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TWF - Tex Willer Forum

Testa di Vitello

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Messaggi pubblicato da Testa di Vitello

  1. Il 13/2/2023 at 12:24, Diablero dice:

    Certo che c'è una enorme "zona grigia". Ad essere pignoli, anche il semplice fatto che Tex sia un ranger potrebbe essere visto, in un ottica egoista e gretta, come "stupido": Tex è il capo dei Navajos, potrebbe prendersi il loro oro e andare a vivere da nababbo in Europa, chi glielo fa fare di stare in un villaggio e comandare dei selvaggi?

     

    Ma la stupidità degli eroi è tale solo se lo guardi appunto con l'occhio gretto di un egoista magari pure disonesto. Gli eroi sono altruisti, e magari incoscienti.

     

    Certo che magari a volte il piano di Tex non è proprio il più prudente (come non si stanca di ricordargli Carson, anche se poi sotto sotto è altrettanto incosciente), ma è sempre incoscienza per uno scopo, non gratuita "solo per fare lo sborone". Magari qualcuno è in pericolo, magari se seguono la strada più prudente rischiano che i malfattori gli scappino. Spesso utilizzano sè stessi come esca provocando il "boss" locale per spingerlo a cercare di ammazzarli e fregarlo così: ovvio che sarebbe più prudente aspettare che tenti di ammazzare qualcun altro, ma Tex e Carson non mettono in pericolo innocenti per le cose che possono fare loro (il motivo per cui quello di Aguas Negras non è Tex)

     

    Vista questa ampia zona grigia, sono molto "di manica larga" quando chiamo "Tamarri" i pards quando fanno i tamarri: se esiste anche un solo motivo al mondo, almeno qualcosa per cui sia possibile che la cosa abbia senso (fretta, rabbia, o anche un rischio calcolato), non li chiamo tamarri.

     

    Quando parlo di un esplosione di insopportabile tamarraggine nelle ultime storie, quindi, parlo proprio di cose stupide fatte assurdamente senza uno straccio di motivo, per "fare lo sborone" a vuoto.

    Si, è una zona grigia. Personalmente mi piace quando Tex e Pards ostentano sfrontatezza e sprezzo del pericolo, è connaturato ai personaggi sin dalle loro origini, ed è una delle caratteristiche che li eleva. Poi però ci deve essere un giusto compromesso, una "linea di demarcazione" oltre la quale il tutto non si tramuti inverosimile smania suicida. Personalmente la scena di Carson fuori dal trading post in Yellowbird non ha fatto impazzire neanche me, la considero forse l'unico svarione (comunque perdonabile) di una bella storia. Ma a parte questa scena, e le cose del tardo Faraci, con Tex che si buttava in campo aperto a sparare tra le pallottole che sibilavano da tutte le parti, tipo Sly in Rambo II...non ricordo molti episodi accomunabili in tempi recenti.

  2. SERIE REGOLARE

    Storia : Vancouver

    Copertina : Vancouver

    Personaggio : Signora Lamar

     

    TEX WILLER

    Storia : I Guerriglieri di Juan Cortina

    Copertina : Fort Phantom

    Personaggio : Pedro

     

    SPECIALI

    Storia : I Due Fuggitivi

    Copertina : Dopo la Tempesta

    Personaggio : Yellowbird 

  3. <span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

     

    Confermi, purtroppo, una mia tesi: che oggi molti lettori non sono più in grado di percepire la differenza fra coraggio e tamarraggine...

     

    In questa storia, Tex affronta i tipi che vogliono impiccare suo figlio, e li fa fuori stando riparato dietro una colonna, poi dietro una balaustra, poi dietro un pianoforte, comportandosi sì con coraggio, ma non con stupidità. Esce allo scoperto solo quando ha ammazzato o fatto fuggire quasi tutti i suoi avversari e i pochi rimasti riparati dietro ai tavoli non lo vedono e non gli sparano.

     

    Non è messo come il Carson tamarro del cartonato che esce fuori nella notte sotto una lampadina, ben illuminato, a dire a gente nascosta nell'ombra "beh, quando mi sparate"? (salvandosi solo perchè quello che gli spara alle spalle lo manca da un metro).

     

    Il coraggio può anche essere incoscienza, temerarietà, sprezzo del pericolo, può essere alimentato dall'odio e dal sentimento di vendetta o (come nel caso di questa storia) dalla difesa del figlio. Ma anche se può essere incosciente, non è stupido.

     

    La tamarraggine è SEMPRE stupida.

     

    Se non si coglie la stupidità gratuita e ottusa di un azione fatta solo per "fare lo sborone", diventa impossibile distinguere il coraggio dalla tamarraggine.

    Capisco quello che intendi, ma allora qui si tratta di sfumature. Se usiamo "tamarraggine" nel suo significato più preciso e originario, è ovvio che né il Carson di "Yellowbird", né il Tex di "Dramma a Pecos" sono tamarri in senso stretto. Carson in "Yellowbird" è magari (come peraltro precisi tu) spavaldo sborone con una tasso di incoscienza fuori scala. Tex in "Pecos", obiettivamente non agisce nel modo più razionale e sensato in quella situazione (e anche lui non viene colpito solo per il fatto di avere contro delle mezze-pippe diciamolo), che sarebbe stato quello di continuare la sparatoria da posizione almeno parzialmente riparata. Mentre invece, in barba al pericolo e alla superiorità (numerica, non certo effettiva) degli avversari, esce allo scoperto, galvanizzato dalla sua stessa manifesta badasseria super-cool, per fare un macello di piombo e ossa rotte. Questo a mio giudizio fa della scena un momento di tamarraggine sopraffina, che difficilmente si potrebbe riscontrare in un film western contemporaneo all'uscita della storia. E "tamarraggine" per me qui ha valenza assolutamente positiva, sia chiaro.

  4. Nonostante il "dramma" che inaugura la vicenda, e che campeggia nel titolo della prima striscia, siamo al cospetto di una storia che, come e più della precedente, è pura western-comedy, nel senso nobile del termine, direi alla Howard Hawks, non fosse che "Un Dollaro d'onore" è del 1959 e-soprattutto- El Dorado del 1966, entrambi ben posteriori al 1952 ! Il soggetto è quanto di più semplice e "canonico", ma GLB impreziosisce il tutto costellando il breve racconto di trovate e personaggi che non permettono a un singolo momento di noia o disinteresse di far capolino. Su tutti, la smascellante Mamie (ancor più esilarante oggi che è inopportuna e improponibile !) e soprattutto il mitico Tom (o Tim a seconda dei casi) Birra, personaggione alla Victor McLaglen cui è cucito addosso il gran finale, e che giustamente sarà acclamato come vero eroe della vicenda dalla popolazione di Pecos City. Per il resto, da segnalare :

    -Tex sceriffo per la prima volta (se la memoria non mi inganna)

    -Kit colpito di striscio alla tempia...nella storia precedente era toccato a Tex. I colpi di striscio alla testa erano una vera ossessione per GLB in questo periodo ! 

    - La scena clamorosa al saloon, in cui Tex, badass all'ennesima potenza esce dal tavolo dietro cui è riparato e prende a sparare in campo aperto contro gli avversari rintanati dietro al mobilio, crivellandoli di colpi per poi finire i pochi rimasti a colpi di sedia...e oggi ci si lamenta della presunta tamarraggine dei nuovi autori di Tex...ma se il Tex di GLB è stato una fiera avanguardia della tamarraggine nella cultura italiana, ma di cosa stiamo parlando !!

    -La tragica fine del giudice Vermont, che come spesso in GLB assume i contorni di una punizione divina (più tardi anche a Truscott capiterà una sorte analoga spiaccicato dal suo cavallo)...ma in questo caso mi ha ricordato fortissimamente per dinamica proprio la fine di Warberg nella recentissima "Vancouver"...con il burattinaio smascherato e in preda al panico che finisce per avvamparsi da solo con la lampada a petrolio...secondo me Ruju conosce e omaggia GLB ben più di quanto si tenda a pensare...

    - Ma SOPRATTUTTO il finalissimo assalto alla diligenza, con Kit Willer riluttantemente a far da esca in abiti mulierbi. Non oso immaginare gli anatemi in cui incorrerebbe uno sceneggiatore che azzardasse inserire una scena del genere al giorno d'oggi, con corollario di astiose teorie sullo scrittore che vuole deliberatamente distruggere il mito di Tex etc. etc.

    Mentre invece GLB sapeva-anche- fare della grande commedia, nell'alternanza di stili e registri resa possibile dalla sua inesauribile creatività.

    Galep sempre meglio...qui ha davvero raggiunto quasi la sua forma migliore su Tex...(anche se comunque poi non mancheranno alcune storie graficamente un po' sottotono)...e copertine incantevoli.

  5. Letto "Scalphunters". Mah...ho preferito l'albo precedente, che aveva una sua compiutezza anche a sé stante, ed era un bell'esempio di fumetto western-storico (stile Gino d'Antonio, Olliver/Serpieri, Rino Albertarelli etc.). In questo invece non ho trovato personaggi né situazioni particolarmente memorabili...a partire dallo stesso Tex giovane reloaded, sempre più inamidato ed educatino...mai un'uscita smargiassa, mai una battuta guascona, insulti coloriti figuriamoci. Invece una cosa che proprio non sopporto è questa rappresentazione antropomorfizzata-macchiettistica di Dinamite come cavallo super-intelligente a metà tra Jolly Jumper e Trottalemme...in un'altra storia fingeva di essere stanco (o ferito, non ricordo) qua nitrisce come lo avessero colpito e sta acquattato nel cespuglio fingendosi morto...ma questo è un pallino di Boselli, evidentemente:P

    Inoltre non ho capito la necessità del dialogo tra Tex e i tre scalphunters al termine del "duello a fucilate", dove praticamente se la contano su e "rispiegano" quanto abbiamo visto appena prima...l'ho trovato superfluo e ridondante.

    Invece più interessante l'altra sotto-trama con Cochise, le giacche blu e il ragazzo rapito.

    Comunque chiaramente un numero di transizione, avanti col prossimo.

    Invece nulla da dire sull'ottimo De Angelis, anche se trovo che la sua prova migliore su "Tex Willer" sia tutt'ora lo speciale su Mefisto.

  6. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

    Visto che non sei stato l'unico a chiederti se fosse finalizzato ad arrivare dove pensate, mi corre l'obbligo di chiudere l'OT e tranquillizzare tutti, precisando che "la" ci sono arrivato. Con un'altra ho dovuto invece guardare (a casa sua) Frankestein Junior che era già meglio. 

    Cyclò, Frankestein Junuir o anche Film Blue di Kieslowski :help:, possono essere splendidi, ma io sono di quelli che guardano 10 volte Ritorno al futuro. :)

    Eh, ma che c'entra...non è un derby "cinema d'autore" vs. "cinema commerciale" dove bisogna schierarsi...io per esempio ritengo "Acapulco prima spiaggia...a sinistra" un capolavoro del cinema italiano, ma mi sono anche visto tutto Bela Tarr senza-eccessivi-problemi. Poi chiaramente è legittimo che ognuno si polverizzi i coglioni con questo o quell'altro:D

  7. Cita

    Ahahahah... Non so se hai mai visto Cyclò, un film vietnamita che ha vinto il festival di Venezia del 1995.. Io all'epoca, per captatio benevolentiae di una tizia intelettualoide, l'ho visto... Brrrrr

    Cyclò me lo ricordo un bel film...una rilettura più cruda di "Ladri di Biciclette", aggiornata alla situazione vietnamita dell'epoca...una "variazione" sul neorealismo italiano. Nella lista dei film vincitori di Venezia (ma anche Cannes, Berlino etc.) c'è MOLTO di peggio.

    Comunque la degenerazione dei festival del cinema alla cloaca che sono attualmente è iniziata circa da una ventina d'anni, da quando sono progressivamente diventati cassa di risonanza della propaganda Woke e politicamente corretta a senso unico. Ma da quel punto di vista gli Oscar sono pure peggio...pura auto-celebrazione dell'elite che si da di gomito tutta compiaciuta mentre annusa le proprie scurregge. 

  8. Il 23/1/2023 at 11:13, Gunny dice:

    Basterebbe semplicemente tornare come qualche anno fa: 1 Magazine, 1 Maxi e 1 Texone. O magari togliere il Magazine, ormai inutile, e sostituirlo con il cartonato. 

     

    Come i Texoni: che ragione di esistere hanno se vengono disegnati dai soliti noti?

    Quoto tutto. Personalmente ho deciso che d'ora in poi acquisterò solo :

    Tex Willer mensile - Quasi sempre una garanzia, almeno quando lo scrive Boselli

    Tex mensile - Anche se per ogni tanto mi è balenata una mezza idea di mollarla, ma l'uscita di "Alla ricerca delle navi perdute" e "Vancouver" mi hanno ricordato che grandi storie sono ancora possibili, anche qui...

    Texone - Collana che in virtù della sua storia ha assunto connotati leggendari...e capace ancora di regalare grandi cose (su tutte il capolavoro "Tex l'inesorabile" negli ultimi anni), anche se la qualità si è fatta più altalenante, e concordo sulla considerazione di Gunny...venendo a mancare i grandi disegnatori esterni alla casa editrice e i mostri sacri dall'estero, è un po' venuta meno anche la ragione d'essere che rendeva davvero speciale questa uscita...

    Cartonati - L'unico speciale davvero peculiare e innovativo, graficamente e, perché no, narrativamente, data la brevità che "costringe" gli autori ad altri ritmi ed approcci narrativi. Senza contare che ha, almeno in parte, preso il posto del Texone come punto d'incontro tra Tex e grandi disegnatori extra-bonelliani. Anche qui la qualità è altalenante, anche più che nel Texone...ma alcune delle cose più belle degli ultimi anni sono passate da qui (L'eroe e la Leggenda, Cinammon Wells, Snakeman).

     

    Discorso maxi : quelli a due storie li ho già mollati da anni...ho deciso di smettere anche con quelli a storia singola, non perché non siano uscite storie belle ultimamente (Nueces e Tre Bill su tutti) ma trovo anche qui sia un po' venuta a mancare la peculiarità che rendeva questa uscita speciale, e il più delle volte ci si trova tra le mani semplicemente "storie lunghe" che potrebbero stare lì come sulla regolare...

    Degli speciali di Tex Willer non ce n'è uno che mi sia particolarmente piaciuto (in parte quello di Mefisto, ma crolla sul finale), quindi mollo anche su quello...

    Magazine e color li ho cassati già da tempo...

    Purtroppo tempo e spazio costringono ad essere più selettivi e a fare delle scelte...

     

     

    • +1 2
  9. Io ci sono rimasto malissimo che abbiano interrotto di punto in bianco "Il Triangolo Rosso"...mi ero appassionato, ma che si fa così con un giallo ?:unsure:

    Voglio sperare che lo riprenderanno, prima o poi...

    Ma poi : va bene che l'inglese all'epoca era tutt'altro che di dominio comune, ma "Lone Wolf" tradotto come "Volpe Solitaria" ?

  10. Questa a rileggerla mi è piaciuta molto più delle due canadesi. L'inizio è impagabile, con Tex insegna a sparare al virgulto, spiegando in dettaglio quali punti vitali del corpo degli avversari colpire (cosa oggi INCONCEPIBILE in una serie "per ragazzi" com'era il Tex di allora). Da qui si dipana quello che è un po' il prototipo di ciò in cui la serie si canonizzerà. Una missione che i pards (cui manca solo Tiger Jack per formare il quartetto) sbroglieranno lavorando all'unisono, ma anche dividendosi e ripartendosi i compiti a seconda della bisogna. Con tutto l'armamentario di aiuti, salvataggi reciprochi in extremis, battibecchi e reciproche frecciatine che ne conseguono. E da questo punto di vista, la prima metà della storia è pura "comedy gold", con Tex inizialmente riluttante a prendere Kit con sé (che dovrà escogitare l'escamotage della cassetta di munizioni saltata), la costante preoccupazione e rimproveri del padre, tra i commenti ben più bonari del padrino (non ancora zio) Carson...La seconda parte invece è un pochino più seria, e si invertiranno spesso i ruoli con Kit costretto ad ammettere di avere un padre invero scavezzacollo ! Complessivamente la storia fila a mille, ed è articolata sul susseguirsi di "scene madre" d'azione pirotecnica la sparatoria di Angel City ; l'assedio alla Mano del Morto ; la guerriglia di Holbrok ; l'assedio degli Apaches sulle rocce. In questo GLB torna a quel gusto per l'azione iperbolica e incontenibile che incendiava le "primissime" strisce. E chiude il tutto con un finale più "noir" e dalle tinte "espressioniste" nel ranch abbandonato, in cui riserva ai burattinai del losco intrigo la giusta, tragica, teatrale punizione. Kit qui attraversa, possiamo dirlo tranquillamente, la sua fase migliore : è una forza della natura (in seguito lo avrebbero "calmato" veramente troppo, piacerebbe ritrovare di tanto in tanto sprazzi del personaggio che fu, e che "avrebbe potuto" essere), e GLB ce lo fa capire forse fin troppo, facendogli salvare Tex...quante ? Tre-quattro volte ? Di più ? Ho perso il conto... D'altronde all'epoca non interessava a nessuno (men che meno a GLB) che Tex fosse il super-Fonzie infallibile che non può mai sb... sb... E infatti per esempio, scene come quella in cui si trova davanti al nemico con la pistola scarica...quella del sigaro acceso buttato in faccia...o quando fuggendo fa cadere la lampada incendiando tutta la baracca : se le avesse scritte un Nolitta o un Nizzi, per alcuni utenti del forum sarebbero diventati dei meme da rinfacciare per 50 anni almeno. Capitolo disegni : rileggendo queste strisce una dopo l'altra si palesa quanto Galep stesse gradualmente avanzando verso quella che sarebbe stata la sua "epoca d'oro" Texiana. I disegni sono sempre più belli (forse aveva tempi meno stringenti ? Forse era più ispirato ?) e l'aumento di vignette di "maggiori dimensioni" (vedi le scene di massa delle sparatorie) nonché sequenze "espressionistiche" dove fiamme ed esplosioni fanno la parte del leone (Holbrook, il finale al ranch) esaltano il suo tratto più che mai. Gran storia.

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  11. Il 9/1/2023 at 12:39, texwiller.cover dice:

    Ma siamo matti? Un Tex con la faccia spaventata? Un Tex sorpreso e con gli occhi sgranati? Un Tex in difficoltà? Incubi nolittiani ritornano..

    Sia mai

    Penso tu abbia messo il dito nella piaga. A mio avviso da qualche tempo aleggia una certa atmosfera di paranoia intorno alla presunta invincibilità di Tex, che non può sbagliare mai (come Fonzie) non può mai essere sorpreso né catturato, DEVE capire sempre se il suo interlocutore mente o è sincero (è un suo superpotere, dicono), non può mai essere messo un attimo in difficoltà nei corpo-a-corpo (eresia, anche se l'avversario è grande tre volte lui).

    Io sono convinto che tutto ciò sia portato avanti da una minoranza rumorosa di lettori, e vada a discapito della libertà narrativa e di infiniti spunti e possibilità cui vengono tarpate le ali.

    Ma penso altresì che sceneggiatori e-perché no-anche copertinisti vivano in uno stato un po' di terrore questa cosa, anche se non lo ammetteranno mai.:P

  12. Il 8/1/2023 at 19:48, Diablero dice:

     

    Con Ruju, il vero cliché ormai davvero insopportabile è il "duello alla c###o di c##e" ficcato a vanvera dappertutto, in spregio ad ogni senso e logica. Non solo sono soporiferi (c'è qualcuno che ha dubbi sull'esito?) ma sono piazzati in situazioni dove non hanno alcun senso, e servono solo a mostrarci i pards come totali co####ni (o come tamarri, che praticamente è un sinonimo)

     

    A parte la ripetitività esasperata (quante volte abbiamo visto questa scenetta PIÙ VOLTE NELLA STESSA STORIA come questa???) che fa cascare le sfere del lettore, la cosa preoccupante è che mostrano una di due cose:

     

    1) O Ruju, pur essendo uno sceneggiatore professionista con anni di esperienza, non ha mai capito il senso dei duelli nelle storie classiche, e sarebbe grave perchè vuol dire che belle storie classiche non sarà mai in grado di farne, oppure...

     

    2) ...Ruju lo sa benissimo che i duelli che mette ovunque non hanno senso, ma ha talmente tanta poca stima dei lettori Texiani che crede, come Nizzi, che basti dargli bistecche e patatine ogni 30 pagine per farli contenti (con la variante che invece di bistecche e patatine Ruju ci piazza un duello tamarro senza alcun senso), e visto che li scrive ormai con il pilota automatico gli permettono di produrre a macchinetta un sacco di pagine anche senza idee.

     

    @borden, davvero, una preghiera.  Per la sopravvivenza dei testicoli dei lettori e per la sopravvivenza della serie che io fra un po' inizio a smettere di comprare gli albi di Ruju come quelli di Nizzi, e dubito di essere il solo: la prossima volta che ti mette un duello alla c##o di c##e senza alcun senso in una storia, glielo rimandi indietro e gli fai rifare la scena? Perché ogni tanto quando si impegna le scene drammatiche le fa bene, ma finché gli approvate roba come quella, perchè dovrebbe sforzarsi quando gli basta mettere un assurdo duello ovunque per macinare pagine?

    Non sono d'accordo, secondo me qua il duello ci sta tutto (a differenza, per esempio, di quello estemporaneo di Tiger Jack nella storia del Guatemala, quello si davvero campato per aria).

    Per due motivi :

    1) Kircher non è un nemico qualsiasi, agli occhi di Carson...ha rapito la sua donna amata, ne ha minacciato la vita, e non pago l'ha oltraggiata verbalmente ! Una serie di sfregi che trasformano la faccenda in qualcosa di dannatamente personale, per un uomo dal cavalleresco codice d'onore come Carson, che come unico e più logico esito sfida il nemico in singolar tenzone...

    2) Un personaggio come Kircher, descritto per tutta la storia come amante delle armi da taglio e dotato dell'invitante guanto artigliato non poteva assolutamente sfuggire ad un duello all'arma bianca, sarebbe stato uno spreco imperdonabile.

    Sul fatto che l'esito sia scontato...ma c'è una situazione di conflitto in Tex, il cui esito oramai non sia purtroppo scontato ? Qui addirittura qualcuno lamenta che alcuni pellirosse vengano uccisi, addebitanto a super-Tex e super-pards la "colpa" di non essere riusciti a salvarli. Ma io dico : ben venga una volta tanto un po' di dramma !

    Poi se un giorno qualche prode avesse l'ardire di sceneggiare una storia in cui Tex se ne esce-anche parzialmente-sconfitto sarei il primo a gioirne, ma temo che il giorno dopo ci sarebbero i picchetti fuori dalla Bonelli.

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  13. Il 7/1/2023 at 11:18, Longobucco dice:

    SPOILER:

    Colpo di striscio alla tempia destra 😏

    SPOILER

     

     

     

     

    Eccaa lla ! Come avevo preventivato-ma sperato fino all'ultimo che non fosse così. Non ce ne liberiamo veramente più di sti colpi di striscio alla tempia, sono il vero cliche mefitico della saga, altro che origlioni ! Comunque stavolta gliela perdono volentieri, perché a parte questa cosa odiosa mi sono trovato tra le mani un albo decisamente esaltante, anche meglio dei due-ottimi-precedenti. Ruju conduce in porto tutti gli elementi meticolosamente predisposti nel corso della storia, e ci seve un crescendo-letteralmente-incendiario, che parte dall'incendio degli Squamish per approdare ad un'apoteosi da vero "filone catastrofico" con l'incendio di Vancouver-e tanto di persone da salvare, isterismi, interventi insperati sul filo di lana etc. Si culmina con regolamenti di conti a ripetizione (belle sparatorie, finalmente !), un Kit veramente badass, ma mai quanto Carson, che giganteggia nel-ompari- duello all'arma bianca contro un Kircher "plurilama" dato l'artiglio guantato. Bella anche l'appendice con la giusta pena del contrappasso per l'affarista trippone (archetipo GLBonelliano !) Warberg, che "ha scherzato col fuoco" un po' troppo-e un po' di creatività nell'uccidere i fetentoni, mica sempre una pallottola e via, bravo Ruju-

    Unico difetto (oltre la tempia) : l'addio-o arrivederci- tra Kit e Angela poteva avere un po' più di pathos...potevano lasciarsi andare un po' di più.;)

    Mastantuono giganteggia, e nelle scene più catastrofiche specialmente dà vita a vivide rappresentazioni in cui il dinamismo sposa un'atmosferica forza espressiva. Gran storia da leggere e da rimirare ! 

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  14. Il 26/12/2022 at 12:14, Longobucco dice:

    Sicuramente colpito poco perchè nel 747 è in copertina che pagaia.

    Copertina che mi ha da subito portato alla mente "the lake Geneva shoreline" :).

     

    E certo che il Vecchio Cammello non è grave !:D

    Però anche basta colpi di striscio alla tempia dai, è un escamotage già improbabile la prima volta, poi su Tex è stato usato oltre ogni limite, eppure periodicamente continua a riproporsi. Che Tex e pards siano colpiti di striscio da altre parti, o in altri punti non vitali. Almeno Boselli ci ha scherzato su, nel Mai Coi Tre Bill;)

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  15. Io invece capisco le reazioni di rifiuto di alcuni. Boselli con questa serie è partito "morbido", con le prime due storie che avevano un taglio più classicamente Texiano e puramente avventuroso-e la prima era addirittura un remake- Poi però ha alzato sempre più l'asticella, per dare alla luce una sua "creatura" personalissima, che rilegge il personaggio e la sua mitologia alla luce della lezione del Romanzo Storico, ma anche, azzarderei, a quella del fumetto western di Gino d'Antonio e Olliver-Serpieri. Mi sembra normale che chi ha un approccio più "rigido" (del tipo : Tex deve essere sempre protagonista e risolutivo ; se ci sono due pagine consecutive senza Tex non è Tex) possa non apprezzare...

  16. Ormai è assodato : con questa serie Boselli sta scrivendo un lungo romanzo storico. L'inizio di questa storia fa il paio con quello di Juan Cortina : un albo introduttivo in cui viene raccontato nel dettaglio il contesto storico, cui seguirà la storia vera e propria con Tex tra i protagonisti. Rispetto alla storia di Cortina però qui il tutto è sviscerato ancor più nel dettaglio, grazie anche all'escamotage di Cochise in veste di narratore protagonista dei fatti narrati...ne risulta di fatto un albo che è anche storia autoconclusiva. Riguardo le accuse di "spiegazionismo" e "logorrea" mosse da qualcuno : non credo proprio che questo sia il caso ! Anzi, ho trovato tutto molto fluido e ritmato : piuttosto penso che a qualche lettore possa dar fastidio la sovrabbondanza di dati, nomi e nozioni-cosa peraltro inevitabile, se si vuole raccontare la Storia-...Non è il mio caso : tra i miei scrittori preferiti figurano Tolkien ed Ellroy, e in generale mi piacciono le storie con molta carne al fuoco. Comunque : la storia è molto avvincente nella sua tragicità, infiammata da scene d'azione  epiche e realistiche insieme, e anche di una certa brutalità. Inoltre mi sto pure facendo una certa cultura sulla Storia del vecchio west:P Ho solo un dubbio : nella vendetta di Santa Rita del Cobre...davvero i Chiricahuas risparmiarono donne e bambini, o è si tratta di licenza narrativa per non "rendere antipatici" gli Apaches ? De Angelsi spettacolare come sempre.

  17. Letto "Artiglio d'Orso" : bel secondo numero, in particolare il personaggio di Kircher che dà titolo all'albo. Ricorda molto Wolfman, l'altro cattivo barbarico e "Mountain Man" di Ruju. Invece il fatto di indossare la zampa d'orso a mo di guanto artigliato mi ha portato alla mente, oltre a Freddy Kruger, anche la Banda degli Orsi che indossano zampe ursine ai piedi in "Impronte Misteriose", altra storia Canadese da poco riletta : affettuosa citazione o pura casualità ? Per il resto : molto apprezzata la tensione sentimental-erotica tra Angela e Carson, e il tono drammatico delle ultime pagine...Ma se all'inizio del prossimo albo scopro che Carson è stato colpito di striscio alla testa piango.

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  18. Comincio subito dalle due grandi pecche e delusioni che questa storia si porta dietro :

    1) Tex non si accoppia con nessuna delle due ranchere, e non entro neppure nel merito dell'ultima vignetta allusiva. Non serve a nulla sfatare il cliché ridicolissimo dell'astinenza perenne di Tex, se poi non se ne approfitta in storie come questa...

    2) Il mancato catfight tra le due ranchere, scongiurato sul più bello da un Tex pure guastafeste.

    Tolti dunque i due maggiori motivi di interesse che il soggetto-basico, ma non brutto in sé- offriva, cosa rimane ? Una di quelle storie in cui Tex deve "cercare di non fare danno" e uccidere meno persone possibile : cosa che gli viene peraltro agevolata da avversari che non centrerebbero un ippopotamo a due metri, e sparatorie random in cui le cose succedono un po' per caso. Discreti i disegni di Giardo.

  19. Dopo una sequela di raccontini avventurosi di corto respiro e di scarsissimo interesse, devo dire che "Il Triangolo Rosso" mi sta intrippando:P

    Poi assolutamente priceless la pagina delle curiosità, ovvero una sfilza di deliranti baggianate verosimilmente inventate da qualche anonimo eroe in perenne e avanzato stato etilico:D

  20. Sul Texone darei sempre la precedenza a disegnatori esterni.

    Tra quelli proposti, prima scelta : Saudelli, con una storia in cui la gnocca davvero non può mancare. 

    Seconda scelta : Bacillieri, per un Tex stiloso e arty da far incazzare i puristi.

    Tra quelli dello staff : il sempre ottimo Benevento.

    Altri nomi, all'infuori di quelli proposti : Guéra e Frank Miller (quest'ultimo testo e disegni, però).

     

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  21. Ecco : questa a mio avviso andrebbe presa a esempio della genialità incontenibile del primo GLB : che, pur partendo da un soggetto debole, e oltre i limiti del delirante (la banda che compie rapine indossando zampe d'orso per sviare le indagini !!) riesce a tirarne fuori una storia non solo molto divertente, ma piena di cose, spunti, e suggestioni "cangianti" in linea con lo stile "free" che contraddistingueva questo suo periodo. Moto interessante la prima parte, in cui GLB scrive a tutti gli effetti un crime-noir incentrato sui membri della banda (e in cui Tex e Gros Jean rimangono spesso sullo sfondo), le gelosie, sotterfugi e tradimenti che portano al bel climax drammatico di "Troppo Tardi". La parte finale è più canonica, e ci presenta un altro assedio esplosivo (in tutti i sensi), con Tex tra gli assedianti stavolta... e una bella e veloce chiusa marittima su vascello. Tra le scene più esilaranti : le uova di Olaf lo svedese, e soprattutto Tiger che si libera di uno scagnozzo tramortito gettandolo in mare : "Ora lui essere tranquillo per sempre".:D

  22. Il 20/11/2022 at 15:22, Doudou dice:

    SPOILER

     

    SPOILER

     

    SPOILER

     

    SPOILER

     

    Proprio il fatto del finale, con Ballard che si mette contro i suoi stessi alleati per rendere pari la sfida con Tex, la quale risulta rimanere pur sempre tre contro uno, è stata sicuramente una trovata imprevedibile, ma non per questo priva di difetti. Lo avrei visto bene a lasciar perdere tutto ed a non prendere posizione. Ha voluto ripagare Tex di avergli salvato la vita, dimostrando un'anima, ma ne avrei fatto volentieri a meno. Peggio ancora risulta il fatto di vedere queste tre persone sparare da vicino a Tex senza mai colpirlo. Od erano i peggiori killers mai apparsi in circolazione (e viste le grinte non credo proprio) oppure Tex, molti anni prima degli eventi accaduti nella serie regolare, era riuscito a farsi dare dalle strega della palude il segreto per far deviare i proiettili dal proprio corpo.

    E' anche vero che le sparatorie in Tex sono sempre molto iperboliche. Non può esistere nessuno al mondo con una mira sempre infallibile e assoluta come la sua (e pure il suo culo nel non venire mai colpito, diciamocelo).

    Qui mi ha ricordato Clint nel finale de "Gli Spietati". Sparatoria in ambiente chiuso, da distanza ravvicinata, uno contro più avversari. Tutto si svolge molto velocemente : Tex è più freddo degli altri, e questo fa la differenza.

    Lungi dall'essere la cosa più inverosimile mai vista : trovo molto più fantasy quando decide di disarmare gli avversari, e colpisce esattamente le pistole senza arrecare neppure un graffio alle mani. E questo accade molto spesso.

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