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Doudou

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Messaggi pubblicato da Doudou

  1. Primo Posto: Pasquale Frisenda per "Patagonia"

     

    Secondo Posto: José Ortiz per "La Grande Rapina"

     

    Terzo Posto: Roberto De Angelis per "Ombre nella notte"

     

    Quarto Posto: Ivo Milazzo per "Sangue sul Colorado"

     

    Quinto Posto: Orestes Suarez per "I Ribelli di Cuba" a pari merito con Laura Zuccheri per "Doc!"

  2. 1) "L'ora del Massacro". Non so quanto siano stati rivisitati i dialoghi, ma la trama gialla alla scoperta di chi possa essere stato preso in consegna dai propri complici l'ho sempre gradita. Rileggendola, e ricordandomi il finale, non toglie inoltre il pathos rappresentato dalla trama.

    2) "Nueces Valley". Doverosa citazione. Non la metto prima perché è da lì che sono partite le varie idee del Tex giovane, riscrivendone poi la storia.

    3) "I Tre fratelli Bill". Ottima ripresa dei personaggi del creatore, che erano scomparsi da troppo tempo.

    4) "Oklahoma". Berardi avrebbe potuto e dovuto dare di più alla saga.

    5) "Il veleno del Cobra". Ultima fatica per Letteri, asiatici a go-go e trama molto, molto interessante.

  3. Praticamente la sequenza dove Tex e Carson prendono per buone tutte le cavolate che vengono loro dette da Martin Stingo, in TEX 331 "Nelle Paludi della Louisiana".

    Barbanera redento nella scena finale de "La Congiura", dove si trova a tavola con Tex ed i pards e non solo e si fanno battute a vicenda, in Tex 356 "Il Prigioniero dell'"Albatros".

    Tex in mutande a mani in alto di fronte ai banditi sulla "Belle Star" in Tex 715 "L'odissea della "Belle Star".

  4. Parlare di finale dell'avventura di Zagor in Bonelli, ambientato nel futuro, mi sembra prematuro. Ci sono ancora molte cose da raccontare. E se intende farne una terza parte, come canto del cigno da curatore della testata, ben venga per Borden. Ma non in Texas, non può rimangiarsi la parola data. A Washington, alla testa di una delegazione indiana, però, sì. Quando tiene sui 70-80 anni. Quello sì che sarebbe il canto del cigno per Zagor. E poi, dalle ultime frasi, lo Spirito con la Scure è entrato nella Leggenda, ma è rimasta comunque una porta aperta sul suo destino.

    • +1 1
  5. Bel prodotto, non ci si annoia in alcun passaggio ma ci sono due cose che risaltano all'occhio, almeno per me:

     

    SPOILER SPOILER SPOILER

     

    Ancora Zhenda? Da quello che dice Tex non ha dato seguito alle ricerche della sua sorte, e quindi ciò combacerebbe con la storia di Nizzi che la fa scomparire di scena dopo aver salutato il figlio un'ultima volta. Invece viene fatto intendere, dalla prefazione, e da ciò che si intravede nel fumetto, che l'ultima dimora terrena della megera è stata proprio quella dove ha spiccato involontariamente quel salto. Praticamente si riaffaccia all'ultimo cartonato e quindi al seguito pensato per lei da Gianluigi Bonelli. E capisco che Nizzi possa essersene fregato della profezia e tutto, ma Boselli stesso se ne sta fregando di ciò che ha scritto Nizzi. Da ambo le parti, sbagliano.

     

    La seconda cosa che risalta all'occhio è la presenza di quei personaggi uccisi durante quella che avrebbe dovuto essere un'altra sparatoria con Ruby Scott. Tutti comprimari delle scene passate, e chissà dove sono andati a pescarli. Spero che, ognuno di essi, non sia stato solo un parto del Patriarca ma anche degli autori successivi, ovvero che ognuno di essi possa essere un personaggio creato dai vari sceneggiatori che si sono susseguiti nel corso degli anni, perché di certo una ricerca, albo per albo, di quei comprimari risulterebbe difficile, se non impossibile.

    • Confuso (0) 1
  6. SPOILER SPOILER SPOILER

     

    La mancanza di continuity, secondo la mia modesta opinione, non può riguardare la sorte di Zhenda. Viene detto che è morta, ma non lo vediamo nelle pagine. Viene dato per assodato, per il fatto della profezia che si è avverata e che Sagua ha alzato il segno del comando proprio in virtù delle ultime due morti. Ma questa è una cosa che non avrebbe creato problemi a Nizzi nel sequel. Discorso diverso per Walcott, il quale comunque ancora non è morto in questo libro. Piuttosto, la versione di Torricelli di Kit Willer l'ha fatta troppo diversa dalla versione di Taquinio. Tarquinio l'aveva disegnato più da ragazzino, Torricelli l'ha rifatto più da uomo. Poi nel sequel non sembrava che si fossero conosciuti in precedenza, Kit e Walcott, per cui il fatto che venga catturato dal suo gruppo di banditi andrebbe sì ad inficiare un pò la continuity. Naturalmente non la si può mettere sulla regolare, ma se il libro è stato immesso in libreria, con la sceneggiatura originale del Patriarca, allora dovrebbero pubblicare la seconda parte nello stesso modo, perché sarebbe una presa per i fondelli non da poco trovare tutta la storia completa in edicola ed averla comprata in libreria "soltanto" per la sceneggiatura originale. E' una chicca, ma che rimangano sui loro passi e non la pubblichino in edicola. Non avrebbe senso...

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