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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. Questo mi ricorda che anch'io dovrei aggiornare la mia cronologia semplificata del SOLO Tex Willer, per chi legge SOLO Tex Willer, che ha originato il thread.

     

    Nel mio caso "aggiornata" vuol dire che grazie a recenti ristampe e/o flashbacks potrò TOGLIERE altri albi "non di Tex Willer" e rendere la cronologia ancora più omogenea.

     

    Prima di tutto, quoto la spiegazione del senso di questa cronologia:

    On 12/16/2021 at 9:10 PM, Diablero said:

    È il motivo per cui ho iniziato questo thread chiedendo cronologie SEMPLIFICATE, e postando la mia come "lista della roba che davvero ti serve".  Le liste che vedevo erano della cronologia di Tex fino ai numeri attuali, con infilate un sacco di storie solo perché parlavano di un vecchio amico di Tex e si vedeva una scena dove cacciavano bisonti, e poi in cronologia la piazzavano fra il numero tot e il numero top allungandola...

     

    Oltretutto, visto che la serie Tex Willer MODIFICA, anche se in minima parte, le vecchie storie, bisogna distinguere bene fra i flashback del Tex "di terra 1" dalle storie nel presente dei Tex di Terra 2. insomma, nel flashback ne "il re del rodeo", Rock Spring ha un bonario sceriffo. Su Tex Willer Tex non è a Rock Spring ma è nella valle del Nueces, lo sceriffo non è bonario ma corrotto, ha una faccia diversa ed è lo sceriffo di Corpus Christi...  attenzione a considerare "validi su Tex Willer" i flashback pubblicati su Tex Gigante... (la ragione per cui in questa cronologia NON metto le storie originali, come non ci andrà a suo tempo "la mano rossa"

     

    Di cosa parla il 700 di Tex (che pure ho messo in cronologia, ma non in quella ristretta)? Fa vedere il primo incontro fra Tex e Tesah, che non alcuna rilevanza per gli eventi del Totem Misterioso, basta sapere che si conoscevano. La principale rivelazione è la soluzione del "mistero della fascia di Wampun", che è un mistero che su Tex Willer non sarà mai presentato (visto che appare per la prima volta con kit bambino e non è nemmeno la fascia di cui si parla nel 700)

     

    E, in generale, l'ordine giusto per leggere le cose è SEMPRE quello in cui sono state pubblicate (o almeno realizzate). La mania moderna di scombinare questo l'ordine seguendo la cronologia soggettiva dei personaggi è STUPIDA E IGNORANTE, e non me ne frega niente se viene attuata in sempre più collane di "prestigio", rimane stupida e ignorante. Se un autore ti fa le origini di un suo personaggio dopo 10 anni, le farà dando per certo che chi le legge ha letto le storie precedenti e sa già tante cose. Se le leggi per prima, non le leggi nell'ordine "giusto", le leggi in un ordine farlocco e stupido che non ti farà neanche capire bene la storia e il 99% dei riferimenti che un lettore abituale coglierebbe, e ti fa leggere opere realizzate a decenni di distanza, incasinando e distruggendo qualunque percezione dell'evoluzione degli autori.

    (Don Rosa ci si è incazzato su questa cosa, e si è scagliato contro le edizioni stupide e ignoranti della sua saga di Paperone che mettono le storie successive in mezzo agli episodi della saga, raccomandando ai suoi fan di non comprarle. Quando con la Fantagraphics ha realizzato la sua opera omnia, ha messo le storie in ordine di pubblicazione)

     

    Ecco quindi le due cronologie semplificate, quella "cronologia" e quella "di lettura"

     

    ----------------------------------

    CRONOLOGIA SEMPLIFICATA DI TEX WILLER

     

    "semplificata" perché è una lista pratica di cose da leggere, evitando doppioni e storie messe in cronologia per un flashback di poche pagine. Se in una storia c'è un riassunto in flashback di una cosa già vista in una storia, in cronologia ci va solo la storia, non il flashback riassuntivo. Se invece una storia successiva amplia in maniera significativa un accenno precedente, non c'è più bisogno di metterci l'accenno precedente, ci va la versione completa.

     

    "Del giovane Tex Willer" perché il thread è rivolto a chi voglia avere "tutte le storie del giovane Tex" e quindi è aggiornata al Tex Willer in edicola. Quindi, ad oggi, la Mano Rossa non ci va, non ci vanno gli Innocenti o Gli Invincibili e non ci va nemmeno il matrimonio di Tex. Non ci vanno le cose citate in storie di anni dopo su Tex Gigante che non siano mai state riprese su Tex Willer (anche perchè Tex Willer in parte è una retcon e una sistemazione del passato di Tex e non è detto che certi eventi siano ancora presenti in questa nuova cronologia)

     

    Non vuole sostituirsi alla "storia di Tex" relativa alla serie mensile regolare, che sarà molto più lunga e complicata, e forse diversa. E non è da confondersi con il romanzo, che presenta una cronologia diversa da entrambe.

     

    1) Nueces Valley (il Maxi Tex 21 dell'ottobre 2017 o il cartonato che lo ristampa) descrive in un lunghissimo flashback il periodo fra la nascita e il ritorno dal "cattle drive" in California con Hutch, Rod e Damned Dick.(pagine 1-220). Recentemente ristampato in Tex Willer Extra 4, 5, 6, 7

     

    2) Tex 700, del Febbraio 2019, descrive in un flashback l'incontro con Tesah e suo padre durante il ritorno dalla California. Sto meditando di toglierlo da questa cronologia vista la scarsa rilevanza per gli eventi successivi

     

    3) La prima parte di Tex Willer 24 (fino a pagina 63) descrive il periodo successivo e narra la morte del padre di Tex e di Gunny. (espansione e modifica sostanziale della storia già narrata ne "il Passato di Tex", Tex Gigante 82-84. Visto il numero di modifiche apportato, la storia originale "il passato di Tex" NON fa parte di questa cronologia).

     

    Da qui prende il via il mini-ciclo (inserito da Boselli, GLBonelli se ne era disinteressato) della "vendetta contro la banda di razziatori complici degli assassini (già uccisi da Tex):

    4A) Il cartonato numero 6, "il vendicatore" (pubblicato come Tex Stella D'oro 26 nel settembre 2017) con la vendetta sui complici messicani dei razziatori, e l'incontro con Cortina.

    4B) il cartonato numero 7 "giustizia a Corpus Christi" (pubblicato come Tex Stella D'oro 27 nel febbraio 2018) con la seconda parte della vendetta, sui complici americani.

     

    4C) Nel periodo successivo ai due cartonati si colloca il secondo speciale di Tex Willer "un uomo tranquillo", con un avventura di Sam Willer (totalmente ignorabile) che si colloca esattamente fra la prima e la seconda striscia di pagina 11 di Tex Willer 25, con Tex al rodeo

     

    5) si ritorna a pagina 63-65 di Tex Willer 24, dove Tex riassume le vicende dei due cartonati 6 e 7, e si prosegue ripercorrendo le avventure già narrate negli anni 60 ne "il re del rodeo" fino alla morte di Rebo e a pagina 65 di Tex Willer 25, con Tex che lascia Calver City, (per rifugiarsi, si scopre ne "il magnifico fuorilegge" a Robber's Nest in New Mexico)

     

    6) il Texone 32 "il magnifico fuorilegge" del giugno 2017 con una storia che si pone fra l'uccisione di Rebo e "l'ultima vendetta", e spiega l'amicizia con Cochise. In questa storia Tex, dopo aver lasciato Robber's Nest, ci deve tornare per indagare su una falsa accusa a suo carico, e alla fine con l'aiuto degli Apaches distrugge la città. Questo volume, ormai esaurito, è stato ristampato su Tex Willer Extra 1-3.

     

    7). Il flashback con la morte di Mallory nell'albo del settantennale "L'ultima vendetta" (Tex 695) del settembre 2018, è di difficile collocazione, visto che alcuni dialoghi nei primi Tex Willer indicano che Mallory sarebbe ancora vivo, ma secondo me quando è stato scritto voleva essere immediatamente successivo a "il magnifico fuorilegge", e ancora è la collocazione migliore (i dialoghi negli ultimi Tex Willer infatti sembrano indicare che adesso la morte di Mallory viene considerata precedente a Tex Willer 1)

    (da discussioni nel forum con borden, adesso la versione "ufficiale" coincide con la mia, l'ultima vendetta avviene poco dopo Il Magnifico Fuorilegge, e i due dialoghi nella serie Tex Willer dove si parla di Mallory come ancora vivo sono errori). in ogni caso, non vale la pena di leggerlo visto che tutto viene riassunto in Tex Willer.

     

    8) La collana Tex Willer, dal numero 1 al numero 28. Le avventure sono in ordine cronologico di pubblicazione (con l'eccezione dello speciale numero 1, che sarebbe da mettere dopo il volume 15, e lo speciale 2 che è cronologicamente precedente alla serie). Anche la storia dei seminole (Tex Willer 18-23) è TUTTA (flashback compreso) da inserire fra Tex Willer 17 e Tex Willer 24.

     

    9) Il cartonato numero 4, "Sfida nel Montana" (pubblicato come Romanzi a Fumetti numero 30 dell'Ottobre 2016) scritto da Manfredi

     

    10) La collana Tex Willer, dal numero 29 al numero 33.  Con la lunga avventura "Sull'Alto Missouri" che prende spunto dalla storia del cartonato 4 descrivendo non solo il seguito di quegli eventi ma aggiungendo molti elementi che chiariscono e in piccola parte "correggono" la storia di Manfredi.

     

    11) gli albi successivi della collana Tex Willer.

     

    Versione ancora più ristretta:

    Le storie sui cartonati 6 e 7 e "l'ultima vendetta"sono riassunte su "Tex Willer" 24-26. il primo incontro con Tesah è riassunto (molto laconicamente) quanto incontra Tex su Tex Willer. Le storie essenziali che consiglierei sono ovviamente la Collana "Tex Willer" e Tex Willer Extra. Molto meno essenziali sono i cartonati 4, 6 e 7. "Sfida nel Montana"i "il vendicatore" e "giustizia a corpus christi". che si "incastrano" nella collana Tex Willer ma sono in essa riassunti. il resto è tranquillamente ignorabile (compreso il pessimo speciale 2).

     

    -----------------------------------------------------------------------------

    NOTA IMPORTANTE PER L'ORDINE DI LETTURA: questo non è un ordine di lettura!  Se volete sapere in che ordine leggere queste storie, la risposta è sempre L'ORDINE DI PUBBLICAZIONE (O DI REALIZZAZIONE, SE DIVERSO). Quando un autore scrive un opera, lo fa pensando che i suoi lettori abbiano letto la puntata precedente, e non abbiano ancora letto la successiva, anche se per il personaggio magari sono avvenute in ordine inverso. IL LETTORE NON È IL PERSONAGGIO.

    Chi non capisce questa verità semplicissima e inconfutabile, si ritroverà come quei pollastri che si sono guardati Star Wars "in ordine cronologico" partendo dai prequel, e quindi non solo hanno iniziato da un film di merda, ma si sono rovinati tutti gli spoiler della prima trilogia...

     

    [L'unica eccezione (per soli motivi di praticità) è quando una storia è scollegata e praticamente "fuori canone", come il Romanzo a fumetti "sfida nel montana" e viene "recuperata" in seguito nella serie regolare: in questo caso può essere più comodo (anche se è l'ordine "sbagliato") leggersela subito prima del suo recupero, per averla in mente]

     

    Con questo, in mente, ecco L'ORDINE DI LETTURA: (dei soli volumi che consiglio di leggere, ovviamente)

     

    [-01] Il cartonato numero 4, "Sfida nel Montana" (pubblicato come Romanzi a Fumetti numero 30 dell'Ottobre 2016) scritto da Manfredi. In questo cartonato viene presentato il personaggio "Birdy" (mai citato prima, è una nuova creazione di Manfredi) con Flashbacks sul fatto che sia un amico d'infanzia di Tex, ma l'avventura è ambientata anni dopo con Tex fuorilegge [fra Tew Willer 28 e 29]. Boselli cita 2 volte questa storia: la prima quando inserisce Birdy fra gli amici d'infanzia di Tex in "Nueces Valley", la secondo nei numeri 29-33 di Tex Willer in cui Boselli amplia la storia del cartonato con una ret-con di elementi "strani" tipo Tex che se ne va lasciando gli amici nei guai...  Per questi motivi, il momento giusto per leggerlo SE SI VUOLE LEGGERLO, è fra Tex Willer 28 e Tex Willer 29, e quindi anche se è il primo in ordine di pubblicazione gli ho dato il numero "meno 1"

     

    [00] Nueces Valley (il Maxi Tex 21 dell'ottobre 2017 o il cartonato che lo ristampa oppure Tex Willer Extra 4 , 5, 6, 7) descrive in un lunghissimo flashback il periodo fra la nascita e il ritorno dal "cattle drive" in California con Hutch, Rod e Damned Dick.(pagine 1-220). Come mai l'ho messo prima de "il magnifico fuorilegge"? Perché anche se è stato pubblicato 4 mesi dopo "il magnifico fuorilegge", è stato scritto probabilmente prima (ha molte più pagine e un disegnatore più lento), ed è ancora presentato come un flashback raccontato dal Tex "del presente" (della serie), e tutta la parte finale è un avventura dei 4 pards attuali. Non è quindi "un avventura di Tex Willer" visto che salta completamente quel periodo, passando direttamente dalla giovinezza di Tex (prima della morte del padre) al Tex ultraquarantenne di oggi. Per questo gli ho dato il numero zero. È comunque da leggere per prima.

     

    [01] il Texone 32 "il magnifico fuorilegge" del giugno 2017.  Questo volume, ormai esaurito, è stato ristampato su Tex Willer Extra 1-3.

    Questa è la prima vera avventura del Tex Willer della serie omonima. Anche se presenta ancora poche pagine che lo mostrano come un flashback, l'avventura è completamente del Tex "giovane" dall'inizio alla fine.

     

    [02] Il cartonato numero 6, "il vendicatore" (pubblicato come Tex Stella D'oro 26 nel settembre 2017) con la vendetta sui complici messicani dei razziatori, e l'incontro con Cortina.

    [03] il cartonato numero 7 "giustizia a Corpus Christi" (pubblicato come Tex Stella D'oro 27 nel febbraio 2018) con la seconda parte della vendetta, sui complici americani.

     

    [04] La collana Tex Willer. In fila. Dal numero 1 (del novembre 2018) in poi. 

     

    Dove si collocano gli speciali annuali?

    Lo speciale numero 1 ("Fantasmi di Natale") si colloca fra Tex Willer 15 e 16.

    Lo speciale numero 2 ("un Uomo Tranquillo" è davvero meglio non leggerlo. Dovrebbe chiudere i fili aperti dai due cartonati 6 e 7 sulla figura del fratello di Tex e lo fa semplicemente snaturandoli tutti e dando una conclusione ignobile che pensa solo a "citare" vari film alla **zo di cane. Se proprio volete farvi del male, leggetelo fra Tex Willer 28 e 29 (anche se è ambientato fra la prima e la seconda striscia di pagina 11 di Tex Willer 25, a chiara dimostrazione del principio generale che ho detto prima, l'autore dà per scontato che abbiate già letto gli albi di Tex Willer fino al 28, pubblicati prima). Ma davvero, è meglio se non lo leggete. Tanto non dà nessuna informazione utile.

    Lo speciale numero 3 va fra Tex Willer 36 e 37.

    Lo speciale numero 4 è la storia di Mefisto precedente al suo primo incontro con Tex, non ha una collocazione precisa.

    Lo speciale numero 5 può essere messo ovunque ma è stato pubblicato fra Tex Willer 49 e 50.

     

    Ordine di lettura ancora più semplificato:

    Leggetevi semplicemente tutti i Tex Willer e i Tex Willer Extra, partendo da questi ultimi, nell'ordine in cui sono stati pubblicati (l'inversione fra Nueces Valley e Il Magnififo Fuorilegge non fa alcun danno e i cartonati alla fine non sono necessari essendo riassunti nei Tex Willer)

    • +1 1
  2. 4 hours ago, Diablorojo82 said:

    Naturalmente l'aggettivo "Speciale " è pubblicitario però qualcosa di "diverso" nelle uscite precedenti c'era ma non in questa.

    Borden lodevolmente ci prova. Quando le scrive lui cerca di fare di storie che abbiano qualcosa di particolare (ma c'è un rischio anche lì, vedi lo speciale di Recchioni che per me è tutt'ora la storia peggiore di Tex Willer)

     

    Però con la casa editrice che ti moltiplica continuamente le uscite diventa una lotta contro i mulini a vento. Qui non c'era il tempo materiale di fare qualcosa apposta e ha dirottato una storia regolare. Ma anche dopo, cosa fa? Deve trovare qualcosa di "speciale" ogni anno per 2 Tex Willer Special, 1 Tex Bis, i Maxi, etc ?  E poi quando Tex Willer special diventerà bimestrale?

  3. Ancora con questa leggenda urbana secondo cui gli Speciali dovrebbero essere "speciali"?  :laughing:

     

    È solo pubblicità. Se credete davvero che uno speciale abbia qualcosa di "speciale" solo perchè c'è scritto "speciale" sopra, vuol dire che credete davvero che se bevete una Red Bull vi crescono le ali?

     

    Ci si può provare, a renderli "un po' diversi" con cose tipo autori diversi dal solito, effetti o colori strani, storie particolari, ma questo li può rendere al massimo "diversi", poi per vedere se sono davvero "speciali" bisogna vedere il risultato. E si può fare finché gli speciali sono POCHI, non quando FAI PIÙ SPECIALI CHE ALBI REGOLARI, ORMAI.

     

    Ma non vi rendete conto che ad essere "speciale" ormai... è la serie regolare? Che viene per quanto possibile "protetta" dalla roba che finisce su Color, magazine o maxi o bis?

     

    Aggiorniamo i conti: ogni anno adesso escono

    12 albi della serie regolare   (1320 pp,  52,80€)

    1 Albi bis       (110 pp, 4,40€)

    12 albi di Tex Willer   (744 pp, 42€)

    2 Speciali Tex Willer  (256 pp, 12,80€)

    1 Texone  (224 pp, 9,90€)

    2 Color Tex  (320 pp, 15,80€)

    2 Maxi Tex  (656 pp,  17,80 €)

    2 cartonati formato "francese"  (92 pp,  19,80 €)

    1 Tex Magazine (110 pp, 8,50€)

     

    Già così sono TRENTACINQUE uscite (tre tex al mese...) cioè 3832 pagine e 184 Euro, se ci aggiungiamo anche le strisce inedite (che non si sa ancora se saranno 6 o 9) arriviamo a QUARANTUNO O QUARANTAQUATTRO Tex all'anno.

     

    Questo è semplicemente "spremere il limone" ormai oltre ogni decenza. Le uscite di Tex sono TRIPLICATE in poco più di un decennio! E c'è chi ancora pensa ad "occasioni speciali", ad un "regalo ai lettori"?

     

    (per fare un confronto, ecco i dati del 2010:

    12 albi della serie regolare  (1320 pp,  32,40 €)

    1 Texone (224 pp, 5,80 €)

    1 Maxi (328 pp, 6 €)

    1 Almanacco (110 pp, 5,70 €)

    Cioè, in totale, QUINDICI uscite, 1982 pagine e 49,90 Euro. La spesa è quasi QUADRUPLICATA...)

     

    Cioè, il povero Borden ormai deve sfornare 4000 pagine di Tex all'anno, il doppio di dodici anni fa, e le volete pure "speciali"?  :laughing:

     

    Mi pare ovvio che, ormai, alla Bonelli, l'ultimo a cui frega ancora qualcosa della qualità di Tex è Borden. Per la casa editrice siamo una mucca da mungere, e hanno visto che tanto, compriamo qualunque cosa...

     

    Questo "speciale" non è altro che l'ovvio e prevedibile risultato di questa proliferazione di uscite.

     

    E andrà sempre peggio. Vedrete che roba uscirà quanto usciranno settanta albi di Tex all'anno...

     

    11 hours ago, borden said:

    Diciamo la verità, che farà contento Diablero.  Se la Direzione mi chiede di fare diventare lo Speciale Tex Willer semestrale, occorre un po' di tempo per organizzarsi, no? Mica le storie si fanno in due giorni. Faccio miracoli, ma mica sempre

    Era più che ovvio che questa era una storia da due albi per Tex Willer che è finita nello speciale per "tappare il buco"...  :lol:

     

    Ma non tutto il male viene per nuocere...  sarebbe stata una delle peggiori storie di Tex Willer finora pubblicate, finendo sullo speciale non abbassa la media della serie regolare...  :P

     

    4 hours ago, borden said:

    Io invece lo trovo molto più bravo nella regolare e sono quelle le storie che gli affido. Ruju è una persona seria:D, funziona meglio con il personaggio maturo.

     

    Concordo.

     

    Ho fatto un sacco di critiche ai due albi di Vancouver (e se le meritava), ma lì le critiche erano soprattutto perchè troppo spesso "tira via" o ricorre sempre agli stessi cliché. Cioè "rovina" una storia potenzialmente molto interessante.

     

    Questa sullo speciale non aveva nulla di interessante. La finisci e pensi "tutto qui?". 

     

     

    • +1 3
  4. 37 minutes ago, Poe said:

    Secondo me le critiche fatte finora a questo albo sono molto da "pelo nell'uovo", se non proprio sbagliate.

    Ti è sfuggito il p;unto chiave.

     

    Non sto criticando L'USO di certe scelte: come dici tu, da sempre nelle storie d'avventura "i nostri" arrivano all'ultimo minuto, per esempio.

     

    Sto criticando L'ABUSO da parte di Ruju di certi "mezzucci" tipo appunto il "colpo di scena", abuso arrivato al punto tale da essere diventato PREVEDIBILE E RIPETITIVO, e quindi TOGLIE proprio quell'effetto "sorpresa" che vorrebbe ottenere.

     

    Che sorpresa è, se Tex arriva SEMPRE OGNI VOLTA in quell'istante esatto in cui Ruju fa sempre la stessa cosa, slow-motion, manca un attimo, e pam, Tex spara.

     

    Almeno variare la minestra, ogni tanto, così che non sia così prevedibile. Ma no, OGNI VOLTA.

     

    Hai mai visto "Boris"? le storie di Ruju me lo ricordano.  Deve avere un tasto sulla tastiera con "colpo di scena, Tex arriva proprio all'ultimo secondo".

     

    Questa è SCIATTERIA, ed è la cosa che ad un autore non perdono (e qui capisci anche perchè non reggessi Nizzi), quando vedi certe scorciatoie e certi clichè ripetuti, mi pare chiaro che si sta scrivendo con il pilota automatico.

     

    E quando scrivi con il pilota automatico senza ragionarci, utilizzi il cliché sbagliato che in quella scena è inappropriato.

  5. SPOILER

    SPOILER

    SPOILER

    SPOILER

     

     

     

    4 hours ago, Leo said:

    Quello che trovo un pelino improbabile è invece l'assassinio provvidenziale di Bailey. Guarda caso Artiglio d'Orso era proprio lì, intuisce (perché non può ascoltare) quel che sta per accadere, non può contare sul resto dei suoi uomini per dare la caccia in grande stile a Tex e Carson.

     

    Sì, anche la pallottola che uccide lo scagnozzo che parla è un cliché che ormai ha rotto, specialmente quando non ha senso, come in questo caso. Bailey ha il compito di uccidere Tex e Carson. Può sparare d uno dei due e poi lui e i suoi uomini sarebbero in numero sufficiente per l'altro (o almeno, così potrebbe credere). No, invece spara al suo complice (ed è impossibile che a quella distanza sentisse quello che diceva, quindi il complice potrebbe benissimo AVERE GIÀ DETTO cose troppo compromettenti e ammazzarlo sarebbe inutile), e poi visto che Tex e Carson sono ancora vivi tutti e due, deve scappare.

     

    Qui Ruju ha portato un cliché che ha senso in certe situazioni, e l'ha portato in una situazione dove non aveva senso. (qui magari serviva un cliché diverso, quello del colpo sparato verso Tex che fa secco invece il complice. È un cliché altrettanto abusato ma almeno aveva un senso)

    • +1 1
  6. Mah, io mi sono un po' annoiato leggendo questo secondo albo.

     

    Ci sono soprattutto in evidenza due difetti di Ruju come sceneggiatore: il primo, ne ho parlato un sacco di volte, è l'ossessione per "colpi di scena" stra-telefonati che invece di aumentare la tensione la TOLGONO: se già in generale sai che Tex arriverà a salvare qualcuno, con Ruju sai già anche ESATTAMENTE quando arriverà: vedi Ruju preparare la "scene drammaticissima" tipo a pagina 103-104, e mentre la leggi sai già esattamente quando arriverà Tex: è un cliché che ormai va oltre l'abusato, era abusato una mezza dozzina di storie fa, adesso è stucchevole e davvero fastidioso.

     

    L'altro è nell'"orecchio" per i dialoghi. Proprio la cosa che è stata lodata in diversi post, citando battute ad effetto. Ed è vero che ci sono diverse battute ad effetto che funzionano... ma se i personaggi sembra che parlino SEMPRE per battute ad effetto, i dialoghi diventano ingessati e innaturali. Con Tex che dice cose come nel finale di pagina 74, che sembrano uno strillo pubblicitario: "Tex e pards dovranno fare di tutto per fermarlo", ma che dette da una persona ai suoi pard in quella situazione, sono parecchio innaturali.

     

    E sì che di motivi per lodare l'albo ce ne sarebbero. Per esempio Ruju dimostra che è capace di scrivere una scena piena di tensione (pagine 8-10) con l'anticipazione e senza metterci tanti "colpi di scena". Solo che poi ci ricasca...

     

     

    • Confuso (0) 1
  7. 1 hour ago, Leo said:

    È stata editata dal Corriere della sera e dalla Gazzetta dello Sport nel 2010, consta di 14 uscite a colori. Il primo episodio è Favola di Venezia, ed era questa che all'epoca trovavo indigesta. 

    Eh, purtroppo è una delle edizioni peggiori (non la peggiore, quella è quella ridicolmente chiamata "tascabile economica" degli anni 90 con la copertina bianca che alla fine rimontata per trarre più volumi possibili finiva per costare più delle edizioni cartonate)

     

    Se è quella che penso io i titoli dovrebbero essere:

    30/06/2010 - 01. Favola di Venezia
    07/07/2010 - 02. Corte Sconta detta Arcana
    14/07/2010 - 03. Tango
    21/07/2010 - 04. La giovinezza / Una ballata del mare salato - Parte prima
    28/07/2010 - 05. Una ballata del mare salato - Parte seconda
    04/08/2010 - 06. Le etipiche
    11/08/2010 - 07. La casa dorata di Samarcanda - Parte prima
    18/08/2010 - 08. La casa dorata di Samarcanda - Parte seconda
    25/08/2010 - 09. Suite Caribeana
    01/09/2010 - 10. Mu: la città perduta
    08/09/2010 - 11. Le celtiche
    15/09/2010 - 12. Le lagune dei misteri
    22/09/2010 - 13. Lontane isole del vento
    29/09/2010 - 14. Le elvetiche - "Rosa Alchemica"

     

    Non te l'avrei mai consigliata, ma hai ragione che prima di spendere altri soldi dovresti capire se può piacerti...   leggili tenendo conto, per quanto possibile, che (1) erano in b/n e (2) sono stati ritagliati e ricomposti per farli stare in quel formato, e non è stato un taglie e cuci "perfetto", molte vignette sono state "ridotte" ai lati per farcele stare

     

    Detto questo, l'ordine di lettura basandosi sui titoli è

    4 (saltando la Giovinezza. No, non rimandarla a dopo, saltala proprio)

    5

    9

    13

    12

    11

    6

    2

     

    Ma visto che non so come hanno distribuito esattamente le storie nei volumi, ti consiglio per le storie brevi di consultare l'elenco nel link che ti ho dato prima.

    • Grazie (+1) 1
  8. 15 minutes ago, Leo said:

    Circa la mia lacuna, devo ammettere, ahimè, di non conoscere affatto Corto Maltese. So che è considerato un capolavoro, ma è troppo lontano dai miei gusti canonici, modellati praticamente sulla sola Bonelli, che è stata la mia unica fonte di letture fumettistiche per decenni (solo negli ultimi anni ho allargato i miei altrimenti angusti orizzonti, grazie al Blueberry de La Gazzetta dello Sport). 

     

    Di Corto Maltese ho tutta una intera collana, edita molto tempo fa non ricordo da quale casa editrice. I volumetti sono però proprio quelli che tu definisci storie rimpicciolite e sono colorati. A quanto ho capito, la numerazione non corrisponde alla cronologia del personaggio, e la prima storia è Corte sconta detta Arcana: ho provato più volte a leggerla, anni fa, ci sono tornato in diversi momenti, ma ogni volta mi è risultata, con non poco rammarico, indigesta... 

     

    Ora sono passati degli anni, magari ci riproverò. 

     

    Pratt ha scritto Corto Maltese per 30 anni, nel frattempo cambiando stile, progetti, formati, a me per esempio piace moltissimo nelle prime storie e molto poco nelle ultime (in mezzo purtroppo era arrivata la sbandata italiana per il "fumetto d'autore" e uno pigro e furbo come Pratt c'era andato a nozze, calandosi perfettamente nei panni del "maestro di Malamocco" che faceva solo opere d'arte anche quando pagava il conto al ristorante con uno scarabocchio nel tovagliolo)

     

    Quindi, anche se la moderna moda della "lettura cronologica PER IL PERSONAGGIO" (secondo cui per esempio bisognerebbe leggere Nueces Valley prima di ogni altra storia di Tex, una follia) è SEMPRE stupida, assurda insensata e masochistica, nel caso di Corto Maltese è PARTICOLARMENTE stupida, assurda, insensata e masochistica.

     

    Di "Corto Maltese" bisogna leggere prima la "Ballata del Mare Salato". Punto. Non ci sono ma o motivazioni sensate per fare diversamente, e quelli che pubblicano serie di Corto in cui non è il primo volume o sono incapaci o vendono specchietti e perline colorate (considerando che quelle storie le vendono anche colorate al computer, ritagliate e tagliuzzate e rimontate malamente direi che è molto probabile la seconda)

     

    (e oltretutto... a parte UNA, ignorabile tranquillamente, "la giovinezza", le storie di Corto Maltese di Pratt SONO in ordine cronologico..., e la "ballata" è la prima)

     

    Se hai una biblioteca vicino che ce l'ha, il mio consiglio è di leggerti il sacro graal, l'edizione unica e assoluta, pubblicata in occasione dei 40 anni del personaggio nel 2007 (o una delle sue successive ristampe): volumone enorme, tutte le pagine originali riscansionate, carta ottima, tutto originale senza boiate successive, c'era persino la lettera-omaggio ad Ivaldi tolto dalle edizioni successive. Quando uscì non ci credevo: erano ANNI che non usciva un edizione decente di Corto Maltese, le vecchie erano andate esaurite e le nuove erano una peggio dell'altra, ritenevo la Lizard ormai totalmente incapace di ristampare decentemente Pratt, quando escono con questo volume meraviglioso...  (purtroppo, fu un caso. Deve averlo progettato qualche quinta colonna in redazione o è stato un colpo di follia, che non si è più ripetuto, dopo hanno continuato a ristamparlo IN-decentemente).  Visto il costo del volume non vorrei farti spendere tanti soldi senza sapere se poi ti piace, ma so che appunto per il costo molti l'hanno fatto acquistare dalle biblioteche locali, può vale la pena provarci.

     

    Se in biblioteca non c'è (e non c'è nemmeno un altra edizione), e non vuoi spendere tanto, si trovano ancora a buon prezzo le vecchie edizioni in b/n di grande formato della Mondadori, ma si trovano nel mercato dell'antiquariato.  Se non trovi manco quelle, guarda cosa trovi, il meglio è in b/n ma al limite il colore è un compromesso accettabile, le edizioni rimpicciolite o rimontate NO

     

    Poi, ecco l'ordine di lettura delle storie successive:

    https://it.wikipedia.org/wiki/Albi_di_Corto_Maltese

     

    Come dicevo la pubblicazione originale varia: la "ballata" è un miracolo: un ricco appassionato di fumetti, Fiorenzo Ivaldi, decide di diventare un po' meno ricco pubblicando una rivista di fumetti, "Sgt Kirk" (1967-1978) dedicata soprattutto al suo autore preferito, Pratt (che all'epoca era già tornato in Italia e lavorava con il corriere dei piccoli) e praticamente gli dà un pacco di soldi per fare quello che gli pare.  E Pratt tira fuori quella che è considerata la seconda graphic novel italiana (la prima è la Rivolta dei Racchi), "La Ballata del Mare Salato" (poi nelle ristampe successive diventa "Una Ballata del Mare Salato) un opera corale (ci sono almeno cinque protagonisti, di più se contiamo anche i "cattivi" come Rasputin) in cui compare, come personaggio importante ma non protagonista unico (almeno all'inizio, anche se alla fine è lui a dominare la scena) questo "corsaro romantico del xx secolo" chiamato Corto Maltese.

     

    il successo è immediato e la Ballata viene subito ristampata anche dal Corriere dei Piccoli (e la maggior parte dei lettori la conosce lì, il Sgt Kirk costava troppo e non era nemmeno distribuito in tutta Italia) , ma in Italia soldi non ce ne sono: come tanti altri par diventare davvero famoso Pratt deve "andare in Francia", dove la Ballata ha avuto un grande successo e la rivista per ragazzi "Pif Gadget" gli commissiona altre storie di Corto Maltese. Solo le 20 famose "storie brevi" che per me sono l'apice di Pratt come autore, pubblicate su Pif Gadget dal 1970 al 1973.

     

    La storia lunga successiva di Corto Maltese è invece pubblicata in Italia da linus, dal 1974 al 1977, "Corte Sconta detta Arcana".

     

    E questa per me è la parte "indispensabile" di Corto Maltese. Pratt sta diventando sempre più famoso, si diffonde la strampalata idea idiota del "fumetto D'autore" e c'è sempre più fumo e niente arrosto. Non che Corto Maltese diventi una schifezza, tutt'altro, ma comincia a mutare, nei testi e nei disegni, diventando sempre più fiabesco, onirico, nozionistico e manieristico. Ma le opere che ho citato fino ad adesso per me sono tutte capolavori. Se ti piacciono vai avanti con le successive finchè continua a piacerti.

     

    (a parte "la giovinezza": quella puoi lasciarla perdere, è una storia abortita perchè prima ancora di iniziare davvero la storia Pratt e il quotidiano "le Matin di Paris" dove veniva pubblicato a strisce hanno deciso di interromperla. Alla Bonelli gli abbozzi come questo rimangono nel cassetto, ma Pratt è un "autore" e si pubblica pure la lista della spesa...)

    • Grazie (+1) 1
  9. 4 hours ago, Leo said:

    Io non ho letto La ballata del mare salato

    Ah, Leo, questa è davvero una grave lacuna! Rimedia primo o poi! (possibilmente con un edizione di grande formato in bianco e nero, l'edizione originale era in b/n su rivista di grande formato, poi per speculazione nel corso dei decenni l'hanno ristampata colorata, rimontata, rimpicciolita, o massacrata in ogni maniera per infilarla in qualunque formato... per fortuna è una delle poche opere di Pratt di cui si trovano anche edizione ottime e fedeli a costo relativamente basso)

     

    Visto che non l'hai letto non ti faccio spoiler, racconto solo l'inizio.

     

    Nizzi prima di tutto sostituisce l'oceano pacifico con un deserto. (la "Ballata" è ambientata nel Pacifico durante la prima guerra mondiale, fra moderni "pirati" che saccheggiano le navi Inglesi per conto dei tedeschi).

     

    Leggi questa descrizione tenendo davanti le prime pagine del Texone di Brindisi:

     

    All'inizio della "Ballata", vediamo una barca di pirati comandata dal capitano Rasputin (che ha la stessa identica faccia di Monkey) e il suo sottoposto Cranio (qui Kirby) durante una azione di pirateria, per cui si "travestiranno" da inglesi (nella Ballata mettono semplicemente la bandiera inglese, nel Texone si devono travestire da soldati), ma prima di raggiungere il loro obiettivo trovano un naufrago alla deriva, Corto Maltese (Kit Willer)

     

    Rasputin vorrebbe lasciarlo in mare, ma Cranio praticamente lo obbliga a salvarlo (nella Ballata, Corto Maltese è già loro complice, e Cranio ricorda a Rasputin che il loro capo, il Monaco, non sarebbe contento se Rasputin lasciasse a morire uno dei suoi capitati. Nel Texone la cosa è più buttata là, Kirby lo salva perchè sì e Rasputin si lascia convincere a portarlo con loro perchè l'hanno riconosciuto come figlio di Tex)

     

    Comunque, nel corso della scena, in entrambe la storie "Rasputin" giura che un giorno ucciderà "Cranio"

     

    Successivamente i pirati raggiungono il loro obiettivo (una nave inglese / una carovana), il trucca della bandiera funziona, la nave li lascia avvicinare indisturbati. Rasputin uccide a sangue freddo il capitano (il capo-carovana) e fa massacrare il resto dell'equipaggio dai suoi uomini.

     

    Senza stare a raccontare tutto il resto scena per scena, i banditi (i pirati) sono comandati da una figura incappucciata chiamato il Monaco (il Predicatore) che si scoprirà essere.... [censura antispoiler, ma è identica al texone]

     

    Ovviamente con l'intervento di Tex e Carson le due storie divergono man mano sempre di più, e molte scene della "Ballata" sono eliminate (la ballata ha meno di 200 pagine, ma sono pagine di rivista su quattro strisce con una narrazione più rapida di quella moderna, non ci stava tutto in un Texone), ma fino alla fine un sacco di scene sono prese pari pari dal fumetto di Pratt (pandora/liza che graffia il volto di Rasputin/Monkey, il viaggio nella notte di Pandora e Tarao, etc), anche se i personaggi non interpretano sempre lo stesso "ruolo" (Kirby a volta fa Cranio a volte fa Corto Maltese, Kit Willer a volte fa Corto Maltese e a volte fa Cain, a volte fa Tarao)

     

    Insomma: anche se appena vedi Monkey lo riconosci SUBITO come Rasputin, il fatto che fosse la "Ballata" sarebbe stato palese comunque. Ci sono scene iconiche, dialoghi che sono rimaste nell'immaginario dei lettori per decenni e che si riconoscono immediatamente, la figura del Predicatore e del Monaco, con lo stesso identico segretoi...

     

    Come potevano pensare che non se ne sarebbe accorto nessuno?

     

    L'unica spiegazione che posso darmi, dal punto di vista della Bonelli, è che l'albo sia stato riletto frettolosamente e senza fare molta attenzione a quegli elemento, e che Bonelli o Canzio o tutti e due per qualche motivo non abbiano potuto rileggerlo. Oppure, magari, non hanno detto nulla per evitare "l'Effetto Spoiler".

     

    Sì, perchè anche questa cosa è assurda: Nizzi copia anche il mistero del Monaco, il destino dei personaggi...  nel momento in cui riconosci che è la "Ballata", la lettura diventa un mero esercizio da settimana enigmistica, "trova le differenze", ma la trama non presenta alcun mistero, sai già come andrà a finire e chi è chi.

     

    Le "citazioni" e gli "omaggi" non funzionano così, non sono fatte in maniera che se le riconosci ti rovini la storia. Questo invece è il funzionamento dei plagi, in cui speri che non se ne accorga nessuno.

     

    Ora, va bene che Nizzi non frequenta molto il mondo del fumetto, ma come poteva pensare che non se ne accorgessero tutti? È forse sfiducia e disprezzo nei confronti dei lettori di Tex, immaginava che quei lettori "bassi e popolari" in gran parte non conoscessero Pratt? O forse non si era reso conto della capacità dei social di connettere i lettori e pensava che anche chi se ne sarebbe accorto non avrebbe potuto farlo sapere in giro? Contava sul leccaculismo della cosiddetta "critica" italiana, che era sdraiata supina ad adorare qualsiasi cosa pubblicata da Bonelli ed esaltava le peggiori schifezze di Nizzi (e non solo)? Si sentiva intoccabile? O magari, era semplicemente menefreghismo, avrebbe abbandonato la serie pochi anni dopo, e aveva visto che tanto ormai gli pubblicavano davvero di tutto, poteva fare quello che voleva?

     

     

     

     

     

     

    • +1 1
  10. Deve avere ragione MacParland, vedo spuntare nizziani ovunque! :P

     

    MacParland dice che non è vero che si scatena il branco a far cagnara ogni volta che qualcuno dice COSE VERE che non siano elogi sperticati a Nizzi, "l'intoccabile", "l'innominabile", quindi evidentemente tutti questi post devono essere una mia allucinazione... 

    • +1 1
  11. 12 minutes ago, MacParland said:
    33 minutes ago, Diablero said:

    MacParland, e la mia "diagnosi" è che ti sfugga la differenza fra il prendere uno spunto e prendere una sceneggiatura e ricopiarla scena per scena. Tutto non è uguale a tutto.

    È il terzo post in cui dico che Nolitta prendeva di peso trame di film, personaggi e scene e le riportava di peso su Zagor. E non era l’unico. 

    Falso.

     

    Nolitta non ha mai "preso di peso" nulla per Zagor. Ha sempre reso tutto "zagoriano", adattandolo.

     

    Il mostro ella laguna nera era l'ultimo discendente di una razza preumana. Nolitta l'ha reso la vittima di una maledizione per renderlo "nolittiano"

     

    Ci ho scritto un sacco di post per spiegare questa cosa, eccone uno:

    https://texwiller.ch/index.php?/topic/4079-ancora-su-tex-zagor/&do=findComment&comment=161430

     

    L'assenza di una rielaborazione personale è proprio quello che distingue il "copiare" dal prendere ispirazione.

     

    16 minutes ago, MacParland said:

    Vedi difensori di Nizzi ovunque pure in strada.

    No, li vedo nel forum ogni volta che si tocca Nizzi! :lol:

     

    17 minutes ago, MacParland said:

    E comunque io rispondevo ad una tua parte di testo dove dici che Nizzi ha preso di peso l’opera di Pratt

    Non lo sapevi? Non l'hai mai letta la "ballata"?

     

     

  12. MacParland, e la mia "diagnosi" è che ti sfugga la differenza fra il prendere uno spunto e prendere una sceneggiatura e ricopiarla scena per scena. Tutto non è uguale a tutto.

     

    La cosa paradossale poi è che nella foga irresistibile di correre a difendere Nizzi da tutto e tutti, non ti sei nemmeno reso conto che lo stavi difendendo da cose che non aveva detto nessuno...

     

    Si stava parlando dell'attribuzione di un idea e di un soggetto a chi effettivamente le ha avute. E su questo ti ha già risposto borden.

     

    Poi, se adesso vuoi far partire un altra polemica per difendere Nizzi dall'accusa di essere un terrapiattista, fai pure, ma mi pare un esercizio un po' futile il mettersi a difendere Nizzi così a vanvera...

     

     

     

  13. 56 minutes ago, MacParland said:

     

    Crocifiggere Nizzi perchè riciclava idee di altri o di altri suoi personaggi mi sembra un po' esagerato perchè lo facevano tutti o quasi. Quante storie ha fatto Nolitta con i Seminoles tra Zagor e Mister No e inoltre le ha commissionate a D'Antonio e Boselli su Tex. E non solo con i temi, ma spesso prendeva di peso le trame e le immagini di film: 

      Reveal hidden contents

    7VFs9f1.jpg

     

    ucI8kEn.jpg

     

    Il giorno della vendetta - Wikipedia

     

    E non solo l'immagine ma tutta la trama è simile alla storia. Quindi? "Arrestate Billy Boy" una delle storie più belle di Zagor diventa pattume perchè Nolitta si è ispirato a "Il giorno della vendetta" (e uno degli albi della storia si chiama "Il giorno della giustizia")? No.

     

    Lo fanno anche Burattini e Boselli solo per restare in ambito Bonelli. Non mi sembra una cosa così scandalosa.

     

     

    Lo stesso Nizzi ha raccontato (dopo anni comunque, all'epoca non ha mai citato chi gli forniva i soggetti, a differenza di Borden) che dopo la famosa "crisi" era rimasto senza idee (o, più propriamente, direi senza più interesse e passione) e che si era dovuto arrangiare in mille maniere. Cioè distingue un "prima" in cui dice che aveva idee, da un "dopo" in cui non le aveva più. Un "dopo" che è durato fino al suo abbandono, per oltre 20 anni...

     

    (e quando devi fare un texone e l'unica idea che trovi è "rifaccio la Ballata del Mare Salato scena per scena, tanto non se ne accorge nessuno" direi che sono finite anche le idee su come fare storie senza idee... :lol:)

     

    Ma se tu vuoi smentire Nizzi dandogli del bugiardo, additandolo come uno che si "atteggia a vittima", e vuoi invece sostenere che lui è sempre stato così, con lo stesso numero di idee, anche prima, accomodati. :P

     

    (a me ha sempre fatto abbastanza ridere questa cosa ricorrente, che per difendere Nizzi a tutti i costi i nizziani diano continuamente del bugiardo allo stesso Nizzi negando, fra le varie evidenze, anche quello che ha detto lui... :lol: )

  14. 2 hours ago, eismann said:

    Allora complimenti a Nizzi per la straordinaria sceneggiatura imposta da Sergio Bonelli su un'idea di GL Bonelli con suggerimenti di Boselli.

     

    Va bene, ma sottolineo il verbo che ho usato...  "ricalcato". Non è scelto a caso.

     

    Quando arrivi a spostare di peso tutti i "cattivi" in Francia (che credo non si fosse mai vista prima in un albo di Tex) perchè la sceneggiatura originale di GL Bonelli era ambientata in Francia, vuol dire che non hai voluto manco fare la fatica di cambiare i nomi delle vie. E se consideriamo che le lodi a Nizzi per questa storia sono tutte concentrate sul primo albo...

     

    A me va bene che si lodino le sceneggiature di Nizzi. Non concordo, magari a volte esprimo il mio dissesno su certi punti oggettivi, ma va benissimo, tutti i gusti son gusti.

     

    Quello che mi fa girare le scatole è quando Nizzi si prende (o riceve) i meriti per cose o idee di ALTRI, specialmente quando Nizzi ha fatto una carriera del denigrare ad ogni occasione questi "altri" sostenendo che le loro idee erano inferiori alle sue, più "ingenue", o meno "texiane".

     

    Francamente, su questa cosa ho visto livelli di negazione della realtà così plateali che non mi meraviglierei più se leggessi i nizziani sostenere che Hugo Pratt ha copiato la "Ballata del Mare Salato" dal Texone di Nizzi che ne ricalca la sceneggiatura praticamente scena per scena...

     

    36 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

    Conunque quello che Diablero definisce danno di Nizzi secondo me è frutto del buco narrativo lasciato da Bonelli stesso

    Mefisto alla fine della storia di Bonelli,dice chiaro e tondo che Yama ha molte possibilità di trascorrere tutta la sua vita in quell'antro ma non gli dice che è senza speranza

     

    E questo sarebbe per te un "buco narrativo"? Ma lo sai cosa vuol dire quella parola????  :lol:

     

     

     

    • +1 1
  15. 12 hours ago, Angelo1961 said:

    aggiungo un complimento tardivo a Nizzi per l'intuizione avuta nel far risorgere Mefisto 20 anni fa,

    Gli fu imposto da Sergio Bonelli. Non fu un idea di Nizzi.

     

    Anche la maniera in cui risorge, non è un idea di Nizzi: il primo albo ricalca una sceneggiatura inedita di GLBonelli sulla resurrezione di Cagliostro (per questo è ambientata in Francia) e l'idea di suggerirlo come maniera per far risorgere Mefisto fu di Boselli.

     

    Effettivamente però hai ragione sul fatto che se Nizzi non avesse finito "a capocchia" la storia precedente (con Mefisto libero che se ne va in giro indisturbato e Tex che se ne torna tranquillo nella riserva una volta rassicurato sul fatto che il suo vecchio affezionato nemico è vivo e sta bene), Boselli non avrebbe sentito il bisogno di "sanare" quella stortura.

     

    Sia Yama che Mefisto erano stati lasciati da GLBonelli in situazioni che potevano essere "finali", mentre Nizzi li aveva lasciati in situazioni assurde (uno vivo, libero, tranquillo di fare del male indisturbato, l'altro depresso dalla mamma).

     

    Se le storie scritte successivamente per riparare ai danni fatti da Nizzi ti sono piaciute va bene, ringrazialo pure, digli "Grazie Nizzi per i danni che hai fatto", ma non ha avuto nessuna "intuizione"

     

    (fra l'altro il fatto che tutte le idee fossero di altri non era strano o inconsueto, era la normalità: è un fatto noto che dal 1994, in totale crisi di idee, Nizzi usasse abitualmente soggetti di altri, oppure riciclasse sue vecchie storie di Larry Yuma, o "citasse" storie di altri tipo la Ballata del Mare Salato...)

    • +1 1
  16. La storia d'amore è un po' appiccicata lì e allunga un film dai tempi già molto dilatati, ma per il resto sì, uno degli ultimi grandi film western, tutto basato sulla coppia Duwall- Costner

     

    La sparatoria finale andava volontariamente totalmente in controtendenza con le "mode" del momento, il cinema era in piena sbornia slow-motion post  Matrix, con scontri tutti filmati con dettagli e primi piani, e invece Costner volontariamente film tutto in campo lungo e riducendo la slo-mo a una parte brevissima di un unica scena. Come risultato la violenza arriva più rapidamente di quanto lo spettatore si aspetti.

     

    Come realismo da una parte si cerca la massima precisione nei dettagli (già citati), dall'altra Costner tiene una scena in cui spara 14 colpi "fanning the hammer" con una 6-colpi senza ricaricare, perchè "aveva sempre voluto interpretare una di quelle scene" (e in effetti la scena ci guadagna, la successione dei colpi rapidissimi sarebbe stata troppo breve con soli 6 colpi)

     

    Ma andiamo al tema del topic: somiglianze con Tex e Carson.

     

    Il paragone è venuto in mente anche a me al cinema. Certo, quelli NON SONO chiaramente Tex e Carson (e quando mai Tex chiamerebbe Carson "capo" e direbbe "decidi tu"?), non sono due ranger, sono due cowboys.

     

    Però il loro battibeccare ricorda un po' certi dialoghi GLBonelliani, e a pensarsi...   è tutto il mondo del film ad essere GLBonelliano.

     

    Alla fine, la gente del paese è brava gente. È terrorizzata dai gunmen del Pezzo Grosso, ma quando vede due che gli tengono testa, si uniscono alla battaglia rischiando la vita. Questo è un aspetto del west di GLBonelli che non si trova davvero in molti altri autori, in particolare in quelli moderni (per cui in genere la gente è sempre brutta e cattiva)

     

    Il Pezzo Grosso e la sua prepotenza. Non ha bisogno di quelle vacche. È già ricco. La mandria è di passaggio e alla fine quanta erba gli può mangiare? Fa il prepotente perchè può. Perché si sente il padrederno. E finisce rintanato come un topo agonizzante con tutta la gente del paese che tenta di ammazzarlo, vittima della sua stessa presunzione.

     

    Lo sceriffo ridicolizzato, catturato e legato come un salame.

     

    La dimensione "etica", e "categorica" del conflitto: Charlie e Boss Spearman non si aspettano di uscirne vivi, ma si rifiutano di piegarsi alla prepotenza e all'ingiustizia. È una trama semplice, un autore o un critico "moderno" potrebbe considerarla "banale", dimostrando l'attuale incapacità di capire cosa rende appassionante una storia.

     

    La maniera di farsi servire nei saloon di Charlie...  :lol:

     

     

    Quindi sono tante le cose in questo film che ricordano le storie western di GL Bonelli, non solo i protagonisti

     

    (ma lui non ci avrebbe messo la sottotrama romantica...)

  17. Secondo me il punto chiave è che alla Bonelli ormai impera il regime reazionario filo-marvel dei "pataccari". Non importa la ricorrenza specifica, imposta avere una scusa per l'amata patacca.

     

    Idealmente lo scopo finale è avere una patacca ogni singolo albo (come appunto ala Marvel degli anni 90), e pian piano ci arriveranno. Hanno già sdoganato le patacche con i nemici tipo Mefisto e le patacche sugli anniversari.  La prossima volta faranno una patacca i 75 anni di Tex, in tutti gli albi del 2023, poi patacche se torna un nemico, patacche se c'è un disegnatore, Patacche se compare Carson... la scusa volta per volta conta poco, l'importante è far contento il bambino pacioccoso che adora le patacche coprendo il più possibile quelle copertine che altrimenti sarebbero troppo eleganti...

  18. 2 hours ago, Il Berna said:

    Ritengo che in ogni operazione commerciale (e lo è anche questa) ci sia un patto fra chi vende e chi compra, e il patto comprende che la spesa e le esigenze siano concordate e accettate a priori.

    Se io so che la collezione durerà 22 uscite e che serviranno 6 raccoglitori, io potenziale acquirente faccio le mie scelte sulla base di questi dati.

    Ritengo che questo sia vero solo se viene promesso esplicitamente dalla casa editrice.

     

    Se una casa editrice ti promette che di un volume stamperà solo 666 copie, se poi si rende conto che ne poteva vendere il doppio e ne stampa altre 666, ha violato una sua promessa.

     

    Se pubblichi una miniserie di 3 volumi promettendo un finale, e invece la trasformi in corsa in una serie regolare, hai violato la tua promessa.

     

    Ma già se la miniserie non promette un finale definitivo, la cosa cambia ("Orfani" era una miniserie di 12 numeri, ma già da subito fu dichiarato che se c'erano le vendite se ne sarebbe fatto una secondo ed eventualmente potevano farne cinque.)

     

    Se poi, come in questo caso, si dice da subito "ne facciamo 66x3 e vediamo come va", sapendo da subito che le strisce in realtà sono 973, non vedo nessuna violazione: anzi, la violazione ci sarebbe stata se NON avessero proseguito anche con buone vendite, nonostante le premesse...

  19. Io invece i salti di gioia li faccio. Nonostante ci siano stati diversi errori (a cui sarebbe sperabile pongano rimedio, invece di sprecare una striscia in più per una inutile "variant" potevano mettere strisce corrette a sostituire quelle sbagliate), per adesso per le strisce ristampate è la migliore ristampa che abbiano mai fatto di Tex. Ristampa materiale che in originale avrebbe prezzi proibitivi (se riesci a trovarlo).  Il prezzo è alto rispetto alle cose nuove in edicola (e ormai neanche tanto, con il mensile a 4.40, e comunque se devo risparmiare 10 euro preferisco prendermi 6 strisce rinunciare, con sommo dolore, all'ennesima maxi-nizzata...), ma rispetto ai prezzi tipici delle anastatiche è bassissimo (la piacentini vi sarebbe costata, all'epoca, almeno quattro volte tanto).

     

    Finalmente con l'immagine postata da Zeka si svela il mistero del nuovo "punto di arrivo". La 22-ma con l'Incendio allo Star-O.

     

    Riposo i conti che avevo già fatto quando se ne era iniziato a parlare (con le correzioni successive):

    197-66 sarebbero 131 uscite extra, 393 strisce

     

    Le 66 uscite previste arrivavano a coprire 4 serie le successive sono:

    5a serie: 46 strisce

    6a serie: 48 strisce (e siamo a 94)

    7a serie: 24 strisce (e siamo a 118)

    8a serie: 14 strisce (e siamo a 132)

    9a serie: 18 strisce (e siamo a 150)

    10a serie 27 strisce (e siamo a 177)

    11a serie: 18 strisce (e siamo a 195)

    12a serie: 15 strisce (e siamo a 210)

    13a serie: 21 strisce (e siamo a 231)

    14a serie: 15 strisce (e siamo a 246)

    15a serie:  21 strisce (e siamo a 267)

    16a serie:  15 strisce (e siamo a 282)

    17a serie  12 strisce (e siamo a 294)

    18a serie:  12 strisce (e siamo a 306)

    19a serie:  18 strisce (e siamo a 324)

    20a serie:  14 strisce (e siamo a 338)

    21a serie:  29 strisce (e siamo a 367) con il ritorno di Mefisto

    22a serie:  16 strisce (e siamo a 384)

     

    Mancano 9 strisce, saranno inedite? Spero vivamente di no, ho trovato inutili e fastidiose le 6 strisce inedite iniziali (come ho detto, un conto è pagare costose anastatiche questo prezzo basso, bel altro è pagare comuni storie moderne a prezzi maggiorati), visto che ci tocca questa altra "tassa" delle inutili strisce inedite spererei che non ce ne siano ben 9, e che ci siano invece altre cose (sarà difficile, ma come sarebbe bella una anastatica della prima edizione del romanzo su Goldeena?)

     

    Questo "blocco" coprirebbe sia l'aumento di pagine sia le strisce "a colori", spero che siano riprodotte nello stesso modo allo stesso prezzo

     

    5 hours ago, Il Berna said:

    Inoltre per questioni di spazio non potrei assolutamente proseguire coi raccoglitori, col risultato che dovrei passare alle scatole, vanificando i 4 comprati finora (a saperlo prima risparmiavo 60 euro).

     

    Eh, la gente non segue mai i miei consigli...  :rolleyes:

     

    On 5/27/2022 at 11:44 PM, Diablero said:
    On 5/27/2022 at 11:26 PM, Il Berna said:

    Se dovesse essere confermata la prosecuzione potrei ritrovarmi nella situazione di interrompere l'acquisto. Quando ho deciso di seguire queste strisce ho "stanziato" le centinaia di euro complessive e (valutando anche gli spazi in libreria) ho deciso di avvalermi dei tanti bistrattati raccoglitori. Ma si parlava di 66 uscite e 6 raccoglitori. Qui andremmo a più che triplicare costo e spazio, che non avrei più disponibile. Quindi inizio a metterle in scatola da metà? Non amo lasciare le collezioni a metà ma ecco, sotto certi punti di vista ero più propenso ad una raccolta limitata (anche se il precedente con la ristampa a colori di Repubblica insegna)

    Ti consiglio di rivendere in blocco i raccoglitori su ebay, prima che la notizia dell'allungamento della serie si diffonda. Se li hai tenuti in buone condizioni dovresti riuscire a recuperare gran parte della spesa, e poi con le scatole da scarpe (e le buste per strisce) risolvi (almeno un po') il problema dello spazio che occupano....

     

    Per me ancora adesso su ebay dovresti riuscire a recupare almeno parte dei soldi che hai speso per i raccoglitori. In alternativa puoi tenere le prime 4 serie nei raccoglitori e usare le scatole (molto più comode e pratiche IMHO) solo per le successive.

     

    L'unico problema per me è....  dove lo trovo il tempo di vedermi altri 131 film western consigliati da Colombo? :lol:

    • Haha (0) 2
  20. Ansia del debutto? Mario Atzori è più vecchio di me (è del 1963) e disegna per la Bonelli dal 1995! È stato pure il copertinista di "Legs" :lol:

     

    (e ha scritto pure articoli interessanti per Lo Spazio Bianco, l'ho scoperto cercando conferma delle date per non sbagliarmi, ecco la lista: https://www.lospaziobianco.it/author/marioatzori/  )

     

    Comunque, è su Tex dal 2018 (o almeno, è la data in cui è stata pubblicata la sua prima storia sul Color). E a meno che questa storia non sia stata pubblicata molto tempo dopo essere stata finita, o che abbia dovuto interromperla per un po', ha una produzione di tavole molto bassa (in effetti anche guardando ai numeri di Nathan Never o Legs che ha disegnato, non sono molti...)

     

  21. On 11/19/2022 at 9:02 AM, borden said:

    Ma, da te puntualmente evocato, ripeto appunto che le storie sono tutte di uguale dignità.

    Ma l'avevo scritto, che...

     

    On 11/18/2022 at 11:30 PM, Diablero said:

    le storie sue e di Ruju o Rauch nella collana "Tex Willer" sono di pari dignità e tutte in continuity, e TECNICAMENTE e UFFICIALMENTE è così, ma in pratica...

     

    ...in pratica dopo, a leggerle, la differenza si nota. E non è solo una differenza di "qualità" fra una storia e l'altra come su Tex. Si nota subito che sono storie meno legate alla continuity, tanto che a volte non è chiaro dove piazzarle, e se fossero state pubblicate prima o dopo era lo stesso...

     

    E credo sia una cosa abbastanza spiegabile e prevedibile: non so quanto condividi dei tuoi "piani" con Ruju e Rauch, ma personalmente anche io al loro posto starei più sul "generico" senza andare a toccare personaggi storici o già apparsi nella saga: rischierebbero di dover cambiare la storia diverse volte perchè quel tal personaggio dovrebbe apparire in una tua storia, in quella tale città hai già sceneggiato una storia dove si vede uno sceriffo diverso... chi glielo fa fare quando possono stare più tranquilli scrivendo storie come questa?

     

    Con Giusfredi credo sia più semplice e immediato... alza la testa dalla scrivania, ti chiede "posso fare una storia dove Carson uccide Cochise?", vede la tua faccia e capisce subito la risposta! Più rapida dell'email!  :lol:

     

    On 11/19/2022 at 9:02 AM, borden said:

    Ah, aggiungo che per Atzori attualmente sto scrivendo io stesso. Una storia importante con Kit Carson e Kate Warne

     

    Sigh, mai una gioia...  :rolleyes:

     

    Stavolta almeno assicurati che disegni i calci dei fucili...

    Tex-Willer-N-49-27-cropped.jpg

    (e magari dei fucili che non siano dei rettangoli...)

     

    E in generale, le anatomie e le posture...

    Tex-Willer-N-49-17-cropped.jpg
     

  22. 1 hour ago, Loriano Lorenzutti said:

    Ma perche quel bollino orrendo?

    Mi sa che ormai questa frase possiamo mettercela tutti nella firma, di questo passo sarà buona per tutti gli albi di tutte le collane in tutti i mesi...  ormai alla Bonelli si è imposto il regime dei "bollinatori indefessi" (o più correttamente, dei "pataccari"), probabilmente ormai c'è un "responsabile della bollinatura" e ha il compito di cercare motivi per appiccicare patacche in ogni copertina...

  23. In un altro thread si discuteva dei vari tipi di continuity e delle differenza fra il tipo di continuity di Tex Willer e quella di Tex, e di cosa comporta la scelta di avere una continuity di un certo tipo.

     

    Nel caso di Tex Willer, la scelta di Boselli di una continuità cronologica precisa fra le storie, collegata in maniera molto esplicita alla Storia con la S maiuscola (Tex Willer non è "solo" ambientato nel 1859-1860, è pure invischiato nei maggiori fatti storici del 1959-60), associata al fatto che Boselli non può materialmente scrivere tutte le storie, ha portato ad un fenomeno nuovo in una collana di Tex: sono arrivati i "fill-in".

     

    -------------Apro una parentesi con lo spiegone, chi sa già la storia può saltarlo...  ------------------

    Cos'è un fill-in? In inglese significa letteralmente "sostituto, rimpiazzo, tappabuchi", si usa nel linguaggio comune per indicare un sostituto che prende il posto per una partita o un lavoro di un "titolare" temporaneamente assente. Ma nel "gergo" dei fumetti si è diffuso come termine per indicare un tipo di storie, e si è diffuso dall'arrivo di Jim Shooter alla Marvel negli anni 70.

     

    Per tutti gli anni 60 e inizio dei 70, la Marvel pubblicava fumetti seguendo i metodi collaudati del suo scrittore capo, Stan Lee: lui "scriveva" tutte le storie di una serie (e ci riusciva tramite il famigerato "metodo Marvel" che è il motivo per cui ho messo "scrivere" fra virgolette), quindi TUTTE le storie dell'Uomo Ragno o dei Fantastici Quattro, mentre li scriveva lui, sono in continuity (e in tempo reale. il tipo di continuity attuale con tempo fermo, i personaggi non invecchiano, man mano si aggiornano le origini per spostarle avanti nel tempo con continue retcon, che i fan oggi affibbiano a Stan Lee, in realtà Stan Lee NON L'HA MAI USATO, fu istituzionalizzato anni dopo che aveva smesso di scrivere, all'epoca di Stan Lee i suoi personaggi invecchiavano in tempo reale, si diplomavano, i figli crescevano, le zie invecchiavano, etc.)

     

    Arrivano gli anni 70. Senza più gente che Kirby o Ditko il metodo Marvel non funziona più tanto bene, i nuovi disegnatori vogliono vere e proprie sceneggiature, scritte con tutti i dettagli, e ci vuole tempo per scriverle. E gli sceneggiatori della Marvel dell'epoca erano in gran parte degli hippy sempre in trip con le più svariate sostanze (se pensate che esageri, leggetevi i racconti dell'epoca di chi frequentava Starlin o Gerber o Englehart...) e che nei momenti di lucidità scrivevano cose che variavano in modo abbastanza random fra i capolavoro assoluto e la peggiore robaccia. Diventa molto comune il caso in cui, quando è ora di stampare l'albo, le tavole non sono pronte perchè il disegnatore non ha finito di disegnarle perchè la sceneggiatura gli arrivata in ritardo o perchè anche lui è un hippy fancazzista  (l'umorismo sottinteso di questo paragrafo sarà compreso solo da chi conosce la mia personale storia di ritardi nelle consegne, e non ho manco la scusa della droga, la sostanza più forte che assumo è la red bull, soprattutto quando sono appunto in ritardo nelle consegne... :lol:)

     

    Insomma, l'albo non è pronto, ma va pubblicato, il contratto con i distributori va rispettato (la Bonelli all'epoca quando aveva a che fare con i ritardi di Ken Parker si limitava a far passare 7 mesi fra un albo mensile e l'altro...). Quindi, che si fa? RISTAMPAVANO un vecchio albo al posto del nuovo! (l'Editoriale Corno, che all'epoca pubblicava quei personaggi in Italia, a volte saltava queste ristampe, che quindi non sono arrivate tutte da noi, ma anche così chi leggeva gli albi dell'epoca si ricorderà la rottura di scatole del vedere continuamente ristampate vecchie storie nel mezzo degli albi, con i personaggi che nel mezzo di un avventura hanno flashback di un albo intero sulle loro origini)

     

    Dopo un periodo di casino organizzativo in cui in pochissimi anni si succedono un sacco di Editor-in-Chief, che subito gettano la spugna vedendo quel caos, Stan Lee in partenza per la California decide di tagliare la testa al toro e visti i ripetuti fallimenti nel cercare un successore fra i "veterani", nel 1978 decide invece di affidare la Marvel all'ultimo arrivato, assunto come redattore solo 2 anni prima, un giovane di soli 26 anni di nome Jim Shooter che si era già fatto notare per i suoi modi da "sergente di ferro" con gli autori (sì, Jim Shooter è del 1951 e divenne editor-in-chief alla Marvel a 26 anni, d'altronde è sempre stato precoce, iniziò la sua carriera di sceneggiatore professionista - regolarmente pagato - a 13 anni...)

     

    E Shooter agì davvero con il pugno di ferro, imponendo "ordine und disciplinen": basta ristampe, basta ritardi! Ogni singolo fottuto mese chi comprava un numero di Thor doveva avere un albo che usciva in perfetto orario con una nuova storia di Thor!

     

    E come riuscirci, se come autori hai una massa di hippy stralunati? Semplicemente istituzionalizzando la pratica dei "fill-in": in ogni serie il curatore doveva commissionare alcuni albi autoconclusivi ad autori DIVERSI da quelli regolari (così da aggiungersi alla loro produzione regolare), da tenere nel cassetto "per le emergenze". Non dovevano cambiare nulla di nessun personaggio e dovevano essere abbastanza "generici" da poter essere usati anche dopo anni (il problema era che se per esempio un personaggio doveva cambiare costume erano costretti a pubblicare di corsa tutti i fill-in nel cassetto e a farne fare di nuovi con il nuovo costume)

     

    Il problema di questi "fill-in" era che in genere arano di scarsa qualità, non si affidavano agli autori migliori storie destinate a rimanere nel cassetto, quindi per esempio ti stavi seguendo un ciclo di storie di Thor realizzato da Roy Thomas e John Buscema e poi di punto in bianco proprio nel mezzo trovavi una storia autoconclusiva di Bill Mantlo disegnata da Herb Trimpe!  Con il tempo i lettori sono sempre stati più consapevoli del "trucchetto" e oggi è stato in gran parte abbandonato (le testate utilizzano cicli di autori diversi o sono pubblicate a stagioni, per esempio)

     

    ---------fine del lungo e palloso spiegone ----------------

     

    Ora, ho detto che il termine è stato diffuso dalla Marvel,ma non è che non esistessero cose simili in precedenza. Chi leggeva i vecchi "Kriminal" si ricorderà che c'erano le storie di Magnus & Bunker, quelle "che contavano", e poi per riempire una pubblicazione SETTIMANALE (52 albi all'anno...) si pubblicavano un sacco di scorie scritte da chissà chi e disegnate tanto in fretta e per così poco che i disegnatori usavano pseudonimi (si vergognavano più di fare quelle tavole realizzate in fretta e furia per cifre ridicole che più tardi per fare anche fumetti porno, dove l'uso di pseudonimi era meno unanime...). Anche i testate più "prestigiose" tipo Ken Parker si vede subito che c'erano storie "di serie A" di Berardi e Milazzo e altre di Mantero che erano considerate più dei "tappabuchi"

     

    Perché ho detto che il vero e proprio fill-in alla Bonelli arriva solo con Tex Willer (anche se ovviamente questa storia di Rauch non è stata tenuta nel cassetto per anni e non è autoconclusiva)? Perchè in generale nelle serie Bonelli o si è usato un altro tipo di continuity in cui tutte le storie erano in teoria "alla pari" e la differenza la faceva la qualità (come nel caso di Kriminal: ovvio che i cambiamenti epocali avvenivano nelle storie di Magnus & Bunker, ma avvenivano in così poche storie da essere l'eccezione, in generale sia le storie del duo titolare che quelle dei rimpiazzi erano "colpi" autoconclusivi).

     

    Un tipo di continuity così "stretta" come su Tex Willer si è già vista finora alla Bonelli solo su miniserie (Volto Nascosto per esempio) o su serie divise in "stagioni" tipo Orfani, dove non c'era bisogno di fill-in.  Anche La Storia del West, che per tanti versi è simile (un unica storia divisa in più avventure con collocazione storico-geografica precisa), aveva il vantaggio di essere ospitata dentro la Collana Rodeo (e quindi lì si sono avute SIA le ristampe, all'inizio, SIA i fill-in in seguito, ma in quel caso i fill-in erano storia proprio di altri personaggi o dei "liberi" che non facevano parte della Storia del West). Ken Parker non aveva una continuity così rigorosa nelle date e anche lì quando hanno avuto problemi hanno saltato le uscite.

     

    Ora, sono abbastanza sicuro che Boselli insisterebbe che non è vero che siano dei fill-in, che le storie sue e di Ruju o Rauch nella collana "Tex Willer" sono di pari dignità e tutte in continuity, e TECNICAMENTE e UFFICIALMENTE è così, ma in pratica...

     

    1) Boselli sta raccontando la "vita" di Tex Willer con un idea precisa della successione di eventi, con una sua direzione e una cronologia. Le altre storie pubblicate sembrano "infilarsi nei buchi dove capita" ma se dovessimo "riassumere la vita di Tex Willer" si possono saltare tranquillamente

    2) Le storie di Boselli sono le più complesse e quelle in cui il carattere e la personalità di Tex si sviluppano, nelle altre si tende ad andare più sul bang bang bang sei morto te la sei cercata  senza tanto approfondimento.

    3) Persino nella selezione per i cartonati, si sta ristampando la cronologia di Boselli saltando i "fill-in"...

     

    e infine...

     

    4) lo fanno disegnare ad un Atzori che fra anatomie improbabili e dettagli tirati via in certo punti è davvero inguardabile (con cosa sta sparando Tex nell'ultima vignetta di pagina 27? Dovrebbe essere un fucile quello? E Tex ha davvero il polso più grande della testa, o quella prospettiva ardita indica che in realtà il polso di Tex è molto più avanti e quindi il fucile ha il calcio invisibile?)

     

    Tutto questo lungo e prolisso spiegone per dire cosa?

     

    Che non puoi giudicare un fill-in con il metro delle storie nella continuity principale.

     

    Se dovessimo giudicare questa storia con il metro delle "principali" sarebbe da bocciare totalmente.  Tre albi praticamente di soli "bang bang", una storia totalmente priva di ambizioni che non aggiunge nulla. Tre albi che si potevano tranquillamente lasciare in edicola e non cambiava niente.

     

    Se ci rendiamo conto che era un fill-in, ci rendiamo conto che gran parte di questi "difetti" sono in realtà proprio quello che si chiedeva a Rauch: una storia senza tante ambizioni, che non cambia nulla, che serve solo a "tappare il buco" fra una storia di Boselli e l'altra.

     

    Il "colpevole" non è Rauch, che fa un onesto lavoro facendo quello che gli si chiede, ma è la casa editrice che pubblica tante collane di Tex da dover "spalmare" Boselli su tante collane diverse imponendo l'uso di fill-in su Tex Willer.

     

    Dovendo fare un fill-in, si vede che invece Rauch fa un lavoro egregio: una storia veloce, che si legge rapidamente e che alla fine comunque funziona. Come fill-in fra una storia "importante" e l'altra.

     

    Invece, da bocciare Atzori, che spero non vedremo spesso su Tex Willer. Nemmeno nei fill-in

     

     

     

    P.S.: aggiungo:

    2 hours ago, Piombo Caldo said:

    Gran ottima storia di Rauch, molto Gianbonelliana, non molto complessa ma con un gran ritmo.

    Macheccaz.... :censored2:

     

    Mi citi una storia di GL Bonelli di 180 pagine semplicina come questa?

     

    Concordo sul "ritmo", ma non è che adesso ogni storie con del ritmo è una storia GLBonelliana...  e speravo che, se non la lettura più approfondita, almeno la massa dei miei post nel forum dove distruggo storia per storia questa "vulgata" superficiale del GL Bonelli che scriveva storie fatte solo di bang bang avesse messo una pietra (tombale) sopra questa idea...  :rolleyes:

     

    GL Bonelli è la persona che in 180 pagine (circa) ha infilato "San Francisco", "una campana per Lucero", "Arizona" e in 160 pagine "massacro" e "il fiore della morte". Vorrei che i suoi stessi lettori non se lo dimenticasse con tale facilità...

     

     

     

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  24. Eleuteri Serpieri è un gigante del fumetto, quindi il suo cartonato di Tex NON PUÒ non rappresentare un Tex perfettamente "canonico"...   :lol:

     

    (e poi diciamocelo, come si permetteva Decio Canzio di correggere i testi di un Gigante del Fumetto come Segura solo perchè non sapeva che Tex era capo dei Navajos? Hanno fatto bene invece a non correggere Nizzi che era convinto che Tex fosse nato a Calver City, se lo dice lui deve essere vero...  :laughing:  )

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