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ymalpas

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Messaggi pubblicato da ymalpas

  1. Ti faccio una domanda poco simpatica Claudio. Partiamo dal principio che sei il disegnatore più dotato della "scuderia" Bonelli, o uno dei più dotati ( se preferisci ). Consideriamo ora il relativo apporto alla serie Tex, che negli anni è andato paurosamente scemando ( numericamente ), tanto che è sempre più probabile che per il centinaio dal 500 al 600 ( otto anni ) avremo una tua sola storia. Consideriamo anche che sei praticamente impegnato nella realizzazione di un numero ormai imprecisato di copertine e cartoline, che sono autentici "specchi per le allodole" per noi lettori ( e di questo ne puo andare fiero ). Allora la domanda è questa:Come fa un lettore, oggi, a non sentirsi preso per il c*** da questa politica editoriale ?Insomma, noi lettori vogliamo tavole disegnate, e questa sembra essere la preoccupazione minore in via Buonarroti. Ma a te quanto sta bene è Non hai mai l'impressione di venire "usato" ?

  2. Ho visto la proposta sul sito dell'editore, peraltro, dati anche i costi elevati di ogni volume ( circa 30 euro ), sono perplesso sulla qualità dell'opera, considerato che ogni volume riproduce tutte le copertine dal 1948 a oggi... insomma vale veramente la pena spendere 300 aquilotti ?

    Zeca & Anthony, fateci sapere!


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    TEX - I miei primi 50 anni


    Un'interessante, piacevole e sorpendente ricostruzione filologica per argomenti e immagini che non dovrebbe mancare nelle librerie
    degli appassionati e fedeli lettori del mitico e intramontabile Ranger.
    La Collana, a cura di Domenico Mercuri,
    si compone di 8 grandi Volumi CARTONATI
    con una prima parte saggistica e una seconda parte arricchita da tutte le copertine a COLORI, a grandezza originale,
    pubblicate in 50 anni di attività editoriale, dal 1948 al 1998.


    Immagine postata


    Volume 1
    di Stefano Mercuri e Domenico Claudio Mercuri

    Prefazione - 30 settembre 1948: Inizia la grande avventura.
    cap. 1 Gian Luigi Bonelli, il grande mito vivente.
    cap. 2 Aurelio Galleppini, l'uomo di Tex.
    Aurelio Galleppini - Evoluzione di una fisionomia.
    cap. 3 Schede dei personaggi: Kit Carson, Kit Willer, Tiger Jack.
    cap. 4 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    capitolo primo - Le strisce 1° parte: (1948/1955).

    Volume 2
    di Stefano Mercuri e Domenico Claudio Mercuri

    cap. 1 Aquila della Notte.
    cap. 2 Sergio Bonelli, il segreto rivelato.
    cap. 3 Claudio Nizzi, l'erede.
    cap. 4 Mauro Boselli, il bravo timoniere.
    cap. 5 Schede dei personaggi:gli alleati (1?parte).
    cap. 6 Andiamo al cinema con Tex.
    cap. 7 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    capitolo primo - Le strisce 2° parte (1955/1962).

    Volume 3
    di Stefano Mercuri

    cap. 1 Mistero e magia (1° parte).
    cap. 2 Tex e i suoi cartoonist (1° parte).
    cap. 3 Schede dei personaggi:gli alleati (2° parte).
    cap. 4 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    capitolo primo - Le strisce 3° parte (1963/1967).
    capitolo secondo - Le raccoltine 1° parte:
    Serie Prima (1949/1950).
    Serie Bianca (1950/1966).

    Volume 4
    di Stefano Mercuri

    cap. 1 Mistero e magia (2° parte)
    cap. 2 Tex e i suoi cartoonist (2° parte)
    cap. 3 Schede dei personaggi: gli antagonisti (1° parte)
    cap. 4 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    capitolo secondo - Le raccoltine 2° parte: Serie Rossa (1956/1972).
    capitolo terzo - Gli Albi d'Oro 1° parte (1952/1954).

    Volume 5
    di Stefano Mercuri

    cap. 1 Donne di frontiera (1° parte)
    cap. 2 Tex e i suoi cartoonist (3° parte)
    cap. 3 Schede dei personaggi: gli antagonisti (2° parte)
    cap. 4 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    capitolo terzo - Gli Albi d'Oro 2° parte (1955/1960)

    Volume 6
    di Stefano Mercuri

    cap. 1 Donne di frontiera (2° parte)
    cap. 2 Tex e i suoi cartoonist (4° parte)
    cap. 3 Schede dei personaggi: gli antagonisti (3° parte)
    cap. 4 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    capitolo quarto - Gli Albi Giganti 1° Serie (1954/1960);
    Gli Albi Giganti 2° Serie - 1° parte (1958/1971)

    Volume 7
    di Stefano Mercuri

    cap. 1 Donne di frontiera (3° parte)
    cap. 2 Tex e i suoi cartoonist (5° parte)
    cap. 3 Schede dei personaggi: gli antagonisti (4° parte)
    cap. 4 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    capitolo quarto - Gli Albi Giganti 2° Serie - 2° parte (1971/1984)

    Volume 8
    di Stefano Mercuri

    p. 1 Donne di frontiera (4° parte)
    cap. 2 Tex e i suoi cartoonist (6° parte)
    cap. 3 Schede dei personaggi:gli antagonisti (5° parte)
    cap. 4 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    capitolo quarto - Gli Albi Giganti 2° Serie - 3° parte (1984/1998)

    Volume 9
    Aggiornamento di Gisello Puddu

    Cap. 1 Tex verso i 60 - Una lunga storia editoriale
    Cap. 2 50 anni di storia con Tex - Gli autori - Aggiornamento
    Tex e i suoi Sceneggiatori
    Tex e i suoi Cartoonist
    cap. 3 Il sogno a colori - Le mitiche copertine:
    Sergio Bonelli Editore:
    Gli Albi Giganti Seconda Serie (1999/2006)
    Speciale Tex
    Maxi Tex
    Almanacco del West
    Pubblicazioni licenziatari:
    I volumi cartonati Mondadori-Cepim
    Oscar Mondadori
    Altre pubblicazioni


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    NOTIZIE EDITORIALI
    SERIE: Collana Le Grandi Opere n. 2 - Tex i miei primi 50 anni (9 volumi).
    DATA DI PUBBLICAZIONE:
    vol. 1(Settembre 1998); vol. 2(Marzo 1999); vol. 3(Ottobre 1999); vol. 4(Marzo 2000); vol. 5(Ottobre 2000);
    vol. 6(Marzo 2001); vol. 7(Ottobre 2001); vol. 8(Marzo 2002); vol. 9 (novembre 2006).
    FORMATO: volumi cartonati a colori, cm. 22x30; pagine: 160 (vol.1), 176 ( volumi 2,6,7,8 ), 168 (volumi 3,4, 9), 184 (vol. 5).
    VENDITA: in volumi singoli.
    PREZZO: 31,00 euro ( volumi 1/8 ); 35,00 euro ( volume 9 ).
    DISPONIBILIT?:
    volume 1 (seconda edizione), volumi 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 Aggiornamento.
    Volume 1 (prima edizione): Esaurito.

    Come ordinare la collana:
    http://www.editorialemercury.it/html/cgo/texcgo. php

  3. Ragazzi chi vuole partecipare ?

    Se leggete una storia di Tex in cui compare una donna che non è stata ancora recensita, potete prepararne la scheda e comunicarla trapite MP a me, Mister P o TexFanatico che aggiorneremo costantemente il post iniziale di questa discussione. Con la collaborazione di tutti il lavoro non dovrebbe essere molto impegnativo. Grazie del vostro aiuto --> cerchiamo di fare crescere questo forum.

    Fac Simile della Scheda per personaggio femminile.

    Nome e cognome:

    Albo(i) in cui appare:

    Tipo di personaggio ( positivo, indifferente, negativo )

    Ruolo nella storia ( semplice comparsa, femme fatale, avventuriera, cantante, prostituta, amante, vedova, madre, figlia, fidanzata, fanciulla in pericolo, squaw, megera, strega, mambo, ranchera, ecc ):

    Età presunta ( bambina, giovane, donna, vecchia ):

    Razza ( bianca, indiana, messicana, indio, nera ):

    Colore cappelli ( scuri o chiari ):

    Bella o brutta ?( brutta, bella, bellissima ):

    Altre informazioni per definire meglio il personaggio:


    Esempio.

    Nome: Lily Dickart
    Albo: 3 e 4 Fuorilegge / L'eroe del Messico
    Tipo di personaggio: negativo
    Ruolo nella storia: femme fatale, cantante, spia
    Età presunta : giovane
    Razza : bianca
    Colore cappelli : chiari
    Bella o brutta? : bellissima
    Altre informazioni per definire meglio il personaggio: sorella di Mefisto.

  4. Anche se questa discussione nasce per definire il lavoro "oscuro" di soggettisti ( e sceneggiatori ) la cui firma non compare nei credits degli albi "incriminati" :D , direi che possiamo estendere il discorso anche alla collaborazione, sempre "oscura" tra i disegnatori 8) .

    Inizio col compianto Vincenzo Monti. Matitista e rifinitore, approda nel 1973 alla Sergio Bonelli Editore. Lavora innanzitutto su una decina di albi di Mister No ( fino all'ottobre del 1980 ).

    L'esordio su Tex si situa nel 1982 col numero 262. Ma già dal 1979 si occupa delle matite di svariate pagine della storia ticciana Gli eroi di Devil Pass, apparsa tra il mese di aprile e giugno 1980.

    Sue sono anche diverse fisionomie ne Il marchio di satana ( giugno e luglio 1981 ), storia disegnata da Fusco. In particolare si veda la seconda striscia di pagina 106 del numero 248.

    La storia successiva, quella de Il solitario del west, vede altri suoi interventi congiunti a quelli di Alfio Ticci, fratello del disegnatore della storia. Giovanni Ticci provvede quindi a ripassare con la china le matite. Si veda in questo caso l'ultima tavola de Il volto del traditore.

  5. Tex serie regolare:

    [ 001 ] La mano rossa
    - Tesah, giovane squaw Pawnee in difficolt?, mora, bellissima, ruolo positivo
    - Joan Sheffield, giovane ragazza rapita, mora, bella, comparsa
    - Florecita, giovane messicana figlia di El Diablo, mora, bella, comparsa
    - Joan Baker, giovane cronista di un giornale, mora, bella, comparsa
    - Marie Gold, giovane avventuriera, proprietaria di un saloon, bionda, bellissima, ruolo positivo

    [ 002 ] Uno contro venti
    - Tesah, vedi sopra
    - Yogar, giovane capo degli Indios Blancos, mora, bellissima, ruolo negativo
    - Estrella Miranda, proprietaria dell'albergo ?Estrella del Rio?

    [ 003 ] Fuorilegge
    - Lily Dickart, giovane cantante, spia, femme fatale, bionda, bellissima, ruolo negativo
    - Lupe Morena, giovane messicana in difficolt?, bionda, bellissima, ruolo positivo

    [ 004 ] L'eroe del Messico
    - Lily Dickart, vedi sopra
    - Lupe Morena, vedi sopra
    - Dory Bess, nipote del giudice
    - Rosa, donna di servizio del giudice

    [ 005 ] Satania!
    - Lou, giovane prostituta, bionda, bellissima
    - Cora Gray aka Satania, co-proprietaria di un saloon, a capo di una banda, bionda, bellissima, ruolo negativo
    - Milly Copland, giovane madre e vedova in difficolt?, mora, bella, ruolo positivo
    - Dora Linyard, giovane figlia del proprietario di una miniera in difficolt?, bionda, bella, ruolo positivo

    [ 006 ] Doppio gioco
    - Lupe Velasco, giovanissima messicana in difficolt?, mora, bellissima

    [ 007 ] Il patto di sangue
    - Lilith, squaw navajo, moglie di Tex e madre di Kit, mora, bellissima

    [ 008 ] Due contro cento
    - Bessie Milligan, grassona col sigaro, fa accusare Tex di omicidio
    - Mamma Rosa, padrona del locale che serve da rifugio alla banda dei Dal ton, mora, brutta

    [ 009 ] L'ultima battaglia
    - Eugenia Moore
    - Minoba, moglie di una delle vittime degli yaqui
    - Yanka, madre dello stregone degli yaqui

    [ 011 ] Il segno indiano
    - Freda, cantante dell'?Eldorado?
    - Isabel, squaw di Lassalle

    [ 013 ] Tex l'intrepido
    - Annie Sterling, figlia dello sceriffo di Pecos City
    - Mamie, domestica dello sceriffo
    - La moglie di Flint, un allevatore

    [ 014 ] La gola segreta
    - La sacra pantera, una bella squaw bianca
    - Yampa, sorella di Piccolo Alce, giovane comanche

    [ 015 ] La montagna misteriosa
    - Nahua, giovane figlia del capo dei Pima, destinata al sacrificio
    - Mamma Rosa

    [ 016 ] Il fuoco
    - Nellie Delaney, ranchera e vedova in difficolt?, mora, bella, ruolo positivo

    [ 017 ] Gli sciacalli del Kansas
    - Manuela Guzman, discendente di un grande di Spagna, a capo della ?Setta dell'Ippocampo

    [ 018 ] Dodge City
    - Nora, donna di Jim Boulder, padrone del Kansas Emporium

    [ 019 ] La fine di Lupo Bianco
    - Nita Horton, figlia del padrone della Silver Union Mine
    - Carol Horton, prima moglie di James Horton
    - Rosita Valverde, la perfida seconda moglie di Horton

    [ 020 ] Un piano ardito
    - Le donne di St Francis, sopravvissute al massacro del villaggio

    [ 021 ] Alba di sangue
    - Kioba, figlia del capo dei Figli del Sole

    [ 022 ] Yampa Flat
    - Sara Sharp, moglie del capo di una banda dei Daniti
    - Lisa, figlia di primo letto di Sara

    [ 023 ] Piutes
    Dora Helmer, nipote del padrone di un ranch

    [ 024 ] L'enigma del feticcio
    - Mahena, giovane squaw Hopi, viene catturata con kit dai Figli del Bisonte

    [ 026 ] Frecce nere!
    - Na-Ho-Mah, vecchia e simpatica strega

    [ 027 ] Assedio al posto n°6
    Sara Hammer, moglie del proprietario di un ranch

    [ 029 ] Il Coyote Nero
    - Yabeena, figlia di uno stregone Pueblo
    - Kate Mac Gregor, nipote del vero agente Sanders

    [ 030 ] Old Pawnee Bill
    - Anna Lower, moglie di un piccolo allevatore
    - Rita Desmond, figlia del ex proprietario di una miniera d'oro

    [ 033 ] La valle tragica
    Miss Janet Brent, figlia del proprietario del ranch ?Doppio B?

    [ 035 ] Una carta rischiosa
    - Stella, amante del proprietario del Golden Nugget

    [ 036 ] Il villaggio fantasma
    - Nora Mandell, nipote di due fratelli allevatori che dettano legge nel paese

    [ 037 ] Falsa accusa!
    - Lily Bent, la ?Regina di Picche? a capo di una banda di taglieggiatori
    - Lilian Hollister aka Lily Dorsey, cantante

    [ 040 ] Il ponte tragico
    Lucy Aronson, nipote di un uomo di colore, vittima di un tentato linciaggio

    [ 045 ] La voce misteriosa
    - Miranda Barrera, figlia del ?Tagliatore di teste?
    - Mayumba, governante meticcia, responsabile della pazzia dell'uomo

    [ 046 ] Il sicario
    - Min Li, killer cinese

    [ 047 ] Le terre dell'abisso
    - Mah Shai, bellissima strega indiana, muore morsa da un serpente

    [ 049 ] Lo stregone
    - Gloria Nizon, figlia di un archeologo

    [ 056 ] La rivolta
    - Ester Lester, proprietaria del ranch ?Coronado?

    [ 058 ] Corsa alla morte
    - Miss Benton

    [ 062 ] Squali
    - Flora

    [ 063 ] Vigilantes
    - Ruth Olson, giovane in difficolt?
    - Myra Everett, bella vedova

    [ 064 ] Mexico
    - Maria Olvidares

    [ 066 ] Dramma al circo
    - Rosa Seymour, grassona, proprietaria del circo
    - Stella Stone, trapezista

    [ 068 ] Duello Apache
    - Loren Mac Kenneth, figlia di un allevatore fidanzata col figlio di una fam. rivale
    - Dolores, cuoca del ranch Bar K

    [ 070 ] L'ultima carica
    - Zhenda, vecchia strega, megera

    [ 072 ] New Orleans
    - Laura Dawson, giovane donna in difficolt?, mora

    [ 073 ] Pony Express
    - Nita Montejo, cantante del saloon ?Criterion°
    - Cora Burke

    [ 077 ] Il tesoro del tempio
    - Esmeralda, guida dei disendenti di Montezuma, mora

    [ 078 ] Incubo!
    - Signora Flatter, moglie di un cercatore d'oro
    - Miss Flatter
    - Ruth Tules

    [ 087 ] Yuma
    - Karen Riley, ranchera, bionda

    [ 091 ] Vendetta indiana
    Nashiya, figlia di Nuvola Rossa

    [ 092 ] Giustizia!
    - Aunt Mary

    [ 093 ] Terrore sulla savana
    - Loa, mambo, ruolo negativo

    [ 096 ] La caccia
    - La donna senza nome del saloon
    - Lena Ross

    [ 104 ] Il giuramento
    - Lilith, vedi sopra
    - Mamma Lagrange, scellerata grassona del "River Inn"

    [ 110 ] Chinatown
    - Janet Brent, il Drago, bionda, ruolo negativo
    - Min-Li, giovane cinesina, aiuta Tex nella lotta contro i trafficanti d'oppio

    [ 116 ] La dama di picche
    - Madame de Thebe aka La dama di Picche, fantasma

    [ 122 ] Sulle piste del Nord
    - Rita Duchesne, proprietaria di un saloon

    [ 124 ] Il figlio di Mefisto
    - Loa, mambo
    - Myriam, la vecchia madre di Yama

    [ 130 ] Il cacciatore di taglie
    - Signora Conner

    [ 136 ] Diablero
    - Mitla, diablera, mora, ruolo negativo

    [ 140 ] Arizona
    - Rita, maitresse da saloon

    [ 141 ] La trappola
    - Myra Solano, avventuriera, è l'esca della trappola per Tex, mora, ruolo negativo

    [ 146 ] Terra promessa
    - July Kanab, figlia della guida della carovana mormone

    [ 152 ] Odio senza fine
    - La madre di Lucero
    - Amanda, giovane squaw apache

    [ 154 ] San Francisco
    - La moglie di Bingo e il ?Comitato delle buone dame della Santa Lega?
    - Nakelele, proprietaria della taverna ?Happy Sailor?

    [ 157 ] Il tiranno dell'isola
    - Veda von Kramer, bella eurasiatica

    [ 159 ] Lo sceriffo di Durango
    - Linda Dayton, giovane ragazza bionda alla ricerca del padre

    [ 162 ] Il ritorno di Yama
    - Manuela Romero, ?Regina? dei Maya, figlia del governatore del Tabasco, mora, ruolo positivo
    - Loa, vedi sopra

    [ 168 ] L'idolo di smeraldo
    - Hanaba, sqaw indiana, vittima di un sacrifico
    - Giovane squaw che muore, vittima degli Hualpay
    - Altre squaw indiane prigioniere e salvate da Tex

    [ 172 ] Il laccio nero
    - Ah?Toy, la "Figlia del Drago", a capo della setta cinese
    - Min Li, giovane cinese rapita
    - Altre giovani cinesi destinate al mercato di Portsmouth Square

    [ 175 ] I cacciatori di scalpi
    - Greta

    [ 179 ] Assalto al treno
    - Mina Carver

    [ 180 ] Il quinto uomo
    - Lena Bond, avventuriera e cantante del ?Devil's Luck?

    [ 183 ] Caccia all'uomo
    - Mercedes Castillo, la ragazza di Andy Wilson
    - Isabel

    [ 200 ] Tex 200
    - La squaw hualpay senza nome, giovane destinata a un sacrificio

    [ 201 ] L'oro del Colorado
    - Nikla, compagna del giovane navajo Moqui

    [ 202 ] Grand Canyon
    - Miss Glenda Hopper, cantante del ?Bird Cage?

    [ 203 ] Il cowboy senza nome
    - Lilly Bijoux, cantante, bionda, comparsa

    [ 214 ] I due rivali
    - Manuela Montoya, la "fidanzata" messicana di Kit Willer
    - Senora Montoya, sua madre, comparsa

    [ 218 ] Guerra sui pascoli
    - Nita

    [ 220 ] Il complotto
    - Sally winter

    [ 231 ] Il clan dei cubani
    - Lola Fuente, giovane cubana, capo del clan, bionda, ruolo negativo
    - Jane Barret, piccola figlia di un possidente ricattato dal clan, bionda
    - Mambo, sacerdotessa del voodoo, grassona

    [ 233 ] Scacco matto
    - Marta Fletcher

    [ 237 ] Contro tutti
    - Kate, amica intima del ranger Burt Keller
    - Stella Nelson, moglie di Stanley Nelson
    - Lorna Baxter
    - Ma' Nelson
    - Claire

    [ 240 ] Ombre del passato
    - Kate Thonwer, figlia del professor Thonwer

    [ 243 ] Il segno di Cruzado
    - Kate Moresby

    [ 262 ] Le colline della paura
    - Dolores Montoya, cantante messicana, mora, ruolo negativo
    - Senora Montoya

    [ 266 ] La strega
    - Louise, mambo, vecchia megera

    [ 271 ] Bandoleros!
    - Rosita, amante messicana di Manuel Pedroza, mora
    - Magdalena

    [ 273 ] Alleati pericolosi
    - Dolores

    [ 276 ] La grande minaccia
    - La giovane ragazza mormone trucidata

    [ 280 ] Il ritorno del Carnicero
    - Zelda Barret, compagna del Carnicero

    [ 286 ] I delitti del lago ghiacciato
    - Katy

    [ 290 ] I dominatori della valle
    - Ella Watson, la figlia del colonnello, brava ragazza
    - Marta Macon, moglie di un amico
    - Loretta Powell, vittima del Cheyenne Club

    [ 292 ] Uno sporco imbroglio
    - Rita Douglas

    [ 294 ] Fuoco incrociato
    - Flora

    [ 297 ] Gli avvoltoi
    - Katy MacLauglin, figlia di un onesto proprietario terriero

    [ 301 ] La locanda dei fantasmi
    - Terry Wallace, bionda e angelica, assassina
    - Martha Wallace, sua madre

    [ 311 ] Il ranch degli uomini perduti
    - Lisa Gorman, giovane in difficolt?, bionda

    [ 313 ] Gli strangolatori
    - Miss Corbett, giovane vergine destinata al sacrificio, mora

    [ 321 ] L'arma del massacro
    - Beatrix de Alvarado

    [ 327 ] I rapinatori del Missouri
    - Helda Miller
    - Consuelo
    - Lizzie Casey, sorella di Harry, un bandito, bionda, bella, ruolo positivo

    [ 331 ] Nelle paludi della Louisiana
    - Loana, giovane negra, lavora nel locale "The Crab", complice di Stingo

    [ 334 ] La leggenda della vecchia missione
    - Rosita, , giovane messicana amante di Manuel Pedroza, da lui strangolata, mora

    [ 339 ] I diavoli rossi
    - Miss Peggy, cantante, viaggiatrice nella diligenza, bionda
    - Flora La moglie di Pablo, proprietario della stazione di cambio, vecchia

    [ 341 ] Terra violenta
    - Kathy Dorian, proprietaria del ?Paris la Nuit? a Skagway, collabora con Tex

    [ 345 ] La tana del Killer
    - Donna senza nome, amante di Lou Caudill, comparsa
    - Tenera Betulla, squaw, amante di Gros Jean

    [ 347 ] Zhenda
    - Ua-Ni-Tah, squaw di Sagua, muore sbranata da due puma
    - Zhenda, vedi sopra

    [ 350 ] La croce fiammeggiante
    - Helga Barnett, affascinante vedova di un vecchio amico di Tex

    [ 352 ] La banda del teschio
    - Nadine, cameriera in una taverna di Baton Rouge, in combutta con la ?Banda del Teschio?

    [ 357 ] La mano nella roccia
    - Lizzy Quincy, vecchia megera, moglie di Amos Quincy
    - Jody

    [359] Sioux!
    - Miss Susan, del gruppo Wilson, comparsa
    - Miss Harriet, del gruppo Wilson, comparsa

    [ 364 ] Il medaglione spagnolo
    - Daana, ragazza papago

    [ 367 ] Agguato nella miniera
    - Conchita, giovane messicana, prostituta e amante di Galindez, mora, ruolo positivo
    - Flora, prostituta

    [ 370 ] Ladri di bestiame
    - Dolores, serva del ranch di MacKenzie, mora, bella, comparsa

    [ 381 ] Il regno del silenzio
    - Dona Ramona, messicana, mora, proprietaria di un albergo, comparsa

    [ 385 ] Furia rossa
    - Taniah, giovane squaw di Tiger Jack, in difficolt?
    - Mi-Ni-Teh, giovane squaw navajo in difficolt?

    [ 393 ] Intrigo a Santa Fe
    - Jenny, segretaria del direttore del quotidiano della città, mora, ruolo positivo

    [ 395 ] Il testimone
    - Ke-Tah, vecchia squaw papago, moglie di Nachite, mora, ruolo positivo

    [ 399 ] La lettera bruciata
    - Mollie Forrest, giovane cameriera in un saloon di Topeka, in difficolt?, mora, ruolo positivo
    - La barista di un saloon, giovane messicana, mora, comparsa
    - Margot, prostituta, bionda, ruolo positivo

    [ 400 ] La voce nella tempesta
    - Mavis Kimbaugh, sorella del bandito Kimbaugh e complice della banda, rossa, ruolo negativo
    - Donna senza nome, giovane cameriera di un saloon, bionda, ruolo positivo

    [ 403 ] Bande rivali
    - Emma Chase, madre dei Chase, vecchia megera senz?anima
    - Layla, sorella meticcia di Hawk, mora, si prende cura del giovane Addison liberandolo
    - Annabel Hadley, vecchia moglie di un bandito, mora, ruolo negativo
    - Ruth Hadley, sua figlia, una bambina bionda, ruolo positivo
    - Lola, prostituta, bionda, comparsa
    - Madame, vecchia magnaccia, padrona del bordello, comparsa
    - Altre prostitute, comparse

    [ 406 ] Uomini crudeli
    - Susan McIntire, ragazza bionda, sceriffo
    - Betty

    [ 407 ] Il passato di Carson
    - Lena Parker, cantante, amante di Kit Carson, mora
    - Donna Parker, sua figlia, mora

    [ 410 ] Orrore!
    - Sally Barlow aka Sally McGuire, ragazza solitaria, bionda, è l'assassina
    - Juana, ragazzina messicana, cameriera di un saloon, mora
    - Betsy Miller, giovane prostituta occasionale, bionda, vittima dello sventratore
    - Rita, prostituta, mora
    - Bonnie, prostituta alcolizzata, bionda, vittima dello sventratore
    - Cindy, prostituta, mora, comparsa
    - Madame, entraineuse, gestisce il bordello, comparsa
    - La signora Shrimp, comparsa
    - Evelina La Rue, moglie autoritaria di La Rue, comparsa

    [ 412 ] Yukon selvaggio
    - Linda Colter, giovane ragazza in difficolt?, alla ricerca del padre, bionda

    [ 415 ] Delitto nel porto
    - Julie Calvi, giovane ragazza corsa, mora, ruolo positivo

    [ 417 ] Cercatori di piste
    - Luna, squaw yavapai del sergente Torrence

    [ 420 ] Mille dollari per morire
    - Vedova Desmond, madre di Bestie, vecchia in difficolt?
    - Bessie Desmond, giovane in difficolt?, ragazza di Ray Talberg, mora

    [ 421 ] La minaccia nel deserto
    - Miss Janet, giovane passeggera, in difficolt?, mora, ruolo positivo
    - Signora Cuthbert, vecchia cliente di un ottico, comparsa
    - Ann Mason, moglie del proprietario del ranch ?Good Water?, in difficolt?, bionda

    [ 424 ] Nella terra degli Utes
    - Fiore di Luna, bellissima squaw ute, compagna indiana di Kit Willer

    [ 431 ] La strage di Red Hill
    - La signora Mac Dougal, vecchia patriarca, si prende cura di Tiger Jack

    [ 436 ] Wild West Show
    - Annie Oakley, famosa tiratrice del West
    - Sally

    [ 438 ] Gli invincibili
    Dolores, messicana, spia del governo, mora, ruolo positivo

    [ 441 ] Springfield calibro 58
    - Vera Lopez, amante del comanchero Will Kinkaid, proprietaria di un saloon

    [ 443 ] Il ritorno della Tigre Nera
    - Lohana, meticcia infatuata della Tigre Nera, ruolo negativo
    - Liza Finnegan moglie del capitano, in difficolt?, mora, comparsa

    [ 446 ] Bufera sulle Montagne Rocciose
    - Laura, cantante, viaggiatrice sul treno
    - Daino Selvaggio, squaw ripudiata del trapper John Castleman, ora uomo d'affari

    [ 447 ] Scorta armata
    - Conchita, vedi sopra
    - Dolores, vecchia governante messicana

    [ 451 ] Oppio!
    - Angy Morgan, giovane commediante, bionda
    - Eva Morgan, la matrigna, megera, mora, ruolo negativo

    [ 452 ] Il ritorno del Morisco
    - Nephret, antica fiamma di El Morisco, giovane studentessa egiziana di medicina
    - Juanita, bambina, figlia di don Octavio, mora
    - Sekhmet, giovanefiglia di Nephret, mora, ruolo negativo, si redime

    [ 455 ] Vendetta Navajo
    - Katy Kilburne, figlia del giudice Sanders

    [ 456 ] Al di sopra della legge
    - Henriette Harding, vedova e mandante dell'omicidio del marito, mora
    - Betty, giovane impiegata in uno studio legale, bionda, comparsa

    [ 458 ] Sulla pista di Fort Apache
    - Liz Starret, figlia di un colonnello dell'esercito, in difficolt?, mora
    - Signora Bowie, vecchia moglie del colonnello, mora, comparsa
    - Antonia, moglie di Cardona, capo dei coyoteros, ruolo positivo

    [ 461 ] La pietra di Akhbar
    - Liza Montego, giovane donna dal passato torbido, mora, ruolo negativo

    [ 463 ] I sette assassini
    - Stella, giovane, amante di Jim Lane, bionda
    - Signora Phillips, vecchia pensionante, comparsa
    - Lena Parker, vedi sopra
    - Donna Parker, vedi sopra

    [ 466 ] Golden Pass
    - Barbara Greyson, moglie del padrone di Georgetown, mora, ruolo negativo
    - Mamie Smith, vecchia amica di Carson, mora, ruolo positivo
    - Judy Travis, cantante, bionda, ruolo positivo
    - Leah Bean, sorella succube dei fratelli Bean, mora, comparsa

    [ 469 ] Terra di confine
    - Luna, vedi sopra
    - Jane, bambina, figlia meticcia di Luna e Torrente
    - Altre squaw yavapay rapite da Narvaez

    [ 473 ] La lunga pista
    - Rose Clampett
    - Toyah, squaw navajo

    [ 475 ] Il presagio
    - Alison Sydor, vedova, soccorre Tex e se ne innamora

    [ 478 ] La miniera del fantasma
    - Maria, moglie apache di Weiser

    [ 485 ] I cavalieri del Wyoming
    - Tessy Malone, proprietaria del ranch ?Doppio X?

    [ 488 ] Matador!
    - Elvira Montoya, messicana, fidanzata di Rafael Guerriero, mora, ruolo positivo
    - Sarita, domestica messicana, mora, ruolo positivo

    [ 490 ] Congiura contro Custer
    - Libbie, moglie di Custer

    [ 493 ] La morte nera
    - Linda Harrison, figlia del padrone di Six Mines
    - Rosita, serva

    [ 497 ] L'ultima invasione
    - Jane Bersford, moglie di un colono
    - Signora Aldritch, moglie di un colono
    - Wanda Carlson, moglie di un colono

    [ 501 ] Mefisto!
    - Lily Dickart
    - Loa

    [ 506 ] A sud del Rio Grande
    - Mercedes, amica di un bandito

    [ 508 ] Il mercante francese
    - Shawea, figlia di Alce Zoppo e moglie di Colter

    [ 511 ] Ritorno a Culver City
    Frida, cantante

    [ 518 ] Pioggia
    - Moglie di Thomas, cassiere della banca di Glendale

    [ 519 ] Muddy Creek
    - Mabel Macomber, moglie di unvecchio amico di Tex
    - Katleen, prostituta del Lone Star

    [ 523 ] I lupi rossi
    - Moglie di Dolan
    - Maggie, figlia di Dolan
    - Mary, moglie di Lushbaugh

    [ 526 ] I fratelli Donegan
    - Magde, vedova di un ranchero
    - Madame ex prostituta, proprietaria di un albergo

    [ 528 ] Il diadema indiano
    Madama Teresa, proprietaria della cantina
    Carmen Hernandez, sorella di un ranchero medicano

    [ 538 ] Colorado Belle
    - Alice Morrow aka Colorado Belle, cantante
    - Annie, giovane sopravvissuta al massacro della carovana
    - Rosemary, giovane sopravvissuta al massacro della carovana

    [ 540 ] Puerta del Diablo
    - Flora Kelly, Moglie di Link Walker

    [ 542 ] Fratello Bianco
    - Zulah, Moglie di Taiga
    - Alope, vecchia indiana

    [ 544 ] Intrigo nel Klondike
    - Laura, ragazza del Silver Saloon di Cedarville

    [ 546] L'ultima diligenza
    - Annabel, cantante e passeggera della diligenza, complice della banda

    [ 548 ] Documento d'accusa
    - Huana, moglie di Natay

    [ 552 ] Il villaggio assediato
    - Liz, spia e donna di Lee Ramsey, mora, ruolo negativo


    Texoni:

    [ 1988 ] Tex il grande
    - Jane Thompson, figlia del padrone di un'azienda di legname
    - Flora, barista, Pat se ne innamora

    [ 1989 ] Terra senza legge
    - Lola Chavez, amante di Paul Morrison, padrone della città
    - Rosita, cuoca della stazione di posta

    [ 1991 ] Piombo rovente
    - Lul' Darling, proprietaria di un saloon

    [ 1993 ] La grande rapina
    - Linda, ballerina, complice del capo dei rapinatori

    [ 1994 ] Il pueblo perduto
    - Naka, sorella del vecchio stregone papago rapito

    [ 1995 ] Il soldato comanche
    - Elizabeth Connolly

    [ 1996 ] La valle del terrore
    May-Ling, governante cinese, complice dei "vendicatori"
    La signora Barrymore, vittima della banda, comparsa
    Anne Sutter, moglie di John Sutter, morta all'arrivo in California
    Mina Sutter, sua figlia, bionda, ruolo positivo

    [ 1996 ] L'uomo di Atlanta
    Lola Dixieland, ragazza di Johnny Butler e figlia del cap. Baxter

    [ 1998 ] Gli assassini
    Lisa aka La vedova, spietata assassina

    [ 1999 ] Sangue sul Colorado
    - Maud Milligan

    [ 2002 ] I predatori del deserto
    - Liza, unica sopravvissuta all'assalto dei falsi soldati

    [ 2003 ] Mercanti di schiavi
    - A-Tu-Nah, squaw navajo, madre di Juanito
    - Estrella, figlia di jacinto, padrone della cantina di Nogales
    - Suor Jazmina, del convento della Trinidad di Hermosillo
    - Le due figlie di Paco Fuentes

    [ 2004 ] Ombre nella notte
    - Esperanza, locandiera di Tubac
    - Makita, squaw pimas
    - Azeema, sua figlia

    [ 2005 ] Il prezzo della vendetta
    - Rachel Mallory, moglie di Isaac


    Maxi:

    [ 1991 ] Oklahoma
    La signora Paxton, vedova
    Rose Paxton
    Martha Neville
    Mateba, madre di Aquila Anderson

    [ 1997 ] Il cacciatore di fossili
    - Natalia Cope, figlia di un archeologo
    - Lorna Baxter, figlia dello sceriffo
    - Yana, madre di Four Bears

    [ 2000 ] I due volti della vendetta
    Bonita aka Anita, figlia adottiva di Sierra e sorella di Don Luis

    [ 2001 ] Nei territori del Nordovest
    Kathy Dawn
    Mary Compton, sua madre

    [ 2003 ] Figlio del vento
    - Wateka, squaw arapaho

    [ 2004 ] La pista degli agguati
    - June Peacock, vedova e proprietaria di una mandria di longhorn
    - Sarah, moglie di un vecchio colono
    - Madame Claude, maitresse

    [ 2006 ] Il veleno del cobra
    - Won-Li, direttrice del "Golden Gate" e donna del Cobra. Capo della setta delle Lanterne Blu
    - Martha, sorella del capostazione
    - Muriel, moglie del padrone della locanda e cervello della famiglia
    - Le cinesi, componenti la setta delle Lanterne Blu


    Almanacchi:

    [ 1994 ] La ballata di Zeke Colter
    - Anatra Zoppa, squaw Crow, moglie di Colter

    [ 1995 ] La carovana della paura
    - Nahiva, moglie di Saguaro

    [ 1997 ] Bad River
    - Linda Stoddard, moglie di Luke Stoddard e amante di Clint Jackson

    [ 1999 ] La montagna del mistero
    - Lory Culter, figlia di Jonas Culter

    [ 2001 ] Missione a Sierra Vista
    - Juanita, cameriera di una posada
    - Ettie Endicott, moglie del proprietario di un ranch

    [ 2002 ] L'ultimo squadrone
    - Clarice McCrea, moglie di un colono
    - Sicawa, squaw di Maguas, capo dei mescaleros

    [ 2003 ] Eroe per caso
    - Moglie di Tihkan, squaw indiana
    - Sara Neeson, figlia del proprietario dell'emporio di Fargo

    [ 2004 ] Nella terra dei Klamath
    - Piccola Luna, squaw Klamath, promessa sposa di Alce Fuggente

    [ 2006 ] Mescalero Station
    - Dolores, moglie messicana del proprietario della stazione

  6. Propongo questo un lavoro di gruppo. Si tratta di individuare tutte le donne apparse sugli albi di Tex, definendone ruolo e caratteristiche. Alla fine il sottoscritto ( e gli amministratori di questo forum, se interessati )vaglieranno tutti i dati, proponendo una serie di statistiche, che saranno poi rese disponibili per i vostri commenti. Il vostro contributo può essere anche minimo, basta una piccola segnalazione di aggiunta / modifica alla lista sotto. Gracias.

  7. Io invece pensavo a risposte brevissime ( una, due, tre parole al massimo )!Diavolo, amici miei, sono venti domande e monopolizzo io da solo l'intera discussione o quasi... direi di lasciare ampia libertà a Villa di scegliere solo quelle che ritiene di maggior interesse ( e che non invadano troppo la sua privacy! ). CiaoYm

  8. Ciao Claudio, ti faccio venti domande, scegli tu stesso quelle a cui vuoi rispondere.1 ) Se potessi sostituirti un attimo a Sergio Bonelli, quale cambiamento opereresti nella saga ( esempio: maggiore presenza delle donne, matrimonio di Kit Willer ecc ecc )?2 ) Se lui ti chiedesse di abbandonare la realizzazione delle copertine? sospiro di sollievo o lacrimuccia ?3 ) Dovendo ridisegnare una tua copertina, quale rifaresti ?4 ) Meglio le copertine chiare o quelle scure ?5 ) Quale copertina di Galep avresti voluto disegnare ?6 ) Esiste oggi una qualche forma di censura su Tex ( esempio: sigarette ) è 7 ) Se dovessi lasciare Tex per un breve periodo, quale serie Bonelli ti piacerebbe disegnare ?8 ) Quale nuovo disegnatore ti piacerebbe vedere su Tex è Favorevole o contrario alla recente ondata di nuovi arrivi ?9 ) Cosa ti rifiuteresti di disegnare su Tex è Più in generale, cosa non disegneresti mai ?10 ) Quale è il personaggio più difficile da disegnare ( esclusi i quattro pards ) è Quale è il personaggio la cui elaborazione è stata più lenta e laboriosa ?11 ) Quale invece il personaggio più facile ?12 ) Dei personaggi texani passati e recenti che non hai mai disegnato, con quale ti piacerebbe confrontarti ?13 ) Quando disegni un personaggio, instauri con lui un certo feeling è Ritengo scontata la risposta affermativa, quindi ti chiedo: a quale sei rimasto più legato ?14 ) Quale è la storia ( da te disegnata ) che più ti soddisfa graficamente ?15 ) Quale tipo di ambienti preferisci disegnare ?16 ) Quale delle storie dal 300 a oggi, escluse quelle che tu stesso hai realizzato, ti sarebbe piaciuto disegnare ?17 ) Sei un collezionista di Tex è Possiedi cioè prime edizioni, censurati ecc ?18 ) Se non facessi questo lavoro, quale altra esperienza lavorativa ti tenterebbe ?19 ) Parliamo di pittura. Classici o moderni è 20 ) C?? qualcosa nel disegno che ti riesce meno bene ( il tuo punto debole ) ?

  9. In un intervista rilasciata al sito Texunofficialsite di Marco Bilancioni, Civitelli precisa il suo ruolo di - ghost writer - nella saga di Tex:


    La collaborazione con Claudio Nizzi.

    E poi c'è un rapporto talmente buono [ con Claudio Nizzi, ndr ] che mi consente anche di discutere con lui della sceneggiatura e lui con me dei disegni. Prima di mandare il lavoro in casa editrice ci confrontiamo. Non vive vicino a casa mia però gli spedisco i disegni fotocopiati: lui mi dice se una scena è venuta bene o se c'è da ritoccarla, e io in parte controllo la sua sceneggiatura. Lui ha fatto delle modifiche suggerite da me alla sceneggiatura dell'ultima storia e io ho ritoccato dei disegni su suo suggerimento.


    I soggetti di Civitelli...

    In realtà i soggetti delle storie che ho firmato io sono ?Il presagio? e ?Il duello?, la storia a colori che è uscita su ?Specchio? della ?Stampa?. ?Ritorno a Culver City? in realtà non è mia, è mia solo l'idea di partenza: cioè Tex e Kit che tornano a Culver City e passano dal vecchio ranch in cui Tex era cresciuto. In più ho suggerito la penultima tavola della storia, dove Tex e il figlio vanno a trovare la tomba del fratello Sam a Culver City. Comunque avevo pensato: ?Già che sono l', facciamola vedere questa famosa fattoria!?. Il resto è di Nizzi.Per quanto riguarda ?Il presagio?, l'idea è nata molto semplicemente, a Lucca nel 1996, in un ristorante. Eravamo io e Nizzi: ?Perchè non mi fai una storia in cui Tex perde il ruolo di agente indiano??. E mi disse: ?Che bell'idea! Prova a buttarla già!?. L' per l' ero molto perplesso. Dopo qualche mese (nel frattempo io mi ero dimenticato!) mi telefona e mi fa: ?Allora, me l'hai scritta questa storia??. Cosè presi carta e penna e la buttai già, con molti difetti. Lui la sistem? e nacque ?Il presagio?. Naturalmente gli ha dato una struttura professionale, ha riscritto anche il soggetto. Esso infatti andava presentato all'editore e non potevo portare qualcosa ancora scritto a penna! Lui l'ha riscritto e migliorato, presentandolo all'editore e dicendo che il soggetto era mio.


    Alison...

    "La donna del 'Presagio'? Di sicuro non potevano licenziarmi! Ma il mio Tex non rimaneva indifferente ad Alison!"Ho anche rischiato un po' inserendo una donna [ Alison, ndr], che su Tex è un argomento tab?. Ma se non lo facevo io, che non rischio di essere licenziato come sceneggiatore, chi lo fa? Nel mio finale Alison mostrava il suo interesse per Tex, e Tex non si mostrava così indifferente. Nella versione finale è stato reso un po' più ?bloccato?. Però capisco le esigenze della redazione: era un argomento troppo tab?. Io avevo immaginato che, mentre lei se ne andava via, Tex mostrava che non era rimasto indifferente. Ma Nizzi ha deciso di impostarla così: bisognava mostrare che lei si era innamorata e lui invece no.


    Il figlio di Sam Willer... in Ritorno a Culver City

    Nella mia idea di partenza, il vecchio giudice aveva adottato come suo un bambino che era figlio di Sam Willer, che aveva una donna con cui non si era ancora sposato. Poi lo avevano ucciso e solo dopo lei aveva scoperto di essere incinta. Il giudice sa che il ragazzo è figlio di Sam e glielo rivela quando è in fin di vita. Il ragazzo allora va a Culver City a ritrovare le proprie radici, appena scoperte. Però era un'idea un po' rischiosa, in effetti: Tex ha una struttura molto rigida, è difficile fare innovazioni unilateralmente, bisognerebbe discuterle prima con l'editore e il direttore.

  10. Ho l'impressione di essere stato in un certo qual modo frainteso. Non dico di intercalare in ogni storia un episodio "umoristico" come faceva Nolitta su Zagor con le disavventure di Cico negli anni settanta. Ovviamente il fumetto Tex non si presta a questo tipo di soluzioni narrative. Ogni trovata comica deve nascere invece dal contesto della storia senza risultare artificiosa. Quando questo succede costituisce sempre un arricchimento. Volerne negare l'importanza è un non senso, Mister P. Un autore sceglie con quale "materiale" vuole lavorare; Borden, il campo della comicit? l'hai indubbiamente esplorato poco ed altrettanto indubbiamente per i suoi fautori come il sottoscritto ( ma penso anche tanti altri ), è un peccato. Tutto qui. Mi chiedevo il perchè, ti ringrazio per la delucidazione. Esisteva una discussione che avevo creato su "Tex e la comicit?" se interessa... ( sul mio defunto forum: http://www.spazioforum.it/forums/texwillerforum-about95. html , non so se qui è stata riportata ). Gli scettici non mi sembravano poi così molti. CiaoYmNota di Tex Fanatico: Discussione sulla comicit? in Tex (su questo forum :D)

  11. La mia risposta è semplice. In realtà è una domanda. Dimmi quanto incide la "comicit?" (!!) nelle storie di G. L: BONELLI del periodo classico e io ti dico quanto ce ne metter? nelle mie. Sono d'accordo che Sergio è molto bravo nell'umorismo (a differenza di Nizzi) ma la "comicit?" in Tex ci sta come i cavoli a merenda. Un po' d'ironia, questo sè, e sarcasmo con i cattivi. Basta. Tex non è uno spaghetti western. E anche il ridurre Carson a una macchietta tipo Cico è francamente sbagliato, volgare e banale.

    Scusa se insisto Borden.


    Voglio precisare alcuni punti.

    G. L. Bonelli ha fatto un uso moderato dell'umorismo, anche nei battibecchi con Carson Tex si mostra particolarmente sferzante e non sempre mi fa ridere, è cioè un ironia che a volte fa male.

    Quanto al discorso di Nizzi, mi riferisco all'autore di vent'anni fa. Giudica tu stesso se in queste due tavole tratte dal numero 345 Carson è una macchietta.


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    Immagine postata


    Nizzi ha differenziato i due protagonisti della testata partendo da questo principio: uno tosto e duro ( Tex ), l'altro meno, nel senso che è più bonario ( Carson ). Finch? è riuscito a gestirli in maniera decente, la cosa è stata uno dei punti di forza della serie. E' il mio parere ovviamente, ma tu stesso hai dichiarato di apprezzare le sue prime storie.

    Ovviamente la mia idea non era quella di suggerirti un'imitazione del modello nolittiano o nizziano.

    Il discorso parte tutto dal citato - massaggio a Carson - ( l'ho lodato un p? su tutti i forum della rete ). Mi pare evidente che col tempo hai cambiato parere ed è una cosa che... insomma mi dispiace, perchè probabilmente avevi tanto da offrire. Sicuramente più di Nizzi, che con gli anni è arrivato al decadimento e alla svalutazione del personaggio di Carson nei termini a tutti fin troppo noti.

    Nessuno di noi vuole un Carson macchietta. Ma un uso INTELLIGENTE della comicit?, io resto di quest'idea, non può che giovare alle storie ( non a caso adoro tutte le avventure di Sergio Bonelli su Tex ).

  12. Parlando in un'intervista dell' impronta più o meno tradizionalista delle tue sceneggiature ( e quelle di Claudio Nizzi ) sei arrivato a questa conclusione:

    Penso che siamo entrambi tradizionalisti a nostro modo. Forse abbiamo scelto due parti diverse del canone texiano come fonte d'ispirazione. Io cerco di inserire nella mia scelta anche il pathos e l'epicit? dei primi cento numeri, forse più ingenui, ma, a mio parere, anche più passionali, appassionanti e ricchi.

    Vorrei ritornare sul tema spostandomi sul piano dell'ironia ( se non della comicit? tout court ). La grande innovazione ( o intuizione ) di Nizzi sta, a mio parere, nell'aver condito i suoi soggetti con una dose non indifferente di umorismo, che pur non essendo del tutto assente dai lavori di G. L. Bonelli, è più che altro riconducibile come fonte di ispirazione ( anche se in misura meno marcata e soprattutto meno carnevalesca ) a Guido Nolitta.

    La tua prima storia, La minaccia invisibile comporta la presenza dell'irlandese Pat Mac Ryan, un personaggio molto amato da pap? Bonelli ( tanto che credo di poter affermare, egli fosse, dopo Tex, un'altra delle sue incarnazioni ), una creazione ?comica? di cui ti sei magnificamente servito ( almeno in questa prima avventura ) nell'indimenticata scena del è massaggio di Carson è ( di cui hai rivendicato la paternit? ).

    Posta in questi termini, ti sei riappropriato in quell'occasione della tradizione in modo per certi versi simile a Nizzi, avvicinandoti in questo frangente forse più di lui a cogliere l'essenza dell'interpretazione bonelliana, che è una magica alchimia di tensione e fine ironia.

    Se è vero che G. L. Bonelli mostrava poca condiscendenza verso l'umorismo ( vedi per esempio il suo rapporto difficile con il personaggio di Cico ), il suo Pat è stato a lungo sinonimo di sano divertimento per tanti di noi. Forse così è stato anche per te.

    Nei lavori successivi però, scegliendo il pathos e l'epicit? del primo Tex, hai abbandonato quasi del tutto il lato ?comico? e molto forse avrebbe giovato l'introduzione di siparietti umoristici per attenuare la tensione e lo spasimo di certe tue storie, contribuendo cioè a farne una lettura più distensiva.

    Ne I dominatori della valle Sergio Bonelli alterna scene come la brutale impiccagione di una ragazza, all'entrata del carro ( con i cadaveri degli sgherri del Cheyenne Club ) nella villa di Watson, che Tex guida tra le aiuole fiorite delle dame agghindate a festa, suscitando il loro livore e il nostro spasso. Tutto questo è orchestrato tanto sapientemente da Sergio senza mai scadere nella banalit?: è cioè un episodio che serve a stemperare in parte la violenza della storia, che resta altissima. Molto efficace l'idea.

    Ti chiedo dunque quanto ritieni potrebbe giovare alle tue storie un uso altrettanto sapiente di questi meccanismi comici.

    Si tratta di una scelta precisa e consapevole da parte tua è

    La tua è una chiusura definitiva ( cioè la consideri del tutto incompatibile con i tuoi intrecci ) o possiamo sperare in qualche nuova scena che ci regali un largo sorriso ?

  13. Ti faccio qualche domanda, alle quali Borden puoi anche non rispondere se preferisci, trattano di temi un po' delicati, ma proprio per questo molto interessanti ( almeno dal nostro punto di vista di lettori :capoInguerra: ). Comunque la prima domanda è questa:In che misura dobbiamo quantificare la tua libertà creativa è Cioè, che importanza hanno le decisioni della redazione nella scelta dei tuoi soggetti? Ti faccio un esempio pratico: è vero, come si mormora in giro, che ci sia il divieto di far tornare "certi" personaggi ( bonelliani )nelle vostre storie è Se tu domani volessi scrivere una storia con Barbanera, potresti scriverla senza il bisogno dell'autorizzazione della redazione ?Sempre in tema, senza azzardare ipotesi troppo fantasiose, che speranza c'è che Mefisto si rifaccia vedere nelle pagine di Tex, diciamo fra cinque anni è Cioè, sempre che ne sia al corrente, Sergio Bonelli ci sta pensando oppure ha abbandonato l'idea di giocarsi questa carta preziosa ?Grazie.

  14. Il tema di questo topic in effetti è assai interessante :lol: Vista la presenza di Boselli, che è stato vicino a G. L. Bonelli nei primi anni ottanta, chissà che non si riesca a strapparli qualche prezioso aneddoto, in particolare sarei curioso di conoscere quale è :a ) l'effettivo apporto di Giorgio Bonelli dato alla saga di Tex. b ) quale oscuro contributo lui stesso ha dato alle sceneggiature di Bonelli quando ne era stretto collaboratore. Speriamo che legga questo topic ed abbia la bontà di rispondere.

  15. Immagine postata
    Allan Pinkerton


    Nato nel 1819 Glasgow in Scozia, Allan Pinkerton, forma nel 1852 a Chicago, città dove si è nel frattempo trasferito, la famosa Pinkerton Detective Agency, la prima agenzia investigativa degli Stati Uniti. Il motto ?We never sleep? non viene mai tradito, tanto che dopo aver brillantemente risolto una serie di casi legati a assalti ai treni, l'abilità di Allan Pinkerton permette di sventare un attentato al Presidente Abraham Lincoln a Baltimora, nel Maryland. La data è quella del 1861, il primo anno del mandato presidenziale, che si concluder? drammaticamente nel 1865 con l'assassinio dello stesso Lincoln, ucciso in un teatro dall'attore William Booth.

    Claudio Nizzi prende lo spunto del primo attentato a Baltimora e costruisce una sceneggiatura immaginaria, spostando l'azione nell'anno 1872 ( che è quello in cui si situa la seconda campagna per la rielezione del Presidente Grant ), quindi, allo scopo di giustificare la presenza di Tex e Carson nella storia, sceglie come luogo dell'attentato la cittadina di Santa Fe, nel New Mexico.

    Nella prima parte della storia, grande importanza è data proprio all'agenzia Pinkerton. Due suoi agenti sono uccisi nel corso di una lunga sparatoria, perchè erano riusciti a raccogliere preziose informazioni sul prossimo attentato. I magnifici disegni di Civitelli ci portano quindi a Washington, direttamente nella sede dell'Agenzia investigativa, dove Nizzi d' la parola Allan Pinkerton ( che è ? fatto storico è il responsabile del servizio di sicurezza del Presidente ), che espone ai suoi collaboratori tutti i suoi timori riguardo al complotto, ponendo l'accento sul suo è famoso fiuto è !


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    Allan Pinkerton, disegno di Civitelli


    La galleria dei personaggi storici si allunga con James MacParland, vecchia conoscenza dei lettori texiani, uno degli agenti di Pinkerton, che è ovviamente un uomo realmente esistito. A quei tempi si segnal' all'opinione pubblica, per aver fornito in tribunale le prove che portarono alla condanna a morte di venti membri dell'associazione segreta Molly Maguires.

    Fa parte della storia anche il Commissario agli Affari Indiani, Ely Parker, che proviene direttamente dal numero 219 della serie, guarda caso intitolato Il complotto.

    Quindi, last but not least, il Presidente Ulysses Grant, che la mattina dopo l'attentato, nel municipio di Santa Fe, offre ai due tizzoni d'inferno, come forma speciale di ringraziamento e gratitudine, la possibilità di continuare il viaggio comodamente seduti nel treno presidenziale:

    - ? e poich? Parker mi ha detto che anche voi siete diretti all'ovest, che ne direste di fare il viaggio sul mio treno ?
    - La vostra offerta ci onora, signor Presidente. Purtroppo siamo costretti a declinare l'invito.
    - Ah, mi dispiace! Posso sapere il motivo del vostro rifiuto, se non sono indiscreto ?
    - Vedete, signor Presidente? il fatto è che il mio pard odia i treni!

    A parte la battuta esilarante del Tex nizziano, guascone indomito, voglio segnalare che i due rangers avranno modo di incontrare nuovamente il Presidente Grant qualche anno dopo, in un'avventura disegnata da Ortiz, intitolata Missione speciale, numero 450 della serie, il cui soggetto verte invece sui mandanti del secondo attentato a Lincoln, quello fatale del 1865. Corsi e ricorsi della storia texiana.

    Intrigo a Santa Fe fa parte di una serie abbastanza copiosa di avventure che hanno come soggetto il tema del complotto o della cospirazione.

    In particolare la scena dell' attentato a Tex e Carson sul ponte ricorda quella di due storie successive: la prima è intitolata Scorta armata, la seconda è quella attualmente in edicola, La banda dei tre.

    Ma Intrigo a Santa Fe è soprattutto da ricollegare allo stupendo e monumentale episodio de I cospiratori, una delle prime storie disegnate da Civitelli, che anche volendo escludere il volo dal ponte immortalato da Galep nella copertina dello stesso albo, che molto ricorda la situazione sopra descritta, si segnala per il mistero che avvolge il è sicario è il cui ruolo in questa avventura è ricoperto dal meno fascinoso capitano Grady, falso capitano e falso cieco!


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    Il falso capitano Grady, il sicario!


    Buona l'idea di Nizzi nel presentarcelo nella scena che vede i due pards entrare nell'albergo e assumere le sue difese contro la prepotenza di un tipaccio, che non voleva liberare la stanza, che dar? modo a Tex di assolvere il suo compito di tutore dei deboli e indifesi, con una serie di ganci dei suoi. Ma la scena stona non poco di anti-texianit? a 180 gradi, quando Nizzi decide di fare appello alla sensibilit? e intenerimento dei lettori sulla sorte del povero capitano, di cui si fa portavoce proprio Tex:

    - Quella è una disgrazia vecchio mio.
    - Siano maledette tutte le guerre!

    La sorpresa sull'identit? del sicario, tutto sommato facilmente intuibile, è purtroppo rovinata dalla copertina del numero 394 intitolato Una pallottola per il Presidente.

    La prova di Nizzi, abbastanza lineare nel suo intreccio glbonelliano, si lascia apprezzare dai lettori, ma è molto lontana dai valori assoluti espressi nei suoi capolavori precedenti. La mancanza di grossi colpi di scena nuoce sicuramente al giudizio positivo di questi tre albi.

    Per quanto riguarda Civitelli i suoi disegni sono sulla media del periodo e potremo ripetere quello che è stato detto cento altre volte. Segnaliamo la perfetta ricostruzione di una carabina di precisione dell'epoca, a pagina 73 del numero 394, che conferma l'accuratezza del disegnatore per il taglio realistico che riesce a imprimere alle sue tavole. Che, vale la pena segnalare ai collezionisti, sono le uniche di Civitelli attualmente in vendita...

    Le potete trovare sul sito: www.littlenemo. it

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    Nel gennaio del 1976, esce nelle edicole il numero 183 intitolato Caccia all'uomo, il primo albo scritto da Sergio Bonelli, per la collana Tex.

    In che misura Giovanni Luigi Bonelli indossè i panni di - ghost writer - delle storie del figlio ?

    Cerchiamo di chiarire questa posizione. Le testimonianze, a dire il vero, non mancano e permettono di definire il ruolo del pap? di Tex, che dopo quasi trent?anni di sceneggiature ininterrotte, abbandonava, seppur in maniera passeggera, la sua creatura nelle mani del figlio.

    Mauro Boselli, nella già citata introduzione al quarto volume del bellissimo Cavalcando con Tex, ci riferisce quanto segue:

    è Si a quei tempi il mio attuale editore Sergio Bonelli aveva incominciato ad alleggerire la mole di lavoro del pur instancabile genitore. Erano già uscite delle storie che io stesso allora considerai rivoluzionarie e un po' fuori linea, ma indubbiamente di grande fascino, come Il giudice Maddox con la sua ambiguit? tra il Bene e il Male, il suo Tex che cambia idea e per la prima volta sente vacillare la sua solita sicurezza nel giudicare un prigioniero accusato di omicidio, e altri particolari molto innovativi!
    G. L. Bonelli rileggeva queste storie con un tono burbero ma affettuoso, inserendo qualche battuta delle sue, forse, ma senza cambiare mai una scena e rispettando al novantanove per cento il lavoro del figlio che riconosceva dotato quanto lui, ma con uno stile diverso ?.

    Sergio Bonelli venne allora chiamato a sostituire il padre a causa di una improvvisa defaillance di quest?ultimo, dovuta a un malanno che si era preso sui campi di sci.

    ? lo stesso Sergio a parlarne nella posta del numero 183 di TuttoTex, che contiene altre rivelazioni importanti:

    è Tradito dalla sua passione per lo sci, che alla bella età di sessantotto anni, ancora lo spingeva come un giovanotto lungo le piste delle Dolomiti, Bonelli padre si becc? uno di quei malanni che avrebbero ucciso un bisonte, ma che lui superò con una certa disinvoltura, proprio grazie alla fortissima fibra di cui vi dicevo. Però non pot? fare a meno di accettare il suggerimento di rallentare il tour de force forsennato che lo spingeva a scrivere le centodieci pagine necessarie a garantire l'uscita mensile dell'albo [?] Offrendomi come autore, contavo molto sull'aiuto che mi sarebbe venuto dal mio augusto genitore. Infatti il creatore letterario di Aquila della Notte si prese la briga di leggere quasi giorno per giorno le pagine che io scrivevo, cambiando le frasi che a lui non suonavano giuste, oppure consigliandomi sullo sviluppo di alcune sequenze particolarmente complicate per le mie forze di esordiente texiano? ?

    Queste illustri attestazioni permettono di quantificare in che misura pap? Bonelli si cal' allora nelle vesti di ghost writer delle storie del figlio; dichiarazioni univoche che poco spazio lasciano alle fantasiose interpretazioni di molti di quelli che si sono lasciati tentare da ipotesi fantasiose, che confermano che l'apporto di Giovanni Luigi fu in realtà assai minore di quello che si è voluto credere!

  17. In questo messaggio inserisco un commento che porta la firma di Mauro Boselli, che ci permette di chiarire in maniera più precisa la "genesi" della storia: La minaccia invisibile.

    " L'idea di base fu ideata insieme da me e Giorgio Bonelli. Giorgio scrisse le prime cinque o sei pagine ( la scena della nave abbandonata ) e solo qualche altra pagina con la caccia al cinese per le vie della città, scene che furono alquanto ridotte e sforbiciate nella revisione di G. L. Bonelli.

    Io iniziai a scrivere dalla seconda scena, nella palestra ( pag. 49 di Acqua alla gola ) e poi un centinaio di pagine, sino circa alla scena delle baia ( pag. 35 del secondo albo ). Nella sua revisione G. L. Bonelli ricopiù tutto senza modifiche ma ridusse enormemente la scena della rissa per le strade all'inizio del secondo albo, qui ridotta a due pagine mentre la mia versione ne occupava sette od otto per dare spazio ai personaggi della palestra.

    La storia mia originale era stata apprezzata da Canzio, ma poi fu respinta. La portai a GL che dopo qualche tempo mi chiese di finire per lui il "trattamento", ossia un soggetto dettagliato. Lo scrissi, ma lui non lo segu?, giudicandolo forse troppo complesso, non so.

    La sua sceneggiatura comincia a pag.35 del secondo albo ( titolino "Incendio al laboratorio" ), ma abbandona il mio soggetto, tagliando tutto lo sviluppo da me previsto, a pag. 77, con la ( per me incongruente ) scena delle belve! La versione di Bonelli si chiudeva con la morte del Maestro nella sua villa, senza che si fosse scoperta la sua identit?!

    La storia così com'era non fu giudicata accettabile dalla Redazione ( Canzio ) e fu affidata a Sclavi per una seconda revisione, che io ebbi modo di leggere. Sclavi ridusse e asciug? le peripezie e le sparatorie glbonelliane, giudicandole un po' confuse, e mi affid' una TERZA revisione che fu una vera e propria riscrittura. Aggiungemmo la scena delle fogne ( la scrissi io, ma le battute patetiche di Volker morente nelle prime due vignette di pag.74 sono puro Sclavi! ) e io, da solo, ricostruii un nuovo finale, che inizia a pag.96 del secondo albo, sino alla fine.

    La storia originale prevedeva, come è ovvio, un intrigo più complesso, con Pat McRyan avvelenato con i bacilli del maestro nella spugna usata durante il suo incontro sul ring ( se ne parla all'inizio ) e una corsa contro il fato per trovare l'anbtidoto in cui i personaggi di Frisco avrebbero dovuto trovare un ruolo. Questa versione non fu mai sceneggiata ".


    Per quanto riguarda i tempi della sua realizzazione, Boselli afferma di averla scritta tra il 1981 e il 1983. Gli fu richiesta da G. L. Bonelli nel 1985, che era venuto a conoscenza della sua esistenza tramite il figlio Giorgio. Letteri disegn° la versione G. L. Bonelli in pochi mesi. A inizio del 1986 ci fu la revisione redazionale e Letteri disegn° il nuovo finale in poco più di un mese.


  18. GHOST WRITERS






    Ghost writers... Da tempo si è manifestata la necessit? di uno studio di quelle storie di Tex che hanno avuto una nascita diversa o semplicemente più travagliata delle altre. La paternit? di alcune avventure è stata infatti messa in discussione da tutta una serie di aneddoti o dichiarazioni che negli ultimi anni hanno palesato l'esistenza di alcuni collaboratori occulti. L'analisi quantitativa dell'apporto dei  ghost writers  alla serie di Tex può essere facilmente risolta in base al numero di idee e spunti forniti per la stesura del soggetto, ma diventare più problematica allorchè la partecipazione si fa più estesa interessando direttamente la sceneggiatura, attraverso interventi redazionali correttivi o la riscrittura, tout court, di alcune parti della storia.




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    Fino alla fine degli anni ottanta, il nome di Giovanni Luigi Bonelli è regolarmente apparso nella terza pagina di ogni albo come un autentico marchio di garanzia, di qualità e divertimento per i fedelissimi lettori. Nel maggio del 1988, per i quaranta anni di Tex, esce l'albo gigante "Tex il Grande!", che inaugura la collana dei Texoni. Questo volume ha la caratteristica di essere il primo a riportare la firma di Nizzi: sino ad allora le storie di Tex da lui scritte, come già quelle di Guido Nolitta ( Sergio Bonelli ), non erano mai state accreditate alla sua penna. Nel dicembre dello stesso anno, anche nella serie regolare, per la precisione sul numero 338, appare la sua firma. Un riconoscimento dovuto, giunto dopo tanti anni spesi a raccontare per i lettori le mirabili e straordinarie avventure di Aquila della Notte? all'ombra di un Grande del fumetto italiano! Ricordando i suoi esordi sulla serie, lo stesso Nizzi scrive: " In quel momento [ nel 1982, n. d. a. ] per loro era di vitale importanza pensare all'avvenire del Ranger, dato che papà Bonelli aveva già una certa età e Sergio ( come ha sempre ammesso ) non si trovava a suo agio nello scrivere Tex. Tre condizioni mi furono poste. La prima era che i Tex che avrei scritto dovevano avvicinarsi il più possibile allo stile di G. L. Bonelli ( e non a quello di Sergio ). Questo mi stava bene. La seconda era che per un certo periodo di tempo non avrei dovuto firmarli. Questo mi stava molto meno bene. La terza era che non avrei dovuto rilasciare interviste in cui ammettessi di scrivere Tex. Questo mi seccava un po' ma non troppo. Sergio pretendeva questa cortina di silenzio perchè aveva timore che, scomparendo dagli albi di Tex la firma del padre, i lettori se ne sarebbero allontanati ". Nizzi chiarisce il motivo di una tanto discussa scelta editoriale e pone allo stesso tempo il problema legato alla difficile eredit?: Giovanni Luigi Bonelli ha infatti quasi raggiunto la soglia degli ottant'anni di età.

    Questo è l'elenco delle storie scritte da quest?ultimo a partire dall' è avvento è di Claudio Nizzi, che iniziò la sua magica avventura texiana con l'albo intitolato Alleati pericolosi ( n° 273 ):

    1983 - Dinamite ( 274 / 275 ) - 122 pagine
    1984 - La foresta pietrificata ( 277 / 279 ) - 209 pagine
    1984 - Un mondo perduto ( 282 / 283 ) - 153 pagine
    1984 - Geronimo! ( 283 / 285 ) - 195 pagine
    1985 - Uno sporco imbroglio ( 292 / 293 ) - 161 pagine
    1985 - Luna comanche ( 295 / 296 ) - 159 pagine
    1985 - La lancia di fuoco ( 300 110 ) - pagine
    1986 - La minaccia invisibile ( 309 / 310 ) - 181 pagine
    1986 - Il ranch degli uomini perduti ( 311 / 312 ) - 127 pagine
    1987 - Gringos! ( 319 / 321 ) - 157 pagine
    1987 - La città corrotta ( 323 110 ) - pagine
    1989 - Terra violenta ( 340 / 341 ) - 157 pagine
    1991 - Il medaglione spagnolo ( 364 ) - 110 pagine


    Scorrendo i titoli delle storie è fin troppo palese la misura in cui avviene l'esaurimento della vena creativa, che non esclude i lampi di genio, "La città corrotta" ( n° 323 ) in primis, ma è sostanzialmente lontana in termini qualitativi dalla produzione anche immediatamente precedente. Il più che dignitoso decadimento è probabilmente legato a una naturale stanchezza fisiologica. I numeri in questo caso ci vengono in aiuto e ci confortano nella tesi.

    Abbiamo un calo costante e inesorabile:

    1984 - 557 pagine - 3 storie
    1985 - 430 pagine - 3 storie
    1986 - 308 pagine - 2 storie
    1987 - 267 pagine - 2 storie
    1989 - 157 pagine - 1 storia
    1991 - 110 pagine - 1 storia

    Il vecchio Bonelli è passato gradualmente da storie medio lunghe a storie sostanzialmente brevi. Considerando inoltre il fatto che queste storie sono state scritte almeno un anno prima ( è ) della loro apparizione in edicola per lasciare il tempo ai disegnatori di realizzarle graficamente, possiamo trarre la seguente conclusione: Gianluigi Bonelli ha ridotto notevolmente il suo carico di lavoro intorno all'anno 1982/1983, lasciando al figlio Sergio e al nuovo arrivato Claudio Nizzi il compito di portare avanti la narrazione. Nel periodo compreso tra il 1983 e il 1985 i due Bonelli smettono praticamente quasi di scrivere nuovi episodi di Tex, lasciando a Nizzi il gratificante ruolo di prim?attore. Nelle 161 pagine della storia "Uno sporco imbroglio", una delle ultime del terzo centinaio, scritta probabilmente nel 1984, abbiamo di fatto due storie ( una di 78 pagine e l'altra di 83 ) cucite una di seguito all'altra, ma del tutto indipendenti. Delle trecento e passa pagine di Bonelli che appaiono nel 1986, le 181 della storia "La minaccia invisibile" sono invece da accreditare in larga misura a Mauro Boselli. Carlo Monni avanza anche un ipotesi più radicale, ma tutto sommato assai plausibile, sostenendo che praticamente tutte le storie di G. L. Bonelli pubblicate a partire dal 1985 abbiano subito diverse revisioni redazionali, che si traducevano allora verosimilmente in interventi di Tiziano Sclavi e in misura minore di Decio Canzio. Una tesi che avvalora dunque la presenza di ghost writers all'interno della redazione.





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    Dato l'imponente numero di storie è poi un fatto abbastanza comprensibile che il creatore letterario di Tex, si sia lasciato influenzare nel corso degli anni dai suggerimenti dei suoi due figli, Sergio e Giorgio, per i soggetti e le sceneggiature delle sue storie.

    Nel volume Come Tex non c'è nessuno edito nel 1998, Sergio Bonelli parla ad esempio del suo ruolo di ghost writer negli anni cinquanta: " Dall'alto della mia fresca carica di boss mi sento in dovere in un certo senso, di fornire un supporto editoriale a mio padre suggerendogli qualche spunto che interrompa una routine di storie classicamente western che temo, alla lunga, possano mostrare la corda. E visto l'esito sempre più felice del filone fantastico texiano, dico a Bonelli: "perchè non provare a introdurre nelle storie un accento vagamente fantascientifico?" Non pensando alla comparsa di astronavi da cui sbarcano torme di omini verdi, ma a qualcuno o qualcosa, che senza mai mostrarsi, suggerisse una presenza extraterrestre ". Nasce così, da un suggerimento dell'editore, da sempre affascinato dalle tematiche fantascientifiche, la storia dell'extraterrestre ( "La valle della luna", n° 56 ). Durante un convegno, Sergio Bonelli ha raccontato di un padre scarsamente entusiasta nello scrivere questa avventura, poco sedotto a differenza del figlio dal genere. è lecito supporre che il risultato finale, di conseguenza, sia stato assai diverso da quello che prospettava l'idea iniziale dell'editore.

    Il contributo di Sergio Bonelli non si esaurisce con questa storia. Altri spunti nolittiani riguardano anche "La sconfitta" ( n° 99 ), ovvero l'eroe sconfitto in un duello sleale. Nel libro l'editore ricorda: "Si, è intitolato proprio "La sconfitta", e devo confessarti che ne vado fiero, perchè si tratta di una delle cose migliori della saga, nata come hai accennato tu, su mio suggerimento. Bonelli mi accontenta, ma a modo suo. Io gli chiedo che Tex venga battuto da un tiratore più bravo, mentre lui ( scartata subito questa soluzione che gli suona come un eresia ) acconsente alla sconfitta del ranger soltanto a patto che ci sia sotto un trucco. Il pistolero che per la prima e unica volta riesce a disarmare Tex in duello si avvale infatti di una fondina truccata, che consente al proprietario di sparare con quel centesimo di secondo di anticipo indispensabile, in questi frangenti, per portare a casa la vita. Inutile dire che il furbastro non vivr? tanto da potersi vantare a lungo del suo gesto truffaldino, e che Tex, contrariamente al mio Mister No, potr? continuare a fregiarsi della sua immagine di eterno vincente".

    Sergio Bonelli suggerisce al padre anche le idee per alcuni altri soggetti che riguardano le seguenti storie: "La sfida" con Buffalo Bill ( n° 82 ), "La trappola" ( n° 141 è 145 ) dove si immagina la reclusione dell' eroe nel penitenziario di Vicksburg e "I cavalieri della vendetta" ( n° 176 - 177 ), che riflette un particolare episodio della storia degli Stati Uniti: la comparsa dei Tuareg e dei loro cammelli!

    Nel bellissimo articolo introduttivo al quarto volume della serie ?Cavalcando con Tex? edito dalla torinese Little Nemo, Mauro Boselli scrive: "è noto come una delle idee rivoluzionarie ( per allora ) fu sua [ di Sergio Bonelli, n. d. a ] : quella di dare una fidanzata a Kit Willer. Giovanni Luigi acconsentì e scrisse la storia - I due rivali - con quel finale un po' sprezzante in cui Kit lascia la ragazza senza una spiegazione, in una logica da "duro" che certo non era quella del soggetto originario ". Dal canto suo, lo stesso Sergio Bonelli avrebbe raccontato un curioso aneddoto sulla nascita di questa storia così anomala nel suo impianto narrativo. Durante una cena in un locale di Milano a cui avrebbero partecipato i due Bonelli e il cantante Fred Bongusto, quest'ultimo avrebbe chiesto una storia in cui Kit Willer si innamorava, Sergio Bonelli avrebbe quindi sostenuto l'idea aggiungendovi qualche particolare di suo e G. L. Bonelli avrebbe acconsentito, sviluppando però il soggetto a modo suo.

    Nel gennaio del 1976, usciva nelle edicole "Caccia all'uomo" ( n° 183 / 185 ), il primo albo di Guido Nolitta per la collana Tex. In che misura Giovanni Luigi Bonelli indossò i panni di - ghost writer - delle prime storie del figlio è La domanda è interessante e possiamo affidarci alle numerose testimonianze che si sono succedute negli anni per definire il ruolo del papà di Tex, che dopo quasi trent'anni di sceneggiature ininterrotte, abbandonava, seppur in maniera passeggera, la sua creatura nelle mani del figlio. Mauro Boselli, nella già citata introduzione, ci riferisce quanto segue: "Si a quei tempi il mio attuale editore Sergio Bonelli aveva incominciato ad alleggerire la mole di lavoro del pur instancabile genitore. Erano già uscite delle storie che io stesso allora considerai rivoluzionarie e un po' fuori linea, ma indubbiamente di grande fascino, come - Il giudice Maddox - con la sua ambiguità tra il Bene e il Male, il suo Tex che cambia idea e per la prima volta sente vacillare la sua solita sicurezza nel giudicare un prigioniero accusato di omicidio, e altri particolari molto innovativi! G. L. Bonelli rileggeva queste storie con un tono burbero ma affettuoso, inserendo qualche battuta delle sue, forse, ma senza cambiare mai una scena e rispettando al novantanove per cento il lavoro del figlio che riconosceva dotato quanto lui, ma con uno stile diverso ". Sergio Bonelli venne allora chiamato a sostituire il padre a causa di una improvvisa defaillance di quest?ultimo, dovuta a un malanno che si era preso sui campi di sci. è lui stesso a parlarne nella posta di TuttoTex ( n° 193 ), che contiene altre rivelazioni importanti: "Tradito dalla sua passione per lo sci, che alla bella età di sessantotto anni, ancora lo spingeva come un giovanotto lungo le piste delle Dolomiti, Bonelli padre si beccò uno di quei malanni che avrebbero ucciso un bisonte, ma che lui superò con una certa disinvoltura, proprio grazie alla fortissima fibra di cui vi dicevo. Però non pot? fare a meno di accettare il suggerimento di rallentare il tour de force forsennato che lo spingeva a scrivere le centodieci pagine necessarie a garantire l'uscita mensile dell'alboOffrendomi come autore, contavo molto sull'aiuto che mi sarebbe venuto dal mio augusto genitore. Infatti il creatore letterario di Aquila della Notte si prese la briga di leggere quasi giorno per giorno le pagine che io scrivevo, cambiando le frasi che a lui non suonavano giuste, oppure consigliandomi sullo sviluppo di alcune sequenze particolarmente complicate per le mie forze di esordiente texiano". Queste attestazioni permettono di quantificare in che misura papà Bonelli si cal' allora nelle vesti di ghost writer delle storie del figlio; dichiarazioni univoche che poco spazio lasciano alle interpretazioni di molti critici che si sono lasciati tentare da ipotesi fantasiose. L'apporto di Giovanni Luigi fu in realtà assai minore di quello che si è voluto credere. Anche il minore dei figli, Giorgio Bonelli, avrebbe proposto qualche spunto per delle storie del terzo centinaio: "Linciaggio" ( n° 209 / 210 ) e "Un mondo perduto" ( n° 282 / 283 ). Il suo ultimo contributo creativo alla saga ideata dal padre è "La minaccia invisibile" ( n° 309 / 310 ), una storia che vede anche la compartecipazione di Mauro Boselli e Tiziano Sclavi.




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    Mauro Boselli chiarisce in maniera più dettagliata la "genesi" di questa storia cittadina.

    "L'idea di base fu ideata insieme da me e Giorgio Bonelli. Giorgio scrisse le prime cinque o sei pagine ( la scena della nave abbandonata ) e solo qualche altra pagina con la caccia al cinese per le vie della città, scene che furono alquanto ridotte e sforbiciate nella revisione di G. L. Bonelli. Io iniziai a scrivere dalla seconda scena, nella palestra ( pag. 49 di Acqua alla gola ) e poi un centinaio di pagine, sino circa alla scena delle baia ( pag. 35 del secondo albo ). Nella sua revisione G. L. Bonelli ricopiù tutto senza modifiche ma ridusse enormemente la scena della rissa per le strade all'inizio del secondo albo, qui ridotta a due pagine mentre la mia versione ne occupava sette od otto per dare spazio ai personaggi della palestra. La storia mia originale era stata apprezzata da Canzio, ma poi fu respinta. La portai a G. L. che dopo qualche tempo mi chiese di finire per lui il "trattamento", ossia un soggetto dettagliato. Lo scrissi, ma lui non lo segu?, giudicandolo forse troppo complesso, non so. La sua sceneggiatura comincia a pag.35 del secondo albo ( titolino "Incendio al laboratorio" ), ma abbandona il mio soggetto, tagliando tutto lo sviluppo da me previsto, a pag. 77, con la ( per me incongruente ) scena delle belve! La versione di Bonelli si chiudeva con la morte del Maestro nella sua villa, senza che si fosse scoperta la sua identit?! La storia così com'era non fu giudicata accettabile dalla Redazione ( Canzio ) e fu affidata a Sclavi per una seconda revisione, che io ebbi modo di leggere. Sclavi ridusse e asciug? le peripezie e le sparatorie glbonelliane, giudicandole un po' confuse, e mi affid' una TERZA revisione che fu una vera e propria riscrittura. Aggiungemmo la scena delle fogne ( la scrissi io, ma le battute patetiche di Volker morente nelle prime due vignette di pag.74 sono puro Sclavi! ) e io, da solo, ricostruii un nuovo finale, che inizia a pag.96 del secondo albo, sino alla fine. La storia originale prevedeva, come è ovvio, un intrigo più complesso, con Pat McRyan avvelenato con i bacilli del maestro nella spugna usata durante il suo incontro sul ring ( se ne parla all'inizio ) e una corsa contro il fato per trovare l'antidoto in cui i personaggi di Frisco avrebbero dovuto trovare un ruolo. Questa versione non fu mai sceneggiata".

    Tempi lunghi e realizzazione travagliata. Se Boselli afferma di averla scritta in un periodo compreso tra il 1981 e il 1983, Gianluigi Bonelli, che ne era venuto a conoscenza tramite il figlio Giorgio, chiese la sceneggiatura a Boselli solo intorno al 1985. Letteri disegnò la versione di Bonelli in pochi mesi, ma all' inizio del 1986 ci fu l'ultima revisione redazionale e l'artista romano disegnò il nuovo finale boselliano in poco più di un mese. Mauro Boselli, che per un breve periodo svolse la funzione di segretario del papà di Tex, sempre nella citata introduzione a Cavalcando con Tex, afferma di aver fornito l'idea di un altro soggetto, quello della storia "Ore disperate" ( n° 241 / 242 ): "Un soggetto a proposito, Giovanni Luigi l'approvò pure a me: la storia di un ranger amico di Tex, linciato per errore da un gruppo di vigilantes incappucciati. La storia che ne ricav?, Ore disperate, fu molto diversa da quella che avevo proposto io. Invece di essere una 'maggioranza silenziosa', un gruppo di padri di famiglia e buoni borghesi sospesi tra il bene e il male, i cattivi linciatori di Giovanni Luigi diventarono per semplicità dei normalissimi banditi ".

    In una intervista rilasciata a Carlo Monni, l'autore svela i particolari della sua collaborazione con G. L. Bonelli: " Io ho lavorato per un paio d'anni, più o meno, come segretario-assistente di Gianluigi, In realtà era un lavoro di tutto riposo perchè io lo guardavo scrivere, lui chiacchierava con me e mentre scriveva mi insegnava qualche cosa. E? ci raccontavamo delle cose? io leggevo? cercavo dei soggetti per lui, spulciavo i vecchi numeri di True West la rivista e devo dire alla fine ci sono stati diversi soggetti che poi Bonelli non ha avuto il tempo di fare, ma che in un modo o nell'altro poi sono stati fatti. Non gli stessi soggetti, intendo. Ma per caso le stesse idee poi le ha avute e portate avanti qualcun altro... ".

    Di quei soggetti che per vari motivi furono abbandonati da Bonelli per essere ripresi in seguito da altri autori, ricordiamo la leggenda della nave perduta nel deserto del Mojave che Nizzi ha usato per la storia de "Gli spiriti del deserto" ( n° 328 / 330 ) e la leggenda del tesoro di Massimiliano, che è servita invece da riferimento allo stesso Mauro Boselli per "Gli invincibili" ( n° 438 / 440 ).




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    Dalle citazioni di Boselli si evince il ruolo di primo piano avuto in quegli anni da Tiziano Sclavi nello staff dei curatori di Tex.

    La prima storia in cui appare una traccia certa della sua collaborazione è "La lancia di Fuoco" ( n° 300 ). Nelle pagine finali, la presenza della parola medecine man sarebbe rivelatrice per attribuirgli la paternit? di quella parte. Anche le due storie successive di G. L. Bonelli, "La minaccia invisibile" ( n° 309 / 310 ) e "Il ranch degli uomini perduti" ( n° 311 / 312 ), vedono una sicura partecipazione sclaviana. Claudio Villa, che ha disegnato le tavole dell'ultima storia citata, ha infatti affermato che sarebbe stata "limata" da Sclavi. Non è possibile purtroppo quantificare l'intervento delle correzioni e dei tagli da lui effettuati, così come nulla ci è dato sapere della storia successiva "Gringos" ( n° 319 / 321 ). Trenta pagine de "La città corrotta" ( n° 323 ) sono invece attribuibili con certezza al ghost writer. Il contributo di Sclavi dovrebbe riguardare la parte incentrata sulla figura del mite e codardo portiere del Golden Gate, Mister Thorne. Sono sicuramente sue le pagine da 68 a 78 dell'albo in cui il portiere viene interrogato dagli scagnozzi di Tom Rever e quindi ucciso, nonchè del successivo intervento di Tex e Carson che fanno fuori i banditi. In più sono da contare altre aggiustatine qua e là per far arrivare la storia alla lunghezza di 110 pagine dalle circa 80 originariamente pensate da Giovanni Luigi Bonelli.

    Nel 1989 Claudio Nizzi rivede invece la sceneggiatura della penultima storia bonelliana, "Terra Violenta": così ha dichiarato l'autore in una recente intervista rilasciata per un'edizione del Tex finlandese.




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    Nell'introduzione al quinto volume di "Cavalcando con Tex", Claudio Nizzi dice di aver beneficiato in quegli anni di una relativa libertà nella scrittura delle sue sceneggiature. Gli fu solo espressamente consigliato di seguire lo stile Bonelli.

    " Io stavo bene con Tex, la sua compagnia non mi creava troppe difficoltà, non ci furono mai incidenti. Tranne uno, proprio all'inizio, piccolo e divertente è ma anche significativo del clima dei tempi è che ho già raccontato: quello dell'albergatore che appare a pagina 96 dell'albo numero 279, il quale in origine era una donna e venne trasformato in un uomo dopo che Sergio Bonelli a disegni già realizzati è si accorse che l'albergatrice e la cattiva della storia apparivano insieme per troppe vignette, e su Tex due donne erano semplicemente troppe! ". L'autore, in un'intervista concessa alla rivista Dime Press nel settembre 1992, ammette comunque il severo controllo esercitato dalla redazione nei confronti delle sue prime storie: " All'inizio i miei soggetti venivano sorvegliati molto, sia perchè ne scrivevo pochi ( e senza fretta ), sia perchè bisognava essere sicuri che mi mantenessi nell'ortodossia più assoluta. A quei tempi eravamo ancora in tre a scrivere Tex: G. L. Bonelli, Sergio e io. In seguito Bonelli padre rallentò, poi anche Sergio e io mi ritrovai a scrivere anche dieci storie contemporaneamente. Oggi, sia sotto la spinta dell'urgenza, sia perchè mi sono ormai conquistato una certa affidabilità, i controlli si sono molto diradati... ". Nizzi ha raccontato un altro curioso aneddoto sulla storia che vede il ritorno della vecchia strega Zhenda, che sembra però escludere interventi redazionali: " In "Zhenda!" ( n° 346 / 349 ) ci sono degli indiani, i Sinaguas, che vivono nelle profondit? dei canyon e dovrebbero essere perfidi e immondi come i cattivi Hualpai. Il soggetto prevedeva che, alla fine, dopo essere sfuggito alle loro grinfie, Tex avrebbe fatto strage dei Sinaguas. Una sorte analoga doveva toccare alla terribile Zhenda. Perfidi e immondi i Sinaguas? Fabio Civitelli me li ha disegnati così docili e bellini che se solo Tex li avesse sfiorati con un dito i lettori sarebbero sorti in loro difesa. Terribile Zhenda? Ma se alla fine sembrava una cara vecchietta! Avendo visto i Sinaguas e Zhenda in corso d'opera, cambiai il finale abolendo la strage e introducendo i lucertoloni. Detto questo la mia stima per Fabio resta immutata e la nostra amicizia ben salda ". L'unica storia di Claudio Nizzi a dover figurare legittimamente in questo articolo sembrerebbe essere "Delitto nel porto" ( n° 414 / 416 ). L'intrigante soggetto di questa avventura ambientata a Boston, la vendetta di una ragazza corsa, deriverebbe da un'idea suggerita allo sceneggiatore da uno dei suoi fans.




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    Negli ultimi anni, due disegnatori, Claudio Villa e Fabio Civitelli, sono varie volte venuti in aiuto del bravo Nizzi.

    Quasi tutto il soggetto della storia "L'uomo senza passato" ( n° 423 / 425 ) è da far risalire al copertinista della serie: " Lo spunto che mi era venuto per la storia era proprio questo: com'? un eroe quando va in crisi? Se Tex pensasse di aver perso il figlio come reagirebbe? E se il figlio perdesse la memoria e si ritrovasse a combattere contro suo padre, credendolo malvagio... sarebbe una lotta tra Titani! Cosè ho scritto un soggettino della prima parte... non è che ci credessi molto, ma la cosa mi piaceva e avevo deciso di farmi avanti con Nizzi. Lui l'ha letta e gli è piaciuta, così ha cominciato a lavorarci su. Nella mia idea la scazzottata del saloon c'era già stata e la storia cominciava con i quattro pards al galoppo che inseguivano i banditi. Mentre sparavano, dai loro dialoghi avremmo capito cosa era successo prima... Cosa che li avrebbe portati dritti dritti verso il luogo dove Kit sarebbe stato ferito. Dal momento in cui Kit finiva nel fiume le cose si facevano importanti. Sono intervenuto nella sceneggiatura per modificare la scena del duello, che in origine prevedeva una sola tavola con tre strisce sovrapposte: nella prima i due uno di qua e l'altro di l', nella seconda BANG/BANG, nella terza il cattivo che cadeva... Mi sembrava doveroso spiegare meglio come doveva sentirsi Tex, il bandito e Carson. Ho sceneggiato fino alla pagina in cui il bandito cade al "rallentatore" svelando il buco nel medaglione che portava al collo, segno che Tex, ferito o no, ti becca sempre... La storia di Kit avrei voluto che fosse più "difficile", e doveva sfociare in una lotta tra lui e Tex epica, con un numero di tavole sufficiente a far capire quanto fossero "tosti" tutti e due. Kit si sarebbe arreso a fatica, ma avrebbe reso difficile la vita al padre. Chi, se non lui, potrebbe riuscirciò E il suo recupero sarebbe stato doloroso, segnato da continue fitte alla testa e sprazzi di memoria che tornavano. Il finale andava orchestrato bene con un uso del tempo per "incastrare" gli avvenimenti che si sarebbero susseguiti in un crescendo che sarebbe finito con il colpo di winchester preso in pieno da Fiore di Luna... ". Villa è stato prodigo di notizie, non resta che affidarci dunque al suo commento nell'analisi di alcune scene di questa bellissima avventura. Mentre Tex, Carson e Kit si trovano coinvolti in una sparatoria, quest'ultimo viene colpito di striscio alla testa e scompare tra i flutti del fiume. Il ranger, ferito a sua volta a una spalla, affronta il bandito Joe Galvez . L'artista puntualizza quanto segue: " Quella scena ( che ho riscritto io per intero ) era uno dei punti chiave della storia: mostrare la tempra di Tex che, nonostante fosse ferito alla spalla, trova la forza di affrontare un uomo in perfette condizioni. Tex è mosso da una straordinaria forza di volontà, alimentata dal desiderio di fare giustizia / vendetta verso chi aveva colpito Kit. Cos'è un buco in una spalla per Tex, quando ha visto suo figlio ferito finire in un fiume? Era la "citazione" di una scena che mi aveva colpito quando leggevo Tex: in uno dei primissimi episodi Tex si trova coinvolto in una rissa con dei messicani e alla fine, dopo averli stesi tutti, si trova con un coltello nella spalla. Ma non si cura della sua ferita. Chiede informazioni agli sbalorditi astanti, saluta e se ne va, lasciando una "pista" di gocce di sangue... e i commenti dei due messicani stupiti per quell'uomo così insensibile al dolore e così determinato... ". Nella scena successiva, che vede Carson e Tiger comunicare a Tex l'esito delle loro ricerche infruttuose del corpo di Kit Willer, l'intervento del - ghost writer - si materializza invece sul piano grafico. " Posso dire che in quella scena Nizzi aveva messo Tex che si portava una mano a coprire gli occhi e una lacrima scendeva dalla sua guancia... Messa così mi dava un' impressione di "fragilità". Ho preferito dargli un gesto più dignitoso, senza mostrare lacrime, che sono spuntate dalla fantasia del lettore. Era una scena forte, preparata con attenzione dallo scambio di sguardi tra Tiger e Carson poco prima... Tutti in quel momento avevano la sensazione di aver perso qualcuno, è la "crisi" in cui credo per entusiasmare, fare più partecipe il lettore. Va "dosata" e usata con parsimonia, ma è uno degli elementi che muovono a una completa identificazione e partecipazione chi legge. Miller con Daredevil e Dark Knight l'ha fatto alla grande ". A Claudio Villa si deve pure l'idea della perdita della memoria di Kit Willer. Ma mentre l'artista aveva pensato ad un suo graduale recupero: " con il tempo Kit sarebbe andato migliorando ", Nizzi preferisce invece farlo rinsavire attraverso una classica botta alla testa, che si materializza in maniera piuttosto fortunosa a pagina 26 del numero 425. L'idea dello scontro tra il padre e il figlio faceva anch'essa parte del soggetto originale del disegnatore ( si veda la prima citazione, sopra ). Quel che è interessante è il fatto che l'artista tenda a ribadire più volte che nel suo soggetto lui aveva immaginato una strenua lotta tra il padre e il figlio, poi invece risolta in poche strisce: " Una lotta storica, irripetibile, uno scontro tra due persone che si equivalgono. Uno scontro epico. Poteva durare settimane... Tex avrebbe vinto, si, ma a duro prezzo. Kit svenuto e lui, quasi esausto. Chi, se non Kit potrebbe metterlo a dura prova  ?". Infine sempre all'artista è riconducibile il tragico finale, che vede la morte di Fiore di Luna: "Che Fiore di Luna morisse era previsto: ogni storia di Tex deve lasciare le cose come erano prima della storia. Kit sposato e Tex "nonno" non si addicono al personaggio...". Qualche intervento di Claudio Villa è ravvisabile anche nella sceneggiatura di un'altra storia di Claudio Nizzi: "Mefisto!" ( n° 501 / 504 ): " Il finale non è stato tagliato. La storia si è sviluppata "da sola" su tre albi e mezzo... Sono stati fatti interventi solo sul penultimo e ultimo albo con la riscrittura di qualche pagina. Nizzi aveva cominciato a scriverla con la prima parte del soggetto, aveva messo insieme il primo albo in qualche mese e io avevo cominciato a lavorarci su. Con la mia nota e incredibile velocità, quando sono arrivato a ridosso delle ultime tavole di sceneggiatura in mio possesso l'ho chiamato e lui, che nel frattempo si era dedicato ad altre storie, ha ricominciato a Mefistare... E pensare che la storia è stata allungata rispetto alla versione originale almeno di dieci pagine. La tempesta di vento nel deserto l'ho chiesta io a Nizzi... Volevo un finale in crescendo: Mefisto è tornato dall'aldilà, ha dei poteri che neanche il mago Otelma... può fare quello che vuole! Non doveva limitarsi a fargli "bù!" e poi scappare... Doveva essere tosto, ma tanto... Poi c'era il mago indiano, che ci siamo persi per strada... ma questa potrebbe essere un'altra storia! ".




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    Del secondo disegnatore, Fabio Civitelli, risultano invece accreditate almeno cinque storie. In un intervista rilasciata al sito Texunofficialsite di Marco Bilancioni, l'artista ha precisato il suo ruolo di ghost writer. Le storie alle quali avrebbe prestato la sua collaborazione sono "Il presagio" ( n° 475 / 477 ), "Ritorno a Culver City" ( n° 511 / 512 ), "Anasazi" ( n° 536 / 537 ), l'Almanacco del West del 2005, intitolato "Il fuggitivo" e la storia del sessantennale "Sul sentiero dei ricordi" ( n° 575 ).

    Sulla collaborazione con Claudio Nizzi, l'artista si esprime con parole dalle quali si evince l'alto grado di complicità esistente tra i due autori: " E poi c'è un rapporto talmente buono [ con Claudio Nizzi, nda ] che mi consente anche di discutere con lui della sceneggiatura e lui con me dei disegni. Prima di mandare il lavoro in casa editrice ci confrontiamo. Non vive vicino a casa mia però gli spedisco i disegni fotocopiati: lui mi dice se una scena è venuta bene o se c'è da ritoccarla, e io in parte controllo la sua sceneggiatura. Lui ha fatto delle modifiche suggerite da me alla sceneggiatura dell'ultima storia e io ho ritoccato dei disegni su suo suggerimento ".

    Altre rivelazioni permettono di stabilire con precisione l'apporto di Civitelli alla serie di Tex. " In realtà i soggetti delle storie che ho firmato io sono "Il presagio" e "Il duello", la storia a colori che è uscita su Specchio della Stampa. "Ritorno a Culver City" in realtà non è mia, è mia solo l'idea di partenza: cioè Tex e Kit che tornano a Culver City e passano dal vecchio ranch in cui Tex era cresciuto. In più ho suggerito la penultima tavola della storia, dove Tex e il figlio vanno a trovare la tomba del fratello Sam a Culver City. Comunque avevo pensato: ?Già che sono lì, facciamola vedere questa famosa fattoria!. Il resto è di Nizzi. Per quanto riguarda Il presagio, l'idea è nata molto semplicemente, a Lucca nel 1996, in un ristorante. Eravamo io e Nizzi: Perchè non mi fai una storia in cui Tex perde il ruolo di agente indiano?. E mi disse: Che bell'idea! Prova a buttarla già!. Lì per lì ero molto perplesso. Dopo qualche mese ( nel frattempo io mi ero dimenticato! ) mi telefona e mi fa: Allora, me l'hai scritta questa storia?. Cosè presi carta e penna e la buttai già, con molti difetti. Lui la sistemò e nacque Il presagio. Naturalmente gli ha dato una struttura professionale, ha riscritto anche il soggetto. Esso infatti andava presentato all'editore e non potevo portare qualcosa ancora scritto a penna! Lui l'ha riscritto e migliorato, presentandolo all'editore e dicendo che il soggetto era mio ".

    Civitelli precisa anche un altro punto essenziale della storia: la relazione sentimentale che vede protagonisti Tex e la bionda Alison. "La donna del 'Presagio'? Di sicuro non potevano licenziarmi! Ma il mio Tex non rimaneva indifferente ad Alison! Ho anche rischiato un po' inserendo una donna che su Tex è un argomento tabù. Ma se non lo facevo io, che non rischio di essere licenziato come sceneggiatore, chi lo fa? Nel mio finale Alison mostrava il suo interesse per Tex, e Tex non si mostrava così indifferente. Nella versione finale è stato reso un po' più bloccato. Però capisco le esigenze della redazione: era un argomento troppo tabù. Io avevo immaginato che, mentre lei se ne andava via, Tex mostrava che non era rimasto indifferente. Ma Nizzi ha deciso di impostarla così: bisognava mostrare che lei si era innamorata e lui invece no ".

    Il soggetto originario di "Ritorno a Culver City", così come immaginato da Civitelli, prevedeva anche la presenza del nipote di Tex, figlio di Sam Willer. " Nella mia idea di partenza, il vecchio giudice aveva adottato come suo un bambino che era figlio di Sam Willer, che aveva una donna con cui non si era ancora sposato. Poi lo avevano ucciso e solo dopo lei aveva scoperto di essere incinta. Il giudice sa che il ragazzo è figlio di Sam e glielo rivela quando è in fin di vita. Il ragazzo allora va a Culver City a ritrovare le proprie radici, appena scoperte. Però era un'idea un po' rischiosa, in effetti: Tex ha una struttura molto rigida, è difficile fare innovazioni unilateralmente, bisognerebbe discuterle prima con l'editore e il direttore ".

    L'ultimo intervento di Civitelli sulle storie di Nizzi riguarda la storia del sessantennale "Sul Sentiero dei ricordi", dove sostituisce la scena dell'abbraccio tra Tex e Lylith con lo storico bacio della coppia. In un'intervista televisiva il bravo disegnatore aretino conferma la paternità di questa idea, per una volta non censurata dallo sguardo severo della redazione:

    "C'era un bel abbraccio... Io ho pensato che forse in questo caso ci poteva stare bene, dato che s'era già vista prima una scena simile di lei che correva incontro a Tex e lo abbracciava. Per non fare una ripetizione e anche per dare una specie di colpo ancora più forte al lato sentimentale della storia [ è stata inserita la scena del bacio, ndr ]. Perche questa non è solo una storia di avventura, è una storia di ricordi tanto che dopo aver raccontato tutta la storia con Lylith lo stesso Tex si fa prendere dalla malinconia, cosa che non si vede mai in un albo di Tex, cioè lui normalmente è un uomo che spara, è un uomo rude, che non lascia trasparire i suoi sentimenti... In questa storia invece, bene o male, lui si lascia sopraffare dalle emozioni".








    Note:

    Come fa giustamente notare Carlo Monni, non è del tutto vero. In realtà per i primi anni, quando a scrivere la storia era Sergio Bonelli, nella splash page non compariva il nome dell'autore. Nello stesso periodo, inoltre, il fatto che nella pagina iniziale di una storia fosse esplicitamente indicato il nome di G. L. Bonelli come sceneggiatore ( cosa inusuale per l'epoca ) era un chiaro indizio che la storia precedente l'aveva scritta qualcun altro. Negli anni seguenti ( dal 1983 ) il nome di G. L. Bonelli è sempre inserito nella splash page chiunque scriva la storia. Anche in questo caso, però, le sempre più rare storie di G. L. Bonelli portano comunque il suo nome nella pagina iniziale se vengono subito dopo una di Nolitta o Nizzi.

    Almeno un anno prima. Se autori come Letteri ( che a partire da un certo punto fu il disegnatore esclusivo delle storie di G. L. Bonelli ) erano dei veri fulmini, altri, come Monti e Civitelli, potevano, per gli standard dell'epoca, essere classificati come abbastanza lenti.

    Revisioni ed interventi vari di Sclavi o di altri sarebbero presenti in varia misura in tutte le storie di G. L. Bonelli pubblicate a partire da Uno sporco imbroglio. La storia precedente, Geronimo ( n° 283 / 285 ), contiene infatti una svista clamorosa: il capo Apache Delgadito viene presentato a Tex due volte in due momenti diversi della storia. Probabilmente, come azzarda lo stesso Sergio Bonelli nella posta di Tutto Tex, il vecchio Bonelli aveva scritto le due sequenze a distanza di diverso tempo l'una dall'altra e nello scrivere la seconda si era semplicemente dimenticato della prima. Una svista che ad un supervisore attento non sarebbe potuta sfuggire e che quindi autorizza a pensare che il lavoro di revisione sia iniziato solo dalle storie successive.




    TEX WILLER FORUMFREE. ORG

  19. Dice bene Tex Fanatico, Tex si è sempre battuto per i più deboli, schierandosi molte volte con gli indiani ( navajos, sioux ) quando erano attaccati da ufficiali ottusi dell'esercito, ma anche dalla parte dell'uomo bianco se invece erano i comanches i prevaricatori ( vedi la boselliana L'ultima invasione ). Quindi occorre fare una netta distinzione tra fratellanza con "i musi rossi" e senso di giustizia, le cose a volte si confondono l'una nell'altra, ma in realtà sono ben distinte. Quanto al discorso Tex e Lilith - non la sposa certo per amore -, è un'altra esagerazione che nasce da una singola frase pronunciata da Lilith che Bonelli voleva rendere più pudica ( ricordiamoci che impatto poteva avere una scena di questo tipo su certi moralizzatori bacchettoni degli anni cinquanta! ). In realtà Tex non ha mai detto una parola che potesse farci capire che il discorso fosse da intendersi: "il matrimonio o la morte". L'unica cosa che non si presta a nessun equivoco ?, al contrario, la nascita di Piccolo Falco nove mesi dopo. poi se questo non bastasse a provare il suo amore, ci sarebbe da rievocare un certo "giuramento". Se Tex ha scelto Lilith e il matrimonio in un momento di difficolt?, chi ci dice che non lo avrebbe fatto lo stesso è Nell'albo precedente è vero che a Lupe aveva detto no, ma bisogna anche dire che quest'ultima era molto ingenua e sarebbe stato immorale approffitare della sua momentanea debolezza.

  20. Ne parli come se fosse un fenomeno diffuso

    Ne parlo così perchè io gli albi ce li ho tutti e ne ho dovuto sostituire parecchi. Ho anche un mucchio di Tuttotex oltre agli originali e con questi non ho - mai - avuto problemi. Per ordine delle vignette sballato intendo quanto segue:Tavola giusta: 1, 2 , 3, 4, 5, 6 ( i numeri indicano le vignette )Tavola con errori di stampa: 1, 3, 4, 6, 5. Per pagine sbiadite --> leggi: è finito l'inchiostro. Per quanto riguarda le ultime storie della serie Tex Gigante, l'unica sostituzione è stata quella del 510 ( mancavano quattro pagine ). Ovviamente parlo della mia collezione, ma a sentire voi, sarei l'unico iellato!
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