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TWF - Tex Willer Forum

JohnnyColt

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Messaggi pubblicato da JohnnyColt

  1. On 10/11/2017 at 19:47, natural killer dice:

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    Solamente a me questa copertina con questo titolo fa impazzire? Mi piace davvero tantissimo.

    NK ti chiedo una piccola cosa che senz'altro saprai visto il tuo interesse verso questa serie.

    Se a suo tempo Galep aveva utilizzato la copertina dell'Albo d'Oro, ritagliando Tex, per realizzare Fuorilegge, come ha fatto la Bonelli a ritrovare il disegno originale di Galep con il relativo sfondo? C'è qualcosa che non mi torna.

    On 3/12/2017 at 10:44, Gas Gas dice:

    Ecco le mie ipotesi di gennaio:

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    Per il numero di questo mese la Bonelli ha optato per la tua seconda ipotesi!

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  2. <span style="color:red;">4 ore fa</span>, ElyParker dice:

    Interessante il tema sugli Skinwalkers, di cui son venuto a conoscenza solo lo scorso venerdì, dovrò documentarmi.

    Tema molto interessante, senza ombra di dubbio, di cui anche io ne ignoravo l'esistenza. Gli skinwalkers rappresentano un'ulteriore credenza mistica dei nativi americani che pur essendo molto particolare effettivamente non vedrei affatto male sulle pagine del Nostro. Non mi dispiacerebbe vedere un'ambientazione solamente indiana per una volta...

    On 27/1/2018 at 19:28, borden dice:

    Gli skinwalkers i vampiri e i lupi mannari sono un po’ troppo fantastici per Tex. Ci vuole una misura. Mefisto è un caso a parte. Io non avrei messo neppure gli zombi.

    Concordo con Borden sul fatto che ci voglia molta misura ad inserire elementi tanto fantastici in Tex ma credo anche che una storia con gli skinwalkers non stonerebbe affatto insieme a similari racconti con Alieni, Fiori Strani, Zombi, Mummie, Licantropi, Sasquatch ecc. Bisogna anche considerare che questi strani elementi sono di origine indiana e non sarebbe affatto male una storia basata e ambientata proprio all'interno della riserva, senza troppe influenze "bianche"; penso che questo possa essere un modo per ovviare allo sbilanciamento della trama verso temi fantastici e mantenere l'attenzione sul genere western.

  3. Accantonando l'aumento di prezzo che non è mai piacevole per alcuno, ho letto le due storie ieri sera e ne sono rimasto piacevolmente soddisfatto.

    "Detenuto modello" mi è piaciutà per la sua originalità e ho gradito molto il protagonista. Bello il finale anche se forse leggermente scontato, cosa però normale per una storia di questa lunghezza. Storia godibile e senza voli pindarici inutili. Per una volta, Bravo Faraci!

    I disegni mi hanno un po' deluso, li ho visti un po' troppo sporchi, rozzi. Secondo me però non è tanto un problema di disegni in se quanto di stampa non eseguita in maniera eccezionale per questa storia.

    "L'anima del guerriero" é una storiella davvero ben architettata, lineare e egregiamente disegnata. Godibile il Tiger Jack decisamente abile nell'insolito ruolo di protagonista. Disegni di Bruzzo che ho apprezzato veramente e devo ammettere che questa storia merita di più di un Almanacco, si meriterebbe inanzitutto il colore e poi il grosso formato.

    Quando tutti iniziano a rinnegare il Maxi e l'Almanacco, la Bonelli li pubblica con storie del calibro di Nueces Valley, Detenuto modello e L'anima del guerriero.

    Almanacco azzeccato in pieno, brava SBE!

    • +1 1
  4. Ottima storia, davvero ottima. Una storia che avevo sullo scaffale da qualche anno e per qualche stranissima ragione non avevo mai letto, fino ad oggi.

    Che dire? Mi è piaciuta!

    Parto dal principio. "Documento d'accusa" promettente con un bellissimo ed efficace flashback che oramai ci siamo abituati a vedere sull'intero primo albo, poco male.

    La storia parte con l'azione nuda e cruda: un omicidio. Si avvia il flashback con Tex che racconta ai due Kit i vari antefatti che hanno portato alla crescita di quel bambino e al suo ultimo gesto. La trama mi pare davvero ottima per un Nizzi che 12 anni fa tutto era fuorchè innovativo ed emozionante, una trama ben architettata con i vari personaggi indirizzati nel migliore dei modi nelle loro azioni.

    Da questo primo albo Natay si è rivelato un ottimo elemento, ripeto ottimo: tempra giusta, "incazzatura" legittima e un'onestà di cuore che spesso non si vede realmente nei vari personaggi nizziani. 

    "Corte marziale": oltre ogni mia aspettativa questo secondo albo  è risultato in flashback per i 3/4 della narrazione. Non me lo aspettavo affatto tanto da rimanere leggermente spaesato quando a pagina 70 ancora stavo legendo la storia nel passato. La trama si è conclusa nel migliore dei modi possibili con la forse ovvia dal titolo fucilazione del figlio di Natay. Se in un primo tempo l'intera narrazione mi sembrava sbilanciata verso il passato, completando la lettura mi sono ricreduto, appoggiando di conseguenza la scelta dell'autore.

    Gli aspetti negativi della trama sono essenzialemente tre: il primo vede l'espressione poco degna verso Tiger, la seconda riguarda l'ammissione di responsabilità del tutto spontanea e ben poco credibile del vile contrabbandiere mentre la terza è inclusa nell'ultima pagina del secondo albo. Questa pagina, per dirla papale papale, non ha per nulla ragione di esistere così come è stata architettata. Il microdialogo tra Tex e il Colonnello mi è sembrato assurdo grazie ad una frase ad effetto di Tex per nulla aggraziata e del tutto fuori contesto quale: "Comunque, lasciatemi dire che il Generale Leland ha avuto il fatto suo! Andiamo (riferito ai pard)! Finisce così la storia. Non mi è andata giù! Avrei preferito un silenzio lungo una pagina dopo l'esecuzione che facesse risaltare disegni che mi sarebbero maggiormente piaciuti se fossero stati differenti.

    Passiamo a Venturi. Applausi, soltanto applausi! Un'interpretazione dei personaggi azzeccatissima, volti magistralmente realizzati e un tratto bellissimo. Ciò che più mi ha colpito sono gli sguardi e le angolazioni delle vignette totalmente cinematografiche: la terza vignetta di pagina 32 è favolosa (n°548).

    Questo senso cinematografico, come dicevo prima, mi sarebbe piaciuto vederlo anche nella fucilazione finale. Dopo "Fuoco!" (4^ di p.113, n°549) mi sarei aspettato una vignetta nera, completamente nera. Nell'ultima pagina avrei inserito un singolo vignettone con i Nostri che si allontanavano in silenzio dal forte con un'inquadratura di fronte. 

    Nel compesso ottima storia e disegni magnifici.

    VOTO 8 ALLA STORIA
    VOTO 9 AI DISEGNI 

  5. <span style="color:red;">31 minuti fa</span>, ElyParker dice:

    Oppure anche Carson da giovane incontra Zagor (parte prima della storia) e questi cinquantenne incontra un giovane Tex, appena divenuto ranger.

    Questa è un'opzione che non avevo contemplato. Potrebbe essere una buona idea però bisognerebbe spiegare perchè Carson non abbia tirato fuori il nome di Zagor. Zagor non è un personaggio comune, è un essere che spicca dalla massa, seppur ben dotata. Non aver mai nominato un EROE del genere in passato e trovarselo tutt'a un tratto nella storia secondo me incasinerebbe parecchio il lettore. Secondo me si correrebbe anche il rischio di fare una storia simil ritorno di Lupe. Spiego: tutta l'attenzione puntata sulla prima parte in flashback e flop clamoroso e trama inconsistente per la seconda. E' una buona opzione quella da te avanzata ma bisogna ponderare al massimo qualsiasi guizzo creativo se si dovesse sceglierla.

    Io continuo a sognare la stessa storia vista con le due visioni differenti :P

  6. Io mi tiro fuori perché non amando la fantascienza proprio non capisco perché bisogna a tutti i costi ficcarla dentro a due western rodati come Tex e Zagor snaturandoli senza motivo. 

    La fantascienza “soft” è già stata inclusa nelle storie di Zagor ma non con  un ribaltone come quello spazio-temporale. Scusate il mio essere radicale ma mi sembra proprio un’idea sbagliata sotto tutti i punti di vista che, oltre a distruggere l’arco temporale di due colonne del fumetto italiano, va a snaturare la loro essenza.

    Per il discorso attinenza dico solo che se in passato abbiamo visto i dinosauri in Tex non siamo costretti a fare ulteriori errori, cerchiamo di incamminarci su una strada maggiormente esatta.

    Pur volendo non riesco proprio concordare con voi, nei fumetti in generale non c’é nulla di più sbagliato che i salti di tempo, rendono il tutto più posticcio e “finto”. Cerchiamo di stare sul concreto senza proporre voli pindarici improponibili pure per Nathan Never, basterebbe aumentare l’eta di uno e diminuirla all’altro, non mi sembra nulla di tragico. 

  7. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Wasted Years dice:

    Vi rendete vagamente conto che se Zagor andasse nel futuro potrebbe conoscere le circostanze future della sua vita? E allora, venendo a conoscere fino a quando sarà vivo, potrà gettarsi nel fuoco o spararsi tranquillo di non morire.

    A me l'idea di un viaggio temporale sembra parecchio posticcia.

    Non ho capito il tuo messaggio. In chè senso le circostanze future? Se alludi al suicidio di "Incubi" mi sembra, è da diverso tempo che non leggo l'albo quindi potrei confondermi, che il suicidio di Zagor sia immaginario, sia rinchiuso in un incubo, appunto. 

  8. Tutti voi conoscerete l'ottima rivista online Sbam! Comics, giusto? 

    Ho notato che sulle sue pagine possiamo trovare vignette, perlopiù satiriche, o addirittura tavole con Tex disegnate da appassionati e fumettisti in erba e mi sono chiesto: "Perchè non ragrupparle in una discussione apposita?" Ed eccomi qui.

    Spero che sia di vostro interesse, alcune sono molto carine.

    N° 5 - Disegni di Andrea "Buong" Buongiorno

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    N° 13 - Disegni di Daniele Tarlazzi

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    N° 19 - Disegni di Mirko Fabbreschi

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    N° 20 - Disegni di Daniele Tarlazzi 

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    N° 27 - Disegni di Francesco Barbieri

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    N° 31 - Testi di Filippo Pieri & Disegni di Kant ("La legge di Rex Twitter")

     

    N° 36 - Disegni di Daniele Tarlazzi

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    N° 37 - Testi di Filippo Pieri & Disegni di Fizialetti ("Battista il collezionista e l'eroe del west")

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    Non è stata aggiunta l'immagine seguente:

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  9. Un team-up tra Tex e Zagor sarebbe fantastico solo vedendo Zagor "attivo", non riuscirei affatto ad immaginarmi uno Spirito Con La Scure non nella sua foresta con a fianco Cico. Se si dovesse fare tutto questo credo che le possibilità siano soltanto due: 

    1. un Tex 20enne, magari ancora braccato dalla legge, che incontra uno Zagor 50enne ma ancora bello vispo;
    2. un Carson 30enne che è in una spinosa questione e nel mentre incontra Zagor.

    Credo sia maggiormente plausibile la prima perchè nella seconda ipotesi non avremmo Tex, se non giusto nella parte iniziale in cui Carson dovrebbe raccontare attorno al classico fuoco, e questo elemento renderebbe ostica la collocazione della storia nelle pubblicazioni.

     

    A me piacerebbe davvero un sacco la stessa storia con un Tex giovane che incontra Zagor raccontata sia in Tex sia in Zagor ma con il differente punto di vista dei due protagonisti. Questa cosa secondo me sarebbe un'azione memorabile. 

  10. Se permetti l'associazione Bassotto/Labrador a Nero/Bianco mi fa un bel po' ridere, le differenza tra una razza di cane e l'altra sono ben più che palesi (oltre al colore e alle dimensioni vi sono differenze vere e proprie di forma) mentre tra un Nero e un Bianco queste tanto dibattute differenze io proprio non le vedo. 

    Tra le due ragazze qui sopra esattamente dove sta la differenza?

    • Il colore? Poca roba. Ogni persona se sta sotto al sole si abbronza tando da rendere impercettibile la differenza. 
    • La dimensione del naso e della bocca? Embé? Ho visto gente bianca con bocche e nasi ben più grossi rispetto a quelli dei neri che, al contrario, possono anche essere minuti.
    • I capelli? Credo che i capelli siano l'elemento con le maggiori differenze tra OGNI ESSERE UMANO. Trovami due persone della stessa o diversa etnia con due capigliature omologhe come forma, come morbidezza e come grandezza del capello. Non le troverai mai. 

    La suddivisione in razze umane, che NULLA hanno a che vedere con quelle animali, nasce nel '600 come giustificazione dell'oppressione da parte dei colonialisti bianchi verso le cossiddette nuove colonie. La razza bianca, che rappresentava di fatto quella meno numerosa ma più potente e più istruita, decise categoricamente che doveva stare al di sopra di tutte le altre e, utilizzando in primis la religione, incominciò un'azione di divisione che prima mai era stata neppure ipotizzata.

    Sotto l'aspetto sociale e geografico le razze non incidono assolutamente su nulla! Possiamo trovare differenze di popolazione anche se non confrontiamo l'Italia col Kenya. Confrontando un tedeso tipo (ammesso che possano esserci dei tipi bah) con un italiano tipo potremmo notare differenze visive, culturali e comportamentali. Esattamente come con un Kenyota, un Giapponese, uno Spagnolo, un Inglese ed un Ungherese. E ancora possiamo notare tali differenze tra cittadini dello stesso Paese: un Salernitano, un Triestino, un Sardo, un Romagnolo, un Valdostano hanno proprie differenze, spesso anche visive, eppure tutti sono cittadini italiani, tutti si riconoscono nella storia italiana e nelle relative tradizioni. 

    Dal punto di vista biologico un Francese, un Italiano, un Irlandese, un Cinese, un Indiano, un Congolese, un Eritreo e un Palestinese non hanno alcuna differenza. Hanno organi omologhi in organismi perfettamente identici. 

    Le cosiddette razze poi sono solo una frammentarizzazione inutile e ottusa della società: una "Razza" è in costante mutamento, mai è uguale sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista fisico. Esistono i mulatti. Esitono le migrazioni. Esistono italiani fuggiti in sud America dove la popolazione è prevalentemente ispanica o indios. Con questi esempi salta tutto il discorso della genetica e dell'ereditarietà: una persona nera con nonni Somali ma che è nata in italia, è cresciuta e si è istruita in italia è di fatto italiana, anche se è nera e musulamana.

    Dal punto di vista giuridico le razze vengono nominate per affermare la loro inesistenza. Tale norma è inclusa nei 12 Principi Fondamentali della nostra bellissima Costituzione, 12 principi cardine su cui è basata la Repubblica Italiana. L'art.3 Cost. prosegue dicendo "E' compito della Repubblica rimuvere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i cittadini all'organizzazione politica, economica e sociale." La Costituzione identifica differenze puramente sociali tra individui indipendentemente dalla loro origine o dalla loro ETNIA. Etnia è il termine sociologico corretto, Etnia è un termine imparziale con nessuna storia sanguinosa nel suo passato. Etnia identifica differenze culturali palesi  tra loro su un livello paritario di uguale valore. 

    LE RAZZE NON ESISTONO! SONO AGGLOMERATI SOCIALI CREATI AD HOC PER MANIFESTARE, E DI CONSEGUENZA SCUSARE, L'OPPRESSIONE BIANCA. NON VI E' DIFFERENZA BIOLOGICA, LA SOLA DIFFERENZA CHE POSSIAMO TROVARE TRA UN BIANCO E UN NERO E' LA STESSA IDENTICA DIFFERENZA TRA UN ITALIANO E UN FRANCESE. LE DIFFERENZE SONO CULTURALI E STORICHE NON VISIVE! VOLER A TUTTI COSTI TROVARE DIFFERENZE SIGNIFICA NON ACCETTARE LE DIVERSITA' ALTRUI E DI CONSEGUENZA VOLER PRIMEGGIARE SULL'ALTRO. 

    Credo che bisogna stare attenti alle parole perchè non sono mai fini a se stesse. Possiamo discutere del politicamente corretto, sul termine negro ma parlare di razza è tutta un'altra storia. Parlare di razza significa parlare di genocidi, invasioni, schiavismo, libertà di pensiero e di essere ciò che si è ostacolate. Parlare di razza significa acettare passivamente il passato. Non vi accuso di razzismo. Magari usate il termine razza semplicemente perchè è sempre purtroppo stato usato dalla popolazione in modo scorretto ma purtroppo ultimamente RAZZA è diventato un termine dispregiativo verso "i diversi", è diventata una parola chiave di movimenti neofascisti in tutta Europa. C'è un ritorno al passato, alla passata violenza e alla passata intolleranza. Io a questo non ci sto perchè credo fermamente nei valori della Repubblica e rispetto chi è morto per essa.

    Detto ciò con il messaggio mio dei giorni scorsi non intendevo creare un dibattito che nulla c'entra con il forum. Comunque, ho espresso la mia visione dell'argomento. State attenti ad usare parole poco adatte e sbagliate. 

     

    Cita

    Il compito della cultura è anche quello di evitare il pericolo; non di insuperbirsi diventando essa stessa pericolo.

     

  11. <span style="color:red;">13 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Continuo a non capire l'intestardimento nel voler considerare il termine razza solo dal punto di vista genetico. Per parlare di cani, invece che di afroamericani o di asiatici, il labrador non potrà dire al bassotto "no, tu non sei un cane", perché geneticamente il patrimonio condiviso è quello dei loppidi. Però la razza labrador esiste come esiste quella del bassotto tedesco, non si parla certo di genetica, ma di tratti caratteristici esteriori evidenti che differenziano i due cani. Per ritornare agli essere umani, la differenza tra le due ragazze sotto è ben visibile: quella che è più bella dipende dai gusti personali, a taluni piacerà la prima, a talaltri piacerà di più la seconda, alla maggioranza degli altri non dispiacerà la prima e non dispiacerà neanche la seconda. Be good and relax :lol:

     

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    Dici che la differenza tra le due ragazze sia ben visibile. Esattamente qual è? Il l'unica differenza che vedo è il volore del costume.

  12. <span style="color:red;">12 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

    Ho visto cento volte Tex sbatacchiare gente di etnia varia che se lo meritava, nominandoli "muso di carbone", "limoncino", "scimmione", "giuggiola", "pellegrino",

    "faccia di rame" e similari, con l'intento di stemperare le scene violente e farci fare una sana risata. Ma molto più di cento volte ho visto Tex aiutare chi se lo meritava chiamandolo "uomo", senza star lì a vedere se il colore della pelle fosse simile al suo. A me è entrato dentro. Chi si comporta male merita il mio disprezzo, soprattutto se lo fa per sfregio al normale quieto vivere (non alla mia cultura o al mio modo di vivere), mentre chiunque abbia bisogno di un aiuto merita almeno la mia attenzione.

    Condivido pienamente e questo messaggio lo ritengo tanto conciso quanto efficace. BRAVO! ;)

    <span style="color:red;">12 ore fa</span>, virgin dice:

     

    Come giustamente richiami tu, utente, me moderatore :D , stiamo andando fuori traccia, perciò sarò molto breve: si tratta di un malessere le cui manifestazioni sono talvolta razziste, ma in realtà fa semplicemente parte di quel fenomeno brillantemente analizzato da Raffaele Alberto Ventura che vede delinearsi nella società liberale contemporanea una situazione perenne di guerra di tutti contro tutti. Lettura che non condivido in toto, ma che presenta molti elementi convincenti.

     

     

    Non so, chiedilo a chi mi guarda così.

    E' un malessere insito purtroppo nella società moderna, società turbocapitalista e iperliberale, ipocrita e pronta a giudicare gli altri, spesso in modo aspro, senza alcuna motivazione valida. Se i cittadini tornassero a ragionare col cervello e non coi computers si potrebbe riprendere quella chiamiamola umiltà e coerenza che purtroppo in questi utimi 20 anni si è persa. Avere due vite, una reale ed una digitale, l'ho sempre considerato dannoso per la società e ora noto sempre di più che il mezzo più democratico del mondo si sta dimostrando un terribile giogo che "tutto sa" e "tutto osserva". Dicono che siamo diventati la società dell'apparire e non c puo essere definizione migliore. E qui finisco veramente. 

  13. 24 minuti fa, virgin dice:

    "La tendenza a un maggiore razzismo"? Non scherziamo, dai. Da che mondo è mondo, gli esseri umani hanno sempre odiato chiunque sia nato a più di cinque chilometri da loro; ed è difficile trovare oggi in circolazione i discorsi abominevolmente razzisti che a partire dall'illuminismo hanno cominciato a circolare in Occidente. Certo il razzismo non manca, ma non gode più del credito pressoché universale di un tempo.

    Nel 1944 (insomma, stamattina) il mio trisnonno fu incarcerato sulla base del cognome; oggi quando parlo delle mie origini ebraiche ricevo sguardi ammirati (ciò che mi fa imbestialire, perché non c'è proprio niente di speciale in esse).

    Certo, il razzismo odierno non è paragonabile nei termini e nei fatti al razzismo del'700 o della IIGM ma credo sia ingenuo non vedere certi fenomeni di manifesta violenza, e di conseguente linguaggio, che purtroppo vengono appoggiati sia dai cittadini sia dalla classe politica e che anche solo 10 anni fa, oltre ad essere circoscritti, venivano anche e giustamente demonizzati. Ora c'è un ritono alle origini: sarà l'immigrazione maggiore, sarà l'avanzata delle destre o altro ma noto davvero una spinta sotto questo aspetto che purtroppo è destinata solo, se non prontamente interrotta, ad aumentare e ritornare alla situazione del tuo trisavolo. 

    Cita

    Poi però mi metto nei panni della SBE e dico che non avrei la minima voglia di rischiare cause milionarie. Già quando dico "negro" i miei studenti le prime volte mi guardano storto; ce ne vuole a spiegare loro che "nero" e "di colore" sono aberrazioni e che se uno usa la parola "negro" come un insulto insulta sé stesso, non certo i negri...

    Il problema è che si tratta di un'estrema ipocrisia della società. Io sono nato nel '98 e pur aberrando il termine negro, fatto dovuto al periodo di crescita, vedo una profonda ipocrisia e falsità nei termini "omologhi". Continuo ad usare il termine nero perchè sono cresciuto usando quel termine che mi sembra il compromesso più equo. Poi il discorso lo vedo molto riguardandone il contesto e le intenzioni che ci sono dietro alla parola, te l'ho detto.

    Sospendiamo questo OT perchè oltre ad essere OT tratta temi talmente delicati da rischiare di creare una discussione inutile in un luogo inopportuno.

    Mia curiosità: perchè dovresti avere sguardi ammirati per le tue origini e non per le tue azioni? 

  14. <span style="color:red;">3 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Quello della correttezza politica è un capitolo già scritto, mi sa. La storia andrebbe, nell'anno del settantennale, valutata anche su questo. Dopo le striscianti e bavose performance del Ranger nelle storie degli ultimi anni, purtroppo, c'è poco da sperare. Vorrei essere ottimista, ma bisogna essere razionali, Ruju ha già detto la sua sulle pagine del maxi che ricorderete tutti.

    Devo dirti, Sandro, personalmente "Il ponte della battaglia" non mi è discpiaciuta come storia, anzi. A me è sembrata una storia con un ritmo perfetto e diversi personaggi intriganti, I disegni inoltre mi hanno soddisfatto appieno. Ho fiducia in Ruju e credo che abbia fatto uscire una buona storia.

    Mi aggiungo a chi non ha capito il termine striscianti e bavose.

    Sulla correttezza linguistica credo anche io che stiamo andando alla distruzione di epiteti ed espressioni decisamente coloriti. A guardare bene la società e la tendenza verso sempre un maggior razzismo potrei anche appoggiare questa idea se non fosse che è il fulcro del linguaggio di Tex. Il linguaggio di Tex prende ed è bello proprio perchè è colorito, innovativo, beffardo e leggermente ironico. C'è il rischio di tornare all'autotutela e di censurare parole come scagnozzi, snaturando di conseguenza l'anima del vero linguaggio western.

    Per rimanere sul tema della censura e del politicamente corretto, si pensi alle numerose accuse di razzismo verso il buon Tarantino che nei suoi film usa spesso il termine "Negri" proprio per evidenziare l'uso negativo di tale parola. Credo che una parola non sia mai fine a sé stessa e che dipende sempre come viene pronunciata ed espressa. La società di oggi dovrebbe riflettere maggiormente su questo e dovrebbe sì attaccare le parole "aggressive" ma solo se dette con toni razzisti ed offensivi. 

    Chiudo queto piccolo OT.

     

    Mi scuso con Ymalpas perchè ho notato soltanto ora di averlo chiamato Sandro. 

  15. <span style="color:red;">13 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Forse perché Sclavi lo dice espressamente nella storia in questione? :P

    Ah, ok... Dovrò decisamente rileggerla perchè non mi ricordavo affatto il dettaglio. hahah

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