b ) Se chiedete a Nizzi di Lena e Donna, magari vi risponde scherzando: "chi sono ?" Gli autori texiani di oggi sono troppo legati ai propri personaggi. Cosè difficilmente vedrete Boselli che vi fa una storia sul Generale Davis, creatura di Nizzi. Questo non va bene, servirebbe maggiore intesa tra gli autori, un lavoro quasi a tavolino, nel quale la redazione faccia sentire il suo peso ( come avveniva negli anni ottanta ).

  4. Applauso a Antonio! Un forum dove si ripetono incessantemente sempre gli stessi concetti, perchè magari c'è un nucleo storico di texiani che la pensa in un certo modo, finisce per diventare alquanto noioso. E' uno dei motivi per il quale preferisco di gran lunga questo piccolo forum al grande Two: qui posso gustarmi idee genuine! Senza nulla togliere al pensiero di tanti utenti di Two, con i quali intrattengo tuttora rapporti amichevoli e che rispetto, pur non condividendo.

  5. La storia a me piace e non mi vergogno di dirlo. Non è un capolavoro, ma è assai movimentata, ricca di colpi di scena. E poi ho un debole per le storie fluviali / cittadine, specie se disegnate dal mitico Fusco. Anche l'idea della pietra preziosa ( insomma il soggetto ) non è male. Non capisco quindi le feroci critiche che in passato mi è capitato di leggere su altri forum. Se c'è qualcosa che non va, è la copertina de "Il fiume della paura", una delle peggiori realizzate da Villa, che anticipa il finale della storia. Scelta grottesca e controproducente da parte della redazione!

  6. Abbiamo parlato tanto di tradizionalismo e di modernit? nelle storie di Tex. E' un argomento che appassiona sinceramente molti utenti di questo forum. Molti di noi sono tradizionalisti ma non conservatori, rimpiangono il Tex che fu, ma ritengono al contempo che la serie debba evolversi per non rimanere vittima dei tempi. Il Tex del XXI? secolo deve cioè rinnovarsi. I nuovi autori apportano nuova linfa, ripropongono i classici topoi della serie ma lo fanno lasciando un'impronta personale. Claudio Nizzidiceva in un'intervista concessa alla rivista "Dime Press" che Tex è legato a degli schemi classici che non si possono stravolgere, perchè allora non ci troveremo più davanti a Tex ma ad un altro personaggio. Magari piacevole, ma non un Tex verace. A questo punto mi chiedo quale vie dovrebbe seguire la serie, per rinnovarsi in modo intelligente, senza perdere lettori, ma cercando di guadagnarne qualcuno tra le nuove leve. Kit Willer è inutile è Non può morire, ma che si sposi una buona volta per tutte!Kit Carson è In convento è Giammai! Che ravvivi semmai un poco la relazione con Lena e riconosca Donna come sua figlia legittima. E Tex Willer è Sempre per rimanere in tema, che si faccia qualche avventura... Scherzo, amici, anzi provoco un poco la vostra riflessione. Se aveste la possibilità di cambiare le carte in gioco, quali modifiche apportereste al vostro eroe / fumetto preferito ?

  7. No, non direi, penso che la sua sia una scelta voluta. Comunque è vero che si limita a copiare solo il volto dei protagonisti, tutto il resto dovrebbe essere originale, farina del suo sacco. Cosè mi pare dalla foto postata da Zeca. Per il resto è difficile valutare la prova dell'artista a partire da una tavola sfuocata... una volta che avremo l'albo tra le mani sarà tutta un'altra cosa. per me comunque sarà un tuffo nel passato.

  8. Io il mio voto l'avevo dato a Berardi, autore purtroppo di una sola per quanto pregevole storia. Carlo Monni su Two diceva che recentemente gli è stata fatta una proposta relativa a una nuova sceneggiatura e che lui ha declinato cortesemente l'invito! Spero che ci ripensi. Comunque, se dovessi valutare l'insieme della produzione complessiva di ogni autore, anch'io mi sentirei diviso tra un Nolitta e un Nizzi prima maniera, senza dimenticarmi di un Boselli, che ci ha regalato alcune tra le più belle storie di tutta la serie. Direi Nolitta se non fosse così altalenante, è certo comunque che se avesse continuato a scrivere per Tex tutti ci avremo guadagnato. Aspetto il texone di Suarez: il soggetto è suo al 90 % se non di più. Comunque mi stupiscono le differenze che emergono tra i vari forum: su TWO Nizzi, stesso sondaggio, ha raccolto solo una manciata di voti. Qui è invece Boselli ad essere fermo a 1!

  9. Mah io sarei per una bella "rissa" in famiglia, dove Carson abbia la possibilità di "difendersi", cioè di darle e infine di prenderle come è nella logica dei rapporti di forza tra i due pards. I due devono stare alla pari, un'autore può al massimo suggerire al lettore che in un eventuale scontro, date certe circostanze, Tex può prevalere. Ma il giovane Tex che rimette al suo posto il vecchio Carson non sta ne in cielo ne in terra. Questa è tutta la sostanza del mio discorso. Carson è da sempre meno esibizionista di Tex, che si accolla sempre il lavoro sporco ( vedi interrogatori stile "abu ghraib" ), ma tutto sommato il vecchio cammello può competere alla pari con l'eroe. E riporto ( non testualmente ) le parole di cVilla che parlandoci della "sua" storia, quella che vede giustamente coinvolti in una situazione eccezionale padre e figlio, lo scontro ... è durissimo e alla fine Tex prevale sul figlio solo dopo grande spargimento di sudore e fatica. Il Carson Boselliano, quello de "il passato..." è un'immagine fedele di quello che rappresenta per me il vecchio pard. Posso capire che si possa far rinsavire con un cazzotto o una sculacciata un adolescente brufoloso, ma è la stessa situazione di presentarci un Carson febbricitante e fuori di se ad essere anormale e profondamente anti-texiana. I discorsi sulla modernit? e l'evoluzione che dovrebbe intrapprendere il nostro fumetto preferito sono tutt'altra cosa, e passano per altre vie!

  10. Anch'io sono per un'edizione che ci restituisca il vero Tex di G. L. Bonelli. Se prendessimo in mano i vecchi albi e quelli della ristampa TuttoTex e Nuova Ristampa non batserebbero cento pagine per descrivere tutti i cambiamenti e le correzioni apportate ( ci sono addirittura vignette che cambiano posizione all'interno della tavola sconvolgendo per molti versi il senso della scena ). Non compro le ristampe, perchè se con una mano danno ( ci restituiscono qualcosa di perduto ) dall'altro infinitamente tolgono, storpiano, imbastardiscono storie che hanno fatto la storia del fumetto italiano. Ma tutto questo discorso trascende il punto che si affronta in questa discussione. Mi trovo molto vicino alle conclusioni di Jim Brandon e Segnali, sono completamente spiazzato dalla tua posizione caro Wasted!Anche io amo molto il Tex di Sergio Bonelli, peraltro ha fatto molti errori che derivano da una prospettiva che era sicuramente diversa da quella paterna e lui non ha avuto negli anni nessun problema a riconoscerlo. Il Tex colpito spesso a tradimento come in "Mingo il ribelle", incerto sul da farsi come ne "Il solitario del west", che si fa menare per il naso come in "Indian Agency" è un Tex che ha molti pregi ma si discosta molto dall'immagine del monolite granitico regalataci da Gianluigi Bonelli. La storia di Cruzado è stata oggetto di feroci critiche e anche di recente non sono riuscito ad andare oltree il primo albo nella lettura. Aggiungerci una scena tanto forte come il "pugno" non significa per molti versi "umanizzare" il personaggio ma impoverirlo, dimenticandoci che si tratta semplicemente di un eroe di carta.

  11. Ah Raul, sto realizzando ( anzi per tutti i forumisti, sto ultimando ) un file pdf contenente varie interviste agli autori di Tex. Sono riuscito a trovare nel web solo una vostra intervista, puoi darmi qualche indicazione utile per trovarne qualche altra ( o devo prepararne una io da sottoporvi è ) ?

  12. Ciao Raul, oggi ne abbiamo 15, il mese di marzo ( date anche le festivit? pasquali ) sta volando via. Data la scadenza che per la vostra storia era fissata se non ricordo male proprio per la fine di questo mese, te la senti di darci qualche news incoraggiante è Fumata nera o fumata bianca ?

  13. Anche io sono tra coloro che in questo caso benedicono il cielo per la censura preventiva attuata nei confronti di questa storia di Nolitta, che è ricordata dai più come un obbrobrio texiano. Figuriamoci se il famoso "pugno" vi avesse fatto bella figura tra le pagine!Come dice Wasted Years la serie gigante di Tex è piena di censure, che sono nate nel corso degli anni, di parziali modifiche, di parziali reintegrazioni... ma un pugno di Tex a Carson sarebbe stato davvero troppo. Vi faccio una domanda. Se uno dei nuovi autori decidesse di riproporrlo, mettiamo per i disegni di Ticci, di Villa, dei Cestaro... come sarebbe la vostra reazione ?Io non accetterei di buon grado neanche una "pettinata" di carson a tex, che sarebbe decisamente più logica, non fosse altro che per rendere l'onore all'età, al pelo grigio, incanutito del vecchio pard!Infatti più che il pugno in se è il tipo di relazione Tex-Carson ad essere messa in discussione dalle vignette che vedete riprodotte sopra. Un Carson macchietta, quasi ridicolizzato a livello di forza e coraggio, quello di Nolitta che ha d'altronde affermato di non averlo mai capito ( non so apprezzato ) Se notate nelle sue storie, Tex è sempre in solitario e se c'è una spalla è sempre un altro pard. Nolitta non ha capito lo spirito e la portata di un Kit Carson. Per lui la spalla equivale a un Cico, da ridicolizzare e sbeffeggiare alla prima occasione. Rileggetevi la sua ultima storia, quella canadese di Fort Whoop Up, rileggetevi le battute che si scambiano i due satanassi e ve ne farete una ragione. Per tutto questo insieme di fattori, mi dispiace essere in completo disaccordo con voi cari pards, ma questo non è proprio il caso di un'occasione mancata!

    • +1 1
  14. Il mio tardivo commento ad un albo che ho letto diversi giorni fa. Avevo in mente, per festeggiare il ritorno di Boselli in edicola, di realizzare una minuziosa recensione della storia. Ahim? il tempo a mia disposizione scarseggia, tanto da avermi impedito anche solo una seconda rilettura. Quello che emerge dalle mie fin troppo affrettate conclusioni, che forse poco rendono giustizia al valore dell'albo in edicola, è un giudizio sostanzialmente positivo e ricco di speranza, dato anche il fatto che questa prima parte, fin troppo ricca di flashback, non può che essere introduttiva, di transizione al vero sviluppo della trama, atteso nei prossimi due albi. I flashback, se ne parla tanto sulla rete, che mi pare necessario farvi almeno un riferimento. Ottimamente congegnato e intessuto all'intreccio narrativo il primo, quello che ci viene presentato come la lezione della signora maestra Dodge. Qualche dubbio in più nutro nel caso del secondo flashback, quello nel campo di Carrizzo. Qui la gestione di questo espediente mi pare decisamente meno lineare, l'attenzione del lettore, pur sollecitata dalle cornici delle vignette che assumono una forma diversa ( quella del racconto, del ricordo ), deve essere più attenta, richiede uno sforzo, che può essere anche piccolo, ma tale rimane e come tale non dovrebbe esserci. Vorrei spostarmi su un altro piano, quello dei personaggi, i Buffalo Soldiers, i veri protagonisti della storia. Il soggetto è nolittiano. Boselli in altra sede ha dichiarato che l'intervento dell'editore si è materializzato più che altro a livello di spunto ( idea per un soggetto ) e sporadici suggerimenti. Non posso far a meno di notare che la filigrana o la matrice di questa storia, come la si voglia chiamare, richiama apertamente l'autore Sergio Bonelli, che su Tex, se si eccettuano rari casi, ha sempre riportato eventi storici, anche dei minori, come il "Twenty Mule Train" che appare ne "La valle infuocata". I personaggi storici, dal capo Satanta a Pompey Factor, fanno capolino nella storia come Ella Watson e altri comprimari ne "I dominatori della valle". Qualcuno ha affermato, senza essere nel torto, che Boselli ha subito un p? i personaggi di questa storia, lui grande creatore di "Cattivi" fortemente caratterizzati, se non addirittura pittoreschi. In effetti la sua unica creazione originale, quel Carrizzo che finora appena si è visto nella storia, sembra essere più che altro un'ombra dei suoi predecessori, carico di ferocia, violento, pieno di una malvagit? fine a se stessa, come quella che caratterizzava non solo Jack Thunder, ma tanti altri eroi boselliani, a partire dall'indimenticato Mickey Finn. Qualcuno ha contestato anche la presa di posizione di Tex a favore degli "sterminatori" di bisonti, all'inizio dell'albo. Il tema non è nuovo, ricorderete tutti la recente storia di Nizzi, ma sentirete maggiore il richiamo alla vecchia storia di G. L. Bonelli, intitolata proprio così, contenuta nell'albo "Condor Pass". In effetti l'atteggiamento di Tex, che da un lato si pone a difesa di un piccolo gruppo di peccatori destinati a una morte certa, non sorprende più di tanto. Stupisce di più il fatto che finisca pienamente col fare comunella con un gruppo di bastardi avventurieri che si sono spinti in pieno territorio indiano ledendo i sacrosanti diritti dei nativi, senza sganciare qualche bello sganassone dei suoi. Anche il successivo incontro col sergente sembra ugualmente fin troppo pilotato, come se in una specie di puzzle tutti i pezzi si fossero trovati stranamente al loro posto. Stona, anche se poco in verità, ma val la pena di segnalarlo comunque, che i protagonisti della vicenda raccontata nel flashback si incontrino casualmente proprio nel momento in cui Tex è di nuovo ( dopo dieci anni ) alla ricerca del vecchio Carrizzo. I miei voti:Copertina: 8Storia: 8Disegni: 9( Ticci è un mostro, di bravura, di esperienza, di personalit?. Finalmente alle prese con una storia degna della sua gloria ).

  15. Parole stampate sulla Bibbia caro Antonio. I tuoi ricordi sono anche i miei... Il colore, gli indiani, il mistero della sacra Kacinah... il corvo, le indianine seminude, i quattro pards in azione corale alla glb... ah che storia! Il mio primo Tex 200 è stato un tre stelle, ma l'albo ne vale cinque.

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