Ho letto quasi tutti i post. Sono costernato ragazzi. Leggo Tex da quando avevo 6 anni, il che significa che lo leggo da 59 anni. Mi pare che nessuno di voi abbia colto la cosa più importante. Tex non ha attinenze alla realtà. E' un personaggio della fantasia, immutato dal 1948 ad oggi. E' inutile pensare ai giri di birra, ai tesori lasciati, alle miniere d'oro Navajo. Tex è stato una miniera d'oro per i Bonelli... ma anche per noi tutti appassionati. Me ne frego di sapere altro. Leggo Tex e cavalco con lui, sperando che la sua giustizia spicciola entri nella nostra Italietta: mi piacerebbe (oggi come mai) che ci fosse qualcuno che, come lui, spezza le ossa ai vari camorristi, mafiosi, politici con le mani luride... e basta. Che ne dite è Rivediamo Tex sotto questa luce di mero personaggio nato dalla fantasia di un lungimirante Gianluigi Bonelli (e di sua moglie Tea, e del loro figlio Sergio), o vogliamo proprio vivisezionarlo con ragionamenti macro-micro economici moderni è Solo per inciso e per rimanere IT, pare che gli sceneggiatori ed i disegnatori di Tex siano fra i meglio pagati sul mercato del fumetto: Sergio dice che desidera che siano tranquilli economicamente con le loro famiglie. Io mi godo i miei Tex e basta...