Con "La Casa dell'Alchimista" si chiude una delle storie cosiddette"esoteriche "della lunga saga texiana. Il soggettista, Mauro boselli, si conferma abilissimo nel confezionare questo tipo di avventure, che rappresentano una piacevole "divagazione" dal tema di fondo della collana. Ancora una volta Boselli riesce, con sapiente sagacia, ad unire in un colpo solo dei generi differenti, presentando dialoghi che conferiscono spessore ai vari personaggi che si incontrano nel corso della vicenda. Ma una storia di Tex per definirsi "riuscita"oltre ad un valido soggettista e sceneggiatore deve avvalersi di disegnatori "all'altezza". E proprio i disegni, a mio avviso, rappresentano la più bella sorpresa di questi ultimi tre albi. La coppia Santucci/Bianchini con il prorio tratto dona forte espressivit? ai personaggi, sia nei primi piani che nelle scene in "campo lungo", evidenziando una cura certosina nella raffigurazione dei particolari(molto bella la rappresentazione della "Maison Estrahan"). Nel complesso, dunque, una storia molto valida, degna di figurare tra quelle più riuscite degli ultimi tempi.