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ymalpas

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Messaggi pubblicato da ymalpas

  1. Questa è invece una copertina destinata a rimanere senza attribuzione, se qualcuno di voi non riesce a scovare la storia a cui era destinata!


    Immagine postata


    Abbiamo questi elementi:

    1 ) Tex sotto assedio...
    2 ) una banda di messicani inferociti...
    3 ) tratto di Galep in fase direi ormai calante ( post 350 è )

  2. caspita YM!!! grazie!!!soprattutto la prima crea una bella "botta" emotiva.... ma secondo te (e secondo il forum) sapendo di quanta "epicit?" è fatto il tex di Galep.... come mai una copertina così anti-Tex.... cioè cerco di farmi capire.. una copertina così provocatoria è più da nostri tempi, una sorta di problematica tra i due ranger? è un tema scottante per una copertina di quei tempi... ne sai qualcosa di più a proposito?

    Ne ha parlato Sergio Bonelli ne "La posta di TuttoTex" e anche nel suo libro: "Come Tex non c'è nessuno". La copertina, se non ricordo male, riprendeva una scena dell'albo... Carson febbricitante, dopo un lungo viaggio... quindi la botta di Tex per riportarlo alla ragione. Dovrei rileggere il tutto, magari posto del materiale, ma apriamo una discussione a parte!
  3. Questa copertina dovrebbe invece riguardare la storia "Gringos", numeri dal 320 al 322, che guarda caso riporta ben due copertine generiche su tre!


    Immagine postata


    Quindi è la cover originale di una delle due seguenti:


    Immagine postataImmagine postata


    Quale è Rileggendo la storia forse si riuscirebbe a risolvere l'arcano.

  4. La copertina del numero 346, intitolato "I predatori del Grande Nord".


    Immagine postata



    La copertina dell'albo in edicola:


    Immagine postata


    Come si vede è stata scelta un'immagine dal repertorio galleppiniano ( del periodo ) per una cover generica. I cambiamenti grosso modo riguardano il paesaggio che fa da sfondo al personaggio a cavallo, ma si notano anche altre piccole correzioni, attuate probabilmente dai grafici della Redazione.

  5. La copertina dell'albo numero 305 intitolato "La taverna sul porto":


    Immagine postata


    L'immagine della copertina dell'albo in edicola:


    Immagine postata


    Come si può notare è sparita la sedia dalle mani di Tex! Nella copertina poi scelta per l'edicola il ranger appare in una posa poco naturale. Inoltre rimane un vistoso spazio vuoto sotto l'arcata!

    Perchè si è scelto di cambiare è Difficile dare una risposta...

  6. In questa discussione si potranno ammirare alcune copertine inedite di Aurelio Galleppini ( la fonte è TWO ) e di altri disegnatori texiani!

    Inizio con l'ormai notissima copertina del numero 241, intitolato "Ore Disperate"


    Immagine postata


    Questa è l'originale:


    Immagine postata


    Come si può notare la copertina originale è stata sostituita da un'altra generica.

    Motivo è Un cazzotto di Tex a Carson non si può certamente mostrare ai lettori texiani!

  7. Tutto, proprio tutto, direi. Con qualche eccezione. Non sa seguire le tracce e diventare un' ombra, come Tiger. Non sa mollare un ceffone al figlio e tante volte ne ha avuto occasione. Non riesce a correre dietro le sottane come Kit Carson. Per il resto, le cose che gli riescono meglio secondo me sono ammaestrare un mazzo di carte truccate oppure giocare con grandi quantitativi di dinamite. Ne sa sempre una più del diavolo quanto a lezioni di tattica o guerriglia militare e anche quando deve abbassarsi a commettere un furto, mettiamo di qualche cavallo, lo fa sempre con tatto e signorilit?, come quando in "Fuga da Anderville" massaggia il cranio di due cialtroni sudisti: padre e figlio! proprietari dell'animale!Ci sono poi cose che proprio non gli vengono bene, come farsi i fatti suoi! Oppure bere un bicchiere di menta. Nella pietraia di Vicksburg non si fa notare come dovrebbe data la sua muscolatura, tanto che le guardie carcerarie devono rimproverarlo perche passa il tempo a perdersi in chiacchiere con un altro sventurato compagno, invece di spaccare pietre sotto un gran bel sole cocente... E si potrebbe continuare a lungo!

  8. davvero così poco un texone di Buzzelli?

    Poco ?

    (zio kit non lo vorrai vendere davvero?)

    Fagli vedere una banconota e poi ne riparliamo...

    e il n. uno originale di Tex? dai proviamo a sparare un po di prezzi....

    Non sono un'esperto ma scommetto parecchie migliaia di euro!

    e le ristampe che valore hanno? intendo un tuttotex che tipo di rapporto di valore ha con un tex regolare e una nuova ristampa(parlo più dei primi numeri e tenendo conto che la nuova ristampa ha la chicca di Villa)

    Da quel che ho sentito dire i primi numeri della serie TuttoTex sono tutti abbastanza bene quotati così come al loro tempo lo erano anche i Tex tre stelle originali ( e anche ora ). Quanto alla nuova ristampa, trattandosi di numeri ancora disponibili presso l'editore, il loro valkore e di 2,70 euro. Mi fa sorridere la cifra qualche volta sparata ad esempio di 10 oppure 12 euro per il maxi Oklahoma di Berardi del 1991. Se lo ordinate alla Sergio Bonelli Editore ve lo spediscono originale e perfetto a 5,80 euro, se invece lo cercate su ebay... ce ne sono di polli da spennare!
  9. C'è tanto valore affettivo nel Tex che si compra mese dopo mese con le proprie mani, anche se si tratta di ristampe. Questo lo riconosco anche io. Nel mio caso però, anche quando le compravo, avevo sempre in mente il ricordo degli inediti che, fugacemente, tanti anni prima erano già passati tra le mie mani per poi dileguarsi. In me c'è sempre stato dunque un certo fattore nostalgia che ha giocato a favore di una collezione costa bianca, anche se il primo centinaio non è originale. Infatti confermo: i primi numeri della serie originali non mi interessano minimamente, non gli ho mai avuti, neanche da bambino... e questo basta a eliminare qualsiasi traccia di entusiasmo nel mettermi alla loro ricerca. Come si si chiama questo fenomeno mentale Doc Jim ?

  10. Ymalpas! siamo quasi coetanei! Allora tu sei... Cochise? Il prezzo non lo so, se me lo dici me lo vado a rivendere. Svela l'arcano a questo vecchio (come te), se è un pezzo pregiato farà felice qualcuno. So che non costa pochissimo, e che non si trova facilmente. MEGLIO LA ristampa!!!!

    Noooo... Cochise no! Troppo vecchio! Montales forse... anche lui ha molti cappelli bianchi! Quanto al texone di Buzzelli, se è ben tenuto calcola a partire da un minimo di 30 euro fino ad un massimo di 50!
  11. Che ne dite di intitolare il topic "Ristampe o non ristampe?" il titolo attuale stona. Vi faccio una domanda. Mettiamo ( e non è così ) che io abbia il texone numero 1 di Buzzeli nella versione ristampa "stella d'oro". Ora non avendo particolari difficolt? finanziarie, potendo scegliere, ho recentemente comprato l'originale. Ma un semplice lettore di Tex, povero in canna, avendo la ristampa, dovrebbe accontentarsi oppure cercare, col tempo, di sostituirla ?

  12. I... sette fondamenti del texiano -- DOC --1) Seguire l'inedito in edicola è un dovere.2) Comprare il Texone, il maxi, e l'Almanacco del west è più che consigliato.3) Completare la collezione è un dovere. 4) Avere tutti i numeri "costa bianca" è consigliato. Per farti un esempio, fino a qualche anno fa, quando ancora ero studente universiatrio e non avevo il becco di un quattrino, mi accontentavo delle ristampe. Oggi però tutti i numeri fino al 570, tutti costa bianca ( anche se i primi ovviamente non originali ) li puoi trovare, con un po' di fortuna, a circa 400 EURO. E' una cifra non troppo elevata, che ti permette di avere un'edizione non troppo violentata. Avessi la tua età, disponendo di una certa sommetta mensile, prenderei tutti gli originale dal 300 in su direttamente dall'editore cercando di raccattare gli altri, in discrete condizioni, nei mercatini o altrove.5) recuperare tutti i gadget ( statuine ) è solo facoltativo.6 ) recuperare tutte le pubblicazioni ( libri ) relative al ranger è consigliato.7) il collezionare tavole originali, albetti a striscia, albi d'oro, primi numeri originali ecc definisce quello che è "IL VERO COLLEZIONISTA TEXIANO". E' l'ultimo stadio oltre il quale non si può andare. Dati i costi, per chi non ha i denari esistono diverse edizioni anastatiche, ma non è la stessa cosa.

  13. Immagine postata


    Nel forum di TWO un utente ha postato un'immagine inedita di quella che è poi è risultata una copertina scartata dell'albo numero 317 intitolato "L'inafferrabile Proteus".

    Il riportare alla luce dopo tanti anni dalla scomparsa di simili tesori ( se non proprio dal punto di vista artistico, almeno da quello storico-affettivo ), mi induce a pensare che molto del tuo materiale inedito dovrebbe vedere la luce. E quando questo avviene sembra trattarsi quasi di una casualit?, come la tavola che presenta i due pards in versione comica ( comicissima ) pubblicata in un volumetto che io e Daniela ( l'amica Segnalidifumo ) abbiamo pubblicizzato poco tempo fa nella discussione "Tex in libreria".

    C'è qualche chicca che potremo "aiutarti" a pubblicare ?

    Seconda domanda. Sto curando la redazione di un lung... hissimo file contenente tutta una serie di interviste agli autori texiani e dato che su di te sono riuscito a raccogliere solo la bellezza di due interviste, mi puoi consigliare ( visto che quando compro... compro sempre a occhi chiusi ) una tua intervista che valga l'acquisto di una data rivista, ormai fuori commercio è Se si quale non deve mancare ?

    Grazie.

  14. Posto qui un mio vecchio commento su questa storia.


    Immagine postata


    In una caverna sotterranea del vecchio tempio di Esmeralda, il cui pavimento è ingombro di scheletri semisepolti in una viscida fanghiglia verdastra, popolata da schifosi rettili, che emana un orribile fetore ed è ricoperta da una strana vegetazione, crescono fiori neri dal lungo stelo, i fiori della morte?

    Agghiaccianti ululati animano la notte della sierra dell'hueso rischiarata da una inquietante luna comanche. Tra le rovine si aggirano le ombre dei due diabolici protagonisti di questa storia, la giovane Mitla, bella e conturbante e l'erculeo fratello, il licantropo Guaimas, il DIABLERO! che alla testa di un branco di lupi sono pronti a spargere il terrore tra le popolazioni della sierra.

    Sono questi gli ingredienti di un classico datato 1972, giusto un gradino sotto i grandi capolavori dell'epoca d'oro. Storia carica di mistero e di magia.

    Un "Diablero" è un "Diablero" e basta. Nascono già cosi', con la mente piena di cattive cose e il cuore malvagio !

    Il Diablero è un avversario da non sottovalutare e la lotta per questo motivo va condotta su due piani diversi, magico ed esoterico l'uno, più semplicemente terreno l'altro, che profuma tanto di polvere da sparo.

    In una storia che affonda le sue radici nelle credenze superstiziose di questa terra non può mancare ovviamente El Morisco che incrocia qui per la seconda volta la sua strada con quella di Tex e i suoi pards al completo.

    Ma la Regina della notte è in agguato. GLB si ricorda della "divinazione della lucertola" e attribuisce al piccolo animale visioni profetiche. La lucertola dopo un affascinate rituale può parlare all'orecchio della sua padrona. Mitla ha così la visione dei cinque corvi che volano intorno al capo del Morisco che le rivelano un funesto presagio di sventura. Tex, i suoi pards e il capitano Walson che li accompagna sono degli uomini che vanno fermati e la trama si riduce così in una serie di infruttuosi tentativi che non impediscono a Tex di raggiungere il pericolosissimo "brujo" di Pilares, che nella protettiva intimit? del campo apache, può contare anche sul prezioso aiuto dello stregone Mangos.

    La Regina della notte fallisce dunque ripetutamente, la luce del giorno forse non le porta troppa fortuna. Ma anche la notte successiva, pur rischiarata dal plenilunio, non può fermare il bene che avanza. Dopo i lupi, fidi alleati, anche il Diablero cade trafitto dalle frecce e dalle pallottole.

    Tex spazza dal suo cammino tutti i suoi avversari, tutti eccetto uno. Mitla appare all'orizzonte come un miraggio e sembra per un attimo sfuggire al suo castigo. La vediamo ormai sola, che cerca la sua vendetta all'interno del tempio. Ma un opprimente senso di fatalit? incombe su di lei, è una regina senza poteri, che GLB ci rappresenta in tutta la sua debolezza, che scivola inerme lungo i gradini e può essere morsa infine dal serpente che la uccide. Il grido di aiuto al fratello Guaimas che non la può ormai più sentire è uno dei momenti più toccanti, che la umanizzano profondamente.

    Immagine postata

    ? un segno del destino che venga uccisa da un altro simbolo del male, perchè la Regina della notte, come il fratello, è un personaggio totalmente negativo, che non agisce spinto da nessuna delle passioni umane, quelle per la ricchezza, il potere o la vendetta, che caratterizzano tanti altri eroi negativi. La sua fine, come dicevo, triste e tragica non manca di commuovere il lettore ma la sua giovinezza e l'incantevole bellezza dei suoi tratti angelici non devono lasciarci trarre in inganno. Se Tex non può macchiarsi del suo sangue, perchè Mitla è donna a differenza di Guaimas, il Diablero, che è soprattutto - bestia -, è significativo che GLB le precluda comunque ogni via di scampo. Cosè quando alla fine della sua lunga caccia il ranger la ritrova, il destino ( o la provvidenza ) ha già compiuto la sua opera.

    La sua fine, nelle modalit? in cui avviene, è densa di significati. Lungo tutto l'arco della storia Mitla entra ed esce impunemente dai sotterranei... Solo quando ormai dopo la morte del fratello ( sarebbe da studiare la loro complementarietà ) è rimasta sola, il serpente non è più un innocuo animale, bensì l'arma del destino che la colpisce e uccide.


    La copertina del numero 136 è in assoluto una delle più belle mai realizzate da Galep. Io possiedo sia l'originale che la ristampa TuttoTex e devo dire che non è proprio la stessa cosa...


    Immagine postata

  15. Ho ritrovato questa vecchia immagine che avevo preparato in funzione del sondaggio su Tex e le donne

    Immagine postata

    E' una delle rare scene di vita di famiglia, poco prima della nascita di Kit, poco prima della morte di Lylith. Una di quelle scene che fra qualche mese avrà modo di riassaporare, complici anche i disegni di Civitelli ( ho visto l'anteprima di qualche nuova tavola ).

  16. BEH, sembra anche a me che Tom Devlin compaia in questa storia, Tex comunque lo presenta a Carson, quindi... non capisco perchè il sito della Bonelli lo chiami Tom HARDING, boh???qualcuno sa rispondere?

    Dall'albo "La costa dei Barbari": indubbia la presenza di Tom Devlin. A pagina 58, sotto la famigerata vignetta del "Golden Gate" ce n'? un'altra nella quale si vede la porta del suo ufficio nella quale sta scritto in bella evidenza il nome del capitano TOM HARDING !Dato che a partire dalla ristampa TuttoTex sono state modificate tante, molte, troppe cose, sarei curioso a questo punto di sapere se hanno corretto anche questo curioso errore legato chissà a quali circostanze!Chi ha il TuttoTex o la NuovaRistampa si faccia sentire! Ma se è tuttora nel sito Bonelli qualcosa non quadra nel cerchio.
  17. Questa è invece un'altra striscia tratta dall'albo "Grand Canyon" ( testi di Nolitta e disegni di Nicol' ).

    Cosa c'è di strano? Davvero non lo notate?

    Tralasciando la ripugnanza di Tex verso qualsiasi tipo di profumo ( spero non il sapone ), l'imputato è Erio Nicol', che per una volta si è lasciato sfuggire dalle mani il pennello, presentandoci un Tex che addirittura... ride!

    Mai visto nelle pagine di un artista che è da sempre noto per averci dato una versione seria e malinconica del ranger. Per questo motivo l'immagine che vedete sotto non poteva mancare di figurare in questa discussione dedicata all'insolito su Tex!


    Immagine postata

  18. L'immagine che vedete sotto è tratta dall'ultimo albo di Tex, ancora per pochi giorni in edicola: "Sangue in Paradiso".

    Rientrerebbe di diritto in un'ipotetica discussione intitolata "Horror Tex" se non mancassero letteralmente altri esempi per alimentarla e farne oggetto di discussione.

    Che dire di più?

    Rossi e Nizzi hanno mancato di tatto nel presentare i corpi semi-carbonizzati dei due protagonisti della storia: Elia Glendon e Rhonda Carpenter. Davvero discutibile la scelta di impostare il racconto basandosi su questo tipo di inquadrature...

    Molte volte su Tex abbiamo visto case attaccate dagli indiani e poveri coloni ormai privi di vita, legati ai pali della tortura. Mai, se la memoria non mi tradisce, mai abbiamo visto i loro corpi mutilati e straziati... Sempre delle inquadrature da lontano, sempre ripresi da dietro.


    Immagine postata

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