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Messaggi pubblicato da LedZepp

  1. Votato. Provo un discreto sollievo nel vedere che il mio voto rispecchia anche il sentimento di una vasta maggioranza degli utenti, su tutte le domande poste.

    Meno uscite e di qualità (per me significa; regolare e magari anche il bis estivo, texone, un maxi, un cartonato e il magazine annuale anche se non è che lo ami così tanto). Per Tex Willer, regolare e uno speciale.

    Mia opinione

     

  2. Magazine comprato e sono rimasto un po' deluso.

    La storia su Mefisto, nel limite delle poche pagine è godibile, anche se bisogna mettere tutti i tasselli al loro posto; sembra una storia scritta più per raccontare quasi d'obbligo un episodio di Mefisto (fuga dal carcere) e metterla all'interno della timeline rifinita grazie agli episodi di Tex Willer sulle origini del male, che una vera necessità per il lettore.

    Insomma, diventa a tratti un esercizio di ricostruzione bibliografica che rischia di risultare un po' ingolfato in così poche pagine.

     

    Forse, si poteva sfruttare l'occasione per una storia un po' più lunga, magari anche di un albo, sulla falsa riga del più riuscito Tex Willer speciale, sopra citato, dove Mefisto è protagonista di un'ottima storia.

    Nel complesso comunque bella, ma faticosa da seguire per chi non si è letto già almeno qualche storia fondamentale di Mefisto (almeno un paio di volte).

     

    La prima storia l'ho trovata abbastanza anonima, ha tutti gli ingredienti per essere accattivante, ma almeno nel mio caso mi ha lasciato un po' indifferente. Sarà per le poche pagine a disposizione, ma mi ha portato alla mente alcune recenti storie che ho letto di Zagor, non tanto per la tematica ma per come scritte (Vulture Peak, La fratellanza infernale) che ho trovato ben poco emozionanti. 

    Ci sono anche lì tutti gli ingredienti per una storia top (mistero, magia, ambientazione e bei personaggi) ma poi si ha la sensazione, parlo sempre per me, di una storia acerba, che si legge ma che si ripone nella libreria senza starci troppo a pensare.

    Tra l'altro ad un certo punto credo un tizio muoia all'interno del trading post in un tentativo di reazione, e viene fatto sparire dalla sceneggiatura senza una parola. Neanche il suo corpo mi pare si veda più.

    Ok che era un passeggero della diligenza, ma aveva avuto diverse battute. Forse mi sono confuso, ma mi è sembrata bizzarra la cosa. In generale, sempre per il numero di pagine ridotto, ho avuto la sensazione di una storia che scorresse di fretta, e che quando ci si sente ormai quasi partecipi, l'effetto magia svanisca.

    Il finale in particolare non mi ha poi così convinto.

    SPOILER

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    Il tizio è un assassino, e va bene, serviva anche svelare l'assassino che aveva in un certo qual modo smosso i meccanismi verso l'atroce rappresaglia e quindi la presenza di quei fantasmi irrequieti nella palude, ma tutto si svolge molto di fretta (parlo del finale e cioè dello svelamento delle carte).

    Tex in sostanza in poche ore e grazie ad una sensitiva scopre tutto, anche dove trovare un fucile che sembrava impossibile trovare (e qui c'è l'aiuto appunto dei fantasmi, e mi va bene) e tutto si risolve rapidamente. 

    Il fatto è che ok, i fantasmi hanno bisogno di 10 minuti per dire tutto alla sensitiva (presumo) ma noi lettori riceviamo tutta la verità in appena poche pagine, e sono tante informazioni che alcuni possono trovare convincenti, altri un po' banali.

    Una persona di colpo diventa colpevole di tutto e alla fine Tex assiste abbastanza da attore non protagonista agli avvenimenti (senza citare la gente che muore o rischia di morire a causa del fatto che Tex si trascina dietro un galeotto in un trading post senza accorgersi di essere pedinato).

    Insomma, Tex fa più danno che altro, ed il suo unico merito e di aver condotto la sensitiva (lasciando che venisse rapita e fosse in pericolo di vita almeno due volte) alla palude dove tutto verrà da lei svelato.

    Non sono d'accordo su alcune critiche (fantasmi che si vedono o meno) che più altro non fan differenza per me, ma su un dettaglio forse si poteva fare meglio.

    Serviva davvero che ci fossero le iniziali dell'oste sul calcio del fucile?

     

    In fondo, con il suo tentativo di uccidere Tex, l'oste ha già ammesso la sua colpevolezza per il reato grave e cioè l'essere un assassino di (probabilmente) diversi viandanti per il quale non biasimiamo certo Tex di aver fatto giustizia.

     

    Sarebbe bastato che Tex arrivando dalla palude avesse avuto con se un vecchio fucile dichiarando di aver ricevuto informazioni sull'identità dell'assassino del colonello (e avremmo capito come e da chi) e soprattutto sul responsabile di un assassinio recente. La reazione scomposta dell'oste, messo alle strette (dal fatto di vedere il suo fucile e  soprattutto Tex dirigersi verso il locale per prelevare le bisacce col danaro) avrebbe fatto il resto. 

     

    In una storia di mistero invece si finisce per mostrare troppo, Tex deve mostrarci persino le iniziali sul calcio del fucile, ancora in ottimo stato di conservazione considerando che era nelle paludi, perché forse noi lettori, stupidi come siamo avremmo ritenuto ancora colpevole la povera famiglia impiccata. 

    Sarebbe stato ovvio che la famiglia era innocente, ma qualcuno lo ha forse dubitato anche solo per un momento?

    E sarebbe rimasto; Tex ha bluffato? O davvero la sensitiva ha fatto da tramite? Il ritrovamento quasi impossibile del fucile forse avrebbe avvallato la seconda ipotesi, tra l'altro preferita dall'autore.

     

    Se su alcune pignolerie di Diablero, che comunque rispetto per la passione con cui esprime le sue opinioni, non mi trovo d'accordo, su un discorso più generale invece si. Il mistero su Tex ha bisogno di essere svelato a piccole dosi, di lasciare nell'incertezza e poter giocare su un sottile filo tra la realtà e il magico. 

    Per questo l'ultima mega storia di Mefisto, nella sua seconda parte, ha lasciato molti lettori spaesati.

    Troppi raggi laser, troppe spiegazioni, e anche qui, al lettore viene indicato col dito ogni indizio.

    Forse il lettore medio vuole questo, ma per me si perde molto in quanto ad immaginazione.

     

    Peccato, storie godibili ma che potevano entrambe a modo loro restare maggiormente impresse (sempre mia opinione)

  3. 2 hours ago, Letizia said:

     

     

    E qui no.

    Non vedo cioè un comportamento poco coerente di Carson.

    La scena della mano con l'artiglio sforacchiata da una pallottola ci poteva stare, ma non così.

    Carson per prima cosa avvisa Kircher della sua presenza e poi, magari per maggior coerenza di entrambi i personaggi, Kircher attacca Carson e questi gli spara alla mano.

    Questo ci sta.

    E poi?

    Kircher viene arrestato, ammanettato, impacchettato e pronto per la forca?

    Non mi piace.

    Bisogna inventarsi altro.

     

    Opinione rispettabilissima ma che non condivido.

    Kircher è un essere abbietto che non conosce la lealtà, si prende, se può, tutti i vantaggi possibili, artiglio compreso.

    Lo dimostra la sua arma che gli consente di uccidere gli avversari senza dar loro la possibilità di sparare neanche un colpo.

    Il duello è una scelta di sceneggiatura, secondo me indovinata.

    Carson non è il gentiluomo che vendica Angela, almeno non è solo quello, affronta Kircher per tutto quello che ha fatto, dalla strage di indiani inermi a quella dei cittadini di Vancouver periti nell'incendio.

     

    Non sono d'accordo proprio sulla necessità che Carson avverta Kircher. Ricordo tante storie e situazioni dove i pards sparano in caso di pericolo alle mani e alle pistole. 

    Non mi entusiasma come detto quando i pards devono per forza avvertire gli avversari, o aspettare addirittura che gli avversari sparino per primi per due motivi:

    - diventa irrealistico che ogni volta che c'è la sparatoria Tex e i pards debbono prima schivare grandinate di pallottole e contrattaccare

    - non credo sia sleale sparare per primo, se l'altro ti sta per sparare o sta per sparare/ammazzare qualcuno. In fondo il west era questo. Per me se Carson frantuma una mano di qualcuno che sta attentando ad una vita non è fuori canone...anzi vorrei rivedere più spesso i pards che non vanno per il sottile, ma ovviamente rispetto la tua opinione.

     

    Secondo me Kircher non va impacchettato o arrestato. Come detto il Tex che non bada a fronzoli mi piace.

    Lo fa fuori Carson, colpendolo in una scazzotata ripetutamente e facendolo volare di sotto col guanto ancora indosso (sceneggiando il tutto come io non so fare ma son certo Ruju si).

     

    Però ripeto, storia che ho apprezzato nell'insieme e di cui ho atteso il finale, che non mi ha deluso, se non per quei freddi saluti e per la figura di Tiger, non proprio in gran forma.

    1 hour ago, Condor senza meta said:

    Troppo riduttivo definirla solo una bella storia. Direi piuttosto che è una pietra miliare della saga.

     

    La crudezza di Tex in quell'epica avventura, descritta magistralmente da Bonelli, raggiungeva livelli al limite, poichè era mossa da una ragione sacrosanta: si dà il caso che il proprietario del battello si era macchiato non di un crimine qualunque, bensì aveva contribuito ad assassinare la dolce Lilith con il suo orrendo piano del vaiolo. :rolleyes:

     

    Non prendertela pard, ma il verbo Bonelliano, se citato come riferimento, non merita questa approssimazione. :D

     

     

    hai ragione. Il mio problema è che ho ripreso a leggere Tex da un annetto e mezzo dopo oltre 20 anni.

    Ho tante storie vecchie (oltre 500 albi) che neanche ricordo se avevo letto a suo tempo e negli ultimi mesi ho letto tante di quelle storie, prese spesso a caso dall'1 al mensile corrente, che a volte ho bisogno di tempo, soprattutto dopo una giornata come quella odierna per mettere i tasselli al loro posto, anche su storie fondamentali che spesso confondo...

    Si tratta del giuramento? Storia che ho letto qualche mese fa e ricordo mi ha folgorato, anche se dovrei rinfrescare, ma la ricordo come abbastanza lunga, almeno mi dava quel senso di una storia di lungo respiro, e forse il finale mi è rimasto impresso ma non l'ho saputo associare... non ne mancano in fondo con cattivi proprietari di battelli...

    Comunque, quella scena per me racconta fin dove Tex può spingersi, seppur debba avere delle motivazioni forti per comportarsi così. In questo caso, poteva essere Carson ad avere sufficienti motivi per essere più brutale e andare meno per il sottile, se non con Kircher con il boss, che invece se non fosse per la sua imperizia, verrebbe arrestato

  4. 56 minutes ago, Letizia said:

    E se magari la mano con l'artiglio non è visibile e coperta dalla schiena di Kircher che, a quanto pare, non è certo piccolina?

    Allora Carson era giustificato e poteva sparargli nella schiena?

    Ma si poteva suggerire a Ruju, che è un amico: mi raccomando, non nascondere la mano artigliata con la schiena per fare in modo che Carson non sia obbligato a sparare nella schiena a Kircher.

     

    La scena la fa lo sceneggiatore. Al di là del fatto che io sto "criticando" per cazzeggio e per il piacere di discutere con tutti voi, e seguendo secondo me una buona riflessione di Diablero sul duello, ho espresso il mio apprezzamento sulla storia, affermando che comunque il duello alla fine mi è anche piaciuto e passo sopra a quelle che mi sembrano scelte stilistiche discutibili.

    Ma secondo me è vero che Carson si comporta (viene fatto agire) in modo da giustificare un duello ed un finale a effetto (ma non per me) piuttosto che in modo coerente col personaggio.

    Sarebbe stato più coerente mostrare Kircher nell'atto di colpire Kit (lasciando il dubbio che comunque Kit si sarebbe potuto liberare) con Carson che entra e avendo a tiro l'artiglio lo "disarma" bucandogli una mano. Seguendo poi con uno scontro fisico o un tentativo di fuga di Kircher circondato dai pards. 

    Non capisco dove sta il problema nel rappresentare una scena così.

    Non puoi dire che questo, qualora avvenisse, sarebbe errore di sceneggiatura. Soprattutto il comportamento di Carson.

    E magari poteva essere lo stesso Kircher in cerca di vendetta, pedinato dai pards, a condurli da Warberg con un finale senza troppi fronzoli ma con una vera resa dei conti e senza superstiti.


    Io sostengo solo che nella storia di Tex sono tante le volte che dita e pistole saltano senza complimenti quando un cattivo rappresenta un pericolo reale e questo era il caso. Carson non doveva quindi sparare nella schiena a nessuno. Bastava far disegnare la scena per rendere possibile e realistico il suo intervento.

     

    1 hour ago, Letizia said:

     

     

    Cafonata?

    Cioè atto che denota mancanza di educazione, di tatto o di buon gusto?

    Scherzi o dici sul serio?

    E te lo immagini un Carson che dice: eh no, Kircher, il guanto artigliato te lo levi e combatti ad armi pari col coltello?

    Macchissenefrega dell'artiglio! Ti faccio comunque un culo così!

    [Mi si perdoni il francesismo].

     

     

     

    Cafonata usato come sinonimo di tamarrata. 

     

    Non era Carson a dover chiedere gentilmente di togliere l'artiglio ma Kircher che non avrebbe semplicemente dovuto indossarlo nella scena per scelta di Ruju.

    Si è mostrato sleale col tentativo finale di usare la pistola, l'artiglio indossato nel duello secondo me non ha senso e non serve a dimostrare nulla. Serve solo a rendere Kircher una specie di boss da videogame col livello di difficoltà aumentato per mostrare Carson come ancora "più forte".

    Bastava dargli il coltello come unica arma, non perché è leale lui, ma perché Ruju ce lo descrive come un sanguinario che di certo non ha problemi a battersi con il coltello e sarebbe stato normale vederlo togliersi il guanto, afferrare il coltello e saltare alla gola di Carson.

    Così invece si ottiene almeno per me l'effetto opposto, Kircher che provoca Carson, vuole un duello e lo affronta indossando l'artiglio. A me pare una scelta tamarra, con quel guanto che diventa più feticcio da mostrare che vera e propria arma. Per me il cattivo ne esce indebolito nell'immagine, non rafforzato. Ed era un cattivo di alto rango e valore per come descritto.

    Il guanto diventa una roba che fa parte di un costume, più che un'arma letale.

    Si una scelta con scarso gusto secondo me. Opinione ovviamente soggettiva se non si è inteso. 

     

    Quel "Macchissenefrega dell'artiglio! Ti faccio comunque un culo così!" appunto sottolinea la tamarraggine della scena.

    Che ripeto, alla fine mi sono pure goduto, ma consapevole del fatto che è una tamarrata e una scelta che non reputo epica, ma debole.

     

     

    Bella storia ma con l'impressione che ci siano sempre le scene impacchettate ad effetto ma che la maggior parte delle volte (anche in altri albi), si finisca per strafare e per rappresentare delle scene al limite col grottesco. 

     

    Sarebbe stato meno grottesco se Carson avesse affrontato Kircher (con tanto di artiglio) ma non in un duello deciso a tavolino, come se appunto si trattasse del "next level" di un videogame, ma semplicemente piombando nella stanza con uno scontro tra le parti più naturale e meno costruito.

     

    Carson invece recita la parte del gentiluomo che vendica il torto subito da Angela, per tre albi sembra sempre esserci del tenero, con un primo albo secondo me di altissimo livello, anche con la vedova fresca di funerale. Poi alla fine della storia, con Carson e gli altri che hanno rischiato la vita, l'hanno salvata, hanno contribuito a salvare l'intera città,....vignetta finale con saluti freddi e distaccati, come se per tre albi fossero stati due sconosciuti. Avrei preferito un finale più emozionante da questo punto di vista (senza per carità nulla di eclatante) ma con un Carson che saluta Angela con tenerezza e la consapevolezza che qualcosa tra loro ci sarà sempre, piuttosto che la scelta finale del Tex ligio che induce il cattivo ad ammazzarsi. 

    Un finale che non lascia nulla, ma è fine a se stesso, scritto più pensando all'estetica della tavola e al colpo ad effetto, che al significato e alla coerenza con un certo tipo di Tex.

    Non dico che Ruju non sia canonico ma si ispira ad un Tex, comunque visto parecchio con alcuni autori, che a me piace meno, pur avendo il potenziale, anche espresso di scrivere belle storie. 

     

    A me piace il Tex, che è quello delle origini (e non voglio aprire la discussione sul se debba essere l'unico vero Tex o meno; a ognuno il suo) che non va per il sottile, che ha metodi spesso oltre il confine della legalità, che incendia, mena e spara, quando serve, e qui secondo me ci stava alla grande un Tex più incendiario.

    Il boss da fuoco a mezza città, causando morte e distruzione, avrei visto come più consono un Tex spietato e non un Tex che perde tempo con travestimenti e trappole a favore di telecamera.

     

    A chiarimento finale, basta rileggersi miei vecchi commenti alla storia per scoprire che il giudizio è positivo e che semplicemente trovando interessante lo spunto di Diablero ma anche alcune tue risposte e di altri, sono intervenuto per "giocare" su criticità sollevate qua e là. Mantengo comunque un giudizio positivo e sono passato oltre su delle scene che ragionandoci non condivido ma che alla lettura ho preso per buone

     

     

     

     

  5. 28 minutes ago, Letizia said:

     

     

    Quando mi sono ripresa, sono andata a controllare e ho riletto la scena (sai, ho poca memoria): Carson arriva alle spalle di Kircher e, se il Carson che conosci tu avrebbe sparato alla mano del bandito, il Carson che conosco io, no.

    Sparare alle spalle, ancorchè alla mano per disarmare, Carson non lo fa (e, se in qualche storia passata lo ha fatto, è stato un errore di sceneggiatura, un grave errore).

    Per fermare qualsiasi atto di violenza di Kircher su Kit, basta una voce.

     

     

    Carson mica sparerebbe a tradimento. Kircher sta per sopraffare Kit, anzi lo ha già fatto, sembrerebbe, e indossa un guanto d'orso con cui ha dimostrato di poter aprire il petto ad un uomo. 

    Carson e Tex in passato penso abbiano sparato alla pistola o addirittura alla mano del furbo di turno, fracassandola, così tante volte (e con GLB di sicuro ma non solo con lui) da aver perso il conto. E non sempre chiedono prima il permesso, urlando al nemico per farsi sparare addosso e poter giustificare la contro-offesa (cosa che odio), ma spesso come preferisco e come ritengo canonico (non perché lo preferisco ma perché l'ho letto tante volte soprattutto con GLB), fulminano mani e persone appena queste muovono le mani in direzione di una pistola col tentativo di far del male a loro o a chiunque altro. Col tempo Tex si è ammorbidito si, ma arrivare a dire che Tex o Carson in una situazione di pericolo imminente non sparerebbero ad una mano armata....

    Kircher in quel momento era già armato, non ci si trovava in una situazione di stallo con un tizio in procinto di fare un agguato.

    Bisognava agire e secondo me la lettura di Diablero è giusta. Kircher è un pazzo sadico, Ruju ce lo descrive così e ci piace anche perché è ben caratterizzato.

    E così coerentemente andava trattato, con violenza secca e cruda mettendo fine anche a quel guanto d'orso, ad una certa diventato anche carnevalesco per quanto abusato.

    Con Kircher che ha sopraffatto Kit e gli sta per piantare un artiglio nel cuore, Carson o Tex sparano fracassando l'artiglio. Carson che salva Kit non mi pare una bestemmia anche perché Kit si è battuto alla grande e Carson avrebbe sempre potuto dire qualcosa del tipo " te la saresti cavata ma...."

     

    Nel duello, a dirla tutta poi, è ridicolo che si depongano le armi (tranne il coltello) ma si permetta l'uso del guanto d'orso. Una cafonata terrificante se ci si riflette sopra. Insomma, se vogliamo accettare il duello e a me non è dispiaciuto che alla fine Carson si sia comportato in modo un po' strano per giustificare questa scena quasi-finale, il duello con l'artiglio è una roba completamente scorretta e senza logica e definibile si, come tamarrata. 

    Come si suol dire "è il troppo che stroppia". Vuoi il duello e quindi Carson non salva Kit rischiando? Ma almeno sceneggia un duello che non sembri ridicolo e assurdo.

    Oppure Carson disarma subito Kircher, questi gli si getta contro e Carson lo affronta a sganassoni.

    Ma se poi ci metti la scena finale con la confessione, diventa tanto e troppo e capisco chi fa notare che Ruju sceneggia per il colpo finale a effetto. Basti guarda Old South con i militari che si portano dietro un cannone pieno d'oro a spasso o il cartonato col tizio suicida di fronte alla diga. 

     

    Al di là dei dialoghi lunghi proposti da Diablero, non penso il suo intento fosse delineare la sceneggiatura parola per parola, ma descrivere una situazione credibile e coerente con i personaggi.

    E devo dire, nemmeno la sceneggiatura da lui proposta è male, Tex all'inizio aveva molto più testo, poi forse siamo diventati pigri e appena un ballon contiene oltre le tre righe ci si lamenta.

     

    Poi a dirla tutta, mi sarebbe piaciuto vedere Kit e Tiger sopraffare Kircher e lo scagnozzo e Tex e Carson beccare il boss, magari catturandolo/rapendolo sulla nave destinandogli con qualche escamoatage, certo coinvolgendo anche il fuoco come contrappasso, una fine atroce.

     

    C'era una bella storia di Tex che ora non ricordo dove Tex e compagni, addirittura con l'aiuto di criminali di bassa lega reclutati in una bettola, per punire il proprietario di un battello che si era macchiato di certi crimini, si erano vestiti da fantasmi/scheletri terrorizzando il capitano a morte e lasciandolo morire sul suo battello dato alle fiamme.

     

    E no, non venitemi a dire che era un tutto un errore di sceneggiatura. Quello era Tex e non doveva giustificarsi per ogni azione commessa, se quella azione era giusta!

     

    • +1 1
  6. 3 hours ago, Diablero said:

    Vedo che ciascuno di noi ha una sua idea del carattere di Carson e di cosa rende un personaggio "larger than life" ed eroico, e cosa invece lo rende stupido e tamarro. Forse era pure prevedibile, Tex siamo abituati a vederlo prendere decisioni, e almeno finché lo ha scritto GL Bonelli, Tex aveva un carattere e un comportamento ben definito. Nessuno potrebbe mai dire che il Tex di GL Bonelli era "ligio ai regolamenti" o che "non avrebbe mai toccato con un dito un uomo disarmato", a meno che lo dica proprio per far ridere. Carson invece di solito seguiva le decisioni di Tex, a volte anche proponendo obiezioni sulla legalità delle azioni del suo pard (notare però che subito dopo si metteva anche lui un fazzoletto a coprire la faccia e dava fuoco alla casa del riccone prepotente di turno), e quindi c'è più spazio per immaginarsi "Carson alternativi".

     

    Però c'è un punto chiave non eludibile: pur con un carattere differente, se Carson fosse stato "ligio ai regolamenti" e fosse il tipo che non tocca un prigioniero nemmeno con un fiore...  non farebbe coppia con Tex. Non sarebbe suo complice in tutti i suoi atti evidentemente illegali (incendi dolosi, rapimenti, percosse, minacce, abigeato, e tutti gli altri crimini commessi dalla coppia di incalliti delinquenti...)

     

    Io non riconosco il Carson che conosco io nella tua descrizione.

     

    Non ho mai provato a scrivere un fumetto e non ci voglio provare adesso, riassumo in breve cosa avrebbe fatto in quella situazione il Carson che conosco io.  ("in quella situazione", non "in quella storia" perchè il Carson che conosco io avrebbe vissuto una storia totalmente diversa, una storia dove lui e Tex sono protagonisti e motori degli eventi e non li subiscono passivamente)

     

    Quindi, per riportarci all'inizio di quella situazione, mettiamo che partiamo dal momento in cui, assurdamente, Kit Willer ha guardato come un baccalà un tizio pittoresco corrergli incontro per diversi metri attraverso una stanza urlando per graffiarlo, e non gli ha sparato con nessuna delle sue due pistole, e subito dopo prima è stato disarmato da entrambe le pistole con un unica smanacciata e poi ha preso un sacco di botte, finendo bloccato a terra prossima vittima dell'artiglione di Kircher.(e ribadisco che al Kit Willer che conosco io non sarebbe successo)

     

    il Kit Carson che conosco io se vede qualcuno che ha ferito kit Willer e sta per ucciderlo non gli punta la pistola come un ligio servitore del regolamento per intimargli l'alt. Il Carson che conosco io non si dimentica di punto in bianco di donne assassinate e di civili massacrati. il Carson che conosco io sarebbe animato dalla rabbia per QUELLE vittime, non per il suo fragile orgoglio maschile ferito, poverino, dalle parole di sfida di un farabutto già catturato.

     

    Il Carson che conosco io avrebbe subito sparato alla mano guantata di Kircher, per disarmarlo (non si gioca con la vita di Kit Willer contando sul senso di autoconservazione di un pazzo che ammazza a unghiate)

     

    Invece di stare lì a ghignare e a prenderlo per il xxxx mentre agita gli artigli, Kircher si sarebbe tenuto la mano fracassata con l'altra, stringendo i denti per il dolore. Magari anche così avrebbe provato a provocare Carson, a dirgli che Carson non avrebbe avuto il fegato di affrontarlo da solo in uno scontro "leale".

     

    Il Carson che conosco io non avrebbe giocato ai dadi con la giustizia dovuta ad una donna uccisa. Il Carson che conosco non avrebbe dato una possibilità di fuga al suo assassino solo per dire "visto? Vincevo io"

     

    Il Carson che conosco io gli avrebbe risposto "uno scontro leale? Come quando tu e i tuoi sgherri avete ucciso Taki? Vorresti affrontarmi faccia a faccia? Come hai fatto con i cittadini di Vancouver che hai ucciso da lontano con il fuoco, come il verme vigliacco che sei? Hai ancora il coltello, Kircher. Smettila di frignare e prova ad afferrarlo. O sei troppo codardo per provarci?"

     

    Ovviamente, appena Kircher prende in mano il coltello e gli si getta addosso, Carson gli buca l'altra mano. Kircher grida ancora "maledetto bastardo! Le mie mani! Ti ucciderò", al che Carson gli sferra un pugno allo stomaco, e gli dice "Tu non ucciderai mai più nessuno, Kircher. Non con quelle mani. Finirai sulla forca o in un penitenziario, incapace di difenderti dagli altri detenuti, e proverai finalmente il terrore che hanno provato le tue vittime!". E a quel punto aggiunge "e questo è per Angela" gli dà un altro pugno in faccia e lo fa volare fuori dalla finestra.

     

    La pagina successiva mostra Tex che ha visto la scena e dice "Ehi, vecchio cammello, non sono io quello che butta la spazzatura dalla finestra di solito?", e Carson risponde "Tranquillo pard, carogne come quelle hanno la pelle dura, si sarà al massimo rotto qualche osso. Se vuoi te lo riporto disopra così ti diverti anche tu" "Grazie per il gentile invito, ma preferisco che sia in grado di muoversi per sbatterlo in cella al più presto. Ho fretta di guardare negli occhi l'esimio Mister Warberg. E dargli la sua parte!"

     

    (lo so, i dialoghi sono troppo lunghi per un fumetto e andrebbero spezzati in più vignette e più inquadrature, ma come ho detto non mi interessa scrivere un fumetto, volevo solo descrivere come si sarebbe comportato un Carson degno di rispetto e non di derisione)

    devo essere onesto, da fan sfegatato di Kit Carson l'idea del duello e del Carson vendicatore alla maniera di Ruju non mi era dispiaciuto, anzi mi ha gasato, proprio perché ha un ché di tamarro che evidentemente non mi da fastidio come invece lo da a te.

    Però a voler essere onesti, vedo Carson molto più nella scena che tu descrivi.

    Al massimo il Carson che penso di aver compreso io non avrebbe esploso il secondo colpo bucando la mano di Kircher col coltello, ma forse avrebbe schivato il fendente e fatto volare Kircher fuori dalla finestra dopo un paio di sganassoni.

    Comunque la storia per me resta tra il buono e l'ottimo, al netto di alcune situazioni forzate che do per buone.

     

    L'unica cosa che mi ha dato fastidio è Tiger Jack in versione mammoletta. Se c'è uno che secondo me non dovrebbe mai o quasi mai cadere in agguati e trappole è lui. Questa situazione mi ha ricordato il Tiger Jack idiota che viene catturato in modo imbarazzante dagli sgherri di Mefisto nell'episodio Nizziano post 500. 

    Forse, per quel che mi riguarda, in certe situazioni dovrebbe essere più sgamato di Tex o suo pari. 

    Rimane pur sempre il meglio che i guerrieri Navajos possano esprimere e per me andrebbe valorizzato non come quello che finisce in trappola, similmente al Kit Willer idiota usato per i rapimenti, ma come quello che tira fuori la gente dalle trappole (un esempio che mi viene in mente sul Tiger Jack che intendo io è una recente lettura che ho fatto ovvero "I Rangers di Finnegan").

     

  7. Per me c'è grande differenza tra l'utilizzo di un personaggio storico singolo, spostato magari di 20-30 anni per incastrarlo storicamente con Tex, soprattutto se si tratta di un personaggio non fondamentale della storia Americana (per dire, non c'è una storia con Washington che io sappia in Tex). Quello sarebbe folle.

     

    Diverso è anche fare una storia dove appare un automobile o dove la trama gira intorno ad eventi sballati storicamente, in modo palese.

     

    Licenza poetica con Pearl per quanto mi riguarda, meglio ancora in certi casi se "ci si ispira a" senza riferimenti troppo specifici (anche se non mi pare sia questo il caso), situazione inverosimile e secondo me poco interessante l'uso di personaggi troppo importanti che non possono essere spostati nella storia (la storia quella vera) come pedine, e men che meno di tecnologie o eventi storici messi a casaccio. 

     

    Insomma, ok il realismo, il rispetto della storia, ma ok anche la poesia e la possibilità di romanzare, senza però mettere un piede in fallo con eventi esageratamente improbabili. 

     

    Per cui, la base del soggetto mi attira e credo sia perfettamente in linea con Tex e il modo di raccontarlo.

    Poi all'inizio anche GLB, che se ne fregava della storia ma scriveva di getto, mise Tex a ridosso del 1900. Certo un errore che poi andava sistemato secondo molti, ma lo si può considerare anche come un evento unico, magari in linea generale utile ad una storia. Una frase messa lì che non cambia certo l'essenza del personaggio e non inficia per quanto mi riguarda la qualità della storia.

    Continuo a leggere quella didascalia con un sorriso e mi godo la storia. A volte il dover incastrare tutto può diventare un esercizio meccanico, meglio una licenza poetica in più, Tex non è un fumetto storico in primis, ma un fumetto su un personaggio che esce vincente da ormai centinaia di duelli e situazioni improbabili. Già questo non è inquadrabile e credibile "storicamente". Per cui, bene il lavoro "storico" ma non leghiamoci le mani per questo, a mio modesto parere

  8. Io non ho creduto nemmeno per un secondo che il commento di Borden fosse in qualche modo riferibile a Galep, perché Borden mi da sempre l'idea di essere molto rispettoso verso chi ha creato e dato tanto a Tex, sia perché ha gusto e di fumetti penso ne capisca, e Galep, anche quello meno bello da vedere era Galep, un maestro indimenticabile.

    Se arriviamo a criticare il Galep copertinista....davvero, resta poco da criticare.

     

    Le sue copertine poi, ispirate, copiate, ritagliate o create di sana pianta sono dei capolavori, anche nelle semplicità di molte. Sono evocative e hanno contribuito in modo fondamentale a creare la leggenda e il mito di Tex, a mio avviso al pari delle epiche storie narrate all'interno degli albi. 

    Villa a mio avviso, con uno stile anche più moderno ha lasciato da parte la vera epicità come è da me intesa per far spazio ad una celebrazione del personaggio che è già epico ed ora impossibile da scalfire, almeno nelle cover, dove assume pose eroiche e leggendarie. Al di là dei gusti, sono entrambi dei miti, e se da un lato preferisco il sudore, la polvere e il sangue di Galep (molto più west), la bellezza e il genio di Villa sono fuori di dubbio.

    Il suo Tex è anche in linea con quello delle storie. Tex è sempre più invincibile e impeccabile, si sporca meno (tranne quando Borden lo butta a nuotare nelle fogne di Frisco) per cui Villa credo segua anche lo sviluppo del personaggio.

     

    Non ho dubitato che il messaggio di Borden fosse solo un "pro-Villa" senza voler dire nulla su Galep, perché di recente lo stesso Borden ha rivendicato nella copertina di Bedlam una doppia citazione ispirata e dichiarata sia per il titolo che per la cover. E dopo essere anche stato criticato per questo, vi pare che potesse ritenere fuori luogo omaggiare o attingere anche a piene mani da opere di altri per dar loro nuova linfa?

     

    E se anche Galep avesse preso in prestito per mancanza di tempo, evidentemente non poteva far altro per reggere quei ritmi infernali.

    Basta poi sfogliare qualunque storia di Galep per scoprirci dentro una capacità di catturare l'avventura ed il west che di certo non mi fa pensare che Galep fosse poco fantasioso. 

     

     

     

    • +1 2
  9. Finita di leggere ora. Una delle migliori storie degli ultimi tempi con un Carson superbo.

    Unica pecca, Tiger Jack un po' fiacchetto che sfigura decisamente rispetto a Kit Willer. 

    Bei disegni, particolari. 

    Non capisco però perché Laurenti sia stato massacrato l'anno scorso sulla regolare per alcune figure sproporzionate, quando in questo albo le proporzioni delle figure sono alquanto discutibili. 

     

    Soggetto 7.5

    Sceneggiatura 8.5

    Disegni 7.5

     

    ps: di recente ho letto su facebook alcuni commenti del tipo "Ruju è il vero erede di Nizzi".

    Se Ruju scrive così, perché portarlo sulla scia di altri con inutili paragoni, secondo me anche sbagliati?

    Questo Ruju e il Boselli migliore sono una coppia di sceneggiatori top al momento. 

    Moderni e nel solco della tradizione. Speriamo si continui così con entrambi per moooolto tempo

    • +1 1
  10. Ottima storia, riletta a cavallo tra ieri ed oggi. 

    Due personaggi principali davvero ben caratterizzati ed affascinanti e la presenza dei 4 pards ben gestita e valorizzata. 

    Non concordo con chi dice che Tex non sia centrale. Semmai non si prende sempre tutta la scena, ma mi pare molto realistico. Con una guerra indiana e l'esercito di mezzo davvero si può pensare che un solo uomo faccia e dica tutto?

    Sarebbe quasi ridicolo. Ma Tex c'è eccome e svolge sempre un ruolo molto importante.

    Concordo sull'unica pecca, forse non serviva riesumare Quayle o come si scrive, un cattivo davvero dimenticabile e come tanti nella storia di Tex. L'ultimo dei balordi promosso quasi a cattivo principale, mi pare una scelta un po' debole ma che non va ad influire sulla bellezza della storia.

    Bei disegni, soprattutto suggestivi nelle scene con ambienti aperti (montagne e praterie). 

     

    Soggetto 7.5 (nonostante alcuni elementi parecchio classici)

    Sceneggiatura 8

    Disegni 7.5

     

  11. 15 hours ago, Condor senza meta said:

    Purtroppo logo, titolo e prezzo non possono sparire del tutto dalla copertina, a meno che non si decida di emulare Storm Thorgherson, che nei primi anni 70 ebbe il coraggio, di lanciare fra gli scaffali di dischi una cover iconica dei Floyd senza alcun richiamo alla band e al titolo. :D

    che mi ricorda anche il celebre album Led Zeppelin IV, contenente tra le altre Black Dog, Rock and Roll, Going to California e..... una scala per il paradiso

  12. 11 hours ago, james said:

    Spero che Angela non faccia una bruta fine .... Non mi dispiacerebbe che riapparisse in futuro, nelle avventure di Kit Carson e pards.

    Io lo escluderei. Una cosa del genere sarebbe pura follia. In pratica se Angela muore Tex e i suoi pards falliscono la missione e perdono. Per carità Ruju ci ha deliziato su Aguas Negras di recente con un finale per me folle, ma a me pare molto più sul pezzo su questa storia. 

    Sarebbe bello semmai se nascesse qualcosa tra Kit e Angela, che lasciasse una porta aperta per il futuro. Ed in realtà mi pare evidente che qualcosa ci sia. No, non può morire, se ammazzano la protetta di Kit Carson allora sarebbe tempo di mandarlo in casa di riposo e io metterei in dubbio seriamente i nostri eroi. Impossibile (?)

  13. La storia procede davvero bene. Secondo albo anche migliore del primo. Ruju tira fuori una sceneggiatura avvincente, ricca di azione e ben scandita nel ritmo. Davvero una bella lettura.

    Mastantuono migliora anche sui volti dei pards, in particolare Tex, del quale si rende una bella interpretazione.

    Quella che per me era una pecca sui disegni del primo albo si trasforma e si migliora.

    In attesa dell'albo conclusivo, si può già parlare di una gran bella storia sotto molti punti di vista

  14. I

    1 hour ago, Diablero said:

    Ah, Leo, questa è davvero una grave lacuna! Rimedia primo o poi! (possibilmente con un edizione di grande formato in bianco e nero, l'edizione originale era in b/n su rivista di grande formato, poi per speculazione nel corso dei decenni l'hanno ristampata colorata, rimontata, rimpicciolita, o massacrata in ogni maniera per infilarla in qualunque formato... per fortuna è una delle poche opere di Pratt di cui si trovano anche edizione ottime e fedeli a costo relativamente basso)

     

    Visto che non l'hai letto non ti faccio spoiler, racconto solo l'inizio.

     

    Nizzi prima di tutto sostituisce l'oceano pacifico con un deserto. (la "Ballata" è ambientata nel Pacifico durante la prima guerra mondiale, fra moderni "pirati" che saccheggiano le navi Inglesi per conto dei tedeschi).

     

    Leggi questa descrizione tenendo davanti le prime pagine del Texone di Brindisi:

     

    All'inizio della "Ballata", vediamo una barca di pirati comandata dal capitano Rasputin (che ha la stessa identica faccia di Monkey) e il suo sottoposto Cranio (qui Kirby) durante una azione di pirateria, per cui si "travestiranno" da inglesi (nella Ballata mettono semplicemente la bandiera inglese, nel Texone si devono travestire da soldati), ma prima di raggiungere il loro obiettivo trovano un naufrago alla deriva, Corto Maltese (Kit Willer)

     

    Rasputin vorrebbe lasciarlo in mare, ma Cranio praticamente lo obbliga a salvarlo (nella Ballata, Corto Maltese è già loro complice, e Cranio ricorda a Rasputin che il loro capo, il Monaco, non sarebbe contento se Rasputin lasciasse a morire uno dei suoi capitati. Nel Texone la cosa è più buttata là, Kirby lo salva perchè sì e Rasputin si lascia convincere a portarlo con loro perchè l'hanno riconosciuto come figlio di Tex)

     

    Comunque, nel corso della scena, in entrambe la storie "Rasputin" giura che un giorno ucciderà "Cranio"

     

    Successivamente i pirati raggiungono il loro obiettivo (una nave inglese / una carovana), il trucca della bandiera funziona, la nave li lascia avvicinare indisturbati. Rasputin uccide a sangue freddo il capitano (il capo-carovana) e fa massacrare il resto dell'equipaggio dai suoi uomini.

     

    Senza stare a raccontare tutto il resto scena per scena, i banditi (i pirati) sono comandati da una figura incappucciata chiamato il Monaco (il Predicatore) che si scoprirà essere.... [censura antispoiler, ma è identica al texone]

     

    Ovviamente con l'intervento di Tex e Carson le due storie divergono man mano sempre di più, e molte scene della "Ballata" sono eliminate (la ballata ha meno di 200 pagine, ma sono pagine di rivista su quattro strisce con una narrazione più rapida di quella moderna, non ci stava tutto in un Texone), ma fino alla fine un sacco di scene sono prese pari pari dal fumetto di Pratt (pandora/liza che graffia il volto di Rasputin/Monkey, il viaggio nella notte di Pandora e Tarao, etc), anche se i personaggi non interpretano sempre lo stesso "ruolo" (Kirby a volta fa Cranio a volte fa Corto Maltese, Kit Willer a volte fa Corto Maltese e a volte fa Cain, a volte fa Tarao)

     

    Insomma: anche se appena vedi Monkey lo riconosci SUBITO come Rasputin, il fatto che fosse la "Ballata" sarebbe stato palese comunque. Ci sono scene iconiche, dialoghi che sono rimaste nell'immaginario dei lettori per decenni e che si riconoscono immediatamente, la figura del Predicatore e del Monaco, con lo stesso identico segretoi...

     

    Come potevano pensare che non se ne sarebbe accorto nessuno?

     

    L'unica spiegazione che posso darmi, dal punto di vista della Bonelli, è che l'albo sia stato riletto frettolosamente e senza fare molta attenzione a quegli elemento, e che Bonelli o Canzio o tutti e due per qualche motivo non abbiano potuto rileggerlo. Oppure, magari, non hanno detto nulla per evitare "l'Effetto Spoiler".

     

    Sì, perchè anche questa cosa è assurda: Nizzi copia anche il mistero del Monaco, il destino dei personaggi...  nel momento in cui riconosci che è la "Ballata", la lettura diventa un mero esercizio da settimana enigmistica, "trova le differenze", ma la trama non presenta alcun mistero, sai già come andrà a finire e chi è chi.

     

    Le "citazioni" e gli "omaggi" non funzionano così, non sono fatte in maniera che se le riconosci ti rovini la storia. Questo invece è il funzionamento dei plagi, in cui speri che non se ne accorga nessuno.

     

    Ora, va bene che Nizzi non frequenta molto il mondo del fumetto, ma come poteva pensare che non se ne accorgessero tutti? È forse sfiducia e disprezzo nei confronti dei lettori di Tex, immaginava che quei lettori "bassi e popolari" in gran parte non conoscessero Pratt? O forse non si era reso conto della capacità dei social di connettere i lettori e pensava che anche chi se ne sarebbe accorto non avrebbe potuto farlo sapere in giro? Contava sul leccaculismo della cosiddetta "critica" italiana, che era sdraiata supina ad adorare qualsiasi cosa pubblicata da Bonelli ed esaltava le peggiori schifezze di Nizzi (e non solo)? Si sentiva intoccabile? O magari, era semplicemente menefreghismo, avrebbe abbandonato la serie pochi anni dopo, e aveva visto che tanto ormai gli pubblicavano davvero di tutto, poteva fare quello che voleva?

     

     

     

     

     

     

    Io non ho mai letto ne il Texone ne la storia di Pratt da cui sembra copiato, da quanto leggo.

    Forse mi conviene leggere prima Pratt e poi eventualmente avere una storia di Nizzi "rovinata" perché appunto si basa molto su quella di Pratt, che leggere il Texone di Nizzi e rovinarmi quindi la lettura di Pratt.

    Che ne pensi? O il Texone suggerisci di evitarlo? 

    Per il disegnatore ne varrebbe comunque la pena, pur trattandosi di Nizzi

  15. La storia in se non è male, carina sia nel soggetto/ sceneggiatura che nei disegni.

    Confermo però le perplessità sollevate anche da altri utenti sul termine speciale.

    Considerando gli altri numeri della serie, questo non ha nulla di speciale e poteva essere inserito tranquillamente come riempitivo nella regolare di Tex Willer.

    Temo che la decisione di passare da annuale a semestrale (probabilmente perché le vendite vanno bene e si vuole sfruttare la gallina dalle uova d'oro) se da un lato ci regalerà delle storie in più in uno stesso arco di tempo, magari anche carine dall'altra influirà alla fine sulla qualità e già lo sta facendo, perdendosi appunto questa caratteristica speciale che la testata aveva e che ora è sdoganata, se si rende necessario passarci sopra per pubblicare di tutto.

    Questo cambiamento devo dirlo non mi entusiasma, di uscite ce ne sono già abbastanza, avrei preferito mantenere la testata per qualcosa di particolare e diverso da solito anziché ritrovarmi una specie di Maxi Tex Willer.

     

    Si, ci sarà il bis con Zagor, ma poi anche storie normalissime possono finirci e forse è un peccato. Diventa un'uscita Extra più che speciale.

     

    Resta il parere positivo sulla singola storia

     

     

  16. Storia letta e che dire. Boselli dopo La stirpe dell'abisso (storia precedente) tira fuori un altro gioiellino. 

    Personaggi caratterizzati alla grande, bellissimo l'intro con Tex Giovane e il suo ritorno a fine primo albo sulle tombe dell'amico ranger e del padre di Ada Stark.

    Lei è il personaggio che resta ovviamente maggiormente impresso ma anche il marito e il figlio "recitano" alla grande, in tutti i sensi.

    Non mancano l'azione e la suspanse. Il ritmo è ottimo.

     

    Non sono un fan di Mastantuono usually sul tratteggio dei volti dei pard (vedi la recente Vancouver in uscita questo mese), ma qui l'ho gradito molto nella sua resa di Tex. Un Tex duro ma riconoscibile e in cui ci si immedesima.

     

    Inutile dare un voto, Boselli e Mastantuono fanno semplicemente un Tex all'altezza dei migliori. 

    Comprendo la voglia di pubblicarlo sulle Grandi Storie Bonelli, anche se piuttosto recente.

    Forse si poteva comunque scegliere altro da ristampare, non mancando belle storie, ma questa sicuramente merita il titolo di grande storia, di Tex e della Bonelli.

     

    ps: non recensisco la storia precedente per mancanza di tempo, ma consiglio di leggerle in fila se si hanno tutti gli albi (la storia precedente finisce proprio nella prima parte dell'albo "Luna insanguinata"). Sono due ottime storie e da gran piacere leggere due episodi consecutivi davvero eccellenti e scritti da un Boselli in gran spolvero

  17. Devo ancora comprare e leggere l'albo in questione (e lo farò a breve), ma dai commenti, alcuni anche scandalizzati sul finale che ignoro, l'unica cosa che posso immaginare per giustificare tanto clamore è un threesome, con Tex in una situazione passiva-aggressiva (non descrivo come).

     

    Anche se Ruju ama i colpi/ le scene a effetto, anche a costo del realismo, temo che tutto si risolverà con qualche cosa di più casto. 

     

     

  18. 3 hours ago, Diablorojo82 said:

    Concordo. Quella del Boss un gradino sopra.

    Allora...Personalmente una volta l'anno gradisco questo formato di storie brevi. Serve alla casa editrice per testare disegnatori e sceneggiatori ed inoltre noi vediamo

    Quali sceneggiatori da testare? Sfrutto il tuo commento per dir la mia su questa cosa, ma non è una risposta contro di te, lo preciso perché quotandoti potresti percepire una critica nei tuoi confronti, ma non è...anzi mi dai uno spunto sempre interessante.

     

    Su 5 storie abbiamo dei veterani di Tex (Nizzi e Boselli), con Nizzi che non collabora più su Tex. Non credo lo si volesse testare e non credo fosse nemmeno nei piani di Nizzi essere testato su una storia breve. Boselli manco a dirlo, fa la premessa in seconda di copertina, il suo apporto non manca mai, ma appunto da curatore e veterano e infatti la sua storia è forse la migliore tra le 5.

     

    Poi c'è Majo, che non credo serva fargli fare una storia breve per testarlo su Tex. Anche perché la si è fatta passare come storia di punta del Color, di certo non è un test.

    Zamberletti mi pare già pubblicato più volte e anche senza picchi di gloria il suo lo fa, e Burattini non mi pare uno da testare con storie brevi.

     

    Il test dello sceneggiatore deve comunque avvenire in modo chiaro nella parole, ed è a monte ed è la casa editrice che deve dire "lo pubblico perché per me vale" andando verso il giudizio del lettore che può essere critico senza sconti o giustificazioni.

    Mi preoccupa un po' questa arrendevolezza di dire "Il color Tex serve per testare" (anche se si sotto-intende che la Bonelli lo testa con i lettori che è cosa normale), perché usando queste parole si rischia di deresponsabilizzare e creare come minimo confusione sul tipo di test fatto e su chi se ne assume la responsabilità.

    Se è vero che anche il lettore da un responso importante, il rischio, e lo si  vede anche in queste pagine di forum, è che si finisca per dire "va bè ma il Color storie brevi va preso così, è un bel modo per testare gli autori e quindi se non è un granché ci sta".

     

    Che poi avviene anche col Maxi, cito "il Maxi è un regalo, un di più, una storia lunga che altrimenti non avreste avuto". 

     

    Un po' come se una casa automobilistica ti vendesse un auto dicendo "il crash test non lo abbiamo fatto ma secondo noi l'auto resiste, se ti accartocci contro un muro però ci può stare, stiamo facendo un test, facci sapere se poi l'auto ti è piaciuta".

     

    Esagero, un conto la sicurezza su strada e acquisti per migliaia di euro, un conto un fumetto, ma la qualità parla un linguaggio universale e a me certi discorsi da lettore convincono davvero poco perché spesso anche gli autori dicono cose del tipo "Il Maxi è un di più".

    Io pensavo fossero "speciali".

    E col termine "speciale" non si intendesse solo "uscita straordinaria". 

     

    In generale penso poi che le storie brevi siano forse la cosa peggiore per testare un autore, perché di solito Tex si dipana su sceneggiature molto lunghe (in genere almeno 2 albi regolari), e perché hanno in generale una struttura e un taglio diverso da una storia classica lunga. 

     

    Al massimo su sceneggiatori e disegnatori, può essere un modo per farli esordire si.

    Poi un prodotto che costa quasi otto euro e che dovrebbe fare anche del disegno e del colore un punto di forza, forse forse lo farei uscire con disegnatori rodati, che magari non hanno tempo per scrivere 220 tavole ma possono dare una loro interpretazione di Tex.

     

    Magari disegnatori già noti e testati, anche su altri personaggi, che per Tex possono disegnare poche tavole. 

    Che poi mi pare si verifichi anche, peccato che poi quel che conta è la qualità, e non sempre tra disegno, sceneggiatura e soprattutto colore, questa risulti proprio eccelsa.

     

    Penso che il problema non sia fare dei test, ma la necessità di saturare le edicole di uscite con marchio Tex. E quando devi produrre tanto, non sempre il risultato è dei migliori.

    Le storie o racconti brevi possono essere davvero un bell'espediente, e non per forza storielle.

    Si può avere ambizione anche in questo genere di racconto, basta avere ispirazione e qualcosa da raccontare che valga davvero la pena pubblicare.

    Per me il Dampyr color sul tema cinema uscito qualche mese fa ne è un ottimo esempio. Molto più ispirato. 

     

    Finito di leggere questo Color, per me voto generale tra tutte le storie e quindi dell'intera pubblicazione 6-

    Poco entusiasmo, minimo sforzo per un risultato sufficiente (appena)

  19. Comprendo la voglia di celebrare traguardi e in fondo Tex Willer è una serie che darà sicuramente gioie non solo ai lettori ma anche all'editore.

    Sarei stato però più sobrio, considerando che Tex Willer fa parte dell'Universo di un personaggio che esce in edicola dal 1948, e quindi le 50 uscite non sono poi sto gran traguardo. Si rischia di sminuirlo, quasi a dire "ehi ce l'abbiamo fatta!". L'avrei visto meglio su una serie neonata e che si regge da sola sulle sue gambe, senza un bagaglio di lettori che già conosce e ama Tex. Ma così, non è il massimo...

     

    Sarebbe bastato forse sponsorizzarlo nel numero 49, e credo sia stato fatto, ricordando che tra un mese ci sarebbe stato il numero 50 (magari un bel poster allegato?). 

     

    Comunque a livello di imbrattamento di belle copertine, mai quanto il font del titolo di Yellow Bird, che per me batte qualsiasi bollino Mefisto o cinquantesimo, per ora.

     

    Comunque, aspettiamo la storia che è quel che conta, ma ultimamente la Bonelli sulla pubblicità secondo me si comporta come Montgomery Burns nei Simpson quando cerca di farsi passare per giovane...

    • +1 1
  20. 12 minutes ago, Letizia said:
      Hide contents

    Lo sapevate che il sole asciuga le impronte umide degli zoccoli?
    E avete mai visto uno sceriffo talmente coscienzioso da non inseguire il condannato per mantenere l'ordine in città e da non bere in servizio?
    E lo avete visto Butler, il boss, che vuol punire Tex a rate?
    Prima Hoss a cazzotti, poi Blasco a coltello-contro-sedia, poi lo spettinato colla colt e infine l'invincibile boss stesso con un duello mortale (per lui, ovvio).
    E li avete visti gli scagnozzi che, rimasti disoccupati per lutto, invece di accendere un cero per essersi conservati la buccia, pensano giustamente: a che mi serve la pelle ora che il boss non c'è più?
    E allora vanno dallo straniero (che nel sudovest nessuno conosce) e gli chiedono gentilmente di levargliela (la pelle).
    Ma il bello è che l'unico superstite, lo spettinato, dopo esser già stato spazzolato e aver constatato che l'avversario ha già cadaverizzato i migliori pistoleri della città, insiste per avere un biglietto di sola andata per il purgatorio (all'inferno gli scemi non li vogliono).
    E Tex, dispettoso, che fa?
    Si limita a ri-fracassargli la mano (sempre quella) che, però, pare di ferro perché lo sfortunato la userà per firmare la confessione che scagionerà il povero Jimmy.
    Io adoravo Nizzi (ho letto, oltre a tutti i suoi Tex, tutti i suoi Raider), ma questo è l'ombra di quello che è stato.

    Molto buona l'accoppiata Boselli-Gomez che sarebbe stata ottima con una colorazione un po' meno piatta.

    Quanto mi manca Vattani!

    Majo così così: può fare di meglio.

    nel tuo hide content hai riportato cose che ho pensato esattamente anche io ma non avevo dettagliato nella critica di sopra.

    Però quegli scagnozzi a rate fanno tanto video-game, dove sconfitto uno si passa al secondo con l'aumento di difficoltà.

    MI sembra di tutte, la cosa che poteva potenzialmente essere figa in una storia lunga e con tempi diversi, ma che nel tam tam di una sola pagina diventa buffa.

     

     

  21. alla fine ho ceduto e l'ho comprato anche se il Color Tex storie brevi è la cosa che meno mi entusiasma di Tex e nonostante la presenza di una storia di Nizzi, sul quale spero sempre di sbagliarmi. 

    L'ho preso però principalmente per la prima storia di Majo e quella di Boselli e per ora ho letto solo le ultime tre storie, lasciandomi la "principale" per futura lettura.

     

    Che dire, delle ultime tre storie, quella del mezzosangue; bei disegni di Gomez, ma questa colorazione a me proprio non piace, sicuramente peggiore e piatta rispetto al cartonato. Si tratta di un Tex b/n colorato, il colore non aggiunge nulla di particolare se non il colore stesso. E fine.

    Storia nei limiti delle pagine piacevole e che svolge la sua funzione. Poteva essere un buon soggetto anche per una lunga, ma va bene anche così.

     

    Il Sicario che si pente in fin di vita nella storia di Zamberletti è una trovata interessante, considerando i personaggi coinvolti nella vicenda forse è un po' ambizioso fare tutto nel giro di poche pagine, ma alla fine ci si riesce e viene fuori una storia più che sufficiente e che il suo nel Color lo fa.

     

    La storia di Nizzi non varrebbe la pena nemmeno commentarla. Dispiace perché qualcuno la scambierà per la solita critica antiNizziana, ma per me una storiella del genere è davvero imbarazzante. 

    Per carità, se hai 30 pagine a disposizione la storiella lineare e senza pretese ci sta ma io ci ho letto solo svogliatezza.

    Si tratta della prima storia che ho letto del Color, per levarmi il dente da un lato ma con un briciolo di speranza che fosse carina.

    La partenza non è male, anzi non ci si nota nulla degno di critiche.

    Il soggetto è banale, un accusato ingiustamente cui Tex da una mano per professare la sua innocenza. Ma va bene, è un classico.

    I cattivi si dimenticano già dopo poche pagine, i personaggi principali spuntano dal nulla, senza avere alcun peso. 

    La storia non è scritta pensandola come una storia breve, non ha ritmo da storia breve come ad esempio quella di Borden.

    Pare più una storia pensata alla maniera classica e poi scritta in 30 pagine.

    Bum bum bang bang e in una pagina il cattivo piagnone che risolve la situazione facile facile. 

    Verso il finale si cade rovinosamente verso la storiella. 

     

    Dicono queste storie brevi servano anche per testare gli autori, anche se dai nomi presenti a questo giro non sembra.

    MI chiedo, se questa storia l'avesse scritta un esordiente, l'avreste più voluto/rivisto su Tex?

     

    Vediamo a breve il resto, per ora a tutto grido tranne che al miglior Color di storie breve. 

    Non dico che lo sconsiglio a)perché mi mancano 2 storie b) perché sicuramente non essendo un fan delle storie brevi e del color questo ha un peso sul mio giudizio

    • Haha (0) 1
  22. 51 minutes ago, Letizia said:

    Vedo che continui con commenti chilometrici.

    Te l'ho chiesto una volta  te lo richiedo.

    Con gentilezza.

    Dimmi dove ho detto una cosa e dove ho detto l'opposto.

    Altrimenti devo pensare che dici inesattezze.

    Nota che ho detto inesattezze e non stupidaggini.

    Ho già risposto. Hai dato per scontato che dovessi capirti al volo, anche quando dicevi che il tuo Tex è il vero Tex e ha preso una strada diversa da quello SBE, ma poi sono entrambi veri (sono d'accordo su AND/OR ma non qui, due strade diverse, non parallele, ma diverse come da te scritto, ed il tuo Tex è quello vero, scrivi tu; forse hai generato un'ambiguità di cui è lecito chiederti conto?) ti vergogni addirittura anche a doverlo chiarire che entrambi i Tex sono veri (e perché? fino a quel punto parli di inutili paletti della SBE e del tuo Tex come quello che ha preso una strada diversa ed è il vero Tex!), ma poi alla fine chiarisci finalmente che il tuo Tex è solo il tuo Tex. 

     

    Ti ho fatto l'esempio di quando argomenti che i tuoi romanzi potrebbero essere una pubblicità per la SBE ma che poi è ovvio che non lo pensi ma nemmeno farai loro danno. Ok, ne sono convinto anche io ma a me da fastidio parlare con chi da per scontato che tutti debbano capire cosa passi nella testa degli altri.

    Mica stiam parlando di persona che si capisce se sei seria o cazzeggi. Se non la vuoi tirar per le lunghe spiegati. 

     

    Per me non era chiaro da quella frase che ti ho riportato "che il Tuo Tex è solo il Tuo Tex e si comporta come quello SBE ma sono entrambi veri o il tuo è solo una interpretazione di quello vero".

    Suona ben diversa e dal primo post all'ultimo di chiarimento ci sono delle belle differenze. 

     

    E non credo che quella frase sia chiara per tutti gli utenti che capitano a caso a leggere quelle parole . O almeno, opinione mia, al tuo posto mi porrei di più il problema. Chiarisco che non vuole essere un invito a far nulla o moderarsi, ognuno fa quel che gli pare, ma ho espresso la mia opinione infastidito da quella frase che non reputo affatto elegante e che io avrei evitato.

     

    Sui post chilometrici, o li ignori o li leggi prima di rispondere, perché hai dimostrato di non aver letto e compreso quale critica ti avessi mosso, dandomi fino all'ultimo del conservatore.

     

    Ho dovuto rispiegare il mio punto di vista e la stessa critica diverse volte perché non amo che si mi mettano in bocca cose diverse da quanto scritto, e da diversi post ho specificato di voler chiudere la questione avendo avuto un chiarimento che apprezzo e penso, avendoti già risposto. Dici che può andar bene?

     

    E chilometrica sei anche te eh, ti hanno creato una sezione apposta per i post chilometrici fatti nella sezione dei soggetti degli utenti e anche qui non scherzi con certe risposte :) 

     

     

     

     

     

     

    17 minutes ago, Poe said:

    Faccio notare che l'imputata Letizia ha spiegato in modo chiaro, di fronte a tutti, in questo forum in cui tutti parlano a tutti, il suo pensiero ben due giorni fa, il 17/11/2022 alle ore 19 e 14 minuti. Quindi non solo oggi, 19/11, come invece affermato dall'accusa nel seguente post:

    La "risposta seria" dell'imputata - priva di ogni ambiguità e ironia - è arrivata subito, quindi, non solamente un'ora o due fa. Spero che la giuria ne tenga conto.

     

    In ogni caso su un fatto non si può che essere d'accordo:

    Ecco, io la chiudo qui, al bancone. :lol:

    Si ma il 17 era il mio compleanno (così risposta a caso). Ma è vero, lo era. 

     

    Bella difesa, ma in quel pezzo che citi Letizia dice che "ha solo detto che il suo Tex fa XXXXX", ma Letizia ha esordito dicendo ben altro. La frase che ha fatto scattare tutto non dice proprio quello che poi Letizia riporta. 

    Se poi devo essere onesto, questo post forse potrebbe essermi sfuggito o appunto averlo trovato contradditorio con quella prima frase e quindi averlo trovato un po' paraculo (termine usato bonariamente), nel mezzo di dimostrazioni matematiche e altre divagazioni.

     

    Avvocà, Io sono già al bancone, metti sul mio conto ;) 

    notte

     

    e ovvio, rinnovo invito anche a @Letizia, a meno che non voglia chiedermi di nuovo in cosa la trovo contradditoria e proseguire la discussione infinita.

    Si brinda al Tex sposato, ovviamente.

    Figlie femmine? Mi piacerebbe vederlo con una figlia, più che con un altro maschio.

     

    ps ps: chiudo dicendo che per mia curiosità personale ho fatto una ricerca sui social usando termini di ricerca come "I romanzi di Tex" o robe simili e mi sono imbattuto in post di gente che chiede informazioni su questi romanzi pensandoli come ufficiali, e di seguito altra gente che commenta, tra chi ne conosce la natura amatoriale e chi forse li scambia per prodotti ufficiali.

    Ecco, per questo forse bisognerebbe essere un po' più chiari nelle parole, secondo me ne vale la pena, anche se l'ironia è bella...poi putroppo tanta gente non capisce comunque anche quando si parla chiaro, ma quella è un'altra storia.

     

    notte notte di nuovo

  23. Bella storia, concordo con chi dice si tratti di un fill in, ma fatto bene.

    Ci ho trovato sicuramente il Tex scoppiettante, guascone e tutto ritmo di GLB che però si trova anche in tante altre storie di Tex Willer, dove un po' si ricorre a quello stile delle strisce fatto di continui colpi di scena.

    Vero che GLB non era solo BANG BANG  ma non penso fosse in questo il paragone ma sul ritmo che si respira in queste tre albi.

    Disegni che non so definire, nel senso, non so dire se mi abbiano convinto, peccato la ragazza apparsa nella prima copertina si sia dileguata abbastanza in fretta all'interno della storia.

     

    Ritroveremo Lagrange? 

     

    Mi sarebbe piaciuto di più se....

     

    SPOILER

    .

    .

    .

    .

    .

    .

    .

     alla fine fosse venuto fuori che Lagrange era effettivamente colpevole di omicidio, e non si fosse solo difeso.

    In fondo avrebbe cambiato di poco il giusto destino del padre vendicatore, che seppur nella ragione si è reso colpevole di strage e rapimento.

    Ma avrebbe dato a Tex un nemico inaspettato che era quasi riuscito a fregarlo.

    Ci stavo quasi sperando quando ho realizzato che la vicenda principale si concludeva con ancora diverse pagine a disposizione, e invece poi, un finale abbastanza classico con una resa dei conti.

    Credo avrebbe potuto funzionare, e dare comunque a Tex l'onere di eseguire la vendetta finale.

    Comunque bella. Voto 7

  24. 42 minutes ago, Poe said:

    Secondo me era chiarissimo fin dall'inizio cosa voleva dire Letizia quando scriveva "Il mio Tex è il vero Tex", ossia non che il suo fosse l'unico vero Tex e il migliore tra quelli apparsi finora (sarebbe veramente e incredibilmente megalomane!:lol:), ma che il suo fosse un Tex fedele all'originale, il più possibile simile - come carattere e modo d'agire - a quello di GL Bonelli. 

    Era evidente. L'ha anche spiegato subito dopo. Era ovvio.

    Anche altri sono intervenuti spiegandolo, per es. Condor senza meta, con post pacati e chiari che ovviamente sono stati ignorati perché si è preferito proseguire invece una polemica aggressiva e assurda.

    Oppure post come questo:

    Più chiaro di così!

    Solo che, appunto, post pacati come questo (e scritti tra l'altro da chi sa di cosa sta parlando), sono stati ignorati, per poter continuare polemiche e accuse di presunzione, distorsione del personaggio e presunto "sfruttamento della sua popolarità" a non si sa bene quale scopo, avanzando addirittura l'ipotesi che la Bonelli potrebbe essere scocciata da tali romanzi apocrifi (ha talmente da ridire la casa editrice che il qui presente Boselli ha commissionato a Letizia un soggetto!!) .

    Ragazzi, stiamo parlando di Fan fiction, non di megalomania o lesa maestà!!!!

    Un po' di leggerezza e ironia non farebbe male...

     

     

    Perdonami avvocato Poe, io stavo rivolgendo una critica su una questione e la diretta interessata mi ha evidentemente risposto non prendendomi sul serio con affermazioni (argomentate) che ipotizzano da una possibile pubblicità positiva alla SBE a "inutili paletti" della SBE rimossi nel vero Tex.

    Tra i commenti di altri utenti si cita appunto l'ironia di Letizia, che però io non conosco e che a me pare abbastanza criptica. Resto dell'idea che chi fa un affermazione ha tutto l'interesse a non essere frainteso e debba parlar chiaro se si palesano incomprensioni e ambiguità. Se poi la critica è stata mossa in modo sanguigno e Letizia si sia offesa le offro simbolicamente una bevuta al bancone. Ma mi pare abbia discusso alla pari e senza bisogno di avvocati.

     

    Le ho detto che ho trovato poco corretto il suo modo di interloquire, avendo avuto la forte sensazione che abbia ignorato quanto le stessi dicendo e lei lo ha preso per un insulto. Questo credo sia stato il massimo conflitto raggiunto e non credo ci sia stato affatto alcun insulto. Direi che non serve fare una tragedia!

     

    La polemica non è aggressiva e tantomeno assurda, se a richieste di chiarimento si ricevono risposte a quanto pare date tanto per, per poi cambiar versione al commento successivo, il tutto per ironia. Va bene, ora ho capito che devo interpretare e interpreterò. E se capirò male sarà colpa e non di chi scrive una roba e poi scherza dicendo l'opposto. Boh.

    La mia opinione generale resta valida per me.

    C'è modo e modo di usare un personaggio su cui esistono dei diritti d'autore. 

    Nel suo ultimo commento Letizia si è spiegata e lo apprezzo. Finita li. Era quello che avevo criticato sin dall'inizio, ci sono voluti tanti post ironici per avere una risposta seria. 

    Per me si chiude lì, ma in genere non mi affido agli avvocati difensori, mi basta il chiarimento di Letizia dato che a lei ho rivolto la critica. Per cui solo da lei può venire la versione di ciò che pensa, non da te...

     

    Penso fosse chiaro anche il mio punto di vista fin dall'inizio, ma questo conta meno per te.

     

    Posso lasciare questa sezione se non c'è altro.

    Chiedo di evitare re-quote, se avete rimostranze, in privato. Sono stanco di dover ripetere sempre le stesse cose e sentirmi rispondere che sono un conservatore. Fate come volete! Grazie

     

     

    ps: per gli avvocati, la mia critica parte principalmente da questa frase di Letizia, che precede ogni mio commento critico e alla quale manco per un cavolo segue un chiarimento ma evidentemente tanti post ironici e ambigui.

    Che no, non significa "il mio Tex pur facendo cose diverse si comporta come quello della SBE". Questo Letizia lo ha chiarito un bel po' di messaggi dopo. Giusto per non passare da scemo. Questa è la frase a cui ho mosso la critica, perché credo si debba aver rispetto del lavoro altrui e evitare ambiguità. Ci vuol poco a finire su un sito web e pensare di essere di fronte a qualcosa di ufficiale, se non si è abbastanza scafati. Poi fate voi. Ho anche detto, se a SBE frega nulla meglio così, ma questo non è Poe o Letizia a darlo per scontato..

     

    "Il mio Tex è il vero Tex, che a un certo punto si ferma a riflettere e pensa: "ma che vuole da me questa SBE" e prende un'altra strada"

     

     

  25. On 11/18/2022 at 7:54 PM, Letizia said:

    Tu ignori l'effetto farfalla.

    Letizia che scrive un nuovo romanzo di Tex scatena un uragano alle Bahamas.

    L'avevo letto qui, Letizia che scrive un romanzo di Tex.

    Ma non è che mi sia impuntato qui, in generale la discussione era già partita su altre esternazioni che nell'insieme mi sono sembrate fuorvianti, sia prima che dopo, quando sarebbe bastato il tuo ultimo messaggio a chiarire il tuo punto di vista. Soprattutto perché di fronte alla mia critica, abbastanza centrata su un punto chiaro, ci si è girato intorno.

     

    Al di là della memoria, e del contesto scherzoso di questo post, è l'insieme delle tue risposte che proprio non ho capito a fronte dell'ultimo chiarimento.

     

    Ma va bene così!

     

    una buona serata

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