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Il 9/2/2025 at 18:23, Diablero dice:
Mentre con Nizzi si era rovesciato il rapporto fra "gustose scenette (fotocopiate)" e intreccio: l'ha proprio "teorizzato" più volte anche n video, "la trama non importa, l'importante è farli vedere a tavola", in pratica l'esigua "trama gialla" aveva la funzione di dare una scusa ai crapuloni per fare continuamente la stessa scenetta con bistecche e patatine...
...tanto che alla fine, aggiungendovi anche la torta di mele e il caffè caldo e forte gli ha sicuramente fatto venire il colesterolo...per fortuna ogni tanto
facevano una parca cena a base di pemmican...
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Il 18/1/2025 at 17:18, Tracce358 dice:
Mi sembrano molto promettenti gli articoli, in particolare attendo con grande interesse quello sulla situazione odierna dei nativi
Condivido, sperando che negli ultimi tempi sia un pò migliorata.
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Giungla Crudele, senza nessun dubbio!
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Esatto. Io mi ricordo, non so in quale albo, che Tex dentro ad un saloon viene chiamato "pezzente" dallo
smargiasso di turno, inutile che ti dica che fine ha fatto.
La prima volta che l'ho letto mi sono piegato in due dal ridere. E che dire dei fiammiferi accesi tra le dita
dei piedi? In un albo, quando il malcapitato, scottato, si risveglia di colpo Carson esclama "bel salto".
Roba che non si vede più purtroppo.
Mi fermo qui, potrei riempire un libro...
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No, no basta ristampe, mi troverei in seria difficoltà di fronte alla scelta se acquistarla o no.
Che poi visto quella che è la linea editoriale della SBE, non so quanto ci sia da fidarci sul
fatto che sia "anastatica", mi sa che sarà più facile che si inventino qualche nuova trovata,
magari le card delle copertine o un'edizione particolare con un formato strano ecc.
Meglio lasciar perdere secondo me...oh parere personale eh?
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Ottimo sondaggio che spazia in tutto il mondo texiano: uscite, copertinisti, sceneggiatori, storie che vorremmo vedere
ecc. con una puntatina acuta sul nostro forum. Ho visto che quanto ho risposto ricade quasi sempre nelle scelte che
hanno avuto più voti, il che significa che noi del forum siamo abbastanza allineati su quello che pensiamo relativamente
alla linea editoriale della SBE e sui vari aspetti del "fumetto" Tex.
Mi auguro di seguire in futuro un forum più costruttivo e meno litigioso, buon Natale a tutti.
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Canyon Dorado di Nizzi e Alessandrini se la gioca con Mercanti di schiavi di Nizzi e Sommer e con Captain Jack di Beccia,
(a me i suoi disegni non sono proprio piaciuti); vada per il primo comunque.
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<span style="color:red">15 ore fa</span>, valerio dice:
No, hai ragione secondo me. Non è rilanciabile Tex, non in quanto Tex ma in quanto fumetto antico. Giusto lavorare sulla qualità, perchè Tex è e deve essere un fumetto di qualità, non è pensabile che non lo sia, ma questo non porta nuovi lettori, semmai accontenta gli aficionados, che comunque è fondamentale.
Esattamente, un discorso ineccepibile condensato in rtre righe.
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C'è poco da fare ragazzi è cambiato il mondo e velo dice uno che un pò di annetti sul groppone ce li ha.
il rilancio di un fumetto come Tex è praticamente impossibile, qualcosa puoi ottenerlo come dice Diablero
lavorando sulla QUALITA' delle storie, quindi ci vogliono sceneggiatori capaci e disegnatori validi (a tutt'oggi
mi pare che non si stia andando in questa direzione a parte qualche eccezione, più apprezzabile sul lato
dei disegni) e chiudendo qualche collana collaterale che sono troppe, il che comporta mettere a disposizione
di Tex un numero rilevante di autori (vedi le categorie di cui sopra), senza contare i copertinisti, i coloristi, gli
addetti al lettering ecc.). Si imbarca di tutto insomma per dare il giro alle pubblicazioni a discapito appunto
della qualità, e anche della qualità delle altre collane.
Il miglioramento però sarebbe molto limitato poichè dobbiamo fare i conti con la società attuale che è molto
cambiata rispetto a quando il sottoscritto, giovincello di buone speranze, comprava e leggeva Tex, Zagor ,
Mister No, il comandante Mark ecc. Per dire mio figlio che ha 31 anni legge i manga (che allora non esistevano)
e ha il telefono in mano in ogni momento libero (guarda i video) e mia figlia di 28 è praticamente una cellulare
dipendente, così come tutti i giovani di adesso. Ho provato a fargli leggere i "nostri" fumetti, risultato zero.
Una volta acquistavamo fumetti e ce li scambiavamo uno con l'altro, li prestavamo ad altri col risultato che
parecchi andavano persi e te li dovevi ricomprare. Ricordo quand'ero militare a Udine, avevo scoperto una
fumetteria vicino alla caserma e quando tornavo a casa in licenza avevo il borsone pieno di arretrati di Tex.
Sono cose adesso ininmaginabili perchè i nostri giovani si conoscono tra di loro tramite social, ma per
rapporti personali siamo al minimo sindacale, manco conoscono i ragazzi della loro età che abitano lungo
la nostra stessa via.
In conclusione credo sia facile comprendere che la diffusione dei fumetti che c'era allora oggi è un'utopia,
il che costringe gli editori a vivere sfruttando (brutta parola) i lettori che sono rimasti illesi dall'erosione del
tempo. Tenendo conto anche che negli anni c'è stato un continuo calo delle nascite e di tutte le opzioni che
hanno attualmente i giovani per trascorrere il tempo libero, il miglioramento della qualità a cui alludevo prima
servirebbe solo a contenere la perdita di vecchi lettori, stanchi di leggere ciofeche, ma quanto a catturarne
di nuovi i risultati sarebbero comunque risibili.
Perdonate la prolissità di un pover vecchio...
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Il 14/12/2024 at 01:08, Diablero dice:
Il mio consiglio attualmente è di prendere al volo le anastatiche che escono adesso in edicola, che costano molto meno del prezzo delle piacentini dell'epoca (sì, anche considerando l'inflazione) e che "diluiscono" la spesa a rate settimanali. Non esiste nessuna altra offerta così conveniente per quel materiale (a meno di trovare il classico vecchietto che svende tutto a prezzi stracciati e di arrivare prima di tutti, non ci conterei). Per gli arretrati su ebay si trova qualcuno che le vende anche a prezzi bassi.
Quando hai le strisce, hai tutto: gli 1/29 hanno un valore puramente collezionistico per la rarità, ma non sono altro che le raccolte dei quindicinali senza le copertine (che senso ha? Le copertine erano la cosa più bella...), le raccoltine sono solo raccolte di strisce con copertine raramente inedite (a parte la prima serie), le strisce sono preferibili a tutto (e sono le uniche davvero non censurate e complete anche delle parti testuali tagliate persino nei giganti non censurati). L'unica edizione davvero completa.
Se non ti interessano le anastatiche ma vuoi gli originali... eh sì, non sperare di cavartela con poco, ormai bisogna avere mezzi economici non indifferenti (visto che non conosco miliardari, tutti quelli che conosco con collezioni di quel materiale l'hanno comprato quarant'anni fa quando costava meno di un ventesimo), ma anche in quel caso se avessi i soldi mi comprerei le strisce. Il resto da soddisfazione perchè è raro, ma non è mai "l'edizione originale".
Grazie di cuore Diablero, prendo nota e faccio tesoro dei tuoi consigli. In realtà avevo già iniziato
a prenderle le anastatiche attuali (un' ottima soluzione infatti per avere gli originali), ma per problemi
personali e famigliari , ora fortunamente superati, ho dovuto soprassedere. Vedrò cosa fare sempre
che mia moglie non chieda il divorzio, visto che ho riempito la casa di fumetti. Per fortuna ho una casa grande!
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E' un bel bordello allora. Tra censurate e non censurate, strisce, Albi d'oro, serie gigante ecc. è come cercare il classico
ago nel pagliaio. Per un collezionoista c'è da svenarsi economicamente parlando.
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Giungla crudele, non ci piove ancher per i disegni di un Ticci strepitosamente in forma.
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Vada per il Colonnello Watson, tra le due quella più avvincente...
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I ribelli del Canada anche se....il Sasquatch non mi ha mai preso, sarà per i disegni di Nicolò forse che visualizza un Tex
secondo me troppo compassato.
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Sono imbarazzato...ma alla fine voto per Giungla crudele più articolata ed epica di El Muerto, ma mi piange il cuore però!
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La strage di Red Hill Giolitti/Ticci in una storia ambientata in Canada secondo me ottimamente sceneggiata.
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Golden Pass decisamente più godibile anche per la presenza di Pat e del donnone amica di Carson.
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Spesso e volentieri quando Tex incontra la Storia non riescono mai delle buone storie, perchè ovviamente non la può
sovvertire, ma visto come viene scritto e sceneggiato Tex Willer è lecito sperare in qualcosa di piacevole per il palato
di noi lettori.
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<span style="color:red">23 ore fa</span>, Letizia dice:
A parte il fatto che un po' di sana ironia ci salva dallo stress...
Ma se proprio insisti...
Mettiamoci d'accordo dai, magari prendendo in considerazione l'idea del concorso di Diablero. Sono convinto che non faremmo male.
Che poi l'ironia ci salvi dal logorio della vita moderna - se ti incontro ti offro un Cynar - è sacrosantemente vero.
A parte tutto da vecchissimo lettore posso tranquillamente affermare che quella "roba" che leggiamo adesso non è "il Tex". come dicevano
una volta sulle pubblicità. Nemmeno Zagor non è più quello di Nolitta, si avvicina parecchio ai personaggi Marvel, stravolto completamente
o quasi anche quello.
E' quest'acqua qua come diceva un noto politico. Allora o lasci in edicola quello che pensi non ti vada bene o come il sottoscritto acquisti
comunque tutti gli inediti, li leggi, li metti sullo scaffale e quasi sempre per rifarti vai a rileggerti una delle grandi storie del Tex e dello Zagor
degli anni '60/'70.
Hasta Luego Leti...
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il sottoscritto compra Tex ininterrottamente da 54 (sigh) anni, e nonostante condivida i vostri punti di vista sulla qualità delle storie,
dalla regolare a tutte le uscite collaterali, non mi sono mai pentito, perchè Tex è Tex...
<span style="color:red">33 minuti fa</span>, Letizia dice:Le pagine già disegnate non si possono disegnare.
Si possono però colorare.
Non certo i Color però, sono già colorati.
Sta a vedere che ora la SBE mi ruba l'idea, stampa sulla copertina a caratteri cubitali COLORAMI e fa un contratto con il Ministero della Pubblica Istfuzione per la fornitura dei Tex BN negli asili e scuole elementari.
Certo che siamo arrivati a un profilo proprio basso. a sto punto prendiamoci dei quadermi bianchi e sceneggiamolo e coloriamolo (se vogliamo) noi stessi il Tex
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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Letizia dice:
Sarò brevissima: a me questo Color non è piaciuto.
Incontentabile...io non mi esprimo non l'ho ancora letto, ti saprò dire...
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Oggi sono andato a rileggermi "I razziatori" di G.L. Bonelli, Muzzi e Galep tanto per rispolverare il "vero" Tex. Se consideriamo l'ultimo albo dei tre di Ruju dedicati alle vedovelle mi viene da piangere a pensare in che razza di mani
siamo. Sia chiaro, non smetterò mai di acquistare Tex perchè mi ha accompagnato per tutta la vita e scrivere storie per
quasi ottant'anni non è certo semplice, ma ragazzi a tutto c'è un limite!
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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Il Biondo dice:
La cosa bella di avere una saga così duratura nel tempo secondo me è proprio quella di poter spaziare tra varie epoche fumettistiche e gustarsi le differenze stilistiche e non, al di là delle preferenze personali sui vari autori e della bontà delle singole storie...Un giorno si può rispolverare qualche capolavoro boselliano, un'altro leggersi le storie ormai mitiche di GLB, passando per il miglior Nizzi (che il peggiore lo lasciamo perdere) e se siamo particolarmente pessimisti anche dal (anti) Tex Nolittiano.
Puro vangelo, infatti sto spaziando anch'io tra le varie epoche, tra storie di quand'ero bambino (per l'appunto "Squali") storie della cosiddetta Golden Age, del miglior
Nizzi, tra i capolavori di Boselli e qualche storia di Nolitta che qualcosa di buono ha pur scritto (vedi ad es. "El Muerto"). Tralascio volutamente il Nizzi della fase calante
e le storie di Ruju, Faraci ecc. che non rimangono certamente scolpite nella memoria.
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1) Nueces Valley
2) Oklahoma
3) Il treno blindato
4) L'oro del Sud
5) Nei territori del Nord Ovest
Citazione per I tre Bill che non ho inserito tra i primi 5 perchè i primi due non si discutono, Ortiz è uno dei miei disegnatori
preferiti ed essendo un amante delle storie ambientate nel grande nord...
[Tex Willer N. 74/76] La guerra dei Piutes
in Le storie inedite
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Meglio la prima parte della storia che la parte finale. Così come era partita prometteva di
più, comunque nel complesso un buon lavoro di Boselli ben coadiuvato ai disegni da Ghion,
che qua e là però palesa qualche calo.
La serie ha inanellato diverse storie una più bella dell'altra, solo qualcuna ha segnato un pò
il passo, e anche la riscrittura dei soggetti di GLB da parte di Boselli sta complessivamente
soddisfacendo il palato di un vecchio lettore di Tex come me.
Lunga vita a Tex Willer!