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Diablorojo82

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Messaggi pubblicato da Diablorojo82

  1. <span style="color:red;">27 minuti fa</span>, borden dice:

     

     

    Scusami, ma sono davvero curioso di sapere che cosa intende. Magari non ha le idee confuse. Magari ci suggerisce davvero qualche idea, no?

    No Boss nessuna idea confusa. Intendo, come ho già scritto, ben vengano i Manfredi e i Berardi  con il loro bagaglio, i loro spunti. Poi le "giovani leve" con il loro punto di vista, la loro freschezza. Naturalmente da testare nei Color, nei Maxi etc. Tutto nel solco della Storia datata 1948.

  2. <span style="color:red;">39 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Quello che si può dire, secondo me,  è che certe cose su Tex non le puoi fare nella stessa maniera che su Magico Vento perchè sono personaggi diversi  con reazioni differenti se non addirittura opposte in certe situazioni ma non è che non si possano fare in assoluto.

     

     

    Ed ecco spuntare il lettore rigido.:D

    Manfredi, come pure Berardi al suo meglio, sono risorse importanti. Il secondo avrebbe potuto dare molto a Tex, il primo ha scritto diverse buone storie e può ancora farlo.

    Appunto...Ben vengano. Ben vengano autori come Manfredi e/o Berardi, o altri che possano portare spunti personali, provenienti dal loro bagaglio, per contribuire alla saga del nostro Tex.

  3. <span style="color:red;">30 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

    E per me le ha scritte, iinfatti.

    Per me no Carlo. O almeno non totalmente. 

    Just now, borden dice:

     

    Beh, non sono per nulla d'accordo. 

    Ok...Magari una seconda rilettura mi farà cambiare idea 🙂

     

    <span style="color:red;">6 minuti fa</span>, borden dice:

     

    Beh, non sono per nulla d'accordo. Il tuo misterioso concetto di Storia di Tex (?) è appunto, quell'imperativo categorico. Beh, non esiste.

     

    Secondo me si  possono fare OTTIME storie di Tex. Meglio anche di quelle di MV o di Ken Parker. 

    Certo e concordo. Per questo compro dal 1992 Tex e Tex Willer. E credo che certi spunti "diversi" (alcuni spunti di MV ad esempio) siano sviluppabili nel nostro eroe. E ben vengano. 

  4. <span style="color:red;">26 minuti fa</span>, borden dice:

    Perfetto. Ma resta l'ambiguità di fondo, di cui forse non ti rendi conto. Credi che qualcuno, che so, l'imperativo Categorico, impedisca a Manfredi di scrivere in Tex storie belle come quelle che ha scritto per Magico Vento?😶  

     

    O forse secondo te le sta scrivendo, non lo so., La tua sembra una critica al personaggio, non è chiara.

    La mia "critica" è alla troppa rigidità di un gruppo di appassionati come me. Su Manfredi nessun "qualcuno" e nessun "imperativo categorico" ma solo l'idea che la Storia di Tex non gli permetta di sviluppare certe cose venute bene su MV. 

  5. <span style="color:red;">13 minuti fa</span>, borden dice:

    Ah, okay. Ma scusa, queste sono ovvietà. La sfida è farlo per Tex. MV è il suo personaggio, care grazie!. Questo tuo discorso ai fini pratici non ha senso. Nessun senso proprio. Dici che non lo vuole fare, non può farlo, non sappiamo farlo? Sei tu che hai tirato in ballo il "personaggio del '48", non io...  

    MV era bello e moderno? Ma ha chiuso dopo cento e rotti numeri. Questo, ahimè, è un triste fatto.

     

    Tu hai scritto testualmente. "Storie così darebbero linfa a Tex". L'hai scritto, non lo  puoi negare.

    Io ho risposto che Manfredi SCRIVE per Tex. Lo vedi il nesso o non lo vedi?

    Certo...Infatti intendo che nel solco della Storia datata 1948 ci stanno bene le novità. Vuoi alcuni spunti alla MV ad esempio. Certe rigidità Texiane ( di un gruppo di lettori) non le condivido ad esempio. Sempre nei limiti che il curatore (in questo caso tu) cerchi di far rispettare.

    <span style="color:red;">10 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

    Il problema vero, secondo me, è la mentalità rigida di alcuni (non tutti , grazie a Dio, e nemmenola maggioranza si spera)i lettori incapaci di accettare qualunque cosa esca dalla loro ristretta gabbia mentre invece i limiti, o paletti se preferisci, di Tex sono molto più elastici.

    Per me non è lo stile di sceneggiatura che conta ma il rispetto del personaggio e del suo mondo. Una storia può essere al tempo stesso manfrediana,boselliana o anche berardiana e texiana.

    Certo e ben vengano. Invece spesso non sembrano gradite. Invece è bellissimo leggere per me storie dove vedo ottimi comprimari (e Tex un po' "defilato"), un Tex " più umano", una testa che vola etc etc. 

  6. <span style="color:red;">36 minuti fa</span>, borden dice:

     

    Manfredi è uno degli autori di Tex, mi sembra. Dunque? Qual è il tuo punto?

    I punti sono molteplici. Si possono scrivere ottime storie in 94 pagine, si possono utilizzare contorni storici ben definiti, si può "osare" sulle tematiche. Ed è più "facile" secondo per Manfredi, e non solo, sviluppare questo su MV che su Tex. A causa della Storia del nostro eroe e di una parte di lettori forse un po' troppo rigida.

  7. Ciao. Sto rileggendo Magico Vento, parallelamente a Tex, casualmente ho letto a stretto giro il n. 19 di MV (La mano sinistra del diavolo) ambientata nelle miniere del Nevada e Dryfork di Tex. Stessa zona per intenderci. Manfredi e Frisenda in solo 95 pagine mettono in scena un'ottima storia (con riferimenti storici). Storie così darebbero linfa a Tex (come altre in MV). Ogni tanto si può "osare" sempre nel solco di un personaggio del 1948 (quindi con una Storia forte) e di un curatore.

    È "più semplice" scrivere Magico Vento probabilmente (non c'è il peso della Storia).

  8. Allora...Globalmente darei un 6,5 alla storia. Avvincente, coinvolgente, con "cattivi" variegati e personalizzati, con i pards ben centrati. Rauch promette bene, Prisco è "sporco" quanto basta. Rauch si è tenuto il finale aperto tanto per gradire. Sarebbe stata da 7 a mio parere con una maggiore profondità di analisi dei personaggi grigi, in altri albi è andata meglio per me (tipo Bowen di Faraci).

    Non ho capito le critiche sul penitenziario, sulle guardie etc.

    Sono polli e i "cattivi" sono stati bravi. Mi sembra realistico.

    Comunque storia promossa, speriamo di continuare così. Magari non avremo più capolavori ma mantenere questo livello medio sarebbe fantastico.

  9. <span style="color:red;">50 minuti fa</span>, borden dice:

    E secondo  te risponderei a questa domanda indirizzando così, nel bene o nel male, le vostre attenzioni?...

    Boss...Però lo puoi fare con le storie passate. Una top ten da scrittore e una top ten da curatore.

  10. Allora...Finito oggi e ho bisogno di fare un paio di premesse. I Color servono per testare sceneggiatori e disegnatori sul breve, il Maxi sul lungo? Per me non c'è niente di male, poi si compra (se si può), si legge e si valuta. A priori non si può giudicare ma si può decidere di non comprare.

    Sulla prima storia mi è piaciuto lo spazio a Tiger, mi sono piaciute le tavole di Cossu sul paesaggio. Il disegnatore è molto "pulito" ma qualcosa non mi piace nell'anatomia e nella dinamica dei personaggi. La storia scorre ma due o tre trovate non mi sono piaciute (quella dei cani e l'assalto finale dei pards). Poi in tutta la caccia Tiger non pensa neppure una volta al suo passato? Comunque globalmente si poteva osare di più. Siamo sul 6.

    La seconda storia mi è piaciuta. La zingara, Gunning e alcune tavole spettacolari (altre no e poi ho letto di mani diverse).

    Globalmente un Maxi da 6+ per me.

  11. Allora...L'idea del Color per sperimentare scrittori e disegnatori, o in generale per dare un taglio diverso, mi piace. In 32 pagine devi essere molto efficace. Di queste quattro mi è piaciuta molto quella di Recchioni. Sia l'idea che lo svolgimento perfetto per 32 pagine. Di Medda mi è piaciuta l'atmosfera ma troppi personaggi per 32 pagine, l'ho trovata soffocata ma con un ottimo Benevento. Quella di Burattini mi ha convinto per sangue e tragicità non per sviluppo. I disegni sono sperimentali. Quella di Boselli un po' troppo scontata però scorre.

    Comunque Color da 6,5 globalmente, idea da 8.

  12. Allora...Riletto oggi e lo trovò un Texone valido (6,5). Trama classica però scritta bene. Personaggi (i Maclean, i minatori) tratteggiati bene. Guy è veramente spregevole, il padre un galantuomo, Norman  in fondo ha un cuore ed è giovane quindi confuso. L'ambiente dei minatori descritto bene. I pards tutti coinvolti, un siparietto tra Tex e Carson (sulla miccia lunga) gustosissimo. Personaggi di contorno resi bene. Su Milazzo...Stile unico (uso del nero), espressivi i volti e l'ambiente (le foglie, i laghi ed in generale il Colorado). Per me il Texone serve a vedere un Tex diverso, disegnato da ospiti(quando ci sono). Comunque Nizzi e Milazzo promossi 🙂

  13. Allora...Riletta dopo circa vent'anni sono del parere che sia una buona storia ma stona da qualche parte(non capisco dove però). Personaggi cattivi ben caratterizzati, idem quelli grigi (Bronco ad esempio) ed in generale tutta la platea. Donna e Lena devono esserci ogni tanto perché sono troppo legate ai nostri pards (alla Devlin, alla McParland e così via). Jack Thunder è un bel personaggio davvero. I disegni di Marcello sono adattissimi  come sempre alle creature di Boselli. Dove stona non mi è chiaro ancora (forse in qualche smanceria di troppo? Chissà) comunque da 7 pieno ed avercele di storie così.

  14. Just now, Leo dice:

     

    Quoto ogni singola parola, con la sola eccezione di Ticci. Il Ticci di Furia Rossa, di Fuga da Anderville, di Sioux non ha nulla da invidiare a Villa. Sono stili lontanissimi, ma entrambi danno rese eccelse.

    Sì Leo, è semplicemente una questione di stili. Purtroppo sono della sponda Villa/Civitelli comunque Ticci è un mostro sacro. Invece ho seri problemi con Galep purtroppo...:-)

  15. Allora...Letta oggi e concordo con la maggior parte dei giudizi. Una delle vette della saga per me. Non metto mai 10 quindi o 9 o 8. Questa storia ha tutto poiché spiega il primo incontro tra Tex e Tiger, approfondisce uno dei pards, nelle ultime pagine ti scuote emotivamente (la vignetta del bivacco silenzioso è da brividi). Ha azione, amore, vendetta, siparietti. Il trittico Guerriero Apache, La Tigre nera e Furia rossa è roba da leccarsi i baffi. Non raggiunge le mie due preferite (il passato di Carson e Fuga da Anderville) ma ci va vicino. Ticci è un mostro sacro ma dopo Villa chiunque avrebbe "perso" ai miei occhi. Di Nizzi cosa dire...Il bicchiere sarà mezzo pieno sempre.

     

  16. <span style="color:red;">3 minuti fa</span>, valerio dice:

    Diablero, è un concetto che non è universale. E' un concetto tuo.

    Se fosse un concetto universale e se fosse un dogma il fatto che Nolitta o Nizzi o altri non rispettano Tex, Boselli non avrebbe chiamato Nizzi a scriverlo (e prima la Bonelli non lo avrebbe fatto lavorare per decenni). E parimenti GLB non avrebbe permesso al figlio di scrivere Tex per molti anni. Quindi, evidentemente, la tua idea purista è la tua idea, ma non è detto che sia quella di tutti i lettori e nemmeno dei vertici Bonelli.

    Io lavoro in teatro. Anzi..lavoravo..perchè ormai ci siamo fottuti per almeno un anno. Ed è perfettamente normale mettere in scena un autore o un personaggio in modo completamente rivisitato. Non vedo il problema. Poi certo, mi scandalizzerei anche io a vedere Tex COMPLETAMENTE stravolto. Se qualcuno facesse un Tex che piange davanti a un nemico, un Tex che diventa vegetariano, un Tex che gira per l'Arizona in cerca di avventure sessuali, un Tex che rinnega i pard eccetera...lascerei subito la testata. Ma a me il Tex di El Muerto piace. E' un Tex alternativo in una storia MOLTO bella. Il Tex di Segura mi piace. Molto. Il Tex di Borden mi piace e non me ne frega niente se si vede per dieci pagine in tutta la storia. Il Tex di Nizzi mi piace, mi diverte, le sue storie migliori le ritengo irresistibili. Il Tex di Nizzi del quinto centinaio mi piace solo qualche volta. Di solito non mi piace, ma non perchè si prende una botta in testa, ma perchè i dialoghi sono lontanissimi da quelli del miglior Nizzi, perchè i soggetti sono diventati banali, perchè le sceneggiature sono fiacche e noiose.

    Concordo su quasi tutto. Devo recuperare ancora il Tex di Segura. 🙂

  17. <span style="color:red;">49 minuti fa</span>, valerio dice:

    Certo.

    Ma comunque, io continuo a ritenere più grave lo scrivere storie scialbe. Prendi Segura, non ha mai azzeccato in pieno il personaggio, però le sue storie sono, per me, bellissime. E quindi mi piace. Su Nizzi non sto tanto a vedere se fa fare a Tex tutto quelle che Tex "deve" fare. Prendi l'assedio di Mezcali. Tex fa tutto quello che deve fare. Non fa errori. E' Tex. Ma la storia non lascia il segno, si dipana in una generale buona routine. A me questa storia non ha lasciato traccia. Preferirei un Tex "distratto" ma una storia appassionante. Questa è la mia opinione.

    Volevo chiederti, infine, cosa ne pensi del Tex di Nolitta. Ok, non lo ha mai azzeccato come personaggio e concordo pienamente. Ma questo ti basta per dire che ha scritto schifezze? A me non basta. El Muerto come lo consideri? Giungle crudele come la consideri? E la strage di Red Hill? Sono storie inaccettabili?

    Concordo. Per me è fondamentale scrivere storie belle ed interessanti rispettando i limiti del personaggio. Chi li stabilisce questi limiti? Secondo me il curatore (GLB, Sergio, Mauro) e la Storia del personaggio. Scrivere cose belle ed interessantu su un personaggio del 1948, in un genere con topos ben precisi e ampiamente sviscerati è difficile. Ben vengano idee che sviluppino Tex (ed i suoi pards) sempre all'interno di una bella storia e di un canovaccio che ha dei limiti. Ben vengano le idee alla Nolitta, alla Nizzi, alla Boselli. Magari non sempre fanno centro ma se non ci fossero per me ci sarebbe la stagnazione di un personaggio troppo cristallizzato.

    Ora torno all'ultimo albo di Furia Rossa che mi sta piacendo tantissimo... 🙂

  18. Just now, borden dice:

    Ora ho letto la risposta di Diablero e gli altri vostri commenti

     

    Diablero ha visto  giusto. La mia irritazione non è certo per la rabbia di Tex, quella ci sta, ma perchè è rabbia impotente.

     

    Mi spiego. In un paio di classici gialli di Ellery Queen o Philo Vance, l'eroe arriva TARDI. La vittima è morta o giustiziata innocente. Ma è pur sempre l'eroe detective che CAPISCE, alla fine,  e svela, sia pur troppo tardi, la verità... non riceve passivamente una confessione. Ecco, se Nizzi avesse operato questo sottile cambiamento, la storia sarebbe per me stata un assoluto capolavoro.-

     

    Probabilmente piacque a Sergio proprio perchè Tex perdeva. 

    A me piace tantissimo anche perché Tex "perde", ma perde (su 700 e passa numeri ci può stare per me)in un modo e all'interno di una storia per me ricchissima e coinvolgente.

  19. Credo sia logico guardare/analizzare/assaporare le storie di Tex in modo diverso se lette a 15 anni o a 38. Ricordo il mio primo albo (398 Topeka credo) e ricordo il mio primo colpo di fulmine (Il passato di Carson). Quindi sono Boselliano? Può essere ma ho recuperato delle storie di Nizzi eccezionali e le ho lette ora a 38 anni quando sicuramente sono più navigato. Idem con delle storie di GLB. Poi ad esempio ho riletto Il passato di Carson e gli Invincibili. Eccezionali le trovai ed eccezionali le trovo oggi (ma oggi le analizzo in modo diverso).

    Le riletture aiutano anche e soprattutto a distanza di tempo.

    Poi il discorso "cose da tex o non da tex"  credo sia materia del curatore. Se Nizzi o pinco pallino hanno una storia per essere pubblicata ci sarà un via libera. Di GLB, di Sergio Bonelli o di Boselli a seconda dei tempi.

    <span style="color:red;">2 minuti fa</span>, borden dice:

     

     

    Rispondo PRIMA di leggere le risposte di Diablero. Ho riletto Fuga da Anderville. E' sempre una delle mie storie preferite, però in effetti Tex viene SCONFITTO.

    Ecco dunque una storia che leggo volentieri, ma che personalmente non mi verrebbe in mente di scrivere.  

     

    Del resto, quando tanti anni fa, lessi I delitti del Lago Ghiacciato, che ritengo scritta molto bene, fui, da lettore, letteralmente irritato che Tex non capisse che l'ometto Macready lo stava fregando, quando persino IO lettore l'avevo capito ben prima di lui. Lo ritenni  un difetto grave pari a quelli delle storie di Sergio.

     

    Da lettore, si badi.

     

     

    Ma se le(ti) sottopongono queste storie e vengono pubblicate non hanno superato certi limiti giusto? Poi possono piacere, non piacere, irritare (da lettore) però "ci stanno" mi si passi il termine.

  20. <span style="color:red;">28 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    Ancora con questa banalità! Che venga sconfitto da un "banale politicante" lo dici TU. Il vecchio Walcott è un vero genio del male, invece. Chi ammazzerebbe il proprio nipote solo per tornaconto personale? E con un intrigo così elaborato poi. Il comportamento e l'astuzia del vecchio Walcott ti smentiscono in pieno: non è un normale politicante ma un genio del male, perché COSI' è stato creato il personaggio! TU (solo TU) lo dipingi come un banale politicante, ma se il banale politicante è un mostro sotto sembianze umane, con un'abiezione insospettabile per chiunque, allora ecco che diventa un degno avversario per Tex. A me piace il Tex che ci vede bene e ci vede lungo, mentre non mi piace quando è chiaroveggente su aspetti che non può conoscere (come spesso invece accade). Qui Tex fa quello che deve fare, è sconfitto in maniera inevitabile perché non è un chiaroveggente. Se poi volete un Tex sovrumano, accomodatevi. 

    Un avversario in gamba quanto Tex non sminuisce Tex, ma arricchisce lo spessore della saga. Per me il vecchio Walcott, genio del male, è un personaggio indimenticabile. Tex perde in maniera credibile, non perché sia meno furbo.

     

     

    Tex è impotente perché tutto è compiuto. Perché non si può tornare indietro. Perché ha di fronte a sé un mostro morente che gli rovescia addosso macerie irrecuperabili. Da qui la sua reazione. Questo sminuisce Tex ai tuoi occhi? Non ai miei. La sua non è una reazione sguaiata alla Nolitta, è una rabbia frustrata virile e comprensibile. Io spero che @borden risponda alla mia domanda su cosa farebbe lui da curatore, ma è già stato piuttosto chiaro dandoti ragione prima. Io la vedo in maniera opposta.

     

     

    La moglie morta. La sua tomba. Tex DEVE compiere la sua vendetta. PUO' ANCORA FARLO. Non deve essere debole, deve agire. Deve essere freddo, spietato. In Fuga da Anderville invece Tex non può più fare niente. Anche la vendetta gli è stata preclusa. Da qui la rabbia calda e non la freddezza che deve invece dimostrare sulla tomba di Lilyth. Le due situazioni sono profondamente diverse.

     

        

    Concordo con te Leo. Tex "perde" in maniera credibile, Walcott è un bel personaggio ed arricchisce la saga.

  21. <span style="color:red;">13 minuti fa</span>, Il Maestro dice:

    Neanche io mi aspetto "capolavori" però qualche storia di alto livello la vorrei vedere.  Le ultime due prove di Nizzi (esclusa la storia attualmente in edicola quella non è ancora finita) sono state di un buon livello, però mi aspetto qualcosa di più da Nizzi nonostante l'eta.

    Il tempo sarà galantuomo come sempre però per me Nizzi ha già dato il meglio. Non mi deve dimostrare nulla e il bicchiere sarà sempre mezzo pieno. Incrocio le dita e spero tu abbia ragione. 

  22. Secondo me è innegabile l'importanza che ha avuto Nizzi nella crescita e nella prosecuzione della saga. Ha creato grandi personaggi, grandi storie, ha emozionato. Ha avuto molte battute a vuoto sicuramente e non mi aspetto "capolavori" futuri. Mi aspetto storie da 6 come media(quindi dal giudizio molto opinabile) tipo quella su Makua. Se gira bene qualcosa in più. Però se devo guardare al bicchiere quello di Nizzi è mezzo pieno senza dubbio. Poi sono reduce da La Congiura, la Tigre Nera e sto leggendo Furia Rossa quindi sono di parte in questo periodo 🙂

  23. On 8/9/2018 at 12:18, Andrea67 dice:

    Ottima storia con il miglior villain creato da Nizzi ed i due pards in forma smagliante, il tutto con l'aiuto, e non é poco, degli splendidi disegni di Villa.
    Certo, si potrebbe obiettare che Tex e Carson non riescono a sventare neanche un omicidio e che gliene fanno troppe sotto il naso, ma sta nella sceneggiatura che la Tigre si prenda gioco dei tutori dell'ordine prima di essere scoperto.
    Dopo una prima parte puramente cittadina, si apre uno scenario nuovo e, a tratti, inquietante, all'interno di un castello popolato da malesi che tanto ricordano i cattivi delle opere di Salgari.
    Ciliegina sulla torta i due giganti. E' bello, ogni tanto, vedere Tex in difficoltà nel corpo a corpo (non si può mica pensare che sia l'uomo più forte del mondo), anche se in questo caso abbiamo dovuto scomodare due bestioni di due metri e passa ciascuno. La scena in cui Tex accende il candelotto di dinamite, girato di spalle, con Carson che lo esorta a sbrigarsi, é da antologia.
    Sui disegni non mi pronuncio (vedere voto).
    Voto alla storia: 8,4
    Voto ai disegni: 9,5

    Allora...Letta solo oggi (nel 2020) e sono a bocca aperta. Villa(il mio disegnatore preferito), Villa, Villa come fai a non comprare un albo disegnato da lui? E di Nizzi? Crea un grande cattivo, imbastisce una storia ricca di mistero, azione, siparietti divertenti e colpi di scena. Mi è piaciuto vedere Tex in difficoltà contro i due bestioni asiatici (ma poi spuntarla con un colpo basso e con un candelotto provvidenziale). Ci stanno le difficoltà contro i due energumeni secondo me anzi mi ha un po' infastidito il candelotto provvidenziale. Comunque storia oggettivamente ottima. Poi tra 8/9 e 10 è questione di gusti ed inezie.

  24. <span style="color:red;">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Per me invece il finale di Fuga da Anderville è una delle cose più belle che si possano leggere su Tex. E' un colpo di scena di quelli che valgono la scritta CAPOLAVORO. E' un Tex che esce dai gangheri, ma la genialata di Nizzi sta proprio nel creare quel momento critco della rivelazione da parte di un uomo su cui Tex riponeva tutta la sua stima e che malato terminale non si pente e non rinnega le sue scelte, ma sente solo il bisogno di parlare. L'"aura" di Tex non esce certo sfigurata dalla sua sfuriata. C'è chi dice che il fumetto Tex è ripetitivo perché sai sempre che LUI ne esce vincitore. Ma esiste un ristretto numero di storie in cui non esce vincitore e nemmeno perdente. Quello di Fuga da Anderville è uno di quei momenti. Un altro è quello in cui deve fare i conti con il cadavere di Nuvola Bianca che si è ucciso pur di non consegnarsi vivo ai militari. Sono da annoverare tra i punti più alti, più belli, più amari del fumetto italiano, altro che i presunti capolavori di Manfredi. Auguro a qualsiasi autore che scrive Tex di riuscire a calare l'eroe in una di queste situazioni da tragedia, certo come dice Borden devono stare molto attenti, il rischio di risultare ridicoli è nascosto dietro l'angolo.

    Concordo.

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