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Allo scrittore di manga Cio La Biro viene commissionata la realizzazione di un texone.
La Biro comincia a buttare giù la trama.
Il giornalista italoamericano Nino Pen si reca nella riserva Navajo per intervistare Tex Willer per conto del giornale The Lying Truth.
Quando Pen arriva al villaggio centrale della riserva deve purtroppo prendere atto che Tex è assente, in missione con Carson per risolvere chissà quale caso.
C'è però Tiger Jack al quale Pen inizia a fare qualche domanda.
Cio La Biro calcola che più o meno siamo a pagina 127 del texone.
E Tiger racconta di quella volta che Tex, Kit, Kit e lui stesso sono andati a caccia di un puma che faceva stragi di pecore nei villaggi delle terre alte.
Ma il puma non era uno, erano tre o quattro e la loro eliminazione richiese quasi una settimana.
Durante un bivacco notturno, Tex fece casualmente riferimento (a pagina 176) a un episodio avvenuto anni prima.
Poiché il figlio Kit a quel tempo non era presente perché troppo piccolo, chiese al padre di raccontargli il fatto.
E Tex racconta.
Io e Carson eravamo a la caccia a un puma (o forse anche due o tre) che stava facendo stragi di pecore nei villaggi delle terre alte.
Eravamo però pericolosamente vicini alle terre degli indiani Hualpai.
Io e Carson ci siamo divisi e poco dopo non t'incontro uno Hualpai?
Lo metto fuori combattimento e lo interrogo.
L'indiano racconta.
Io grande guerriero, io ucciso grande guerriero Capelli d'Argento. (1)
Ma papà, lo zio Kit è qui che sta bevendo un caffè, come può l'indiano Hualpai averlo ucciso?
E Tex continua il suo racconto.
Infatti ha mentito e il vecchio dromedario più tardi mi disse come erano andate le cose.
E Carson racconta:
L'indiano Hualpai mi ha preso alle spalle e mi ha fatto perdere l'equilibrio.
Sono caduto in un dirupo ma mi sono salvato aggrappandomi a un cespuglio sporgente. (2)
Dopo aver mandato l'indiano a spigolare a calci dove non batte il sole e aver fatto fuori il puma che, per fortuna, era solo, siamo tornati al villaggio centrale. (3)
Nino Pen pensò che la storia fosse interessante e, dopo averla trascritta nel suo taccuino (4), ritornò (a pagina 224) alla sede del suo giornale. (5) (6)
(1) Fine del racconto dell'indiano Hualpai
(2) Fine del racconto di Carson
(3) Fine del racconto di Tex
(4) Fine del racconto del giornalista Nino Pen
(5) Fine del racconto dello scrittore di manga Cio La Biro
(6) Fine del racconto di Letizia
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Poe dice:
Propongo di aggiungere una striscia finale a "I fratelli Donegan" e a "Oltre il fiume" , quando verranno ristampati, in cui si vede Ben il bugiardo con la penna in mano che le sta scrivendo: in realtà quelle non sono le peggiori storie di Nizzi ma le simpatiche storie di Ben il bugiardo. Così verranno lette con tutt'altro spirito, e improvvisamente diventeranno persino piacevoli e divertenti.
Non ce n'è bisogno.
Lo sanno tutti che Nizzi è uno pseudonimo.
Il suo vero nome è Benjamin O'Leary.
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<span style="color:red">53 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:
Una curiosità. Se si fosse trattato di "capolavoro" Marvel del genere What If...? ambientato stranamente nel vecchio West con un tizio che racconta una bugia dopo l'altra, in una storia semplice e paradossale allo stesso tempo, avresti richiesto comunque il rimborso della spesa?
Non ho mai letto un fumetto Marvel in vita mia.
Penso che "What if", a qualsiasi genere letterario/fumettistico/ cinematografico venga applicato, sia la peggiore americanata mai inventata (pensa solo, per avere una pallida idea: what if Tex was gay?)
Quindi no, non avrei chiesto il rimborso della spesa semplicemente perché non potrebbe mai esistere una mia spesa per simili porcherie.
Se qualcuno mi regalasse roba simile, ne farei palle di carta bagnata che, una volta asciutta, sarebbe un ottimo combustibile per il mio barbecue.
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<span style="color:red">21 minuti fa</span>, virgin dice:
Tex e Carson vincano con troppa facilità
No no.
Sono gli avversari che perdono con troppa facilità.
Nel senso di:
- mi vuoi sparare? Aspetta che accendo la luce e mi metto in posa
- vuoi che mi butto nel precipizio? Basta chiedere.
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Ma diavolo di un @Diablero, leggi bene:
<span style="color:red">12 minuti fa</span>, Diablero dice:vostro padre HA CAMBIATO TUTTI I NOMI
Bugia: lo si evince dal fatto che NON ha cambiato i nomi di Tex e Carson.
<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Diablero dice:ciò che ha scritto È LA PURA VERITÀ
Bugia: troppo illogico per essere vero.
<span style="color:red">21 minuti fa</span>, Diablero dice:Tex Willer che ne certifica l'esattezza
Bugia: Tex che certifica lo dice un bugiardo e non ci sono riscontri, tipo una dichiarazione firmata da Tex e controfirmata da un avvocato.
<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Diablero dice:Ma per tutto il resto, NON C'È NULLA DI FALSO
Bugia: vedi sopra.
Insomma Ben è bugiardo (lo dice anche il titolo) e tutto quello che racconta sono fandonie.
È molto probabile che:
- Ben non abbia mai conosciuto Tex
- Angela non sia mai stata rapita
- lo zio sia di là a preparare il caffè.
Ripeto, rivoglio indietro € 10,90.
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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, giulpo dice:
XD ma il microscopio è vostro, mica il mio
Non hai capito.
Non serve il microscopio per vedere l'evidenza.
XD per cosa sta?
Per Diana, PerDiGiorno, Perdincibacco?
<span style="color:red">7 minuti fa</span>, giulpo dice:Mica deve piacerti per forza.
Hai ragione (e non sto scherzando): sto comprando cose che non mi piacciono.
Sono proprio scema.
<span style="color:red">11 minuti fa</span>, giulpo dice:il ponte sospeso dal quale il cattivo cade, HA una storia
Giuro che non ci ho capito granché.
Però è una bella frase.
Un po' surreale (e forse strampalata), ma bella (parafrasando Notting Hill).
<span style="color:red">17 minuti fa</span>, giulpo dice:la mia teoria non ha basi
Anche qui sarei tentata di risponderti, ma grazie no (sempre parafrasando NH).
Non voglio privare questo piacere a @Diablero.
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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, giulpo dice:
voluta e ricercata ingenuità
Ma come, prima parli di evidente ingenuità e poi parli di microscopio?
Non ci vuole il microscopio per trovare cose evidenti.
Un vecchio adagio dice: se sei in India e vedi tutto grigio, stai guardando il culo di un elefante.
E non ci vuole il microscopio per vederlo.
E poi le storie non devono piacere a Ben, devono piacere a me.
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1 ora fa, giulpo dice:
cioè CHI sta parlando/raccontando la storia? Ecco, in sto caso non è l'onnisciente narratore d'abitudine, ma Ben il bugiardo, e questo fa tutta la differenza.
E il fatto che sia Ben a raccontare giustifica la piattezza della storia e la mancanza di logica degli avvenimenti?
A questo punto
SpoilerTex poteva anche cadere nel burrone sepolto sotto una bella frana, tanto era tutta una montagna di frottole.
Ma in fondo lo sai che hai ragione?
La storia è una vera schifezza perché non c'è niente di vero, è tutto inventato, è tutto parto della fantasia ingenua e infantile di Ben il bugiardo.
E io, furba, che ho speso 11 euro credendo di acquistare un texone di Ruju e invece mi trovo tra le mani una dime novel di un certo O'Leary dal valore di 10 centesimi.
Farò causa alla SBE e chiederò indietro € 10,90.
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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Diablero dice:
aspettandomi il peggio... e sono deluso lo stresso
Se ti aspetti la pioggia e arriva un uragano, non ti sei aspettato il peggio.
Sei stato quasi ottimista.
Nulla può essere peggiore del peggio.
Devi rivedere i tuoi parametri in fatto di aspettative.
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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Poe dice:
sul fatto che Tex non abbia un piano preciso e si cacci nella tana del leone da solo, non ci trovo niente di strano
Non è la mancanza di un piano che stona, è la mancanza di intenzioni.
Cosa vuol fare Tex, qual è il suo scopo?
Ok, liberare la prigioniera.
E poi?
<span style="color:red">9 ore fa</span>, Diablero dice:temevo peggio
Mi stupisci.
Vai a pranzo, vorresti bistecca e patatine, ma ti aspetti filetti di serpente.
Ti portano fagioli in scatola e dici: mhm, che buoni!
Un vecchio adagio dice: aspettati il peggio, non sarai mai deluso.
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Spoiler
Non mi sono molto chiare le intenzioni di Tex.
Si vuol limitare a liberare la ragazza o vuole eliminare l'intera banda che, a quanto pare, è molto numerosa?
Indipendentemente dalle intenzioni, qual è il suo piano, dopo la ferita di Carson?
È solo contro almeno una ventina di fuorilegge.
Che vuol fare?
Entrare in quella specie di villaggio senza farsi vedere, trovare la prigione della ragazza e, sempre senza farsi vedere, darsela a gambe con lei?
E i banditi?
Che fa?
Li affronta e li fa fuori tutti subito (farli prigionieri la vedo dura) oppure prima mette in salvo la ragazza e poi torna a finire il lavoro?
Meno male che i malfattori sono dei piccioni e praticamente si suicidato tutti, o quasi.
La cosa mi pare un po' strampalata.
Che dire poi dell'indiano che, è noto, prima ammazza e poi chiede chi sei, che ascolta, bambino sperduto, le favole di Wendy.
Che tenerone.
Tralasciamo la libera traduzione di hermano in fratellone, in uso più sulle rive del Tirso che su quelle del Rio Bravo.
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1 ora fa, Carlo Monni dice:
Essendo bionda, direi proprio di sì.
Aveva gli occhi dell'amore, verdi
come due lacrime d'amore grandi
aveva gli occhi dell'amore, verdi
[Angel of the morning]
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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Diablero dice:
Però così non ha risposto Boselli!
Ma il Bos non è una AI.
O sì?
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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:
Faccio voto: se uscirà una ristampa di questo ciclo, la regalerò a Letizia.
Puoi spedire a: Letizia Allegri, fermo posta, Port Lockroy, Goudier Island.
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<span style="color:red">45 minuti fa</span>, Laramie dice:
"Sono Chat gpt, fornisco risposte" 😝
Basta chiedere.
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:
se la ristampano la voglio ritrovare!
Non compro le ristampe ma concordo.
Tutti coloro che correggono gli errori nelle ristampe andrebbero fucilati.
Andrebbero corretti solo gli errori nella (e non di) stampa per difetti di inchiostrazione.
Ben vengano Tex Killer, Tesak...
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<span style="color:red">57 minuti fa</span>, MacParland dice:
Visto che si parlava di sceneggiature e cose varie, volevo un parere su "Capire, fare e reinventare il fumetto" di Scott McCloud. Se è stato letto, ovviamente.
"Capire, fare e reinventare il fumetto" di Scott McCloud è considerato un'opera fondamentale e imprescindibile per chiunque voglia comprendere a fondo il mondo del fumetto, sia come lettore che come aspirante autore. Non è un caso che sia un volume amato e raccomandato da esperti del settore e appassionati.
Ecco un'analisi approfondita:
Contenuto e Struttura
Il volume è un'edizione omnibus che raccoglie tre saggi distinti di McCloud, originariamente pubblicati tra il 1993 e il 2006:
* "Capire il fumetto" (Understanding Comics): È il cuore dell'opera, e viene spesso definito come il primo e più sistematico tentativo di analizzare il fumetto come forma d'arte, mezzo d'espressione e strumento di comunicazione. McCloud, attraverso il fumetto stesso, esplora concetti chiave come la narrazione sequenziale, la "closure" (il processo mentale con cui il lettore riempie gli spazi tra le vignette), il tempo nel fumetto e l'importanza delle icone e delle linee. È una vera e propria "grammatica" del fumetto.
* "Reinventare il fumetto" (Reinventing Comics): Qui McCloud si spinge oltre, esplorando il potenziale rivoluzionario del fumetto, sia a livello di contenuti che di mercato, in particolare con l'avvento del digitale e del web. Discute di come il fumetto possa evolversi e adattarsi a nuove piattaforme e modelli di distribuzione.
* "Fare fumetto" (Making Comics): Questa parte è più orientata alla pratica, fornendo spunti e tecniche narrative efficaci per chi vuole creare fumetti. Analizza i sei passaggi della creazione artistica (idea/scopo, forma, idioma, struttura, mestiere e superficie) e offre consigli pratici.
La peculiarità che rende quest'opera così affascinante e accessibile è che tutto il saggio è scritto e disegnato a fumetti. Questo non è un semplice vezzo stilistico, ma una scelta consapevole che permette a McCloud di esplicitare i codici linguistici del fumetto mentre li illustra, rendendo i concetti immediatamente comprensibili e la lettura estremamente coinvolgente.
Perché è un'opera così importante?
* Analisi profonda e accessibile: McCloud riesce a sbrogliare la complessa matassa delle meccaniche del fumetto in modo chiaro e diretto, rendendo concetti complessi fruibili anche a chi non è un addetto ai lavori.
* Metalinguaggio: Il fatto che il medium analizzato sia anche il mezzo attraverso cui l'analisi viene condotta è un esempio brillante di metalinguaggio che arricchisce l'esperienza di lettura e dimostra in pratica ciò che viene spiegato.
* Stimola la riflessione: Il libro non offre solo risposte, ma invita il lettore a porsi domande, a osservare il fumetto con occhi nuovi e a "dare nomi alle cose" che prima venivano percepite solo inconsciamente.
* Prospettive ampie: McCloud non si limita al fumetto occidentale, ma offre una panoramica ampia, attingendo anche alla cultura e alle tradizioni fumettistiche di altri paesi, come il Giappone.
* Rilevanza per diversi pubblici: Come vedremo, è utile sia per gli addetti ai lavori che per i semplici appassionati.
A chi è rivolto?
Questo volume è un "tesoro dell'umanità" (come lo definiscono alcuni) che si rivolge a un pubblico molto vasto:
* Appassionati di fumetti: Aiuta a comprendere a un livello più profondo ciò che rende il fumetto un'arte e un mezzo di comunicazione così potente.
* Aspiranti fumettisti/scrittori/disegnatori: Offre una base teorica solida e spunti pratici essenziali per chi vuole intraprendere la carriera nel fumetto.
* Studenti e accademici: È un testo fondamentale per gli studi sul fumetto, la semiotica, la comunicazione visiva e le arti sequenziali.
* Chiunque sia interessato ai media e alla comunicazione: Molti dei concetti trattati da McCloud sulla narrazione visiva e la comunicazione sono trasversali e applicabili a diversi campi.
In sintesi
"Capire, fare e reinventare il fumetto" di Scott McCloud è una pietra miliare della teoria del fumetto. È un'opera brillante, illuminante e accessibile che riesce a spiegare le complessità del medium in modo semplice e coinvolgente, utilizzando il fumetto stesso come strumento. Se sei anche solo minimamente interessato al mondo del fumetto, questo libro è un acquisto che vale assolutamente la pena fare.
Hai già avuto modo di leggerlo o sei incuriosito da qualche aspetto in particolare?
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<span style="color:red">59 minuti fa</span>, borden dice:
Hai ragione. L’ho notato anch’io rileggendo. La giudico una sbavatura.
Non è una cosa grave, considerando la distanza temporale di sceneggiatura.
Te la cavi con tre AM e due PN.
Amen.
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<span style="color:red">51 minuti fa</span>, borden dice:
rileggendo
Curiosa come sono, l'ho riletta.
Ottima storia.
Ma figurati se non ci trovo qualcosa che non mi piace.
Mondego all'inizio, parlando di Aguirre, dice: Adiòs, amigo! Eri più veloce di me... Perciò non mi conveniva affrontarti a viso aperto!
E non lo dice certo per falsa modestia, riconosce che il pistolero è più veloce di lui, perché non lo affronta a viso aperto ma con un trucco.
Ma poi, nel duello finale, si dimostra veloce quanto Tex che lo precede di un niente.
Si direbbe che Aguirre sarebbe stato più veloce di Tex.
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Non sono bacchettona e non mi scandalizza il marchio di AdN sulla chiappa di Tex.
Se un pittore di Tex si diverte a disegnare una tavola, da non inserire in nessun albo, con qualche donnina procace, va tutto bene.
Ma un Tex "for mature readers"...
Se un reader cerca donnine discinte su Tex, tanto "mature" non lo è davvero.
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<span style="color:red">55 minuti fa</span>, Magic Wind dice:
2) Cheyenne Club
Solo secondo?
È il migliore dei Tex.
Prima c'è Zagor, naturalmente.
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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:
Come affossare una serie gloriosa di 80 anni, in poche settimane
Beh, in poche settimane lo dici tu.
Lo sanno tutti che sei lento e che non riesci a fare più di due tavole al mese.
Se rifacciamo Coguaro in 36 tavole, ti ci vuole un anno e mezzo (senza ferie).
Poi c'è da dire che sono incontentabile e che ti farei rifare almeno il 30% delle tavole.
Inoltre dovresti lavorare almeno per la metà del compenso che prenderei io (zero) e quindi gratis.
Sarebbe un sodalizio che si dissolverebbe ancor prima di nascere.
Siamo OT, ma poiché se n'è parlato e poiché mi sono divertita a fare (solo) la prima pagina...
Per sfizio, ecco a voi la versione originale di Mesa Blanca.
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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:
Giobbe Covatta e Francesco Paolantoni a Sportacus su Odeon TV, se non ricordo male
Credo proprio di sì.
E, se non ricordo male, fu Paolantoni a dirla.
Ricordo che, quando l'ho raccontata a un mio carissimo amico di Mergellina, ci siamo fatti matte risate.
[Texone N.41] Ben il bugiardo
in Le storie inedite
Pubblicato
Sono tutte cose plausibili e logiche e, tra l'altro, già pubblicate.
Un giornalista che testimonia le gesta di Tex: già visto.
Tex & Co a caccia di puma che fanno stragi di pecore nelle terre alte: già visto.
Tex alle prese con gli Hualpai: già visto.
Un indiano che mente vantando di aver ucciso Carson: anche questo strano ma già visto.
Non c'è una virgola che stona o che non sia texiano.
Soprattutto non ci sono piccionate.
La cornice è un po' stravagante e i nomi sono forse un po' troppo ironici.
Il giapponese che c'ha la penna biro, il giornalista col pennino e il giornale La Verità Bugiarda forse sono un po' esagerati.
E poi A che racconta B che racconta C che racconta ... è un po' estemporaneo ma almeno si sa chi racconta cosa.
Il caldo si combatte con due cose: condizionatore (e io ce l'ho a tutto gas) e ironia (e io, beh,...)