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TWF - Tex Willer Forum

Jim Brandon

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Tutto il contenuto pubblicato da Jim Brandon

  1. Jim Brandon

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Ho letto questo texone speranzoso, dopo aver le recensioni viste su questo topic. Milazzo è bravo e l'ho apprezzato dai tempi del primo Ken Parker, ma non lo vedo adatto a Tex, che in alcune tavole ha disegnato a metà strada tra Robert Mitchum e John Wayne. Per quanto riguarda Carson, non mi sono davvero piaciute certe espressioni con gli occhi "spiritati", a metà strada tra il luciferino ed il paziente psichiatrico. Il personaggio reso meglio mi è sembrato Kit Willer, dato che anche Tiger è irriconoscibile. Passando alla storia, non l'ho trovata molto avvincente, anzi: ho letto pochi giorni fa il texone precedente, gli Assassini, ed il confronto mi è parso francamente impietoso. Inoltre, la conclusione è troppo frettolosa, con la comparsa del "deus ex machina" che risolve una situazione che sembrava perduta. Sarò tacciato di eresia, ma non lo metto davvero tra i migliori texoni letti della mia personale classifica, sia per i disegni che per la storia.
  2. Letta oggi: storia e disegni non memorabili. Intreccio piuttosto semplice, che sembra infarcito di sparatorie per impinguare la trama troppo labile. Sicuramente Nizzi ha scritto di meglio.
  3. Caro Ymalpas, i giudizi soggettivi sono sindacabili in quasi tutti i campi, e quello dei fumetti è per me tra questi. Non "sindaco", nella fattispecie, sul fatto che se ne sia fatto uso già in passato o che sia da considerarsi "texiano al 100%" (confesso che non ricordo neppure in dettaglio la storia di Satania), semplicemente a me, come espediente narrativo, l'orango non piace. I fumetti hanno diversi "livelli di lettura" e non a tutti interessa addentrarsi nell'esegesi critica del personaggio. Alcuni possono essersi appena avvicinati o, come nel mio caso, riavvicinati al personaggio, altri magari lo leggono per passare dei momenti di svago, perché gli piacciono le storie di Tex, ma senza starsi a chiedere se qualche passaggio della storia sia da considerarsi o meno "texiano" con tutti i crismi e secondo i canoni. Io da ragazzo mi sono avvicinato a Tex con questo spirito: le sue storie mi hanno accompagnato dall'infanzia fino alle soglie dell'età adulta. Alcune mi sono piaciute moltissimo (anche tra quelle di Yama), altre (poche) molto meno: erano più "texiane" le une o le altre ? Non lo so, anzi non me lo sono mai chiesto. Ho semplicemente amato di più quelle che erano più congeniali al mio gusto di lettore. Capisco che agli occhi di qualche amico forumista questa mia dichiarazione possa suonare "eretica", ma se la pensassimo tutti allo stesso modo, nel forum come nella vita, sai che noia sarebbe ?
  4. Jim Brandon

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Preso oggi allo shop della mostra sui 70 anni di Tex, che ha appena chiuso i battenti a Roma, e letto tutto d'un fiato. Senza dubbio uno dei migliori tra gli speciali che ho letto: ottima storia e buoni anche i disegni. Zane, antieroe tragico, é una figura che rimane impressa nel lettore ed entra nell'olimpo dei vilains di Tex: solo la morte lo libera finalmente dai neri fantasmi che albergano nella sua mente e nel suo cuore di tenebra. Unico appunto (come potrebbe essere diversamente, visto il mio nickname), avrei dato più spazio al Colonnello Brandon, relegato nelle retrovie, benché in questa occasione Gros Jean si sia rivelato un ottimo comprimario dei nostri pards.
  5. Come scrivevo prima, non posso certo definirni un esperto di Tex e gli albi che ho letto saranno un po' meno della metà: ma non credo che occorra conoscerne un numero minimo per esprimere il proprio parere di lettore.
  6. Non parlavo, personalmente, di elemento fantastico, ma grottesco.. poi è vero che nella tradizione bonelliana lo scimmione ci sta, per cui non penso che qualcuno voglia per questo accusare di averla tradita. Tuttavia, anche se l'orango riprende canoni e temi già trattati da Bonelli, penso che ciascun lettore, negli anni, all'interno del "corpus" bonelliano e delle storie di Tex abbia degli aspetti e dei temi che preferisce ed altri che gli sono meno graditi. È ovviamente un parere soggettivo, che non vuole essere, certamente, una verità assoluta.
  7. Concordo sull'elemento magico (come scrivevo qualche post più sopra), se utilizzato nella giusta dose. L'orango-rapitore lo ascriverei però ad un genere grottesco, che, nella mia opinione non aggiunge nulla alla storia, ma sottrae credibilità ad una vicenda per il resto ben congegnata.
  8. Non è solo la riproposizione dello scimmione.. ma anche il fatto che si tratta di una situazione davvero improbabile, alla King Kong. Come ha scritto Leo, forse poteva essere adatta al pubblico ingenuo degli anni '50, ma oggi.. secondo me il miglior omaggio a Bonelli è quello di portarne avanti i personaggi ed il lavoro, senza che sia per questo necessario riproporre situazioni di albi pensati 70 anni fa, in un contesto del tutto diverso. Anche perché non tutti i lettori sono dei "texofili" in grado di cogliere/apprezzare la citazione e potrebbero invece solo rilevare, come nel caso dello scimmione, quanto la situazione sia poco credibile. Per il resto mi ripeto: scimmione a parte, storia e disegni di buon livello.
  9. Argomento che trovo interessante e che va oltre il numero di cui tratta il topic. Non posso certo definirmi un esperto di Tex (sono piuttosto un texiano "di ritorno"), ma vedere agire Tex contro nemici o in contesti improbabili (es. negli anni '80 alle prese con Vichinghi e dinosauri) mi ha sempre lasciato perplesso e, alla lunga, dopo il "periodo d'oro", fu probabilmente alla base del mio progressivo distacco. Mi sembrava il sintomo di un inaridimento creativo (insomma, vuoi mettere con Sunset Ranch o I Ribelli del Canada.. ?). Sicuramente queste storie affondano le loro radici in un certo cinema di serie b che ebbe fortuna anche in Italia negli anni '50 e '60 (alla Zorro contro Maciste), ma, personalmente, le reputo più adatte ad un personaggio che ancora deve prendere forma, ad una serie agli albori (come nel caso della prima apparizione dello scimmione), non ad un Tex "maturo", che ormai ha trovato la sua dimensione e la sua caratterizzazione. Diverso invece, per me, se utilizzato nella giusta dose, il discorso legato ad un certo filone "magico", come quello di Yama o Mephisto, o a storie dal carattere "esotico" (es. Lotta sul mare e la conseguente avventura tra gli indigeni, dal carattere quasi salgariano). Si tratta di storie che possono essere anche avvincenti. Ma sono tutte considerazioni soggettive: in ogni caso.. viva Tex!
  10. Comprendo che sia richiamo storico.. però, secondo me, la storia filava meglio senza lo scimmione.. ci sono quasi rimasto male. Sarà che sono sempre stato allergico, fin dai tempi di "Sasquatch".
  11. Preso oggi (primo numero della serie regolare acquistato dopo tempo immemore). L'ho letto un po' di fretta e voglio rileggerlo con più calma. Prime impressioni: bei disegni, storia che parte bene e si dipana in modo interessante ma.. per me grossa caduta nel finale del numero con l'apparizione dello scimmione antropomorfo: capisco che si tratta di un richiamo alle storie primigenie, ma a me ha richiamato alla mente un aspetto del Tex bonelliano, quello che scivolava talora nel grottesco, che personalmente non ho mai amato, già da ragazzo. Ho sempre preferito le storie più marcatamente western e realistiche.
  12. Jim Brandon

    [Texone N. 34] Doc!

    Grazie dei suggerimenti
  13. Jim Brandon

    [Texone N. 34] Doc!

    Il primo, di cui in verità ricordo poco o nulla, spero di ritrovarlo in cantina, dove giace con il resto della collezione, che avevo interrotto all'incirca nel '90. Sarebbe un vero piacere ricevere un suggerimento sugli altri migliori Texoni da leggere direttamente da Borden !
  14. Jim Brandon

    [Texone N. 34] Doc!

    Il fatto è che l'ho già comprato.. È nella libreria che aspetta. Cercherò di procurarmi anche il Cavaliere solitario, allora.
  15. Jim Brandon

    [Texone N. 34] Doc!

    Dopo circa 30 anni, primo Texone acquistato alla sua uscita in edicola. Giudizio buono: personaggi ben caratterizzati (in particolare Kate, che nei disegni perde però il "big nose") e bei disegni particolareggiati (come già detto sopra, il solo Tex non é molto personale nell'interpretazione). Unico appunto, come storia gialla, è il colpevole che spunta fuori verso la fine, al di fuori della rosa dei sospettati. Tra i Texoni letti ultimamente (comprati in un mercato dell'usato), come disegni lo metto tra i migliori (dopo quelli Magnus, Frisenda e Capitanio). Come storia, nella mia classifica, la metto dopo Patagonia, La Valle del Terrore e l'Ultimo Ribelle, e prima de Il Soldato Comanche. Preciso che, oltre a quelli citati sopra, ho letto finora solo Mercanti di Schiavi, inferiore agli altri sia per i disegni che per la storia. Devo ancora leggere, invece, Canyon Dorado.
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