Jump to content
TWF - Tex Willer Forum

Jim Brandon

Cittadino
  • Posts

    267
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    2

Jim Brandon last won the day on January 6 2021

Jim Brandon had the most liked content!

1 Follower

Profile Information

  • Gender
    Maschile
  • Real Name
    Ciro

Me and Tex

  • Number of the first Tex I've read
    200
  • Favorite Pard
    Tex
  • Favorite character
    Jim Brandon

Recent Profile Visitors

7,293 profile views

Jim Brandon's Achievements

Community Regular

Community Regular (8/14)

  • Conversation Starter
  • Dedicated
  • First Post
  • Collaborator
  • Week One Done

Recent Badges

70

Reputation

  1. Grazie della spiegazione, andrò a rileggermi La mano del morto. Avevo pensato proprio alla storia delle navi perdute come presenza di sottotrame. Se non ricordo male, erano presenti anche in Netdahe.
  2. Non giudico, ovviamente, la storia in sé, non avendola letta. Dico però che le storie con varie sottotrame (per me di quello si tratterà, con ogni probabilità e al di là delle elucubrazioni) e, di conseguenza, molti personaggi, non mi attirano.
  3. Sarà che apprezzo la linearità delle storie, ma una vicenda che si dipana su così tanti fili narrativi, personalmente, la trovo tutt'altro che allettante. Ovviamente sono scelte di sceneggiatura più che legittime (ci mancherebbe), ma, come lettore, certe storie dense di sottotrame e personaggi mi sembrano più che altro un esercizio intellettuale: se una storia è veramente valida di suo, a mio avviso, non ne ha bisogno.
  4. Insomma... quel cerchio giallo è un pugno in un occhio.
  5. Da diversi mesi ho saltato l'acquisto della serie regolare, limitandomi a texoni e cartonati alla francese. Ho preso questo numero sia per la curiosità del nuovo team up (dopo quello ben riuscito con i fratelli Bill), sia per quella verso il nuovo formato book del numero 1 allegato all'uscita (che pur trovando accattivante, non penso di proseguire, in primis per ragioni di spazio). Devo dire che la storia con Rick Master mi ha piacevolmente sorpreso e questo primo albo è decisamente ben riuscito sia nel personaggio del detective che in quello dell'aiutante giapponese Yoko (che avrei detto fosse un nome femminile). Anche l'intreccio, con gli echi bonelliani sempre evocati dallo scenario di San Francisco, tiene desta l'attenzione del lettore, facendo scorrere facilmente la storia, senza digressioni che avrebbero rischiato di appesantirla. Direi che la parte con Master e Yoko e così ben congegnata, nella sua "novità", da mettere quasi in ombra quella con Tex e Carson, più "ordinaria" per il lettore. Insomma, la storia promette decisamente bene, tanto che, almeno per un paio di mesi, tornerò a prendere l'albo della serie regolare per completarne la lettura. Buoni anche i disegni di Benevento, che ben si adattano alle atmosfere della storia.
  6. Penso che un'edizione "filologica", considerato che le tavole originali non sono più esistenti, perché a suo tempo vi sono state apportate direttamente delle modifiche, avrebbe comportato un lavoro tale da far costare ciascun volume almeno 10 euro. Non credo che le vendite sarebbero state tali da far stare in piedi economicamente l'operazione. Forse a volte non consideriamo che l'obiettivo principale di una casa editrice resta comunque il profitto.
  7. Non credo che qualcuno avrebbe preso il solo inedito allo stesso prezzo di inedito+book. Almeno, non io.
  8. A che scopo? Con l'aumento, l'inedito sarebbe costato uguale. Il prossimo numero, senza allegato, costerà comunque 5,80 euro.
  9. In realtà, con la sensibilità odierna, alcune situazioni e dialoghi verrebbero ugualmente corretti. Si pensi a tutte le situazioni con persone di colore, che nei dialoghi venivano fatte parlare come in "Via col vento" o agli epiteti rivolti talora a "nemici" neri o cinesi, che verrebbero oggi tacciati di razzismo, mentre in realtà sappiamo bene che il Tex di GLB è quanto di più lontano dal razzismo si potesse immaginare all'epoca (pensiamo solo a come veniva affrontata la questione degli indiani in "Sangue Navajo", con una visione cui il cinema western USA sarebbe arrivato solo diversi anni dopo).
  10. Sarebbe stata una soluzione intermedia che avrebbe potuto accontentare quasi tutti. Tuttavia, in questo modo, la casa editrice avrebbe dovuto rivedere tutte le tavole, non potendo utilizzare senza revisioni né quelle dell'anastatica, con i disegni e i dialoghi originali, ma anche con i refusi, né, come avvenuto, quelle della CSC (o di altre edizioni precedenti).
  11. Devo dire che l'edizione con la copertina cartonata, con il disegno originale di Galep senza manipolazioni di sfondi o scritte, si presenta molto bene. Le tavole originali avrebbero costituito un plus, che forse mi avrebbe spinto a prendere almeno i primi 30 numeri. Mi chiedo però quanto avrebbe apprezzato il lettore medio Bonelli questa scelta: magari sarebbero arrivate proteste perché il nome di Tesah è scritto in tre o quattro modi diversi, a seconda della pagina. O per tutti gli altri refusi del letterista che costellavano i primi numeri. In sostanza, sarebbe stata un'edizione per un pubblico abbastanza di nicchia, con il costo aggiuntivo per l'editore di dover riassemblare le tavole reperendo le strisce non censurate o utilizzando quelle dell'anastatica.
  12. In realtà ho visto che alcuni hanno preso due copie, per avere sia quella in vendita, con bollino del prezzo, sia quella senza bollino, in omaggio con la serie regolare. In un certo senso, una variant
  13. La mia paghetta però non era indicizzata
  14. Sarà che l'aumento mi tocca poco perché da mesi non compro più la serie regolare (farò, forse, un'eccezione per Rick Master) ma non mi scandalizza più di tanto: ricordo che queste variazioni di prezzo ci sono sempre state (in tempi lontani, quando l'inflazione galoppava, il prezzo passò in 6 anni anni da 400 a 1000 lire). Credo che il vero problema non sia tanto il prezzo in sé (anche se gli aumenti non fanno piacere a nessuno), ma il rapporto qualità/prezzo, che porta a un certo momento il lettore a chiedersi "se il gioco valga la candela".
  15. A suo tempo avevo saltato l'acquisto, viste anche le recensioni, ma ieri l'ho recuperato in un mercatino. Devo dire che mi aspettavo di peggio: la storia di Zamberletti, benché con una trama tortuosa e fitta di nomi e personaggi come raramente avevo letto su Tex (pur senza raggiungere, in questo aspetto, le vette difficilmente eguagliabili del Texone "Per l'onore del Texas") alla fine risulta classicamente western e di lettura tutto sommato gradevole. L'altra di Ruju, dallo spunto forse più originale, per quanto improbabile, soprattutto nel finale, mi è piaciuta nel complesso meno (anche la parte grafica non aiutava), ma devo dire che sulla regolare, finché avevo ripreso ad acquistarla regolarmente, avevo letto di peggio, anche dello stesso Ruju. Capitolo disegni: l'effetto "total white" di alcune tavole di Cossu non mi convince. Il suo tratto è pulito, ma non risulta tra i miei disegnatori preferiti. Per quanto riguarda Diso, è sicuramente un maestro del disegno (e in alcune tavole si vede), ma su Tex proprio non mi convince, in particolare per quanto riguarda il volto di Tex. Il giudizio complessivo è una sufficienza, per un Maxi che assolve comunque al suo compito di intrattenere il lettore.
×
×
  • Create New...

Important Information

Terms of Use - Privacy Policy - We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.