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TWF - Tex Willer Forum

JohnnyColt

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da JohnnyColt

  1. Ed è un grosso sbaglio. Mai mi sognerei di dire che bisogna pubblicare tutte le storie passate perchè sarebbe un lavoro immane ma, ogni mese, aggiungere in libreria la versione digitale dell'albo in edicola gioverebbe ai tanti che oramai leggono solo e soltanto con il tabled e con gli eReeder oppure ai tanti che, all'estero, fanno più fatica di noi a reperire gli albi. Nella SBE è palese che urga un rinnovamento di marchio, ci sono senz'altro specialisti più preparati di me in marketing ma penso fermamente che, pur con qualche piccola innovazione degli ultimi anni, la promozione del brand Tex e soprattutto la medializzazione di quest'ultimo arrancano non poco. La qualità c'è e le idee fresche pure ma ho paura che continuando con questa idea di marketing, ferma agli anni '80, difficilmente si potrà continuare a catturare nuovo pubblico giovane. Non bastano una pagina facebook e una grafica più accattivante del sito internet, servono nuovi supporti in cui espandere il marchio. Se il problema sono i finanziamenti allora posso capire le scelte attuali ma, se gradualmente, le spese di realizzazione di queste "innovazioni" sono sostenibili non vedo perchè non investire in scelte lungimiranti. P.S. Ricordo che negli ultimi tre anni la crescita dei download di settimanali e mensili è cresciuta esponenzialmente, spesso superando le vendite cartacee. I collezionisti non sarebbero interessati a questa edizione digitale ma per fortuna non ci sono solo collezionisti maniaci della stampa, ci sono anche assidui lettori appassionati al personaggio e non al collezionismo.
  2. JohnnyColt

    [691/692] Cuore Apache

    La mia coppia è perfetta, senza alcuna sbavatura...
  3. Mi sono limitato a cercare di analizzare i miei coetanei di Pavia ed i loro gusti. Di forum, portali e quant'altro su internet oltre al TFW seguo poco perciò non ho affatto idea di come sia composto il pubblico di comics e manga su internet. Molta notorietà per questi ultimi due tipi di fumetto è data dai film e dagli anime, notorietà che però spesso e volentieri porta ad appassionarsi al fumetto. Credo che una multimedialità maggiore possa solo giovare al nostro Tex. Rimango convinto che l'ambientazione western non impatta enormemente sulle vendite, secondo me il problema di fondo sono i valori del singolo fumetto che non sono più quelli ricercati dai ragazzini. Come hai detto tu questi per una ragione o per un'altra preferiscono optare su altro e su esempi forse più frivoli. Sono consapevole che non tutti i manga e non tutti i comics siano realizzati espressamente per vendere bene, sono consapevole che ci sono anche dei piccoli gioiellini ma lo stile, che non gradisco particolarmente, e la mia ignoranza in materia mi porta a volte a generalizzare. Questi gioiellini comunque spesso sono quelli meno apprezzati in Italia oppure entrano in nicchie molto particolari. Il ruolo del manga nel Bel Paese, come dici tu, è stato importante per aver portato molte lettrici, cosa non da poco. Il resto dei prodotti deve convogliare a se anche questo pubblico femminile ora. Penso che Tex abbia la possibilità di tornare a "sfondare" nei giovani ma va cambiata la strategia. Va riportato Tex al popolo giovane con il maggior numero di media possibile: più lo hai davanti agli occhi e più ti interessi. Comunque, mi fa piacere il tuo commento perchè hai esattamente compreso ciò che chiedevo e hai risposto a qualche mio dubbio.
  4. JohnnyColt

    Tex 3D

    Ora che ho acquistato Tex, Carson e Tiger Jack posso dire che la scultura delle singole figurine non è affatto malaccio, il plasticotto rimane il plasticotto ma, mentre la fisionomia di Tex mi diceva poco, ho apprezzato il vecchio cammello e soprattutto le fattezze di Tiger Jack. Belline anche le pose che sono per ora molto dinamiche. Aspettiamo Kit sperando che non abbia il volto da Carlo d'Inghilterra come la statuina prodotta dalla Hachette... I poster sono validi anche se l'ultimo mi è arivato stropicciato a livelli inverosimili. Un pochettino più di cura nella fornitura delle edicole non guasterebbe comunque nulla di terribilmente grave. La scatola gialla in cui sono incluse le statuetta è talmente bella che non so se "esporle" con o senza. Consigli?
  5. JohnnyColt

    [691/692] Cuore Apache

    Ottima prima parte di un racconto che probabilmente risulterà alla fine una gran bella storia. Il velo di malinconia in Johnny è costante e coinvolgente mentre il fallimento dell'integrazione forzata di un pellerossa nella becera e razzista società bianca fa da filo conduttore ad un personaggio che particolarmente mi ha colpito. Johhny, allevato amorevolmente dall'assassino dei propri genitori, è lacerato dal fatto che, pur cresciuto tra i coloni, non potrà mai essere un bianco a causa di quell'istinto animalesco descritto perfettamente dal titolo dell'albo Cuore apache. Il gesto del buttare per terra la propria giacca prima di entrare nella riserva indiana indica ancora di più di tante parole la voglia di scoprire la propria reale natura e di conoscere le proprie radici e ritengo sia una trovata geniale di Ruju. La trama scorre bene e offre spunti molto particolari a partire dall'inconsueto incontro tra Tex e Johnny e dalla "nomina" di quest'ultimo ad agente della riserva apache di Cochise. Ecco, Cochise. In questo primo albo, venduto molto bene come "il ritorno di Cochise", Cochise ha un ruolo del tutto superfluo e di contorno. Siamo oramai lontani dal periodo d'oro di questo grande condottiero e la profonda vena di malinconia l'ho sentita anche per questo aspetto: l'arroganza e la voglia di dimostrare del giovane apache che, continuamente, vuole attenzione dal vecchio Sakem è un qualcosa di già visto ma al contempo anche molto azzeccato ed inserito bene nella trama. I due cacciatori, poi, sono tanto patetici quanto fondamentali per l'andamento della vicenda e per questo è giusto menzionare questi due strani personaggi. I disegni di Ginosatis ritengo siano magistrali e finalmente adatti al contesto polveroso del vecchio West. Visi azzeccati, caratterizzazione di Johnny e di Cochise perfetta. Spero nel secondo albo di vedere un ruolo maggiore per il capo indiano e mi piacerebbe anche conoscere il ruolo dell'indiano fuggito dal villaggio. Credo che questo albo, e forse l'intera storia, possa bene rappresentare il Tex del settantesimo anniversario! P.S: Copertina di Villa azzeccata al 100%
  6. JohnnyColt

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Se proprio dobbiamo essere pignoli anche lo stile pulito, dettagliato e caricaturale di Magnus nulla ci azzeccava con i canoni classici di Tex eppure ha realizzato forse il più bel Texone mai uscito. Io continuo a non comprendere queste posizioni faziose e altamente polemiche. Ma solo io penso che se per qualche ragione un volume non si addice ai propri stilemi è più facile lasciare l'albo in edicola piuttosto che criticarlo per partito preso senza avere neppure uno stralcio di argomentazione valida?
  7. JohnnyColt

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Non ti sembra di esagerare? Non ti sembra che sia prematuro definire scandalosi i disegni di un grandissimo professionista solo perchè hai visto quattro tavole digitali al pc? Aspetta di leggere l'albo prima di dare pareri cosi radicali e anche di critica verso la Casa Editrice... Ricordati inoltre che ci sarà mercato finchè Tex venderà bene come vende oggi.
  8. Qui di seguito la galleria personale di Majo.
  9. Purtroppo aggiungerei... La mia generazione è formata solo da cretini che o non conoscono le proprie tradizioni o le schifano. Io parlo delle mie conoscenze e dei miei coetanei di Pavia, non ho la pretesa di nazionalizzare l'andamento pavese. La mezz'ora di san divertimento è sacrosanta ma ridurre Tex al solo divertimento forse è azzardato. Credo che Tex, grazie alla sua etica e al suo spirito, abbia tanto tanto da offrire. Lo offriva all'epoca d'oro, lo offre oggi e può offrirlo domani.
  10. Sul fatto che Tex non ha quasi appeal tra i giovani. Ripeto, conosco tantissimi miei coetanei che sono appassionati di fumetti e NESSUNO conosce o legge Tex. Un mesetto fa chiesi alla mia edicola e alla mia fumetteria di fiducia a Pavia quante copie di Tex vendevano a giovani ed entrambi mi risposero meno di 5 al mese. I loro acquirenti mi dissero che hanno in media 40/50 anni. Non ho certo dati sui giovani che acquistano Tex ma di certo so i dati della vita quotidiana, e non sono molto incoraggianti. Le eccezioni ci sono e io ne sono la prova ma siamo troppo in pochi forse. Tex vende molto di più ma quanti di loro sono giovani entro i 25 anni? Che io sappia sono decisamente pochi, poi spero sia solo un fatto legato a Pavia. La mia domanda non era legata al perchè i giovani non leggono Tex ma che cosa quest'ultimo può offrire alle prossime generazioni. Fidati i giovani ultimamente sono ritornati a leggere un sacco di fumetti, magari non come negli anni '70 ma fidati che ci sono davvero pochi giovani non appassionati a qualche tipo di fumetto. Purtroppo sono tutti manga e comics quelli che vengono letti... La favola dei millenials bruciati con internet e videogiochi è solo in parte vero perchè spesso oltre ai vari schermini vi sono passioni molto più forti. E uno di queste passioni è proprio il fumetto.
  11. JohnnyColt

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    L'inchiostrazione posticcia credo sia a causa della digitalizzazione della tavola, o almeno lo spero... Per i volti a me piacciono sinceramente e anche Carson, realizzato con uno stile molto personale, io lo riconosco ampiamente come Carson. Boh, prima vediamo l'albo e poi sentenzieremo.
  12. JohnnyColt

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Perchè tratto sommario e volto poco convincenti? A me sembrano così belli...
  13. L'industria del fumetto è oggettivamente affaticata ma confrontando le vendite di Tex con i manga si capisce che l'appeal lo ha ma soltanto per una ristretta clientela. Ho 20 anni e leggo Tex con vera passione, purtroppo però mi sento dire che è un fumetto per vecchi perchè parla di cose inutili che nessuno si vuole sentir dire. Conosco diversi ragazzi della fascia da te evidenziata e nessuno conosce o legge Tex, nessuno. Non so se sia un'eccezione ma so bene quanto loro sono appassionati di Manga e Comics (anche grazie a quei filmacci dozzinali fatti solo per vendere). Sarò anacronistico io ma tanti meccanismi continuo a non comprenderli, continuo a non comprendere perchè la gente debba seguire la moda e leggere Spazzatura piuttosto che fumetti molto belli e ricchi di spunti (compreso Tex). Non capisco se sia Tex che si è fermato a 40 anni fa o se i ragazzotti se ne fregano altamente di ragionare con la propria testa. Non me ne voglia lo zoccolo duro di Tex ma purtroppo per tenere aperta la testata bisogna fare appeal nei giovani, non so se sia il messaggio di Tex sbagliato oppure le scelte della casa editrice. Il mercato dei videogiochi e dei social senz'altro influisce indirettamente le scelte ma non credo siano sostituibili al buon libro o al buon albo a fumetti.
  14. JohnnyColt

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Che fine ha fatto il mio intervento fatto qualche ora fa?
  15. E' da qualche giorno che mi chiedo se Tex possa davvero competere con i vari manga o con i vari comics che tanto ora vanno tra i giovani. Tex non è prettamente un fumetto per "vecchi" però rappresenta una nicchia di lettori, una nicchia appassionata di western e di azione un poco canzonata. Tex tra l'altro, è l'eroe tutto d'un pezzo che oggi si osteggia, si preferiscono personaggi dubbiosi e per alcuni aspetti deboli, si preferiscono personaggi più contemporanei e legati alla vita globalizzata e ipertecnologica. Se Tex negli anni '60 rappresentava un modello da seguire per migliaia di ragazzini, se Tex dava speranza in un mondo migliore a cui tutti potevano aspirare, oggi che cosa rappresenta? Che cosa può offrire Tex alle nuove generazioni ? Cosa può trasmettere ai giovani che preferiscono la frivolezza di un manga o di un comic? Personalmente penso che quei valori che Tex esprimeva negli anni '50/'60/'70 possano avere ancora oggi un'importanza rilevante, penso che farebbe bene far leggere Tex a più giovani affinchè possano comprendere le ragioni di libertà e giustizia che fanno agire Tex, affinchè possano comprendere che non esiste popolo superiore o popolo inferiore ma vi è una sola razza umana composta da buoni e cattivi (siano essi bianchi, rossi, neri o gialli), affinchè possano comprendere l'inutilità della guerra e degli stermini di popoli che ancora purtroppo esistono. In un mondo globalizzato e ipertecnologico come quello odierno, in un mondo profondamente razzista e classista Tex può davvero rappresentare un modello da seguire per le nuove generazioni rincitrullite da slogan politici, musica opinabile e reality show. Secondo voi è possibile far avvicinare quei giovani che preferiscono i comics e i manga perchè vanno di moda o il tutto si conclude con una mera questione di gusti? Per me le vendite parlano chiaro, i gusti c'entrano ma fino ad un certo punto. Credo sia più consono parlare di moda.
  16. Scusa Letizia, ma sei qui solo, sempre e comunque per publiccizzare i tuoi romanzi? Fammi capire, il tuo "spunto" è una cosa seria o era una scusa per farti pubblicità? Spero fosse una provocazione... Comunque, credo che la prima parte della tua idea, pur essendo banalotta, ci possa anche stare, magari giusto come incipt di una storia. Il problema è Carson che fa fuori Tex. MA SIAMO MATTI? HAI PRESENTE COSA VOGLIA DIRE QUESTA COSA PER LA SERIE? TI SEI ACCORTA CHE E' UNA PROPOSTA CHE SNATUREREBBE LA SERIE? TI SEI ACCORTA CHE CARSON NON AMMAZZEREBBE MAI COLUI CHE RITIENE SUO FRATELLO? TEX E' TEX, LYLITH E' LYLITH E GLI ALTRI PARD SONO GLI ALTRI PARD. QUESTA E' LA SERIE E PROPORRE STRAVOLGIMENTI TANTO ASSURDI QUANTO IMPOSSIBILI DA REALIZZARE FA SOLO PERDERE TEMPO A CHI MAGARI QUALCHE IDEA FRESCA, INNOVATIVA E VINCENTE L'HA! Nessuno è obbligato a proporre idee però se qualcuno volesse offrirle agli altri si accerti almeno queste siano possibili, plausibili e sensate. Ci basta solo che in realtà Kit Willer non è figlio di Tex ma è frutto dell'amore tra Lylith e un alieno. Non prenderla sul personale, @Letizia, ma cerca di rimanere coi piedi per terra... Ecco, appunto. Vedi che non sono l'unico ad essere infastidito da questo particolare?
  17. JohnnyColt

    [05] [Almanacco 1998] Glorieta Pass

    Le matite erano di Dotti ma credo di aver visto un tocco molto personale nelle inchiostrazione. Posso essermi sbagliato io ma i disegni in questo albo non mi ricordano subito i disegni di Dotti.
  18. JohnnyColt

    [05] [Almanacco 1998] Glorieta Pass

    Storia letta recentemente per la prima volta, devo dire che mi è piaciuta molto e stupito in positivo. La narrazione è tabto intensa quanto scorrevole, non manca affatto il pathos e credo sia sviluppato eccezionalmente il tema del Nord Vs. Sud. Il tenente Danville l'ho trovato un eccellente personaggio, costruito magistralmente con una propria storia e con un'etica personale distintiva. La condanna persistente alla guerra è massiccia e inserita molto bene dentro alla vicenda. La storia è breve ma in queste "poche" pagine riusciamo a percepire ogni caratterizzazione; penso che meglio di cosi non poteva essere scritta. I disegni sono molto ben fatti anche se talvolta peccano di incoerenza tra di loro. Gattia credo sia oramai sui 90 anni e non so affatto se disegni ancora ma non mi dispiacerebbe una sua storia a colori sul Color. Speranza molto speranza ovviamente. <ls pecca che ho trovato è stato vedere un Tex giovane identico al Tex standard. Voto 8 per la storia un buon 7 per i disegni.
  19. JohnnyColt

    Il volto di... Tex!

    Su De La Fuente avrei qualcosina da ridiere ma per gli altri io vedo interpretazioni dello stesso personaggio. Il Tex di Diso non mi piace ma è comunque Tex!
  20. JohnnyColt

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Non trovo nulla che non vada nelle vignette postate. Lo stile è quello di Diso, che piaccia o meno, questo è il suo Tex e hai preso anche due tra le vignette raffiguranti Tex più riuscite. A me non piace affatto e credo inoltre che almeno l'80% delle tavole pubblicate sembra soltanto abbozzato ma ciò non toglie la capacità di Diso nel fare ottime illustrazioni. Tu hai pubblicato due vignette tecnicamente corrette, tante altre sembrano caricature mezze finite. Lo stile è lo stile, e a me non piace, ma la tecnica è tutt'altra cosa... Ognuno ha come riferimento il Tex che ha preferito in passato: per tanti è quello di Galep, per altri quello di Civitelli, per altri ancora è quello di Ticci. E' stile, può piacere o non piacere, ad alcuni piace ad altri no... Rispondendo alla tua domanda direi che Sì, è Tex!
  21. JohnnyColt

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Storia gradevole e ben architettata con diversi spunti innovativi e una sana confusione su chi sia l'antagonista. Ruju si sta riprendendo sempre di più dallo scivolone de Il messaggero cinese e azzecca pure questo albo: scritto molto molto bene, con le pause giuste e soprattutto con la suspance corretta. Leggendo la trama mi aspettavo un certo tipo di adrenalina, tipica delle corse, che poi ho ritrovato appieno nella storia. La discussa scena del duello con l'indiano mi è piaciuta perchè, seppur sfruttata innumerevoli volte da ogni autore, Ruju qui la caratterizza molto bene dandole un tocco del tutto personale. BRAVO RUJU! La parte dolente arriva con i disegni: inadatti a Tex e totalmente altalenanti. Diso come sappiamo tutti non ha mai capito molto la fisionomia di Tex e del suo ambiente ed in questo suo lavoro, probabilemente per l'età avanzata, lo ha capito ancora meno. Il 90% delle vignette è appena abbozzata, enormi spazi bianchi e un tratto tanto incerto quanto inadatto. Il restante 10% per qualche strana e ignota ragione è composto da vignette cinematografiche, rifinite benissimo e con elementi animali che danno dinamicità al tutto, e da primi piani molto caratterizzati, rifiniti e curati. Ne sono l'esempio la 5^ vignetta di pagina 232, con forse uno dei migliori ritratti di Carson che io abbia mai visto, e la 5^ vignetta di pagina 268. Alle innumerevoli tavole mediocri, se non insufficienti, troviamo poi per esempio pagina 129, 144, 169, 189/190 e 262; tavole di altissimo pregio e spessore che un artista come Diso ha realizzato con una maestria innata. Copertina ben realizzata ma che non trasmette per me assolutamente nulla. Per concludere: storia molto valida con parecchi spunti innovativi e disegni per lo più di cattiva realizzazione. I segmenti realizzati con cura però hanno risollevato un poco il giudizio e il primo piano di Carson ha modificato l'opinione finale sui disegni. VOTO STORIA: 7 1/2 VOTO DISEGNI: 6 1/2 P.S. Se i prossimi Maxi saranno come quest'anno, due numeri,e soprattutto saranno di questa caratura (Diso a parte) sarò ben contento di continuare ad acquistarli. @Anthony Steffen, vinci il pregiudizio e goditi le varie inquadrature/primi piani...
  22. JohnnyColt

    [690] Le schiave del Messico

    Ti dico la verità, a me irrita vedere una potenziale ottima storia essere conclusa con approssimazione per il fatto di stare nelle pagine dell'albo.
  23. JohnnyColt

    [690] Le schiave del Messico

    E paradossalmente non sono neppure serviti due albi per fare un'ottima storia. Ma esattamente quale è la reale motivazione del limite ai 2 albi? Le autoconclusive o le 3 albi sono oramai mosche bianche, purtroppo. Io non riesco a comprendere questo concetto, mi sembra un qualcosa di veramente controproducente.
  24. JohnnyColt

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Grazie mille TNE, sei stato esaustivo e chiaro.
  25. JohnnyColt

    [688/689] Il messaggero cinese

    Ragazzi qui si sta scrivendo la storia, qui è finita un'era! @borden e @Wasted Years che si danno ragione ha vicenda!!! Questo evento è da cerebrale negli annali del Forum!!! (Nessun offesa per entrambi, si scherza bellamente)
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