Dix Leroy
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Mi dispiace di aver fatto perdere un'ora a Letizia nel vano tentativo di convincermi.
Un team al lavoro su questo genere di cose non darebbe lo stesso risultato (ricordate Lito Fernandez?)
I colori saranno anche più saturi, c'è qualche sfumatura in più… ma da qui alla colorazione da "romanzo"
per me serve un'altra mezza giornata, almeno (più qualche annetto di accademia di Belle Arti magari, suppongo…).
Una pagina al giorno, ammettiamolo pure, ma convenite che un colorista non può occuparsi di una sola
testata alla volta? E se questa chiude o trovano un altro più bravo a meno prezzo?
Come scritto in altre occasioni, se si poteva fare lo si sarebbe fatto!
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A questo punto servirebbe un messaggio di Vattani o chi per lui che
attesti che per colorare quelle tavole ci ha messo più di sei mesi.
E non credo di essere molto distante dalla realtà.
Mettere le mani sulle tavole di Galep o di Mastantuono sono cose diverse.
Secondo me un bravo colorista alle prese con una serie così serrata e antica
(dagli sfondi praticamente inesistenti da ricreare in vignette a volte microscopiche)
sarebbe così intimorito che ne risulterebbe la copia della collezione storica
o poco più.
Ma vedo che il tono della discussione non è del tutto serio, quindi mi fermerò qui.
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Credo che a una proposta di colorare diciamo ogni mese (o anche due) un intero albo di Tex Classic
con la stessa qualità dei romanzi a fumetti, Matteo Vattani farebbe perdere le sue tracce per sempre
o lo ritroveremo arruolato nella Legione Straniera.
E poi vi trovereste gli speciali colorati nella stessa maniera, e quindi… non sarebbero più speciali!
Via... siamo seri!
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Solo una manciata di osservazioni.
concordo con Johnny Colt, il rosso della copertina non ha un corrispettivo all'interno della storia,
(i colori del cielo potevano tendere più al rosso oppure la copertina essere più arancione)
però... cavoli se stamattina non ho visto subito l'albo nella marea di albi nell'edicola, sembrava risplendere!
Mastantuono per me ha trovato nel cartonato a colori il suo ambiente naturale. Quasi lo vorrei come disegnatore fisso!
E il fatto che la storia si svolga dopo la precedente non mi ha affatto disturbato: seguiamo pure cosa successe
in seguito, in fondo questa collana sembra sempre più la "Jeunesse du Tex Willer".
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Esatto.
Se tutto l'anno dovesse essere un continuo fuoco d'artificio
poi nel 2019 come faremo?
Già il logo in copertina è un grosso evento
(non succedeva da venti anni con il 50°)
E più parlate male di Cossu più comincia a piacermi,
Dovrebbe migliorare qualcosa è chiaro (tutti possono migliorare)
ma dire che non si può vedere sulla collana regolare mi sembra ingeneroso.
Se è vero che il suo Carson è rappresentato troppo anziano e WIller
è legnoso quanto una credenza in arte povera gli ambienti sono
rappresentati degnamente con una particolare cura per il legno (strano!)
inoltre ha un modo personale di disegnare le scene in notturna.
Comunque continuo a preferirlo nella versione "colorata" vedi TexColor.
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Prima che mi metta a leggere il nuovo Magazine potrebbe passare del tempo.
Ma una cosa mi ha colpito, vediamo se qualcuno è d'accordo con me.
I disegni di Luca Vannini mi hanno rievocato il tratto "sporco" comune a D'Antonio e a Milazzo
Mentre Giovanni Bruzzo mi ha ricordato il primo Giovanni Ticci, quello di "Vendetta Indiana".
Se proprio uno deve ispirarsi, meglio puntare alto!
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Fa piacere sapere che non sono l'unico fan di G.L. Bonelli
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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Letizia dice:
Dix, vedo che hai letto i due romanzi di GLB sul mio poliziotto preferito.
"Letto" è una parola grossa.
Non è un fumetto e la paura che mi si sbriciolino tra le mani è incombente.
Sul serio conosci Mauri?
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Pretendo la verità o la veridicità in una biografia, in una ricostruzione di un fatto
realmente accaduto. Me se nella storia "Il Serpente d'argento" Jack London
incontra per puro caso Mark Twain io non mi scandalizzo.
(adesso non ditemi che questa non l'avete letta, porto già pazienza per John Mauri…)
E Zagor ha già incontrato Dragonero, senza che ci siano state sollevazioni popolari
in piazza.
Per rientrare in tema:
Ho le prove che Tex Willer ha viaggiato nel tempo.
Controllate solo se avete in casa gli albi originali (che non sono
stati modificati dai "Men in Black".
N.1 "La Mano Rossa" . Pagina 35: l'anno in cui è ambientata la storia della "Mano Rossa".
N. 111 "Il Signore dell'Abisso" - Pagina 111: leggete la data di pubblicazione del giornale.
Fonte: Giovanni Luigi Bonelli!
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Il 99% della fantascienza sarebbe da buttare allora,
e quindi tante meravigliose ore trascorse nello spazio con
la fantasia. Okay, ma io la seguo e tenetevi la barbosa verità!
Ma non è necessario allargarsi così tanto: in ogni film o libro
ci saranno sempre inesattezze. A volte sono delle sviste perché per quanto
uno scrittore si possa documentare nessuno sa tutto di tutto.
Altre volte si deve barare, altrimenti la storia non funzionerebbe.
E in nome della precisione buttiamo pure via la valle dei
dinosauri di Bonelli padre (e forse pure del figlio non mi metto a discutere),
Mefisti vari, Piramidi egizie in Messico, alieni verdi nelle miniere,
zombies, rivoluzioni messicane fuori dalla storia, due guerre
di secessione organizzate per l'occasione, Kit Carson che
non è "quel" Kit Carson...
E dove la mettiamo quella sfinge con all'interno quell'anaconda
gigante? (Io non ci dormivo la notte e una volta finita la rileggevo!)
Fantasia al potere, oppure tutti di nuovo a squola!
Zagor incontra Tex, vivono una avventura assieme e tanti saluti,
come? perché? Stò parlando di Tex e Zagor assieme! Che importa il resto?
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Nei fumetti TUTTO è possibile, basta volere,
senza che nessun fisico/scienziato/saputello
venga a tirare la giacchetta a nessuno.
E Tex è pieno di cose che non funzionano pur
non essendo un fumetto di fantascienza!
(e voi lo sapete meglio di me)
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Ah, quello lo seguivo sempre per radio, quando c'era 610.
Ma tu non sai di cosa sto parlando io
Lillo & Greg apparirono come "guest stars" bel radiodramma "Tex contro Mefisto",
adattamento radiofonico della storia che parte dal 501.
(Tex era interpretato da Francesco Pannofino)
Loro fanno due sgherri che fanno una brutta fine, e la loro voce si riconosce subito.
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del tipo... due avventure di John Mauri?
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Nella mia libreria personale io ho cose che tu (e credo anche Boselli) neanche immaginate.
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Ma insomma...
Lo scrittore ti manda un suo libro autografato con dedica e tu ci fai una recensione!
Appendilo sul muro e falla finita! (il corniciaio dovrà farla piuttosto spessa quella cornice!)
Di sicuro non ne riceverai più.
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Ottima mossa WY.
Da domani metterò nello zaino il libro de "Il romanzo della mia vita",
non si sa mai chi si può incontrare per caso...
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Ho visto cento volte Tex sbatacchiare gente di etnia varia che se lo meritava,
nominandoli "muso di carbone", "limoncino", "scimmione", "giuggiola", "pellegrino",
"faccia di rame" e similari, con l'intento di stemperare le scene violente e farci fare
una sana risata. Ma molto più di cento volte ho visto Tex aiutare chi se lo meritava
chiamandolo "uomo", senza star lì a vedere se il colore della pelle fosse simile al suo.
A me è entrato dentro. Chi si comporta male merita il mio disprezzo, soprattutto
se lo fa per sfregio al normale quieto vivere (non alla mia cultura o al mio modo di vivere),
mentre chiunque abbia bisogno di un aiuto merita almeno la mia attenzione.
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Okkei capo.
Io invece non ho proprio nulla da insegnare, in questo e in moltissimi altri contesti,
quindi se ritieni che abbiamo detto cose inesatte io faccio il passo indietro.
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WY, se provi a tenere da parte la tua professione che ti porta a puntualizzare gli "errori" di scrittura,
vedrai che stiamo dicendo più o meno tutti la stessa cosa!
"leggi" = "regole" = "strategie"
(noi le elementari le abbiamo finite da un pezzo e leggendo Tex non è che
abbiamo tutto questo gran vocabolario)
Ma poi non si diceva "proliferazione"?
Forse nel frattempo avranno cambiato.
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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, natural killer dice:
Tex a mio vedere mal sopporterebbe le leggi di marketing...
Ricordo le parole, adattabili anche a questo contesto, del grande vecchio:
"certe leggi le hanno pensate alcuni abissali incompetenti che avevano il solo merito di possedere una faccia di bronzo e un robusto fondo della schiena incollato costantemente a una poltrona di comando, e il guaio è che, oltre ad averle pensate, le hanno poi fatte scrivere e approvare da altri cervelloni, il che ha costituito un autentico disastro per un mucchio di brava gente" GLBonelli
E' indubbio però che le cose stiano come dice borden, una legge di marketing impone di ampliare l'offerta, ma un'altra, non meno rilevante, fa riferimento alla customer satisfaction
Perciò ben venga l'offerta, ma continuando a garantire la qualità delle proposte.
Questo post mi piace di più di quello che ho scritto io
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Si protrebbe anche levare la parola "speciale" da delle collane quasi tutte semestrali e ormai ben piantate
(io ormai neanche mi ricordo di quando a inizio estate non usciva un "Texone").
La legge del commercio è chiara, e c'è anche quella che più copie si vende maggiori sono i ricavi
e la possibilità di abbassare il prezzo.
Fatto sta che ormai un mese si e un mese no ci sono due uscite di inediti, quindi c'è anche il
fattore saturazione da tener conto. Benedico la decisione delle storie in massimo tre albi, altrimenti
avrei fumetti ancora da leggere in ogni angolo della casa!
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Anche io sono favorevole a "uno all'anno".
Io ho una idea per far lavorare Diso:
Una tavola al giorno da pubblicare sul sito (come i Bonelli Kids),
non per forza su Tex (visto che lui si esprime meglio con Mister No).
Se uno vuole il libro che contiene tutta la sequenza annuale
la potrà ordinare sul Bonelli shop.
Lui lavora e noi stiamo tranquilli.
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Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
La qualità della colorazione "Collezione Storica" e suoi derivati è standard, con colori ripetitivi
e sfumature ridotte al minimo. Gli operatori che hanno realizzato il lavoro sono stati debitamente
istruiti, probabilmente anche con un tempo massimo per completare una tavola.
E la SBE per me sta riciclando quelle tavole all'infinito per rientrare dei costi!
Mercury (secondo me) ha fatto un lavoro solo leggermente migliore, ma in quel caso c'erano anche
scansioni da albi originali da dover restaurare e ripulire.
Se avete dei cartonati anni '70/'80 Mondadori o Cepim vedrete cosa intendo io per un lavoro ben fatto
anche se realizzato con metodi completamente diversi (non ne uscivano nemmeno uno all'anno!)
Ma continuate a non tener conto della differenza tra sfornare trecento pagine a settimana (per un volume da 7 euro)
contro degli spillati da 32 pagine (venduti a peso d'oro) e pubblicati senza periodicità e in tiratura limitata.
Probabilmente con il tempo necessario e il giusto compenso GFB Comics colorerebbe i Tex come fossero quadri.
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Non ho la competenza per giudicare la pagina o le pagine che hai colorato.
E non ne ho per capire se queste pagine colorate poi potrebbero essere stampate.
Non so quante persone sono impiegate in GFB Comics e quante ne vengono
utilizzate per i fumetti della Bonelli.
Però sono convinto che se la collezione storica poteva essere colorata bene
per poi uscire in edicola settimanalmente al prezzo che è uscita lo avrebbero fatto.
[Romanzi A Fumetti 07] Giustizia a Corpus Christi
in Romanzi a fumetti di Tex
Pubblicato
Guarda un po' in giro per la rete (che non dice mai o almeno tutta la verità).
I coloristi (bravi) sono tutti freelance, lavorano per chiunque paghi e spesso fanno le notti per rispettare le scadenze.
Gli altri lavorano in fotolito (qualunque cosa essa sia) con il cronometro a fianco: pronti, partenza, via!
e in una settimana hanno pitturato ben 24 tavole di Topolino.