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Diablorojo82

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Messaggi pubblicato da Diablorojo82

  1. @borden Salve. Una piccola curiosità che ho da tempo voglia di chiedere. Che lei sappia è mai stata formulata l'idea della morte definitiva di uno dei pard? Tigre o Kit soprattutto. Dal boss Bonelli, dal grande Sergio. Grazie per la disponibilità.

  2. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Per me lo ha già fatto.

    Mmm...Ho adorato MV di Manfredi non Manfredi su Tex. Rileggerò le storie e magari cambierò idea. Ad oggi però Nizzi, su Tex e per me, è una buona spanna sopra.

  3. Buon centenario. Mi mancavano le giubbe rosse, i quattro pards sono ben miscelati, la tribù di cannibali mi è piaciuta (istinto, aggressività) e la trama è interessante. La carne al fuoco è tanta, idem i personaggi (caratteristica di Boselli) e gestire (per me bene) tutto in un solo albo senza perdere in atmosfera, dinamismo, analisi è tanta roba. Ticci perfetto come disegnatore, il colore fa perdere qualcosa sul suo tratto ma guadagna in alcuni particolari (le giubbe ad esempio).

  4. <span style="color:red;">16 ore fa</span>, borden dice:

     

     

    Da testare? Il povero Manfredi ha già scritto diverse storie! Ma che cosa volete testare?

     

     

    Mi sono espresso male. Diciamo che spero che Manfredi su Tex raggiunga le vette di Nizzi, Boselli, GLB e Nolitta. Cioè scriva storie che superino la prova del tempo. 

  5. Allora...La coppia Boselli/Civitelli mi gusta molto. Il tratto chiaro del disegnatore è tra i miei preferiti. Boselli costruisce sempre un ricco gruppo di personaggi. Alcuni buoni comprimari/protagonisti (il gambler e il cajun), e dei personaggi secondari che "dicono" sempre qualcosa. I nostri pards sono sempre sul pezzo. Finale alla Bonelli. Buon color.

  6. <span style="color:red;">2 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

    Ho la serie  completa di MV, scritta molto bene  da Manfredi. Ma ciò non vuol dire automaticamente che puoi scrivere Tex, magari fosse così. Purtroppo le storie scritte finora non mi hanno mai soddisfatto in pieno, a parte "Sei divise nella polvere" e l'ultima "la regina dei vampiri". Spero che sia di buon auspicio per le prossime che usciranno.

    Certo. È da testare ma ha background per poter dare ottime risposte. In MV c'erano storie di respiro fantastico, dedicate agli indiani, molto attinenti ad eventi/personaggi veri. Vedremo...

  7. <span style="color:red;">31 minuti fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

    Ruiu e Manfredi potranno essere superiore al Nizzi del dopo metà 500

    A Ruiu e Manfredi manca sempre il guizzo e il colpo di genio

    Forse Ruiu con la storia di Proteus ci è andato vicino ma deve ancora migliorarsi

    In quella storia Tex ha detto di poter riconoscere Proteus con ogni suo travestimento perchè lo riconosceva guardandolo negli occhi(gli occhi di un serpente velonoso lo ha definito)

    Manfredi purtroppo scrive storie anonime totalemente prive di mordente

    Manfredi ha scritto ottime storie con Magico Vento. Ha tutte le carte in regola per far bene.

  8. Allora...Mi è piaciuto il tratto di Valdambrini, al netto della disquisizione sui volti che non avevo notato. La storia di Ruju è godibile anche se un po' troppo affrettato il finale. Colpo di scena un po' cantato ma che lascia spiragli per il futuro. Un po' polli i lobos alla fin fine. Comunque la serie Tex Willer si conferma un ottimo prodotto. E poi Dotti...

  9. <span style="color:red;">5 ore fa</span>, valerio dice:

    Riletta oggi.

    Cominciamo subito col dire che le patatine compaiono ben due volte e che c'è la solita origliata, il solito Niz...ah no scusate. Allora va bene.

    Scherzi a parte, si tratta di una storia che fa parte del mito di Tex. Il personaggio del Mescalero dalla doppia identità è bellissimo e intrigante sin dalla partenza, e la vicenda si dipana con una sceneggiatura a dir poco perfetta, e con dialoghi molto belli, sempre sospesi tra la durezza e l'ironia, come si conviene a Tex. Qualche dubbio sul modo ingenuo con cui Lucero si fa scoprire...nessuno ha pensato di bruciare la baracca dove teneva i travestimenti. Forse si poteva escogitare qualcosa di meno telefonato. Bellissimo il finale, con il criminale che torna nel luogo del delitto (e della sua giovinezza), cioè la Missione, e va a morire, pentito, sulla tomba del Padre che ha trucidato. Un finale "Boselliano", con il cattivo che si redime.

    Piccolo appunto, un ritmo alquanto slentato, ma si può spiegare con la lunghezza della storia.

    Letteri, di cui sto rileggendo le storie, se la cava bene, anche se molti volti sono molto simili tra loro.

    GLB 9

    Letteri 7

    Concordo su Letteri...

  10. Allora...Voti e giudizi molto larghi. Forse sono stato troppo severo ma venivo da aver letto La Congiura sulla serie regolare (ottimo...da 😎 e quindi non sono "esaltato". Per me è un Texone fatto per il maestro Ticci. Il pueblo, il deserto, il caldo, gli spazi aperti. Pennellate da 8. Sulla storia resto perplesso. " Bella" la parte delle torture, la ricerca del tesoro alla Indiana Jones interessante ma un po' troppo veloce il finale. Tutto molto classico senza guizzi. Quindi globalmente per siamo su un pieno 6, se voglio essere generoso 7. Comunque Ticci sublime.

  11. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Dix Leroy dice:

    Fu un periodo fantastico, seppur troppo breve, la permanenza su Tex di Alberto Giolitti, io adoravo i suoi albi.

    Grande personaggio, grande disegnatore, maestro di Giovanni Ticci (che ne concluse l'ultima storia).

    Mi è rimasto impresso il fatto che invitasse nei weekend i suoi amici disegnatori e non, per fare da "modelli"

    nelle scene di azione, ricostruendo la sceneggiatura in dei "fotoromanzi artigianali", per poi copiare nelle tavole le foto che aveva scattato.

    Gran parte della sua carriera la trascorse negli Stati Uniti principalmente per le serie a fumetti Dell e si vede!

    Interessante e esaustiva la biografia che puoi trovare nel redazionale del secondo Texone.

    Cavolo Giolitti...Ho letto il Texone..Non avevo associato 🙂

  12. Allora...Letta solo ora...Il de gustibus è sempre da rispettare però secondo me è "oggettivo" che questa sia un'ottima storia (da 7,5 a 10 lo spettro dei voti). Grandi ambientazioni cittadine(San Francisco, Alcatraz) e naturalistiche (caccia alla balena, inseguimento sull'Oceano, villaggio indiano). Se non ti innamori di Villa hai un cuore di pietra. Poi c'è la regia di Nizzi. Fughe, scazzottate, siparietti gustosissimi, caratterizzazione dei personaggi. Per me solo due piccole ombre : un finale un po' troppo rapido e poche spiegazioni sull'avvocato di Drake. Mi spiego...Perché si impegna così tanto? Soldi? Prestigio? Indole? Avrei gradito qualche spiegazione in più. E per il finale avrei voluto qualche pagina in più su Devlin (il rapito meritava di più). Comunque ottima storia senza discussioni, grazie a GLB per aver inventato il personaggio ma l'evoluzione di Nizzi è di alto livello. 

  13. <span style="color:red;">3 minuti fa</span>, borden dice:

    Dipende dalle singole storie e dai periodi.  Dampyr è sempre quello che richiede più impegno di ricerca etc...   In questo momento mi diverto con Tex Willer,

    Perfetto...Su Tex Willer immaginavo 🙂 Tra periodi storici, personaggi, filoni narrativi si possono cucinare tanti piatti.

  14. Salve, mi prenderò qualche confidenza con il grande Mauro Boselli. In primis ti ringrazio come artista per le emozioni che trasmetti con le tue storie (Il passato di Carson e Gli Invincibili le mie preferite). Poi per aver portato Tex avanti nel tempo.

    Giusto un paio di domande...Più difficile sceneggiare Tex, Tex Willer o Dampyr? Avete in redazione (o tra di voi) una best of delle storie di Tex?

     

    Grazie per la disponibilità... 

  15. Allora...Ad oggi sicuramente:

    Il passato di Carson

    Gli Invincibili

    Fuga da Anderville

    Per me tre must. Poi alcune di Mefisto e Yama sicuramente, del Maestro e di Proteus (il problema è che sono quasi saghe più o meno finite).

    Aggiornerò la lista...

  16. Allora...Riletta oggi dopo 22 anni. La lessi quando ne avevo 15, oggi ne ho 38. La trovai stupenda con gli occhi del ragazzo, la trovo "stupendamente ricca" con gli occhi del marito/padre. Personaggi ben definiti, grandi scontri a fuoco, parti romantiche e strappalacrime, colpi di scena. Tutto ben miscelato. Tex comprimario? Uccide l'austriaco e con la Gatling chiude il discorso. Poi adoro la coppia Boselli/Marcello (Il passato di Carson è la mia storia preferita). 

     

    P.S.

    Ho sbagliato a cliccare, il voto è 9 non 8 🙂

  17. Allora...Avevo voglia di leggere un soggetto così (un assedio contro gli indiani), mi sono divertito troppo nel vedere Carson cocciuto e Tex pessimista (e Carson non ha scommesso). Valida la caratterizzazione dei personaggi (famigliola di artisti), gambler, bravi soldati (molto umani), solitari cercatori d'oro, semplici banditi. La loro evoluzione è accettabile (idem il finale). Storia classica e godibile. Nizzi ha scritto capolavori (Fuga da Anderville) e questo non lo è ma per me è una storia valida (6+ come minimo). Filippucci così così. Non è tra i miei preferiti mettiamo la così.

  18. On 8/6/2012 at 00:21, Leo dice:

    Questa storia è indubbiamente una pietra miliare della saga. Ha dei momenti che sono vero e proprio capolavoro, sequenze indelebili per ogni appassionato di Tex.

    In questa storia il Tex che siamo soliti conoscere (duro, ma giusto) scompare per lasciar posto ad un uomo spietato, implacabile, appunto.

    Ma ciò che più mi colpisce non è tanto la sua reazione a caldo, quando non perdona Tucker o Higgins perchè sconvolto dalla perdita della moglie (come dice Don Fabio) o perchè ha ancora nelle narici il sentore di putrefazione e le immagini di desolazione di quel villaggio che era il suo mondo (come sottolinea Paco), quanto la sua determinazione omicida anche molti anni dopo, quando il tempo avrebbe dovuto lenire il dolore, e la maturit? e gli anni passati a servire la giustizia avrebbero dovuto renderlo non più distaccato, questo no, ma meno sanguinario. Questo, francamente, mi ha colpito.

    Certo, ci sono delle attenuanti: Brennan è un bastardo omicida, e Tex, nonostante gli anni, ha ancora nella mente quello che definisce il periodo più bello della sua vita. Anche qui, sono stato colpito da un aspetto: mentre Carson parte in missione per il Nord, Tex, invece di accompagnare l'amico-collega, sceglie di tornare a casa e di vivere per due anni ininterrotti nel villaggio navajo, passandoli a cacciare con i guerrieri e a godersi la sua bellissima moglie indiana. Ecco il Tex umano, che tante volte ci lamentiamo di non vedere. Un Tex che se ne infischia del lavoro e degli amici impegnati in situazioni magari pericolose, e che preferisce stare a casa con la sua donna. E' un uomo giovane, Tex, e questi sono i suoi anni più belli... questa affermazione mi è rimasta impressa, perchè, forse per la prima volta, ho provato un sentimento che ritenevo non si potesse provare per il ranger: la tenerezza... Ecco il Tex uomo, e non solo e sempre super-uomo. E sicuramente anche quanto dice Don Fabio sul mancato rispetto della parola data è un altro aspetto di quell'umanit?, così messa a nudo in questa storia: in un caso, è l'umanit? delle piccole cose, e della serenit? domestica, in un altro è l'aspetto deteriore dell'essere umano: il desiderio di vendetta e di distruzione...

    Ecco perchè questa storia è straordinaria: per quanto detto sopra, ma anche per la dolce Lilyth che saluta (per l'ultima volta) il suo uomo, e per quello stesso uomo disperato che giura vendetta su una gelida tomba di pietra, e per quella lancia che si spezza, e per il volto del nemico sopraffatto dal terrore nel finale...

    Momenti capolavoro, indimenticabili, ma (e so di rischiare la lapidazione), non tutta la storia è capolavoro, a mio parere. Come ben dice Pedro Galindez, la seconda parte perde quella splendida e vibrante tensione emotiva della prima, e cede il passo ad inseguimenti ripetuti e di cui si conosce già la fine.

    Quindi, a mio parere, storia immensa per le sue scene madri e per l'unicit? di Tex, ma non un capolavoro in tutte le sue parti.

    PS una piccola curiosità: avete notato che in un paio di occasioni Tex fa delle domande e si risponde da solo? Sono (almeno credo) errori di attribuzione del fumetto al personaggio. Si tratta di due vignette, nello specifico, che ora non posso indicare con precisione...

    PPS Come si può leggere l'articolo di "Bila"? Il link non è più attivo...

    Concordo. Alcune scene epiche, cardini del personaggio, della sua Storia, del suo passato, della sua umanità. Però alcuni passaggi a vuoto. Ne ho un altro in mente. Pegine 82/83 del secondo albo. È possibile che Brennan e Teller  non siano su pezzo del loro piano? Cioè... Odiamo Tex, ci vogliamo vendicare, sviluppiamo il sadico piano delle coperte e poi dimentichiamo di informarci sull'esito, sulla sorte di Tucker etc etc. Se lo avesse fatto un altro sceneggiatore (un nome a caso Nizzi) ci sarebbero state più critiche secondo me. Comunque ottima storia, per me non capolavoro per alcune battute a vuoto e per Galep(scherzo.. Il maestro è sacro ma non mi acchiappa).

    On 3/12/2013 at 10:13, Ulzana dice:
    John Walcott dice:

    Mi ero dimenticato di citare una cosa che mi ha lasciato perplesso. Non è un po' strano che Freccia Rossa non chieda ne insista per unirsi a Tex nella ricerca della vendetta? Insomma non lo si vede molto addolorato e non mi sembra molto credibile che nemmeno voglia dare la caccia ai responsabili della morte della figlia.

    Freccia Rossa è già vecchio... forse preferisce lasciare tutto nellemani salde di un giustiziere come Tex! Però anch'io mi posi la domanda all'epoca... ma la vendetta era e doveva essere di Tex. La scena davanti alla tomba di Lilith è forse quella con più pathos dell'intera serie (la metterei a livello della morte di Mefisto dilaniato dai topi mentre grida vendicami a suo figlio Yama nel capolavoro "Il Figlio di Mefisto"). Questa storia resta un capolavoro per l'impatto che ebbe nei lettori e che ha tutt'ora... naturalmente è una storia sulla vendetta come ce ne sono tante. Ma qui si tratta di Lilith, la moglie di Tex, l'unica donna della sua vita. Quindi ogni giudizio cambia. Il tratto di Galep, vero, forse è meno convincente... nella storia successiva "Tra Due Bandiere" e soprattutto in "Il Figlio Di Mefisto" trovo il suo segno molto più dettagliato. Ah, notiamo che Galep in quel periodo disegna tre storie consecutive tra le più importanti insieme a GLB. Mitici!Per @Leo: molti lettori odierni hanno cominciato con Nizzi. Ricordo che io ho cominciato a leggere Tex dal 1989... avevo sette anni... e cominciai con quello di GLB, ma nelle edicole mio padre cominciò a comprare la serie inedita con le storie del miglior Nizzi. E' curioso come uno si leghi a un autore con cui ha cominciato un percorso. Nizzi per questo, e per quelle storie, merita tutto il rispetto. Io aggiungo solo che fui fortunato perchè, a dieci anni e tramite bancarelle e negozi (ce n'erano ancora!) di fumetti avevo recuperato tutte i primi cento numeri leggendo il Tex "sanguigno" del suo autore, per poi proseguire con Tutto Tex in edicola. Bei tempi! Quando ogni quindici giorni usciva l'albo e c'era Sergio Bonelli con le sue rubriche di posta... i primi numeri di Nathan Never, il fenomeno Dylan Dog (come dimenticare il primo, leggendario, albo Gigante?), Martin Myst?re e i suoi enigmi impossibili... bah!! Un po' di nostalgia canaglia mi viene sempre quando penso a quel periodo. Fine off topic!

    Già.. Il mio primo Tex è il n. 398 (avevo 10 anni), il mio Tex preferito è il Passato di Carson. Sono cresciuto con Boselli (soprattutto) e Nizzi. Poi ho recuperato e sto recuperando il resto. Fuga da Anderville è la mia seconda storia preferita. Questo non vuol dire non apprezzare GLB (senza di lui parleremo di altro) o le sue storie (una campana per Lucero, o quelle di Mefisto) o non apprezzare Galep ma vuo dire prediligere altri stili.

  19. Allora...Devo recuperare i primi due albi (ma ci sono note? Mi sono sfuggite?). Font non mi esalta però me lo faccio piacere, la storia è da 6 striminzito. Il personaggio di Makua è interessante (devo recuperare le prime due), il suo non trovare una dimensione è molto "reale". Il personaggio di Matteo mi sembra tito e ritrito (devo recuperare la storia del fratello Domingo) però devo ammettere che il colpo di scena finale (sul duello) è stato sfizioso. Lo trovo un po' troppo pretenzioso il suo piano da megalomane. Ruju è secondoe me un buon mestierante, non ha guizzi ma non trovo cadute.

  20. Allora...Veramente una bella storia, incalzante nel ritmo, con tematiche all'epoca (anni '60) forti ma nello stesso tempo attuali nel 2020 (la stampa, il razzismo, le verità infangate), personaggi ben definiti, alcuni siparietti. Ho dato "solo" 7,5 per due motivi : non mi ha emozionato come le mie due preferite (Il passato di Carson e Fuga da Anderville) e per Galep. Galep è un mostro sacro, è la Storia di Tex e dobbiamo sempre ringraziarlo ma il suo tratto non mi "acchiappa" (Villa e Civitelli sì). Però tanta roba questa storia dei due maestri.

  21. Allora...Texone sicuramente valido come storia e sceneggiatura anche se con tre per me mancanze...Le assenze finali di Emerson, Ojo blanco e Delegado ad un certo punto svaniti. Eppure trama, intreccio e personaggi erano stati curati molto bene. Peccato. I disegni di De la Fluente non mi sono dispiaciuti. Perfetti per l'ambientazione.

  22. Allora...Letta oggi e resto perplesso sul "capolavoro". El Morisco alla sua seconda apparizione ma ci sono poco mistero e molte spiegazioni. Sfiziosi i siparietti tra Tex/Carson, belli i personaggi di Tulac e del Signore, Pablito e la scena delle sabbie mobili. Letteri è molto classico ed è perfetto per alcune storie ma io gradisco altri stili (Civitelli, Ortiz, Villa). La parte finale oscilla tra zone noiose (la sfida all'imbocco della gola) ed altre belle (i cannoni sul Castello). Contestualizzandola è di alto livello, letta nel 2020 è da 6,5 globale per me.

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