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Perdonami Borden, oggi sono di umore pessimista. Sicuramente tra i "prossimamente" attendo con curiosità e aspettative : Tiger Jack, Wolfman, Passato di Tex e Tigre Nera... E soprattutto Barbanera...
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Letto "Le Creature del Buio". Si, concordo con il grosso dei commenti che mi hanno preceduto. Delusione su tutti i fronti, per il totale spreco dei tanti spunti interessanti accumulati nel primo bell'albo. Che sembrava alludere a scenari Lovecraftiani con creature antichissime che prosperano nelle viscere della terra, venerate da libri alchemici proibiti e terribili culti segreti. Mentre invece la spiegazione dei chupacabras è molto banale, e del tutto in linea con la "visione dominante" della contemporaneità che ha bandito il Sacro- vedi anche le orride derive "spiegazioniste" che ha preso la saga cinematografica di Alien da "Prometheus" in poi- Ma il soggetto in fondo è l'ultimo dei problemi, di una storia-l'ennesima- sviluppata senza pathos, senza senso dell'epico e del tragico (nonostante la scoperta finale) costellato di personaggi evanescenti (i fratelli Hewett) con cui i pards interagiscono come con ologrammi, e nonostante tutte le cose che possano capitargli non si va oltre il "buongiorno, buonasera". E in cui, ancora una volta, Tex e pards non sono mai veramente in pericolo (che l'accusa "Tex piccione" è dietro l'angolo, sia mai). In questo non voglio assolutamente buttare la croce su Burattini, che è solo l'ultimo arrivato a cimentarsi con un compito che farebbe tremare le gambe a chiunque...anche perché ormai credo di essermi fatto un'idea chiara del vicolo cieco in cui la serie sta infilandosi sempre di più. Riguardo a Rubini, disegni spaziali.
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[15] La Corona Dai Sette Smeraldi
Testa di Vitello replied to Pedro Galindez's topic in Le Storie da 1 a 100
Però io Nizzi non l'avevo nominato Era per dire che certi cliché, oggi additati da molti alla stregua della peggio monezza narrativa possibile immaginabile, sono in fondo, mi pare, sempre stati connaturati ad una narrativa seriale avventurosa quale quella di Tex, che fin dall'inizio ha sempre favorito di certe ripetizioni e scorciatoie. E che lo stesso GLB non le disdegnasse affatto, soprattutto inizialmente. Certo poi il Nizzi post-crisi ne ha abusato a livelli inverecondi, siamo tutti d'accordo. -
[15] La Corona Dai Sette Smeraldi
Testa di Vitello replied to Pedro Galindez's topic in Le Storie da 1 a 100
Altra storia che avevo completamente rimosso, e infatti è insipida ed evanescente pure più della precedente. Continua il "viaggio di formazione" del giovane Kit per il sud-ovest, e continua il "taglio per ragazzi" che GLB si auto(?)-impone con esiti deludenti (gli unici due morti ammazzati, en passant, sono nell'ultima striscia). Non ci sono scene o dialoghi degni di nota : ad eccezione del diverbio col venditore ambulante sul treno (momento di umorismo fuori contesto ma gradevole) e lo squarcio atmosferico notturno col fuggitivo Ray alle prese con coyotes e serpenti a sonagli. Finale con diligenza che riprende per l'ennesima volta "Ombre Rosse" (vero pallino di GLB), e un Tex particolarmente magnanimo che lascia liberi due banditi su quattro, capendo d'aver a che fare con ladri di polli. Da segnalare lo sfacciatissimo origlione del mozzo di scuderia che sente e riferisce per filo e per segno dove sono diretti i tre banditi. Evidentemente GLB non viveva disperati travagli interiori nel servirsi di questi escamotages narrativi. -
[Strisce Anastatiche di Tex]
Testa di Vitello replied to Diablero's topic in Strisce Anastatiche di Tex
Solitamente questi fascicoli li sfoglio velocemente per poi subito cestinarli, ma stavolta, visto che si parlava di uno dei miei film preferiti di sempre, ho pensato di leggerlo : era meglio che non lo avessi fatto..."Ributtante disprezzo razzista", "Catapecchia sperduta", "dopo aver combattuto tra le file degli schiavisti", "odiatori seriali" per culminare in un "overdose di immondizia ideologica" che secondo il prode Maurizio Colombo dovrebbe racchiudere il senso del film. Tra l'altro Colombo, dicendo che di Lucy "ritroveranno soltanto lo scalpo ramato" dimostra pure di aver capito poco della trama. Cristo... -
[Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise
Testa di Vitello replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Letto "Sentiero di Guerra", e ha spazzato via le mie perplessità circa l'albo precedente come foglie al vento di un uragano impetuoso. Che gran numero ! La vicenda di Cochise e i suoi Chiricahuas alle prese con l'ottuso Tenente Bascom è raccontata con corrusca epicità e tensione crescente. La fuga dall'accampamento e conseguente dichiarazione di guerra mi ha genuinamente esaltato. Boselli è un Maestro nel raccontare la Storia tingendola di epica. Il finale, con la scheggia impazzita Goyathlay promette malissimo : quindi benissimo ! Tex dal canto suo è messo in una situazione di conflitto morale MOLTO interessante...che sono curiosissimo di vedere a cosa approderà, così come sono curioso di conoscere il "Chupacabra" Santiago Querquer. Infine una considerazione su De Angelis, che considero uno dei miei disegnatori italiani preferiti di sempre, ma pensavo fosse sempre stato, su Tex Willer, un pelo al di sotto del suo "momento migliore", che identificavo con i primi anni a Nathan Never. Ebbene, mi sono definitivamente dovuto ricredere. Quanto mi sbagliavo ! Il De Angelis che vediamo qui non ha assolutamente nulla da invidiare...anzi ! I suoi deserti, roccioni, colline pietrose hanno una pregnanza materica che ti scaraventa nell'Arizona riarsa, i suoi crepuscoli con le fiamme della sera e le ombre che si allungano. La prima vignetta in alto a pagina 19, coi soldati che procedono mesti verso la stazione di posta urla "John Ford" a squarciagola ! Maestro -
Questa invece, oltre ad essere fondamentalmente un breve riempitivo, l'ho trovata poco ispirata (tant'è che l'avevo rimossa e non la ricordavo per nulla). GLB in verità mette sul piatto qualche idea interessante : la coppia di fratelli Comanche rinnegati sono un duo di villain di una certa presa, e l'idea delle pantere ammaestrate usate come armi non è affatto male. Siamo nel filone più ingenuamente avventuroso e "infantile", anzi, è questa una delle strisce in cui GLB più si avvicina al concetto di "fumetto per ragazzi" che gli è sempre stato un po' stretto. Qui c'è poca violenza, tanto ingenuo esotismo e ben due eroi-ragazzini ad aiutare Tex : il figlio Kit, e il comanche Piccolo Alce. La storia, per quanto semplice, però fa acqua da tutte le parti, e bisogna "venire a patti" con i guerrieri comanche più creduloni (basta una tipa vestita con pelle da pantera per bersi una storia totalmente campata in aria), imbelli e ignavi mai visti per accettare il tutto. Pure l'inganno di Lucky Sam, che si finge vittima di un agguato indiano stordendosi da solo, incappucciandosi e legandosi, sempre da solo, a dondoloni da una roccia, non sta obiettivamente in piedi. Per il resto, da segnalare poco o niente : l'abbigliamento di Mangas che confonde le tracce indossando zampe di pantera (a poche strisce di distanza dalla Banda degli Orsi), e la cattiva esotica (ovviamente bellissima) bardata da Pantera, che è una bella idea sprecata, sta in scena pochissimo e non fa praticamente nulla. C'è da dire che a fronte della povertà della storia, abbiamo invece un Galep in grandissimo spolvero, tra copertine (tutte meravigliose) e strisce in cui il suo stile è libero di giganteggiare, tra brulle ambientazioni rocciose riarse dal sole, e le magnifiche pantere cui dona slancio dinamismo e nobiltà. Da ravvisare inoltre l'uso, per il resto abbastanza infrequente di ombreggiature e retini, che aggiungono charme al tutto. Nel complesso, dunque : Galep strepitoso, storiella bruttina, ma ci sta.
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Come sempre complimenti a Ymaplas per il sondaggio stimolante e molto colto-a tratti pure troppo per il sottoscritto I miei voti : 1 - Kit Carson 2- Lena e Donna 3 - Zoe 4 - Figli della Notte 5 - Rafael Guerrero 6 - Yuma Kid 7 - No interessato 8 - No interessato 9 - Nessuna : alcune di queste le amo alla follia (Terre dell'Abisso su tutte) ma penso siano difficilmente riproponibili 10- Sette giorni : qua sono ignorantissimo, e sono andato a ispirazione, sette giorni consecutivi di battaglia mi sembravano una cosa figa 11- Skinwalkers Navajo : anche se presenterebbe qualche affinità col Diablero 12- Regina dei Gambler 13-Guerra tra Indiani e Giacche Blu con ufficiale ottuso : se gestita bene, una situazione Sempreverde che non stanca mai 14- Barbanera 15 -Curioso (moderatamente) di leggere il seguito, ma non andrei oltre i tre programmati 16- Tornuak 17- Scetticismo...anche se sarebbe più corretto dire : "senza infamia né lode", anche se continuo a sostenere che "L'Odissea della Belle Star" è un gioiellino 18- Da "Il passato di Carson" a "La Grande invasione"...periodo in cui non ha sbagliato un colpo...sarei stato tentato dal periodo attuale, considerando anche Tex Willer...ma qui si parla solo della regolare 19-Sono stufo. E' vero, non è nulla di catastrofico, ma graficamente rovinano la copertina, e si sta sfiorando il parossismo. Anche basta. 20-John Thorton 21-Ethan Edwards 22-Brian Carswell 23-Non importa, conta che siano belle storie 24-Dopo il 1900 : abbiamo sondato diversi momenti del passato del personaggio...non sarebbe male fare una puntata nel futuro, con Tex stagionato ma sempre indomito. 25-No Ok, non ha preso i miei voti...non capisco perché...
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Un albo che rafforza la mia convinzione : il "Cartonato alla Francese" è-al netto di incidenti di percorso tipo "Aguas Negras"- di gran lunga lo speciale Texiano più interessante, al momento, in circolazione. Un Boselli ispiratissimo narra le vicissitudini della "Lady Bandit" Pearl Hart con scanzonata empatia, recuperando quella sottile ironia che sa così ben maneggiare, ma che ultimamente, vuoi per la natura più "seriosa" delle storie, vuoi per altri motivi, era un po' venuta a mancare. Il risultato è qualcosa a metà tra il "romanzo-breve-di formazione", e quel western "sociale" (inteso come indagatore dei rapporti interpersonali e gerarchici nelle comunità dell'epoca...niente lezioncine moralistiche qui, grazie al cielo) che ebbe la sua stagione d'oro, anche fumettistica, negli anni 70. In tutto questo Tex e Carson hanno quasi ruolo di guest star...ma il "quasi" qui ha importanza macroscopica, in quanto ben due volte il loro aiuto ha un ruolo fondamentale nel risolversi della vicenda. Tra i momenti più memorabili, il processo è un gioiello di ironia adorabile, in cui Boselli mostra il "rovescio della medaglia" della società maschilista Ottocentesca, che Pearl sa-qui come altrove- sfruttare agevolmente a suo favore. Ne esce il ritratto di un'eroina volitiva, che tiene le redini della sua vita con le armi dell'astuzia e della "faccia tosta". E per una volta non sono invogliato ad andare ad approfondire quanto di vero e quanto di fiction-inclusa l'evasione da Yuma in quel modo- ci sia, perché sento che la storia che mi è stata raccontata "basta a se stessa", almeno per il momento. E come non dar ragione, una volta di più, alla massima Fordiana-stavolta restituita per bocca di Buffalo Bill- del finale. E a proposito : anche i fiori di cactus nell'ufficio del direttore di Yuma mi sono sembrati un richiamo-magari inconscio ?- a Liberty Valance... Bellissimi i disegni di Laura Zuccheri, ulteriormente valorizzati dalla colorazione di Annalisa Leoni (a quando anche il nome del colorista in copertina ?). Col suo stile classico ed elegante che calza a pennello alla storia : rispetto alla prova di "Doc" risultano nel complesso meno atmosferici (ma quella era una storia crepuscolare) ma nel complesso qui mi sono piaciuti di più. Complessivamente : un Cartonato magnifico, sicuramente nella top 5.
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Primo albo piaciuto. Ha un soggetto molto figo...che va a parare sui Chupacabras, come avevo previsto (ma era facile arrivarci), ma con gustosissime vibes Lovecraftiane : l'antico enigmatico libro esoterico, il sottosuolo come labirintico mondo che apre porte su un "altrove" abitato da creature mostruose, e i culti misteriosi che si vengono a creare intorno a questi esseri. Bello anche come è costruita la storia, con le due vicende che si sviluppano parallelamente, destinate sicuramente ad incrociarsi. Ho trovato molto fastidiosi i dialoghi dei pastori a inizio storia, totalmente innaturali, fino a sembrare estratti di wikipedia copia-incollati in bocca ai personaggi. Ma da lì in poi fila tutto bene. Personaggi tutti ben delineati-anche se per il momento nessuno spicca, e nessuno "buca la pagina"- e bene come è descritta la banda di Madera, con gerarchie e scazzi interni. Particolarmente apprezzati : - Carson piccato quando lodano il magnifico terzetto, dimenticandosi di lui -I tocchi macabri, nel mostrare i rimasugli delle vittime dei Chupacabras, mi hanno portato alla mente il GLB fantastico -Le citazioni horror "non invasive" : lo sceriffo Bryan Stoker, e la statuetta del Friedkiniano Pazuzu che fa mostra di sé nello studio del Morisco Stupendi disegni di Rubini, che si conferma un grande ! Mi ricorda un mix tra il miglior Piccatto e il Casini prima maniera.
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[13/14] Dramma A Pecos City
Testa di Vitello replied to Pedro Galindez's topic in Le Storie da 1 a 100
Si, è una zona grigia. Personalmente mi piace quando Tex e Pards ostentano sfrontatezza e sprezzo del pericolo, è connaturato ai personaggi sin dalle loro origini, ed è una delle caratteristiche che li eleva. Poi però ci deve essere un giusto compromesso, una "linea di demarcazione" oltre la quale il tutto non si tramuti inverosimile smania suicida. Personalmente la scena di Carson fuori dal trading post in Yellowbird non ha fatto impazzire neanche me, la considero forse l'unico svarione (comunque perdonabile) di una bella storia. Ma a parte questa scena, e le cose del tardo Faraci, con Tex che si buttava in campo aperto a sparare tra le pallottole che sibilavano da tutte le parti, tipo Sly in Rambo II...non ricordo molti episodi accomunabili in tempi recenti. -
SERIE REGOLARE Storia : Vancouver Copertina : Vancouver Personaggio : Signora Lamar TEX WILLER Storia : I Guerriglieri di Juan Cortina Copertina : Fort Phantom Personaggio : Pedro SPECIALI Storia : I Due Fuggitivi Copertina : Dopo la Tempesta Personaggio : Yellowbird
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[13/14] Dramma A Pecos City
Testa di Vitello replied to Pedro Galindez's topic in Le Storie da 1 a 100
Capisco quello che intendi, ma allora qui si tratta di sfumature. Se usiamo "tamarraggine" nel suo significato più preciso e originario, è ovvio che né il Carson di "Yellowbird", né il Tex di "Dramma a Pecos" sono tamarri in senso stretto. Carson in "Yellowbird" è magari (come peraltro precisi tu) spavaldo sborone con una tasso di incoscienza fuori scala. Tex in "Pecos", obiettivamente non agisce nel modo più razionale e sensato in quella situazione (e anche lui non viene colpito solo per il fatto di avere contro delle mezze-pippe diciamolo), che sarebbe stato quello di continuare la sparatoria da posizione almeno parzialmente riparata. Mentre invece, in barba al pericolo e alla superiorità (numerica, non certo effettiva) degli avversari, esce allo scoperto, galvanizzato dalla sua stessa manifesta badasseria super-cool, per fare un macello di piombo e ossa rotte. Questo a mio giudizio fa della scena un momento di tamarraggine sopraffina, che difficilmente si potrebbe riscontrare in un film western contemporaneo all'uscita della storia. E "tamarraggine" per me qui ha valenza assolutamente positiva, sia chiaro. -
[13/14] Dramma A Pecos City
Testa di Vitello replied to Pedro Galindez's topic in Le Storie da 1 a 100
Nonostante il "dramma" che inaugura la vicenda, e che campeggia nel titolo della prima striscia, siamo al cospetto di una storia che, come e più della precedente, è pura western-comedy, nel senso nobile del termine, direi alla Howard Hawks, non fosse che "Un Dollaro d'onore" è del 1959 e-soprattutto- El Dorado del 1966, entrambi ben posteriori al 1952 ! Il soggetto è quanto di più semplice e "canonico", ma GLB impreziosisce il tutto costellando il breve racconto di trovate e personaggi che non permettono a un singolo momento di noia o disinteresse di far capolino. Su tutti, la smascellante Mamie (ancor più esilarante oggi che è inopportuna e improponibile !) e soprattutto il mitico Tom (o Tim a seconda dei casi) Birra, personaggione alla Victor McLaglen cui è cucito addosso il gran finale, e che giustamente sarà acclamato come vero eroe della vicenda dalla popolazione di Pecos City. Per il resto, da segnalare : -Tex sceriffo per la prima volta (se la memoria non mi inganna) -Kit colpito di striscio alla tempia...nella storia precedente era toccato a Tex. I colpi di striscio alla testa erano una vera ossessione per GLB in questo periodo ! - La scena clamorosa al saloon, in cui Tex, badass all'ennesima potenza esce dal tavolo dietro cui è riparato e prende a sparare in campo aperto contro gli avversari rintanati dietro al mobilio, crivellandoli di colpi per poi finire i pochi rimasti a colpi di sedia...e oggi ci si lamenta della presunta tamarraggine dei nuovi autori di Tex...ma se il Tex di GLB è stato una fiera avanguardia della tamarraggine nella cultura italiana, ma di cosa stiamo parlando !! -La tragica fine del giudice Vermont, che come spesso in GLB assume i contorni di una punizione divina (più tardi anche a Truscott capiterà una sorte analoga spiaccicato dal suo cavallo)...ma in questo caso mi ha ricordato fortissimamente per dinamica proprio la fine di Warberg nella recentissima "Vancouver"...con il burattinaio smascherato e in preda al panico che finisce per avvamparsi da solo con la lampada a petrolio...secondo me Ruju conosce e omaggia GLB ben più di quanto si tenda a pensare... - Ma SOPRATTUTTO il finalissimo assalto alla diligenza, con Kit Willer riluttantemente a far da esca in abiti mulierbi. Non oso immaginare gli anatemi in cui incorrerebbe uno sceneggiatore che azzardasse inserire una scena del genere al giorno d'oggi, con corollario di astiose teorie sullo scrittore che vuole deliberatamente distruggere il mito di Tex etc. etc. Mentre invece GLB sapeva-anche- fare della grande commedia, nell'alternanza di stili e registri resa possibile dalla sua inesauribile creatività. Galep sempre meglio...qui ha davvero raggiunto quasi la sua forma migliore su Tex...(anche se comunque poi non mancheranno alcune storie graficamente un po' sottotono)...e copertine incantevoli. -
[Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise
Testa di Vitello replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Letto "Scalphunters". Mah...ho preferito l'albo precedente, che aveva una sua compiutezza anche a sé stante, ed era un bell'esempio di fumetto western-storico (stile Gino d'Antonio, Olliver/Serpieri, Rino Albertarelli etc.). In questo invece non ho trovato personaggi né situazioni particolarmente memorabili...a partire dallo stesso Tex giovane reloaded, sempre più inamidato ed educatino...mai un'uscita smargiassa, mai una battuta guascona, insulti coloriti figuriamoci. Invece una cosa che proprio non sopporto è questa rappresentazione antropomorfizzata-macchiettistica di Dinamite come cavallo super-intelligente a metà tra Jolly Jumper e Trottalemme...in un'altra storia fingeva di essere stanco (o ferito, non ricordo) qua nitrisce come lo avessero colpito e sta acquattato nel cespuglio fingendosi morto...ma questo è un pallino di Boselli, evidentemente Inoltre non ho capito la necessità del dialogo tra Tex e i tre scalphunters al termine del "duello a fucilate", dove praticamente se la contano su e "rispiegano" quanto abbiamo visto appena prima...l'ho trovato superfluo e ridondante. Invece più interessante l'altra sotto-trama con Cochise, le giacche blu e il ragazzo rapito. Comunque chiaramente un numero di transizione, avanti col prossimo. Invece nulla da dire sull'ottimo De Angelis, anche se trovo che la sua prova migliore su "Tex Willer" sia tutt'ora lo speciale su Mefisto.