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MacParland

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Messaggi pubblicato da MacParland

  1. La storia è bellissima. La migliore di Bonelli, la preferisco anche a "La cella della morte". Ora. Nessuno parla quasi mai del romanzo. Io posseggo il volume omaggio uscito con il 575. Il più bel regalo che una casa editrice possa fare. Oltre ad una scrittura accattivante ed affascinante, che ti tiene incollato alle pagine e ai redazionali prima della storia, con stupende foto di repertorio in bianco e nero e colori, nessuna ricorda mai il lavoro di Aldo Di Gennaro. Illustrazioni più belle non si potevano fare. Meglio del "Tex Magazine" e "Zagor Magazine". L'ultima è uno dei disegni più belli della storia texiana. E Tex non c'è. Un Fraser distrutto accasciato a terra, vicino ad un albero, sanguinante, i lupi la pistola e nel cielo una famiglia. Uccisa nel massacro. E poi c'è la luna splendente. Se si parla di storie da consigliare ad un neofita, questa non va bene. Abbastanza insolita. La miglior scelta è "Sulle piste del nord". A me non piace per nulla, ma mi rendo conto che è l'esempio perfetto del Tex Glbonelliano. Rispecchia perfettamente la sua frase "Tex arriva e le suona a tutti". Tra quelle moderne "Le catene della colpa" e "L'ombra del maestro". Poe non conosce i giovani, quelli proprio giovani. Se li fai leggere "Nella terra dei seminoles" a pagina 50 ti hanno già mollato. È un wall of text, nessun ragazzo riuscirebbe a finirla. 

  2. <span style="color:red">12 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Prima di tutto, il fatto che "non cambia niente il fatto che sia un predestinato inviato di Manito" indica solo che, scusami se te lo dico, sei "sordo" ai contenuti dello Zagor di Nolitta come lo è ormai Burattini (che recentemente ha fatto diventare "buono, buonissimo, vittima solo di un errore giudiziario" il padre di Zagor, cancellando non solo le storie di Nolitta ma anche quelle di Boselli, perché "il padre di un eroe non può essere cattivo"... e già lì capisci quanto ormai sia totalmente fuori sintonia con il personaggio di Nolitta, al punto di CANCELLARNE LA RAGIONE D'ESSERE (è come se all'Uomo Ragno togli lo Zio Ben, nel senso che dici che lo Zio Ben è ancora vivo o che è morto d'infarto, perché "non è possibile che un eroe causi la morte di un parente"...).

    "Cancellando le storie di Boselli". Ma davvero? "Il ponte dell'arcobaleno" è una delle storie più buoniste e stravolgenti che ci siano. Anticipando Moreno. Il primo cambio avviene proprio lì, in quella storia. Qui si trova Il primo passaggio dal Mike Wilding massacratore di 320 Abenaki, ad anima di dio travolta dagli eventi. Zagor fa pace pure con Mohican Jack de "La carica suicida"! Una delle storie della prima fascia. Moreno ci mette del suo, ma dopo. 

    <span style="color:red">17 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Zagor era un uomo che ha dedicato la vita ad una causa per "compensare" i suoi errori. Lo Zagor attuale non ha fatto errori, la sua vendetta era giusta, non ha nulla da espiare ed è un eroe leggendario predestinato da Manito, annunciato da decine di leggende, la sua aquila non è un costume fantasioso che si è fatto ma un simbolo mistico che ha sognato da bambino.

    Parli di "Zagor attuale", ma sta' roba dell'inviato di Manito, sta da prima. Il primo vero caso, è in "Magia senza tempo", Zagor è il prescelto. Il destino ha deciso che lui sconfiggerà gli Akkroniani. Con le armi di colui che ha eliminatogli alieni la prima volta: Rakum l'eroe rosso. Resta un caso isolato, fino a quando non esce "Incubi" con universi paralleli, cervi, Zagor che entra in settanta versioni di se stesso.... E si continua con Boselli. Moreno con i cinque albi usciti dopo il 600, prova a ritornare all'origine. Con Hellingen che scompare nella cabina dello Skylab. Manito, predestinazioni e robacce varie le ha usate anche lui, ma da come ne parli tu, sembra che lui sia l'origine di tutti i mali. Quando è stato l'unico che ha provato a riportare Zagor a Nolitta. 

     

    <span style="color:red">28 minuti fa</span>, Diablero dice:

    "Non viene chiamato in missione da Manito"? Non sempre magari, gli capita ancora a volte di incontrare un alieno (gli è capitato molte volte, e ha un amico alieno in forma umana, ma ormai quante razze aliene ha incontrato? È già arrivato alla dozzina?), o un druido che fa viaggi nel tempo, o un esercito di robot costruito per un invasione aliena e diretto da umani che hanno costruito uno smartphone con tanto di schermo a led... però me le ricordo solo io tutte le volte in cui scopre che era "predestinato" a sconfiggere questa o quella minaccia per l'umanità? (che è peggio che "essere chiamati" da Manito, è essere CREATI da Manito per fare quella cosa), ormai parla con Kiki Manito tutte le mattine (un personaggio che alla prima apparizione aveva detto "un essere umano può vedermi una sola volta nella vita"...), per sconfiggere Kandrax che ha cambiato il mondo chi lo fa viaggiare nel tempo? Non è sempre Kiki Manito solo perché ormai ha attorno una tale massa di divinità e profetesse e sacerdotesse che ogni volta che ha bisogno di aiuto può fare "ambarabacciccò, questa volta chiedo aiuto a....", al punto che una volta ha chiesto aiuto al Dio del Male (che ha obbedito immediatamente alla sua richiesta intervenendo direttamente e salvandolo da morte certa).

    Ecco il colpo alla Diablero. Minimizzare tutto, per far sembrare senza logica le cose fatte dagli sceneggiatori. In tutte le storie, ma proprio tutte Zagor gira con il telefono, e quando c'è un problema tira i dadi e se esce Manito, poi lo chiama al telefono, così arriva al volo e risolve tutto. Hai letto "La Diabolica Trappola"? C'è uno Zagor che funziona, difende i nativi (forse stride un po' il politically correct) e c'è un nemico vero, realistico con trappole e piani veri. Non c'è Zagor che gira per Darkwood dicendo "Io sono l'inviato di Manito!". Un nemico inventato da Moreno, che dimostra di saper scrivere. Bene. Meglio di tutti gli altri che ci sono stati dopo Sergio. Era definito il più nolittiano.

  3. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Andrea67 dice:

    È nato intorno al 1810

    "Il mio nome è Patrick Wilding. Tutti mi conoscono però come Zagor, abbreviazione di Za-Gor-Te-Nay, che in lingua algonchina significa" Spirito con La Scure". Quanto sto per raccontarvi chiarirà come sia accaduto che abbia cominciato a farmi chiamare così. Sono nato nei primi anni del Diciannovesimo secolo, è difficile anche per me dire esattamente quando (ma potrebbe essere lo stesso anno in cui Lewis e Clark iniziarono la loro spedizione del Missouri) ". 

    • +1 1
  4. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, SaWi dice:

    Grazie per la risposta. Quindi se ho capito bene Zagor e Adam si incontrano dopo quasi vent'anni...

    Di sicuro ne passano 15.

     

    <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Andrea67 dice:

    Zagor ha 30 anni al massimo 

    Impossibile. Zagor è nato nel 1804/1805 non di più. Per avere 30 anni le sue avventure normali si dovrebbero nel 1835. Ma già "Fratelli di Sangue" smentisce tale ipotesi. Si parla di Indipendenza del Texas 1836. L'ultima di Rakosi, per esempio, come mi ha chiesto Tex55 è ambientata nel 1842/1843. Con uno Zagor 38enne. 

  5. <span style="color:red">14 minuti fa</span>, Tex55 dice:

     

    Grazie. Perdonami per averti impantanato con le domande.

     

    In che anni e quanti anni ha Zagor nei numeri attuali (Zagor n.677)?

    Ambientata nel 1842/43. Zagor ha 38/39. Credo che i Moderatori debbano spostare le ultime domande nel Topic di Zagor. 

  6. <span style="color:red">7 minuti fa</span>, Tex55 dice:

     

    Boselli su Youtube "Le grandi storie Bonelli n. Ha detto che l'opera denominata 2'' ha avuto luogo negli anni Quaranta dell'Ottocento.

    Le grandi storie Bonelli n. 2 (Zagor n. 411-414)

    Quale è giusto?

     

    Decide Boselli. Se lui dice "anni 40", la data è quella. Però, minimo quattro anni dalla battaglia di San Jacinto mi sembrano tanti. Posso capire un paio di anni, il pazzo messicano ad inizio storia, mostra a Cico una pistola "veneranda", ma minimo quattro anni mi sembrano tanti. L'autore è lui, alla fine decide lui. 

  7. <span style="color:red">19 minuti fa</span>, SaWi dice:

    Sempre in tema di cronologia volevo chiedere quanti anni dopo è ambientata "Bandera" rispetto alle prime due saghe zagoriane e se sempre questo speciale è in continuity con la regolare di Tex Willer o meno.

    Grazie 

    Assai. Zagor nasce tra il 1804 ed il 1805, le sue avventure si svolgono negli anni '30. Armi permettendo. Non c'è una data precisa per la seconda odissea americana, io sbagliando dissi 1845, perchè "L'Esploratore Scomparso" un alcolizzato citava la "Terror". Ma sbagliavo. 

    Cronologia Approssimativa 

    - 1834 inizia la seconda odissea americana. Zagor e Cico incontrano Adam Crane e Lupo Grigio in "Comancheros".

    - 1836 Dopo l'indipendenza del Texas, Austin massacra gli indiani nel suo avamposto. Zagor e Cico dopo aver dato la caccia a Kelso, per una serie di motivi incontrano Lupo Grigio ed Adam Crane. 

    - 1840 I tre fratelli di sangue cavalcano assieme per l'ultima volta. I tre, sono ancora giovani. Ma l'anno si può spostare, sia più in avanti che più indietro. In base alle scelte di Boselli. 

    Tutte le storie sono in continuity tra loro. Non troveremo un What If o roba del genere. Per dire, il primo speciale si colloca in mezzo a "Paradise Valley" e "I lupi della frontiera". Inoltre, Boselli ha annunciato una seconda parte. 

    <span style="color:red">31 minuti fa</span>, Tex55 dice:

     

    Nella cronologia di Boselli è menzionato come 1860.

    Sto chiedendo delle vecchie date ufficiali.

    Ma le vecchie date originali non sono il 1860.

     

     

    Ecco l'articolo che ho visto su Tex in questo momento sul sito:

    tra il 1865 e il 1866
    Per scagionarsi, si mette sulle tracce di Mefisto e dopo aver conosciuto il desperado Montales, lo cattura.
    (Da 01 - La Mano Rossa fino a 06 - Doppio gioco)

     

     

     

    Così Tex si svolge nella sua prima serie, intorno al 1865. E Tex, 27 anni (Secondo la vecchia cronologia)

     

    1865-27 = 1838 (Data di nascita)

     

    spero sia vero.

    Prima che Boselli diventasse il curatore non esistevano cronologie. Lo stesso autore, non aveva una cronologia ben definita (vedi "Gli Invincibili"), che col tempo è cambiata. I vari fan texiani hanno scritto diverse cronologie, ma hanno colmato diverse lacune con la fantasia, perchè "Nueces Valley" ed altre storie con date ufficiali non esistevano. Si pensava che il  Tex de "Il Totem Misterioso" avesse 27 anni, perchè dice di bazzicare nel campo del padre di Tesah da 10 anni. Oltre ai lineamenti di Galep, che non si avvicinano a quelli di un ventenne. Per comodità hanno deciso che il Tex delle prime storie, ha 20 anni. E conosce Tesah da quattro anni ("Nueces Valley" pagina 210 e "Tex 700" il Flashback) circa. Quindi, quelle date non sono attendibili. 

  8. Riprovo con le domande: 

    1) Possiamo conoscere la sorpresa annunciata per l'estate 2022? Per la serie Tex Willer. 

    2) L'anno prossimo lo speciale sarà dedicato ad Hutch? 

    3) Il prossimo incontro annunciato qualche minuto fa, sempre disegnato da Piccinelli, sarà quello con lo Zagor 75enne?

    O forse Boselli non voleva rispondere. In tal caso chiedo scusa. 

  9. Scusate, come fate a dire che Tex e Zagor non fanno parte delle stesso universo?

    "Una storia non si porta dietro due serie". Ed è vero! 

    Solo che Boselli in tre capitoli, cita una quantità di storie enorme. 

    In "Fratelli di Sangue" si parla di Kelso, nemico della storia precedente. Zagor dice di esser già stato nell'aldilà da vivo. Chiaro riferimento a "Il Ponte dell'Arcobaleno". Nell'ultimo capitolo, "Bandera" in un breve dialogo, i due eroi confrontano i loro padri e passati. Quante sono le storie Zagoriane su Mike Wilding, Wandering Fitzy e Betty Wilding? Assai. 
    Troppe storie, Zagor e Tex fanno parte dello stesso universo. O almeno credo.

  10. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Enrico dice:

    Perdonami, ti faccio soltanto qualche "appunto":

    1) Zagor non è stato "Texizzato" per apparire a questa storia: esistono parecchie storie (anche di Nolitta) in cui, a parte i "siparietti" con Cico gli eventi scorrono con perfetto realismo, in perfetto stile "Texiano", non ultime le due storie "Comancheros" e "Fratelli di Sangue" che costituiscono l'antefatto di questo volume;

    2) Darkwood "esiste" anche nella mappa degli USA di Tex... ma non da adesso, c'era già da parecchio tempo: il terzo crossover Martin Mystere/Dylan Dog ha ufficializzato l'idea di un universo Bonelli "condiviso" che già, in pratica, esisteva (Mystere ha incontrato Mister NO e nel suo "presente" esiste la leggenda di un mitico difensore dei pellerossa con la casacca rossa ed una scure infallibile, "magica"... si chiama Za-Te-Nay ma, come sappiamo, le leggende hanno spesso spesso un fondo di verità ed i nomi sono spesso storpiati... Tex ha incontrato i Tre Bill (che sono presenti nell'universo narrativo di Martin Mystere) e si appresta a conoscere Rick Master)... Darkwood non è mai stata citata nelle storie di Tex come tanti altri posti ma, evidentemente, esisteva;

    3) L'incontro (finora, ma solo finora, mai raccontato ai pard) con Zagor ha sicuramente prodotto tracce sul giovane Tex Willer e mi piace pensare che sia quello che ha incrementato la sua sete di giustizia e che, nel tempo, lo ha reso più riflessivo e meno spavaldo moderando la sua tendenza a buttarsi a capofitto nelle situazioni più disperate senza prima avere almeno una bozza di piano.

     

    Chiaramente, sono solo mie riflessioni che valgono quanto le tue e che si fanno solo per amor di discussione ma, a ben vedere, lo scontro "Cico contro Mefisto" che tu auspichi (o forse no?;):P) sebbene storia autenticamente Texiana sarebbe vicinissima allo spirito Zagoriano... o no?:dubbioso::lol:

    Tempo fa, dissi che in un Team Up, i due personaggi che entrano in contatto non si portano dietro i due universi. Tutti o quasi concordano. Ed è vero. Dal 3 Dicembre Tex e Zagor fanno parte della stessa cronologia. Non pensavo che il Team Up fosse così incastrato tra due due storie. Portandosi dietro alcuni personaggi della serie. In "Bandera", Zagor parla del suo passato, quindi: "Zagor Racconta", "Il Ponte Arcobaleno", "La Leggenda di Wandering Fitzy", "La Storia di Betty Wilding", " La Giustizia di Wandering Fitzy" e tutte le altre storie del passato. In "Fratelli di Sangue" Zagor parla di Kelso, quindi cita tutte le storie della trasferta e dice anche di esser già stato nell'aldilà da vivo, ovvero "Il Ponte Arcobaleno". Di nuovo. Una mole di storie che rende impossibile non considerare Zagor e Tex dello stesso universo. Però, basta. Mister No e Martin Mystere fanno parte dello stesso universo. Poi basta. Non è che ogni citazione o roba del genere ogni personaggio entra in Continuity con l'altro. Sennò, Larry Yuma, Zagor, Tex e tutti gli altri personaggi fanno parte dell'universo di Ken Parker. 

  11. 31 minuti fa, Poe dice:

    Mah!... Mi stupisce sempre leggere questi commenti sul forum a proposito delle storie di Boselli, sia di Zagor che di Tex.  Boselli nelle sue avventure più ambiziose e con le trame più articolate (le sue migliori) costruisce storie corali, in cui affianca all'eroe una serie di personaggi e comprimari ben caratterizzati e interessanti, che contribuiscono alla risoluzione della vicenda insieme all'eroe principale. Ormai è abbastanza assodato questo. Fa così dal 1994. Come dice Virgin, è un po' come lamentarsi che nelle storie di Manara si vede la fxxx.

    Capisco che la scrive Boselli, ma non è che se la scrive lui "allora gli faccio uno sconto e taccio". Leggo i due fumetti, che hanno una tradizione importante, non si può stravolgere sempre. E non sono un critico di Boselli, anzi, è il mio preferito su Tex ed è al terzo posto su Zagor. Sia lui che Tex, nelle loro storie devono avere un loro spazio. Non devono essere per forza i protagonisti di tutte le storie, con la regia sempre su di loro come nelle commedie all'italiana, ma devono fare qualcosa. La mia storia preferita è "Fuga da Anderville", alla fine Tex fallisce su tutta la linea, ma nel corso della storia riesce a far evadere un suo amico dal carcere sudista più brutto e cattivo che sia mai esistito. In tantissime storie Zagor fallisce, è pieno di dubbi, ma fa qualcosa prova in tutti i modi a cambiare le sorti di un evento. Qui, abbiamo un finale buonista (per me giusto, in barba a chi dice che ci voleva il finale tragico), ma Zagor non fa nulla. 

     

    31 minuti fa, Poe dice:

    Più che chiacchiere direi che sono dialoghi fondamentali sia per capire la complessità della situazione storica, del conflitto tra Comanche, texani e messicani, sia per dare un carattere ai personaggi (se non approfondisci i dialoghi come fai a dare una psicologia e uno spessore a un personaggio?

    Basta solo la scena iniziale con il massacro ai danni dei Comanche da parte di Austin per capire la situazione. Perché, poi, davvero si sfocia nello spiegazionismo. 

    <span style="color:red">33 minuti fa</span>, Poe dice:

    - a p. 130 e seg. Zagor arriva a Bandera dove viene arrestato poi rilasciato. Tutti contro uno... che doveva fare?

    - a p. 180, dopo aver dialogato con Rose, suo padre e gli altri (facendoci conoscere il loro carattere e la loro mentalità) Zagor parte in missione di pace ma i cacciatori di bisonti rovinano tutto e Zagor si prende una botta in testa senza riuscire a salvare i suoi compagni.

    Solo le note che riporto mi fanno riflettere. 50 pagine a Bandera sono tantissime. Tu sorvoli su come viene rilasciato. Burnette all'inizio si fida di Zagor, gioca addirittura con Cico a carte. Solo che lui è nella cella. Però, non li rilascia subito, per liberarli attende l'arrivo di Crane. Qui, Boselli eleva Crane e sotterra Zagor. È arrivato il salvatore. Ed ecco che la scena di prima con i due che giocano a carte diventa surreale, perché giochi a carte con uno che reputi un rinnegato? Ti fidi di lui a tal punto che stai in sua compagnia? Allora perché non lo liberi? Così, Crane assume un ruolo centrale e Zagor fa una figura barbina. Rose e Burnette sono ben caratterizzati, ma sono sicuro che si potevano tagliare un pò di dialoghi. Burnette è il classico Texano ottuso che odia gli indiani, sua figlia è come lui, ma più romantica. 

     

    <span style="color:red">43 minuti fa</span>, Poe dice:

    - ma a p. 256 e seguenti torna Zagor e salva Cico, Orso Nero e gli altri comache dai messicani. Lunghi combattimenti di Zagor insieme a Orso Nero.

    - a p. 307, dopo aver seguito le disavventure di Adam Crane, si torna a Zagor e ai suoi propositi di pace, nonostante tutto. Cico gli dice che qui in Texas non lo conosce nessuno e il suo parere non conta un accidente, ma Zagor non demorde.

    - a p. 323 Zagor torna a Bandera e libera Adam Crane (e meno male che non fa niente!) e insieme ai comanche fugge inseguito dai rangers.

    Tre scene bellissime. Stiamo discutendo come se non mi sia piaciuta, ma a me piace tanto. La prima scena che citi, è la migliore dell'albo. L'arrivo dei messicani coperti da sole, mi ricorda l'avvistamento dei Comanche dal forte ne "La Grande Invasione". 

  12. 12 ore fa, waco dolan dice:

    Come da consigli boselliani per preparare lo speciale ho comprato "comancheros" e "fratelli di sangue".

    Ho trovato buono "bandera!" ma il vero capolavoro della trilogia è "fratelli di sangue",

    ancora una volta il tratto di Marcello ha messo quel qualcosa in più che dopo creò

    i capolavori della trilogia del dollaro texiana (innocenti, invincibili, jack thunder).

    Quel binomio boselli marcello resta per me insuperabile ma purtroppo irripetibile

    e mi lascia un senso di nostalgia e gratitudine.

    Ho immaginato l'incontro tex-zagor come l'incontro tra bonelli padre e figlio, lì nei pascoli del cielo,

    evviva i grandi padri del nostro fumetto.

     

    Ho sempre reputato "Fratelli di Sangue" un'ottima storia. Ma nulla di più. Il numero di personaggi e di avvenimenti alza il voto, ma i dialoghi ti bloccano, in certe parti si chiacchiera e basta. E poi Zagor per quasi tutta la storia non fa nulla. Boselli lo mette in terzo piano. Perché in secondo piano c'è Orso Nero. Per due volte viene salvato da due personaggi che Boselli mette in luce facendo scomparire Zagor. Prima Lupo Grigio e poi Adam Crane che libera i nostri dopo la surreale scena in cui Cico gioca a carte con Burnette. Tanti pro e tanti contro, ma rimane un caposaldo e una delle migliori del periodo. Ma uno Zagor inesistente ed altre sottigliezze non la fanno entrare nell'olimpo. 

  13. Il 3/6/2021 at 16:39, borden dice:

    Ma ci sarà una sopresona INEDITA per l'estate 2022.

    1) Messaggio del 3 Giugno 2021. Mancano sei mesi all'estate 2022. Per caso a distanza di sei mesi, ci può dire quale sarà la sorpresona inedita? 

    2) Ogni anno, o almeno nei due anni precedenti aveva annunciato sia in conferenza, quando ancora si facevano, che nell'editoriale lo speciale Tex Willer successivo. L'anno prossimo ci sarà la storia con Hutch? O forse la quarta parte con Zagor?

  14. Ho letto tutta la storia. Non mi permetterei mai e poi mai di scrivere qualcosa che possa compromettere la lettura di un incontro atteso da moltissime persone da anni, perciò questa non è assolutamente una recensione, ma una riflessione fatta da un lettore che ha una medio/scarsa attenzione durante la lettura, e che non ha vissuto il cosiddetto periodo d'oro dei due personaggi. Parto facendomi i complimenti a Mauro Boselli. Non per la storia (non dico proprio nulla), ma per il coraggio che ha avuto nello scrivere questo storico incontro. E questo a prescindere dalla qualità della storia. Inoltre, ho visto e letto già qualche recensione, quasi tutte negative e un pò mi dispiace, sia su Facebook (per fortuna che sj possono leggere senza iscriversi) che su Youtube, lamentandosi dei troppi personaggi, dialoghi e soprattutto perché è la terza parte di un ciclo. I complimenti raddoppiano se pensiamo, che questa storia è stata inserita perfettamente nelle due cronologie dei personaggi, più Zagor, ma in minor parte Tex. Il curatore ha affidato la storia ad Alessandro Piccinelli, che ha avuto l'onore di poter lavorare con entrambi i personaggi. Avevo mosso qualche critica "Zagor culturista" "Quanah Parker pure" mentre leggevo la storie queste critiche sono via via scomparse. Il lavoro dell'allievo Villiano è incredibile, non servono parole per descriverlo. Alcuni dialoghi in certi momenti mi hanno quasi commosso, l'idea (e forse qui c'è il primo piccolo Spoiler, ma davvero infimo) di non fare un riassunto delle puntate precedenti, ma di rimandare alle due storie con una didascalia a vignetta è un bellissimo omaggio a Gianluigi Bonelli e Guido Nolitta. Le prime due storie dei due eroi creati da Bonelli senior e junior si aprono proprio con due didascalie di quel tipo. E poi leggere nella seconda di copertina dello stesso "Zagor è un personaggio creato da Guido Nolitta...." e "Tex è un personaggio creato da..." non ha prezzo. Boselli ha dimostrato come dopo 60 e 70 anni I due personaggi abbiano ancora molto da dire. Lui e Burattini si impegnano al massimo per far uscire in edicola ogni mese due o tre albi e della miglior qualità possibile. Tutto queste belle parole, e poi arriva la casa editrice a rovinare tutto! È uno degli albi peggio stampati che mi siano capitati tra le mani! È un insulto per quella casa editrice fondata da Gianluigi Bonelli e gestita con tanta passione da suo figlio Sergio. In quasi ogni pagina c'è un gravi errore di stampa e i dialoghi sono pienissima di neri, per fortuna ancora leggibili. La Bonelli è il peggior nemico di stesso. 

  15. Due domande al volo, a tema Zagoriano. 

    1) So che i dati non possono essere resi noti, ma "Comancheros" è andato bene in termini di vendite? Spero abbia raggiunto il punto di pareggio, considerando che non ci sono le Royalties. 

    2) Ora che la storia dei Cestaro/Civitelli è quasi finita e quella di "Ritorno a Yorvolak" è a buon punto, c'è qualche minima possibilità che scriva il seguito di "Huron"? Quelle erano (sono) le storie più lunghe e difficili da scrivere in termini di lunghezza e complessità, quindi magari ha un pò più di tempo. Lo Spero. 

  16. Se non ricordo male, disse che se avesse avuto tempo, negli anni '90 avrebbe scritto volentieri alcune storie per Nick Raider. Però, scelse Zagor, perché le testate curate da Queirolo avevano già due/tre sceneggiatori fissi: Colombo, Nogara e D'Antonio, su Nick. Mignacco, Masiero e ogni tanto Nolitta su Mister No. Mentre, su Zagor c'era solo Moreno. Appena arrivato. Le due domande: 

    1) È difficile, ma vedremo almeno un albo dedicato a Nick? Non ci sono storie su più albi. Tranne una, forse la più bella: "Il Dito nella piaga", ma una raccolta con tre casi non sarebbe male. 

    2) Quali sono le sue due/tre storie preferite di Nick Raider? Penso qualcuna di D'Antonio. 

  17. Il 27/11/2021 at 17:44, Juan Ortega dice:


    Il suo talento di sceneggiatore emerge ancora una volta, addirittura con un personaggio con cui non avrebbe voluto misurarsi.

    Innanzitutto, bella recensione. È stato raccontato piu volte: Sergio non voleva scrivere Tex. Ed è vero. Lo fa solo quando suo padre cala drasticamente e quando Letteri si liberò dopo aver fatto un paio di storie con Nizzi, sceneggiando la più lunga storia di Tex, proprio per tenere il più impegnato possibile un velocista come lui. Rileggendo le sue storie, mi sono più volte chiesto, se a Sergio davvero non piacesse scrivere Tex. Le sue storie per quanto fossero incompatibili e diverse dallo Standard Bonelliano, trattano gli argomenti più disparati. Come se si volesse togliere degli sfizi personali. Per quanto siano sbagliate, le sue opere Texiane sono ambiziose! Una storia eretica come "Caccia all'uomo", un omaggio ad un genere a lui non tanto congegnale ("El Muerto"), quella con il Sasquatch, la trasferta a Panama, il mitico "Cheyenne Club", lo storico "Fort Whoop Up" e Ska-Wom-Dee ed infine una con solo gag con Pat. Argomenti troppo diversi e vasti, ma se il Ranger del padre non gli fosse piaciuto, non avrebbe mai scritto tutte queste storie, con tutti questi argomenti. Per questo reputo il suo contributo fondamentale.

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  18. Salve! Ho due domande. 

    1) Si può sapere che storia conterrà il quarto volume de "Le Grandi Storie Bonelli"? 

    2) Quali sono le due/tre storie di cui è più fiero da curatore, ma non scritte da lei (In generale, tra i vari personaggi che ha gestito)? 

  19. Stranamente, ho votato "Furia Rossa". Nel sondaggio di qualche mese fa, avevo inserito la storia di Nizzi al terzo posto, dietro proprio a "Il Passato di Carson". Ritengo "Furia Rossa" abbastanza inferiore a "Fuga da Anderville" e probabilmente ora preferisco di più anche "La Tigre Nera". Mentre, "Il Passato di Carson" è la migliore di Boselli. Però, guardando solo il passato, vince quella di Nizzi. Nella storia di Boselli, ci sono moltissimi personaggi, tutti bellissimi. Quindi, come storia in se, quella con Carson, Clemmons e compagnia è forse superiore. Ma guardando solo il passato del singolo protagonista, vince Tiger. In "Furia Rossa" probabilmente, c'è la più grande evoluzione caratteriale che un singolo personaggio abbia mai avuto. Partiamo dall'inizio: 

    XEvfwXL.jpg

    Bx4cgEA.jpg

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    pmCLegG.jpg

    6 Immagini tratte dal primo albo "Percorso Infernale", Un Tiger vivo, spavaldo, esplosivo, vicino alla sua Taniah. Inutile, dire che cosa succede dopo. Tiger distrutto, straziato, vendicativo. Completamente diverso rispetto a quello che vediamo nelle vignette di sopra. E poi una delle scene più belle dell'intera saga. Dopo tutto quello che ha passato, l'indiano si rifugia da solo nelle montagne, per maturare. Al suo ritorno, non troviamo più quell'uomo spavaldo, ma nemmeno quella furia "rossa" infermabile. Tiger Jack è una persona diversa, matura e silenziosa, come lo conosciamo oggi.

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  20. <span style="color:red">2 ore fa</span>, PapeSatan dice:

    Covid permettendo, esiste la possibilità di visitare la sede della Sergio Bonelli Editore? Ovviamente non dico continuativamente come se fosse un museo (anche se un superbo museo del fumetto lo é!), ma magari in un "open day" come fanno altre istituzioni con luoghi normalmente non accessibili al pubblico, es. le Giornate del FAI. 

    Infatti. Chissà come funziona. Qualcuno che è riuscito ad intrufolarsi esiste. 

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